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con Namika, Tayuya

17:26 Tayuya:
  [Centro] Quest’oggi la giovane Akimichi ha preso in considerazione l’idea di fare una passeggiata per le vie di Konoha, il suo villaggio. Dopo aver svolto varie faccende a casa ed essere passata in ospedale dalla madre, si è lasciata trasportare dai pensieri e dalla volontà di non rientrare subito, ma di concedersi una boccata d’aria. Indossa un kimono corto e smanicato, di colore rosso e con delle rifiniture bordeaux. Al di sotto di esso le gambe sono coperte da un paio di pantaloni color rosa pallido, morbidi e freschi, che si stringono alle caviglie, mentre al livello del busto indossa una maglietta del medesimo colore dei pantaloni, leggera anch’essa e dalle maniche lunghe e morbide. Ai piedi invece indossa delle scarpe nere senza tacco, simili a ballerine e la vita è stretta da una fascia color bordeaux, sopra di essa un nastro legato sul davanti in un morbido e piccolo fiocco. Alla coscia destra infine il porta kunai e shuriken, con al suo interno tre kunai, tre shuriken e un set da cinque fumogeni. La sua altezza e la sua corporatura sono decisamente nella media, forse leggermente più bassa rispetto alle altre ragazze della sua età, ma in definitiva ben proporzionata. I capelli sono mossi ed ondulati, tenuti corti ad incorniciarle il viso dolce e gentile, mentre gli occhi sono di un delicato color viola, immersi nei suoi stessi pensieri. La mente la porta lontana e la costringe a sollevare la mano destra per portarsela al collo, lì dove porta la sua collana, quella regalatale da suo padre. Ne sfiora il ciondolo di fattura rotonda, con su raffigurato un albero rosso e stilizzato, su sfondo azzurro. I polpastrelli delineano quella forza in maniera delicata, mentre i pensieri si intensificano. Passo tranquillo, ma deciso, va per la sua strada raggiungendo il centro di Konoha, e la sua attenzione verrebbe attirata da un negozio di dolci posto alla sua destra. Arresterebbe quindi il passo, voltando l’intera sua figura verso la vetrina, mentre l’espressione rimarrebbe rilassata e serena, anzi… ora il sorriso si intensificherebbe ancor di più, sentendosi decisamente più felice. Quei dolcetti stanno tentando la sua già debole volontà quando si tratta di cibo o delle sue passioni, come il collezionare cose, dalle più comprensibili, alle più inutili. [Equipaggiamento: 3 kunai – 3 shuriken – un set da 5 fumogeni]

17:41 Namika:
  [Centro] A quanto pare la tempesta della sera precedente ha deciso di calmarsi lasciando lo spazio ad un tempo più calmo e tranquillo. La luce del Sole risplende sul villaggio di Konoha filtrata di tanto in tanto da qualche nuvola che si piazza davanti alla stella, ma per il resto si sta bene. Il duo Inuzuka ha deciso di uscire poco prima per andare a prendersi qualcosa in centro come merenda poiché a casa il frigo è quasi completamente vuoto. Magari, successivamente, andranno anche a fare la spesa, ma per adesso si limitano a mangiare. Per la veloce uscita in centro ha deciso di non indossare in alcun modo abiti che potrebbero identificarla come una ninja del villaggio, semplicemente si è vestita ordinariamente, come la maggior parte delle persone che gironzolano in centro. La parte superiore del corpo è coperta da una felpa color panna chiusa e con un’unica tasca centrale che si estende sull’addome, le gambe sono fasciate invece da un paio di pantaloni di tuta grigi scuri che le rimangono larghi sulle cosce e sui polpacci per poi chiudersi appena sopra le caviglie. Quest’ultime rimangono, dunque, libere e poco sotto di esse iniziano un paio di sneakers chiare che le fasciano il piede. I capelli rosei sono tenuti ordinati e le arrivano appena sotto le orecchie coprendole, mentre due zanne rosse sono presenti sulle guance e rappresentano la sua appartenenza al clan da cui discende, gli Inuzuka. Accanto a lei si trova il piccolo Seth, un cucciolo di cane totalmente bianco se non fosse per quelle piccole sfumature grigie presenti sul capo e appena sotto il collo. Il naso è umido e si muove andando ad odorare le gambe di chi gironzola all’interno del negozio di dolci nel quale si trovano. Lo stesso negozio al quale Yona si è avvicinata per poter osservare la vetrina. <Io direi che questi bastano, ne dovrebbero rimanere anche un po’ per papà e Argo.> Commenta velocemente dopo aver pagato i biscotti e uscire dal negozio di dolci. <Arrivederci.> Dice immediatamente alla dipendente per poi uscire dalla porta e prendersi una bella boccata d’aria. Gli occhietti verdi si muovono di qua e di là e, prima di spostarsi dall’ingresso del negozio, vanno a posarsi sul compagno canide. <Ne vuoi uno?> Chiede con il sacchettino bianco in mano, attenendo una sua possibile reazione.

17:56 Tayuya:
  [Centro] Il sollievo di aver superato l’esame teorico ha lasciato spazio, intanto, a una nuova ansia, dato che ora l’aspetta il pratico… e se è sempre stata una frana negli studi, lo è ancor di più quando si tratta del combattimento. Eppure è ben determinata ad arrivare alla fine della via che ha scelto, nonostante ancora oggi sua madre ha cercato di farle cambiare idea. Meglio distrarsi con dei buoni dolcetti, no? Le temperature sono accettabili e il tempo lo è altrettanto se non fosse per qualche nuvola, ma nulla di terribile. Come scossa da qualche tipo di fremito, le mani vanno ad infilarsi nelle tasche dei pantaloni, andando a ravanare in esse e cercando i suoi spiccioli. Espressione concentrata che muta non appena le proprie dita riescono a sentire il contatto col metallo delle monete. <Ah ah!> vittoriosa ed esultante, la ragazza va ad estrarre la mano destra, portando il palmo verso il suo sguardo ed osservando le monete. Man mano che le conta, però, il viso si intristisce, assumendo sfumature disperante, mentre con orrore si rende conto di non possedere abbastanza soldi per il momento. <La vita è così ingiusta…> rimette i soldi nella tasca, mentre con fare quasi melodrammatico torna ad osservare la vetrina. Quei dolci così invitanti e la sua impossibilità a comprarne qualcuno. E dire che a casa il cibo non manca, ma probabilmente la quindicenne si è fissata su quelle prelibatezze. In quel momento la figura di una ragazza dai deliziosi capelli rosa fa la sua apparizione sull’uscio del negozio, intenta ad uscirne. La osserva per bene, puntando poi il suo sguardo sul cagnolino che si porta appresso… e solo in quel momento tornerebbe veloce a guardare il viso dell’altra, accorgendosi di un particolare che le era sfuggito, non si sa bene come… le zanne rosse sulle guance. Quel segno, più il cagnolino, fa intendere bene a che famiglia appartenga la ragazza. Il viso si distende in un’espressione emozionata, gli occhi paiono luccicare, eppure non le sembra di notare nessun copri fronte, quindi magari non è una ninja. La tentazione di accarezzare quel cagnolino è forte, troppo forte per essere ignorata… ma ancor più forte è il sacchettino che la ragazza stringe tra le mani. Ha una forza talmente tale da attirare la sua completa attenzione e portare la ragazzina a sollevare timidamente una mano. <Io ne vorrei uno!> risponde lei a quella domanda che la ragazza ha palesemente rivolto al proprio compagno animale. La voce è speranzosa, alta da potersi fare sentire, ma timida. Lo sguardo segnato dalla supplica e il tutto che la rende quantomeno buffa. Tuttavia si rende conto, anche se troppo tardi, di aver parlato decisamente a sproposito. Il viso arrossisce, sentendosi una gran maleducata. <Cioè… no…! Ecco, ho parlato senza pensare!> come le capita spesso. Un sorriso nervoso ed imbarazzato si delinea sul suo volto, ancora rosso, mentre la mano viene mossa davanti al viso, come a voler scacciare qualche mosca, o l’accaduto. <Scusa.> per lo meno si premura di scusarsi, ed infine dal sacchetto, il suo sguardo tornerebbe dapprima sulla ragazza e poi sul cagnolino. <E’ davvero carino, come si chiama? Si può accarezzare?> chiede, e il viso si addolcisce mentre il tono si fa decisamente più educato. [Equipaggiamento: 3 kunai – 3 shuriken – un set da 5 fumogeni]

18:19 Namika:
  [Centro] Le gambe rimangono ferme non appena esce dalla porta e gli occhietti verdi si soffermano particolarmente sulla figura del compagno canide, una figura piccola ma pur sempre che emana una certa energia e attività, un po’ come quella di Namika. Lo sguardo sveglio rimane, dunque, fisso su di lui fino a quando non le arriva alle orecchie una voce femminile che, almeno sul momento, non riesce riconoscere come una voce familiare e conosciuta. Si volta quasi immediatamente verso la direzione da cui è arrivata e non può che andare ad osservare Yona. Gli occhioni verdi rimangono fissi sulla sua figura per qualche secondo, la scrutano cercando però di non risultare troppo insistente o inopportuna. <Uh?> Mugugna fra se e se lanciando un piccolo sguardo verso Seth che nel frattempo ha, anche lui, posato l’attenzione sulla Deshi. A poco a poco le labbra sottili si allargano e gli angoli della bocca vanno a portarsi verso l’alto andando a formare un debole sorriso che diventa sempre più solare e grande ad ogni attimo che passa. <Ciao.> Saluta andando ad alzare anche la mano sinistra, quella libera dal sacchettino bianco. Per il momento lascia da parte la domanda che inizialmente le ha rivolto la ragazza, preferendo soffermarsi su altro, sul suo compagno canide che va ad osservare nuovamente. <Lui è Seth.> Dice andando a piegare le gambe e accovacciarsi su di esse, in modo da essere solo leggermente più alta del cucciolo che è lì da parte a lei, seduto. Un piccolo sorriso tiepido le si forma poi sulle labbra ed ecco che lo sguardo si sposta nuovamente sulla quindicenne andando a muovere il capo in segno di assenso facendo ondeggiare con esso anche i capelli rosei. <Ma certo, fai pure. È un giocherellone.> Ammette andando a confermare il gesto con il capo fatto un attimo prima. <E te fai il bravo.> Si sa mai che, come con Satoru, si metta a mordicchiare la caviglia anche a lei. Le spallucce vengono poi alzate andando, finalmente, a posare gli occhietti attenti sul suo sacchettino bianco, con all’interno biscotti dolci in abbondanza. La mancina si infila all’interno di essa e dopo qualche attimo riesce con un biscotto a forma di ciotola di ramen che lascia prendere a Seth. Una piccola spinta sulle gambe ed eccola di nuovo in posizione eretta con lo sguardo, questa volta, rivolto verso la Akimichi. <Non scusarti, ce ne sono anche per te.> Sorride solare, con uno di quei sorrisi che mettono il buon umore solo a guardarli. E detto questo l’arto superiore destro va ad allungarsi verso la figura altrui, lasciandole la possibilità di prendere i biscotti che può scegliere tra le varie forme, come quelle della faccia dell’Hokage (?), il simbolo della Foglia, ciotole di ramen e tanto altro ancora.

18:33 Tayuya:
  [Centro] La ragazza spera vivamente di non essere stata troppo maleducata o invadente… dopo tutto si è inserita di prepotenza in una discussione che non la riguardava. Attende in silenzio una reazione dell’altra, temendo in maniera esagerata il giudizio altrui… e come darle torto? Comunque la rosa va ad allargare un dolce e solare sorriso, il quale sembra disperdere tutta l’ansia e l’angoscia che si stava accumulando nell’animo della rossa. Un sorriso che viene ricambiato, grande e solare anche il suo, sentendosi decisamente entusiasta e lasciandolo trapelare senza problemi dal suo viso raggiante. <Ciao! A entrambi.> esclama verso il duo, per poi attendere solo le risposte dell’altra, non avvicinandosi se prima non le sia stato dato il permesso. <Seth, che bel nome.> afferma sincera e spontanea, mentre rimane ad osservare la ragazza che si accovaccia di fianco al cucciolo. La quindicenne cerca di trattenersi dalla voglia di affondare le sue mani nel pelo del cucciolo, per donargli qualche dolce carezza, ma ancora aspetta fino a quando non sente la risposta dell’altra. Decisamente più sollevata, non se lo fa ripetere due volte, ed ecco quindi che si avvicinerebbe al cagnolino per poi accovacciarsi anche lei. Se ci fosse riuscita poserebbe entrambi le mani ai lati del muso del cucciolo, iniziando a coccolarlo. <Oh, che carino! Grazie.> non esita a ringraziare, mentre cercherebbe di puntare il proprio sguardo dolce ed ingenuo in quello del canide. <Scommetto che avere un’intesa tutta vostra e particolare, mi piacerebbe averla anche io con gli animali… cioè, ce l’ho! Solo che non così intensa come quella che si potrebbe creare con un compagno animale.> sa che il clan dell’altra va ben oltre ad un semplice legame affettivo e quel pensiero la porta a sorridere dolcemente, in maniera affettuosa, mentre continuerebbe ad accarezzarlo, smettendo solo quando la padrona deciderebbe di dare quel biscotto al proprio cagnolino. Allora allontanerebbe le mani, permettendo al canide di mangiare in tutta tranquillità, ma senza rialzarsi. <Io un rapporto così intenso ce l’ho con un sacco di cose inutili, e con il cibo.> ammette infine, divertita da se stessa, per poi volgere lo sguardo verso la ragazza, quando le offre per l’appunto un biscotto. È in quel momento che la giovane andrebbe a tornare dritta sulle sue gambe, osservando l’altra come se fosse la sua salvatrice. <Grazie! Non ho abbastanza soldi per comprare qualche dolce… me ne farò bastare uno.> decisamente colma di gratitudine mentre va ad osservare i biscotti contenuti nel sacchetto, e uno in particolare attira la sua attenzione. <Ah! L’Hokage!> senza indugi afferrerebbe il biscotto con sicurezza, andando a sollevarlo davanti ai propri occhi… come se avesse trovato una sorta di figurina rara. Entusiasta per così poco, in un semplice biscotto col volto di uno dei ninja che tanto ammira. E starebbe così… a rimirarlo, senza mangiarlo, con un sorriso decisamente sciocco sul viso. [Equipaggiamento: 3 kunai – 3 shuriken – un set da 5 fumogeni]

18:59 Namika:
  [Centro] L’attenzione rimane puntata sulla ragazza che ha davanti, la scruta ancora per qualche secondo e serrando le labbra. Avrà più o meno la sua età, anno in più o anno in meno non fa differenza. Un piccolo cenno con il capo viene fatto non appena l’altra ricambia il suo saluto e non può che andare a portare gli occhietti verdi su Seth non appena si parla del suo nome e il cucciolo, a sentirsi chiamare, va a spostare il muso lungo verso la Akimichi. <Oh, grazie mille. È l’unico che sembrava gli piacesse quando mi è stato affidato.> Ammette andando a stringere le spallucce per poi schioccare un paio di volte la lingua sul palato producendo un leggero rumore che si diffonde intorno alla sua figura. Osserva poi i movimenti di Yona non appena le dice che può accarezzare il cucciolo. Lascia che faccia quello che deve fare, ma tiene sempre sott’occhio Seth, è un piccolo vivace e decisamente instabile, si sa mai cosa potrebbe saltargli in testa. Ma, a quanto pare, per adesso si limita ad accogliere le carezze della quindicenne andando scodinzolare e a spostare lateralmente il capo, cercando di aderire il più possibile alla mano destra della Deshi. <Uh?> Non appena le parla dell’intesa con la piccola palla di pelo non può che andare a sorridere, un sorriso che si forma spontaneo e sincero sul volto della Genin. Annuisce un paio di volte per poi prendere un bel respiro e prendere a parlare. <È un’intesa unica nel suo genere.> Tranquilla nel modo di parlare e, senza dubbio, si può notare quella sfumatura piena di emozioni positive che ha ogni volta che parla del suo legame con Seth. <Sono responsabile di lui e lui è responsabile di me, ci gestiamo a vicenda.> Soprattutto a causa dei caratterini forti che si ritrovano entrambi. <È per questo che non mi piace che gli altri mi dicano che sono la sua padrona. Sono una sua amica, una sua compagna di avventure e lui è lo stesso per me.> Un piccolo sospiro viene lasciato andare dalle labbra sottili mentre gli occhietti verdi si spostano velocemente da Yona a Seth, senza fermarsi un attimo, come se le cose che sta dicendo le sta dicendo ad entrambi. <Mmh, beh io e questa palla di pelo passiamo ogni istante insieme più o meno.> Escludiamo la doccia e quant’altro ovviamente. <Condividiamo un po’ tutto, momenti brutti e momenti belli.> Non che ne abbiano passate chissà quante insieme, ma è sicura che riusciranno a superare qualunque cosa. <Il cibo non è una cosa inutile!> Esclama, andando a fare un piccolo sorriso in direzione della ragazza per poi scrollare le spalle e continuare a parlare un attimo dopo. <Ognuno ha le sue affinità.> Ammette per poi umettare le labbra e lanciare una nuova piccola occhiata a Seth, occhiata che si sposta sul sacchettino bianco che ha in mano non appena la Akimichi ci infila dentro la mano e se ne esce con la faccia dell’Hokage. <Uuuh, bella scelta!> Dice andando a strizzare un occhiolino alla ragazza per poi muovere per qualche altro secondo il braccio destro, come a volerla intimare di prenderne un altro, a lei non dispiace mica, ne ha in abbondanza di biscotti.

19:14 Tayuya:
  [Centro] Ascolta le parole dell’altra con estrema attenzione quando le parla a riguardo del nome scelto dal cucciolo stesso. Sorride la rossa, gentile e sincera, andando ad annuire. <Si, mi pare giusto.> una considerazione riguardo al fatto che sono gli animali a scegliersi i propri nomi, dopo tutto hanno una loro volontà. Continuerebbe ad accarezzare il cane, donandogli più coccole possibili, a meno che l’altro non si distacchi prima. Una gioia per lei sentirlo accettare quella sua mano, poggiandoci il muso… una semplice azione che però fa nascere un’immensa gioia nel cuore della ragazza. Non dice altro, lasciando che la ragazza esprima tutto quello che sente riguardo all’intensa che ha con il suo compagno, capendo che in effetti non è un rapporto tra padrona ed animale. <In effetti hai ragione. Siete compagni, lui non ti appartiene in senso materiale, ma vi appartenete a vicenda in senso astratto, parlando di anima.> è convinta di quello che dice, sentendo però nascere in lei una sorta di tristezza man mano che l’altra va a spiegarle nel dettaglio quell’amicizia che li lega. Il viso si adombra, il sorriso diventa decisamente più triste e nostalgico. <Avevo anche io un legame, un’intesa simile… così profonda.> non con un animale, ma con una persona. La sua amica, sua sorella e compagna di avventure. Un nodo le si stringe alla gola, portando una profonda sofferenza nel suo cuore. Si sono allontanate e lei non ha nessuna idea di come riavvicinarsi, ma a dirla tutta non crede nemmeno di esserne degna o di meritarlo. Deglutisce, cercando di sciogliere quel nodo, attimi profondi e pregni di significato, ma la ragazza va a scuotere la testa con forza, per scacciare con forza quei sentimenti negativi. <E’ davvero una bella intesa, si!> si rialzerebbe dunque, riacquistando il suo buon umore in poco tempo, e rivolgendo verso la ragazza un ampio sorriso dolce, per scacciare le nubi. <Oh, no, non volevo dire che il cibo è inutile, anzi!> si corregge subito per quel piccolo malinteso, sia mai pensare una cosa simile del cibo! Ed così che infatti si ritrova a tenere fra le mani il biscotto-hokage, sperando che non voglia conservarlo gelosamente… sarebbe inquietante. <Già! Ah, non mi sono presentata, che maleducata.> come al solito, sembra che se lo dimentichi spesso. Andrebbe a mettersi il biscotto in tasca, quindi allungherebbe una mano verso la ragazza, gentile nei modi e nello sguardo. <Mi chiamo Yona Akimichi, piacere.> sincera nel suo dire, attenderebbe dunque una risposta dall’altra. [Equipaggiamento: 3 kunai – 3 shuriken – un set da 5 fumogeni]

19:32 Namika:
  [Centro] A quanto pare Seth ha trovato qualcuno con cui divertirsi e mentre la ragazza continua ad accarezzarlo lui si distaccherebbe per qualche attimo andando ad appoggiare il petto al suolo per poi, con una piccola giravolta, andare ad alzare le zampette bianche dal terreno lasciando che tutto il peso sia sopportato dal corpo e dalla schiena che ha appena fatto aderire all’asfalto del villaggio, si trova a pancia in su in poche parole. Una piccola risatina divertita dalle labbra sottili della Inuzuka andando a sorridere dolcemente in direzione del compagno canide per poi uscirsene con un semplice: <Giocherellone che non sei altro.> E detto questo lascia che la piccola palla di pelo rimanga in quella posizione per farsi accarezzare dalla Akimichi, andando piuttosto a concentrare l’attenzione sulla figura dell’altra e sulle sue parole. Parole che le fanno provare, in un certo senso, forti emozioni, emozioni che provengono da quel legame che ha con Seth, quel legame che si sta solidificando sempre di più ogni giorno che passa. <Esatto, è un legame d’animo.> Ha trovato le parole giuste per descriverlo prendendo spunto dalle parole di Yona, alla quale sorride tiepidamente. Non appena però la ragazza parla della sua intesa non può che starsene zitta, rimanendo ad ascoltare quello che ha da dirle. Scrolla le spalle, prende un profondo respiro e non appena l’altra si zittisce è lei che inizia ad muovere le labbra per sbiascicare qualcosa. <Parli al passato.> Inizia per poi umettarsi le labbra con un veloce movimento della lingua e riprendere un attimo dopo. <Perché? È successo qualcosa?> Chiede immediatamente e, come sempre, è senza tatto e un po’ brusca in situazioni come quelle, ma non ci pensa, parla senza alcun tipo di filtro, impulsivamente. L’attenzione rimane su di lei, un’attenzione sincera, vera, che aspetta senza alcuna impazienza la riposta altrui. E mentre l’attende va a concentrarsi su altro, su un altro argomento che le due hanno tirato in ballo: il cibo. <Ah, ecco.> E mentre lo dice va a strizzare un occhiolino amichevole verso la quindicenne per poi ascoltare la sua presentazione. <Uhm. Akimichi? Il clan?> Chiede con vivo interesse e viva curiosità verso la Deshi per poi con un sorrisone presente sul volto presentarsi a sua volta. <Namika Inuzuka, piacere mio.> E detto questo inclina leggermente la testolina a destra, rimanendo con quel sorriso dipinto sulle labbra.

19:45 Tayuya:
  [Centro] Talmente presa da quelle coccole che per qualche istante pare estraniarsi e concentrarsi unicamente sul cucciolo che sdraia a terra, mostrando la pancia alla ragazza. Una piccola risata sincera fuori esce dalle sue labbra, mentre andrebbe a dare qualche coccola anche in quella zona più sensibile. A quanto pare sembrano giungere ad un accordo di termini… un legame d’animo. Nulla di più puro e vero secondo la rossa e, a quanto pare, anche per l’altra ragazza. <Proprio così. Puro e vero.> lo espone anche verbalmente, volendo dire la sua anche su quel punto di vista. Non le sta dispiacendo per niente quell’incontro, trovandolo decisamente raggiante, in grado di illuminarle la giornata. Almeno fino a quando non si va a toccare il tasto dolente del passato. Quel legame tanto intenso che pare essersi spezzato in una sola notte… e lei non sa come rimediare. Le parole della rosa sono decisamente dirette, ma non se ne sente offesa, anzi, va ad annuire senza ancora giungere nulla. Un silenzio che inizia a far parte di lei sempre più, lentamente, fino a raggiungere il suo animo, distorcendolo. <Purtroppo ora non siamo più tanto amiche. Non è stata colpa sua e nemmeno mia… credo. Una serie di eventi, e lei ha perso qualcuno. Mi sento responsabile e ci siamo allontanate l’una dall’altra.> ne parla, ma senza in realtà dire molto, ma mostrando attraverso il tono e l’espressione del viso, un profondo dolore. <Non so come rimediare, non so proprio…> ammette quella sua debolezza per la prima volta verso qualcuno, forse proprio perché l’altra in un qualche modo, col suo fare, la fa sentire al sicuro, protetta. Non nota pregiudizi nel suo modo di fare, non nota malignità nella sua voce. Ed è tanto per la rossa. Sospira, senza aggiungere altro e concentrandosi quindi con le rispettive presentazioni. Il sorriso torna sulle sue labbra, annuendo. <Si, il clan, anche se per il momento non sembra che io abbia ereditato nulla.> insomma, il sangue l’ha tradita… in ogni senso a dire la verità. Rimane una ragazzina poco abile e poco portata, ma che ancora si ostina ad andare avanti per quella strada. L’espressione si fa sempre più serena, il sorriso si allarga. <Piacere di conoscerti Namika!> è sincera ed entusiasta, e per qualche secondo rimane ad osservarla con curiosità, mentre nella sua testa nascono nuove parole, nuove domande. <Io… sono ancora una deshi, ma spero di diventare ninja! E tu? Sei un’allieva?> domanda lasciandosi trasportare dalla curiosità, mentre il sole pian piano inizia a calare. [Equipaggiamento: 3 kunai – 3 shuriken – un set da 5 fumogeni]

20:03 Namika:
  [Centro] A quanto pare quella merenda in centro si sta dilungando un po’ troppo, ma non importa, dopotutto ha iniziato una conversazione piacevole con la Deshi ed è decisa più che mai a portarla avanti. Gli occhietti verdi si muovono freneticamente tra la figura altrui e quella di Seth, andando ad osservare la Akimichi che accarezza e coccola beatamente il suo cucciolo. È un’immagine come un’altra, ma non può che sorridere nuovamente alla vista di quei due che sembrano divertirsi e trovarsi bene. Annuisce un paio di volte alle parole dell’altra per poi stringere le spallucce e non commentare oltre, almeno per adesso. Preferisce andare a concentrarsi sulla storia dell’altra, sulla risposta alla domanda che ha posto prima in un modo quasi brusco e sicuramente impulsivo. Se ne accorge dopo di aver fatto un errore, un po’ come sempre, e il sorriso che ha dipinto in volto si affievolisce a poco a poco, andando a lasciare su quelle labbra un’espressione seria e taciturna, un’espressione che non capita di vedere spesso sulla Inuzuka. Lascia che l’altra continui a parlare, senza interromperla per poi andare a lasciare un piccolo sospiro e serrare le labbra sottili per qualche secondo, il tempo che le serve per elaborare una risposta decente. <Uh, quindi è una persona?> E lei era convinta che si trattasse di un animale, dopotutto erano in tema. Ma non si sofferma più di tanto su questo dettaglio, andando piuttosto a dare la risposta che ha pensato un attimo prima. <Guarda, secondo me, se è un legame vero e puro come dici tu, non lo si può spezzare.> È estremamente convinta di quello che sta dicendo, la sincerità è in abbondanza presente nel suo tono di voce. <Potranno esserci tempeste o uragani, luna o sole, freddo o caldo, luce o ombre, alti e bassi, ma per spezzare un’intesa del genere ci vuole ben più di una serie di eventi.> Lo sguardo rimane fisso sulla Akimichi e gli occhietti cercano un contatto visivo con essa, come se in questo modo riuscisse a rafforzare ulteriormente quello che sta dicendo. <Magari è solo un momento di passaggio che dura un po’ troppo. Hai provato a parlare? A scriverle una letterina? A cercarla?> Chiede immediatamente e durante tutto questo piccolo discorso un mezzo sorriso spontaneo le si è formato sulle labbra, come se volesse trasmettere quella speranza che prova dentro di se anche a Yona. <Uh? In che senso?> Va poi a chiedere a proposito della sua affermazione sul clan e, un attimo dopo, è già con i pensieri sulle sue successive parole. <Genin.> E mentre lo dice la mancina si alza, andando a sfiorare la fronte dove solitamente porta il coprifronte della Foglia. <Mmh Deshi. Come sta andando all’Accademia?> Chiede interessata e con nel tono quella curiosità che la caratterizza.

20:20 Tayuya:
  [Centro] Ha parlato senza problemi con l’altra ragazza, esprimendole anche se non bene, quello che più o meno la tormenta. Un sorriso triste e nostalgico che rimane, e sempre lentamente chiudersi in sé stessa. Non le piace essere così, vorrebbe essere sempre sorridente e gentile, senza far preoccupare il prossimo… eppure qualche volta le emozioni sono troppo forti per lei. Le parole della rosa vanno a cogliere un concetto decisamente importante, perché un legame come quello non potrebbe mai spezzarsi da un giorno all’altro, ma rimane nel tempo. Forse potranno essere lontane fisicamente, ma unite nell’anima. Lo spera, spera vivamente che sia lo stesso anche per Yotsuko. Ritrova un piccolo sorriso grazie a quelle parole profonde, andando ad annuire. <E’ vero, hai ragione. Un legame simile non si può spezzare, ma non si è trattata di un litigio… è stato qualcosa di molto grande e forse io non sapevo come gestire la situazione allora.> ammette nuovamente, ritrovandosi addosso un’altra colpa. <Vorrei tornare come un tempo con lei, ma allo stesso tempo ho paura di vederla. Ho paura del modo in cui potrebbe guardarmi, paura di quello che potrebbe dirmi, paura che il suo dolore sia ancora troppo forte.> teme il confronto, teme l’eventualità che lei l’allontani, ma si sta rendendo conto che lei stessa in primis si sta escludendo da una possibile probabilità di riunione. Un sorriso consapevole sul suo viso, mentre va ad osservare Namika negli occhi. <Ma hai ragione. Devo tentare il tutto per tutto, se non provo non potrò mai sapere, giusto?> forse sta trovando il coraggio, è davvero molto grata alla rosa per questo. Il viso si fa più deciso, più consapevole. Il discorso poi volge sul proprio clan e la ragazza va a rispondere tranquillamente con una leggera risata spontanea. <Oh, nel senso che non ho le abilità peculiari del mio clan, almeno non ancora, sempre che sia in grado di risvegliarle.> non dice altro in proposito, per poi esprimersi in un’espressione stupita e piacevolmente colpita. <Davvero? Forte! Io ho dato l’esame scritto, e dovrei fare il pratico, ma ho molti dubbi!> un’altra risata, questa volta più imbarazzata. Non è una cima, ma spera di migliorare con l’impegno. Tuttavia purtroppo si è fatto davvero troppo tardi, e a malincuore la ragazza si vede costretta a congedarsi. <Scusate ora.> si rivolge ad entrambi, e cercherebbe di donare un’ultima piccola carezza a Seth. <Ma devo proprio andare, anche se mi ha fatto davvero piacere parlare con te, spero di rivedervi!> il villaggio è grande, ma non si sa mai. <E grazie per il biscotto!> ringrazia nuovamente. Le dispiace davvero andarsene, ma non può permettersi di fare tardi. Dona un sorriso sincero e dolce alla ragazza, per poi salutarla con una mano ed avviarsi verso casa. [Equipaggiamento: 3 kunai – 3 shuriken – un set da 5 fumogeni][END]

20:47 Namika:
  [Centro] È una conversazione particolare quella che le due ragazze stanno intrattenendo, una conversazione che si addentra nell’animo, nei legami che si possono creare in esso. Ha parlato lei fino ad adesso ed è proprio per questo che decide di lasciare spazio anche alla voce altrui. Ascolta le sue parole cercando di assimilarle, di capirle, di comprenderle, sperando in questo modo di riuscire a percepire anche lo stato d’animo della ragazza. <Mmh, capisco.> Dice infine, andando ad allargare un mezzo sorriso che dovrebbe rassicurare la Akimichi o almeno, questo è il suo intento. Annuisce un paio di volte alle sue successive parole, quando la Deshi sembra avere trovato il coraggio che la Inuzuka stava cercando di infonderle un attimo prima, è soddisfatta ed indubbiamente felice per il cambiamento di idea di Yona. <Se vale la pena, provaci.> E sono queste le ultime parole che dice a proposito di quell’argomento, parole semplici, ma indubbiamente ricche di un significato enorme. L’argomento si sposta nuovamente sul clan della ragazza e sulle sue peculiarità. <Le svilupperai, su.> Convinta di quel che dice e, un attimo dopo, strizza un occhiolino amichevole in direzione della quindicenne mentre un sorrisone le si forma sulle labbra sottili. <L’esame pratico non è facile.> Afferma inizialmente, schioccando un paio di volte la lingua sul palato e producendo un leggero rumore che si diffonde intorno alla sua figura per poi riprendere un attimo dopo a parlare. <Ragiona bene sulla strategia, mi raccomando. Sia sulla tua sia su quella dell’avversario.> E già, perché quella dell’avversario al suo esame pratico l’ha fregata, ma dettagli. Alle successive parole altrui Namika stringe le spallucce per poi arricciare lievemente la radice del naso e andare a farle un piccolo cenno del capo in segno di saluto. <Ma figurati, ciao!> Esclama andando a seguirla con lo sguardo ancora per qualche attimo per poi tornare con l’attenzione su Seth. <Io e te dobbiamo tornare a casa, su.> E detto questo si allontana dal negozio, diretta a casa e con il piccolo cucciolo che le zampetta allegramente di fianco. [end]

Namika e Yona si ritrovano appena fuori da un negozio di dolci, la prima ha appena comprato un sacchettino di biscotti mentre la seconda è tutta impegnata ad osservare la vetrina. Da una semplice richiesta si sviluppa una conversazione basata sul legame tra il duo Inuzuka e quello della Akimichi con una sua amica.