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Un nuovo apprendista

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Giocata di Lavoro

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con Raido, Raikin

13:42 Raido:
  [Fucina] Ha fatto uno strappo ed ha deciso di recarsi comunque al lavoro anche con Kaori in ospedale in quelle condizioni. Deve portare avanti la bottega, mandare avanti il suo progetto di espansione e l'unico modo per farlo è lavorare, accogliere richieste di lavoro e creare una linea di comunicazione tra le varia fucine dei vari villaggio. Molti pensano che il potere vada ricercato in qualche strano sigillo ma non è così, il potere si ottiene con l'allenamento, la conoscenza e la progettazione e quello a cui sta mirando è un potere che va ben oltre ogni aspettativa. Il suo piano è chiaro nella mente, niente di cattiva ma l'alleanza potrebbe essere sotto il suo controllo, almeno nel campo delle armi, diventare il primo e unico fornitore di armi, qualcosa di eccezionale e che deve mandare in porto ma il suo piano non può realizzarsi senza apprendisti e senza soldi e ne servono molti di entrambi. Indosso porta un semplice kimono bianco che giunge fino alle ginocchia; le punte basse del kimono sono rosse così come le maniche. Una cintura rossa legato e stretta alla vita per tenere chiuso il kimono mentre sotto di esso non vi è niente ed è possibile vedere e notare dei pezzi di metallo e una vestaglia un po' più pesante del normale, qualcosa di aderente al corpo ovvero un'armatura pesante per proteggerlo da possibili guai in arrivo. Pantaloni neri a ricoprire le gambe, pantaloni da ninja mentre ai piedi porta dei semplicissimi sandali neri, sempre ninjeschi. Sulla schiena ha posto la samehada, sua fedele arma in ogni situazione ed è anche la più potente di tutto l'armamentario mentre alla vita ha legato la sua katana, compagna di mille avventure che non lascia indietro. Katana e Samehada sono poggiate contro il muro, le vesti sono appese all'ingresso su un appendi abiti mentre lui si ritrova sul retro. Al bancone non vi è nessuno, nessuno ad accogliere i clienti ed è un male ma stando da solo deve farlo. Come detto, si trova sul retro, un luogo il cui accesso è permesso soltanto a lui, un luogo dove crea armi di ogni tipo, dove lavora la maggior parte del tempo. In questo momento sta forgiando la lama per una katana, batte l'acciaio sull'incudine come se non ci fosse un domani cercando di darle la giusta forma. [Chk on]

13:51 Raikin:
  [Fucina] E niente. Il lavoro chiama. E quando il lavoro chiama, non si può far altro che rispondere. Oramai il giovane Shotonuka è diventato uno shinobi già da qualche mese ed ha cominciato a ricevere lo stipendio che gli spetta per le varie missioni e per il servizio reso. Raikin si è accorto, però, che almeno per il momento questo stipendio base che sta ricevendo non è molto elevato, anche perchè non ha sostenuto molte missioni. Vive nella magione Shoton, quindi non ha bisogno di pagare affito o altro, ma stare 'a scrocco' non gli piace, vorrebbe contribuire con un po' di denaro. In più c'è la questione della sua famiglia adottiva, a cui si sente in dovere di dare parte dei suoi guadagni, per quello che hanno fatto per lui e perchè è giusto così. Insomma, i soldi non bastano mai! Ecco perchè quest'oggi si sta dirigendo verso una fucina del paese, all'intrno del primo cerchio del villaggio, una delle più grandi ed importanti che, a quanto pare, starebbe cercando personale. Ha notato per le varie strade del villaggio molti volantini che riportavano la notizia di questo impiego, tutti firmati alla fine col nome di Raido Oboro. Eh già, proprio quel Raido che il nostro genin ha incontrato già due volte e con cui ha anche sostenuto, oltre all'esame genin, anche un allenamento abbastanza intensivo. E Raikin che pensava bastasse la fama per poter sopravvivere senza lavorare. A quanto pare non è così. Indossa una maglietta bianca a maniche lunghe, un pantalone nero che scende sino ai semplici calzari da ninja ed una cintura, anch'essa nera, atta a tenere sù il pantalone. Attorno alle cosce vi sarebbero i soliti porta kunai, mentre dietro la schiena sarebbero ben salde le tasche porta oggetti. Dulcis in fundo, il corpifronte del Paese legato attorno al collo. Passi che si susseguirebbero sino al raggiungimento della meta di suo interesse, la fucina. Fermerebbe il proprio incedere dinanzi alla porta e resterebbe qualche istante lì in attesa, osservando l'ingresso con le iridi nere. Andrebbe a sollevare la mano destra, portandola sulla maniglia per poi girarla e spingerla delicatamente, annunciando il suo imminente ingresso <E' permesso?> domanderebbe con gentilezza, spalancando la porta in attesa di un dire che però non arriva. Le iridi andrebbero a fissare dinanzi a sè, il bancone, dietro al quale non vi sarebbe nessuno. <Sono qui per l'offerta di lavoro..> continuerebbe poi, sperando che qualcuno sbuchi in quella sala.

14:08 Raido:
  [Fucina] Il tempo scorre, il sudore comincia a farsi vedere per la fatica e per il caldo che vi sono in quella stanza. Attualmente si trova addosso solamente un paio di pantaloni neri da ninja, i sandali mentre il petto è completamente scoperto, o meglio, è si nudo ma sopra di esso vi è un grembiule di pelle nera indossato con il preciso scopo di non ferire la pelle ed impedire alle scintille di arrivare direttamente al corpo. Insomma, sono protezioni aggiuntive sul posto di lavoro. Non porta guanti, maschere o quant'altro, preferisce rimanere il più libero possibile per dare il meglio di se in questa impresa. La katana sta venendo bene, molto bene, forse è una delle migliori che ha mai fatto, specialmente ora che lo pagano un sacco di soldi per quell'arnese, deve dare il meglio di se a qualunque costo; il braccio destro si solleva in aria per poi discendere verso l'acciaio incandescente andando a battere e forgiando piano piano una lama di pregevole fattura, qualcosa che non si trova in un comune mercato di armi, qualcosa che solo lui riesce a fare. D'altronde, ha preso lezioni da un fabbro di Kiri, uno dei migliori del paese ed è risaputo che è a Kiri che nascono i migliori fabbri al mondo, gli unici abbastanza abili ed esperti in grado di riparare le formidabili spade degli spadaccini ma queste sono piccolezze che conoscono solamente coloro che vivono nel paese dell'acqua. La giornate prosegue tranquilla, il silenzio regna sovrano nella fucina ed è meglio così, troppo rumore o casino lo avrebbe deconcentrato ma improvvisamente sente la porta aprirsi, lo sfrigolare del legno e del metallo, il campanellino posto sopra di essa cominciando a suonare, sbattere contro le pareti della campanella e poi quella voce. Si ricorda di quella voce, l'ha già sentita e nuovamente un'altra frase viene detta, una frasetta che lo porta a sorridere, finalmente qualcuno che viene per lavorare e non per dare lavoro. Comincia a camminare, posa il martello sull'incudine, rimette la katana nel fuoco per poi andare nell'altra stanza sbucando da dietro il bancone. Gli occhi si portano sulla figura di Raikin, lo shoton che ha testato pochi giorni fa <Tu?> rimane abbastanza stupito nel vederlo li alla sua porta. Prende un pezzo di stoffa cominciando a pulirsi le mani <E così vuoi intraprendere la carriera di fabbro Raikin? Quanti anni hai?> domanda curioso per poi appoggiare i gomiti sul bancone e portandosi avanti con il corpo. [Chk on]

14:21 Raikin:
  [Fucina] Attenderebbe fermo al proprio posto, a circa un metro dalla soglia d'ingresso appena varcata. Le iridi nere andrebbero a muoversi a destra e a sinistra, per osservare ciò che lo circonda. Alle narici giunge veloce quell'odore pungente di acciaio lavorato, il tipico odore che si può sentire nelle fucine, senza parlare della temperatura abbastanza sopraelevata. Ma se ha intenzione di lavorare lì, dovrà farci l'abitudine. Sempre se sarà adatto a quel lavoro, eh! Dal retro della fucina ode un forte rumore di ferro battuto, come di un martello che impatta una superficie solida, che poi termina dopo le parole dello Shotonuka. Qualche istante dopo vedrebbe sbucare dal retro la figura dello spadaccino che lo osserverebbe abbastanza stupito. Raikin ode le sue parole, osservandolo mentre andrebbe a pulirsi le mani con un pezzo di stoffa <Si Raido-sama...> chinerebbe appena il capo, portando ambo le mani lungo i fianchi. Le buone maniere non gli mancano di certo. Alzerebbe poi il capo, puntando lo sguardo sul viso dell'altro. <Sedici anni, quasi diciassette!> tono deciso per rispondere alla domanda del fabbro, continuando a tenere le scure iridi sulla figura dell'uomo che parrebbe leggermente provato e sudato in volto, sintomo della fatica di tale lavoro. Un lavoro che richiede sicuramente forza e resistenza fisica e, osservando il corpo dell'Oboro, sono caratteristiche che di certo non gli mancano. <E' ancora disponibile un posto di lavoro nella vostra officina?> domanderebbe poial Jonin, sperando di aver fatto in tempo. I primi volantini li ha visti parecchio tempo fa ma, tra l'allenamento nella magione Shoton e la sua prima missione, non ha avuto molto tempo a disposizione prima di quel momento.

14:31 Raido:
  [Fucina] La parte visibile al pubblico della fucina è composta da un bancone marrone di legno che percorre tutta quanta la stanza, la parte destra del bancone è attaccata al muro mentre la parte sinistra si ferma un metro e mezzo prima facendo posto a una porticina che permette il passaggio dall'altro lato. Alle spalle del bancone vi son degli scaffali in legno con sopra vari kunai, shuriken, fuma shuriken, kunai a tre punte e anche alcune armi abbastanza piccole come i chakram o gli spiedi. E' tutto messo in bella vista in modo tale che i clienti possano vedere le armi principali da acquistare. Sotto il bancone, non visibile al pubblico, sono adagiate delle katane e armi un po' più grosse. Ha tutto quanto l'occorrente per rendere soddisfatto un cliente. Con i gomiti appoggiati sul bancone ode le parole di Raikin le quali arrivano dirette alle orecchi del Jonin, parole decise a quanto pare. Vuole intraprendere la via del fabbro a quanto pare, forse non sa a cosa va incontro ma qualche giorno li e potrebbe capirlo facilmente anche da solo. Mezzo sorriso si forma sul di lui viso, sorriso che svanisce quasi subito andando ad ascoltare la sua età, 16 anni, praticamente un bambino ed è chiaro che non ha mai lavorato prima d'ora..una bella seccatura. Non ha niente contro gli iniziati ma deve insegnargli anche le basi, farlo crescere con l'ottica di essere un venditore e deve saper vendere qualsiasi cosa a chiunque <E' disponibile, i manifesti sono ancora in giro per Kusa> commenta guardandolo negli occhi eppure vuole sapere di più e soprattutto deve testarlo <Questo è un lavoro duro Raikin, un lavoro che ti tiene sveglio anche la notte quando gli ordini si accumulano, ne sei consapevole?> lo mette in guardia dalla difficoltà di tale mestiere e purtroppo deve o potrebbe dire che lo ha truffato bellamente, una infamia che non vuole sul suo nome <Perchè hai scelto di intraprendere questa strada? Perchè sei venuto proprio qui?> non vuole sapere i motivi economici che lo spingono, ambisce a sapere qualcosa di più. [Chk on]

14:50 Raikin:
  [Fucina] Mentre chioserebbe tali parole, lo sguardo andrebbe a rimbalzare tra la figura del Jonin e le sue spalle, ove vi sarebbero degli scaffali in legno che metterebbero in bella mostra diverse armi, da lancio e non, come shurike, kunai, chakram e chi più ne ha più ne metta. Insomma, armi di qualsivoglia tipo. Raikin non ha ancora l'occhio fine riguardo alle armi, e chissà se mai ce l'avrà, però riuscirebbe comunque a capire che quelle armi sono fatte davvero bene, con un'accuratezza ed una cura nei dettagli che si può benissimo notare. Infondo anche il genin ha quelle armi, kunai e shuriken, ma i suoi non sembrano così di bell'aspetto. Volgerebbe nuovamente lo sguardo su Raido, distogliendo per il momento l'attenzione da quelle armi. Ode le sue parole e l'osserva mentre abbozza un sorriso. Sorriso che poi svanisce una volta chiosata la sua età. <Sono troppo giovane per caso?> domanderebbe nel notare quell'espressione, per poi continuare ad ascoltare le altrui parole, riguardo alla pesantezza del lavoro e al fatto che potrebbe tenerlo sveglio anche di notte qualora vi fossero un accumulo di ordini e scadenze da rispettare. Corruga appena la fronte, sinceramente non aveva pensato ad un tale aspetto di questo lavoro, per poi ascoltare la domanda che forse davvero interessa al fabbro, ovvero il motivo che lo ha spinto ad andare in quella fucina e perchè vuole intraprendere tale mestiere <Beh..> piccola pausa per riordinare le idee e poi riprendere a chiosare <E' inutile parlare del fattore economico... Non sarei qui altrimenti> direbbe sincero, senza nascondersi <Però ho scelto questo particolare mestiere perchè penso che, tra tutti, questo sia quello che mi potrebbe portare ad avere più conoscenze... Utili al mio principale interesse, quello di Shinobi> piccola pausa in cui prenderebbe fiato <Lei mi ha esaminato durante la prova per diventare Genin, e poi mi ha visto durante il nostro combattimento d'allenamento...> e andrebbe così a ricordare all'altro quei due avvenimenti <Sicuramente avrà notato che non sono un utilizzatore di armi, né tanto meno mi interessa imparare ad usare armi che nn siano kunai o shuriken> insomma, lo stretto necessario per uno shinobi. Ma allora che ci fa lì? <Il mio scopo principale è quello di conoscere le varie armi, le svariate tipologie... E conoscere i punti di forza e i punti deboli di ognuna di loro per poter essere preparato in ogni scontro, sapere cosa mi attende e perchè no, avere queste nozioni direttamente da lei, Raido-sama, e attingere così alla sua esperienza> e terminerebbe così il suo dire, deglutendo un po' di saliva e attendendo il dire dell'altro. Basterà questo per convincere il fabbro a dargli quel posto di lavoro?

12:05 Raido:
  [Fucina] Il ragazzo è decisamente giovane ma ricorda anche che ha iniziato a fare il fabbro a 13 anni, quindi molto prima di chiunque altro e non può certo giudicare tutto da questo piccolo inconveniente. Osserva lo Shoton, lo scruta meglio che può cercando di trovare la determinazione nel suo sguardo, una determinazione che solo pochi eletti possiedono e che non tutti riescono a mostrare <Sei decisamente troppo giovane per i miei gusti> commenta con un mezzo sorriso, avrebbe preferito qualcuno con più manualità e più anzianità nel mondo del lavoro. Non si trattiene con le parole, non ha peli sulla lingua quando si tratta della sua fucina perchè è di questo che si sta parlando, di portare avanti il proprio luogo di lavoro <Ma non posso pretendere molto, bisogna pur iniziare prima o poi> e con questo si zittisce andando ad ascoltare le parole del giovane. La domanda è semplice, perchè vuole intraprendere questa strada? Perchè vuole farlo? Cosa ha in mente? Raido lo ha fatto principalmente per soldi essendo quello di fabbro un lavoro che si addice maggiormente al suo fisico e alle sue possibilità, lo ha fatto per vivere dignitosamente dopo la morte dei suoi genitori, necessità dunque ma Raikin? Ode le sue parole senza interromperlo, senza impedirgli di dire la sua su tale argomento riuscendo anche a capire il motivo di tale scelta. Migliorare nelle armi anche senza utilizzarle, imparare a maneggiarle, conoscerle e quindi essere preparato per la vita da ninja, un obiettivo giusto, un modo per essere shinobi migliori <Mh> un piccolo versetto mentre lo lascia finire <Capisco> non ha niente da dire, ha capito perfettamente i suoi intenti ma deve anche metterlo alla prova, capire quanto sia effettivamente valido come apprendista <Imparerai certamente ma prima voglio vedere cosa sai fare, perciò...> si volta andando a prendere un kunai dallo scaffale per poi porgerlo al ragazzo allungando il braccio <Vendimi questo kunai> chiede al ragazzo, gli chiede di provare a vendergli quel kunai. [Chk on]

12:24 Raikin:
  [Fucina] Lo Shotonuka parla. Espone le motivazioni che lo hanno portato a scegliere quel lavoro e a recarsi lì quest'oggi. Una volta terminato, manda giù un po' di saliva e si bagna appena le labbra passandoci sopra la punta della lingua. Osserva l'altro, in attesa di una sua risposta. Lo scruta, cerca di capire dalla sua espressione cosa pensa l'Oboro. Dalle sue parole comprenderebbe che non gli va molto a genio il fatto di essere così giovane, tuttavia bisogna pur cominciare da qualche parte. Le motivazioni di Raikin verrebbero udite dall'Oni che lo lascerebbe concludere. Sembrerebbe aver capito le sue intenzioni e forse andrebbero pure bene. Ma naturalmente non può finire semplicemente così. Il fabbro ha bisogno di testare il ragazzo, e mettere alla prova le sue abilità di vendita. <Ehm...> le iridi scure vanno a notare il movimento dell'altro che va ad afferrare un kunai da uno degli scaffali dietro di sé per poi porgerlo allo Shotonuka. Quest'ultimo lo afferra con la mano destra, per poi passarlo alla sinsitra e viceversa. Cerca di osservare per bene quell'arma. Infondo, per vendere bisogna conoscere più che bene l'oggetto della vendita. Prenderebbe una boccata d'aria, inalando dell'ossigeno e gonfiando la cassa toracica, per poi rilassarla emettendo un lieve sospiro, cominciando poi con la vendita <Questo kunai è un pezzo di pregevole fattura, lo osservi...> e lo avvicinerebbe all'acquirente Raido <Il filo della lama è perfetto, affilato, senza alcuna incanalatura, e questo permette di avere un'aerodinamicità davvero sorprendente... La traiettoria di lancio non ha sbavature, mantenendo una stabilità in aria durante tutta la traiettoria> piccola pausa per poi riprendere <Il manico è molto ergonomico, con l'anellino all'estremità che permette di agganciarci qualsiasi cosa> continua ad osservare l'arma, cercando di farsi venire informazioni che potrebbero essere utili alla vendita <I materiali che utilizziamo per la forgiatura di queste armi è di prima qualità, lo tocchi, veda quando è resistente il nostro acciaio> direbbe continuando ad osservare quel kunai <Per non parlare della passione che ci mette il nostro capo fabbro per forgiare tali bellezze! Se vuole può anche provarlo e decidere lei, ma non si lasci scappare questo affare! Solo per oggi abbiamo un'offerta prendi tre e paghi due! Si rende conto? La sfido a trovare un kunai migliore di questo in tutto il Paese!> quasi che ci sta prendendo gusto! Sorride, rivolgendosi all'Oboro, chiosando tutto ciò con intensità e fermezza.

12:39 Raido:
  [Fucina] E così comincia la vendita, ascolta le parole del ragazzo in merito, il suo modo di vendere gli oggetti, certo, è convincente ma sta sbagliando completamente strada. Non bisogna lodare qualcosa per vendere, non serve a niente, non è questo che vuole sentire il cliente e questo lo sa fin troppo bene in tutti questi anni di esperienza. Poggia i gomiti sul bancone, intreccia e unisce le mani ascoltando ogni singola parola per poi allungare il braccio destro andando a togliergli il kunai dalla mano <No, hai toppato completamente> commenta diretto e schietto il jonin in tal proposito, non è così cha deve comportarsi <Mi hai descritto tutto il kunai, hai cercato di convincermi che è un'arma eccezionale ma perchè dovrei comprarlo? A cosa mi serve? Questo è il punto, una persona compra armi per bisogno, non per bellezza e una vendita si deve basare proprio su questo, creare il bisogno attorno all'arma, renderla appetibile> si ferma qualche minuto per poi cominciare la sua vendita <Signore, lei è un ninjutser ma se si ritrova impossibilitato a usarlo? Questo kunai fa per lei, piccolo, maneggevole e facile da nascondere per portare a segno attacchi veloci, efficaci e letali. Un modo in più per difendersi anche> ha messo in tavole come un kunai può essere utile ed è questo ciò che conta ed è questo ciò che serve <Creando il bisogno si può vendere qualsiasi cosa, ricordatelo bene Raikin> posa il kunai sul bancone portando gli occhi sul ragazzo. Ha molto da imparare ancora, fin troppo e ci devono lavorare come si deve <C'è tanto da fare, devo insegnarti come si commercia e non sarà un'impresa facile..va bene, sei assunto come apprendista> ha preso la sua decisione, d'altronde ha bisogno di lui per portare avanti la sua impresa e la sua attività. Ha un piano e deve portarlo a termine a qualsiasi costo. [Chk on]

12:54 Raikin:
  [Fucina] Sorride. Pensa di aver fatto un buon lavoro cercando di vendere quel kunai. Osserva l'altrui viso, cercando un'espressione di approvazione, ma trovandoci tutt'altro. Il povero genin ha toppato completamente. Ascolta la lezione che gli da l'Oni riguardo all'arte della vendita, perchè sì, in fin dei conti è un'arte il saper vendere. Il biondino ha sbagliato completamente il punto su cui fare pressione, su cui far girare l'intera vendita. Anzichè puntare sulla bellezza o sulla fattura delle armi, bisogna puntare sul bisogno di tale arma, sulla necessità di possederla. E tale spinta è ben più maggiore rispetto a quella che può dare una semplice descrizione dell'arma. <Ha ragione Raido-sama, mi scusi...> imbarazzato per aver fallito in tal modo, chinerebbe il capo ed il busto leggermente in avanti, facendo scorrere i palmi delle mani sulle cosce. Eh niente, il lavoro è andato in fumo, o almeno così pensa Raikin. Ma nell'ascoltare le successive parole dell'Oboro si rende conto che non tutto è perduto. Ci sarà da lavorare, ma Raido ha deciso comunque di assegnargli il posto da apprendista! Alza il capo e osserva il suo nuovo 'capo' <Grazie! Grazie infinite!> verbierebbe abbozzando un bel sorriso in volto abbassando sucessivamente il capo in sengo di gratitudine e rispetto. Da oggi il nostro nullafacente dovrà anche pensare al lavoro in fucina e non solo a quello da shinobi, dovrà diventare più maturo ed impegnarsi in ambo le sfere lavorative se vorrà avere successo. <Quando posso cominciare?> domanderebbe poi, senza pensare per il momento al fattore soldi. Magari viene licenziato il giorno dopo! Quindi per il momento meglio pensare ad apprendere il più possibile e cercare di farsi apprezzare dallo spadaccino.

14:10 Raido:
  [Fucina] Ha deciso di prenderlo con se, di averlo come proprio apprendista ed è meglio così, un ragazzo a cui insegnare il mestiere, portare avanti quella bottega facendola crescere sempre di più. Il problema è la paga, deve pur pagarlo prima o poi, deve dargli del denaro per i suoi sforzi ma quanto di preciso? Tutto a suo tempo, per il momento deve imparare il mestiere e non può pagare qualcuno che non sa fare effettivamente niente, ci andrebbe soltanto a perdere. Nota come il sorriso si formi sul volto del genin, un sorriso grato per quella possibilità, un sorriso tranquillo ma ci sono ancora alcune nozioni da dare in merito a questo <Cominci domani stesso. Ti voglio qui tutti i giorni alle 8, il ritardo non è concesso e nemmeno tollerato. Per il momento starai dietro il bancone a badare ai clienti, ti insegnerò come vendere ogni singola cosa in questo negozio e più avanti cominceremo a istruirti per diventare un fabbro degno di nota ma prima il commercio> questi sono i suoi primi passi, sa che deve essere duro con lui altrimenti non può imparare tutto quanto alla perfezione, anzi, non potrebbe imparare niente se ci va troppo piano <Per le assenze mi dovrai avvisare almeno con un giorno di anticipo mentre per la paga...lo deciderò vedendoti all'opera, più riuscirai a vendere e più deciderò di pagarti. Più fallisci e meno percepirai, intesi?> queste sono le condizioni. Non è molto bello averlo come capo ma è obbligato a fare così, deve pensare prima di tutto alla sua attività e al suo benessere <Ora puoi andare, dormi e riposa stanotte perchè la sera si chiude tardi> e con questo lo lascia libero di andare a casa o dovunque voglia mentre lui può tornare al suo lavoro sul retro. [END]

14:18 Raikin:
  [Fucina] Attende una risposta alla sua domanda, mentre nell'attesa permarrebbe quel sorriso sul volto. E' contento di essere stato assunto. Ancor più, è contento di poter lavorare accanto ad uno shinobi esperto come Raido. Lui ne avrà passate tante, combattimenti e guerre, chi meglio di lui può istruirlo per bene? Per di più è anche un abile spadaccino. Questo lavoro può portare a Raikin solo dei benefici, e chissà, magari la sua presenza potrebbe portare anche qualche beneficio all'Oboro. Ascolta gli orari del lavoro, andando ad annuire fermamente ad ogni parola dell'Oni <D'accordo Raido-sama! Domani mattina alle otto sarò qui in fucina!> direbbe lui, andando a sollevare la mano destra e andandola a chiudere a pugno dinanzi al proprio volto <Mi impegnerò con tutto me stesso in questo lavoro, non ve ne pentirete!> continuerebbe poi, abbozzando un altro sorriso e voltando lentamente il proprio corpo verso la porta. <Allora vado, ci si vede domani mattina! Non vedo l'ora!> eh, ora è contento di aver avuto quel lavoro, ma chissà come sarà l'Oboro come capo. Chissà che Raikin non rimpiangerà questo giorno, prima o poi! [End]

Raido riceve la visita di Raikin per il posto di lavoro, dopo qualche prova da parte del Jonin, Raikin riesce a ottenere il posto di apprendista.