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con Raion, Hajime

16:33 Raion:
  [interno locale] Una insolita calma apparente da "The good flowers", un piccolo locale nel cuore del quarto cerchio la cui entrata è sormontata da una insegna leggibile e non troppo ostentata di un fiore a 8 punte su uno sfondo lilla, un colore insolito visto che il proprietario del locale è un uomo sui 2m e visibilmente allenato e dall'aspetto non troppo effemminato. Conoscendolo poi si comprende chiaramente il perché di colori così fru fru, ma a prima occhiata sembra tutto molto strano, delicato, ma intimo in un certo senso. Una piccola isola in un girone in cui tutti vanno di fretta, senza badare effettivamente a cosa mangiano o come è stato preparato. Riempire la pancia ma non l'anima, Raion invece vuole fare entrambe le cose, in più è un'ottimo spazio come locale notturno per chi si trova lontano dal centro e sta tornando a casa attraverso la ferrovia. Attualmente per il lavoro diurno ha appena finito di consegnare le razioni per l'accademia, bento preparati su commissione per i sensei della accademia e qualcosa in più per gli studenti che fanno uso del servizio offerto. La porta è aperta per cambiare aria dopo le pulizie ed è circondato da libri che sta studiando con interesse. Libri, appunti, tutto quello che riguarda la cucina. Deve riformulare il menù come si deve: ha notato che deve rendere la sua cucina tradizione più "moderna" senza però diventare esasperatamente complicata o troppo formale. Maniche arrotolate fino ai gomiti, camicia nera ordinatamente abbottonata con l'interno grigio perla, grembiule nero legato ai fianchi che scende verso il basso con uno spacco triangolare alla fine, pantaloni viola e scarpe comode per poter cucinare e stare in piedi per ore. Porta gli occhiali e un cappello da cuoco basso con righine bianche e ricamato su un lato il fiore ad Otto punte.Altra caratteristica è che sul lobo destro porta un orecchino con tre pendenti d'oro allineati uno accanto all'altro i quali scendono brevemente a goccia. L'interno più alto che largo tutta la struttura si sviluppa attorno al bancone circolare dove ci sono la maggioranza dei posti a sedere mentre il resto agli angoli con piccoli tavoli per sole due persone. Tutto è semplice, pulito, curato e sui toni pacati, dietro il bancone si trova la cucina più grande oltre a quella a vista e le due sono divise dal tendaggio violetto con il simbolo del fiore a otto punte al centro. Al lati in fondo alla struttura vi sono due porte: uno è uno spogliatoio di servizio per il personale, a sinistra invece si trova il bagno per i clienti. [ch on]

16:46 Hajime:
 Una bellissima giornata di sole è quello che in genere ci vuole per rincuorare l'animo delle persone. O almeno così dovrebbe essere, ma per il piccolo genin dai capelli bianchi oggi non è proprio così. Per quanto possa sembrare stupido, il semplice fatto di avere un' altra misisone di grado D da svolgere lo mette leggermente in tensione. Sa benissimo che un ninja non deve farsi condizionare, soprattutto se si sta apprestando a svolgere un incarico, ma non può farci nulla. Se è fatto così, che gli piaccia o meno, deve accettarlo. Non è importante infatti la difficoltà della missione, questo è il suo lavoro, se lo deve fare, allora deve essere svolto perfettamente. Ed ha già sbagliato una volta, non può farlo una seconda. Poi, se dovesse fallire ancora, come potrebbe considerarsi abbastanza degno per Shinobu? Sarebbe un totale fallimento di ragazzo, quando gli ha promesso che non lo sarebbe mai più stato. Pensando alla ragazza, mentre cammina per una delle strade del villaggio, quella del quarto girone, si rende conto che l'altra sera, indipendentemente da come sia andata, l'altra gli ha nascosto qualcosa. L'ha rassicurato dicendogli più volte che lui non c'entra niente, ma vabbè, è ovvio che qualche complesso mentale il ragazzo deve pur farselo. E sensa accorgersene finirebbe per urtare una grossa figura che ha davanti, ferma a sbrigrare le sue cose. Un omaccione che, dall' espressione, gli mette un po' di paura solo a guardarla. <Scusi... Scusi! Non ho fatto apposta!> Direbbe subito, prendendosi anche qualche insulto a gratis più che giustificato. Dove l'hanno portato i suoi piedi? Non c'ha fatto proprio caso. Si guarda intorno, notando un insegna che inizialmente non gli dice nulla, anche se in qualche modo la scritta gli è familiare. "The good flowers", l'ha già sentita. Ci pensa ancora un attimo, prima di riuscire a collegarla al Sensei Raion. In realtà è una buona cosa, magari una figura amica potrebbe aiutarlo in questo momento. Quindi, muovendo un passo alla volta, si incamminerebbe per entrare nel locale. è la prima volta che vede quel posto, rimanendo colpito da quell' aspetto. Infatti gli sembra sia molto romantico, guardando i tavolini e le scelte dei colori, sia molto festoso, quasi da gruppo, osservando come la maggior parte dei posti sia intorno al bancone, cosa che renderebbe un' allegra compagnia molto più "casareccia" e festaiola. Gli viene un piccolo sorriso. <Hem... Posso?> Andrebbe a chiedere, cercando di indirizzarsi verso la figura presente nel locale. Tra le altre cose, il ragazzo non indossa niente di particolare, deve ancora prepararsi a puntino per la missione. Quindi, oltre al coprifronte del villaggio sulla fronte, porta un completo-tuta a tinta nera, con sia le maniche della parte sopra, che i pantaloncini corti che gli arrivano poco sotto le ginocchia. Per decorare il tutto i soliti sandali da ninja dello stesso colore degli abiti.

16:55 Raion:
 Incredibile come sia capace di leggere anche con gli occhiali da sole sul volto, sta consultando i libri ed al tempo stesso sta scrivendo varie idee per il futuro Menù. Devi integrare più verdura....ed in particolare ha bisogno di un coltivatore, qualcosa di speciale per il locale..è una bella sfida. Dietro a grattarsi il capo solleva il volto solo quando sente la voce del giovane genin che ha allenato una volta ed alla quale ha dato un paio di consgili quando era denshi <heeeeei Hajime> grazie al cielo sta sorridendo, l'ultima volta che lo ha visto era giù <si si, sono chiuso a dire il vero ma puoi entrare senza problemi, accomodati pure e scusami per il disordine> intende i libri che in ogni caso sono impilati perfettamente l'uno sopra l'altro <ma sono dietro a studiare un nuovo Menù...hei non male come idea> inizia a scrivere con foga <hai amici? parenti? gente con un grande appetito? volendo anche nemici che posso avvelenare> e li ridacchia, una risata di petto prima di scuotere la testa <no, i nemici lasciali perdere, io non avvelenerei mai il cibo è una cosa sacra...ah comunque! passivi qui di caso? vuoi che ti faccia qualcosa al volo? sarebbe anche ora della merenda in effetti> c'è un lato di Raion che sembra senza cercare di nasconderlo, molto materno. Certo è amichevole ma in qualche modo affettuoso come una nonna che vede il nipote dimagrito e lo vuole ingrassare. [ch on]

17:06 Hajime:
 Wow... Quante parole, quasi lo confonde!? No più che altro il fatto che l'altro si ricordi di lui lo lascia un po' spaesato. Non che sia una cosa negativa, tutt'altro. Solo non riesce a spiegarsene il motivo. In fondo questo lato del proprio carattere, dall' ultima volta che i due si erano visti, non è assolutamente cambiato. Non ha una grande valutazione di se stesso. Non se ne fa una colpa, è quello che è, ma non è un gran che (?!). <Raion Sensei> risponde molto formalmente con un piccolo inchino al saluto alturi, portando i piedi allineati e paralleli e unendo leggermente le gambe, con le braccia e le mani che si avvicinerebbero ai propri fianchi. Involontariamente, mentre prima stava prestando solo attenzione alle scelte di organizzazione del locale, adesso si ritroverebbe a guardare meglio quello che lo circonda, per capire cosa intenda con "disordine" l'altro. Fa un altro piccolo sorriso, avvicinandosi per sedersi. <Non ha mai visto dove abito sensei... Definirebbe questo porto l'emblema dell' ordine sennò...> Non so quanto ci sia di bello in questa frase, però dirla con il sorriso magari la rende meglio di quanto non sia (?!). Pensando al proprio appetito, in realtà si sente benissimo in questo momento, senza aver bisogno di altro. <No sto bene... Grazie... Non mangio molto in genere... Per oggi son già apposto...> Risponderebbe sempre con tono un po' imbarazzato, trovandosi fuori luogo per qualche ragione solo a lui conosciuta. Forse perchè in realtà doveva essere chiuso, o perchè l'altro stava sudiando, o probabilmente un po' una e un po' l'altra cosa. <Si e no... Cioè... Sono finito qui per caso... Ma ho scelto di entrare per un... Motivo preciso Sensei...> Eh si, un motivo ce l'ha, ha bisogno di qualche consiglio. E quindi, cercando un po' di coraggio dentro se stesso, cercherebbe di schiarirsi la gola con un piccolo colpo di tosse prima di continuare. <Avrei bisogno di qualche consiglio... Se posso disturbarla...> Piccola pausa, non è facile per lui chiedere queste cose. <Io... Tengo molto ad una persona... Ma temo che... Non so... Non si fidi di me... Che mi nasconda qualcosa... Cosa posso fare?> Una parte di lui vorrebbe chiedergli anche qualcosa per la missione, ma per ora crede che questo sia il problema maggiore. In fondo se non è a mente sgombra, come può pensare di riuscire nella missione se distratto da altro?

17:19 Raion:
 Sogghigna quando sente quel confronto <ah sai, ho avuto delle brave maestre per la pulizia, mi hanno insegnato tutti i trucchi che conoscevano, sono le mie ziette, se vuoi te le presento e ti danno qualche info...ah bhe dovrai lavorare un po' per loro ovvio> Il circolo delle anziane di Kusa, il più grande circolo di massaie del villaggio, se hai bisogno di una informazione sul villaggio devi andare da loro. <sicuro di essere a posto? ti vedo emaciato...> afferma Raion poggiando i gomiti sul bancone mentre ascolta Hajime lasciando perdere al momento la lettura. Rimane in silenzio, ascoltando ogni parola in particolare sembra che il ragazzo abbia bisogno di un consiglio. <ah nessun..> non finisce la frase quando sente il perchè e su che argomento ha bisogno di un consiglio. Rimane in silenzio, sollevando la schiena e strisciando le mani sul bancone. Fa un cenno con la testa muovendo il collo facendo una sorta di morbido movimento rotatorio mentre solleva la spalla sinistra. poi sorridendo allarga le braccia e allontana i libri e gli appunti facendo attenzione a non farli cadere ma creando una "finestra" in modo che potesse guardare Hajime con più attenzione. Un sorriso sulla faccia modello "it's my time to shine" mantenendo quella posa che ha un che di effeminato, molto effemminato. <aaaallora> gongola, visibilmente <il tuo maestro dell'ammmore è qui per te, rivelami tutti i tuoi segreti, passerotto della primavera. Partiamo prima di tutto dal soggetto: è una ragazza, un ragazzo?> sta letteralmente gongolando alla idea di dare consigli di questo tipo. [ch on]

17:30 Hajime:
 Apposto, adesso lo mandiamo k.o. al povero Haji e non si rialza fino a domani. Addio missione. A parte gli scherzi, affrontare le emozioni per l'albino è veramente difficile. Quindi, mentre alle prime cose risponde solo con cenni della testa, quando l'altro se ne esce fuori con l'ultima frase, soprattutto quando usa la parola "amore", il volto di Hajime diventa leteralmente viola. E cielo, la sua pelle di natura è molto chiara, quindi non può neanche nascondere la cosa. Magari potrebbe trovare un coltello e tagliarsela via la testa, dopotutto sono in un ristorante, qualcosa di utilizzabile potrebbe pure trovarlo (?!). Eh... S'è cacciato da solo in questo problema. O meglio, pensava veramente che l'altro gli potesse dare una soluzione senza fare domande o altro? Magari l'aveva scambiato per un cartomante?! E nel mentre... Quanto ancora vuole restare li imbarazzato, viola ed in silenzio?! <Hem! Una ragazza!> Lo dice sparando le parole, rendendosi forse ancora più ridicolo se non bastava. Abbasserebbe il capo in avanti, in un piccolo modo per nascondersi, fissando così il bancone. Però aver parlato ha reso la lingua forse un po' più leggera. <Per me conta... Conta molto... è l'unica cosa che conta... Ma l'altra sera... Mentre gli parlavo della missione che ho oggi... si è comportata in maniera strana...> Fa una piccola pausa, rivivendosi nella mente le immagini dell' incontro. Non riesce bene a capire cosa gli stia sfuggendo. <Gli ho chiesto se lei avesse impegni... E mi ha detto di voler stare da sola... E poi ha cercato di cambiare argomento...> Scuote un po' la testa, la voce si fa più debole, forse leggermente triste. <Ha detto che io non c'entro niente... Ma...> Lascia la frase cadere nel vuoto, anche perchè non sa neanche come continuarla. Che dovrebbe dire o pensare dopotutto? Ah... Che imbarazzo per il giovane.

17:43 Raion:
 Solleva il mento tutto soddisfatto mentre lo sente parlare mugugnando <huuuum primo amore eh?> batte con e dita sul bancone cercando di svegliarlo dal torpore dell'imbarazzo che lui stesso gli ha causato. <Su su, Hajime, non c'è niente di cui scandalizzarsi, infatti non dovresti essere orgoglioso: la tua prima cotta se arrossisci non c'è nulla di male> sorride togliendosi per la prima volta gli occhiali davanti ad Hajime mostrandoli per la prima volta: verdi, verde foglia, brillanti in modo quasi innaturale che facevano un contrasto netto con i capelli e la pelle bianca, il quale fa di lui una sorta di alieno luminescente. Li chiude e infila uno dei ganci al colletto della blusa sgranchendosi la gola. <tornando a noi...> ha ascoltato il discorso del ragazzo ma l'ultima parte fa sollevare un sopracciglio al ragazzone di due metri e passa. <ah-ah> rimane a rimuginarci un po' su <io non mi preoccuperei, sai potrebbero essere successe molte cose in quel momento: potrebbe essere semplice imbarazzo, magari per via del sentimento ricambiato, potrebbe essere paura per il tipo di missione> è genin, che missione spaventosa ci sarà mai? <parlami un po' della missione e da quanto vi frequentate..e perché no, parlami anche un po' di lei, insomma se sei innamorato follemente per avere dubbi su una semplice richiesta deve essere molto speciale> [ch on]

17:55 Hajime:
 Ok, di una cosa possiamo essere certi, se Hajime uscirà con le proprie gambe da questo posto, reggendosi quindi da solo, potrà ritenersi soddisfatto di aver fatto un' impresa che per se stesso ha sempre ritenuto irraggiungibile. Come fa l'altro a parlare così facilmente di emozioni, di sentimenti, di cose che sono così assurde. Hajime ormai le sta accettando, lasciandole fare, cercando di gestirle quando può. Ma certamente non riesce a discuterne così facilmente. Non può definirlo primo amore, perchè non è questo. Almeno dentro di se, come ogni primo innamorato, è convinto che sia qualcosa di unico, molto più importante del resto. <Non è una cotta! Lei per me è speciale...!> Risponde. Forse per la prima volta, anzi sicuramente per la prima volta, ha tenuto un tono forte, un tono forse in parte scontroso, con una figura a lui superiore, andando contro il proprio metodo di agire. La discussione si evolve comunque, andando quindi a chiedere dettagli della missione e del loro stesso rapporto. Riguardo la missione, lui se l'è studiata abbastanza. <La missione è di livello D... Dobbiamo recuperare l'attrezzatura per costruire la statua per il kage...> Fa una piccola pausa, pensando ai dettagli che fino ad adesso si è studiato. <Non ci sono grossi problemi o pericoli... L'unico punto da affrontare è la scelta dei negozi da visitare... Prendere in considerazione l'orario... Alcuni potrebbero essere chiusi... E il modo di trasportare le cose... Ma ho pensato di usare diversi fuuda dove siggillare gli oggetti... Così da poterli trasportare facilmente...> Ed è per questo che è preoccupato. Lei ovviamente non può essere in pensiero per qualcosa del genere. Si è pur sempre una missione affidata a dei ninja, ma non ci sono probabilità di imbattersi in nemici o altro... Anche se in questo villaggio i mostri sono dove meno te li aspetti. Riguardo a loro due, perchè per lui la ragazza è così speciale? In realtà, forse, la risposta è più semplice di quanto non sembri. <Riguardo lei... Io...> Fa una pausa, non perchè non sa cosa dire, ma perchè deve trovare il coraggio a parlare. <è difficile dirglielo... Non perchè non so come spiegarmi... Ma... Non parlo mai di me... Lei è un mio sensei... Ma...> Fa un' altra pausa, si sente un po' stupido e offensivo, forse un po' infantile e molto egoista, ma non può farci niente. <Le sembrerò un egoista sensei... Le chiedo scusa... Volevo un suo consiglio... Ma non riesco a parlarle di me stesso...> Ancora non ha alzato lo sguardo, quindi non si è accorto degli occhi dell' altro. Che bella situazione?!

18:15 Raion:
 Forse ha chiesto troppo? il ragazzino è davvero in panico sull'argomento e del resto lui è solo un sensei e neppure ha tutta questa confidenza con il ragazzino. Raion è espansivo, anche troppo, ma sa bene che cosa significano i sentimenti e alcune volte è difficile parlarne apertamente <certo> afferma soltanto incrociando le braccia tra loro per poi poggiare gli avambracci sul bancone. La missione non è nulla di che, non sembra nulla di particolarmente difficile, forse la ragazza ha un problema con Yukio? possibile...forse indagherà, perché avere dei problemi con il kage significa avere problemi con il corpo degli anbu, ma per ora non ci sono prove al riguardo..può semplicemente ricambiare il ragazzo ma essere troppo timida, o avere le sue buone ragioni. Si rimette gli occhiali sgranchendosi la voce mentre lo sente parlare. <non ti devi scusare, non parlare apertamente di tutto non è necessariamente una cosa negativa> afferma sollevando la schiena e distendendo le braccia <è sicuramente speciale perché stai comunque affrontando il discorso con un estraneo..perché alla fine è quello che sono al momento per cercare consiglio e risolvere questa questione perché vuoi stare vicino a lei> afferma Raion tichettando sul bancone con la mano destra <non c'è nulla di egoista e di certo non ti butto fuori dal locale perché non me ne hai voluto parlare> sorride scuotendo il capo <sai...ho qualche annetto più di te> si corregge agitando il braccio destro <oddio, non così tanto e ho avuto modo di amare molte persone, in un modo o nell'altro. Inevitabilmente mi sono ritrovato a farmi la stessa domanda che ti stai ponendo ora...sono arrivato alla conclusione che non c'è una reale risposta> solleva le spalle <conquistalo con amore ed affetto pulendogli la casa non mi è servito a mantenermi il mio primo compagno, essere, ossessivo nel suo compiacimento allo stesso modo. Non ho mai ricevuto attenzioni da una donna che ho amato bruciando il campo fiorito con il suo nome scritto sopra con le fiamme o regalandogli dei pasticcini fatti da me ogni giorno....freschissimi mignon di cioccolato accompagnati da lettere d'amore> sospira <erano davvero buoni> scuote il capo <insomma, quello che voglio dire è che Hajime, l'unico consiglio che ti posso dare è lasciare scorrere> afferma questo genuinamente sicuro di quello che sta dicendo <le cose verranno da se, farti il sangue amaro per forzare le cose non ti porterà da nessuna parte...il vero consiglio alla fine è essere se stessi, far presente che ci tieni ma non essere ossessivo, guadagnarti le sue attenzioni, appoggiarla, ma non asservirla. L'amore, o il fatto di considerare una persona speciale è una cosa sana, quando seppure ti dedichi a lei o lui, mantieni la tua persona in modo dignitoso. Devi amare anche te stesso se no come puoi amare il prossimo?>

18:29 Hajime:
 L'al'tro lo invita a non sentirsi in colpa per com'è, ma può veramente farlo? Non ne è così sicuro. Può sembrare stupido, anche un po' illogico come ragionamento, ma è l'unica cosa che riesce a pensare. Cioè che continua a ragionare come se dovesse sopravvivere, come se nient'altro contasse, oltre a Shinobu. Ma aveva anche promesso di cambiare, quindi per questo si sente molto più in colpa di quanto non dovrebbe. Cerca di seguire tutto il ragionamento altrui, cosa non del tutto facile per il ragazzo. Ci si mette con tutto se stesso eh, questo sensa dubbio, ma restano argomenti per lui forse ancora troppo complessi. Si possono provare queste emozioni per più persone? Già questo lo mette un po' in confusione ad essere sinceri. Il fatto di comportarsi semplicemente come si è pure, alla fine in se stesso non vede niente di che, ancora è sorpreso che l'altra riesca a vedere in lui qualcosa che lui stesso non riesce, oggettivamente, a vedere. E per finire il fatto di amare se stessi. Cosa intende? Non l'ha sempre fatto? Ha sempre vissuto pensando a se stesso, ma sente che l'altro intende qualcosa di diverso. <Raion sensei... Ho paura di non riuscire a capirla...> Fa una piccola pausa, scuotendo leggermente la testa. <Io ho sempre vissuto per me stesso... Per sopravvivere... Ho sempre pensato che fosse l'unica cosa che conta...> Sospira, ancora una volta finisce a chiedersi se ha capito mai qualcosa o meno. <E quindi... Credo di aver sempre amato me stesso... Però sento che non... Non è come dice lei...> Non sa se si sta esprimendo con parole che si possano capire o meno. è molto difficile l'argomento, o almeno così crede. Anzi a risentirsi dentro la testa, ripensando alle proprie parole, probabilmente finisce per confondere anche se stesso, ma non saprebbe come altro esprimersi. <Shinobu-chan... è l'unica cosa importante... è un tesoro che... Che mi ha aperto gli occhi... vederla sorridere mi basta... Le starei vicino per proteggerla anche se lei non mi volesse... Se non provasse niente per me...> Di questo crede di essere abbastanza sicuro. Ed è anche convinto di non star mentendo, perchè quello che dice gli viene da qualcosa che sente dentro. <Sono sempre stato egoista... Ma lei è... Tutto...> Cosa c'è in quel tutto? Difficile a dirlo, ma sicuramente un nuovo motivo di essere per il ragazzo.

18:47 Raion:
 Lo comprende, non è una cosa facile, provare non solo attrazione ma qualcosa di più è difficile, complesso, ti rende vulnerabile e in qualche modo debole..farfalle nello stomaco eviti di pensare a tutto furché la persona che ami, il cibo non ha gusto, fai fatica a respirare o essere felice se non c'è o se non gli parli e quando parli qualsiasi rancore tu prova scompare rimpiazzato solo dal piacere di sentirlo stare bene...insomma, questo è amore. <non c'è bisogno che tu mi capisca subito, non c'è bisogno che tu la capisca da me, un giorno lo capirai da solo, devi solo fare esperienza, tutto qui> solleva le spalle continuando ad ascoltarlo azzardando un sorriso morbido sul volto. <appunto, sopravvivere...è l'antitesi di volersi bene, per sopravvivere sei costretto a fare cose che non fanno parte del tuo carattere il più delle volte..ed in più tu ti castighi troppo, non sei egoista, sei solo titubante e restio, diffidente magari, ma ancora non vedo molto egoismo> afferma Raion prendendo un lungo respiro <Hajime, se ti fa sentire bene e se ti rende una persona migliore, allora va bene così per ora> afferma cercando di portare la mano destra sulla testa del ragazzino. <Certo si, ti darà un bel po' di problemi a rimanere concentrato per un po', un bel po', dovrai battere la testa diverse volte sul problema...ma come ho detto prima lascia che le cose vadano per come devono andare, non forzare nulla, ok?> sospira guardando l'orario <per dincibaccolina, devo prepararmi per aprire il locale...Hajime mi aiuti?> domanda Raion seriamente <sai che pulire aiuta a svuotare la mente da tutto? prendi una scopa che sistemiamo il locale, a meno che tu non abbia di meglio da fare> [end ?]

18:57 Hajime:
 Lasciare le cose andare come devono andare. Magari è proprio questa la chiave. Chissà, forse dovrebbe fidarsi del consiglio e vedere cosa può succedere. Dopotutto non ha molta scelta, ha chiesto consiglio ad una persona più grande ed esperta proprio per questo. Per il resto, può solo mettersi il cuore in pace, senza a starsi creare troppi problemi. L'altro è più gentile di quanto non dovrebbe, per questo dovrebbe essere grato il giovane genin. Deve ammettere che alla fine quel sensei gli sta simpatico, più della maggior parte della gente almeno, cosa di per se non difficile, ma non per questo banale. <Ok...> Risponde molto timidamente, facendo un cenno con la testa ed alzando finalmente lo sguardo verso l'altro. Non ha molto da fare al momento, per la missione pensa di aver escogitato la strategia giusta, o almeno non vede altri modi per prepararsi in maniera migliore, quindi gli resta del tempo libero. <La aiuterò volentieri... Ho ancora del tempo prima della missione> gli risponde, offrendo quindi tutto l'aiuto possibile per sistemare il locale e renderlo un posto molto accogliente e tranquillo dove poter passare una bella serata. <Sensei... Sto cercando di diventare un abile pescatore... Se riuscissi a pescare qualche bel pesce... Potrebbe cucinarmelo? Vorrei...> Portarlo a Shinobu, ovviamente. Non lo dice però, ma le due guancette rosse lascerebbero capire quello che manca nella frase. E quindi nulla, si metterebbe a svolgere il compito accettato. [end]

Trama
<il tuo maestro dell'ammmore è qui per te, rivelami tutti i tuoi segreti, passerotto della primavera.> cit. Raion

Hajime si rifugia da Raion per chiedere dei consigli sull'amore.
Raion è ben più che felice di dargli tutti i consigli del caso sulla sua sua cotta che non è cotta ma è una persona speciale.
Parlando di problemi di cuore e amore imbarazzando Hajime a morte, Raion alla fine decide di distrarlo facendogli pulire il locale insieme a lui.
Intanto viene a scoprire che Hajime potrebbe essere molto interessante per il suo lavoro come collaboratore.