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con Hitomu, Sakura

21:20 Hitomu:
 Un'altra giornata sta volgendo velocemente al termine. Il Sole è calato dietro l'orizzonte da diverse ore, ormai. L'oscurità ha preso possesso del cielo, ma questa sera la Luna e le miriadi di stelle sono coperte da nuvoloni grigi che non danno modo alla luce di illuminare il Villaggio della Foglia. Anzi, le gocce di pioggia cadono giù velocemente e in grande quantità. L'immagine che il jinchuuriki della Foglia ha davanti ai suoi occhi sarebbe dell'acqua che batte contro le vetrate della magione e, come una gara di corsa, scenderebbe giù seguendo un percorso discontinuo. Le iridi azzurre del Nono si fissano su questi piccoli attimi. Il giovane per questa sera, stranamente, non ha nulla da fare. Durante il pomeriggio, ha portato a termine il lavoro che doveva finire per questa giornata e, ora, sta aspettando l'arrivo di Sakura nel suo ufficio. La ragazza ha mostrato ottime abilità, ultimamente, e il jinchuuriki, in accordo con i jonin che hanno seguito la sua crescita, ha deciso di promuoverla di grado. La kunoichi avrà responsabilità in più da ora e si potrà occupare della crescita delle nuove reclute, se sarà di suo gradimento. Infatti, non tutti sono portati per insegnare in accademia. Alcuni hanno più pazienza, mentre altri non ne hanno proprio. Sarà, comunque, una decisione che potrà prendere solamente lei. <Che brutto tempo..> dice il jinchuuriki con un filo di voce dal tono malinconico. Lo sguardo ruota in direzione di una piccola scatola posta vicino l'ingresso. Un pacco che gli è stato recapito proprio oggi e che non ha avuto ancora modo di aprire. Forse, sa già cosa si trova al suo interno. Aspetta l'arrivo della ragazza mentre le dita della mano destra iniziano a battere a ritmo sulla base in legno della scrivania dietro la quale è seduto. Il suo vestiario è il solito, comprendente di maglia a maniche lunghe di colore blu, il giubbotto da chunin verde, un pantalone di colore blu con una fasciatura bianca sulla coscia destra e un paio di sandali da ninja di color nero. Infine, l'haori bianco e rosso da Hokage è indossato sopra le spalle. Il silenzio fa da padrone in quella stanza ora. Solo il battito della pioggia riesce a contrastarlo, ma non sarebbe nulla di così fastidioso. Un dolce rumore che calmerebbe l'animo del jinchuuriki. Si rilassa sulla sua sedia, prima che la ragazza faccia il suo arrivo. [chk off]

21:30 Sakura:
 Il tempo.. Fa schifo. Eh già. Una pioggia come poche che si son viste, sta cadendo forte dal cielo, andando ad innaffiare tutta Konoha. Fortuna vuole che la ragazza si è protata dietro l'ombrello, altrimenti sarebbe finita male. Indossa uno dei suoi completi da missione migliori, composto da una maglietta a maniche lunghe rosso accesa, coperta da un vestito corto bianco, apparentemente fatto solo di bende. Guanti ninja alle mani e ai piedi, comodi stivali ninja da missione. I lunghi capelli sono raccolti da due trecche che partono dalle tempie della ragazza per percorrere tutta l'arcata laterale del cranio, fino a congiungersi sulla zona occipitale, per poi ricadere morbidi indietro. Ora come ora, con l'ombrello chiuso in mano, si ritrova presso la Magione dell'Hokage. E? stata convocata dal capo di Konoha e non sa nemmeno per quale arcano motivo. In testa le frullano mille idee ed è arrivato il momento di scoprire la verità. Prende un profondo respiro, prima di alzare la mano contro la porta dell'Ufficio di Hitomu. Un paio di pugni battuti sul legno, seguiti da un <Hokage-Sama, sono Kuchiki Hyuga Sakura.> Formale, come sempre difronte all'Hokage in persona. Andrebbe, successivamente ad una sua risposta, a portare la mano sulla maniglia, per abbassarla e spingere la porta, così da permettere a tutto il corpo di entrare. QUalora fosse riuscita ed avesse avuto l'approvazione, chiuderebbe la porta all'istante, andando a fare un paio di passi avanti, prima di inchinarsi profondamente verso l'Hokage. <Voleva vedermi, signore?> Domanda retorica, ma che fa il suo effetto. [Ch: Off]

21:45 Hitomu:
 Prima che il sonno prenda possesso di lui, per fortuna da dietro la porta qualcuno bussa e questi va a presentarsi. Si tratta proprio della ragazza che stava aspettando ed ora è lì, dietro la porta del suo ufficio. Prende in mano un foglio portandolo, appoggiato sulla scrivania, sotto i suoi occhi e finge di leggere interessato come se stesse visionando un rapporto come tanti. <Avanti, Sakura! Vieni pure> afferma il jinchuuriki ad alta voce in modo da riuscire a farsi sentire dalla kunoichi della Casata Hyuga. Non è la prima volta che loro due si incontrano. Il kyudaime ha già avuto modo di parlare con lei in più di una occasione, soprattutto per il suo modo di essere Hyuga. Una genjutser, come forse non si era mai visto prima. Strano, vero. Ma bello, perchè tutte le cose strane sono affascinanti. La ragazza entra dentro la stanza mostrando la sua figura alla azzurre iridi del jinchuuriki della Foglia. La porta si richiude in un attimo e la kunoichi domanda se il Nono desiderasse vederla. <Ciao Sakura! Sì, avevo proprio bisogno di te> alza ora lo sguardo verso i suoi occhi fissandoli con un viso dolce. Un sorriso accompagna i passi della ragazza che verrebbero interrotti immediatamente dalla voce del Nono se ci riuscisse <Aspetta, Sakura. Riesci a portarmi quella scatola? Proprio dietro di te..> domanda gentilmente il jinchuuriki in modo da non doversi neanche disturbare ad alzarsi. C'è lei e la sfrutta per questo piccolissimo favore. <Accomodati pure, poi. Davanti a me> il jinchuuriki indica ovviamente la sedia posta sull'altro lato della scrivania. <Allora.. Come stai, innanzitutto?> domanda gentilmente il kyudaime aspettando la risposta della ragazza. Ritorna in silenzio ora, in modo da dare la possibilità alla Hyuga di sistemarsi con calma e rispondere alle sue domande. [chk off]

21:54 Sakura:
 Una volta entrata, dunque, ritorna eretta con la schiena, andando poi a sorridere al Nono. E' sempre stato gentile, con lei. Non sa se è una caratteristica che riserva a tutti, ma per il momento la vuole far personale. Semplicemente personale. Insomma, la gentilezza per quanto generalizzata, fa sempre bene alle persone. Così come fa bene sentirsi apprezzati, anche per quel poco. Volge lo sguardo verso la scatola indicatale dal nono, storcendo appena la bocca. Un momento.. L'ha chiamata a quest'ora per prendere una scatola? Ma sul serio? Beh, insomma, tanto vale farlo. Se è un ordine dell'Hokage non bisogna sottrarsi. Dunque eccola volgersi verso la scatola, abbassarsi per prenderla e poi rialzarsi, facendo attenzione a dove mette le mani, così da non farla schivolare ed eventualmente farla cadere. Si avvicina alla scrivania, andando a poggiarla sopra di essa, sulla sua destra, per poi annuire e mettersi comoda, sulla sedia difronte al capo. <Abbastanza bene, signore.> Sì, diciamo di si. <Dopo la missione presso le cave di marmo, sto cercando di allenari di più sulla resistenza fisica. Mi sentivo privata delle forze, ed è una cosa che non posso permettere che accada. Non quando ci sono in gioco delle vite >No, questo mai più. Ha compreso quali sono i suoi limiti e quali sono i suoi punti deboli. Ed è li che vuoel continuare a impegnarsi e a rendere non solo la sua formazione, ma anche il suo fisico migliori. <A parte questo, direi bene.. Lei?> Domanda, di rimando, così da portare avanti la conversazione. <Ah, giusto..> Che sbadata. <Tra poco partirò per il mio viaggio al monte Kakuri. E prima di farlo, sto cercando di capire alcune cose. Lei conosce Yukio Kokketsu, personalmente?> Insomma, in modo intimo se vogliamo dirlo. Lo scruta in viso, andando a cercare eventuali espressioni facciali che possano in qualche modo darle degli indizi. <Vede.. Mi sono imbattuta in lui, durante il torneo.. E ne è uscita una conversazione strana. Per farla breve, lui ha il rotolo dell'evocazione dei Corvi Bianchi e per ottenere il suo "permesso" dovrei portargli dei doni.> In qualche modo, dei regali. <Ha idea di cosa potrebbe piacergli? Furaya-sama mi ha detto di portargli una testa mozzata. O di comprare un gioiello pacchiano.> Sì, dai. Insomma vista la convocazione tanto vale che gli chieda anche di quelle cose. [Ch: Off]

22:14 Hitomu:
 Il pacco viene preso dalla kunoichi e viene portato sopra la scrivania del kyudaime. Un piccolo favore concesso al jinchuuriki che, ovviamente, non ha chiamato la ragazza nel suo ufficio solo per questo motivo. Ci sono cose importanti di cui parlare, argomenti che richiedono la presenza della ragazza. Il Nono scolta le parole di Sakura con attenzione mentre lei sottolinea come si stia impegnando dopo una dura missione per migliorare la sua condizione fisica. Rimanere senza energie fisiche durante una lunga missione potrebbe portare al fallimento della missione. Il jinchuuriki è contento che la Hyuga si stia allenando <Un'ottima scelta, bisogna cercare di migliorare sempre!> afferma con convinzione il Nono guardando dritto negli occhi la kunoichi. Non bisogna mai dare per scontato di aver raggiunto il massimo della propria potenzialità. Bisogna sempre puntare più in alto. <Io bene, grazie. Finchè mi vedi qui, vuol dire che sto bene> una battuta per far sorridere un po' la giovane ragazza davanti a lui. Continua ad ascoltare ciò che prossimamente la Hyuga farà e lei chiede informazioni su cosa potrebbe piacere al Kokketsu. <Yukio? Certo, da molto tempo ormai> dice sincero il jinchuuriki. Sono tanti anni che i due si conoscono e hanno combattuto insieme tante battaglie. Sakura vuole mirare ai Corvi Bianchi, evocabili dall'Hasukage. <Penso che Furaya abbia compreso in pieno la personalità di Yukio. Quei regali potrebbero essere perfetti. Insomma, Yukio è un tipo un po' strano.. ecco. Io e lui siamo totalmente differenti> dunque Sakura, non portare qualcosa che doneresti all'Hokage. Assolutamente! Il jinchuuriki, dopo di che, ritorna a parlare di quella scatola posata sopra la scrivania. <Non è che me l'apriresti? Non ho ancora guardato cosa c'è dentro.. Tempo di finire di leggere questo rapporto e ci sono> afferma il biondo mentre finge di essere impegnato in una veloce lettura del foglio davanti a lui. Ovviamente, sa cosa c'è dentro. Se la ragazza facesse questo altro favore al kyudaime, potrebbe trovare dentro la scatola un giubbotto senza maniche da chunin del colore che contraddistingue il Villaggio della Foglia. <Diventeresti mai Hokage, Sakura? Accetteresti nella tua vita questa responsabilità?> le domanda nel frattempo. Un quesito che vuole porre a tutti i suoi shinobi, soprattutto tra i più giovani. [chk off]

22:31 Sakura:
 L'Hokgae ha ragione. Bisogna sempre migliorare se stessi e le proprie potenzialità. Gli allenamenti che sta facendo, le stanno dando qualcosa in più. Sente che sta crescendo, che la sua resistenza sta migliorando in maniera considerevolmente elevata. Ma non solo.. Oh no. Non è l'unica cosa che l'ha portata ad un miglioramento. I continui esercizi con i Genjutsu, con gli esercizi ascetici dei Maboroshi e via dicendo le hanno dato la possibilità di affinare le proprie capacità mentali. Non male come inizio, non c'è che dire. <Lo terrò a mente.> Quindi non dovrebbe morire se si trova li? No, questo non è possibile. Un Kage per quanto potente, è sempre un bersaglio per ogni ninja che ha brutte intenzioni. E' sempre un maledetto bersaglio. <Totalmente differenti.> Ripete le stesse parole dell'Hokage. <Potrebbe spiegarsi meglio? Nel senso.. Durante tutti questi anni, non ha mai mostrato un lato particolare? Magari una passione sfrenata per qualcosa, un desiderio non ancora realizzato..> Insomma un qualcosa che le possa dare un imput in più. Un punto debole, se così vogliamo chiamarlo. Una sorta di ancora di salvataggio, qualora i regali che porterà a Yukio non bastassero. Deve ancora parlare con Mekura, a tal proposito. E lo farà, costi quel che costi. < Ehm.. Ok.> Dice la ragazza, poggiando le mani sui braccioli della sedia per spingersi in su e ritornare in posizione eretta. Andrebbe dunque ad aprire la scatola, come indicato dall'Hokage, per poi buttarci un occhio. Tira fuori il contenuto, ossia un semplice Giubbotto verde, con tante tasche sul davanti. Lo guarda inclinando la testa di lato e andando a dire. <Signore, è per lei? Quello vecchio non andava bene?> Ingenua? No, semplicemente non sa a che cosa vuole arrivare il capo. < Diventare Hokage?> Sbianca, di botto. Allarga le palpebre andando a guardare l'Hokage in carica. <Ehm, signore. Io non.. Credo di avere le capacità.> Obiettiva. < Insomma, dirigere un intero villaggio.> E' una missione per la vita, non c'è dubbio. < Però... No signore. Non accetterei mai la carica.> Oh, che colpo di scena. <Penso che il mio ruolo non sia dietro ad una scrivania. Io non sono una prima linea..> E di questo ne aveva già parlato con l'Hokage, tempo fa. <.. Ma mi piace l'azione, mi piace andare in missione e salvare la gente. MI piace proteggere il villaggio.. Ma non accetterei mai. E poi mi guardi..> Dice, andando a mostrarsi in toto. <.. Sono il perfetto esempio di una Hyuga stramba. Chi mai vorrebbe me come Hokage?> Parte del diventare Hokage sta anche nel rapporto che si ha con il villaggio, con i suoi abitanti e con i ninja che prestano servizio alla foglia. [Ch: Off]

22:52 Hitomu:
 La ragazza chiede particolari in più sul carattere del Kokketsu. Qualcosa che possa stimolare la sua fantasia e lasciarlo sorpreso. Una domanda alquanto difficile, troppo complicata forse. <Ci conosciamo da anni, è vero.. Ma io e l'Hasukage non abbiamo mai passato tanto tempo insieme, purtroppo. Fammi pensare..> cerca di riflettere in modo da dare una risposta che sia d'aiuto alla kunoichi. <Penso abbia una passione per il sangue, di ogni tipo> cerca una caratteristica unica del Kokketsu e potrebbe ritrovarla in quella. Durante le battaglie, il kage adorava uccidere le vittime utilizzando l'innata del suo Clan, proprio il sangue infatti. <Comunque, non preoccuparti. Se ti ha chiesto di giungere da lui a Kusagakure, sicuramente avrà visto qualcosa in te che lo ha interessato. Non farti troppi pensieri, basterà qualcosa che lo interessi> un semplice dono, non per forza qualcosa di straordinario. La ragazza, successivamente, apre la scatola indicata dal jinchuuriki trovando dentro di essa un giubbotto da chunin. <Sì, dovrebbe essere della mia misura> scherza il kyudaime rimanendo comunque serio in viso e tendendo, dunque, uno scherzo alla kunoichi. Sakura risponde, infine, alla domanda del Nono. Diventare Hokage o no? Lei rifiuterebbe, però. Il jinchuuriki rimane sorpreso, non si aspettava una risposta del genere. Ma la comprende ed è felice della sincerità da parte di lei. <Tutti gli strambi del Villaggio griderebbero il tuo nome all'unisono> sorride il biondo rispondendo in maniera ironica alla ragazza. <Ognuno fa le sue scelte, ovviamente. E sono felice del tuo pensiero. C'è bisogno di shinobi come te nel Villaggio, che abbiano la tua voglia e le tue capacità. Stai diventando importante per la Foglia> le labbra si allungano un po' all'insù mostrando parte dei bianchi denti, stretti tra loro. <Vorrei porre questa domanda a tutti i giovani genin del Villaggio. Tu sei stata un'eccezione, ma voleva comunque sapere quale era la tua risposta> le da un altro indizio su ciò per cui sono veramente venuti a parlare stasera. <Quale sarebbe il tuo sogno, allora?> ogni ninja aspira a qualcosa. Un obiettivo o un credo da rispettare. Qualcosa per cui la ragazza lotti ogni giorno. [chk off]

23:07 Sakura:
 Dannazione. Mannaggia a yukio. Le ha detto che le uniche persone che veramente lo conoscevano erano Hitomu, Furaya e Mekura. Che cavolo! E da Hitomu, ha avuto soltanto qualcosa di.. Semplice. Non conoscendolo bene, non potrà mai e poi mai dirle qualcosa di più. <Sangue, eh?> Quindi dovrebbe uccidere una persona, portarle sia sangue che testa, insieme ad un ciondolo pacchiano. <Sono cose che non sono in grado di ottenere. Forse per via della mia inclinazione.> Non le piace uccidere. Si è visto durante la missione di protezione del signorotto locale contro la mafia. Ferire gravemente, mutilare sono cose che riuscirebbe a fare.. Ha anche paralizzato il suo nemico, per renderlo completamente inoffensivo, ma la cosa non le è piaciuta molto. Sa che nel lavoro che ha scelto di fare, ci saranno delle cose da fare, portare a termine l'omicidio in modo tale da svolgere la missione. Ma... Avrà ancora dei rimpianti? <Probabilmente gli interessa solamente il mio lato più.. Grezzo. L'ho chiamato Idiota.> Grosso affronto per qualsiasi Kage, ma sembrerebbe che l'abbia presa bene. Non che le dispiaccia, sia chiaro, ha patito le paure più profonde. <Uhm.. Forse è un po' piccolino, signore.> Dice, controllando meglio la misura del giubbotto. Effettivamente non sembra essere fatto per una persona come Hitomu, specialmente a livello delle spalle. <Ah probabilmente. Ma non dovrebbero essere tutti a gridarlo? un Kage deve ispirare fiducia, non timore.> Diversamente da Yukio, Hitomu ispira fiducia, amore, dolcezza. Tre qualità che servono in un villaggio, per renderlo forte e farlo fiorire. <Importante.. Sono una semplice Genin, signore. Non credo di avere tale rilevanza nel villaggio.> No, questo no. Nessuno le affiderebbe mai una missione pericolosa, ovviamente. Nessuno la conosce bene sebbene la sua nomea sia abbastanza riconosciuta nel villaggio, specialmente dalle persone che la vedono come la Hyuga stramba. <Come mai un'eccezione, signore?> Incuriosita dall'affermazione dell'uomo, guardandolo interrogativa. e poi.. Poi arriva la sua domanda. Qual'è il suo sogno. Abbassa le mani che reggono il giubbotto, riponendolo nella scatola senza tuttavia lasciar andare la presa. <Il mio sogno...> Prima aveva un sogno: farsi accettare. Far riconoscere al clan che una Hyuga Genjutser non è da meno rispetto ad una Hyuga che segue le regole. Sì, un obiettivo molto ambizioso, ma pur sempre il suo obiettivo. Ma ora? Ora qual'è il suo sogno? < Non lo definirei un sogno, quanto più un'ambizione.> Risponde, abbassando il capo riflettendo sulle parole giuste da dire. <Voglio diventare la migliore Kunoichi del Villaggio della Foglia. Voglio essere la miglior Genjutser del villaggio.> Queste sono le sue ambizioni. <C'è chi cerca di riscattare la propria arte, come fa il mio ragazzo..> Saisashi. Lui ha già avverato parte del suo sogno, rendendo il Taijutsu un'arte da non sottovalutare. <E poi ci sono io, che ambisco a conoscere la mente umana come le mie tasche. Manipolarla, controllarla. E voglio prestare questa arte al servizio del villaggio, per qualsiasi tipo di missione.> Perché checché se ne dica, i Genjutser sono più versatili di qualsiasi altro Ninja. [Ch: Off]

23:27 Hitomu:
 Purtroppo non è stato in grado di aiutare bene la ragazza con la faccenda del Kokketsu. Ma ascoltando le sue parole, può darle dei consigli preziosi su come affrontare queste sfide e riuscire a trovare le cose che le servono. <Non devi per forza uccidere qualcuno, Sakura. Il sangue potresti trovarlo in ospedale.. Dovrebbero avere tante sacche lì, per i casi più gravi. Ovviamente non te ne daranno mai per loro conto e io non ti ho detto niente..> insomma, Sakura.. vai in un ospedale, ruba del sangue e poi corri più veloce che puoi. Se ti beccano, non nominare l'Hokage che sono casini se lo scoprono! <E mi hanno detto che ad un nemico già morto, la testa non serve più. Ecco.. Non devi per forza farlo per mano tua. Potresti aggirare il tutto> trovare una soluzione ai problemi. Un bravo ninja si vede anche in queste piccole situazioni. Non fermarsi davanti ad un ostacolo, ma aggirarlo e superarlo. Questo bisogna fare. Per lui quel giubboto è piccolo, non ci sono dubbi. La ragazza, però, non ha ancora capito che si tratta proprio del suo. <Io mi aggiungerei a loro, ovviamente. Non ci troverei nulla di strano, in te> aggiunge ascoltando la domanda della ragazza e sorridendo nuovamente a lei. Le parole della genjutser vengono udite attentamente dal jinchuuriki rimanendo in silenzio fino al loro termine. Ascolta il sogno della kunoichi, cosa vorrebbe diventare. Sognare è bello e ti aiuta a non mollare neanche un centimetro durante la tua vita. Per questo è importante avere un sogno. <Sei l'eccezione, Sakura, perchè non sei più un semplice Genin> il viso del kyudaime si fa serio ora e le iridi azzurre fissano quelle altrui. <Quel giubbotto è così piccolo perchè non è per me, ma per te> si blocca ancora per qualche istante, in modo da far capire bene il concetto alla Hyuga. <E, a piccoli passi, stai camminando verso il tuo sogno. Perchè hai dimostrato all'intero Villaggio di non avere abilità comuni, ma di essere di un livello superiore. Un livello che, oggi, ti permette di diventare Chunin del Villaggio della Foglia. Perchè essere strani, a volte, significa essere migliori> lei è strana, come lui d'altronde. Non tutti girano nel Villaggio con una Volpe dentro lo stomaco. Non tutti lo vedevano di buon occhio all'inizio, ma ora invece è amato dal suo Villaggio. <Complimenti, Sakura..> vuole darle l'annuncio ufficiale <Sei ufficialmente una Chunin del Villaggio della Foglia> termina il suo dire, aspettando la reazione della ragazza. [chk off]

23:48 Sakura:
 Le idee proposte da Hitomu non sono male.. Ma completamente infattibili. Sospira, ormai rassegnata. < Il sangue non lo posso prendere da li. Serve alla gente per vivere. Per sopravvivere.> No, non può derubare l'ospedale di una risorsa tanto preziosa, quanto cara. La gente che dona il sangue lo fa per un gesto altruistico.. Anche se dubita che ormai sia una pratica che viene ancora effettuata. < Potrei dargli il mio, ma dopo la storia degli Hyuga.. Non affiderei mai il mio sangue ad un altro villaggio. Ci sono troppe cose.> Eh già. la mappatura del genoma umano viene effettuata sia sul sangue che sulla saliva che sui capelli. Le fonti primarie dove vengono stilate tutte le predisposizioni genetiche di un individuo e, in questo caso, non sarebbe mai il suo. C'è dentro tutto il codice genetico degli Hyuga. Potrebbero riuscire a riprodurre il Doujutsu più potente al mondo. <Quanto al morto.. Sarebbe violazione di cadavere. Il corpo di un Ninja o di una persona normale è la fonte principale di informazioni. Magari potrei tagliare la testa ad un ricercato. Essendo cacciatrice di taglie, dovrei farlo. L'unico problema è che devo consegnare la testa.> Ecco il problema principale di tutto. Consegnare la capoccia di qualcuno. Potrebbe prendere un teschio del laboratorio in ospedale. Con l'aggancio di Kaori dovrebbe riuscirci, no? <E' gentile da parte sua, signore.> Già. Molto gentile. Ma lei Hokage? No, mai. Non vuole qualcosa che la tenga lontana dalla vita, dal suo essere felice e dal suo essere... ninja. Per quanto sia un grado molto elevato, non porterebbe a nulla di buono, per lei. E sarebbe ancora più famosa e quindi al centro di discutibili piani malvagi. Giammai. <Non lo sono?> Domanda , di rimando all'Hokage. Che vuol dire che non è più una genin? Possibile che le abbiano ritirato la sua carica, i suoi doveri? No, momento. Teoricamente non potrebbero a meno che non sia finita sulla lista dei ricercati. E non c'è finita, ancora. Almeno così crede lei. Lascia dunque parlare l'Hokage, fino in fondo, aprendo la bocca sbalordita. Cosa deve dire ora? Tutto le piomba addosso. <CHEEEEEEEEEEEEEE?> Urla, quasi in un misto tra l'isterico e l'incredulo. No, non può essere effettivamente così. Non deve essere così. In nessun modo. <MA TU STAI FUORI DI TESTA!> E passa al tu, adesso. L'incredulo è passato all'isterico. No no no, troppe cose insieme. < No, no no. Io non posso essere un Chunin. Non ho le abilità per esserlo.> Rifiuta la carica? Ni. Più che altro è stata la sorpresa del momento. <Oddio.. Ho appena dato del fuori di testa all'Hokage.> Ecco la realizzazione della cosa. Piegherebbe subito il capo, in segno di scuse, andando a dire. <Mi dipiace signore..> Ultimamente, insulta i più alti gradi del mondo Ninja. <Non volevo mancarle di rispetto.> Eh già. Rialza il capo, andando a guardare l'uomo negli occhi. <Io non merito questa carica, signore. Non ho dimostrato nulla...> Già. Non le hanno mai detto di essere in grado di guidare una squadra. < Il lavoro di un Chunin non è soltato portare a termine le missioni, ma anche di proteggere il villaggio, i propri compagni. Rischiare la vita per loro ed avere al tempo stesso la responsabilità delle loro vite.> Eh sì, conosce molto bene il grado. < Io ho soltanto sedici anni, signore. Non ho la maturità necessaria. Non conosco la morte ed il dolore della perdita.> Non ha perso nessuno, per fortuna. <Come posso guidare una squadra, senza avere i requisiti per farlo?> Già. Le è caduta questa notizia di punto in bianco, sorprendendola del tutto. Si tratta pur sempre di una promozione di grado e.. Andando a chiarire un attimo il concetto, è qualcosa che non si sente pronta ad affrontare. Non ha mai avuto modo di sperimentarlo sulla propria pelle. Ed è questo il problema. <Inoltre.. Livello superiore. Signore, ho perso al torneo. Non sono stata capace di fare nulla. Ci sono Shinobi migliori di me. Saisashi, per esempio.. Lui ha vinto il torneo.> Ne fa tutta una questione di forza, sembrerebbe. Ma per il caso di Saisashi, li non c'è soltanto la forza a portarlo avanti. C'è qualcosa di più profondo. [Ch: Off]

00:11 Hitomu:
 Le idee del jinchuuriki non sembrano stuzzicare la mente della kunoichi. Lei è una ragazza tranquilla, con la testa a posto che non commetterebbe mai qualcosa di illegale. In effetti, il kyudaime si è spinto un po' in la con le proposte, forse pensando al carattere sbarazzino dell'Hasukage che adora mettersi in pericoli più grossi di lui. <No, il tuo no> sembra voler chiarire il jinchuuriki mostrando un sorriso per non far diventare troppo seria la situazione. In questo momento, gli Hyuga non possono permettersi di dare il loro sangue a qualcun'altro. E poi, la mente di Yukio è scaltra quanto curiosa. Se avesse un dono simile tra le mani, non ci metterebbe due secondi in più a scoprire cosa si nasconde dietro il potere del Clan Hyuga. Il discorso va avanti, comunque, e la ragazza prova a capire cosa stia dicendo il jinchuuriki con tutte quelle frasi. Fino a quando.. non sbrocca iniziando ad urlare nella stanza della magione. <No-no.. Fino a prova contraria, la mia testa funziona a dovere> mostra un sorriso alla ragazza, senza prendersela per le parole della kunoichi. La reazione è normale, ma ciò che non piace al kyudaime è la negatività della ragazza. Lei non crede di essere all'altezza di un Chunin perchè non sarebbe capace di guidare una squadra e altri motivi con cui lei stessa distrugge le fondamenta su cui si basa la sua bravura <Ehi-ehi-ehi! Calma, Sakura> cerca di calmarla un attimo. Forse, tutte quelle parole sono per l'emozione e dunque, tranquillizandosi, potrebbe ritrovare la concentrazione. La voce del Nono è seria. Il viso non emette più quel sorriso gentile, ma i lineamenti mostrano uno sguardo duro. <Stai mettendo in dubbio l'opinione di tanti jonin e dell'Hokage, ovvero il mio pensiero> cerca di far riflettere la Hyuga. <Ognuno di loro ha dato un parere positivo sulle tue abilità. Sia in battaglia che in missione. Con il tempo, imparerai ad essere un ottimo Chunin. L'esperienza farà di te un ninja migliore. Ma non devi pensare di non essere capace o di non essere all'altezza> credere in se stessi è la prima arma per diventare i migliori. <Come pretendi di diventare la migliore kunoichi del Villaggio se non sei la prima a credere nelle tue abilità?> una domanda che dovrebbe far pensare la ragazza. <Ci sono tante doti in te, ma forse non le hai ancora scoperte. Apri gli occhi, Sakura> questo è un consigio che le da. <Per me, diventerai un'ottima Chunin e sarai in grado di cavartela in ogni situazione. Ho fiducia in te> ecco cosa le serve forse, un po' di fiducia. [chk off]

00:26 Sakura:
 Ecco, almeno su quello concordano i due. Il suo sangue è fin troppo potente, fin troppo ricco di informazioni. Il compito di uno Shinobi è quello di proteggere le informazioni. E se queste si trovano all'interno del proprio corpo, bisogna fare in modo di proteggerle per sempre. Quando parte con il discorso serio, la ragazza si ammutisce del tutto. Mette veramente in discussione la decisione dell'Hokage e dei Jounin che l'hanno valutata? Ma poi, come hanno fatto a valutarla? Insomma, non ha mai fatto missioni con altre persone di grado superiore, fatta eccezione per Kaori e Hiashi. Ma non sono Jounin loro. Possibile che l'hanno in qualche modo spiata senza che lei lo sapesse? Se fosse veramente così, allora bisognerebbe mettere in dubbio le sue capacità di ninja sensoriale. <Tanti Jounin?> Ma quanti l'hanno valutata? non che voglia sapere il numero, sia chiaro, ma porca miseria.. La spaventa questa cosa. Già che il capoclan degli Hyuga l'ha messa sotto oservazione da uno suo Jounin la mette in ansia costante, rendendole la vita un vero inferno. Almeno per i prim tempi, quando la minaccia Hyuga era ancora bella che alta. <Signore..> Dice, quando termina il suo discorso. <Le sue parole mi lusingano.> Quanto meno per quanto riguarda il futuro della Kunoichi della foglia. < Però... Ogni volta che faccio qualcosa o che ho in chiaro ciò che realmente voglio, cerco di trovare i giusti tasselli per comporre un quadro generale. Chiamiamolo pure un mosaico.> Un mosaico fatto di emozioni, ricordo, informazioni, pensieri. <Devo avere tutto ben allineato nella mia personale visione delle cose. E per il Chunin...> Non ce le ha? Sì, ha le qualità di un caposquadra, date principalmente dalla sua inclinazione a dare gli ordini; o forse sarebbe meglio dire, dalla sua predisposizione n battaglia. Un Genjutser è quello che muove le redini delle missioni, quello che a conti fatti, riesce a mettere sotto torchio tutti i più possibili avversari contemporaneamente. <... Lo accetto. Ma ad una condizione.> Lo ricatta? Ovviamente. < Qualora dovessi fare qualcosa di sbagliato o che va contro i principi dell'essere Chunin, mi degradi.> Beh dovrebbe essere scontata la cosa no? A conti fatti è così che funziona. < Mi dica solo una cosa, prima che vada..> E metre dice questo va a prender eil giubbotto, tirandolo fuori dalla scatola incerta se indossarlo o meno <..Quali capacità ha visto in me?> Le vuole sapere. [Ch: Off]

00:52 Hitomu:
 La ragazza rimane sorpresa nel sapere che il giudizio del jinchuuriki non è stato l'unico nella promozione. Funziona così, comunque. Le missioni comportano dei rapporti in cui vengono scritti tutti i dettagli e come gli shinobi si sono comportati durante esse. Ci sono jonin che sanno tutto di tutti, senza doverli per forza seguire di nascosto. Ma questo non deve spaventarla, nessuno mai la pedinerà e tutto questo è la classica routine per promuovere un ninja. L'Hokage, da solo, non può avere occhi ovunque su tutti i suoi uomini. La ragazza, successivamente, si fa seria iniziando a spiegare il motivo per cui ha reagito in quel modo prima. <Trovali per questo momento, allora. Senza fretta> rifletterà su ciò che deve e capirà di essere all'altezza del nuovo grado. La Hyuga vuole accettare la promozione, ma ad una condizione. Di essere degradata se commettesse un errore. <Accetto> risponde senza esitare il jinchuuriki. Non ha dubbi su di lei, sa che se la caverà benissimo. E poi, se anche dovesse sbagliare qualcosa, non ci sarà alcun problema. Tutti commettono degli errori, anche lui non è stato perfetto ai suoi tempi. Ed è proprio grazie a quegli errori che è riuscito a diventare ciò che è oggi. Un buon Hokage, rispettato da tutti e amato dal suo Villaggio. Se gli errori ti portano a questo, ben vengano allora. La kunoichi domanda inoltre quali capacità ha visto il kyudaime in lei. Le iridi azzurre guardano i di lei occhi ancora una volta. <Ho visto una ragazzina lottare contro un Clan e contro un Villaggio intero solamente perchè era diversa dai normali standard di una kunoichi con quegli occhi.. Ho visto una ragazza continuare a lottare senza arrendersi. Poi cadere, farsi male, ma provare a rialzarsi più forte di prima. E continuare a cercare di migliorarsi sempre. Non sempre conta essere bravi in qualche arte.. A volte, basta avere tanto coraggio, un grande cuore e un obiettivo da raggiungere> e la persona che sei, ti aiuterà ad arrivare a quello scopo. Spera di essere stato in grado di soddisfare la domanda della ragazza. E, dopo questa risposta, non ci sarebbe più nulla da dire tra loro. Sarebbe giunta l'ora dei saluti e di un arrivederci a chissà quando, visto la prossima partenza della kunoichi per Kusagakure. <Per me, è tutto Sakura. Quel che ti dovevo dire, l'ho detto. Se non hai altro da aggiungere, ti darei il permesso per tornare pure a casa tranquillamente> aggiunge il Nono guardando ancora la Hyuga. <Salutami Yukio, quando andrai da lui. E stai attenta, mi raccomando> le solite preoccupazioni del kyudaime. <Quando tornerai qui, voglio vederti indossare quel giubbotto> un piccolo desiderio che vorrebbe dire accettare di essere all'altezza di quel grado. <A presto, Sakura> la saluta aspettando che lei esca dalla stanza. In seguito, prenderà tutte le sue cose e farà ritorno a casa dalla sua famiglia. Una notte per riposare e, poi, domani ancora qui. [end]

01:04 Sakura:
 Ebbene, accetta le condizioni. E la ragazza ascolta il suo dire. Lo assimila. Ha visto qualcuno lottare per qualcosa che ormai è passato in secondo piano. Meglio dire evoluto. Certo l'affermazione all'interno del clan è fondamentale, per l'accettazione. Ed in parte è riuscita in questo, almeno con i membri che le sono stati vicini. Ma sentirsi dire che ha combattuto, in parte come una leonessa per ottenere quel riconoscimento, le ha dato una spinta in più. Che le servisse questo? Ha veramente bisogno di sentire che la gente apprezza e soprattutto valuta le sue capacità di ninja? Siamo arrivati a questo? Possibile che sia così insicura così poco convinta di ciò che realmente è? E' possibile. E' sempre stato il suo grandissimo problema: difronte a tutta quella spavalderia, quell'arroganza in missione, si nasconde una persona insicura di se che ha aumentato questa sua percezione, nel momento esatto in cui ha scoperto di essere una Hyuga. <Grazie, signore.> Le uniche parole che riesce a dire. Il giubbotto viene preso e stretto al petto, mentre ascolta l'ultimo dire di Hitomu. <Sì signore, lo farò.> Un leggero inchino con il capo, prima di dire. <Buonanotte e.. Grazie.> Già, un semplice grazie prima di muoversi verso la porta, aprirla e imboccare la strada di casa. Un nuovo indumento da indossare, con onore questa volta. Senza sentirsi fuori posto.[End]

Hitomu convoca Sakura nel suo ufficio per informarla degli ultimi sviluppi della sua carriera da Ninja.
Consegue il grado di Chunin sebbene con le dovute insicurezze della ragazza.
Hanno parlato anche di Yukio, ma per ora non ha trovato nulla di convincente, se non una testa da mozzare, squartare e scarneficare.