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[Giocate Kumo] scoprire il porto del fulmine

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con Mekura

21:36 Mekura:
  [bar locanda] Deve fare ancora alcune cose, è bloccata al porto, ma sarebbe il caso di muoversi un po' magari mettersi a lavorare come conciatrice per guadagnare un po' di soldi e insomma farsi conoscere e creare qualcosa di utile nel caso avesse bisogno di tornare a Kumo. La priorità di imparare qualcosa del paese del fulmine è essenziale, Un po' si è messa avanti, ma presto dovrà impegnarsi a cercare altre informazioni e trovare il modo di poter girare in certi posti senza coprirsi con la trasformazione. AL momento, trasformata, con la solita faccia della ragazza dai capelli riccioluti, rossi e con le lentiggini, la donna è dietro a bere qualcosa al bar della locanda dove alloggia. Sorseggia la bevanda calda nei suoi pantaloni alti blu scuri e un kimono verde pistacchio legati alla vita con le maniche larghe e lunghe che nascondo i manicotti in cuoio grigio scuro. Il mantello è appoggiato sopra lo sgabello su cui siede, la borsa tra le gambe e lei che bivacca sul bancone. <probabilmente non dovrei esagerare> sospira piano allungando le braccia con le mani sul bordo del bancone. <mi farò un giro, Capo, secondo te, quale posto sarebbe adatto per me...a parte con una casa con dei figli?> lo prende un po' in giro sospirando. <qualcuno deve portare a casa il pane senza uomo e non sarebbe male lavorare prima> Insomma, cerca di essere simpatica ma tranquilla. [ch on - trasformazione on 98/100]

21:44 Mekura:
  [bar locanda] Porta i capelli dietro la testa sospirando ascoltandolo mentre questo chiede quali competenze avrebbe mai la ragazza. <hum...bhe> sospira <mi occupo di cuoio, pelli e pellicce, li confezioni, li disegno cose così> afferma la ragazza seriamente ma sempre con il sorriso sulle labbra <per esempio, guardando quel grembiule in pelle: vedo che qui legacci sono stati ripresi più volte, la macchia di unto hai cercato di toglierla via con diversi prodotti, lo usi spesso e i bordi sono scuciti e vanno rimessi a posto..> sorride poggiando i gomiti sul bancone mentre con la mano destra gioca con il calice che ha tra le dita. <allora? beccato? oppure troppo semplice?> afferma lei ridacchiando bassa sollevando la schiena di nuovo <bhe, ti saluto capo> lascia le chiavi sul bancone, <vedo di tornare prima che chiudi il locale tranquillo> agita la mano per salutarlo prima di uscire all'esterno della locanda portando le mani dietro la schiena trascinando dietro la sua borsa ed infine portarla a tracolla sulla spalla sinistra. Inizierebbe a camminare per le vie del porto prendendo un lungo, stressato e sconfortato sospiro <...inizio a domandarmi se vale davvero la pena di continuare tutto questo> [ch on - trasformazione on 98/100]

21:57 Mekura:
  [bar locanda] Stringe le mani tra di loro abbassando la testa mentre questa dose di sconforto continua a farsi largo nel suo volto. Non sta proseguendo, non sta andando da nessuna parte, non sta facendo nulla se stare lontana dalle persone che ama. Abbassa lo sguardo ulteriormente seria in volto, guardandosi i piedi per poi scuotere la testa. <uff...> si appoggia la mano destra sulla spalla destra dello stesso lato, massaggiandosela affaticata tornando verso la piazza del centro abitato del porto. Si guarda in giro osservando in silenzio l'ambiente e le persone che stanno camminando a quest'ora. Osserva cosa stanno facendo, come si stanno, studierebbe il modo di comportarsi, gli argomenti di cui tratterebbero. In effetti la ragazza deciderebbe di camminare al centro della piazza mettendosi a sedere dove riesce a trovare una panchina. incrocerebbe le braccia e sotto un lampione la ragazza afferrando un libro lo aprirebbe sfogliandolo con calma mentre allo stesso tempo cerca di ascoltare i vari discorsi della piazza, sempre che ce ne fossero. Ondeggia con i fianchi e le spalle andando a muovere il collo andando ad abbassare gli occhi sul libro rimanendo così per un po'. [ch on - trasformazione on 98/100]

22:11 Mekura:
 I minuti scorrono in silenzio, mentre continua ad ascoltare la folla cercando di non far confondere le varie discussioni in atto nella piazza, sempre che ce ne fossero, sospirando in silenzio mentre sfogliando la pagina, solleverebbe gli occhi di nuovo per guardarsi attorno senza muovere troppo la testa, ma lasciando che gli occhi facciano la loro parte osservando uno spazio dove poter salire senza essere vista e poter controllare nel punto più alto di questo centro abitato del porto. Forse non è una grande idea, tuttavia è scuro, buio è il momento adatto per poter salire e controllare con il byakugan dall'alto. Necessita delle informazioni, ora, subito. Perciò una volta finito di cercare informazioni in questo modo, chiude il libro rimettendolo all'interno della borsa, per poi camminare con tranquillità in direzione di una delle strutture più alte del centro. Allunga il passo una volta da sola tra le vie strette, mentre l'aria fresca le soffia sul volto dandole un piacevole senso di fresco. Se fosse arrivata davanti alla struttura, la ragazza si metterebbe a visualizzarla e controllare che non sia tenuta sott'occhio. Si guarda in giro facendo attenzione controllando i punti di passaggio e se ci fossero dei sistemi di sicurezza, solleva il cappuccio del mantello che porta addosso e controlla ripetutamente se ci fosse della presenza di passanti occasionali. Se la struttura fosse abbastanza alta e senza protezioni, la donna decide di trovare un'angolo buio abbastanza larga da nasconderla e li attende assicurandosi di avere il via libera per quello che deve fare dopo. [ch on - trasformazione on 98/100]]

22:20 Mekura:
 La donna cercherebbe di raccogliere parte del proprio chakra dalla bocca dello stomaco verso le piante dei piedi. Raccoglierebbe la giusta quantità di energia verso i punti di fuga, comprimerebbe e rilascerebbe verso l'esterno in modo da creare al di sotto dei piedi uno strato di energia che le avrebbe permesso di camminare e correre su qualsiasi superficie sempre che ci fosse riuscita. <ok> sospira, tenendo il tono di voce basso, sibilando tra i denti. Mekura portando le mani allo sterno unirebbe le dita a formare il sigillo della tigre andando ancora una volta a cercare di richiamare la sua innata, raccoglierebbe una parte del suo flusso interno di chakra cercando di manipolarlo e di portarlo verso i punti di fuga degli occhi e delle tempie, concentrandolo all’interno facendo in modo di raccogliere una certa quantità all’interno e di creare un circolo adatto al mantenimento della tecnica attiva facendo attenzione a non compiere dei passaggi sbagliati. Comprimerebbe lungo i punti di fuga e rilascerebbe verso gli occhi cercando di irradiarli così da risvegliare il byakugan in tutta la sua potenza provocando in modo consequenziale la comparsa della ramificazione venosa attorno agli occhi, grottesca come al solito. Se ci fosse riuscita e allo stesso modo fosse capace di mantenere il controllo la donna sarebbe in grado di vedere il mondo da un’altra prospettiva, riuscendo a comprendere l’ammontare del chakra dei nemici ed allo stesso tempo avere una visione circolare di circa 300° fino a 90 m ed 1 km con una vista frontale senza contare che in questo caso sarebbe stata in grado di vedere i punti di fuga degli avversari e usare le tecniche del clan Hyuga. Fortunatamente ha i cappuccio per poter proteggere dalla vista il suo byakugan mentre lei le permetterebbe di vedere la maggior parte dei problemi che si trovano attorno a lei [95/100 ch tot - tentativo attivazione Byakugan liv III + rilascio del chakra finale]

22:31 Mekura:
 Appoggia i piedi sul muro e inizierebbe a correre verso l'alto, scalando con attenzione i muri della struttura, cercando di risalire evitando quanto possibile di finire contro dei fasci di luce, rimanendo nell'ombra così da arrivare verso l'alto. Si aiuterebbe con le mani nel caso a passare da una parte all'altra nelle necessità nel caso non potesse semplicemente saltare da parte a parte. Se fosse riuscita ad arrivare sul tetto, si appiattirebbe quasi con il petto contro le tegole del tetto quasi muovendosi con il passo del giaguaro. Rimane distesa sul bordo evitando sempre di dare l'occasione di essere vista dalla distanza e la ragazza inizierebbe a guardarsi attorno e capire cosa si trova in città quasi fonti di chakra e se ci fosse qualcosa di interessante da puntare e da tenere d'occhio. Si prende il suo tempo e si adatta al vento che a quella altezza soffia senza le difese delle case che dividono la forza del vento. Prende un lungo respiro approfittando per rilassarsi quanto più e lasciare correre i suoi pensieri senza alcun filtro. La sua stanza, le sue chiacchiere, nulla riesce a sopportare ora, se non quel posto solitario su un tetto, che le permette di esprimere tutta la malinconia che prova in questo momento: è sola, di nuovo sola, senza nessuno, abbandonata a se stessa, con Akendo a fare chissà cosa e uno scopo che si fa sempre più fumoso. Ci rimarrebbe mezz'ora prima di strisciare ancora verso il basso arretrando andando ad appoggiare i piedi verso il muro e scendere verso il basso, con calma e pazienza. Solo dopo essere scesa la ragazza scioglierebbe la propria innata e se ne tornerebbe nella sua stanza: è stata una giornata che si unirebbe alle giornate infruttuose probabilmente, ma chi può saperlo? [end]

Trama: Mekura cerca informazioni che può utilizzare a suo favore per riuscire a costruire una rete di contatti che le potrebbe permettere di farsi rispettare ed avere una certa influenza da costruire nel tempo.