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Il potere degli Akimichi

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Giocata di Clan

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con Murai, Kaori

A te la prima, caro ~ Sei stato richiamato alla presenza del capoclan Chang nella stanza ricevimenti del Dojo Akimichi ♥

10:07 Murai:
  [Dojo | Stanza ricevimenti] C'è il sole quest'oggi, un sole che spacca letteralmente le pietre, il cielo è completamente sgombro da nuvole, esso si presenta limpido e pulito di un azzurro che farebbe invidia al mare stesso per quanto è bello. Una bellissima giornata da poter passare fuori, in compagnia o almeno è così che fanno la maggior parte delle persone, tranne lui. Quando è bel tempo preferisce stare nel giardino di casa a cucinare con il barbecue, bistecche, carne alla griglia e tutte quelle belle cose che può mangiare in santa pace. Purtroppo oggi non può farlo, il capo clan lo ha convocato nella stanza dei ricevimenti, non sa il motivo, non sa il perchè e questo lo spaventa. Non lo ha mai chiamato prima di ora, non lo ha mai calcolato nemmeno di striscio, cosa mai può aver fatto? Il corpo trema letteralmente, suda, l'ansia e la paura diventano una cosa sola, si fondono in modo inequivocabile portandolo quasi alla disperazione. Deglutisce. Si trova dietro la porta della stanza. Si presenta come un ragazzo in carne, molto in carne, le faccia è rotonda con due tatuaggi sul viso, una piccola palla di ciccia, il fisico è anch'esso grosso, il grasso è presente in qualunque sua parte del corpo, un grasso che non diminuisce ma anzi, aumenta giorno dopo giorno. La pancia è ben visibile anche da sotto le vesti, le braccia sono cicciotte mentre le gambe, stranamente, si presentano piuttosto normali. Indosso porta un paio di pantaloni neri con una fascia bianca sulla gamba destra, sandali ninja neri, una veste rossa a coprire il busto che si apre dalla vita in giù permettendo il corretto movimento delle gambe. Sulla veste vi è una pettorina in metallo recante il simbolo del proprio clan e su tutta la veste sono adagiate protezioni in metallo per attutire i danni, compresi i polsi e gli avambracci. Sulla fronte ha legato il copri fronte della foglia attraverso una fascia rossa. E' vestito con il suo solito completo, non lo toglie mai e non toglie mai il copri fronte, unico simbolo del suo unico successo. Tentenna, non ha il coraggio di avanzare, non ha il coraggio di affrontare le conseguenze delle sue azioni, ha troppa paura per fare qualcosa, troppa per poter scegliere come comportarsi. Deve restare calmo, deve trovare una certa calma interiore se non vuole fare la figura dell'idiota. Il labbro inferiore trema, gli occhi diventano piccoli, minuscoli alla sola vista. La mano stessa trema, cerca di aprirla ma con scarsi successo; il braccio si alza, si porta sulla maniglia della porta, l'abbassa attraverso l'uso della mano destra e apre la porta. Comincia a camminare, piccoli passi che lo portano ad oltrepassare la soglia giungendo nella sala.

Entrando nella stanza Murai potrà notare come sia fatto l'interno della camera. Una grande sala luminosa con le pareti chiare e le porte fatte in carta di riso in puro stile tradizionale. I pavimenti son ricoperti di tatami verdognoli, morbidi, mentre lanterne di carta circondano le pareti attualmente spente, grazie alla luce del sole che filtra da una finestra posta in fondo alla stanza. Al centro di essa vi è un tavolo basso, in ciliegio, ove Chang Akimichi è seduto con le gambe grassocce incrociate ed una serie di dolciumi sparsi dinnanzi a sé in numerosi piatti. Alcuni sono stati già svuotati, altri sono ancora pieni. Fra le mani regge una coppa di gelato cremoso e variegato di zuccherini e scagliette di cioccolato. Non appena sente la porta aprirsi, alza lo sguardo verso l'ingresso incontrando dunque la figura di Murai. <Oh, ragazzo, prego! Vieni, vieni pure, accomodati> lo invita l'uomo con fare allegro, gioviale e felice. Chang si mostra come un grande omone cicciottelo dai capelli ramati tirati all'indietro ed una barbetta piuttosto folta che circonda le labbra senza però andare a segnarle nella zona superiore. Ha una espressione simpatica e pacifica ed una voce piuttosto greve. <Prego, assaggia pure questi biscotti! Li ha fatti mia moglie, sono davvero deliziosi> esclama tutto soddisfatto passandogli un piatto ricolmo di biscotti dorati ricoperti di glassa zuccherina. <Allora, allora Murai. Ho sentito che finalmente sei diventato genin. Il clan è molto fiero di te, naturalmente> esordisce Chang dopo aver preso un'altra porzione di gelato dalla coppa che ha per le mani, leccandosi quindi le labbra con fare vorace e famelico. <Come ti senti?> [Ambient]

10:37 Murai:
  [Dojo | Stanza ricevimenti] La stanza si presenta come le tipiche stanze nipponiche, chiara e in carta di riso, tutto molto bello, tranquillo, specialmente è tutto illuminato abbastanza da poter vedere ogni singola cosa vi sia al suo interno. Si guarda intorno, ora che ci pensa non ha mai messo piede in quel posto, nemmeno per sbaglio quando ha accompagnato suo padre nelle vie del Dojo e della magione. Scruta ogni singolo punto della stanza per poi venire attirato da una voce, una voce che attira la sua attenzione. Di scatto porta il capoccione verso il centro della stanza dove nota un tavolino imbandito di dolci e cibarie, tante cose all'apparenza deliziose. L'acquolina gli arriva, sente la bocca e lo stomaco reclamare all'unisono quelle prelibatezze ma si trattiene per via della presenza del capo clan seduto davanti al tavolo intento a mangiare una coppa di gelato con zucchero, scaglie di cioccolato e tutto ciò che ci può essere di calorico in questo mondo. Deglutisce ancora mandando giù quintali e quintali di saliva, sembra cordiale ma l'apparenza inganna molte volte e lui non vuole farsi ingannare. Inizia ad avanzare, lo fa con i piedi di piombo senza aumentare la velocità, tasta ogni singolo passo, osserva il capo clan prima di avvicinarsi al tavolo e sedersi nella parte a lui frontale, resta li fermo a sentire le sue parole. China il capo verso i biscotti, le mani sono poggiate sulle ginocchia piegate, il capo è stretto tra le spalle, non lo guarda negli occhi ma tende a mantenere lo sguardo più basso, diciamo verso il naso, ha troppa paura per portare avanti un affronto del genere. Alza il braccio, lo allunga verso i biscotti prendendone uno e uno soltanto; non è un patito dei dolci, non li mangia spesso e nemmeno molto volentieri ma non può rifiutare a una richiesta da parte del capo clan, non può dire di no al capo degli Akimichi. Porta il biscotto alla bocca, lo addenta staccandone un pezzo e cominciando a masticare; lo gusta, lo assaggia, lo passa sul palato <E'...è buono> balbetta leggermente ma è la verità, il biscotto è buono e saporito. Ode il successivo dire dell'uomo, fa fatica a credergli o meglio, non ci crede per niente, nessuno è fiero di lui, nemmeno suo padre lo è, figuriamoci un intero clan. Abbozza un sorriso tirato per contentino mentre viene posta quella domanda, come si sente? Facile <So...sono in...ansia> ansia per tutto, anche per questo incontro, soprattutto per questo incontro così improvvisato.

Al notare il passo incerto e timido del ragazzo, Chang si ritrova a fissarlo continuando a mangiare bellamente i suoi amatissimi dolci. Termina in un batter d'occhio la sua coppa di gelato e, poggiando la coppa vuota sul tavolo, si apre in un fragoroso rutto che risuona per l'intera sala. Una risata si fa largo sulle sue labbra mentre, battendo le manone sul pancione prominente, si rivolge al ragazzo. <Forza, forza ragazzo, non essere timido, su! Non voglio mica mangiarti> ride di gusto l'omone con fare allegro e scherzoso passando subito dopo in rassegna il tavolo per decidere cosa scegliere come prossima portata. Opta per una ciambellina glassata ricoperta di zuccherini colorati e nel mentre ascolta il timido balbettio di Murai dall'altra parte del tavolo. <E per cosa mai, ragazzo? Cos'è che ti preoccupa tanto?> domanda il capoclan parlando a bocca aperta, il cibo masticato e non ancora deglutito a divenir evidente fra le labbra, fra i denti. Insomma, un pochino rozzarello nel cibarsi, ma per lo meno sembra possedere una personalità allegra e solare. <Forse hai paura di iniziare ad andare in missione?> azzarda lui deglutendo il suo boccone e fissandolo in viso. <Oh ricordo la prima volta che ci andai. Avevo un team incredibile, ma non andavo d'accordo con loro perchè continuavano a dirmi di rimanere indietro a mangiare e guardare> ricorda lui con fare nostalgico, guardando al passato. <Alla fine però si ritrovarono a cadere in una trappola e ricordo ancora bene la loro faccia quando li salvai uhuhuh> ride l'uomo battendosi le mani sul pancione, una risata a gorgogliare per la gola mentre scuotendo il capo pone fine a quel vecchio aneddoto. <Ad ogni modo, ragazzo, in parte è per questo che ti ho chiamato qui, oggi! Ormai sei un vero e proprio ninja della Foglia ed è bene che tu non ti faccia trovare impreparato nelle tue missioni. Per cui è ora che inizi ad imparare qual è il potere che si nasconde dietro al tuo clan> continua Chang facendosi ora più serio, smettendo persino di mangiare, ponendo lo sguardo su Murai. <Impasta pure il tuo chakra ragazzo>[Ambient]

10:59 Murai:
  [Dojo | Stanza ricevimenti] Ovvio che non lo mangia, si è strafogato ogni cosa su quel tavolo, sta mangiando come un porco da quando è arrivato, lo sorprenderebbe se avesse ancora fame. Si avvicina tranquillo, non è a suo agio, non è per niente a suo agio ma se ne fa una ragione oramai, è li e con lui deve rimanere fino a nuovo avviso. Risponde alla domanda e gliene viene posta una nuova, perchè? Cosa lo preoccupa? Sono tante le preoccupazioni del ragazzo, questo incontro ma anche l'essere divenuto un ninja, tante, troppe cose arrivano al suo cervello, la preoccupazione di fare brutta figura davanti a tutti quanti. La risposta potrebbe essere lunga chilometri e chilometri ma deve contenersi, parlare troppo non fa per lui e non vuole nemmeno parlare più del dovuto, anzi, cerca di riassumere il tutto <Questo incontro improvviso, l'essere ninja, sbagliare, fare figuracce, deludere il clan, deludere la mia famiglia per l'ennesima volta, vedere lo sguardo di disprezzo di mio padre nuovamente> china il capo velocemente, va a guardare il pavimento senza proferire parola alcuna. Si zittisce mentre ascolta il racconto di Chang, qualcosa di carino e allegro ma anche qualcosa che dimostra quanto lui in realtà sia potente se è riuscito a salvare i suoi compagni. Non pensa di poter arrivare a quel livello, non pensa minimamente di riuscirci ma provarci, quello può farlo, provare ad arrivare a un certo grado di forza e potenza. Il discorso si fa serio, smette di mangiare, il tono cambia e quelle parole lo lasciano allibito, sorpreso come non mai. Il potere dietro il clan? Non vuole mica introdurlo a quel potere? No, è impossibile, è troppo debole per ambire a tanto, troppo stupido ma non obietta <S...si> risponde veloce. Le mani vengono portate all'altezza del plesso solare formando il sigillo della capra; immagina nella sua mente un puntino verde che brilla e illumina tutta la zona, esso rappresenta l'energia psichica presente nella zona del terzo occhio, colei che guarda e osserva tutto quanto; il puntino brilla trasformandosi, pian piano, in una piccola sfera. Allo stesso modo cerca di visualizzare un'altra energia molto più in basso, sotto la bocca dello stomaco per la precisione; li vi è un puntino giallo che brilla ancora quanto la sua controparte e rappresenta l'energia fisica all'interno del corpo e come la precedente anch'essa va a trasformarsi in una sfera o una pallina. Le due energie splendono con maggiore forza, riempiono di energia di tutto l'essere di una persona ma non resterebbero ferme, difatti cercherebbe di farle muovere prima su stesse in un vortice. Esse cominciano a girare per poi tentare di muoversi per i vari canali che vi sono nel corpo umano. L'energia psichica effettua un movimento dall'alto verso il basso mentre l'energia fisica un movimento dal basso verso l'alto. Iniziano piano, lentamente per poi aumentare di velocità durante il percorso, aumentano sempre di più muovendosi e cercando di raggiungere un punto comune. Illuminano i vari canali, li rendono più forti ma la destinazione è una sola, la bocca dello stomaco ed è li che dovrebbero concentrarsi. Una volta giunti in quel particolare luogo, le due energie, cercherebbero di muoversi alla massima velocità tentando di scontrarsi l'una contro l'altra e fondersi in qualcosa di nuovo. Se ci fossero riuscite si andrebbe a creare un'esplosione che si espanderebbe per tutto quanto il corpo del deshi infondendo in lui una forza nuova, pura e piena che lo rende capace di effettuare cose fuori dalla normalità, una forza di colore blu, il chakra. Dovrebbe essere riuscito a richiamare il proprio chakra, pronto per qualsiasi cosa l'aspetti. [Tentativo impasto chakra][Chakra 30/30]

Chang ascolta le parole del ragazzo permettendogli di buttare fuori un po' delle sue preoccupazioni. Guarda a terra, non alza mai lo sguardo sul capoclan e sembra piuttosto remissivo. Apparentemente si direbbe che gli manchi totalmente la forza o la voglia di credere in se stesso, qualcosa che porta l'uomo a smettere di mangiare per dedicarsi totalmente a lui. <Murai, quello che provi è normale> dice l'uomo con voce più calda, accomodante, cercando di donare un po' di conforto e sicurezza al genin. <Diventare ninja è un impegno non da poco e fa paura. Così come tutti speriamo di non dover deludere mai i nostri cari. Ma sai cosa? Sbagliare è altrettanto normale. Lo facciamo tutti, prima o poi, ed è proprio sbagliando che impariamo come non ripetere lo stesso errore> lo osserva in volto distendendo di poco le labbra in un sorriso bonario e gentile. <Non sarai una delusione se farai un errore. Sarai solamente umano, come tutti> spera davvero che le sue parole possano essergli d'aiuto e che possano riuscire ad incoraggiarlo almeno un po' in quella sua nuova strada così irta di pericoli e difficoltà. Fa del suo meglio per metterlo a suo agio e rimane in silenzio quando l'altro prende a richiamare il proprio chakra. Chang l'osserva, attende e quando l'altro scioglie il sigillo della Capra va guardandolo con un mezzo sorriso sulle labbra. <Bene. Ora ascoltami.> dice il capoclan schiarendosi la voce. <Il potere alla base di un Akimichi risiede nella sua forza fisica e nella sua immane resistenza. Siamo un clan fatto di gente compatta e massiccia, nessuno può sperare di essere forte quanto noi> inizia col dire lui fissando Murai dritto in viso, serio serio, come se gli stesse appena rivelando un grande segreto. <Soprattutto non quando accediamo alle speciali capacità del nostro clan.> le labbra si increspano ed il sorriso si fa compiaciuto mentre, da una tasca del suo completo, va estraendo un piccolo contenitore in vetro. Esso contiene dentro di sé, semplicemente, una pillolina verde. Lo tende al ragazzo e lascia che lui l'afferri prima di proseguire. <Mangiala.> lo invita con tono semplice, sereno, prima di continuare. <E dopo che l'avrai fatto esegui questo sigillo> gli dice andando ad unire le mani all'altezza del plesso solare. Intreccia le dita fra loro distendendo verso l'alto pollici, indici e mignoli. <A questo punto incanala una grande quantità di chakra verso un arto a tua scelta, un braccio per esempio, e osserva cosa succede> un sorriso si dipinge sulle labbra dell'uomo mentre, sciogliendo il sigillo che ha appena mostrato a Murai, va semplicemente a tacere osservando attentamente il fare del genin. [Ambient]

11:40 Murai:
  [Dojo | Stanza ricevimenti] Confessa le sue preoccupazioni al capo clan, gli dice tutto quanto o quasi, non rivela gran parte della sua storia, non rivela cos'altro offusca la sua mente. Non ha voglia di parlarne e ne tanto meno voglia di dirlo a qualcuno che non potrebbe capire come ci si sente. Sente solo molta paura dentro di se, una paura talmente grande da portarlo a dubitare di se stesso in ogni momento della propria vita, una vita che non riesce a vivere a pieno se non quando cucina e mangia ciò che ha cucinato. Forse anche quando richiama il chakra, li riesce a sentirsi più forte e potente di altri genin, almeno della maggior parte di loro. Non gli piace combattere ma sa che può sfruttare la propria stazza per vincere nei combattimenti, lo ha dimostrato contro quel tizio al monte dei volti di pietri, ha cercato di stenderlo con un colpo di peso ma poi è passato all'ignoranza pure andando a ficcargli testato finchè non sarebbe caduto a terra. Purtroppo non è riuscito a portare a termine il compito capendo i suoi limiti in maggior parte. Sa cosa può fare se si applica un pochino ma non vuole semplicemente perchè se si applica e fallisce, il fallimento assumente un gusto ancora più amaro e non può sopportare di vedere altri visi delusi soffermarsi su di se. In un certo senso le parole di Chang giungono al di lui cuore, arrivano a toccarlo, consolarlo in qualche modo e nonostante faccia fatica a credere a tutto ciò, sente che ha ragione. Sbagliare è umano ma lui lo ha fatto tante di quelle volte che ha perso il conto oramai, non sa più a cosa aggrapparsi. Annuisce con il capo, gli occhi continuano a guardare per terra <Ci proverò> afferma sperando di poter mantenere la parola data senza fare ulteriori sciocchezze. La parte interessante, però, viene solo adesso, gli spiega del clan e del suo modo di agire e sono cose che conosce già, le ha testate, ha visto quanto il peso può essere sfruttato durante un combattimento e quanto la forza può tornare utile, sa di essere forte anche perchè all'accademia era uno degli allievi più forti fisicamente. Segue i movimenti di Chang con lo sguardo, nota la pillolina verde che gli viene posta; l'afferra allungando il braccio destro, la mano aperta si avvolge intorno alla pillola mentre fissa il capo clan e ne sente le parole. Annuisce, capisce tutto quanto portando gli occhi sul tonico verde <Va bene> prende un grande respiro per poi mettere il tonico in bocca, lo mastica, lo inghiotte e come ha fatto Chang, porta le mani all'altezza del plesso solare formando il sigillo apposito ovvero due corna unite con pollici, indici e mignoli rivolti verso l'alto. Il chakra comincia a muoversi all'interno del corpo, gli occhi vengono chiusi e la concentrazione viene portata al massimo e alle stelle, non vuole fallire davanti al capo clan, non vuole fallire proprio davanti a lui facendo una figuraccia. Concentra il chakra presente nel proprio corpo, non deve portarlo in tutto se stesso ma in solo una parte e opta per il braccio destro; cerca di farlo muovere in quella direzione, cerca di spingerlo verso l'arto destro facendolo risalire dalla spalla per poi discendere attraverso i bicipiti, i tricipiti, gli avambracci fino a giungere nei pressi della mano. Tenta di muoverlo in tutto l'arto, lo concentra in ogni singola parte di esso cercando di spingere in avanti sempre di più ma anche verso i lati, sbatte contro ogni parete di esso, tenta di attivare le peculiarità di quel tonico. Il respiro viene calmato, l'ansia messa da parte. Prova ad aumentare la concentrazione di chakra, ci prova con tutto se stesso per attivare l'innata degli Akimichi. [Tentativo Baika no Jutsu I][Chakra 29/39]

Tira un D50 pls ♥

Murai tira un D50 e fa 20

Il ragazzo esegue quanto richiesto dal capoclan e, immediatamente, qualcosa accade. Qualcosa di strano, di nuovo e di inaspettato. Il chakra concentrato nel braccio del giovane va ad interagire con gli enzimi ingeriti del tonico verde e, invece di rimanere intrappolato nel suo guscio di carne e tessuti, va... gonfiandolo. Più chakra Murai immette nell'arto, più questo va ingrandendosi, espandendosi, fino a portarlo ad avere un braccio lungo, da solo, un metro intero e largo mezzo. <Questa, ragazzo, è chiamata tecnica dell'espansione.> spiega Chang con un grande sorriso, incrociando le braccia al petto ed annuendo soddisfatto del successo raggiunto dal genin. <Come è chiaro può permetterti di ingrandire una parte del corpo a seconda di dove coinvogli il chakra e di quanto ce ne immetti. Per i primi tempi riuscirai a farlo con una parte del corpo per volta, con l'esperienza e la pratica riuscirai a farlo anche con più parti assieme fino a diventare un vero gigante> spiega l'uomo con un grande sorriso e l'espressione soddisfatta e compiaciuta ricolma di orgoglio. <Questo tonico ti dona una grande resistenza e ti permette di poter eseguire questa tecnica, nonché altre che imparerai col tempo. Tuttavia è bene che ricordi, Murai, che gli effetti del tonico durano per poco tempo. Quando l'effetto svanisce continuare ad utilizzare la tecnica dell'espansione diviene rischioso in quanto debilita troppo il corpo e ti renderà più vulnerabile al dolore ed alla fatica> aggiunge, subito dopo, con fare serio, tenendoci particolarmente ad essere chiaro e conciso nei riguardi del ragazzo. Espira piano schiarendosi la voce e quindi riprende la parola. <Per ora è bene limitarci a questo. E' già una grande scoperta ed un grande inizio per i segreti del clan e vorrei che prima di procedere con gli studi delle altre tecniche degli Akimichi inizi a prendere familiarità con questo tipo di potere> continua Chang sorridendo, fissando Murai con aria leggera, semplice e accomodante. <Per cui sei libero di andare se non hai niente che desideri chiedermi. La lezione che volevo impartirti è finita ma sarò sempre pronto ad aiutarti se mai dovessi averne bisogno in futuro, Murai, ricordatelo> Al genin, quindi, la scelta ora su come comportarsi: restare o andare, a lui il potere di continuare o metter fine a quell'incontro. [Se END]

Chang Akimichi, capoclan, invita il giovane Murai a raggiungerlo nella sala incontri del Dojo.
Qui, il genin, viene messo a conoscenza delle caratteristiche del potere del loro clan e attiva per la prima volta la Tecnica dell'Espansione.

Tiro dado: 20/50
Voto master: ???/50

Alla CV la valutazione della quest e il risultato finale dell'affinità innata ♥

No px vista la natura della quest