Ricerche e parole
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Giocata del 13/05/2017 dalle 17:59 alle 20:56 nella chat "Dojo Yakushi"
[Dojo - corridoi] La giovane Yakushi ha preso il treno questa mattina da Konoha per poter tornare a Kusa per svolgere i suoi eventuali doveri. Nonostante ora finalmente abbia una casa e una famiglia, rimane comunque una ninja di Kusa e come tale deve essere presente nel suddetto villaggio. Per non parlare degli eventuali tirocini da svolgere in ospedale. No, di certo non può restare a Konoha per tutta una giornata. Durante questi giorni dopo la notizia che le ha cambiato la vita, ha iniziato a metabolizzare la cosa e razionalizzarla. Tutto diventa chiaro nella sua mente e nel frattempo ricerca una propria stabilità emotiva. Ha seguito il consiglio di Hiroki e sta tentando tutt’ora di seguire, ovvero di lasciarsi andare. quest’oggi indossa il vestito bianco cinese, lungo fino a poco prima della metà delle cosce e dalle maniche lunghe, comode e fresche, che le coprono interamente anche le mani. I bordi del vestito sono colorati di blu, e presenta un accenno di colletto. La vita è stretta da una fascia anch’esso di colore blu, dove sul davanti vi è la placca in metallo del copri fronte di Kusa che ora porta, appunto, in vita. Il vestito inoltre presenta due spacchi laterali, ma sotto di esso vi è un tessuto blu a mo’ di gonna che copre tali aperture e risulta più lungo del vestito di qualche centimetro, arrivandole alla metà delle cosce. Al di sotto indossa dei pantaloncini neri dal tessuto elasticizzato, e le fasciature bianche ricoprono l’intero suo corpo, a contatto con la pelle. Tali fasciature sono visibili sulle gambe e sul collo, mentre per il resto sono nascoste dai vestiti. Ai piedi indossa delle scarpe ninja nere, così come alle mani, guantate dai guanti a mezze dita. Alla coscia destra c’è il porta kunai e shuriken, mentre alla vita, tenuto sulla schiena, il porta oggetti. Sulla schiena del proprio vestito vi è cucito il simbolo del suo clan Yakushi, ad altezza infra scapolare. I lunghi capelli lisci e neri sono tenuti sciolti a ricoprire tutta la sua schiena fino al sedere… pelle diafana e occhi profondi e gialli. Nonostante il suo animo sia ora più tranquillo e rilassato, in una sorta di felicità, il suo viso, per il momento, continua a mostrare quella sua solita neutralità e distanza. Si è diretta al Dojo del clan, con la paura nel cuore, con la voglia assoluta di non incontrare colui che l’ha creata, di non incontrare quel dannato scienziato che l’ha plasmata e torturata. Sa che vive lì, ed è l’unica ragione che l’ha sempre tenuta lontana da quel luogo, se non per andarci per il minimo necessario. Lo affronterà, certo, quando sarà abbastanza forte da tenergli almeno testa, non è una pazza suicida. Si trova quindi a camminare per i corridoi del Dojo, in mente ha chiaro il suo obiettivo, vorrebbe raggiungere la biblioteca presente, sperando che ce ne sia una, ovviamente. I suoi passi sono lenti e meccanici, ma sicuri… si muove sinuosa e silenziosa per quel luogo, desiderando solo di non fare pessimi incontri e di poter sfruttare quel momento al meglio per le proprie conoscenze. [Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 6 shuriken a spirale – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 5 fumogeni – 5 fuda con tronchi – 5 tonici coagulanti e 1 speciale – 5 tonici recupero chakra e 1 speciale – 5 veleni composto speciale – 2 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C] [stanza/corridoi] Gli occhi fissi sul soffitto,questa mattina ha ricevuto da uno degli shinobi guardiani del dojo il nuovo vestiario.Dovrebbe essere l'ora della pennichella,ma proprio non riesce a chiudere occhio.Tutto sommato sembra annoiarsi della monotonia di quel posto,studia,mangia si allena e dorme,per questo appena può la sera schizza via a contatto con la natura o la gente.Durante il giorno,solo qualche ombra,serpenti o guardiani sbucano da qualche angolo,come per tenerlo d'occhio.Solo da qualche giorno gli è permesso l'accesso alla biblioteca,ma solo quella di libero accesso,dove troviamo libri di storia generale,della vita del clan o dei vari villaggi,il resto dei libri vertono sulla matematica,fisica,armi e conoscenze generali.Il reparto più importante,magari dove vi sono informazioni utili è sempre sorvegliato da un piantone o da qualche serpente arrotolato su se stesso."uhm"tra i corridoi un piccolo scricchiolio attira la sua attenzione,le torcie riflettono le ombre dei passanti,visibili anche dagli angoli delle celle/stanze che ospitano i membri.I reni compiono uno scatto repentini,l'addome si contrae,mentre le braccia slanciano l'intero corpo in avanti,portandosi dapprima seduto per poi alzarsi con le leve inferiori.Le mani andrebbero ad appoggiarsi sulle fredde sbarre,mentre le testa corvina sbucherebbe da esse.Raramente passa qualcuno da li,i suoi occhi si illuminano,sara lei?!"pss"meno si parla qua dentro è meglio è per tutti,almeno questi sono gli ordini che ha ricevuto.Aspetterebbe che la ragazza si girasse,o se non lo avesse sentito dovrebbe ricorrere al piano B. [Dojo - corridoi] Vorrebbe ricercare qualche informazione più dettagliata non solo sul clan e la sua storia, ma anche su Oto, più precisamente sul Nido descritto da Akamataa e su Yamata no Orochi, il Serpente a Otto Teste. Da quanto detto da quello strano individuo, sempre che non si sia inventato tutto, dovrebbe contenere un enorme potere. E lei vuole saperne di più. Continuerebbe a camminare lungo il corridoio, senza fretta, dopo tutto ha tempo ed è paziente. Le torce proiettano ombre inquietanti e rilassanti lungo le pareti, alla fin fine quel posto le infonde un qualche tipo di benessere. Lascia sopita ogni forma di emozione al momento, preferendo concentrarsi solo su quello che è venuta a fare. Il suo cammino però viene interrotto da un flebile suono, un movimento, ma più che altro verrebbe attirata da una leggera voce. Non viene detta nessuna parola particolare, se non un richiamo. Lentamente andrebbe a voltare la testa in direzione di quel suono, e i suoi gialli occhi dovrebbero quindi incontrare la figura di Hiroki, o quanto meno la sua testa, il suo viso. L’espressione della ragazzina rimane per lo più distaccata al momento, anche se un leggerissimo sorrisino si delineerebbe sulle sue pallide labbra. Volgerebbe ora l’intera sua figura verso l’altro, andando poi a guardarsi intorno… non sembra esserci nessun altro, e il silenzio regna sovrano. <Che fai? Attiri la mia attenzione come si fa con gli animali?> una frase spontanea e lievemente provocatoria. Lascia intendere un certo fastidio scherzoso nel tono della sua voce, mentre le braccia ora vengono incrociate al petto. Lo osserva, tuffa i propri occhi nei suoi prima di riprendere parola. <Quindi quella è la tua stanza.> constata l’ovvio, cercando ora di memorizzare accuratamente la posizione di tale porta nel corridoio. Non aggiunge altro, spostando lievemente il peso sulla gamba destra, assumendo una posizione un po’ più comoda per lei. [Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 6 shuriken a spirale – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 5 fumogeni – 5 fuda con tronchi – 5 tonici coagulanti e 1 speciale – 5 tonici recupero chakra e 1 speciale – 5 veleni composto speciale – 2 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C] [stanza/corridoi] Porta l'indice sulle rosee labbra,chiaro segno di mantenere il silenzio,è vero sembrano essere da soli,ma in questo posto forse più solo ti senti e più osservato sei,almeno il teppistello sembra soffrire molto questa cosa,forse anche dalle parole di Kunimitsu stessa.Con un cenno del capo,abbassato come per annuire risponde alla ragazzina dal pallido volto.Osserva il suo vestiario,con le bende che gli catturano la vista.Ama il suo sguardo,nei suoi occhi ci sono fiumi di parole,che forse adesso non possono arrivare alla ragazza.Come detto ha ricevuto da questa mattina il nuovo vestiario,magari richiesto dallo stesso genin,chi lo sa.Sbuca dalla porta fatta di sbranche verticali,unite da uno scheletro di ferro,composto dalle cerniere che ne permettono l'apertura e ovviamente la chiusura.Possiamo tranquillamente vedere all'interno attraverso le sbarre,letto fatto di legno con una coperta ed un piccolo cuscino,una scrivania con sopra una lampada ed una sedia di legno,alle pareti due torce,che illuminano a stento l'armadio ed un comodino,vi è solo una finestra in alto di 1x1 m che da sul cortile.Indossa una felpa grigia con il collo alto a maniche corte,aperta sul torso con una chiusura lampo.Un panno blu fino alle ginocchia copre i pantaloni blu scuro infilati in degli stivali ninja neri aperti sull'avampiede.Sul panno blu è legata una shimenawa,un cordone viola intrecciato che assomiglia a dei serpenti intrecciati fra loro,chiaro richiamo al legame con Orochimaru.Il nodo è ben stretto,gli abiti sono molto resistenti e ben elasticizzati."parla sottovoce"sibila con un leggero sorriso sul volto "come mai sei qui?"domanda,il suo sguardo brilla,quasi luccica alla vista di Kouki.Andrebbe a chiudere la propria cella,semplicemente accostandola,senza chiave o sistemi di sicurezza,per poi avvicinarsi lentamente verso la compagna. [Dojo - corridoi] Osserva con cura il ragazzo, mentre egli si palesa completamente alla sua vita, aprendo la porta ed uscendo. Gli occhi della ragazzina corrono immediatamente ad osservare l’interno della sua stanza. Misera e spoglia, con solo lo stretto necessario. Un letto in legno, coperta, cuscini, comodino, una scrivania con una lampada e un armadio. Nulla di particolarmente esaltante, ma niente che la sorprenda. Decisamente va a cozzare con il mobilio che ha visto nella saletta dove il suo creatore l’ha sempre accolta. Se deve dire la sua preferisce il mobilio nella stanza di Hiroki. Lo osserva, analizza il volto e i vestiti, accentuando il sorriso alla vista di quell’abbigliamento. Le piace, insomma. <Parlo abbastanza sotto voce.> gli risponde, con cura. In effetti ha sempre mantenuto un tono basso e sibilante, anche se sembra volerlo avvolgere con quel tono caldo. L’altro si avvicina a lei, chiudendosi alle spalle la porta della stanza e lei rimane immobile. Decide di rimanere per qualche istante in silenzio prima di rispondere alla sua domanda. <Sono qui per fare delle ricerche.> mormora appena verso di lui, ancora senza sbottonarsi al momento. <Tu stavi poltrendo? Hai imparato qualcosa di nuovo?> domanda, facendo vincere quella sua curiosità. Vuole sapere a che livello sia arrivato, lo deve sapere. Il tutto è perennemente accompagnato da quel piccolo sorriso, mentre con gli occhi cercherebbe di carpire ogni cosa da quelli dell’altro. Deve imparare a lasciarsi andare… con questa convinzione cercherebbe di rilassare il proprio corpo e il proprio viso, ci prova almeno. <Vuoi farmi compagnia?> domanda infine, ed è un azzardo da parte sua. Mai e poi mai avrebbe invitato qualcuno a tenerle compagnia, ma Hiroki è diverso. Non è chiunque altro, è lui. Le gote si colorano appena di rosso, sentendosi una completa sciocca. Lo sguardo infatti viene distolto, e la fronte si corruga. Un’emozione simile all’irritazione prende possesso di lei per nascondere l’imbarazzo. Si volterebbe quindi, nella direzione che stava percorrendo, ma ancora non riprende il passo, attende che lui le dia una risposta. [Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 6 shuriken a spirale – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 5 fumogeni – 5 fuda con tronchi – 5 tonici coagulanti e 1 speciale – 5 tonici recupero chakra e 1 speciale – 5 veleni composto speciale – 2 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C] [corridoi] Sinuoso nei suoi nuovi panni,arriva accanto alla dolce Kouki,tante cose vorrebbe fare,tipo appoggiarle il braccio sulla spalla,toccarla,accarezzarla,ma non può,non può parlare,li dentro si sente bloccato,osservato,più che imbarazzo è un vero fastidio,vorrebbe più importanza,non essere l'allievo da tener d'occhio,bensì un autorità da essere rispettata e lasciata in pace.Ma questo forse lo esternerà fuori da queste mura.Le pareti richiamano probabilmente la forma del cordone viola,un significato ben oltre che una semplice corda che gli tiene fermo il panno blu. "ora del riposino" sibila stizzito con quel tono che scandisce le parole,facendone capire la regola che vige e che ne detta gli orari. "è strano vederti qui,pensavo.."interrompe subito la frase,si stava lasciando andare forse un po troppo,quasi dimenticava,non vuole svelare il suo legame con lei a nessuno,qualsiasi legame esso sia "niente pensavo"allegro ora il tono come per giustificarsi portando la mancina dietro la nuca strofinando i neri capelli,liberi da quel coprifronte lasciato sulla scrivania. "quali ricerche?"domanda mooolto curioso chinando il volto perplesso,forse a lei è permesso accedere in determinate ale della biblioteca "si" risponde,portando i suoi passi al fianco di lei,andando in direzione opposta della sua stanza,verso i corridoi che danno proprio alla biblioteca.Deglutisce,pensieroso,chissà sta pensando forse ad un piano. [Dojo - corridoi] Lo osserva con molta attenzione, cercando di comprenderne i comportamenti un po’ diversi dal solito. È come se si stesse sforzando di fare diversamente dal solito, come se qualcosa lo bloccasse. Lei attende, non si sposta, non avanza, ma ascolta quelle sue prime parole che stizzite lasciano le sue labbra. Il suo sorriso si accentua, divenendo un piccolo ghigno. <Fai il riposino come i bimbi piccoli?> commenta sibilando verso di lui, cercando probabilmente di provocarlo. Le sue successive parole muoiono lì, e le riprende stravolgendo completamente quello che voleva dire. La ragazzina si infastidisce, assume un’espressione stizzita, ma non è propriamente il comportamento dell’altro a darle sui nervi. <Pensavi.> commenta, osservando il lungo corridoio. <Non farti condizionare da niente e nessuno.> gli regala quelle semplici ma profonde parole, quindi riprende il suo passo verso la biblioteca del Dojo. Una camminata lenta e tranquilla, ma rigida, e il suo sguardo giallo rimane puntato dinnanzi a sé, senza più guardare l’altro. <Volevo informarmi su qualcosa che mi è stato detto. Riguardo al Clan, forse, e riguardo a Oto.> commenta, senza aggiungere altro e lasciandosi guidare, in certi punti, dal ragazzo, il quale probabilmente conosce la strada anche meglio di lei. Non sa se può accedere a determinate aree, ma di sicuro al momento si limiterà a cercare in tutto quello che le sarà possibile. <Un tipo mi ha parlato di qualcosa in grado di dare molto potere. Quindi volevo solo assicurarmi che esista e non sia solo una fantasia.> commenta tranquillamente verso l’altro, mentre si dovrebbero avvicinare sempre di più alla biblioteca. <Comunque ti stanno bene i nuovi vestiti.> nulla, oggi è lei quella che si sta lasciando andare, smossa dagli ultimi avvenimenti che l’hanno resa decisamente più felice. Il suo sibilare viene interrotto, accorgendosi solo ora che l’altro non ha risposto alla sua domanda riguardo a quello che ha imparato, ma non importa, magari avranno altre occasioni. [Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 6 shuriken a spirale – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 5 fumogeni – 5 fuda con tronchi – 5 tonici coagulanti e 1 speciale – 5 tonici recupero chakra e 1 speciale – 5 veleni composto speciale – 2 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C] [corridoi] Avanza al fianco della Yakushi,portando i suoi stivali lunghi nuovi di zecca,uno avanti all'altro con sicurezza.Ascolta le parole della ragazza,le afferra capendone il significato,ma non puo parlarle se non avvicinandosi all'orecchio,questa volta si avvicinerebbe a lei in maniera abbastanza veloce,non appena avessero girato l'angolo che porta al corridoio della biblioteca,in quella manovra,forse conoscendo i punti ciechi o data la sua esperienza del luogo,andrebbe a sussurrare all'orecchio sinistro di lei tre veloccissime parole "mi sei mancata" il tono è bollente,come se volesse farla sciogliere,come se l'unica soluzione fosse strapparsi i vestiti dal caldo,ma ovviamente questo è cio che pensa lui,bisogna vedere se effettivamente sia il tono giusto,ad ogni modo il suo dire è sincero.Riporterebbe immediatamente la testa dritta avanti a se,concentrandosi sulle ricerche della ragazza "allora ti accompagno fin dentro,poi dovrai studiare da sola,al momento non posso accedere ad alcune informazioni" tutto sommato il tono è calmo e rilassato,conscio e anche d'accordo con tale restrizzione,al momento deve apprendere le basi,e anche se ripetitive,il ripeterle fino alla nausea lo stanno facendo crescere molto preparato.Arrosisce a tal complimento,ma il suo imbarazzo deve essere subito rimpiazzato dall'immancabile arroganza "lo so" il suo ghigno dovrebbe ringraziarla,ormai possono usare i toni della voce per comunicarsi,senza più guardarsi in volto,raggiungendo pian piano sempre piu affinità.Ora a qualche metro da loro l'ultima fiaccola illumina la porta chiusa della biblioteca,con sopra una targhetta che ne annuncia la stanza. [Dojo - corridoi] In silenzio continua a camminare con affianco lo Yakushi, spera vivamente che le sue parole siano state recepite, e quindi non aggiunge altro, non avendo anche niente da dire al momento. Una volta girato l’angolo, però, l’altro le si avvicinerebbe ancor di più, sussurrando al suo orecchie delle semplici ma importanti parole. Il sapere di essergli mancata, in un qualche modo, procura in lei emozioni forti e positive. Il cuore le balza nel petto, iniziando ad aumentare la sua velocità, mentre le gote si colorato ancora di rosso, ma di un rosso più intenso. Il tutto fa provare dentro di lei una situazione di calore, un calore forte ed avvolgente, che le piace. Assapora quelle parole come assapora i propri sentimenti. Non risponde, ma cercherebbe di sfiorare il dorso della sua mano con le sue delicate dita. Un segno, un gesto, pregno di significato. <Puoi comunque rimanere con me.> commenta sussurrando verso di lui, preferendo rispondere alle sue parole in quel modo, cercando di fargli cogliere l’inclinazione della voce e il sorrisino che va ora a donargli. È come se fossero perennemente impegnati in una danza. Si trova bene con lui, e ora più che mai riesce a capire di volere la sua presenza in questo momento. Il complimento gli viene fatto, e anche lui, come lei, nasconde l’imbarazzo dietro all’arroganza. Ne ascolta il tono, ne osserva il ghigno e lo comprende. Un sogghigno che viene ricambiato dalla ragazzina, mentre finalmente raggiungono la porta della biblioteca. Non è di molte parole, ma è tutto il resto che parla per lei. Il corpo, gli occhi, l’intonazione della voce in quelle poche parole. Non conosce quelle emozioni, non comprende il perché, ma ha deciso di lasciarsi andare, non a peso morto, ma almeno un poco. <Vieni.> entrerebbe quindi nella biblioteca, e una volta fatto il suo ingresso si guarderebbe intorno giusto per farsi un’idea dei libri e del luogo. [Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 6 shuriken a spirale – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 5 fumogeni – 5 fuda con tronchi – 5 tonici coagulanti e 1 speciale – 5 tonici recupero chakra e 1 speciale – 5 veleni composto speciale – 2 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C] [corridoi/biblioteca] Arrivano quasi sull'uscio della porta,quando come l'altra sera le loro mani si sfiorano,sente le sue dita sulla propria mano,un brivido percorre la sua schiena,scuotendogli i nervi,il respiro accellera come il suo battito,gli piace tantissimo ciò che la ragazza gli regala.Rimane silente,si chiude in se stesso,sembra essere piu forte di lui,l'intero Dojo sembra tenerlo sotto pressione,lo fa scoppiare dentro,quest'atmosfera di silenzio,tetra lo angoscia,lo innervosisce,ma d'altro canto lo rende sicuro di sè,piu attento ai dettagli,gli fortfica i nervi e la mente,ogni giorno apprende e ripete le sue conoscienze,formandolo come un ninja migliore,difatti dopo l'accademia tutti i suoi studi si concentrano in queste stanze. "devo trovarla,sono pronto"ormai è deciso,anche la presenza di Kuoki gli da una spinta in più,al primo incontro la madre dei serpenti gli ha manifestato il dover essere piu forte e preparato per venir a conoscenza del suo passato e della storia completa del clan,o di eventuali segreti importanti.Le labbra sono strette concentrate,lo sguardo diventa tetro,si stringe,le sopracciglia stringono sugli occhi,concentrandone il volto.Sembra davvero deciso,sente il suo corpo in forma,ha anche imparato diverse tecniche del clan,grazie allo shinobi che lo segue nel percorso."capito?"la domanda sembra rivolta al luogo aperto che si presenta d'innanzi ai due.Qui qualche finestra più grande illumina il posto,mentre man mano che ci si allontana dall'ingresso tornano le torcie ad indicare gli scaffali,in fondo alla stanza un altra porta di solito sorvegliata.Forse trova sempre qualcuno quando è solo,oggi sembra sgombra."prova qui"indica degli scaffali in direzione opposta alle finestre,il tono è leggermente tremolante,ha voglia di scoprire cosa cela quella porta,ma d'altro lato ammettiamolo ha una paura fottuta.Conosce il proprio corpo e le sue potenzialità,proprio per questo sà che chi conosce o è più forte di lui puo annientarlo nel giro di qualche secondo. [Dojo - biblioteca] Compie qualche passo all’interno della biblioteca, cercando di posare il proprio sguardo su qualcosa che possa esserle utile per le sue ricerche. Non sa nemmeno se quel tipo le abbia detto la verità, ma ha stuzzicato la sua curiosità ed ha intenzione di risolverla. Quel gesto che regala ad Hiroki rende il tutto più piacevole, la loro danza continua e chissà per qualche tempo continuerà. Dentro di sé la ragazzina spera di avere presto delle risposte e delle sicurezze, ma al momento cerca di studiare meglio la situazione che avvolge entrambi. Il cuore batte veloce, ma lei continua a stare al suo fianco, come se ne ricercasse la presenza. Le sue parole però la distolgono dai suoi pensieri, andando a guardarlo con fare dubbioso e perplesso. <Cosa dovresti trovare?> domanda, confusa, mentre l’altro sembra parlare con chissà chi… che abbia anche lui una seconda personalità? Lo osserva aprendo gli occhi di più, come se fosse felice di aver trovato un compagno così simile a lei. Nonostante non auguri a nessuno di avere una Voce nella testa. E solo allora si rende conto che forse sarebbe un qualcosa di cui dovrebbe parlare ad Hiroki. Ma non ora, deve svolgere delle ricerche. Segue il consiglio dell’altro e inizia a raccogliere vari libri sul Clan e su Oto, sperando di poterci trovare quello che cerca. <Bene.> una volta trovati andrebbe a sedersi ad un tavolo, ponendo tutti i volumi davanti a lei ed invitando l’altro a sedersi insieme a lui. Passerà tutto il tempo necessario su quei libri, per poi salutare Hiroki e dirigersi verso l’esterno… ha un treno da prendere per tornare a Konoha. [Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 6 shuriken a spirale – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 5 fumogeni – 5 fuda con tronchi – 5 tonici coagulanti e 1 speciale – 5 tonici recupero chakra e 1 speciale – 5 veleni composto speciale – 2 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C][END] [corridoi/biblioteca] Guarda con fare piu rilassato,tranquilizzandosi cercando di mostrarsi il solito,ma gli riesce difficile e probabilmente Kuoki ha notato questa differenza.Segue il fare della genin mentre sceglie accuratamente i libri e le enciclopedie,si mette seduta,lui invece andrebbe a poggiare i palmi delle mani sul tavolo,prendendolo dagli spigoli e avvolgendolo con le falangi "K-u-n-i-m-i-t-s-u"scandisce le lettere come per farsi ascoltare da quella stanza,che chissà cela qualche presenza a loro sconosciuta.Fletterebbe il corpo in avanti mentre il ginocchio sinistro leggermente piegato in avanti gli da la possibilità di allungarsi verso la ragazza andandola a salutare prima che inizi le sue ricerche "ci vediamo in missione,così ti mostro cosa ho imparato" solo adesso risponderebbe a quella domanda,lascerebbe la stanza con aria fredda e distaccata,sa di aver nominato quel nome proprio per farsi sentire,il tono era rispettoso,ma allo stesso tempo provocatorio,è stanco di quella pressione che avverte,vuole essere lasciato in pace,poco gli importa del suo passato,piuttosto quello che gli preme è diventare più forte,migliorandosi sempre più,e spera che durante la missione,la stessa madre possa appurarsi di cio che è diventato.Andrebbe a risollevarsi lasciando silenziosamente la stanza,magari andando a prendere un pò d'aria,lontano da quel posto che lo soffoca,ma al quale come già detto deve moltissimo.[end]