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Ritornare a casa.

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con Mekura

21:18 Mekura:
  [--> casa] Almeno una delle sue copie è tranquilla a casa, per poter vedere i suoi bambini e tenergli compagnia e dargli i regali che ha preso lungo il viaggio. Aveva inviato delle lettere informandoli che almeno una copia sarebbe tornata a casa...non è lo stesso ma per lo meno poteva stare con loro in un certo modo. Allunga il passo muovendosi tra le strade del villaggio prendendo un lunghissimo respiro d'aria fresca ma calda <hum> Si stiracchia avvicinandosi sempre di più alla casa, alla sua casa dove la aspettano i ragazzi. Si avvicina sempre più e bussando alla porta con la mano destra attende di poter entrare all'interno della casa, Indosso porterebbe degli abiti da viaggio. Un coprispalle di pelle nera con la trama a squame, una canotta color sabbia che arriva fino a fianchi diventando più lunga sul retro e con sopra una maglia kimono leggera senza manche violacea la quale è legata sul fianco destro con una leggera trama geometrica verso i bordi. La maglia scopare morbidamente sui fianchi coperti dalla larga cintura di cuoio nero e sotto porterebbe un paio di pantaloni neri aderenti insieme a dei copri pantaloni in pelle grigio scuro ed alla fine la sua figura viene completata da un paio di stivali neri. <Ai, Ken, Saisa? sono a casa!> si presenta la donna aspettando che le aprissero. [ch on 80/80]

21:32 Mekura:
  [casa] Dopo un paio di secondi la porta si apre trovandosi di fronte la faccia di Ken, mestamente sorridente. <amore> si inginocchierebbe andando ad abbracciarlo con vigore <amore mio> gli dona un bacio sulla fronte rimanendo ferma così ancora un po' per coccolarselo dando altri baci sulla fronte di questo, a ripetizione <mmmmmh, il mio cucciolo, dove è Ai?> domanderebbe agitando le mani in modo da poter parlare con il linguaggio muto. Ricevendo la risposta la Hyuga si solleva in piedi portando la mano sulla testa del ragazzino. <ho dei regali per voi> Entrerebbe dentro casa trovando Ai in cucina che sta armeggiando per fare da mangiare. <Ai tutto ok?> si aspetterebbe una scenata, come al solito quando lei è costretta a stare con loro attraverso le proprie copie. <AI...perdonami davvero, era l'unico modo per tornare a casa e continuare nella ricerca, non volevo> ma lei la precederebbe avvicinandogli una lettera. Corruga la fronte non capendo, ma lo sguardo non sembrerebbe arrabbiato, ma soltanto dispiaciuto. <....> dischiude le labbra e aprirebbe la lettera andando a togliersi la borsa da viaggio di dosso, poggiandola su una sedia della tavola della cucina. <cos'è?> quando questa risponde dicendole che è di Saisashi corruga ancora di più l'espressione. <...sa scrivere allora> sospira scuotendo il capo pensando a qualche stupidaggine potesse aver fatto di recente. <Ai, ti ho trovato un bellissimo regalo: un bastone da combattimento, ti piacerà è stupendo> per ora non sembra badare alla gravità che la lettera rappresenta realmente. [ch on 80/80]

21:43 Mekura:
  [casa] Osserva i bambini scartare i loro regali togliendogli dal fuuda grazie alle capacità di Ai che ancora non la guarda, non può guardarla, ma è come se percepisse la sua ansia. La donna guarda verso il basso, andando a leggere la lettera nel completo. Ad un certo punto il suo cuore perde un battito. <!> rimane sgomentata a continuare a leggere la lettera scendendo sempre di più. Si ritrova con le mani tremanti, sudando freddo, mentre sente un buona dose di rabbia salirle dalla bocca dello stomaco fino all'esterno, arrivando al cervello mentre con le dita spieghetta la carta. <...> si ritrova stringere i denti mentre la gola si chiude, mentre la sua oppressione al petto si fa più estesa. Lascia cadere il biglietto a terra andando verso la camera del ragazzo per controllare davvero, come se non ci volesse credere. Aprirebbe la porta di scatto osservando l'interno rimanendo li per diversi secondi solo per allungare il passo verso la propria camera andando alla ricerca di armi utili per poter partire verso Oto. Raccolta una certa quantità, li posiziona ordinatamente in appositi scomparti delle tasche porta oggetti che tiene di ricambio e il cosciale porta kunai. Quindi, armata in modo più verosimile per la guerra scende di sotto camminando verso la porta di ingresso e con lo sguardo di chi sta per uccidere qualcuno. [ch on 80/80]

22:01 Mekura:
  [casa] In quel momento Ai, si frapporrebbe "dove pensi di andare?" la colpirebbe forte e chiaro. <vado a prendere Saisashi, è in pericolo, non sa quello che sta facendo> ma di tutta risposta la ragazzina si frapporrebbe ulteriormente impedendo alla copia di passare, tanto da arrivare a poggiare le mani sulle spalle per impedirle di uscire. Mekura la osserva, sorpresa e abbastanza persa da quella reazione inaspettata <perché?> si limiterebbe a chiedere aspettando una risposta dalla ragazzina che tuttavia non tarda ad arrivare: Saisashi forse è in pericolo, ma è un ninja, ha scelto lui di andare e lei non può sempre riparare agli sbagli di tutti quanti. In più, è appena tornata a casa, almeno una copia di se..e li stava di nuovo lasciando da soli. <Ai...> la ragazzina scuoterebbe il capo quando Mekura la chiama in quel modo, come quando cerca di spiegarle quello che sta succedendo ora..ma quella ragazzina sembra saperlo bene cosa sta succedendo e si sta imponendo, come una adulta. <...> Mekura rimarrebbe ad ascoltarla mentre in lacrime le spiegherebbe il suo punto di vista, arrivando a toccare argomenti pesanti che riguardano le sue colpe come madre e le sue promesse. Non le rinfaccia direttamente o quanto meno, non le userebbe in modo subdolo, ma spiega con chiarezza la sofferenza che prova a vedere la Hyuga che compie questi viaggi immensi, lasciandoli da soli con il dubbio se tornerà o meno..e ora, sembrava più intenzionata a riprendersi Saisashi piuttosto che stare con loro. Sempre a correre, sempre inarrivabile, sempre dietro a perseverare ad inseguire qualcosa e non riuscire mai ad arrivarci. <...> Mekura non dice nulla, non c'è nulla da dire, ha fatto soffrire sua figlia con le sue azioni. Si avvicinerebbe e teneramente la abbraccerebbe <Ai...Ai amore mio, non è vero che tengo più a Saisashi che a te> "e allora perché vai?" <...perché ho paura a lasciarvi andare. Saisashi...Saisashi c'è stato poco, ma è il mio allievo tengo a lui quasi quanto ad un figlio, avevo promesso di allenarlo e renderlo forte...questa, cosa che è successa..è come un fallimento per me, con voi, l'ennesimo> sospira <...quando capiterà a te io morirò dentro, sei la mia bambina non voglio vederti crescere ed andare via, così come Ken...> sospira pesantemente <mi sento in dovere di andarlo a riprenderlo> lo ha fatto anche con lei, anzi, quando l'hanno rapita lei stava seriamente pensando di uccidere qualcuno a Konoha per la sua incompetenza. Rimarrebbe così senza mollare la presa <...mi dispiace...come ho detto prima vorrei averti sempre con me, sarai sempre la mia bambina con il vestito con i girasoli..ma anche tu ti sei fatta grande, sei diventata adulta tutto in una volta....> continua a tenere l'abbraccio ferma sul posto <perdonami, se mi sono comportata così, hai ragione> [ch on 80/80]

22:44 Mekura:
  [casa] Scioglie l'abbraccio e si guarda: stava davvero andando via lasciandoli li da soli..che stava facendo? lascia cadere a terra le armi e insieme a Ai se ne andrebbe verso la cucina <si ci penso dopo a rimettere a posto...ti piace il bastone?> chiederebbe verso la sua bambina stringendo la sua spalla destra <ti aiuto a preparare da mangiare che dici?> domanda <Ken?> si rivolgerebbe verso il bambino che intanto ha il suo regalo da scartare <ti piace?> domanda aspettando che questo se lo rigiri tra le dita coccolandoselo un poco. <sono felice> un bacio sulla fronte per poi spettinargli i capelli. <allora, cosa volete fare oggi?> domanda verso gli altri due <dopo cena aveva te qualcosa da fare? volevo raccontarvi del viaggio e...fare qualcosa insieme> insomma, anche se copia, deve riprendere il suo tempo con loro, se lo meritano anche se lei rimane preoccupata per Saisashi, ma decide di reprimere tutto per il bene della sua famiglia...troppe volte li ha lasciati indietro, ora deve stare con loro. <io dico che oggi possiamo prenderci qualcosa di dolce hum? lo faccio subito > Ed eccola li, dopo tanto tempo dietro a cucinare per la famiglia...dopo un lungo, lungo viaggio, anche se era una copia. [ch on 80/80]

23:10 Mekura:
 La cena proseguirebbe senza nessuno che potesse fermarli: nessuna crisi, nessun allievo, nessun pericolo imminente. Ken dietro a leggere il suo libro, AI a provare il suo bastone, Mekura a lavare i piatti. Una vita normale, almeno uno stralcio di vita normale che la fa sorridere. Non riesce tuttavia a non pensare a Saisashi. Non può non farlo, la preoccupa, la preoccupa molto, è andato in giro da solo senza aspettarla a cercare Lind in un posto come quello in cui lui è andato. Oto, non è un posto facile, per nulla, è un posto dove si richiede di essere infidi. Ma la cosa che più la preoccupava in assoluto è il fatto che riuscisse a ritrovare effettivamente Lind. Poteva ferirlo, poteva ferirlo mortalmente nell'anima e questo non lo voleva Mekura, non lo voleva. Finisce di lavare i piatti e come promesso metterebbe a posto le armi e si dedicherebbe a passare il tempo con loro raccontando del suo viaggio <venite?> domanda guardandoli entrambi facendo cenno di avvicinarsi nel salottino portandosi Ken sulle gambe <Sapete, il viaggio verso Kumo richiede quattro sbarchi se passi vicino al porto del fuoco, ma solo due se passi da tutt'altra parte, ad esempio..> continuerebbe a parlare , prendendo il suo tempo in modo da poter raccontare tutto con calma e raccontare al tempo stesso una bella storia. [end]

Mekura torna a casa come copia, trova la lettera di Saisashi e stava per correre a Oto per andare a riprenderlo.
Ai, la convince a rimanere a casa, la fa desistere e questo è abbastanza da convincerla a rimanere a casa, per ora.