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Perché il potere?

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con Mekura, Sakura

21:42 Sakura:
  [Mura esterne] Finalmente, le mura di Konoha. Il viaggio di rientro, in solitaria, dal Monte Kakuri le ha provocato un incredibile stato di allerta continua. Prima poteva contare sulla presenza di Hiashi, che le poteva dare una certa sicurezza. Tuttavia, questo fa parte del suo essere Ninja: cavarsela da sola, rimanendo sempre concentrata. Ed è quello che è successo, fondamentalmente, rimanendo comunque in uno stato di ansia continua. Perfino durante il suo ingresso al paese del Fuoco, diamine. E' stanca, visibilmente stanca. Indossa il suo solito abito da missione, composto da un vestito molto corto realizzato interamente di fasce larghe e bianche, con una trama in mezzo. Al di sotto una maglietta a maniche corte nera. A coprire il braccio destro, c'è una lunga manica rossa. I capelli sono lasciati lunghi e tenuti fermi dal coprifronte della foglia. Il giubbotto da chunin non allacciato. Al di sotto, invece, ci sono delle bende che coprono fino a metà coscia e poi gli stivali da ninja neri. Tutte le armi e gli armamenti sono dentro lo zaino, insieme agli indumenti di riserva. L'unica cosa che tiene in mano è il bo, che utilizza impropriamente come bastone da passeggio. Due profonde occhiaie rivestono le palpebre inferiori, mentre attorno ai contorni esterni ed interni degli occhi, c'è un lieve arrossamento. Le mura sono li, davanti a lei, e non resta molto da fare che oltrepassarle. <Casa..> Già, finalmente a casa. L'idea di poter tornare a dormire sul suo materasso, le fa venire l'acquolina in bocca, così come riabbracciare Saisashi. Eh già. In questi giorni, ha sentito fortemente la sua mancanza, sebbene dalla faccia non sembri. Le ferite ricevute da Hiash, invece, non le fanno praticamente più male. Solo dei lividi verdognoli visibili sul braccio sinistro, su quello destro e sulla gamba destra. Piccoli segni di uno scontro che difficilmente dimenticherà.[Ch: On][Bo]

21:58 Mekura:
 Perché è qui alle mura? magari ha deciso di aspettare Saisashi? forse perché sente che c'è qualcosa la fuori che deve fare? non ne ha idea, eppure è una copia, non dovrebbe comportarsi così. Stringe la manina di Ken continuando a guardare verso le mura per poi dedicarsi a lui <hum?> si piega guardando il suo bambino parlando con lui con il solito linguaggio per poi chiedere se fosse stata brava, se avesse parlato correttamente. Il bimbo annuisce sorridendo e risponde anche alla sua domanda: voleva portarlo fuori a mangiare da qualche parte, dato che oggi con gli allenamenti è stato così bravo. <andiamo allora amore, non stiamo qui> lo dice più a se stessa che a Ken. Ma è un quel momento che vede Sakura ritornare al villaggio <?> si gira verso la chiunin allungando il passo verso questa, perplessa. <Sakura?> la chiama avvicinandosi sempre più. La donna indosso porta un busto composto da un singolo corpetto in seta senza spalle o maniche, ben stretta attorno al busto con una fascia rossa i cui estremi legati insieme cadono in avanti scendendo in mezzo alle gambe. pantaloni neri aderenti e sopra questi un paio di copri pantaloni a gonna, molto corta che arriva si e no a coprire solo il cavallo, con un taglio per gamba in linea con le stesse in modo che ci fosse più libertà di movimento. Stivali neri che arrivano a metà polpaccio, mentre negli avambracci, porta dei manicotti grigio scuro dai gomiti fino alle mani. Alla cintura sul fianco sinistro, tiene una tasca porta oggetti con documenti e soldi. <cosa ci fai fuori a quest'ora?> non sa nulla che fosse già andata alla ricerca dei corvi, come lei più o meno. [copia 80/80]

22:06 Sakura:
  [Mura esterne] Beh, non che si aspettasse un bentornato caloroso. Ovviamente aveva fatto un mezzo pronostico alla famiglia, dicendo che sarebbe stata via al massimo un paio di settimane. Doveva trovare le condizioni adatte affinché i corvi si palesassero dinanzi a lei. O che le permettessero di avanzare nel loro territorio. E così è stato. Che sia stato il caso o il fato, ha poca importanza. Il risultato è quello che conta. Ora come ora, la prospettiva di rimettersi in viaggio nuovamente, ha qualcosa di più tangibile. Di molto più sostanzioso. Può finalmente chiedere udienza a Yukio e portargli i doni dei quali lui stesso ha chiesto. L'arrivo inaspettato di Mekura la stoppa. La fissa andando a puntare gli occhi anche sul piccolo Ken, al quale rivolge un candido sorriso, passando poi al volto della donna. <Mekura..> Anche per lei un sorriso, semplice e stanco soprattutto. Poggia parte del peso sul bo, in modo tale da avere più stabilità sul corpo. Le gambe, ormai non rispondono quasi per niente. <..Sono appena tornata dal paese dei Fiumi.> Un viaggio lungo, estenuante. < 48 ore vigile in continuo movimento. Non mi sono riposata mai.> Non accenna al fatto di essere stata da sola per tutto il viaggio di ritorno. Hiashi ha preso una strada diversa, una strada che a quano le ha detto, lo portava sopra al paese della Terra, al di la di tutto. Che voglia in qualche modo attraversare i confini del mondo? Sarebbe una cosa da Hiashi, per testare i suoi limiti e superarli. < E me ne stavo tornando a casa, anche se prima dovrei fare rapporto a Hitomu-Sama.> Già. Bene o male deve fargli sapere che Hiashi non tonerà, non prima di.. Boh? QUante settimane? E che lei, in tutto questo, è sana e salva. E dovrà avanzare una seconda richiesta, all'Hokage. < Voi invece?> chiede con un timido sorriso in volto, mentre gli occhi si abbassano per qualche secondo. < Ah.. Saisashi è a casa? Magari passavo per salutarlo.> un semplice saluto, nulla di più ecco.[Ch: On][Bo]

22:23 Mekura:
 Osserva Sakura, quando le parla, dove è stata,cosa ha fatto, dove sia Saisashi <...> sospira piano mentre sente quella domanda, ma preferisce prendersi il suo tempo parlando di se, per una volta <io sono solo una copia, sono tornata a casa per controllare che tutto sia tranquillo, a posto, di solito quando mi assento per più di un'ora succedono cose terribili> e non sta scherzando è seria sul volto, non era una frase tanto per dire: ogni volta che è distante da Konoha succede qualcosa di tragico. <per il resto, tutto bene, Ken voleva farmi vedere come è diventato bravo a lanciare gli shuriken...> ma non era vero. <hai fatto male, almeno un'ora per riposare dovevi prendertela, sarai distrutta> afferma seriamente, senza azzardare nessun sorriso, non era il caso di sorridere, sopratutto quando ha sentito quelle parole: lei non ha idea di dove si trovi Saisashi. Prende un lungo sospiro scrollando le spalle <seguimi, ti accompagno a casa, dobbiamo parlare> Afferra la mano di Ken e poi si affianca a Sakura facendole cenno di proseguire. <..ti devo parlare di Saisashi> alla fine cede andando ad affrontare l'argomento <ti ha mai parlato di Lind? il suo migliore amico di infanzia? li ho presi entrambi dalla strada per dargli una casa...avevo visto del potenziale in loro, potenziale che non poteva essere sprecato in quel modo, sarebbero finiti male...ma forse ho firmato la condanna di uno di loro> sospira pesantemente <Lind...era intelligente, sveglio, molto, molto sensibile al mondo, in modo negativo certo, ma era l'altra faccia della medaglia di Saisashi, ed anche lui era irrefrenabile, irruento. Mi sono dovuta allontanare per giorni a causa di una missione importante e quando li ho trovati non erano in casa ma erano di nuovo tornati a vivere per strada, li ho ripresi ed ho provato a riportarli nei loro binari...ma se con Saisashi ci sono riuscita, con Lind ho fallito completamente> scuote il capo <non lo volevo comunque abbandonare, gli avrei dato la conoscenza per difendersi e per decidere che cosa fare della sua vita, ma prima che potessi finire ha lasciato una lettera ed ha abbandonato Saisashi...ha cercato di reprimere ma sente la sua mancanza...> perché lo sta dicendo? perché è giusto che Sakura sappia di più, perché Saisashi lo sta facendo. [ch copia 80/80]

22:36 Sakura:
  [Mura esterne] Una semplice copia. Uhm, strano. Molto strano. Di solito Mekura non si assenta mai troppo dal Villaggio,a meno che non abbia da fare cose estremamente importanti. <Una copia..> Ripete, andando a chiedere. <E la.. Ehm, vera Mekura dove si trova?> Non sa come esprimersi al meglio, in quella occasione. Ha già avuto modo di interagire con altre copie, questo è ovvio, ma non sapeva che fossero copie. Pertanto, la situazione è leggermente diversa. Chiamarla Copia Mekura è brutto, pertanto lascia che sia la sua spontaneità a parlare, come se fosse dinanzi alla vera Mekura. <Hai imparato a lanciare gli Shuriken!> Dichiara, con tono sorpreso in direzione del piccolo, aggiungendo. <Io nonostante sia Chunin, ho ancora dei problemi.> Già. le armi non sono il suo forte. Guardate come usa il Bo. Parliamone. <Sì, hai ragione. Ma sono tornata da sola ed era la prima volta che viaggiavo, beh sola in una terra che non conoscevo. Solo quando ho mesos piede nei territori del Paese del Fuoco, mi sono presa qualche attimo in più...> Ma è comunque rimasta troppo vigile. Un sintomo della Ipervigilanza è proprio la mancanza di sonno. Non che non volesse cadere a terra e dormire, ma era troppo preoccupata che le potesse capitare qualcosa. <Distruttissima, in effetti.> Vuole un bel bagno caldo, una tisana, qualche biscotto ed il suo letto. <Oh no, prima vorrei passare da Hitomu-sama per fare rapporto.> Non che sia necessario, non era una missione ufficiale del villaggio, però deve. Sente di doverlo fare, di poter portare dei risultati all'Hokage, specialmente dopo che gli ha dato dell'idiota. <Parlare?> affianca Mekura, andando a storcere il naso cominciando a camminare insieme a lei. E poi ecco che arriva il succo dell'argomento. Saisashi. <Che ha fatto?> Domanda, rigida, acquisendo un minimo di energia. Si sono lasciati un po' in malo modo, prima che partisse. Ci sono ancora delle cose che devono risolvere, perché vanno risolte. Ma l'ipotesi di affrontarle ora, sinceramente, la sfianca ancora di più. Tuttavia, rimane con le orecchie tese e ben attente a quello che dice Mekura. Forse nella scelta delle parole usate dalla Special, c'è una nota un po' di rimpianto. Si parla di Lind. Ultimamente, lui è l'argomento principale. E' diventato il chiodo fisso di Saisashi, ed è giusto che sia così. <Un momento.> Dice stoppandosi per alzare la mano libera. <Ha lasciato una lettera?> Domanda, incerta. Era rimasta che Lind..< Non mi ha mai detto una cosa simile. Ero rimasta che dopo il ricorvero in ospedale, si fosse persa ogni singola traccia di lui.> E già questo è improbabile. Un villaggio super controllato con Jonin ed Anbu a tutti gli ingressi che perdono di vista un moccioso allievo in accademia. Suvvia, parliamone. < Cosa dice la lettera?> Che Saisashi senta la sua mancanza, è ovvio. <E cosa ha in mente di fare, Saisashi? So che voleva continuare le ricerche, proprio mentre ero via. Nonostante gli avessi detto di farle insieme..> L'attesa non è mai stato il forte di quel ragazzo. Mai.[Ch: On][Bo]

23:03 Mekura:
 <è il mio campione> sorride verso Ken mentre questo agita le mani per parlare con Sakura <aspetta ti traduco: ha detto che è stata dura, però voleva davvero imparare, dice che vuole imparare quante più cose possibili per diventare un ninja delle squadre speciali...Ken..> lo chiama un po' esasperata <huum dopo passo per la mamma cattiva, ma questo è un chiodo fisso che poi mi spiegherai> la verità è che lo sa bene chi gli ha messo questo chiodo fisso: YUKIO. <è in missione a Kumo per questioni personali> non lo dice apertamente, anzi, solo Saisashi sa che è andata in un posto così pericoloso per una Hyuga. <anche lei spera di tornare presto, ma questa cosa andava fatta, rimandata troppe volte per colpa degli eventi al clan> ancora manda giù un boccone amaro quando parla del suo clan. <Capisco quello che stai dicendo> afferma la donna prima di parlare ancora <quando faccio lunghi viaggi la premeditazione del tragitto è essenziale, inoltre, nel caso avessi bisogno di riposare mi cerco sempre un rifugio naturale o qualche abitazione abbandonata o tempietti votivi, ce ne sono spesso in giro sopratutto se sei in una rotta di pellegrinaggio> insomma ci sono i trucchi per sopravvivere e per non arrivare sfiancati di qualsiasi energia. <lascialo per domani, adesso e tardi e Hitomu ha il suo da fare: qualcuno ha cercato di assaltare la magione, una fiancata è distrutta> insomma, cerca di farla desistere per ora, del resto devono parlare di una cosa più importante. Che ha fatto? non risponde subito, ma Sakura sembra intendere già qualcosa. <...l'ultima volta che ho visto lind era a casa mia dopo che aveva fallito l'esame, non so più di quello che sai già, che ospedale?> chiede questa volta lei, come se non avesse chiaro il processo. <si l'ha lasciata, diceva che sarebbe andato a Oto, dove grazie a qualcuno ha trovato una pista su dove si trovi Lind, ha parlato di un allenamento speciale e si è firmato nel solito modo> sospira indaffarata andando a proteggere le orecchie di Ken <...cretino, non c'è altro modo per intendere questo> lo sguardo si fa da serio a stressato e inferocito <se è per questo ha chiesto anche a me di aiutarlo nella sua ricerca, in effetti una parte del mio viaggio era legato a questa richiesta da parte sua> ma quel ragazzo non ha la capacità di stare fermo in un solo posto <cosa vorresti fare ora?> [copia 80/80]

23:32 Sakura:
 Sorride, dolce, verso Ken andando ad annuire mentre cerca di comunicarle qualcosa tramite il liguaggio dei segni, tradotto da Mekura. <Uhm, forze speciali..> Faccia molto convinta, quella della ragazza. < Vedi, ti do un piccolo consiglio: è un bene, saper padroneggiare al meglio tutte le arti ninja, ma chi sa essere un campione in una singola arte, può arrivare alla cima di qualsiasi cosa.> Ed è un po' il suo chiodo fisso, quello. Diventare la migliore, e forse l'unica Genjutser effettivamente più brillante e potente di tutta Konoha. Sì, anche per lei è una ricerca del potere. Ma del potere che staturisce da lei, non da altre cose. Almeno per ora. <La mamma protettiva, come è giusto che sia.> Sorride, ancora, verso il piccolo. Passando a Mekura, si limita ad annuire alla sua affermazione per il viaggio a Kumo. Se è dovuta andare così in profondità, un motivo calzante deve pur esserci. <E' giusto che sia così. Spero che torni presto..> Ed è effettivamente vero. Il motivo? Beh, parlare e dialogare con uan falsa Mekura non è proprio il massimo del massimo, bisogna dirlo. <Beh è stato il mio primo viaggio. Al prossimo, vedrò di calmarmi un pochino. Hitomu-sama mi ha messo un po' di timore. Sai, non facendo parte dell'Alleanza, Il paese dei Fiumi poteva essere un piccolo centro di dispute. E tra i vari consigli, ha calzato molto sulla prudenza.> Che non è mai troppa, bisogna dirlo, ma nel suo caso ha effettivamente esagerato. <COSA?> Manca da poco più di quattro giorni e qualcuno ha attentato alla vita di Hitomu? Mezza facciata collassata. <Santi numi. Si sa chi è il colpevole?> Domanda alla donna, non tanto perché vuole farsi gli affari di altri, ma semplicemente perché vuole aiutare. Se ci sono missioni da fare, bisogna farle. <Santo Hashirama, proteggici tu.> Un'invocazione, al primo Hokage che dall'ato dei cieli, può solo che aiutarli. <Saisashi mi disse che era ricoverato. E che si sono perse le sue tracce da li.> Motivo per il quale voleva passare per l'ospedale e vedere un attimo se poteva trovare degli indizi, o comunque delle prove che potessero fornirle delle informazioni riguardanti eventuali rapitori. O assalti. O omicidi. <Fammi capire.. Saisashi ora dove si trova?> Un momento: da come ha inteso lei le cose, Lind ha lasciato la lettera, non Saisashi. <Perché se è andato ad Oto giuro davanti alla tomba di Hashirama che lo vado a riprendere e lo riporto a casa con un amo conficcato...> Si ferma. La presenza di Ken la blocca, ma indica con la faccia la zona dove dovrebbe appuntare quell'amo: il pisello. <Cosa voglio fare...> E' una domanda un po' strana. Non sa come rispondere a conti fatti. <Voglio chiarire la situazione. Ho cercato di analizzare la cosa con le poche informazioni che ho a disposizione. Se fosse stato rapito, tramite il mio lavoro potrei scoprire qualcosa.> Alias i cacciatori di taglie. < Se fosse morto, probabilmente potremmo fare qualcosa. Ogni omicidio lascia sempre delle tracce.> E con il Byakugan potrebbe scovare qualcosa. In alternativa, esistono sempre i genjutsu. E se deve Genjutsare la mente della gente, probabilmente lo farà. A costo di dover spendere chakra su chakra. <Se fosse scappato, cosa che reputo assai improbabile dato l'alto livello di guardia del Villaggio, sempre grazie al lavoro potrei avere libero accesso a delle informazioni.> Il problema è che non ha ancora una vera e propria faa accertata come cacciatrice di taglie. E se vogliamo le giuste conoscenze, il nome fa la sua parte. Inutile negarlo. <Nonostante questo, Saisashi doveva rimanere qua. Non si può partire allo sbaraglio senza nemmeno avere un quadro abbastanza chiaro. Una pista. > Esasperata, anche lei. <Inoltre, che allenamento?> Non sa praticamente nulla del suo vecchio allenamento con il tipo sconosciuto. <Mekura...> Sguardo preoccupato, ora, quello della ragazza. <...La ricerca del potere porta a strade brutte. Molto brutte. L'ho visto con i miei occhi cosa può fare un grosso potere.> Alias: Raido. Il Rinoceronte in arena. <E ho avuto sempre l'impressione che Saisashi cercasse un potere sempre più grande.> Un potere che molte volte, non si può controllare. [Ch: On][Bo]

00:09 Mekura:
 Il ragazzino continua a gesticolare, per poi sorridere verso Sakura in modo gentile anche se in qualche modo è sempre austero, come se fosse una sorta di principe guerriero con esperienza alle spalle..un po' come suo padre. <lo spera anche lei> fa freddo a Kumo. Solleva un sopracciglio ascoltando come Hitomu l'abbia incalzata chiedendole di fare prudenza. Non che avesse torto sulla questione ma sta riscoprendo la figura dell'hokage, in una figura con più saggezza di quanto credesse. <no non so nulla di più, non so neppure chi era il bersaglio: la magione stessa è un simbolo, potrebbe essere solo un attentato di prova, una manovra per allertare il villaggio nella direzione sbagliata per colpire altri punti strategici o peggio significativi> Guarda Sakura quando parta di Hashirama, invocandolo per proteggerli tutti quanti <e che la tua protezione venga sotto forma di ninja virtuosi che sanno seguire una pista> commenta lei con più freddezza mentre si concentra su Saisashi e su Lind. <secondo quello che ha scritto ora si trova a Oto, Ai mi ha detto che questa lettera l'ha lasciata giorni fa prima che tornassi...> sospira affranta andando a scuotere il capo. Quando vede la reazione di Sakura con severità la riprende <Sakura> ha lo sguardo turpe, come se fosse pronta a coprire ancora una volta Ken, ma nel mentre stava gentilmente chiedendo a Sakura di fermarsi prima che la ragazza continuasse da sola, in più non vuole sentire quelle reazioni, vuole sentire cosa farà in questo momento. <...> Mekura ci penserebbe su, poi prendendo un lungo respiro la donna risponde alle domande di Sakura <togli l'omicidio e la fuga: per quanto sia un ragazzo dedito a scappare, come hai detto tu è improbabile che sia riuscito a fuggire da solo, l'omicidio è da escludere almeno a Konoha: non c'è nessun motivo per il quale volessero ucciderlo per ora, inoltre, anche questo non sarebbe passato inosservato> da la sua visione sull'argomento con lo spirito critico di una vecchia poliziotta. <cerca, se è a Oto è perché ha trovato una pista, devi solo ripercorrere la stessa strada che ha fatto Saisashi se vuoi scoprire la verità> ma lascia alla ragazza il compito. <non lo so, ha detto che era segreto e che un giorno me lo avrebbe mostrato> afferma con serietà tacendo alla fine rimanendo sola con i suoi pensieri. Si risveglia solo quando Sakura fa quella considerazione sul potere. <...> non risponde a quella considerazione, del resto, tutti prima o poi che non accettano il potere e non sono ciechi arrivano a questa considerazione. <e lo vedrai ancora, molti giustificano un patto con il demonio per proteggere cioè che a loro è caro: famiglia, interessi...le strade degli inferi sono lastricate di buone intenzioni> sospira <Saisashi si è sempre alla ricerca di un potere più grande, sopratutto perché è frustrato dal fatto che non si senta abbastanza forte da riuscire a sconfiggere i suoi timori...quello che non sa è che è sempre stato forte, dalla prima volta che ci ho combattuto> sospira <non posso andare a cercarlo, non questa volta> incrocia le braccia e cammina lentamente tenendo d'occhio Ken. <ormai ha fatto le sue scelte, deve essere capace di reggerne il peso ed inoltre sono una copia ed ho una famiglia a cui badare, seppure anche lui ne faccia parte a suo modo> sospira <anche tu Sakura dovresti lasciare perdere, per quanto quello che sto dicendo sia crudele, non puoi impedirgli di crescere, devi piuttosto cercare di diventare forte te stessa e dimostrare che non devi scendere a patti con poteri malvagi per poter prevalere> quindi si ferma e la guarda con una calma piatta, strana. [ch on 80/80]

00:34 Sakura:
 Sì, tutti a casa. Non sarebbe male prendersi una breve pausa e starsene buoni buoni alle terme. No, non sarebbe affatto male. <Certo, la classica tattica del colpiamo il centro vitale del villaggio e poi sferriamo l'attacco in altri punti.> Perché vuoi o non vuoi, la magione rappresenta il vero centro di Konoha, oltre che la sua incredibile affermazione di potere, statualità di vigore, di potenza ma soprattutto colonna portante dell'intero villaggio. E' più significativo, vero, ma comunque strategico. I punti di Konoha simbolici potevano essere anche La prateria della Memoria, oppure i volti degli Hokage. Ci sono diversi punti ed è facile immaginare quali possono essere. <E' stato chiamato lo stato d'allerta?> Domanda. E' una procedura di cautela, principalmente per evitare grosse perdire. Si rafforzano i perimetri, si cerca di mantenere la situazione sotto controllo. Insomma, un'allerta maggiore rispetto alla precedente. <Sì, scusami.. > Si è fermata in tempo, fortunatamente. Se non ci fosse stato Ken, probabilmente avrebbe cominciato a dare fuori di matto. Lo stronzetto ha aspettato che lei partisse, per filarsela da Konoha. Sapeva benissimo che l'avrebbe fermato, a costo di rompergli tutte le ossa del corpo. E' stato astuto ed ha sfruttato il momento in cui la ragazza era meno presente, per scappare. Dannazione. <Tu credi, quindi, che sia scappato. Anche qui, però, ho i miei dubbi. COme ha fatto un semplice allievo a fuggire? Suvvia, ci sono Jonin ad ogni accesso a Konoha che controllano tutto. Possibile che sia riuscito a sviare questi controlli?> Si ricorda di come era Lind, vagamente. Non ha avuto modo, né tanto meno voglia di conoscerlo, ma sa perfettamente quale era il suo livello. All'apparenza, pari al suo in tutto e per tutto. <Lui ed i suoi stupidi allenamenti. Ci scommetto quello che vuoi, che c'entra in qualche modo con i combattenti di strada.> E' per causa loro che è partito. E' per causa loro che ha deciso di intraprendere una strada particolare. E' sempre per causa loro che si è allontanato da lei. No, non le piacciono queste cose. E tornare a casa, senza nemmeno avere il suo ragazzo accanto.. La fa incazzare come una iena. <Io non ripercorrerò nulla, Mekura. E' chiaro che il mio aiuto non lo vuole.> Perché dice questo? <Se lo avesse voluto, mi avrebbe chiesto di partire con lui.> Ed è sicura di questo. E quanto appena detto, le fa pensare a diverse cose. Forse sottofondo, ci sono delle cose che non le ha detto, dei segreti che vuole mantenere. Ed il patto? Se l'è ficcato in tasca, senza nemmeno considerarlo a quanto pare. <Crescere?> Spalanca gli occhi, andando a guardarla male. <Ricercare il potere, per te, è crescere? Credi sul serio che la strada che sta prendendo, lo porterà a qualcosa di buono? Chi ha ottenuto il potere senza essere pronto, ne ha pagato le conseguenze con la vita. Se non peggio.> Ci sono diversi casi testimoniati che parlano di acquisizione di potere e di conseguenze. Brutte, pessime conseguenze. <Io non vado alla ricerca del potere, Mekura. Faccio crescere quello che ho dentro, non ne voglio altro.> Per ora, baby. Ma le cose potrebbero cambiare drasticamente, da un momento all'altro. < Tu hai una famiglia a cui badare ed è giusto così, ma non puoi chiedermi di starmene buona a fissare la vita del mio ragazzo, che vuole qualcosa per la quale si rischia la vita.> Anche lei l'ha fatto, con il viaggio. Ma non ha rischiato la vita; non ha voluto rischiare la vita, perché ha deciso di prendere le giuste precauzioni, andando a non solo chiedere aiuto, ma a studiare ogni singola opzione, ogni singola deviazione. <Non lo farò.> Oh no. Se questo significa partire stanotte per Oto, lo farà.[Ch: On][Bo]

01:07 Mekura:
 <non ancora> non sa nulla da quanto è subentrato l'attacco <probabilmente pensano che ci siano delle spie ancora in giro per il villaggio e lo stato di allerta metterebbe in difficoltà gli anbu che sono stati mandati al guinzaglio per il villaggio> poi sospira <o almeno, questo farei io nel caso fossi Kage> E Mekura Kage è forse la cosa meno sana che possa esserci alla fine dei conti. Probabilmente non è come Kuugo, ma, in un certo senso, le sue esperienze a la sua sfiducia verso il volere del fuoco non la aiutavano. <ho detto che è stato rapito, non scappato Sakura. In qualche modo devono averlo portato via e se non è saltata fuori una missione che avrebbe visto molto prima Saisashi partire come un razzo, significa che erano giustificati da qualcosa...ma sono solo supposizioni e nulla più> afferma seriamente continuando a guardare la ragazza la quale ancora una volta fraintende quello che sta dicendo <in alcuni casi si, dipende da persona a persona> afferma Mekura seriamente <credi che parli per inesperienza Sakura?> domanda sollevando un sopracciglio <mio fratello aveva lo stesso potere che Raido ha dato sfoggio al torneo e come lui molte altre persone a me care...ho vissuto con la presenza di quel potere, per tanto tempo che tu nemmeno osi immaginare. Ho visto persone buone cedere la propria anima per il potere> letteralmente <e credimi, mi sono sforzata di cambiare, di strepitare e dire a tutti che non era giusto quello che stava succedendo, che quel potere non era niente di buono, di trovare con loro una soluzione per toglierlo, non è mai servito a nulla, tutti mi rispondevano che era un "bene superiore"...hai provato a vederlo attraverso il byakugan? non è un bello spettacolo> ricorda come quel simbolo ogni volta che lo vede, la rivolta fino a farla stare male. Non sembra per niente colpita da quello sguardo, che la giudica, neppure un po', non sente nulla. <alcune volte, affrontare quello a cui non si è pronti è la strada per capire chi si è veramente, quale è la tua vera forza> sospira <non puoi forzare un pesco ad essere un melo, deve trovare la sua strada da solo e neanche tu puoi manovrare l'andare delle cose: ad un certo punto dovrà affrontare le sue paure da solo e non puoi tenergli la mano, tutti devono passare questa fase, un giorno la passerai anche tu> la differenza, tra una persona che crede ancora in qualcosa, di avere il controllo della propria vita, di non accettare le scelte altrui, ed un'altra che ha subito le giuste fustigate per capire la lezione. <potrebbe portarlo alla rovina, potrebbe svegliarsi prima di possederlo, non lo sai: ho visto in lui tutte e due le possibilità, d'ora in poi deve decidere che uomo essere e Sakura, dovresti avere più fede in lui: è un cretino...ma meno cretino della maggior parte delle persone.> Sorride amaramente quando sente quella paternale <chi ti ha mai detto che cerchi il potere? ho detto semplicemente di far crescere quello che hai tu> sospira <ma la scelta sta a te: se vuoi spaventare la tua famiglia e andare a Oto, collassare per strada perché ti sei fatta due giorni senza riposo, da sola verso il paese delle risaie e diventare preda di bestie e uomini, quella è l'entrata del villaggio> prende in braccio Ken e si incammina verso casa <oppure se vuoi avere delle speranze di aiutarlo allora vai a casa, dormi, spiega la situazione e avvertili, è la cosa più saggia che puoi fare> e con questo questa volta la Hyuga non si muove, si gira e la osserva seriamente. [ch 80/80]

01:31 Sakura:
 Gli Anbu al guinzaglio per il villaggio. L'ipotesi di Mekura non è infattibile, né inverosimile. Sono pur sempre la squadra d'elité e se qualcuno ha deciso di prendere di mira il Kage, loro dovrebbero essere la prima linea di difesa, quella che avanza nell'ombra e sferra multipli attacchi. <Terremo gli occhi aperti.> Già. Dovranno tenerli per forza. Qualora ci fosse un pazzo che vuole assaltare konoha, come mebro ufficiale dei Chunin, deve dare il meglio di lei. Deve poter dare ciò che ha imparato e metterlo al servizio di Konoha e dei suoi abitanti. <Perdonami, ho il cervello in fumo. In virtù di quanto detto..> Appena detto dalla donna. <Perché non è saltata fuori una missione, secondo te? E' pur sempre un membro del villaggio. Hanno fatto il diavolo a quattro per un bambino. Un aspirante Ninja dovrebbe avere lo stesso trattamento.> Sentendo le parole di Mekura, è inevitabile che in qualche modo venga da pensare ad eventuali insabbiamenti da parte di Konoha. E se questo è il pensiero principale di Saisashi, sono nella merda fino al collo. Sa benissimo che lui si sente chiuso, dentro Konoha. E' un uccello che brama la libertà, ma la strada in un ninja è tutto tranne che libera. Ci sono doveri, responsabilità e oneri che devono essere sempre portati a termine. Si riesce in tutto, nella vita, ma quando c'è questa sensazione, le cose possono solo che peggiorare. <Non ho avuto il tempo di farlo. L'incontro finì praticamente subito.> Una mossa avventata di Furaya ha lasciato quell'incontro praticamente azzerato. <E no, Mekura Sicuramente hai avuto modo di vivere la vita e le esperienze in modo più intenso del mio, ma ciò non toglie che è sbagliato.> Sembra quasi che si sia rassegnata, la donna. <Sono una persona moralista, Mekura. Per me, o è bianco o è nero. Vedo le sfumature SOLO in alcune cose.> E' cambiata. E' cambiata moltissimo da quando hanno avuto una conversazione come quella. Prima dava molto potere ai sentimenti, alle sensazioni. Le vedeva come una sorta di potere, che da esse poteva trarre beneficio. Cosa è cambiato in tutto questo? Perché non riesce ad accettare la scelta di Saisashi? In part eperché crede fermamente che il potere che si cerca è sempre la scelta sbagliata, specie se non fa parte dell'essere umano; in parte è perché ama quel ragazzo, più di quanto possa dimostrare. Una piccola parte della vecchia Sakura vive ancora, dentro di lei. <L'unica differenza tra me e Saisashi, è che prima di affrontare qualsiasi cosa, faccio i miei piani.> Sì, è vero quanto detto da Mekura. Bisogna affrontare le cose, per capire quale strada prendere. Per lei è stato il torneo, che le ha dimostrato come il suo talento, per quanto grezzo e poco raffinato possa essere, sta nel guidare e non nell'attaccare. <Quella stupida testa quadra.> Quando si mette in testa qualcosa, è difficile che qualcuno glie la faccia cambiare. Molto, molto difficile. <Il mio potere...> Qual'è il suo potere. E soprattutto, ne ha uno? <Mekura... Ti odio quando fai così.> Già. < Vengo anche io. Oltretutto non credo che potrò partire per Oto, dati gli ultimi avvenimenti al villaggio. Dubito fortemente che otterrò il permesso di riportarlo indietro.> Con il villaggio che ha subito un attacco, difficilmente manderà in campo altri NInja per una missione non ufficiale come questa, il buon vecchio Hitomu. Dannazione. Saisashi ha fatto bene i calcoli, bisogna ammetterlo. E detto questo, eccola dunque che comincia ad incamminarsi, ritornando a casupola. La sua casupola. E nel frattempo, comincia a ponderare su cosa dare a Saisashi, quando tornerà a casa. Sempre se tornerà. Santo Hashirama, quante ne prende. Ne prenderà tante, ma proprio tante. [Ch: On][Bo][End]

10:08 Mekura:
 Mekura la osserva e per una volta in quella conversazione il suo sguardo si fa più morbido <non ti devi scusare di nulla, non ti devo perdonare di nulla: ho visto già quello sguardo e se non fosse per esperienza e sfinimento ce l'avrei anche io, fai bene ad arrabbiarti> perché non è saltata fuori questa missione? perché probabilmente non c'era nessun motivo <ti dirò, se non vuoi creare scalpore ma raggiungere i tuoi scopi la legalità delle tue azioni influisce sempre in quello che fai. Forse è stato portato via con un valido motivo legale> chi può dirlo <del resto Lind aveva una famiglia dalla quale è scappato, più o meno come Saisashi> probabilmente questo senso di liberà è una cosa genetica del suo allievo. Non risponde al fatto che Sakura trovi le sue parole sbagliate e che Sakura abbia una visione rigida della realtà, non la può biasimare: è giovane, lo era anche lei. <Saisashi è impetuoso, il suo stesso modo di combattere lo fa presente, si avrebbe bisogno sempre di qualcuno che gli dica "no, non si fa" ma per quanto siano strambi anche lui si fa dei piani...il fatto che abbia fatto un allenamento segreto è premeditato, il fatto che mi abbia chiesto di allenarlo duramente per il torneo allo stesso modo...e quando tornerà sonderò cosa è capace di fare> ergo, detto in modo meno gentile di come lo abbia espresso, lo prenderà a botte. <?> solleva un sopracciglio quando sente Sakura apostrofarla con un "ti odio quando fai così", La cosa la fa sorride tanto da allargare gli angoli della bocca <è il ti odio più carino che abbia mai sentito> dice, sincera <ma, in parte ho ragione no? o vuoi obbiettare anche su questo?> continua a sorridere portando le mani dietro la schiena <si, in effetti il codice rosso potrebbe scattare a momenti, sei fortunata ad essere entrata prima che chiudessero le porte> afferma guardandosi indietro esprimendo un lungo e profondo sospiro <starà bene, abbi fede in quel cretino> [end]

Sakura fa finalmente ritorno al villaggio, stanca e debilitata. Incontra Mekura che le racconta cosa è successo ultimamente, dalla magione alla partenza di Saisashi.
Ne scaturisce una bella conversazione sul potere e su cosa sia giusto o meno fare.

In ogni caso, Saisashi è un cretino. Sempre.