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La Hyuga e la tigre

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con Kaori

18:12 Kaori:
 Dopo lo svenimento di Asia, Kaori si è data da fare per cercare di salvare la creatura dal malessere che ha preso il sopravvento su di lei. Come prima cosa ha pensato di portarla in un luogo riparato, sicuro, dove potesse prendersi cura di lei senza timore d'esser vista da qualcuno. Ha usato il manto di Kurako ove la tigre è svenuta come una leva e l'ha trascinata per la vegetazione dai prati esterni a Kusa fino al bosco dei ciliegi. Un percorso difficile, duro, difficoltoso fra cespugli, radici e sentieri non propriamente semplici, ma alla fine la ragazza ha raggiunto la destinazione cui aveva pensato. Si ritrova a raggiungere la casa nel folto del bosco aprendo la porta col corpo, tirando il manto con le mani, fino a riuscire alla fine a far entrare la creatura nell'abitazione. Lascia la presa sul mantello del Senjuu una volta giunta nel soggiorno, dinnanzi al camino, respirando affannosamente, stancamente, passandosi l'avambraccio sulla fronte. Cosa dovrebbe fare? Come può aiutare una tigre? Non sa di cosa possa aver bisogno, se possa reagire come gli esseri umani agli shock o alle ferite. Non lo sa, ma sa che deve assolutamente fare qualcosa. Per questo, non appena lascia la presa sul manto, la ragazza va a concentrarsi su se stessa. Nella propria mente andrebbe a visualizzare la propria figura così come è vestita quest'oggi. Andrebbe a delineare ogni dettaglio sotto i propri occhi e, una volta fatto questo, andrebbe a prelevare una certa quantità di chakra che poi andrebbe a far fuoriuscire dal proprio corpo così da farlo posare ai propri fianchi. Questo chakra verrebbe controllato e mosso di modo tale da venir plasmato seguendo i tratti dell'immagine memorizzata dalla Hyuga. Andrebbe a modellare la forma del viso ovale, degli occhi dalle iridi perlacee, la forma dei capelli viola scuro che si dilungano fino a metà schiena, la forma del coprifronte della Foglia legato attorno al collo. Andrebbe a plasmare un corpo esile, scattante, magro, con la vita sottile ed il seno generoso. Un corpo non troppo alto ma cresciuto nel tempo, dalle braccia magre ed i polsi piccoli. Si soffermerebbe sui dettagli del vestiario, sul corsetto nero che si richiude sulla sua schiena, sul giubbotto verde da chuunin aperto sul petto. Ripercorrerebbe il numero di tasche, di bottoni, di cerniere, e poi andrebbe a modellare la forma della cintura, dei pantaloni che le fasciano le cosce. Infine andrebbe a plasmare la forma degli stivaletti per poi rilasciare il chakra e permettere alle due copie di comparire ai propri lati. A questo punto Kaori si volgerebbe verso di loro con tono urgente, affaticato, fissandole con fare preoccupato. <Presto! C'è bisogno di cibo, di acqua! Portatemi della carne, tanta! E una coppa piena d'acqua!> direbbe alle due copie di sé porgendo loro dei soldi estratti dal borsello in una delle tasche del suo giubbotto; le due, annuendo, afferrerebbero i soldi e correrebbero -se correttamente create- fuori dall'abitazione per raggiungere al massimo della velocità il Villaggio vicino così da adempiere alla richiesta fatta dalla Hyuga. [Moltiplicazione Superiore del Corpo - 2 copie - 1 pt chakra] [chakra: 98/100]

18:23 Kaori:
 Le due copie fuggono, corrono, si lasciano la casa alle spalle con Kaori che, riprendendo fiato, si volta ad osservare Asia svenuta al suolo. Teme per la salute della tigre, teme per la sua vita. Nei suoi studi in ospedale ha letto di vari casi in cui il dolore può arrivare ad avere conseguenze fisiche gravi per l'organismo, arrivare persino ad uccidere qualcuno. E' come se il cervello si rifiutasse di vivere a causa di un qualche evento troppo doloroso e dicesse al corpo di smetterla, di fermarsi. Un qualcosa che non ha ancora vere e reali spiegazioni scientifiche ma di cui vi sono testimonianze concrete. Spera che questo non sia uno di quei casi, che Asia non abbia deciso di lasciarsi morire per via della morte di Kurako. Il solo pensiero atterrisce la Hyuga che, chinandosi davanti al corpo della Tigre, sente gli occhi farsi lucidi, ricolmi di lacrime di fuoco. <Asia... Asia ti prego... resisti> sussurrerebbe timorosa, spaventata, cercando di trattenere il pianto. Forse... forse è solo colpa delle ferite, forse è solo stanca! Sì, dev'essere senz'altro così. Decide di credere in questo di convincersi di questo e così andrebbe ad inginocchiarsi richiamando alle mani il proprio chakra medico. Tenterebbe di concentrarsi sul chakra che le scorre in corpo per separare da quella forza azzurrognola le energie fisiche presenti. Una parte di queste verrebbe fatta risalire fino alle mani che, ora, dovrebbero venir avvolte di un alone verdastro e tiepido. A questo punto andrebbe a porre le mani al di sopra del collo della creatura ad una decina di centimetri di distanza da una ferita che ne macchia il pelo striato. Tenterebbe di far fuoriuscire il proprio chakra curativo dagli tsubo posti sui palmi per farlo fluire verso il corpo della creatura. Tenterebbe di rigenerare tessuti, cellule, fibre, ossa, qualsiasi cosa possa esser stata danneggiata, nel tentativo di darle sollievo, forza ed energia. Tenterebbe di aiutarla, di curarla, di rigenerare ferite e dolori sopportati in quel lungo viaggio alla ricerca di Kurako. [2 copie attive] [Mani Terapeutiche B + 7 pv] [chakra: 88/100]

18:31 Kaori:
 Il chakra medico va fluendo dalle mani della Hyuga fino al corpo della tigre. Penetra il pelo, la carne, i muscoli, andando a scivolare nel suo corpo per donare tepore e sollievo al corpo martoriato della creatura. Kaori scosta le mani man mano che vede richiudersi e rimarginarsi le ferite sulla pelliccia della tigre andando a cercare di ripercorrere, man mano, tutte le ferite presenti sul suo corpo. Dal collo è passata al dorso, all'addome, alle zampe. Lentamente, pian piano, come un tentativo di fare una cura totale e completa alla sua insolita ma bisognosa paziente. Spera di vedere i grandi occhi gialli della bestia riaprirsi man mano che il suo trattamento procede, prega con tutta se stessa affinché l'altra riprenda conoscenza. <Kurako... ti prego... non portarla con te> la sua voce va rivolgendosi, sconfortata ed infelice all'unico capace di gestire il cuore di Asia. <So che era la tua compagna, che vi volevate bene ma... lasciala vivere. Ti prego... aiutami a salvarla> si sente sciocca, stupida a richiedere il suo aiuto in un momento come questo. Egoista a chiedergli di privarsi della presenza della sua compagna per lasciarla in vita in un mondo dove lui non c'è più. Ma vuole sperare, vuole credere, che ovunque sia ora l'anima di Kurako, possa ancora vegliare e proteggere quella di Asia. Nella morte così com'era accaduto in vita. Sentirebbe lei gli occhi pizzicare, le lacrime bruciare, e tenterebbe di trattenerle tirando su col naso, concentrandosi sul tentativo di continuare quelle cure scostandosi man mano verso nuove ferite. Molte sono vecchie, molte sono ormai guarite, altre sono più fresche ma non troppo profonde. Non le importa. Decide di tentare di curarle tutte in ogni caso, vuole dare tutto l'aiuto di cui è capace alla povera bestia sperando che le sue copie non impieghino troppo tempo a tornare da loro con il cibo richiesto. [2 copie attive] [Mani Terapeutiche B + 14 pv] [chakra: 87.5/100]

18:42 Kaori:
 Il tempo passa, scorre e Asia sembra continuare a riposare svenuta. Kaori non sa come comportarsi, non sa cosa fare. Le ferite sono andate richiudendosi, clinicamente potrebbe dire di avere davanti una paziente sana, eppure... eppure non si riprende. Che sia solamente la stanchezza di tutte quelle ricerche a riversarsi ora su di lei? Adesso che non ha più uno scopo forse sente più pesantemente la stanchezza dei suoi sforzi e ha bisogno di riposare. E' una possibilità, certo. Ma non avere la certezza che sia così porta la Hyuga a vivere in un continuo stato d'ansia. Il chakra medico continuerebbe a venir immesso nel corpo della tigre per essere sicura di non aver tralasciato nulla, di non aver saltato eventuali altre ferite e nel mentre Kaori andrebbe ad avvicinare il viso al muso di Asia. Tenterebbe di sentire sulla propria pelle la forza del respiro della creatura per assicurarsi che stia continuando a ricevere ossigeno e che lo faccia nei giusti ritmi, con la giusta forza. Spererebbe di sentire sul volto la sensazione del caldo respiro della tigre. Spera di sentirla ancora combattere per vivere, di non sentirla arrendersi al dolore. Andrebbe a proseguire in quell'atto disperato di curarla sebbene, forse, non ci sia altro da curare col proprio chakra. Stringerebbe le labbra, i denti, gli occhi, pregando mentalmente i Kami di non farle fare questa triste fine. Asia è ancora una tigre giovane, piccola, ha molti anni davanti a sé da vivere! Ha sicuramente vissuto un grande dolore ma può ancora conoscere gioie incredibili! Non può rinunciare ad ogni cosa così, non ora, non così presto. Può trovare un nuovo padrone che la ami, una famiglia che l'accolga, che non l'abbandoni. Kaori avrebbe potuto farle sentire il calore di una carezza sincera, gentile, la comprensione di qualcuno che ha sopportato e sentito il medesimo dolore nel proprio cuore. <Asia... svegliati. Ascoltami..> la voce uscirebbe bassa, morbida dalle sue labbra, alla ricerca del subconscio della tigre. <So che è facile arrendersi quando tutto è così difficile ed estenuante. So quanto fa male sapere che non lo rivedrai più... che non sentirai più le sue mani carezzarti la testa, la sua risata, il suo sguardo...> Le immagini di Kurako ed Asia vengono sovrapposte a quelle di lei e suo padre in un alternarsi doloroso di scene immaginarie. <So che lasciarsi andare al nulla, all'oblio, è più semplice, è più facile... ma resisti. Per favore, resisti... Sii forte per me...> [2 copie attive] [Mani Terapeutiche B + 21 pv] [chakra: 87/100]

18:50 Kaori:
 Il chakra medico smette di fluire dalle dita della Hyuga. La ragazza abbassa i propri palmi sentendosi turbata, sconfitta, combattuta. Inizia a chiedersi se sia giusto tentare di salvare la tigre davanti a sé. Se forse non sarebbe un atto di clemenza concederle di raggiungere Kurako. Eppure il solo pensiero di farlo, di lasciarla andare, la nausea. La nausea nel profondo. Si sente contorcere le viscere come se tutto il suo corpo si rifiutasse di accettare una simile possibilità. No.. non è giusto. Non è giusto quello che sta pensando, non è corretto. Deve salvarla. Deve permetterle di vivere una vita fatta non solo di dolore ma anche di immense altre gioie. La gioia di una famiglia che possa accettarla ed amarla, la gioia di amare magari un altro tigrotto, di avere dei cuccioli. La gioia di vivere una vita lunga e felice al termine della quale chiudere gli occhi stanchi e cedere al sonno eterno. Mentre Kaori pensa questo, ecco che la porta di casa si apre e le sue due copie fanno la loro comparsa precipitandosi da lei. Una regge una grande busta piena di carne, l'altra una grande coppa ed una seconda busta piena di bottiglie di acqua. Subito le copie andrebbero ad avvicinarsi sistemando al suolo la carne acquistata per la tigre. Una piccola montagnola di cibo pronto per essere divorato a pochissima distanza dal muso della creatura e, accanto, la grande ciotola dentro la quale la copia sta andando a svuotare una bottiglia di acqua. L'originale, invece, andrebbe ad afferrare una seconda bottiglia aprendola e tenterebbe di aprire le fauci di Asia per riversare in esse un po' di quel liquido trasparente. Cercherebbe di farla bere un po' non sapendo da quanto tempo ella non beva. Cerca di buttare un po' d'acqua sulla pelliccia, di rinfrescarla, di fare tutto ciò che le passa per la mente e che possa darle un po' di sollievo. [2 copie attive] [chakra: 87/100]

18:57 Kaori:
 Kaori sente di aver fatto tutto il possibile, tutto ciò che era in suo potere per aiutare Asia. L'ha portata al riparo, ha curato le sue ferite, le ha portato del cibo, le ha dato dell'acqua. Ha tentato di rinfrescarla, ha pregato per la sua vita. Le sta accanto, le rimane vicino, pronta ad aiutarla per qualsiasi bisogno. Non c'è altro che possa fare ora se non attendere. Attendere che sia Asia stessa a prendere una decisione. Combattere o arrendersi. Vivere o morire. Attendere che sia pronta a rialzarsi, che sia pronta a vivere la sua vita anche senza la presenza di Kurako al suo fianco. Può solamente aspettare, guardarla ed esser pronta a vederla svegliarsi o spegnersi per sempre. Le due copie verrebbero fatte svanire in uno sbuffo di fumo bianco, la casa tornerebbe ad essere abitata dalla sola Hyuga e dalla sola tigre. Kaori si accuccerebbe accanto alla creatura e, allungando una mano verso di lei, andrebbe a prendere a carezzare il suo pelo distendendosi al suo fianco. Cercherebbe di proteggerla, di vegliare sul suo sonno, coccolandola e confortandola nell'ultimo modo che le rimane da offrirle. L'affetto. L'amore. Non dice altro, non chiosa verbo, non dice nulla. Rimane silente rispettando il dolore e la stanchezza altrui donandole semplicemente la sua presenza. Ad Asia spetta ora scegliere. Kaori, in qualsiasi caso, le sarebbe rimasta vicina per sostenerla. [END]

Dopo aver portato Asia nella casa nel bosco dei ciliegi, Kaori tenta di fare il possibile per farla risvegliare.