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con Raido, Kouki

11:39 Kouki:
  [Bosco - sotto un albero] Fortunatamente almeno oggi non piove, anche se le nuvole ogni tanto nascondono i caldi raggi solari. Una giornata ancora tranquilla per il momento, segnata solo dall’ennesima notte insonne e dai dubbi che albergano nella mentre della giovane Genin. La piccola Yakushi quest’oggi indossa qualcosa di decisamente diverso rispetto al solito: un vestito cinese bianco con un accenno di colletto, dalle maniche lunghe e larghe fino a coprirle le mani e bordato dal colore blu. Il vestito è lungo fino a circa metà coscia e presenta due spacchi laterali, mentre al di sotto di esso vi spunta del tessuto blu a farle da gonna, largo e leggermente più lungo rispetto al bianco del vestito, così da andare a coprire gli spazi presenti per via delle spaccature laterali e coprire leggermente di più le gambe. La vita è stretta da una fascia, anch’essa di colore blu, dove sopra vi è la placca in metallo con inciso il simbolo del villaggio di Kusa. Il copri fronte insomma, solo che tenuto a fasciarle la stretta vita. Al di sotto del vestito indossa anche dei pantaloncini più corti di colore nero, elasticizzati e morbidi. Le gambe piccole ed esili sono completamente ricoperte dalle fasciature bianche, bende che si intravedono anche sul collo, anche se, di sotto dei suoi vestiti, l’intero suo corpo è fasciato. Ai piedi le scarpe ninja nere e alle mani indossa i soliti guanti ninja a mezze dita. Alla coscia destra il porta kunai e shuriken, mentre alla vita, dietro alla schiena, il porta oggetti. Pelle diafana, come sempre ed occhi profondi e gialli, segnati dalle poche ore di sonno che da sempre si porta appresso. Lineamenti infantili ma duri, segnati da un’espressione rilassata e distante. I capelli neri, lisci e lunghi fino al sedere sono tenuti sciolti e qualche ciocca le ricade in avanti sulle spalle, mentre la frangia le incornicia il viso. I lunghi capelli le coprono la schiena, nascondendo il simbolo del suo clan Yakushi ricamato sul tessuto e posto in alto e al centro sul vestito, all’altezza della posizione infra scapolare. Inutile e sciocco, per lei, nascondere la sua appartenenza della quale va fiera, anche se non lo ostenta così tanto come vorrebbe fare l’Altra. Se ne sta seduta sotto un albero di ciliegio, con la schiena contro il tronco e le ginocchia raccolte al petto e trattenute dalle braccia. Lo sguardo è fisso dinnanzi a sé, sul sentiero che viene percorso ogni tanto da qualche persona. Immersa nei propri pensieri, nei dubbi e nell’incertezza. Sono successe un sacco di cose, e ancora sta cercando di capire che diamine sta succedendo. Sospiro leggero viene emesso dalle proprie labbra, per poi muovere la testa e poggiare la fronte sulle ginocchia e chiudersi di fatto a uovo. Almeno più o meno si sta rilassando, dopo tutto non ha nulla di imminente da dover fare. [Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 6 shuriken a spirale – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 5 fumogeni – 5 fuda con tronchi – 5 tonici coagulanti e 1 speciale – 5 tonici recupero chakra e 1 speciale – 5 veleni composto speciale – 2 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C]

11:55 Raido:
  [Bosco] La mattina è giunta ma non nel migliore dei modi, le nuvole offuscano il sole, lo coprono completamente portando una leggera oscurità in quel di Kusa. Come al solito deve andare a lavoro, al palazzo del governo lo attendono per alcune pratica e alla fucina ha qualcosa da sbrigare, qualche ordine da mettere in atto prima di sera; il tempo è relativamente poco però non disdegna una passeggiata nel bosco dei ciliegi, un luogo tranquillo e per le coppiette alla fin fine, non si aggirano molti solitari. Solo lui e Kouki. Indosso porta un armatura pesante in parti metalliche fabbricata in proprio a ricoprire ogni angolo del corpo dandogli una maggiore resistenza ai colpi subiti; sugli avambracci e sulle gambe sono stati posizionate apposite protezioni ovvero vambracci e schinieri; sopra il busto porta un kimono bianco che corre lungo tutto il corpo fermandosi all'altezza delle caviglie, maniche lunghe e larghe fino al polso. Il kimono è chiuso con una cintura rossa intorno alla vita e, sopra il kimono ha una piccola armaturina in metallo che ne copre il busto avente piccoli spuntoni sulla parte alta del petto che non vanno a intaccare il collo. Nell'orecchio ha una trasmittente per tenersi in contatto con gli altri nonostante la distanza. Sul fianco sinistro ha la sua katana messa all'interno del fodero e imbevuta di un veleno composito speciale; sulla schiena, sempre alla vita, sia a destra che a sinistra ha due portaoggetti contenenti: 1 tonico recupero chakra speciale, 2 tonici coagulanti, 2 confezioni di fili di nylon conduttore, 5 carte bomba, 2 bomba luce, 2 fuda con all'interno di ciascuno un tronchetto per la sostituzione e 2 fumogeni. Intorno alla coscia di entrambe le gambe vi sono posizionati due porta kunai e shuriken contenenti 9 kunai a tre punte, tre per scompart, 9 shuriken 3 per scomparto. Nel portaoggetti ha posizionato un fuda con all'interno un respiratore per eventuali evenienze subacquee. Sui polsi di entrambe le mani ha posizionato due fuda, uno per polso. Nel polso destro vi è sigillata una nodachi imbevuta di veleno allucinogeno di livello S, nel polso sinistro una katana a doppia lama le cui lame sono imbevute di veleno allucinogeno di livello S. Sulla cintura che lega la vita ha posizionato un altro fuda, sulla sinistra, con sigillata all'interno una zanbato. Sul petto, precisamente sul pettorale destro, vi è piegato in modo che si veda solo il kanji "potenza" ha applicato 1 fuda potenziante; sul pettorale sinistro, invece, ha posizionato una particolare fuda speciale con il sigillo "potenza" dotato di forza maggiore. In ultimo, legata sulla schiena, ha lei, la samehada, la grande pelle di squalo ottenuta dal Kokketsu. Essa è avvolta in delle fasce bianche per coprirne le scaglie di squalo il quale hanno il potere di risucchiare il chakra nemico e non solo. Il chakra scorre in corpo, forte e potente come si addice a un maestro di spada la cui lama è elegante e raffinata quanto veloce e letale. Sulla parte destra del collo, in basso, vi sono stampati in rilievo 3 tomoe nere, simbolo del patto fatto con il diavolo. L'equipaggiamento è sempre presente in ogni momento, specialmente quando esce di casa per andare fuori e questo è uno di quei casi. I passi si susseguono uno dopo l'altro, tranquilli e pacati ed è proprio in quella passeggiata che, in lontananza, riesce a scorgere la piccola Kouki, la Yakushi, seduta sotto un albero. Un mezzo sorriso si forma sul volto dell'albino mentre si porta in quella direzione. Non vuol far rumore, non vuole darle fastidio mentre si dirige verso di lei, alle spalle <Siamo pensierosi> commenta non appena giunge in prossimità della ragazza ma fermandosi a un metro e mezzo dalla panca sulla quale è seduta. [Chk 80/80][Samehada equip][Chakra Samehada: 0/250][Katana: imbevuta di un veleno composto speciale][Equip: 2 portaoggetti alla vita, uno per lato | 2 porta kunai e shuriken uno per coscia | 1 tonico recupero chakra speciale (portaoggetti) | 2 rotoli piccoli per i draghi gemelli (8 kunai a tre punte con carta bomba per rotolo) | 2 tonici coagulanti (portaoggetti) | 2 confezioni di fili di nylon conduttore (portaoggetti)| 2 fumogeni (portaoggetti) | armatura pesante (+15 alla resistenza) | vambracci e schienieri (+6 alla resistenza solo se zona colpita) | 5 carte bomba (portaoggetti) | 2 bomba luce (portaoggetti) | 2 fuda con all'interno un tronchetto (portaoggetti) | 9 shuriken nel porta kunai e shuriken (3 per scomparto) | 9 kunai a tre punte nel porta kunai e shuriken (3 per scomparto) | 1 nodachi sigillata nel fuda al polso destro (imbevuta di veleno allucinogeno di livello S) | 1 katana a doppia lama sigillata nel fuda al polso sinistro (imbevuta di veleno allucinogeno di livello S) | 1 zanbato sigillata in un fuda sulla parte sinistra della vita | 1 fuda applicato sul pettorale destro con inciso il kanji "potenza" | Sigillo potenziante houjutsu speciale applicato sul pettorale sinistro | Respiratore (sigillato in un fuda posto nel portaoggetti di sinistra) | 5 fuda vuoti (portaoggetti di destra)]

12:15 Kouki:
  [Bosco - sotto un albero] I pensieri scorrono veloci, non sono né negativi, né positivi, semplicemente si mischiano tra loro, insieme a mille domande e mille cose da fare, o che dovrebbe fare. Un po’ di quiete mentre si viene risparmiati dalla pioggia, persino l’Altra se ne sta tranquilla e in silenzio, come se anche lei volesse assaporare quella giornata. Gli occhi vengono chiusi, come se cercasse a tutti i costi di trovare un po’ di ristoro almeno in quell’ambiente. Qualsiasi cosa per poter scacciare quei segni di insonnia sul viso. Non si accorge per varie ragioni del sensei che le si avvicina alle spalle… in parte perché si ritrova immersa nella sua stessa anima e in parte perché l’uomo è decisamente silenzioso e difficile da rilevare per le sue orecchie. Non appena la sua voce viene diretta verso di lei, però, la prima ad accorgersi della sua presenza è l’Altra. Per una frazione di secondo, prima che la ragazzina possa rendersi conto di quella voce maschile, è l’Altra che si scuote, come a tirarle una gomitata. La testa quindi si solleva di scatto, ed essa, viene voltata indietro, verso Raido. Ovviamente sfruttando anche una leggera torsione del busto. Le ginocchia rimangono abbracciate al petto, e gli occhi gialli si puntano su quel viso tanto conosciuto ed apprezzato. Si sente bene, come se l’altro avesse quel semplice potere su di lei, e un piccolo sorriso spontaneo nasce sulle sue pallide labbra. I lineamenti si rilassano, ma non troppo in realtà. Vederlo le procura uno scoppio di buone emozioni, buoni sentimenti, il cuore batte e sente di provare del sincero affetto per lui… emozione che ormai ha imparato a riconoscere se si tratta di lui, Kaori o Nahira. Mentre invece rimane ancora un mistero quello che sente con Hiroki. <Mh, si. Stavo cercando di rilassarmi un pochino e riordinare le idee.> commenta lieve, con quel suo sussurro simile ad un sibilo, basso, ma udibile, avvolgente. Lo sguardo viene riportato davanti a sé, giusto per non farsi venire il torcicollo, e per qualche istante rimane in assoluto silenzio. <Come stai? E’ da tanto che non vi vedo.> il dire è sincero, eppure pare esserci una leggera nota di tristezza che la porta inevitabilmente al distacco, per non provarla. Ci sono stati un sacco di impegni, tra il suo tirocinio in ospedale e le occupazioni degli altri, poco tempo per vedersi insomma. Nel restante del tempo invece succedono cose e le sembra di vivere solo alti e bassi, o situazione di assoluta confusione. <Kaori come sta? Avete quasi finito i preparativi?> pone anche quelle domande, curiosa e desiderosa di conoscere, le sembra sia passato un sacco di tempo da quando si sono visti l’ultima volta, forse perché la ragazzina ha subito una battuta d’arresto, soprattutto per quanto riguarda le missioni e la sua carriera. È anche tutto questo che la porta a sentirsi come bloccata, ferma ed immobile, in una situazione di stasi che la fa solo innervosire. [Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 6 shuriken a spirale – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 5 fumogeni – 5 fuda con tronchi – 5 tonici coagulanti e 1 speciale – 5 tonici recupero chakra e 1 speciale – 5 veleni composto speciale – 2 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C]

12:46 Raido:
  [Bosco] Non vede Kouki da tanto tempo, non parla con lei da troppo ma il momento è giunto. Ha ricercato la ragazzina in questi giorni, ha cercato la sua presenza per poterle parlare di una questione fin troppo spinosa, questione che si è risolta nel migliore dei modi però. Il cuore batte forte e veloce, è in ansia, preoccupato, emozionato, in questo momento un tripudio di emozioni e sentimenti vanno ad avvolgerlo completamente, lo rendono sereno ed esaltato. Vorrebbe gridarlo subito, correre verso di lei per darle la notizia ma si contiene, permane fermo sul posto; non è più un bambino, deve mantenere certi atteggiamenti, un certo contegno anche per via del suo grado all'interno del villaggio. Dire a Kouki che può andare a casa con lui, a casa per sempre, far parte della famiglia. L'obiettivo è quello ma è sicuro di poterlo mettere in atto? Ancora no, non lo ha mai fatto, non si è mai spinto tanto in la e adesso non sa come comportarsi, non sa come muoversi ne da dove iniziare. Il silenzio ricade tra loro per qualche attimo, qualche secondo ed è in quel silenzio che ricerca le giuste parole, il giusto tipo di tono da usare in un momento simile. Pensa anche al modo per introdurre tale discorso e forse è questo il problema maggiore, il più grande tra i problemi. Una parte di se vorrebbe agire d'istinto lasciando perdere tutte le riflessioni mentre l'altra richiede una certo modo per ponderare ogni singola cosa. E' un giorno importante, un bellissimo giorno e non vuole rovinarlo, non se lo perdonerebbe mai. Resta fermo a quel metro e mezzo dalla panca, gli occhi a guardare la Yakushi, il solito mezzo sorriso a increspare il viso, a deformarlo per certi versi e non dice niente, sta aspettando che sia la ragazza a parlare per prima. Non sa come iniziare il proprio dire, non trema per poco ma le condizioni sono quelle e poi, finalmente, delle parole vengono dette. La voce di Kouki si fa sentire in quel bosco andando a scatenare la curiosità del Jonin, una curiosità che si fa viva ogni volta che la ragazzina gli dice qualcosa; vorrebbe sapere tutto della sua vita, vorrebbe sapere ogni cosa, essere presente in modo totale ma sa che non è possibile, gli impegni lo costringono a stare lontano da chiunque meno che da sua moglie vivendoci insieme <C'è qualcosa che non va?> domanda avvicinandosi sempre più. La samehada viene afferrata e poggiata a terra, la katana tolta dal fodero e posta vicino alla pelle di squalo per poi andare, se gli fosse permesso, a sedersi al fianco di Kouki. La schiena viene poggiata contro lo schienale della panca, gli occhi si portano sul suo viso, è serio ma allo stesso tempo permane il sorriso, non viene meno <Sto bene, è un bel periodo, non posso lamentarmi> troppo tempo che non si vedono e gli ha fatto male, si sente male al solo pensiero e vorrebbe che non lo avesse detto <Sta bene anche lei, è molto presa dal matrimonio ma oramai manca pochissimo> ed ora, è giunto il momento. Temporeggiare ancora non serve a niente, deve cominciare adesso prima che il momento svanisca. Le mani iniziano leggermente a sudare, è agitato e solo un'altra volta ha provato una cosa simile, ovvero quando si è dichiarato a Kaori, solo in quell'occasione <A proposito di questo...ti devo parlare di una questione molto importante. Sei pronta?> temporeggia, temporeggia ancora quando dovrebbe buttare ogni cosa fuori senza pensarci due volte ma il momento sta arrivando, è solo questione di minuti. [Chk 80/80][Samehada equip][Chakra Samehada: 0/250][Katana: imbevuta di un veleno composto speciale][Equip: 2 portaoggetti alla vita, uno per lato | 2 porta kunai e shuriken uno per coscia | 1 tonico recupero chakra speciale (portaoggetti) | 2 rotoli piccoli per i draghi gemelli (8 kunai a tre punte con carta bomba per rotolo) | 2 tonici coagulanti (portaoggetti) | 2 confezioni di fili di nylon conduttore (portaoggetti)| 2 fumogeni (portaoggetti) | armatura pesante (+15 alla resistenza) | vambracci e schienieri (+6 alla resistenza solo se zona colpita) | 5 carte bomba (portaoggetti) | 2 bomba luce (portaoggetti) | 2 fuda con all'interno un tronchetto (portaoggetti) | 9 shuriken nel porta kunai e shuriken (3 per scomparto) | 9 kunai a tre punte nel porta kunai e shuriken (3 per scomparto) | 1 nodachi sigillata nel fuda al polso destro (imbevuta di veleno allucinogeno di livello S) | 1 katana a doppia lama sigillata nel fuda al polso sinistro (imbevuta di veleno allucinogeno di livello S) | 1 zanbato sigillata in un fuda sulla parte sinistra della vita | 1 fuda applicato sul pettorale destro con inciso il kanji "potenza" | Sigillo potenziante houjutsu speciale applicato sul pettorale sinistro | Respiratore (sigillato in un fuda posto nel portaoggetti di sinistra) | 5 fuda vuoti (portaoggetti di destra)]

13:09 Kouki:
  [Bosco] Rimane seduta senza più guardare l’uomo, ma rimanendo con gli occhi fissi davanti a sé, lungo quel viale deserto. Una sorta di calma pervade il suo animo, una sicurezza anche e tramandata dal sensei lì presente. Ci sono molte cose che vorrebbe dire, ma non sa mai quale sia il momento adatto, nonostante gli abbia promesso di raccontargli sempre la verità. Persiste in quel suo stato, con quella sua espressione rilassata ma distante, mentre il sorriso pian piano svanisce. È come se quel miscuglio di pensieri ed emozioni la sfiancasse, ma allo stesso tempo non le permetta di dormire. È frustrante, vorrebbe parlare liberamente con qualcuno e non solamente con l’Altra. Dopo l’incontro con Hiroki, quegli incontri, sta iniziando a pensare di non voler più stare in quella locanda, che potrebbe andare anche lei al Dojo insieme a lui. Ma se non lo ha ancora fatto è perché ha paura di incontrare il suo creatore, quindi più se ne sta alla larga, meglio è, no? In più la data del matrimonio tra Kaori e Raido si avvicina, e presto potrebbe vederli ancora meno di quanto non faccia già. La ferrovia aiuta, certo, ma non la fa sentire soddisfatta appieno. La domanda posta dal suo sensei la fa sorridere, un sorriso appena accennato, quasi ironico, mentre permette senza problemi all’altro di sedersi accanto a lei. <Non lo so. Ci sono alcune cose che non vanno ed altre che semplicemente non capisco. Nel complesso tante cose che mi danno da pensare.> ammette senza problemi, perché a lui non mente, glie lo ha promesso. Ci sono le fogne, quei mostri, quella terribile paura di morire divorata. Poi c’è il vecchio che l’ha messa a confronto con l’Altra, scatenando in lei profondi sensi di colpa, ma dandole anche l’opportunità di creare un equilibrato rapporto. C’è lo scienziato, se stessa, il clan, il suo sentirsi bloccata ed infine Hiroki, forse unica nota positiva, ma che deve ancora comprendere. Sospira, andando a scuotere un poco la testa. Non va comunque ad approfondire quell’aspetto, non ritiene sia il momento adatto, anche se a dirla tutta non sa proprio quale possa essere il momento. Semplicemente ascolta le sue successive parole, andando ad annuire. Sorride, ma senza voltarsi verso di lui. <Ne sono felice. Immagino e penso che sia proprio un bel periodo per voi.> non può sapere come ci si possa sentire in questi momenti, per un matrimonio, ma deduce che possa essere un momento felice. <Sai, non vedo l’ora del matrimonio. Prima ero in ansia, perché non so come comportarmi, ma ora un po’ meno.> si lascia andare a quella piccola considerazione, mentre Raido sembra invece preso da chissà quali altri pensieri. Ma lei non se ne accorge, non si volta verso di lui fino a quando non sente quelle esatte parole. Lentamente il viso si sposta su di lui, mentre la tensione sembra accumularsi di colpo dentro di lei. Quale questione? Di cosa deve parlare? Senza nemmeno farsi troppe domande, la ragazzina va subito a pensare al peggio. Si irrigidisce, gli occhi si puntano su di lui e il viso diviene una maschera di pura ansia. Non sa nemmeno di cosa possa trattarsi, forse un addio? Forse le sta dicendo che si vedranno ancora di meno? Il cuore inizia a battere veloce, ma lei fa di tutto per apparire semplicemente in attesa. <Si, sono pronta. Di cosa si tratta?> pronuncia quelle parole lentamente, come se tutto intorno a lei si muovesse ora a rallentatore. Le pare di sentire il proprio battito nelle orecchie, ed ora semplicemente aspetta che Raido le parli. [Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 6 shuriken a spirale – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 5 fumogeni – 5 fuda con tronchi – 5 tonici coagulanti e 1 speciale – 5 tonici recupero chakra e 1 speciale – 5 veleni composto speciale – 2 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C]

13:38 Raido:
  [Bosco] La guarda ma non viene guardato, la guarda sapendo cosa sta per succedere, l'agitazione aumenta di minuto in minuto, si sente pervaso da quell'agitazione e non sa come comportarsi ma nel viso della ragazza scorge qualcosa. Sa che in lei vive un'altra, una personalità che tende alla forza, ad avere il poter e il controllo, l'ha affrontata ma non è riuscita a soggiogarla, non è riuscito a batterla completamente ritrovandosi in uno scontro diverso, un qualcosa di mentale. Le l'ha attaccato, ha subito quegli attacchi uno dopo l'altro senza mai innervosirsi, senza mai dire niente di sconveniente, anzi, si è sempre comportato in un certo modo per vedere dove possa andare a parare la ragazza, dove ha scelto di andare con quella personalità. Alla fine non ha risolto niente, ha solo visto che si tratta di una sfida difficile che va affrontata passo dopo passo e senza alcuna fretta, anzi, va usata una calma non indifferente per portarla dove vuole lui. Ha sempre detto e affermato che non è nel suo interesse cambiarla e tutt'ora lo dice, non vuole farla diventare ciò che non è ma allo stesso tempo non può sopportare che si faccia del male da sola, che va a rovinarsi da sola in quel modo, non riesce a passarci sopra e un modo per risolvere il tutto lo deve trovare, deve trovarlo assolutamente o potrebbe pentirsene amaramente. Una cosa è sicura però, non l'avrebbe abbandonata mai, non si sarebbe mai allontanato da lei qualunque cosa succeda e questo è un dato di fatto, qualcosa di giusto. Drizza le orecchi portando tutta l'attenzione sulle sue parole, non la interrompe ne dice niente, lascia che parli incuriosendolo sempre di più <Mh> china il capo verso il basso osservando il legno della panca, osserva quel punto in mezzo alle proprie gambe pensando a cosa possa succedere alla genin. L'ha vista già pensierosa ma non come adesso, è troppo tranquilla e il sospetto è qualcosa di naturale <Lo sai che puoi parlare di qualsiasi cosa con me, si?> la rassicura, le rammenta quel piccolo particolare facilmente dimenticabile. Non concede a molti la sua confidenza, il suo aiuto e la sua disponibilità e al momento solo due persone possono godere di questo, ovvero Kaori e la stessa Kouki. Nessuno oltre loro può pretendere un tale comportamento da lui e per i più è soltanto Raido, Jonin di Kusa, niente di più e niente di meno. Non un amico, non un confidente, non un parente, niente, solo la figura professionale. Annuisce a quell'affermazione, è un periodo fin troppo bello per loro e rovinarlo sarebbe un colpo al cuore per entrambi. Sta facendo di tutto pur di mantenere le cose così calme, tranquille e soprattutto cerca di non fare stupidate, di non dire niente di troppo strano da creare dei dissapori e poi la successiva, una frase che lo riempie di gioia. Quando le ha detto che sarebbe venuta la matrimonio ha visto molti dubbi insinuarsi in lei, dubbi a non finire ma qualcosa dev'essere successo per portarla a cambiare in questo modo, qualcosa di bello molto probabilmente <Sono sicuro che ti divertirai> sorride prima di passare all'argomento fulcro di questa conversazione. Distoglie lo sguardo dal suo viso portandolo dinanzi a se, non vuole guardarla, non ha il coraggio. Respira, fa lunghi respiri portando l'aria all'interno dei polmoni <Ho parlato con Kaori, abbiamo discusso per un po'. Non è stata una decisione facile da prendere ma è giusto che tu lo sappia, è giusto dirtelo visto che sei in mezzo a questa storia> ancora prende tempo, non si ferma nel temporeggiare, anzi, cerca le parole giuste, magari parole dirette per far capire il tutto alla perfezione eppure, le frasi scompaiono o diminuiscono man mano <Ti adottiamo> alla fine lo dice, non si trattiene più. Volta il capo verso di lei, ne ricerca gli occhi <Dai oggi, fai ufficialmente parte della nostra famiglia Kouki> e con questo può andare a stare da loro, adesso ha una casa, una famiglia, non è più sola, ha qualcuno che tiene a lei finalmente. [Chk 80/80][Samehada equip][Chakra Samehada: 0/250][Katana: imbevuta di un veleno composto speciale][Equip: 2 portaoggetti alla vita, uno per lato | 2 porta kunai e shuriken uno per coscia | 1 tonico recupero chakra speciale (portaoggetti) | 2 rotoli piccoli per i draghi gemelli (8 kunai a tre punte con carta bomba per rotolo) | 2 tonici coagulanti (portaoggetti) | 2 confezioni di fili di nylon conduttore (portaoggetti)| 2 fumogeni (portaoggetti) | armatura pesante (+15 alla resistenza) | vambracci e schienieri (+6 alla resistenza solo se zona colpita) | 5 carte bomba (portaoggetti) | 2 bomba luce (portaoggetti) | 2 fuda con all'interno un tronchetto (portaoggetti) | 9 shuriken nel porta kunai e shuriken (3 per scomparto) | 9 kunai a tre punte nel porta kunai e shuriken (3 per scomparto) | 1 nodachi sigillata nel fuda al polso destro (imbevuta di veleno allucinogeno di livello S) | 1 katana a doppia lama sigillata nel fuda al polso sinistro (imbevuta di veleno allucinogeno di livello S) | 1 zanbato sigillata in un fuda sulla parte sinistra della vita | 1 fuda applicato sul pettorale destro con inciso il kanji "potenza" | Sigillo potenziante houjutsu speciale applicato sul pettorale sinistro | Respiratore (sigillato in un fuda posto nel portaoggetti di sinistra) | 5 fuda vuoti (portaoggetti di destra)]

14:18 Kouki:
  [Bosco] Le parole del sensei la rassicurano sul fatto che può parlare di qualsiasi cosa. Lo sa, e anche bene, sa che deve essere sincera, ma non sa i momenti giusti. Tuttavia quelle parole le danno una spinta in più, un qualcosa che possa permetterle di dire qualche parola. <Lo so, si. È che non so quali siano i momenti giusti. Adesso tu sei felice, stai bene. E io non voglio appesantire il tutto.> commenta in maniera del tutto sincera, andando ad esprimere il suo pensiero, quello che prova verso quel legame. Un affetto sincero che la porta a pensare di non voler essere un peso. Tuttavia ricorda come anche Kaori le abbia ripetuto più volte di non esserlo. Un profondo respiro, quindi riprenderebbe la parola. <Sono successe un po’ di cose. Nelle fogne di Kusa ci sono dei mostri e mi sono ritrovata a rischiare davvero di morire divorata. Erano in tanti, tantissimi e mi erano sopra. Mi hanno morsa e ferita… ma poi non ricordo. Non ricordo come mi sono salvata perché ho mandato E-001 fuori, come scudo.> si sente in colpa, tremendamente. <Non volevo affrontare quel momento, quella morte così prossima e mi sono rintanata nel mio mondo, lasciando Lei fuori.> egoista, ecco come si sente. Un sentimento di colpa che non fa ridere nemmeno l’Altra, la rende taciturna, riflessiva. Decisamente troppo complicato. <E poi ci sono altre cose, paure, il clan e ho conosciuto un ragazzo della mia età, più o meno.> a quella frase il viso si colora leggermente di rosso, ma essendo lei pallida è un rossore che si nota e tanto. Ma non dice altro, non osa, perché non sa nemmeno cosa stia succedendo. Lontana con la mente e con lo sguardo. Tuttavia quelle parole appaiono improvvisamente inutili ora che l’argomento viene spostato verso quel qualcosa di importante. Chissà perché la sua mente non sfiora nemmeno per un momento l’idea che possa essere qualcosa di bello. Pensa solo al peggio, si mette sulla difensiva e l’Altra nella propria testa fa altrettanto. E’ lì, sul limite, pronta per prendere il controllo nel caso la situazione precipiti. Come unico obiettivo è la propria autodifesa, unico obiettivo è difenderla da ferite psichiche troppo profonde, così come ha sempre fatto. Certo, forse non nel migliore dei modi, ma è l’unico che ha trovato e poi sviluppato nel tempo. Ha fatto qualcosa di male? Qualcosa che non doveva fare? Forse ha offeso Kaori in un qualche modo, è per questo che non è presente anche lei per parlare di una questione importante, qualsiasi essa sia? Mille paranoie e mille dubbi che si vanno ad aggiungere nella sua mente. Raido inizia a parlare e quella prima pausa non è un bene per la ragazzina. Non è stata una decisione facile da prendere, ma è giusto che lei sappia. Un addio, non potrà stare con loro… e nonostante lei abbia tentato di non affezionarsi troppo per non rimanerci male, ora scopre quanto invece male faccia. L’Altra tenta di prevalere, di preservare la sua psiche… questione di attimi, mentre lentamente il viso si allontana, ma nel giro di un secondo si ferma, si blocca. Le parole successive del sensei le danno una prospettiva totalmente diversa, facendola sentire come una pessimista cronica. La gioia, l’emozione, esplode nel petto come una bomba, avendo un effetto quasi devastante su di lei. Il viso si illumina, il sorriso affiora e si amplia, mentre gli occhi si sgranano dalla felicità, osservando Raido. Potrà fare parte della loro famiglia, in segreto, senza mai dirlo a sé stessa, ci aveva sperato. Il corpo inizia a tremare, troppo piccolo per riuscire a contenere tutte quelle emozioni che riescono addirittura a sopraffare l’Altra. <Posso? Posso farne parte?> mormora piano, in un tremolio di voce. <E Kaori?> perché non è presente? Avrebbe tanto voluto che ci fosse stata anche lei. Le parole non escono più, sembra tutto intorno a lei si sia fermato, riempiendola fino ad ogni sua cellula e facendola vibrare di felicità. Emozioni forti, un’emozione che non ha mai avvertito prima. [Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 6 shuriken a spirale – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 5 fumogeni – 5 fuda con tronchi – 5 tonici coagulanti e 1 speciale – 5 tonici recupero chakra e 1 speciale – 5 veleni composto speciale – 2 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C]

14:53 Raido:
  [Bosco] Non sa più quante volte deve ripeterlo, sia a lei che a Kaori. Non gli piace avere dei segreti tra le persone che lo circondano, specialmente se sono persone a cui tiene particolarmente, proprio come la genin. La curiosità c'è sempre ma se accadesse qualcosa di male, qualcosa che possa provocare loro dolore, vuole saperlo, quanto meno per provare ad aiutarla. Resta silente, non fiata, non dice niente ascoltando il dire della ragazza in completo silenzio. Si preoccupa per lui, si preoccupa per la sua felicità e non sa dire quanto già questo lo renda felice ma è qualcosa di cui non deve preoccuparsi, qualcosa che riuscire a risolvere facendole capire che non è un peso, non lo è mai stata e mai lo sarà però è difficile, tremendamente difficile trovare le parole giuste <Non lo fai, quante volte devo dirtelo che devi sentirti libera di dirmi qualunque cosa? Se sono qui è solo per te> forse adesso può finalmente capire il vero significato di tali parole. Il silenzio scende tra loro, un silenzio che dura una manciata di secondi prima che sia nuovamente la ragazzina a proferire parole andando a pronunziare parole strane, pericolose. Lo informa di qualcosa che lo lascia a bocca aperta, letteralmente...mostri nelle fogne? Esseri mostruosi all'interno delle fogne che l'hanno attaccata? All'improvviso il cuore batte forte, la preoccupazione sale in modo esponenziale, viene portata a livelli massimi, livelli che mai avrebbe immaginato di provare per qualcun'altro. Ha corso un grande pericolo, ha rischiato la vita, ha rischiato seriamente di morire e lui...lui ha rischiato di perderla per sempre. Non controlla più il proprio corpo, non controlla più se stesso. Si avvicina alla ragazza, gli occhi persi nel vuoto con il cuore che va ben oltre il petto e poi? Allarga le braccia, cerca di portarle sulla di lei schiena per poi stringerla verso il proprio petto, la stringe con le braccia, la schiaccia verso di se. Tutto viene velocemente, non pensa a quello che fa, agisce solamente e puramente d'istinto. L'abbraccio è sentito, voluto e ricercato dopo quella notizia, ne sente il bisogno. E' rimasto lontano da lei per troppo tempo, è sparito per troppo e ora non può rimanere impassibile. Il capo viene poggiato sul suo, dolcemente e in modo leggero, gentile <Per fortuna sei qui> una frase strozzata, è visibile in essa la paura. Poche parole sono riuscite a scatenare in lui quel sentimento tanto distante che ha provato solo un'altra volta in tutta la sua vita, una volta soltanto e basta <Mi dispiace..non ero con te> si scusa, lo fa ancora. Ogni volta che accade qualcosa, pensa di essere in colpa, pensa di dover essere sempre presente. Sa di non poter essere ovunque, di non essere invincibile eppure non può far a meno di fustigarsi per i vari pericoli che sia Kouki che Kaori corrono. Un miscuglio di sentimenti prendono il sopravvento nel Jonin, compresa la gelosia. Lascia andare la ragazzina, sempre se gli avesse permesso di abbracciarla, si distacca leggermente da lei guardandola negli occhi e la parola ragazza provoca in lui una gelosia, simile a quella che prova verso Kaori <Un ragazzo?> domanda <Ah...> non sa cosa dire, non sa come comportarsi. Vorrebbe conoscerlo, vorrebbe sapere chi è costui e intimargli di stare lontano dalla sua piccola Kouki ma non è ancora nessuno per poterlo, almeno fino ad ora. Finalmente riesce a dire tutto quanto, dona quella notizia a Kouki senza mezzi termini, in modo diretto e quel sorriso tanto sincero che ne solca il volto gli riscalda l'animo. E' felice che tutto sia andato nel verso giusto, è felice che tutto si sia risolto nel miglior dei modi <Si...adesso sei mia figlia> figlia...lui ha una figlia, ha una figlia da crescere, a cui badare...è un sogno divenuto realtà, una realtà che si è realizzata in modo imprevisto <Kaori è in ospedale, sta lavorando ma ti aspetta a casa stasera, la tua nuova casa> gli occhi divengono lucidi, rossi, si sta commuovendo mentre il sorriso non svanisce sulle di lui labbra, un sorriso che rimane fisso <Mia..figlia> sussurra in modo che solo lei possa sentirlo. [Chk 80/80][Samehada equip][Chakra Samehada: 0/250][Katana: imbevuta di un veleno composto speciale][Equip: 2 portaoggetti alla vita, uno per lato | 2 porta kunai e shuriken uno per coscia | 1 tonico recupero chakra speciale (portaoggetti) | 2 rotoli piccoli per i draghi gemelli (8 kunai a tre punte con carta bomba per rotolo) | 2 tonici coagulanti (portaoggetti) | 2 confezioni di fili di nylon conduttore (portaoggetti)| 2 fumogeni (portaoggetti) | armatura pesante (+15 alla resistenza) | vambracci e schienieri (+6 alla resistenza solo se zona colpita) | 5 carte bomba (portaoggetti) | 2 bomba luce (portaoggetti) | 2 fuda con all'interno un tronchetto (portaoggetti) | 9 shuriken nel porta kunai e shuriken (3 per scomparto) | 9 kunai a tre punte nel porta kunai e shuriken (3 per scomparto) | 1 nodachi sigillata nel fuda al polso destro (imbevuta di veleno allucinogeno di livello S) | 1 katana a doppia lama sigillata nel fuda al polso sinistro (imbevuta di veleno allucinogeno di livello S) | 1 zanbato sigillata in un fuda sulla parte sinistra della vita | 1 fuda applicato sul pettorale destro con inciso il kanji "potenza" | Sigillo potenziante houjutsu speciale applicato sul pettorale sinistro | Respiratore (sigillato in un fuda posto nel portaoggetti di sinistra) | 5 fuda vuoti (portaoggetti di destra)]

15:18 Kouki:
  [Bosco] Parte di quello che le è successo viene detto, eppure lei non si sente ancora pienamente svuotata, ci sono mille cose da dire e che non sa come fare. In silenzio attende che il sensei accumuli quelle notizie, di quell’attacco ricevuto nelle fogne e lei finalmente lo ha detto a qualcuno. Non si scosta da quell’abbraccio che lui le dona, si lascia cingere la schiena, appoggia la propria testa sulla sua spalla, mentre lui la posa delicatamente sulla sua. Ecco, quello è un abbraccio che riesce a capire, ne comprende il perché, e sa definirlo. Mentre i gesti di Hiroki, sono ancora senza una ragione per lei, nonostante le abbiano fatto piacere. Rimane immobile, in silenzio, per poi rispondere a quelle sue parole, scuotendo appena la testa per quanto possibile. <Non devi preoccuparti. Sono un ninja e correre rischi simili è normale. Dovevo solo recuperare una palla insieme ad un altro ragazzo, ma siamo stati attaccati.> qualche altra informazione in più, una piccola pausa, per poi continuare. <So che sono rischi che posso correre, eppure… ho avuto davvero paura di morire. Come l’ho provata davanti al mio creatore, ma questa volta a livelli molto maggiori.> tace, si morde appena il labbro inferiore. <Non so nemmeno perché sono sopravvissuta. Erano in tanti, così in tanti e mostruosi… erano ovunque sopra di me.> ha affrontato qualcosa di molto più forte rispetto alle sue abilità, che ha procurato in lei qualcosa che non succedeva da tempo in maniera così netta. L’isolarsi profondamente e totalmente per potersi difendere. Si sfoga per come riesce, trovando una sorta di conforto, un sostegno maggiore. <Dovrei parlarne con il Kage, ma sono l’unica che ne se preoccupa. L’altro ragazzo è diventato un’ameba, una larva, dopo questo fatto.> almeno così crede, spera che non lo fosse anche prima. A quel ricordo di quella discussione, la ragazzina si innervosisce. Spera davvero di non vederlo mai più quel tipo, così troppo debole ai suoi occhi. <Devo diventare più forte.> mormora infine, convinta delle sue parole, mentre l’Altra non può che trovarsi d’accordo ed ambire a quel potere che Raido le ha mostrato. Così forte e doloroso, ma potente. Il discorso poi verte su Hiroki, Raido si distacca e lei non lo guarda, forse imbarazzata. <Si, ha dei comportamenti che io non comprendo, ma che mi fanno piacere.> si limita a dire, mentre si sente molto più sollevata rispetto a prima. Un piccolo sorriso compare sulle sue pallide labbra, per poi arrossire ancora di più ed abbassare il viso. No, sono proprio emozioni che non comprendere. Ma sono solo discorsi… discorsi che vengono spazzati via da quella notizia decisamente troppo devastante per lei, in senso positivo. La felicità la presa totalmente, la testa le gira e si sente in un qualche modo sempre più completa. <Me la sono meritata…> sussurra, in un qualche modo una rivincita contro l’Altra e il suo creatore. Si è meritata una famiglia, l’hanno accettata, questo vuol dire che può vivere come una persona e non come una cosa… che può ambire a molto più. Essere chiamata in quel modo risveglia in lei sentimenti molto profondi, nonostante non abbia idea di cosa significhi veramente. Gli occhi si riempiono di lacrime, mentre il sorriso continua a persistere. <La mia casa… e dove? A Konoha? Anche se sono ninja di Kusa?> quanta confusione che sta facendo ora, mentre parla a macchinetta, sopraffatta dall’emozione. <La mia casa.> ripete nuovamente, ancora lo deve elaborare, e non può fare a meno di pensare alla figura di Kaori. Le mani tremano, le lacrime vengono lasciate andare lungo le guance. <Una famiglia.> una famiglia che sente sua, nonostante avverta anche il forte senso di appartenenza al proprio clan. Ma al momento ad altri dubbi non lascia spazio, si occuperà poi di mettere chiarezza anche su quel punto… o forse lo farà l’Altra probabilmente. Ma ora, come dovrebbe chiamare Raido? Nonostante lo sappia, perché lo ha sentito dire in giro, non sa se può permettersi. Non lo guarda, osserva le proprie mani, le labbra si muovono appena senza riuscire ad emettere un solo suono, fino a quando qualcosa non riesce. <… Papà…> pronunciarlo, poterlo pronunciare, la fa sentire più umana, se stessa. Così come potrebbe avere lo stesso effetto devastante poter finalmente chiamare Kaori come ha sempre desiderato in gran segreto. [Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 6 shuriken a spirale – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 5 fumogeni – 5 fuda con tronchi – 5 tonici coagulanti e 1 speciale – 5 tonici recupero chakra e 1 speciale – 5 veleni composto speciale – 2 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C]

17:09 Raido:
  [Bosco] Lo stesso discorso che gli ha fatto Kaori, adesso, glielo sta facendo anche Kouki e un pizzico di imbarazzo arriva anche per lui. L'imbarazzo di farsi dire la stessa cosa da due persone diverse ma a cui tiene in egual misura. Si preoccupa troppo e lui più di tutti sa quanto il lavoro di un ninja sia difficile e pericoloso. In 16 anni ha visto di tutto in questo mondo, ha combattuto come non mai contro qualunque avversario, è rimasto ferito tante di quelle volte che oramai ci ha fatto l'abitudine, sa che quando va in missione si ritira graffiato, trafitto o con qualunque male ci sia in questo mondo crudele eppure non si lamenta perchè sa che quello è il suo lavoro, il suo compito e i rischi, si sa, fanno parte del mestiere. Lo sa ma non vuole accettarlo per gli altri, non può lasciare che gli altri affrontino pericoli e rischino la vita, basta lui, tutto il resto deve restare al sicuro. Loro lo hanno capito meglio a quanto pare, però, visto che gli viene rinfacciato senza mai smettere. Un giorno deve fare i conti con se stesso, capire il proprio pensiero e capire quello degli altri, smettere di comportarsi in maniera così protettiva verso chiunque e andare avanti, lasciare le dovute libertà a tutti quanti, lasciare che gli altri vivano la loro vita senza il suo fiato sul collo, senza la paura di averlo tra i piedi. Prende un lungo e profondo respiro mentre si allontana dalla ragazza, mette un po' di distanze per lasciarla respirare, farla respirare come si deve visto l'abbraccio soffocante che le ha dato. Ciò che dice è agghiacciante, ha corso un pericolo immane e non se ne capacita ma ringrazia solo che sia sopravvissuto e sia viva, li, con lui in questo momento, felice di averla ancora al suo fianco dopo tutto ciò che ha passato <Ti prometto che risolverò questa storia> vuole indagare lui di persona su ciò che è successo nelle fogne, indagare su quanto accaduto e porre la parola fine su tale questione <Chi è l'altro ragazzo? Ci parlerò io e presto andrete a parlare dal Kage, deve sapere di quanto è successo> Yukio deve sapere a tutti i costi ciò che è successo, non può rimanere all'oscuro di una cosa così grave e pericolosa per l'intero villaggio. Gli occhi permangono puntati su quelli della Yakushi, seri, più seri che mai, la storia non gli piace, non può credere alle proprie orecchie <Ti aiuterò a diventare più forte> è l'unica cosa che può fare per tenerla al sicuro dalla distanza, aiutarla a diventare più forte di quanto già non è. Sa che può arrivare a un livello ben più alto, sa che può essere più potente di quanto non sia e lui vuole sbloccare questo suo potere latente, sa che c'è. Il discorso cambia passando su quel ragazzo con i comportanti che le fanno piacere, la gelosia aumenta e tutto scompare, tutto diventa nullo mentre ode quella semplice frase, una frase strana che lo porta a pensare a cose peggiori <Ah si? Mi piacerebbe conoscerlo sai?> una minaccia? Forse o forse vuole veramente conoscere chi la fa stare bene, almeno per capire che tipo di persona sia. Tutto diviene nullo nel vedere il sorriso di Kouki risplendere nel bosco, un sorriso sincero che lo fa sciogliere. Finalmente la vede felice, finalmente è riuscito a farla felice in qualche modo ed è qualcosa che non sa descrivere ma è quasi più contento di lei, più agitato di lei. Sorride, china il capo guardando per terra <Dopo il matrimonio andremo ad abitare in una magione che ho fatto costruire sulle colline di Kusa, quella sarà la nostra vera casa ma per ora..si, se vuoi, puoi venire a Konoha con me e torneremo a Kusa ogni giorno insieme. Ti accompagnerò io d'ora in poi> come un vero padre, così si comporta ed è quello che avrebbe sempre voluto fare con la sua famiglia, comportarsi come un vero genitori, dimostrare che è in grado di farlo nonostante non sia cresciuto in un posto famigliare. Nota le lacrime solcarle il viso, lacrime pure, sincere ma è la parola finale che lo commuove più di tutti. Una lacrime scende dall'occhio destro e successivamente una dall'occhio sinistro, inizia lentamente a piangere, a mostrare la sua commozione <Si...si> annuisce, adesso è così, adesso è questo per lui, non più un sensei ma un padre <Si Kouki...> le parole escono strozzate, fa fatica a pronunciarle ma l'emozione è troppo forte per poterla controllare. [Chk 80/80][Samehada equip][Chakra Samehada: 0/250][Katana: imbevuta di un veleno composto speciale][Equip: 2 portaoggetti alla vita, uno per lato | 2 porta kunai e shuriken uno per coscia | 1 tonico recupero chakra speciale (portaoggetti) | 2 rotoli piccoli per i draghi gemelli (8 kunai a tre punte con carta bomba per rotolo) | 2 tonici coagulanti (portaoggetti) | 2 confezioni di fili di nylon conduttore (portaoggetti)| 2 fumogeni (portaoggetti) | armatura pesante (+15 alla resistenza) | vambracci e schienieri (+6 alla resistenza solo se zona colpita) | 5 carte bomba (portaoggetti) | 2 bomba luce (portaoggetti) | 2 fuda con all'interno un tronchetto (portaoggetti) | 9 shuriken nel porta kunai e shuriken (3 per scomparto) | 9 kunai a tre punte nel porta kunai e shuriken (3 per scomparto) | 1 nodachi sigillata nel fuda al polso destro (imbevuta di veleno allucinogeno di livello S) | 1 katana a doppia lama sigillata nel fuda al polso sinistro (imbevuta di veleno allucinogeno di livello S) | 1 zanbato sigillata in un fuda sulla parte sinistra della vita | 1 fuda applicato sul pettorale destro con inciso il kanji "potenza" | Sigillo potenziante houjutsu speciale applicato sul pettorale sinistro | Respiratore (sigillato in un fuda posto nel portaoggetti di sinistra) | 5 fuda vuoti (portaoggetti di destra)]

17:31 Kouki:
  [Bosco] Il ricordo di quell’esperienza l’ha segnata più di quanto non abbia mai voluto ammettere. Ne sta parlando solo ora con qualcuno e si sente solo ora un po’ più libera… chissà magari da oggi in avanti potrà anche riuscire a dormire e a mangiare meglio. Cose che passano in secondo piano rispetto al rischio che ha corso, ma comunque importanti. Non dice nulla alle sue prime parole, dopo tutto non sarà certo lei ad impedirgli di indagare, fare il lavoro che qualsiasi ninja dovrebbe fare… almeno escludendo quel ragazzo che era con lei. Lui le chiede il nome, ma la ragazzina scuote la testa. <Non credo di ricordarmelo, sai? Non so se ci siamo mai scambiati i nomi e il ricordo di quella gita nelle fogne è molto confuso e concentrato più sul finale.> sincera nel tono, ma si nota eccome la sua irritazione. <Non lo so se deciderà di andare dal Kage. Si rifiuta di fare il suo dovere da ninja e io ho anche cercato di scrollarlo, ma mi sono sentita solo rinfacciare le cose.> stringe i pugni, ancora arrabbiata per quel pomeriggio. Non sa nemmeno lei perché se la sta prendendo tanto. <Ma dopo tutto se vuole rimanere a mangiare la polvere senza reagire, peggio per lui. Perché mai dovrebbe interessarmi? È grande abbastanza da badare a se stesso.> commenta con quelle parole cariche di veleno, mentre parte dell’Altra emerge, come se si nutrisse di quei sentimenti. Chiude gli occhi, andando a prendere un profondo respiro… si è resa conto che mai prima di adesso si era messa a parlare con lui in questo modo. Ne è felice… felice di poterlo fare con lui e non più solo con Lei. <Io voglio informare il Kage. Ho anche aspettato troppo, ho peccato nel mio dovere di informare. Mi interessa, al contrario dell’altro ragazzo a cui non importa nulla se ci sono mostri nelle fogne. Non è un comportamento da ninja a parer mio.> gira tutto intorno a quello. Lei stessa lo fa per il ruolo che ricopre, chissà se alla fine riuscirà a legarsi al villaggio allo stesso modo. Per il momento è come se si sentisse una straniera. Fortunatamente il discorso si sposta su Hiroki, ma lei non coglie la gelosia, si sente solo sollevata di poter pensare ad altro che non sia quella brutta esperienza e quel ragazzo-verme. <Si chiama Hiroki.> non aggiunge che è del suo stesso clan, non lo fa perché si ricorda bene quanto lui le ha detto riguardo al rivelarsi. Vuole rimanere segreto, e all’improvviso si rende conto che vuole mantenere la sua volontà, nonostante lei la pensi in maniera differente. Rispetta quel suo punto di vista, mentre l’Altra probabilmente vorrebbe solo prenderla a ceffoni. <Mi ha abbracciata, poi abbiamo condiviso una bibita e mi ha dato un bacio. Mh… sai, io non riesco ancora a capire cosa succede, e non riesce a capirlo nemmeno lui. Penso sia qualcosa di complicato che io non conosco.> ormai è arrivata a quella conclusione, ma è ben lontana dal mollare i suoi tentativi di comprensione. Le cose ormai stanno andando per il meglio, quella notizia non ha fatto che renderle luminosa la giornata. Lei piace, silenziosamente, la sua gioia, mentre si rende conto di quanto tutto sia fattibile. Vivere a Konoha, prendere il treno ogni mattina per venire a Kusa e compiere il proprio dovere… e infine? Trasferirsi sulle colline di Kusa, tutto fattibile. Sorride, rilassata, felice, entusiasta, completa. Alla fin fine anche Raido, il suo papà, si commuove. Poche parole strozzate e un silenzio che è tutt’altro che imbarazzante. <Grazie.> mormora infine, verso di lui, alzando la propria mano destra per usare la manica del vestito per asciugarsi le lacrime. <Grazie.> ancora, lo ripete, con la voce sempre più strozzata, mentre sente la propria testa pulsare. <Pensi che… riuscirò a gestire tutto? Questo e il clan.> è un punto troppo forte, il clan, per poter essere messo da parte, dopo tutto è anche quello la sua famiglia, ben diversa da quella con Raido e Kaori. Ma lei ha ancora un creatore dal quale guardarsi, se venisse a sapere una cosa simile, non ne sarebbe affatto contento, anzi… potrebbe persino rivendicare la sua proprietà. [Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 6 shuriken a spirale – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 5 fumogeni – 5 fuda con tronchi – 5 tonici coagulanti e 1 speciale – 5 tonici recupero chakra e 1 speciale – 5 veleni composto speciale – 2 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C]

18:04 Raido:
  [Bosco] Ha già detto di essere fiero di lei, lo ha anche dimostrato ma oggi sta accadendo realmente di tutto, non sa come sentirsi e per la prima volta capisce quanto i sentimenti siano strani e complicati. Sta provando ogni genere di emozione al momento, la felicità, la gelosia, la preoccupazione e ora anche la fierezza. All'improvviso questo sentimento cresce in lui, si sente fiero della sua ormai ex allieva, si sente fiero nel sentirla parlare in questo modo. Torna a vedere la determinazione che brilla nei suoi occhi, una determinazione che si fa più forte giorno dopo giorno, la stessa che ha visto in lei quel giorno all'accademia per la lezione sul taijutsu. Da quel giorno si è affezionato a lei, ha iniziato a seguirla passo dopo passo stando attento a ogni suo movimento, osservando i di lei progressi e il suo modo di porsi verso gli altri. Farsi accettare è stato difficile, forse una delle cose più difficili che ha mai fatto in vita sua ma quando ci è riuscito, ha potuto anche imparare a conoscerla meglio, capire il suo carattere, capire il modo in cui pensa e come ragiona, capire la personalità che si cela in lei. Il rapporto tra loro cresce ogni giorno di più, ogni giorno scopre cose nuove su di lei, affrontano avventure nuove ma si, si affeziona anche di più. Adora quella ragazzina ed è proprio questo che lo ha spinto a prendere una simile decisione, questo lo ha spinto ad andare contro la sua stessa moglie pur d avere la ragazzina in casa con loro. Resta in silenzio a guardarla, la fissa con una certa intensità mentre quest'ultima parla, dice la sua, mostra il carattere, un carattere che può portarla a diventare una delle più grandi kunoichi del villaggio dell'erba. Non può parlare come un qualsiasi ninja, non può commentare come un'estraneo e, per un attimo, torna a far la parte del sensei, il maestro che vede l'allieva crescere e diventare migliore. Si alza dalla panca, si porta dinanzi a lei. Gli occhi continuano a puntarla, per un attimo lo sguardo diviene serio e le parole escono <Sono fiero di te Kouki, davvero> flette le gambe andando a inginocchiarsi. Il ginocchio destro viene poggiato per terra mentre la gamba sinistra resta piega a 90 gradi; la mano destra si muove cercando di prendere la sua sinistra <Stai crescendo e stai diventando una Kunoichi fantastica> si complimenta e si commuove di questo, si commuove per come sta crescendo e non deve l'ora di vederla grande, non vede l'ora di sentire il suo nome sulla bocca di tutti come futura promessa dell'erba. E' una possibilità che ha vagliata già da tempo ma solo ora si sta effettivamente concretizzando. Purtroppo quella quiete viene rovinata da un'informazione bella per la ragazza e un po' meno per l'albino. A ogni parola la bocca si apre sempre di più, stupito e sconcertato da tali parole ma lui si, si che capisce e capisce anche fin troppo bene e la cosa non gli piace molto, anzi, non gli piace per niente questa situazione <Eh no però, eh> ora mostra la gelosia apertamente. Si alza in piedi, passeggia davanti alla panca <Un bacio? Non perde tempo il signorino...e va bene, mi dovrà incontrare allora> visto che deve adottarla, alcune regole per i maschietti vanno messe se non vogliono perdere ciò che hanno di più caro al mondo sul loro corpo. Non si vergogna a farsi vedere geloso da lei, infondo è la sua piccolina, sua figli e quei ringraziamenti non servono, non deve farlo. Nuovamente si avvicina a lei, si inginocchia ancora una volta portandosi dinanzi a Kouki <Si perchè non dovrai farlo da sola, c'è la tua famiglia adesso e una famiglia si aiuta a vicenda> questo è il fulcro del legame famigliare, il fulcro di questa concezione ma si sta anche facendo tardi, sono rimasti li per tanto tempo e lui ha un lavoro da fare oppure...<Oggi non mi va di andare a lavoro, andiamo a prendere le tue cose e portiamole a casa, d'accordo?> si alza, allunga il braccio, la mano aperta in attesa di essere presa. Sta cominciando la sua nuova vita, una nuova avventura per la piccola Kouki. [Chk 80/80][Samehada equip][Chakra Samehada: 0/250][Katana: imbevuta di un veleno composto speciale][Equip: 2 portaoggetti alla vita, uno per lato | 2 porta kunai e shuriken uno per coscia | 1 tonico recupero chakra speciale (portaoggetti) | 2 rotoli piccoli per i draghi gemelli (8 kunai a tre punte con carta bomba per rotolo) | 2 tonici coagulanti (portaoggetti) | 2 confezioni di fili di nylon conduttore (portaoggetti)| 2 fumogeni (portaoggetti) | armatura pesante (+15 alla resistenza) | vambracci e schienieri (+6 alla resistenza solo se zona colpita) | 5 carte bomba (portaoggetti) | 2 bomba luce (portaoggetti) | 2 fuda con all'interno un tronchetto (portaoggetti) | 9 shuriken nel porta kunai e shuriken (3 per scomparto) | 9 kunai a tre punte nel porta kunai e shuriken (3 per scomparto) | 1 nodachi sigillata nel fuda al polso destro (imbevuta di veleno allucinogeno di livello S) | 1 katana a doppia lama sigillata nel fuda al polso sinistro (imbevuta di veleno allucinogeno di livello S) | 1 zanbato sigillata in un fuda sulla parte sinistra della vita | 1 fuda applicato sul pettorale destro con inciso il kanji "potenza" | Sigillo potenziante houjutsu speciale applicato sul pettorale sinistro | Respiratore (sigillato in un fuda posto nel portaoggetti di sinistra) | 5 fuda vuoti (portaoggetti di destra)][END]

18:28 Kouki:
  [Bosco] Quelle parole le sono uscite dalle labbra come un fiume in piena, si sente determinata e anche implacabile nel giudicare a quel modo il ragazzo senza conoscerlo. Però lei non è la sua balia ed è molto più grande. Insomma, non può che disprezzarlo con quel suo modo di fare crudele, ma è più forte di lei. Finalmente si è più esposta verso l’uomo, suo padre, gli ha parlato liberamente di quello che pensa ed è davvero bello. È come togliersi tanti massi dalle spalle, e chissà se un giorno potrà fare la stessa cosa parlandogli del suo passato frammentato. Di E-001. Un piccolo sospiro, mentre invece lui va a inginocchiarsi davanti a lei, prendendole la mano. Lo guarda negli occhi, confusa da quel gesto, senza comprenderlo… ma tutto diviene chiaro dalle sue parole. È fiero? Ciò la rende felice, la fa gongolare, da fuoco alla sua arroganza che per il momento rimane taciuta. Accenna un sorriso, tutto qui e basta. <Quindi il mio comportamento non è tanto strano. Perché lui mi ha detto che sono io ad avere problemi.> eh già, se lo ricorda bene, si è segnata tutto a fuoco nella sua testa. Permalosa? Forse sta scoprendo qualche lato del suo carattere, ma fra i due davvero non era lei ad avere problemi. Non quel pomeriggio almeno e non in quel momento. Non dice altro, godendosi quei complimenti, sperando con tutta se stessa che lui abbia ragione. Lei ci crede, anche se al momento si sente bloccata. <Dici che diventerò davvero forte? Sono stata portata a credere e a lavorare per essere la migliore.> pochi attimi, e poi si rialza, passeggia davanti alla panchina, ma senza comprendere il motivo del cambiamento nell’albino. È strano, uno strano sentimento mentre va a rispondere a quelle parole riguardo Hiroki. Lei comunque non dice nulla, non sa perché ma dentro di sé crede di voler ritardare quel loro incontro ancora per molto tempo. Insomma… dopo tutto deve capire prima lei stessa quello che sta succedendo. Quindi lascia correre il discorso, senza rispondere e senza guardarlo, attendendo il momento in cui nuovamente suo padre torna da lei. Una sicurezza in più che la porta a sorridere in maniera più decisa. Potrà risolvere la questione del clan, potrà conviverci con l’aiuto reciproco. Quello stesso aiuto del quale ha parlato quel vecchio che ha giocato con la sua mente. Il parlare, condividere… sono gli strumenti anche per arrivare a comprendere l’Altra e conviverci. <Va bene, andiamo.> il tono è alto e lei stessa si alza dalla panchina, sentendo dentro di sé il desiderio di andare a casa… si, la sua nuova casa, la sua nuova vita. Ha poche cose da passare a prendere in locanda, e poi potrà andare anche da Kaori. Semplicemente non vede l’ora. Afferrerebbe quindi la mano dell’uomo, la stringerebbe con forza ed affetto, e quindi lo seguirebbe, dritta verso quella loro nuova vita. [Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 6 shuriken a spirale – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 5 fumogeni – 5 fuda con tronchi – 5 tonici coagulanti e 1 speciale – 5 tonici recupero chakra e 1 speciale – 5 veleni composto speciale – 2 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C][END]

Raido dice finalmente a Kouki di essere stata adottata e, alla fine, i due partono per prendere le sue cose e andare finalmente a casa.