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con Namika, Renold

21:37 Renold:
  [Monte] Il ragazzo, dopo una giornata intensa passata in solitaria ad allenarsi con le tecniche che ha cominciato ad imparare da Kaori, si sta recando al monte dei volti, con tutta l'intenzione di passare una serata tranquilla. Un posto, il monte dei volti di pietra, che provoca una familiare sensazione di tranquillità e pace interiore, il luogo prediletto per occupare ore che vogliono essere di riflessione. Ciò che indossa sono un paio di sandali blu, da ninja, accompagnati da un paio di pantaloni neri da ginnastica, comodi ed adatti al movimento fisico. Sulle cosce ci sono due fasciature bianche alle quali sono legati un portakunai, a sinistra e un portaoggetti a destra. Entrambi sono pieni di equipaggiamento che potrebbe essere utile all'occorrenza. Una maglia a maniche corte, anch'essa semplice e di colore nero, copre il fisico tonico ed allenato dello Hyuga. Un fisico che ha ricevuto in eredita da papà Naru, mai conosciuto, del quale è la fotocopia sputata. Un tatuaggio sul bicipite destro che raffigura un falco rampante che prende il volo, totalmente nero. I capelli sono corti e corvini, con riflessi che toccano il blu e il violetto, segno evidente di somiglianza alla sorella, Kaori. La differenza sostanziale è che le iridi color scarlatto hanno lasciato il posto ad un paio di grandi occhi perlacei, quelli tipici di ogni Hyuga, come se queste fossero state radicalmente sostituite, in effetti. Quello che va a fare è salire gli ultimi gradini ed accingersi alla cima. Il passo è lento e tranquillo, l'aria sul volto è granitica e quegli occhi perlacei lo rendono estremamente più severo nello sguardo. Una severità e una determinazione che, per certi versi, ricordano Jusaan-Sama. Si accinge al monte, dunque e si porta a diretto contatto col precipizio, al limite.
Socchiude gli occhi,
godendosi la brezza serale e il chiaro di luna. [Equipaggiamento - Portakunai: 6 kunai, 3 shuriken - portaoggetti: 3 shuriken, tonico coagulante x1 - tonico recupero chakra x2]

21:54 Namika:
 La sera è ormai calata sul villaggio di Konoha e un cielo limpido e scuro si staglia sopra le teste degli abitanti della Foglia. Un cielo illuminato dalla luce della Luna e degli astri che dipingono il cielo rendendolo meno tenebroso di quello che è in realtà e decisamente stupendo. Per ammirare quello spettacolo il duo Inuzuka ha deciso di recarsi sul Monte dei Volti di Pietra, dove la bellezza della volta celeste è accompagnata da un altrettanto bel paesaggio. Per l’occasione indossa una semplice felpa rossa chiusa sul davanti, con un’unica tasca centrale che si estende sull’addome e con il cappuccio ordinatamente appoggiato sulle spalle. Le maniche di essa sono tirate fin sopra i gomiti, lasciando in mostra quegli avambracci esili e magri. Le gambe sono invece fasciati da un paio di pantaloni neri ed attillati che si adattano perfettamente alle forme ancora acerbe della quindicenne, mentre le caviglie e i piedi sono fasciati da un paio di sandali ninja neri aperti sul davanti. Il coprifronte della Foglia è portato proprio in bella vista sulla fronte e le fasce nere che lo avvolgono si annodano appena dietro il capo saldamente, mentre sulle mani porta un paio di guanti ninja provvisti dell’apposita placchetta di metallo. Al polso sinistro, invece, porta un bracciale di Mokuton che le ha fatto Yama durante il loro incontro, un semplice bracciale accompagnato da una piccola rosa e un paio di foglie lunghe tre centimetri. I capelli rosei sono lasciati cadere morbidi e lisci, mentre sulle guance sono presenti le due zanne rosse che la identificano come un effettivo membro del clan Inuzuka. Infine sulla coscia destra è legato il portakunai mentre sul fianco destro e sinistro sono presenti due portaoggetti provvisti dell’apposito equipaggiamento. Sale la scalinata con calma, senza fretta, in una serenità particolare. Dietro di lei si trova il piccolo Seth che trotterella allegramente con il naso umido e la linguetta che fuoriesce leggermente dal muso. In men che non si dica si ritrova sull’altura e gli occhietti verdi vanno a posizionarsi su una figura vicino al precipizio, una figura che va a squadrare silenziosamente e attentamente. <Uh?> Assottiglia lo sguardo per qualche attimo, per poi andare a lanciare una semplice occhiata d’intesa al compagno canide. <Sembra Ren. Sta in silenzio.> Sussurra velocemente ed ecco che alcuni passi piuttosto leggeri e lenti si muovono verso lo Hyuga, passi che si arrestano quando riesce ad annullare la distanza con lui. Successivamente la Genin, se lui non l’avesse sentita arrivare, si metterebbe sulle punte ed allungherebbe le braccia con il preciso intento di mettere le mani sopra gli occhi del ragazzo. Nel caso ce l’avesse fatta se ne uscirebbe con un: <Indovina chi sono.> Il tono viene leggermente modificato, si abbassa, ma niente di che. [equip: guanti | fianco sx portaoggetti: 1x fuda – 1x cartabomba – 4x fuda con tronchetto – 1x sigillo potenziante ninjutsu speciale – 1x sigillo potenziante fisico speciale | fianco dx portaoggetti: 2x tonico recupero chakra speciale – 2x tonico coagulante speciale – 1x veleno composto speciale – 1x veleno inibente – 5x fumogeni – trasmettitore | gamba dx portakunai: 5x kunai – 4x shuriken – 7x makibishi – 1x kunai con cartabomba]

22:09 Renold:
  [Monte] Si posiziona su quel precipizio, godendo della sensazione di residua adrenalina che provoca quello strapiombo a così breve distanza, la sensazione di poter fare anche un solo passo falso per essere spacciato. Un sospiro, dunque, annuncia lo scarico della tensione residua, mentre la neutralità e la severità gli permangono stampate come due tratti distintivi sulla faccia. Continua a guardare quel vuoto, i pensieri che finalmente si perdono, la brezza serale che gli scompiglia i capelli e quello spettacolo, Konoha, che si para ai suoi piedi. Il chakra non è attivo, chiaramente e la tentazione di allenarsi ancora viene repressa con violenza sotto quel manto di imperscrutabilità. Non sente per niente arrivare Namika, troppo preso da sé stesso e dai propri pensieri e così lei è libera di mettersi in punta di piedi e di giungergli alle spalle. D’improvviso la sensazione di panico di avere qualcosa o qualcuno dietro si fa strada, ma prima che possa anche solo muoversi o impostare un qualcosa, ecco che le mani calde di Namika raggiungono gli occhi. Sobbalza. E vistosamente, anche. Ma nessun Kunai puntato alla gola, nessuna aggressione, solo una voce dolce dalla quale d’improvviso si lascia cullare. Non cambia espressione, ma le labbra si slargano leggermente, regalando un sorriso al vuoto. <… La mia Inuzuka preferita> scandisce solamente, il tono che assume una connotazione di divertimento, come se ci fosse un certo gusto nel dirlo, effettivamente. Lascerà le mani sugli occhi fino a che lei vorrà e solamente dopo si volterà verso di lei, regalandogli la verità, ossia quegli occhi nuovi e perlacei, propri di tutti gli Hyuga. Con le proprie andrebbe a tentare di trasportare le mani della compagna attorno al proprio collo e, comunque fosse andato il tentativo, avrebbe tentato di cingerle i fianchi e quindi di guardarla a quella poca distanza. <Mi hai spaventato, lo sai?> domanda quindi, più sciolto.

22:27 Namika:
 Riesce nel suo intento, riesce ad avvicinarsi allo Hyuga senza fare troppo rumore e riesce a mettere le esili mani sopra i suoi occhi. Se ne sta lì per qualche secondo, lasciando il tempo al Genin di elaborare cosa sta succedendo. Nel frattempo gli occhietti verdi vanno a posarsi sui capelli altrui, andando a cercare quel cambiamento fisico di cui le ha parlato via lettera, un cambiamento che però non riesce ad individuare sul capo. <Uhm.> Mugugna velocemente serrando le labbra per poi ascoltare la sua risposta alle sue parole precedenti. Una piccola e leggerissima delusione compare sul volto della ragazza, una delusione neanche troppo seria, ha più il volto di una bambina a cui non è andato a buon fine il mitico scherzo che aveva programmato. <Aaah, non vale. Mi hai scoperto subito.> Commenta, andando a lasciare un piccolo sbuffo per poi togliere le mani dai suoi occhi e lasciare che il ragazzo le porti attorno al suo collo, dietro al quale andrebbero ad intrecciarsi velocemente. Gli permette poi di cingerle i fianchi, dopo di che andrebbe a formare una piccola smorfia divertita sul viso, incurvando le labbra ed arricciando leggermente la radice del naso. <Fifone.> Ed è proprio dopo aver detto ciò che lo sguardo della Inuzuka va a posarsi finalmente sugli occhi su quelli del diciottenne. Le labbra vengono semi-aperte e gli occhietti verdi sgranati, in un semplice ed evidente segno di sorpresa. Se ne sta in silenzio ad osservarli per qualche secondo, in quella posizione che le permette di avere il ragazzo a distanza di soli pochi centimetri, di sentire il suo calore, il suo profumo. <Ren..> E no, non stacca per un momento gli occhi da quelli del ragazzo. <I tuoi..> Cosa? Ha bisogno del tempo per elaborare ciò che sta vedendo, dopotutto l’organo visivo dello Shinobi è completamente cambiato. Un po’ di tempo le serve. <I tuoi occhi.> Cade nel silenzio, di nuovo, limitandosi solamente a scrutare quel cambiamento nel volto del ragazzo. [equip: guanti | fianco sx portaoggetti: 1x fuda – 1x cartabomba – 4x fuda con tronchetto – 1x sigillo potenziante ninjutsu speciale – 1x sigillo potenziante fisico speciale | fianco dx portaoggetti: 2x tonico recupero chakra speciale – 2x tonico coagulante speciale – 1x veleno composto speciale – 1x veleno inibente – 5x fumogeni – trasmettitore | gamba dx portakunai: 5x kunai – 4x shuriken – 7x makibishi – 1x kunai con cartabomba]

22:40 Renold:
  [Monte] Osserva la ragazza che gli lascia fare quelle due manovre ed ecco che entrambi si trovano faccia a faccia a pochi centimetri di distanza, praticamente a portata di bocca l’uno dall’altra. I suoi mugugni a distanza li ha uditi, ma l’ha lasciata fare nel mentre che era con gli occhi coperti. Sente la ragazza lamentarsi, quindi e il tutto lo port a sorridere appena, ancora una volta, decisamente più divertito di quanto mostra all’esterno. <Perché sei molto furtiva, ma hai una voce inconfondibile> va a confessare, annuendo tranquillamente e non smettendo mai di guardarla negli occhi. Lascia a lei l’iniziativa di tutto, ma rimane a guardarla quando lei lo canzona amabilmente. La guarda. <Ero sull’orlo del precipizio…> lo indica pure con la testa, voltandola brevemente all’indietro e andandosi a prendere una pausa di qualche secondo. Le mani stringono la presa sui fianchi di lei e vanno ad esercitare una leggera pressione perché possa tirarla a sé e colmare ancora quelle distanze. Una differenza d’altezza di quindici centimetri resa più palese. La osserva avvedersi, dunque, di quella particolarità e non può che annuire tranquillamente all’affermazione di lei, confermando, di fatto, le sue impressioni. <Già> sentenzia, neutro. <Te l’avevo detto che mi avresti trovato cambiato, no?> va a ricordare, annuendo ancora e guardandola con i nuovi occhi perlacei degli Hyuga. Una pausa per lasciare a lei il tempo di realizzare. <Kaori mi ha portato da Jusaan-Sama> sentenzia, semplice e neutro, ma più sciolto. <.. E lui mi ha dato la possibilità di attivare il Byakugan, l’innata di famiglia. E ce l’ho fatta e quelli che vedi..> ossia gli occhi. <… sono i risultati> pausa. Una pausa leggera, quasi impercettibile. <Non ti piaccio?> domanda, schietto e senza filtri, appena più indurito e severo.

23:01 Namika:
 Rimane a quei pochi centimetri di distanza dal ragazzo, lasciandosi cullare da quel calore e da quella sensazione di benessere che prova alla vicinanza con lo Hyuga. Una sensazione che le fa tamburellare il cuore nel petto e le crea un sorriso spontaneo sul volto, un sorriso che si allarga ulteriormente alle parole del Genin a cui però decide di non rispondere lasciando che sia quel sorriso a terminare l’argomento. Successivamente tenterebbe di sporgersi un pochettino con la testa di lato per andare a scrutare il precipizio a cui, fino a poco prima, non ci aveva fatto molto caso. <Oh, scu-> E non riesce nemmeno a concludere la frase che le mani del ragazzo stringono la propria morsa attorno ai fianchi delle ragazza portandola ad annullare ulteriormente i pochi centimetri che rimangono tra loro. <Uh?> Gli occhietti verdi tornano su Ren e in men che non si dica sui suoi occhi. Occhi che continua a scrutare in maniera profonda, come se volesse analizzarli. Lascia che sia lui ha parlare, mentre lei rimane con lo sguardo portato leggermente verso l’alto a causa di quella differenza di altezza di una quindicina di centimetri che li divide. Gli permette, dunque, di parlare senza alcun tipo di interazione in mezzo, mentre non appena sente il suo tono leggermente più freddo e duro rispetto a quello usato in precedenza va subito a scuotere il capino. Non lo vuole severo, vuole semplicemente Ren, quello sciolto e tranquillo. <No, ma va.> Inizia a dire, continuando a cercare quel contatto visivo che le piace tanto. <Mi piaci comunque, su questo non c’è dubbio.> E mentre lo dice il tono si altera leggermente, non è più il tono sereno ed energico della Inuzuka, è un tono più dolce, più tenero e pacato. <Solo che è un cambiamento particolare.> Detto questo le labbra vengono serrate e, finalmente, va a concentrarsi sulle parole che il ragazzo le ha detto precedentemente. <Quindi adesso hai il Byakugan.> Ed è automatico che i pensieri volino all’incontro di ieri con Gekido, allo scontro che dovrebbe avere con lo Hyuga nel caso lui entrasse nelle forze speciali. Il volto si rattrista per un attimo, quei pochi attimi che le servono per cacciare via quell’argomento di qui adesso non ne vuole sentire parlare. <Com’è vedere in un altro modo?> Chiede immediatamente, riferendosi ovviamente alla vista con il Byakugan. [equip: guanti | fianco sx portaoggetti: 1x fuda – 1x cartabomba – 4x fuda con tronchetto – 1x sigillo potenziante ninjutsu speciale – 1x sigillo potenziante fisico speciale | fianco dx portaoggetti: 2x tonico recupero chakra speciale – 2x tonico coagulante speciale – 1x veleno composto speciale – 1x veleno inibente – 5x fumogeni – trasmettitore | gamba dx portakunai: 5x kunai – 4x shuriken – 7x makibishi – 1x kunai con cartabomba]

23:19 Renold:
  [Monte] La osserva, la guarda attentamente lascia che scruti di sfuggita il precipizio e poi la tira ulteriormente a sé, con fare decisamente protettivo. Scruta gli occhi verdi di lei e lascia che questa si abitui gradualmente ai propri che ora hanno assunto una colorazione perlacea e dunque completamente diversa dallo scarlatto a cui la ragazza era abituata. La osserva, la guarda e lascia che lei metabolizzi le sue parole, e per reazione va a farsi maggiormente duro fino a che lei non dà ulteriori conferme. La variazione di tono viene captata e quella dolcezza e tenerezza nuova sul volto ha il preciso compito di farlo ammorbidire di nuovo e farlo tornare allo stesso sguardo disteso riservato solo a lei e a Kaori. <Già, è decisamente un bel cambiamento> scandisce, facendosi appena più pensieroso. La guarda negli occhi, ma per qualche istante non la vede veramente, il pensiero che vaga ad altri lidi e lo sguardo perlaceo che si fa leggermente vacuo. <Tante cose sono cambiate ultimamente. Dall’orfanotrofio a… la famiglia Hyuga> scandisce, sbuffando e piazzando lo sguardo sulla sua faccia, per qualche momento teso. Torna dunque a guardarla dritta negli occhi nel sentire le altre domande sul Byakugan, che vanno a fargli spalancare gli occhi, decisamente sorpreso. <E’ come…> ci pensa un po’ su, prendendosi attimi per riportare alla mente i ricordi dell’innata. <Vedere più lontano e con più angolo. Attraverso le cose e le persone. E anche il loro flusso di Chakra. Insomma, è un’arte innata potente> scandisce ancora, annuendo. <Non dirlo a nessuno. Non sono sicuro che posso parlarne liberamente> scandisce, andando a farsi marziale nello sguardo. <Nami, mi fido di te> scandisce, perentorio. E poi la guarda nuovamente. <Mi chiedevo..> scandisce, sospirando. Non c’è l’anelito di un attimo di tensione. <… Se vuoi essere la mia ragazza, Nami. Stiamo bene insieme> proferisce. Ancora una volta proferisce il tutto naturalmente, schietto, senza particolari filtri o imbarazzo, guardandola negli occhi.

23:40 Namika:
 Gli occhietti verdi rimangono fissi su quello di lui, continuano ad osservarli, continuano a cercarli sperando di riuscire a perdersi all’interno di essi. Occhi a cui non è abituata, su questo non c’è dubbio, ma che le provocano una particolare sensazione. <Sono bellissimi.> Dice poi e, forse le piacciono ancora più dei precedenti, deve semplicemente abituarsi a vedere il ragazzo con degli occhi perlacei. <Davvero.> Ed il tono che usa è quello che ha assunto poco prima, un tono sereno pieno di dolcezza. Lascia, nel frattempo, che lo Hyuga parli e lei si prende tutta la calma per ascoltarlo ed assaporare quella voce che le piace tanto accompagnata dalla sensazione di vicinanza con il suo corpo. Lo sguardo, alle parole altrui, si fa per un attimo serie, intriso di una seria preoccupazione. Non sa come ha reagito davvero a quei cambiamenti, non lo sa, ma lo vuole sapere per aiutarlo. <E tu? Come ti senti?> Glielo aveva già chiesto al loro ultimo incontro, ma non erano negli stessi rapporti di adesso. Gli occhietti continuano ad osservarlo, sperando di ottenere una reazione da parte del ragazzo, una reazione che possa ricondurla ai suoi stati d’animo, a quello che prova a proposito di quegli enormi cambiamenti nella sua vita. <Sii sincero, per favore.> Dice tentando di ridurre la distanza dalle sue labbra con quelle altrui, lasciando tra esse solo un paio di centimetri. Lo dice in un sussurro, in modo che solo lui possa sentirla, con un tono di evidente richiesta quasi disperata di poter capire cosa sta sentendo davvero dentro di lui. Va poi ad ascoltare le sue parole riguardanti il Byakugan e il potere che dona al Genin, un potere senza alcun dubbio forte e utile. <Uhm.> Mugugna velocemente per poi muovere il capo in cenno di assenso, facendo ondeggiare con esso anche i capelli rosei. <Puoi fidarti, non ti deluderò.> E, per adesso, è seriamente convinta di quello che dice, è una promessa che richiude silenziosamente dentro di lei e che, soprattutto, vuole tenere per lei. Tutto sta procedendo per il meglio, almeno fino a quando non arrivano le ultime parole. Parole inaspettate, decisamente che la bloccato per qualche attimo e che le fanno sgranare di poco gli occhietti verdi. Le guance prendono un colore leggermente più denso, più roseo, mentre le labbra vengono semi-aperte. <I-in che senso?> Lo sa in che senso, ma ha bisogno di tempo per metabolizzare quella domanda e nel frattempo non vuole starsene in silenzio, non lo sopporterebbe. [equip: guanti | fianco sx portaoggetti: 1x fuda – 1x cartabomba – 4x fuda con tronchetto – 1x sigillo potenziante ninjutsu speciale – 1x sigillo potenziante fisico speciale | fianco dx portaoggetti: 2x tonico recupero chakra speciale – 2x tonico coagulante speciale – 1x veleno composto speciale – 1x veleno inibente – 5x fumogeni – trasmettitore | gamba dx portakunai: 5x kunai – 4x shuriken – 7x makibishi – 1x kunai con cartabomba]

21:29 Renold:
  [Monte] Guarda di rimando la ragazza negli occhi verdi. Si perde in lei di rimando, mantenendo sempre quella certa neutralità, quella certa guardia. Eppure molto più sciolto del consueto. Continua dunque a guardarla fino a che non è lei ad interrompere quel silenzio come se fosse una sorta di bolla che si infrange. Sente le prime parole ed annuisce, dunque, copiosamente. Un sorriso più dolce si spande sulla bocca. <Anche i tuoi. Mi sono sempre piaciuti gli occhi verdi, sai?> domanda, dunque. C’è sicurezza nel tono di voce che viene mantenuto basso e caldo, con un tocco di dolcezza che è nuovo. Un tocco che sparisce nel sentire la sua domanda e la sua successiva richiesta di essere sincero. Il tutto viene accolto da un sospiro. <.. Credo sia tempo che tu conosca la mia storia> scandisce in un sospiro residuo, che sa a metà di rassegnato, a metà di tensione allo stato puro. <Io e mia sorella Kaori non siamo semplicemente fratelli, ma gemelli divisi dalla nascita. Tennero lei e mi diedero in affidamento in orfanotrofio per far fronte ad una minaccia della quale io stesso so poco o niente: solo che era molto pericoloso e hanno cercato di proteggermi dandomi via. Ho vissuto lì per diciotto anni, ignaro di tutto, fino a che Kaori non mi ha detto tutto, non più di un paio di settimane fa. Il resto lo sai, di Jusaan-Sama e del Byakugan> scandisce. Il tono va a farsi semplice eppure tranquillo. <Di nuovo, devo chiederti di non condividere questi dettagli con nessuno, Nami> scandisce ancora una volta, annuendo. Sbuffa, dunque, copiosamente. <… Riguardo a come mi sento. Sono incazzato con mia madre per non avermi tenuto affianco a mia sorella gemella. Ma…> sospira e scuote la testa, portandosi pollice ed indice della mano mancina alla radice del naso. <… beh, sono sentimenti che sto mettendo da parte. Si vive una volta sola ed io non ho mai saputo cosa fosse il calore, l’affetto o semplicemente una mamma> scandisce, anche qui, sicuro, sebbene sia palese come la cosa provochi decisamente stress. E poi riporta lo sguardo su di lei, perché la vede impanicare. Dal canto suo resta calmo all’apparenza e sicuro, sebbene il cuore martelli nel petto, non lascia perpetrare niente dall’atteggiamento. <… Nel senso che mi chiedevo se vuoi stare insieme a me> scandisce, ripetendo pazientemente la cosa. Il tono va a farsi più neutro e basso, il volto imperscrutabile.

21:55 Namika:
 Osserva il ragazzo che ha davanti, osserva Ren da quella differenza di una quindicina di centimetri che li divide andando a fargli quel complimento sui suoi occhi. Le piacciono davvero. Alle parole altrui non può che andare a sorridere, un sorriso spontaneo, dolce e delicato che si forma sul volto della Inuzuka sia per le parole appena dette, sia alla vista di quel sorriso dolce che si espande sulla bocca dello Hyuga. Non commenta però, preferendo che sia quel sorriso un ringraziamento sufficiente. Piuttosto si concentra sulle sue successive parole, sulla risposta che il diciottenne le da, sulla sua storia che le preme tanto sentire e capire, come se, in un certo senso, potesse capire anche lui. Se ne sta in ascolto, senza proferire una sola parola o un solo sbuffo, vuole lasciare al ragazzo il tempo per parlare, per riflettere e per concludere il tutto. Anche dopo le parole dello Shinobi si prende del tempo per metabolizzare il tutto, lascia che quei pochi attimi di silenzio cadano sui due e su Seth, poco più in là, per poi umettare le labbra e prendere un bel respiro prima di parlare. <Tranquillo, te l’ho già detto. Puoi fidarti di me.> E detto questo va ad abbassare e spostare leggermente lo sguardo, puntandolo piuttosto su altro, su un punto indefinito sul monte. Nel frattempo però rimane sempre con le orecchie tese attente quello che le dice Ren che, finalmente, va a spiegarle cosa sta provando. Annuisce un paio di volte con il capo, come se fosse in parte d’accordo con quello che gli sta dicendo. <Hai una madre. Hai scoperto adesso di averla, ma ce l’hai. Tienitela stretta.> E te lo dice una che la mamma l’ha persa. Ma dettagli, anche se i pensieri sono rivolti alla madre scomparsa non vuole parlarne adesso, stanno parlando dei problemi del Genin, non dei suoi e non vuole in alcun modo intaccare la conversazione. E poi quelle parole da parte dello Hyuga e lo sguardo di panico da parte della Inuzuka. Diciamo che non se l’aspettava. Ascolta la risposta del ragazzo, risposta ad una domanda che Nami ha fatto per evitare di cadere in un silenzio che lei non avrebbe sopportato. <Ahm.> Mugugna titubante per poi starsene zitta e quel silenzio che aveva tanto temuto ora cade sui due permettendole di ragionare. Ma le emozioni corrono, il cuore batte forte e lei è già impulsiva di suo, non riesce minimamente ad elaborare per bene quello che sta succedendo. <Si.> Un sussurro quasi impercettibile che si mischia con il rumore del vento. <Sisisisi.> Felice? Decisamente. Gli occhietti verdi si riempiono di gioia e lo sguardo rimane puntato su quello di Ren e per confermare la sua risposta tenterebbe, in un gesto del tutto istintivo, di alzarsi sulle punte ed annullare quella distanza che separa la sua bocca da quella altrui con l’intento di creare quell’unione così speciale. E se ci fosse riuscita il bacio sarebbe dolce, passionale, con all’interno tutta la serenità e il calore che prova in quel momento. [equip: guanti | fianco sx portaoggetti: 1x fuda – 1x cartabomba – 4x fuda con tronchetto – 1x sigillo potenziante ninjutsu speciale – 1x sigillo potenziante fisico speciale | fianco dx portaoggetti: 2x tonico recupero chakra speciale – 2x tonico coagulante speciale – 1x veleno composto speciale – 1x veleno inibente – 5x fumogeni – trasmettitore | gamba dx portakunai: 5x kunai – 4x shuriken – 7x makibishi – 1x kunai con cartabomba]

22:13 Renold:
  [Monte] Si guarda la ragazza, lo fa intensamente, per un legame che via via si sta creando e facendo più forte. La vede tornare seria e prendere un bel respiro. Per un paio di secondi distoglie lo sguardo. <Non volevo turbarti, mi dispiace> scandisce, sbuffando e puntando l’occhio sull’orizzonte. Un occhio che va a tornare leggermente serio. Un sospiro corre dalla bocca fino a che la ragazza non va a scandire quella frase, una frase cupa, che desta la sua attenzione. Si volta verso di lei. <A quanto so mio padre è morto e lei non ha ancora superato la perdita. Kaori doveva prepararla ad incontrarmi> scandisce, annuendo pure, tranquillo. E poi va a guardarla nuovamente, la tensione che si moltiplica per quegli attimi di attesa che sembrano decisamente eterni. Degli attimi che trascorrono lentamente come se fossero ore. La osserva elaborare e dunque scandire quel sussurro. Il cuore esulta ed anche sul volto si va a dipingere un sorriso che è decisamente copioso. Sente quell’aggiunta che non può che andare a far addolcire quel sorriso. Un sorriso vero che è riservato a poche persone nella vita e Namika è una di queste. Se la ritrova quindi alla bocca e la accoglie tranquillamente andando a permetterle di dargli quel bacio che è lungo, lunghissimo e pregno di una passione trattenuta per una serata intera, in realtà. Ancora un bacio lungo come quello della volta precedente. Va a goderselo tutto e quindi a staccarsi dopo qualche attimo, il sorriso stampato sulle labbra. Ma succede qualcos’altro, perché due ragazzini arrivano e parlano confusamente delle ultime notizie a proposito di una magione, dell’Hokage e della fantomatica Kaori Hyuga moribonda in ospedale. Notizie sicuramente gonfiate che comunque destano l’attenzione del gemello della ragazza in questione. Il volto rilassato fa a farsi di nuovo un unico fascio di nervi tesi, gli occhi perlacei si spalancano. Digrigna i denti. <Che cosa?!> recita, diretto sia a Namika che ai due ragazzi. <Siete assolutamente certi di ciò che dite, ragazzi?> e questi annuiscono pure, confermando. Volta verso Namika. <Devo andare da mia sorella> scandisce. E non la saluta, ma parte veloce come un razzo, percorrendo gli scalini che portano giù a due a due, diretto all’ospedale.

22:13 Renold:
  [Monte] Edit:[Exit]

22:36 Namika:
 Ha un piccolo attimo di smarrimento alle parole del ragazzo riguardanti la madre, un attimo che però viene interrotto dalla voce del ragazzo che le arriva alle orecchie. Le labbra sottili si allargano andando a formare un sorriso tiepido, un sorriso non molto convinto, ma che è lì, presente sul suo volto e che è intenzionato a rimanerci. <non preoccuparti, mi sono solo distratta un attimo.> Va a dire in tutta risposta del ragazzo per poi andare ad ascoltare le sue successive parole e aggrottare leggermente la fronte, mentre il naso viene arricciato e la lingua schioccata un paio di volte sul palato. <Vedrai che la incontrerai presto.> Il tono è quello che ha iniziato ad usare con lui poco prima, un tono dolce, caldo, positivo e, questa volta, misto a delle sfumature di preoccupazione. E poi le sue labbra vanno a ricercare quello Hyuga ed entrambi cadono in quell’unione lunga, passionale, dolce e sincera. E poi quei ragazzi che arrivano, le loro parole, la reazione di Ren che no, non riesce nemmeno a salutare. Lo sguardo si intristisce leggermente e gli occhietti verdi vanno a posarsi sulla figura dello Shinobi che ormai si è allontanato da lei. Inutile dire che ci è rimasta maluccio. <Ciao anche a te..> Un sussurro lieve che viene portato via dal vento e, successivamente, lo sguardo viene portato su Seth a cui fa un piccolo cenno del capo. <Andiamo a casa.> E non aggiunge nient’altro, inizia a camminare diretta a casa. [end]

Namika e Ren si incontrano al monte dei volti. Ren le parla del Byakugan e della sua storia, facendosi promettere di non dire niente a nessuno. I due alla fine decideranno di mettersi insieme. Ren, appreso della convalescenza della sorella, scapperà in ospedale veloce come il vento.

Prima giocata per entrambi. Freezata ieri sera e finita stasera.