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con Saisashi, Eikichi

15:59 Saisashi:
 La primavera sembra ormai aver preso completamente piede a Konoha, portando con se l'ennesima giornata calda e soleggiata. L'estate si avvicina, e con il bel tempo, anche i buoni propositi ed il buon umore sembra aleggiare tra gli abitanti del villaggio del fuoco, tutti più allegri e sereni mentre svolgono le loro mansioni con questo clima favorevole. Tutti tranne.....Saisashi ovviamente. Infatti il genin, dopo la nottata del giorno precedente al disco party, si ritrova completamente barcollante lungo la via principale del centro, ancora vestito con gli stessi abiti. Non ha fatto ritorno a casa, e si è risvegliato su di una panchina, con un mal di testa atroce ed i ricordi sfocati. CHE COSA AVRA' COMBINATO ALLA FINE? Ricorda solo di aver litigato con Kaitsume, avergli lanciato un cockail e dopo di essersi fiondato sul tavolo degli alcolici. <ahia che male.....speriamo non sia successo nulla...> blatera sotto voce con occhi socchiusi ed occhiaie ben visibili, mentre con passo lento si tiene la testa con entrambe le mani. I postumi sono sempre fastidiosi, poi per Saisashi che non è in grado di reggere nulla, sono distruttivi. Indossa quindi il suo giubbottino smanicato, composto di soli pesi, per un totale di 50kg, nascosto sotto la canotta nera abbondante com un teschio arancione stampato sul petto, al cui interno è conficcato un fulmine. Pantaloni jeans, grigi, a sigaretta, con strappi sulle ginocchia, e sandali neri ninja. La bandana che aveva la sera prima, non è più sulla sua testa, probabilmente smarrita durante la movida.

16:11 Eikichi:
  [Strada] è appena uscito da lezione e come sempre quando terminano le classi si lascia trasportare, soprattutto in queste bellissime giornate, dal ritmo sereno e allegro della villaggio e della sua gente. Il sole, splendente in cielo, rilascia un tepore per niente male e l'aria pulita e piena di vita solleticano sempre il suo stomaco che non rifiuta mai l'idea di qualche prelibatezza lungo il cammino verso casa. Cammina a passo lento, il braccio sinistro è nascosto dentro il kimono bianco, piegato a novanta gradi sull'addome, la cui manica dal bordo a fantasia a nuvole azzurre penzola liberamente sul fianco e il destro con la mano ficcata nella tasca dei pantaloni neri che indossa. il rumore dei suoi zoccoli, i geta, lo accompagna ad ogni movimento e quasi scandisse il ritmo della sua camminata gli fa da base per una melodia che fischietta allegro. La strada non è poi così affollata e la compagnia della gente di certo non lo infastidisce. Sguardo sereno, mento all'aria mantiene la concentrazione giusto per non urtare qualcuno nonostante lo sguardo sia fisso al cielo intento a seguire qualche nuvola dal disegno strano o un qualsiasi uccello libero di attraversarlo senza paura. Non ha fretta, nonostante la nonna lo aspetti come sempre oggi non ha voglia di tornare subito a casa e lasciandosi coccolare dall'atmosfera del villaggio nel primo pomeriggio si concede questa passeggiata solitaria nel cuore del centro.

16:19 Saisashi:
 Procede con passo barcollante ed espressione da mummia, dopo un risveglio secolare, incrociando come ogni giorno l'enorme buco in centro. Toglie le mani dalla testa qualche istante, scompigliando i corvini capelli, per poi posare le sue verdi iridi proprio su quell' "opera d'arte". Compie una piccola smorfia con la bocca, nell'osservare quella buca...il motivo è semplice. Konoha sta ricercando il colpevole di quel disastro, ed è stata indetta una missione di livello D, per poter smascherare il colpevole....ed in tutto questo il kage chi è andato a scegliere da inserire nel team che svolgerà tale compito?? PROPRIO LUI. Ma si può essere più SFIGATI. Deve inventarsi qualcosa, dato che la missione è programmata per il giorno seguente. E' nei guai, questo è certo, ma ora la testa è così pesante da impedirgli di pnsare troppo. Capo che ruota riportandosi sul sentiero, sguardo basso, cercando di capire dove mette i piedi, fino ad inciampare sui suoi stessi passi, cadendo di lato, sulle natiche. <AHIA......FUCK!!!!> si lamenta dell'accaduto, ma può prendersela solo con se stesso. Lo sa bene che deve stare lontano dagli alcolici, hanno un effetto devastante su di lui, eppure non è la prima volta che nonostante ciò decide di fare il fenomeno.

16:29 Eikichi:
  [Strada] continua la sua passeggiata costeggiando l'enorme buca che da qualche tempo regna sovrana sul paesaggio urbano del villaggio. E' piuttosto grande ed ogni volta che ci passa accanto non può evitare di soffermarsi ad osservarla fantasticando su chi o cosa abbia potuto creare una cratere di tali dimensioni. Ogni giorno immagina una storia diversa e per ogni storia perde come minimo un quarto d'ora fermo a fissare il solco. Giganti venuti da chissà che paese, eserciti di ratti pronti a dominare la città, operazioni di ritrovamento di tesori nascosti...tutte queste sono le trame che si sviluppano nella sua testa mentre è solito mangiare qualche ghiacciolo o qualche spiedo durante queste importanti riflessioni. Passando dunque anche oggi di li non può fare a meno di abbassare lo sguardo e fissare con espressione inebetita il diametro di quella bucca. Arresta il passo voltandosi verso questa e sospirando passa con gli occhi ogni angolino, ogni pietruzza, ogni crepa che il suolo gli mostra. Da fuori si potrebbe dire che soddisfatto com'è nel guardarla sia stato lui stesso il fautore di quell'enorme coso. Poco distante da lui un uomo, cui equilibrio sembra non essere esattamente stabile cade per terra con un tonfo sordo che richiama la sua attenzione, l'imprecazione è lodevole e non può evitargli un'espressione demente di scherno nei confronti del malcapitato <ahahah ... attento alla buca! > gli direbbe indicando il solco con un ampio gesto della mano, come se questo non fosse visibile già di per se date le dimensioni < qualcuno ha fatto proprio un buon lavoro qui! > continua senza specificare con chi stia parlando se ancora con il giovane accanto a lui natiche a terra o con se stesso in generale commentando quello che poco fa era solo un pensiero

16:45 Saisashi:
 <ahiahiahiai.....> borbotta strofinandosi le natiche con la mancina, tanto per distogliere velocemente quel fastidio causato dalla caduta. Nel mentre poco più in la, un ragazzo si ferma di fronte alla buca, anche lui piuttosto interessato. Che sia un estimatore di opere d'arte? Saisashi con occhi socchiusi, mezzo rintronato, non si accorgerebbe della sua presenza, fino a che quest ultimo non gli rivolge la parola, schernendolo per il tonfo. <grrrrr....> ringhia a bassa voce andanando a lanciare un'occhiata fulminante al bianco, squadrandolo da testa a piedi con una smorfia infastidita. <L'HO VISTA, L'HO VISTA MOLTO BENE LA BUCA!!> subito strillante come suo solito, giusto per farsi riconoscere in fretta. <PIUTTOSTO CHE FAI LI IMPALATO COME UNO STOCCAFISSO, POTEVI DARMI UNA MANO AD ALZARMI NO! TSK> già tanto che non abbia ancora detto nessuna parolaccia, ma siamo in vena come ogni giorno. Lentament quindi andrebbe a riconciliare l'equilibrio, dando un piccolo colpo di rendi, che lo porterebbe a poggiare il peso sui piedi, trovandosi inginocchiato a pochi cm dal terreno, per poi distendere le gambe riportandosi in posizione eretta. Un paio di pacche qua e la per togliere la terra dai vestiti già abbastanza provati dalla nottata precedente, per poi compiere qualche passo in direzione dell'individuo. <eh già. Dev'essere proprio un gran ninja colui che ha fatto una cosa simile. > così a caso, tanto per non dare nell'occhio. <tu piuttosto. COME OSI PRENDERTI GIOCO DEL SUUUBLIME SOTTOSCRITTO? Vuoi forse farti un giro dentro la buca?> più acido e gorillesco del solito, forse i postumi lo agitano di più.

16:59 Eikichi:
  [Strada] alterna lo sguardo tra la buca e il giovane che gli si rivolge con rabbia, comprensibile dato il possibile imbarazzo provato. Dunque sorridendogli garbatamente gli si avvicina intenzionato a tendergli una mano se non fosse che bastano pochi secondi perchè l'altro si trovi già in piedi dopo una mostra di agilità che non si sarebbe certo aspettato, che sia un ninja? beh la questione non gli interessa poi troppo e difatti ritirando indietro la mano torna a fissare la buca come volesse decifrare un codice antico, un rotolo proibito o qualcosa di cui nemmeno lui conosce l'esistenza. Tira fuori la lingua in una smorfia dispettosa che gli indirizza < hai fatto tutto da solo, vedo che sei autosufficiente! > commenta inasprito, ma per nulla offeso, al commento riservatogli dall'altro ora a pochi metri di distanza. < Un gran ninja? > ripete fissando di nuovo la buca. Sospira, ruota il capo verso la spalla destra e emette un suono indecifrabile tipico del processo d'evaluazione che è solito compiere dinnanzi ad importanti questioni. < Un gran tonto magari > conclude tornando col capo retto e voltandosi a fissarlo aggiungendo un sorriso finale che verrebbe voglia di spaccargli i denti < Come puoi combinare un disastro come questo in pieno centro? > scuote la testa, la chioma si muove segnando il movimento mentre fa spallucce < Chissà magari stiamo venendo risucchiati ...> termina tutto serio d'un tratto. Un'altra teoria fantastica, un'idea geniale è nata anche oggi in merito alla buca.

17:13 Saisashi:
 Lo sconosciuto, vedendo i modi con cui risponde a Saisashi, probabilmente non ha avuto modo di assistere al torneo dei villaggi da poco sostenuto, o comunque non ha idea del carattere contro cui si sta mettendo. Una testa calda come Saisa, sentirsi provocato, porta sempre e solo a macelli. Vedi come esempio la buca in centro. Tuttavia non vi è mai della cattiveria nelle sue risposte, ma soltanto ilmettere in mostra la sua corazza costruita su misura negli anni, per far fronte al giudizio del villaggio nei suoi confronti...corazza che con il tempo ha già rimodellato e cambiato fortunatamente. <troppo tardi pff...> direbbe vedendo la sua mano tesa per aiutarlo a rialzarsi. Sbuffa spostando lo sguardo di lato, nel sentire il commento sull'autosufficienza. <co...cos...un gran....gran TOOONTO!??!> si lascia andare all'istinto, sentendosi toccato nel profondo, dato che il danno è stato causato in parte proprio da lui, ma dopo tutto, Eikichi non può saperlo. <grrrr.... > ringhia cercando di trattenersi per non smascherarsi da solo, andando a sollevare la gamba destra dal terreno, rivolta verso l'allievo, nel momento in cui egli si distrae tornando ad osservare la buca, come nell'intento di volergli dare un bel calcione e gettarcelo dentro. Tuttavia, con fumo dalle orecchie e rossore in volto, si trattiene posando la gamba a terra. Meglio non fare cazzate, se scoprono che il danno lo ha fatto lui, sicuramente lo ficcherebbero in cella almeno qualche giorno, e se Mekura e Sakura lo venissero a sapere, sarebbero botte certe. E LUI CI TIENE ALLA VITA. <beh non dire tonto. Se FOSSE sstato un ninja, ci vorrebbe piuttosto grande forza...tecnica. E CORAGGIO, per fregarsene delle conseguenze. Magari ha avuto un imprevisto ed è stato obbligato a causare quel danno. CHE NE SAI TU?!> direbbe alterato per poi strofnarsi la nuca con la destrorsa <piuttosto tu...chi c***o sei? Io mi son già presentato, ma forse dovresti aver sentito parlare del SUUUUUUBLIME SAISA!> fa una posa buffa con movenze delle mani, altezzoso, nella speranza che egli conosca il genin in questione.

17:31 Eikichi:
  [Strada] osserva la buca con attenzione continuando a riflettere sulla teoria del risucchio, indistintamente però percepisce un movimento dell'altro e come d'istinto fa per voltarsi di scatto terminando a fissare Saisashi immobile, eppure avrebbe giurato d'aver percepito qualcosa. Sorride ancora l'ebete nel vederlo arrabbiarsi e difendere con grinta l'ipotetico fautore della buca di cui parlano < Meh...tonto o coraggioso di certo non ti posso negare che si...se fosse opera di un ninja, di certo si tratterebbe di un ninja potente...> dice con tono compiaciuto mentre le iridi già s'illuminano al pensare a qualcuno di così forte da fare una buca di quelle dimensioni. < Se lo potessi conoscere ...waaa> non completa la frase lasciandosi trasportare da immagini sublimi ed episodi fantastici di allenamenti e sfide che crea nella sua mente. Si blocca d'un tratto curvando di poco il busto verso l'altro per fissarlo con attenzione come se tutto il discorso appena fatto fosse già dimenticato. Lo osserva silenzioso per qualche secondo con sopracciglia aggrottate ed espressione curiosa nel osservare le movenze e ridendo e sbottando a ridere inarca il busto all'indietro portando la destra alla fronte < Mi chiamo Eikichi...> completa tornando lasciando il posto ad un sorriso gioviale < Saisa il sublime?!> ripete mentre le guance si gonfiano a tratti nel tentativo di trattenere un'altra ristata che potrebbe offendere il giovane. S'impegna per ricomporsi e gonfiando il petto stira il destro verso Saisashi con il pollice all'insù, mento all'aria e sguardo contento < Contento di conoscerti Sublime Saisa> termina sereno anche lui immobile in una posizione non proprio seria.

17:46 Saisashi:
 Osserva inarcando il labbro diagonalmente, mentre Eikichi prosegue nel dialogo. Sembra in qualche modo interessato a quella buca, più del normale. Le sue parole infatti attirano l'attenzione di Saisashi, che al suo bloccare la frase, inarcando il sopracciglio destro andrebbe ad esporsi <beh concludi la frase. Che faresti se mai lo conoscessi? Se ti dicessi che io conosco il responsabile?> direbbe incrociando le braccia al petto, per poi socchiudere gli occhi. Che intenzioni ha? non vorrà mica rivelarsi? <uhm Eiki....Eiki...si insomma Eikicoso> beh non fa eccezione nemmeno per lui, solito problema ed insolenza nel ricordare i nomi <beh ti vedo piuttosto interessato a questa buca. Come mai? Hai forse qualche feticismo per le buche? > direbbe gonfiando le guance d'aria, stupidamente per poi aggiungere. <beh io vago spesso per il centro, conosco bene o male tutta KOnoha, ma non ti avevo mai visto prima. Che cosa dovresti essere tu?? Un fantasma? Un allievo?? UN ALIENO?!?!> direbbe spalancando gli occhi nel pensare a tutte quelle sciocchezze. <beh in quel caso l'accademia sta abbassando parecchio i suoi standard, accetta anche i gracilini? eheheh> ridacchia cercando di provocare l'altro , voltando il capo in altra direzione, in attesa di risposta.

17:59 Eikichi:
  [Strada] torna ad assumere una posizione normale fissando il suo viso e ascoltando le sue parole. Sembrerebbe adesso che lui addirittura conosca il responsabile, insomma nemmeno troppo difficile pensare, data la foga con cui s'è difeso e con cui continua a parlare del tema, che possa essere direttamente lui il responsabile, solo un'idea niente di più. < Se lo conoscessi > dice entusiasta sgranando gli occhi e tornando a curvare il petto verso il giovane < gli chiederei di insegnarmi a farne una più grande! > dice sprizzante d'energia; la gamba sinistra s'è per questo mossa in avanti piegata in angolo retto e il braccio libero adesso è piegato di fronte al suo viso impegnato a stringere un pugno: quasi li esce fumo dalle narici all'idea. Qualche secondo in quella posizione prima di tornare ad assumerne una più composta e retta e prima di tornare a rispondere alle insolenze cui non vuole fare troppo caso che Saisashi gli indirizza < Eikichi > ripete dopo un colpetto di tosse volontario. < Sono un allievo dell'accademia si, e se l'avessi fatta anche tu sapresti che non si giudica la forza dalla stazza > commenta spiritoso socchiudendo gli occhi e alzando le sopracciglia mentre il braccio destro si piega appoggiandosi sul corrispettivo fianco. < e tu perchè ti fai chiamare il Sublime scusa?> domanda adesso cambiando peso da una gamba all'altra in cerca di una posizione comoda

18:13 Saisashi:
 Lo sguardo del giovane si fa incuriosito nell'attesa della risposta da parte di Eikichi. In qualche modo sembra piacergli la sua energia, dopo tutto è lui stesso un pazzo iperattivo. <si....continua...> in risposta alle sue prime parole. Ed ecco che la tanto attesa frase finalmnete fa il suo arrivo. <uhm. E' così eh? > si avvicina ora a lui, guardandosi a destra e sinistra con aria sospetta e divertente, assottigliando gli occhi, per poi portare le meni a coprire il labiale, e spifferare all'orecchio destro del giovane. <e...se ti dicessi che quel buco l'ho fatto io? O meglio..non direttamente, ma schivando un colpo, che avrebbe fatto quel buco proprio a livello del mio petto?> termina poi con espressione ambigua allontanandosi nuovamente di qualche centimetro. <questo tuttavia è un segreto. Chiaramente sei libero di non crederci eheheh....Dato che eri così interessato, ho deciso di dirlo a qualcuno. MA OCCHIO A TE. POTREI STACCARTI LAAAAA TESTAAA!!> termina cantilenando allegro una più grande minaccia. In effetti non mente, ciò che dice corrisponde a verità, ma non è detto che egli si fidi , in fondo non lo conosce. <sisi, l'hocapito...Eikicoso, non sono sordo!> ribadisce cannando il nome <beeeeeh si in effetti non ho fatto l'accademia...o forse si....chi lo sa. Ma in ogni caso, so riconoscere un debole, proprio perchè io stesso lo sono stato. Alla fine nemmeno io sono così grosso di stazza no?> in effetti è voluminoso, con una massamuscolare ben definita, ma non è di certo un gigante. <perchè mi faccio chiamare così dici? Beh facciamo così, mezza calzetta. Vorresti imparare a fare un buco più grande di quello no? Suppongo tu voglia migliorare le tue abilità da mezza pippa. Beh , incontriamoci tra qualche giorno. Mi troverai in giro senza problemi. Se riuscirai anche solo a sfiorarmi una volta.....ti rivelerò il segreto del mio soprannome. Parola del SUUUUBLIME SOTTOSCRITTO> terminerebbe poi urlante altando un pugno all'ria. Che sia in qualche modo una proposta di allenamento? Chi lo sa che gli frulla in testa, magari ha visto qualcosa in Eikichi. <beh io ora me ne torno a casa. Sono in giro da ieri notte alle 21, ed ho la testa che scoppia. VOGLIO DORMIRE FINO A DOPODOMANI. CIIIIII VEDIAAAAMOOO!> direbbe con un sorrisone, per poi voltarsi ed iniziare un rapido scatto in direzione di casa [end]

18:25 Eikichi:
  [Strada] lo osserva avvicinarsi al suo orecchio, mettere la mano sulle labbra e iniziare a sussurragli qualcosa. Un brivido gli corre lungo la schiena, sempre gli succede quando qualcuno gli si avvicina cosi tanto e in più il respiro prodotto dalle parole dette da Saisashi gli fa venire la pelle d'oca, insomma non può controllarsi deve scrollarsi rapidamente, come farebbe un cane. il movimento è rapido e l corpo segue quello che il capo ha iniziato nel tentativo di scroillarsi di dosso il brivido prodotto dalla troppa vicinanza. < ah ahaa hh > ridacchia dandosi conto delle parole dette dal giovane. Sgrana gli occhi lo fissa per qualche secondo in silenzio e con la bocca aperta poi ruota il capo guardando la buca e tornando a fissare il viso di Saisashi < ohhh> si limita a dire o meglio a mugugnare mentre il viso si dipinge di un'espressione di ammirazione che non è difficile vedere. Sta immaginando la scena, uno scontro in pieno centro, il pericolo di perdere la propria vita e il rischio di farla perdere a qualche innocente, la forza, la velocità...rimane basito. Non si è ancora chiesto se le sue parole sono veritiere o meno e sicuramente aspetterà che gli passi l'eccitazione per pensarci seriamente per adesso non riesce a scollare gli occhi dal giovane senza pensare in grandi imprese, chissà esagerando a dismisura. Si tratterebbe di un segreto, il che sembrerebbe confermare la postulata verità della notizia, chissà. < Non sono debole! > ripete aggrottando adesso le sopracciglia non arrabbiato ma determinato a mostrargli il contrario. < Ti cercherò in questi giorni, considera accettata la sfida! > rimane serio però non per molto difatti non riesce a nascondere un sorriso d'entusiasmo al pensiero che potrà dimostrare a quel ragazzo di che pasta sia fatto. Nemmeno il tempo di terminare che già Saisashi s'è voltato per andar via...lo seguirebbe con lo sguardo mentre nel petto una strana sensazione gli brulica dentro

Saisashi si risveglia su di una panchina, dopo la nottata precedente di Movida, passata al disco party in centro. Con mal di testa a palla e pochi ricordi, percorre le vie del centro incontrando uno strano tizio piuttosto interessato alla buca in centro. Da cosa nasce cosa, il genin si lascia trascinare incuriosito da Eikichi, rivelandogli di esser lui la causa di quel danno, e proponendogli una sorta di allenamento, seppur a modo suo.