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I Kusani si incontrano sempre al cimitero

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con Raido, Sakura

16:44 Raido:
  [Prateria] Finalmente una giornata soleggiata, non vi sono nuvole, non vi è brutto tempo ma solo un sole che spacca le pietre ed è la prova che finalmente la primavera è arrivata. Basta piogge, basta vento o giornate fredde. Così vuole passare il giorno del suo matrimonio, in una giornata con bel tempo. Indosso porta un semplice kimono bianco che giunge fino alle ginocchia; le punte basse del kimono sono rosse così come le maniche. Una cintura rossa legato e stretta alla vita per tenere chiuso il kimono mentre sotto di esso non vi è niente ed è possibile vedere e notare dei pezzi di metallo e una vestaglia un po' più pesante del normale, qualcosa di aderente al corpo ovvero un'armatura pesante per proteggerlo da possibili guai in arrivo. Pantaloni neri a ricoprire le gambe, pantaloni da ninja mentre ai piedi porta dei semplicissimi sandali neri, sempre ninjeschi. Sulla schiena ha posto la samehada, sua fedele arma in ogni situazione ed è anche la più potente di tutto l'armamentario mentre alla vita ha legato la sua katana, compagna di mille avventure che non lascia indietro. Non esce senza armi, non di questi tempi e preferisce portarsi dietro qualcosa che possa aiutarlo a difendersi, spada e armatura quindi. Passeggia per la prateria della memoria, un luogo sacro che reputa unico, più di ogni altro in quel di Konohagakure, proprio per la presenza della stele della memoria. Li sono incisi tutti i nominativi di coloro che sono morti in battaglia per difendere il proprio paese e tutti loro sono degni di rispetto, almeno da parte dell'albino ma non solo. E' proprio in quel luogo che ha conosciuto Kaori in una notte di un anno fa oramai, ha visto la Hyuga per la prima volta avvicinarsi a lui, hanno parlato per tutta la sera fino a tardi, si sono conosciuti e chissà, forse è proprio da quel loro primo incontro che è nata la scintilla. Non sa benissimo quando è cominciato tutto me nemmeno gli importa. Cammina tranquillo e in silenzio avvicinandosi sempre di più alla stele per poi soffermarsi dinanzi a essa, osserva i nomi scritti sopra e uno fra tutti attira la sua attenzione, quello di Obito Uchiha. Un membro del clan Uchiha è inciso su quella pietra. Strano visti gli avvenimenti interni di quel clan nel passato, non che al momento esso sia tutto rose e fiori. Sguardo fisso su quello roccia, non si muove, non parla, permane nel silenzio più assoluto. [Chk on][Katana equip][Samehada equip][Armatura pesante equip]

16:50 Sakura:
  [Prateria] E.. Ancora una volta si ritrova li. Ancora una volta si è diretta verso il monumento ai caduti di Konoha. Perché questo? Cosa rappresenta per lei quel posto? Ci sono alcune cose, legate al monumento, che fanno parte di lei. Prime fra tutte, l'incontro con Saisashi. E' stato li il primo luogo in cui la stessa ragazza ha avuto modo di scoprire diversi lati del giovane della foglia; ed è sempre da li che ha cominciato a guardarlo sotto una diversa luce. E' più concreto questo ricordo, che molti altri. Ma è li per un'altra ragione, in fin dei conti. Sta per partire. Ormai mancano pochi giorni e le ultime cose sono state sistemate. Ha tutto l'occorrente per il viaggio, compresi i pasti sebbene sarà più una battuta di caccia continua la sua, insieme a Hiashi. Indossa un semplice vestito bianco panna, composto da un unico pezzo diviso in corpetto e gonna. La parte superiore ha due bretelline, molto semplici, che sono cucite al corpetto, dove non ci sono particolari disegni o ricami. La gonna, invece, è molto ampia e larga ma ricade giù grettata. Ai piedi, semplici stivali ninja neri. I lunghi capelli sono tenuti insieme da un semplice spiedo di legno ed alcune ciocche ricadono ondulate ai lati della testa e dietro, lungo la schiena. I bianchi occhi scrutano l'orizzonte, soffermandosi sulla figura di Raido Oboro. In mano porta un mazzo di fiori, delle semplici camelie bianche. Si ferma, guardando l'uomo. E' di spalle, ma si riconosce facilmente si aperché la sua fama lo precede, sia perché ha quell'enorme spadone con se. <In questo periodo, ci trovo solo Kusani da queste parti..> Prima Yukio, poi lui. Riprende a camminare, avvicinandosi alla stele, senza tuttavia andare a guardare Raido. Non ancora. Piega le ginocchia, poggiando infine a terra il mazzo di camelie. <Bella giornata, vero?> E solo ora, mentre si rialza, andrebbe a fissare l'Oboro. <Raido, giusto?> Non può sbagliare. Lo ha già visto, alcune volte, la più recente al torneo. Sorride, cordiale. <Sono Sakura, Kuchiki Hyuga.> Si presenta, come tutte le volte in cui incontra qualcuno che non la conosce. E come potrebbe? Non è mica famosa quanto lui. Magari lo fosse, o forse no?

17:09 Raido:
  [Prateria] Il silenzio è qualcosa di raro al giorno d'oggi, la gente tende ad essere chiassosa come non mai e per uno come lui che predilige la calma e il quieto vivere, non è un qualcosa di buono. A Kiri viene sempre lasciato in pace, si dirige in posti in cui sa di poter trovare la pace e la calma ma a Konoha è ben più difficile, non è il suo villaggio di origine, è solo un'ospite che soggiorna dalla ragazza in attesa delle nozze oramai prossime. Non vede l'ora di tornare a Kusa che, seppur non il suo villaggio Natale, riscontra una certa affinità con essa, qualcosa di unico e inimitabile. I sensi sono sempre affinati al massimo, la guarda è alto in qualunque momento della giornata onde evitare sorprese spiacevoli o possibili inconvenienti, non gli piace essere preso di sorpresa e ancora meno gli piacciono minacce incombenti ma non è questo il caso. Ode i piccoli passi che si avvicinano secondo dopo secondo, passi piccoli che portano una figura più vicina alla stele della memoria, una ragazza dal suono della voce. Un mezzo sorriso si forma sul volto dell'albino nel sentire quell'affermazione e come darle torto, dopo il torneo, Konoha ha visto una vera e propria invasioni di Kusani al suo interno, ovunque vi si giri trovi almeno uno di Kusa al suo interno, difficile dire se sia un bene o un male ma di certo sta favorendo il crearsi di legami tra gli shinobi dei vari villaggi. Non si gira ne fa alcun cenno fino a quando non è la Hyuga a rivolgergli la parola; il capo viene alzato al cielo ad ammirare il sole e lo spettacolo che li circonda, il viso è sereno, felice, spensierato <Una delle migliori dopo tanto tempo> e lo può dire con certezza avendo passato periodi oscuri, periodi brutti che chiunque vorrebbe dimenticare ma non lui, non vuole dimenticare il passato bensì imparare da esso e trarne più insegnamenti possibili, qualcosa che possa aiutarlo a vincere in un prossimo futuro. Volta il capo in sua direzione, porta gli occhi a fissarne il viso ed è li che la riconosce, non per chissà quale fama bensì per averla vista combattere al torneo dei villaggi contro Kouki <In persona> china il capo socchiudendo gli occhi per qualche secondo <Sakura Hyuga..hai combattuto contro Kouki Yakushi al torneo se non sbaglio> vuole esserne certo, è una di quelle che hanno cercato di far male alla sua figlioccia <Cosa ti porta in questo luogo?> domanda curioso, semplice curiosità, niente di più, niente di meno. [Chk on][Katana equip][Samehada equip][Armatura pesante equip]

17:23 Sakura:
  [Prateria] Raido Oboro. Dallo scontro con Furaya, ha potuto stabilire solamente tre cose sullo shinobi: 1) è un maestro nell'arte dell'Houjutsu, come avanzato dalla stessa Kaori; 2) ha un potere nascosto, latente che lo induce a trasformarsi in un vero e proprio mostro; 3) è molto abile, specialmente nei movimenti. Durante il torneo non è stata capace di seguire appropriatamente i suoi movimenti. Un momento c'era e l'altro no. Difficile da capire dove fosse e cosa stesse pensando. Non ha ancora i riflessi ed i sensi abbastanza acuti da riuscire a vedere bene i movimenti dei suoi superiori. Ritornando a Raido, dopo l'esperienza avuta con Yukio, ha imparato ad essere molto più riflessiva e attenta a quello che la circonda. Certo è che chiamare imbecille o coglione un tipo come lui, porterebbe a guai seri considerando il suo legame con la casata Hyuga. O imminente legame. <Piacere di conoscerti, finalmente.> Già. Era anche ora che i due trovassero il tempo di incontrarsi e magari scambiare un paio di parole. Sebbene il legame che c'è con Kaori non sia poi così profondo, può affermare di considerarla alla pari di una Sorella. Perché nei momenti di crisi, è riuscita a capire il suo punti di vista; capirlo, ma non accettarlo. Ed è quello che fanno le sorelle, tutto sommato. Senza considerare il fatto che con lei si è aperta maggiormente, riguardo a Saisashi e ai suoi sentimenti. Con Mekura di certe cose, non se la sente di parlarne. E' uscito fuori l'argomento e per poco non si faceva sotterrare nella buca in piazza, sotto una colata di cemento armato. Inarca un sopracciglio, in un'espressione sorpresa. <Wow, non credevo che qualcuno si ricordasse di me.> Anche vagamente, insomma. Ha combattuto difronte a centinaia di persone, oltre che ai cinque Kage. <Comunque sì, sono io.> Afferma, mostrando una sorta di determinazione negli occhi. Sposta lo sguardo da Raido alla stele, difronte a lei. <Uhm...> Ci pensa su un attimo, prima di rispondere. <Due motivi: il primo, è legato ad una persona.> Evita di dire chi, non perché vuole proteggerlo, ma piuttosto perché è una cosa sua, personale. Certo, detto così comunque sembrerebbe quasi che voglia omaggiare un defunto. <Forse potrei dire anche due.> Ecco, mettiamo in chiaro la situazione. <Ed il secondo, per una missione.> Un viaggio considerato come una vera e propria missione. Personale, ovviamente, ma pur sempre una missione. Perché è così che l'Hokage l'ha voluta interpretare, mettendola in guardia dei potenziali rischi che avrebbe corso di li a poco. <E tu?> Domanderebbe, poggiando lo sguardo ancora una volta sull'Oboro. <Non aiuti Kaori con le nozze?> Domanderebbe, sorridendo cordiale in direzione dell'uomo. Una sposa, per quanto voglia fare tutto da sola, ha sempre bisogno di una mano.

17:41 Raido:
  [Prateria] Probabilmente lo ha visto al torneo durante lo scontro con Furaya, non che consideri quell'avvenimento molto soddisfacente ma almeno si è fatto un'idea di cosa è in grado di fare contro qualcuno con due innate come Furaya stessa ma, soprattutto, si è fatto un'idea ancora più precisa delle abilità della ragazza. Adesso sa che è in possesso di una tecnica che crea una tormente di sabbia non indifferente capace di spazzare via chiunque nel raggio di 100 metri, un problema che deve aggirare se non vuole perdere al prossimo scontro con la donna. Non ci ha mai pensato ma prima o poi deve fare i conti in quanto Furaya potrebbe volere la rivincita un giorno di questi e deve essere preparato a tutto, anche ad affrontare il peggio <Il piacere è mio signorina> un cenno del capo verso il basso e verso di lei. Ultimamente sta riallacciando i rapporti con gli Hyuga, non ha più i conflitti di un tempo; con Hiashi ha appianato le divergenze mentre con Mekura è riuscito a chiarire ma...ora che ci pensa meglio. Sakura Hyuga, ha già sentito questo nome ancora prima del torneo. L'ha nominata Hiashi alla magione Hyuga davanti a Juusan, ha cercato di coinvolgere la ragazza negli avvenimenti riguardanti Cappuccio Rosso. Ecco perchè il nome gli è familiare, tutto quadra e dal mondo con cui ha reagito Kaori a questa notizia, può significare solo che c'è un legame tra le due ragazze, oltre al clan naturalmente. Sente il suo dire, quel fare sorpresa e poi, alla fine, la conferma <E' difficile dimenticare qualcuno che prova a far male alla propria allieva> commenta come a volerle tarpare le ali o mozzare le gambe <Kouki per intenderci> la sua unica a sola allieva e presto anche figlia. Il giorno del matrimonio riserva sorprese anche per lei o forse anche prima, chi lo sa, sta di fatto che non vede l'ora di comunicarle quella notizia, va in tumulto al solo pensiero <Però, bell'incontro, è stato un piacere guardarvi> lo dice con molta tranquillità perchè di una cosa è certo, in quel torneo, sono i genin ad aver dato una prova veramente di livello, sono i genin ad aver dimostrato veramente di cosa sono capaci. I chunin, gli special jonin ei jonin persino, non si possono dire all'altezza, almeno non l'Oboro il cui incontro è durato una manciata di secondi, forse un paio di minuti a voler esagerare ma niente di più <Questo ha un qualcosa che mi attrae, il suo silenzio è coinvolgente e poi, vengo a rendere omaggio ai caduti> indicando la stele di pietra con il capo <Senza di loro non esisterebbe il mondo come lo conosciamo oggi e meritano il nostro rispetto> la maggior parte di quelle parole proviene dal passato burrascoso e dagli insegnamenti del Kage di Kiri. Inarca un sopracciglio nel sentire quella domanda <Questo matrimonio è sulla bocca di tutti a quanto pare...comunque si, mi sto occupando di alcune cosucce all'oscuro di Kaori, un paio di sorprese> ha in mente un suo piccolo piano per far colpo anche sulla sposa il giorno delle nozze <Ma...tu sei tra gli invitati anche?>. [Chk on][Katana equip][Samehada equip][Armatura pesante equip]

17:54 Sakura:
  [Prateria] Un cenno del capo anche da parte della ragazza che, a vedere Raido, cerca di ricambiare la sua formalità. Per quanto non abbia usato il lei come forma di rispetto o non abbia messo degli onorifici alla fine del nome, rimane pur sempre un'autorità li in mezzo. Una vera e propria autorità. <Far del male?> Domanda, quasi stupita dell'affermazione dell'uomo. <E' difficile non far del male a qualcuno, durante un torneo.> Continuerebbe, andando ora a poggiare lo sguardo sulla stele. Un torneo che l'ha messa sotto pressione, sotto diversi punti di vista. Un torneo che non ha realizzato il suo obiettivo, ma che invece glie ne ha dati altri. Molti altri, che l'hanno portata anche a decidere di entrare a far parte dei Cacciatori. < Un torneo che stabiliva il più forte, per intenderci.> Sorriderebbe, ora, ripensando al torneo stesso. A Saisashi, che contro le aspettative di tutti, ha vinto il torneo lasciando con il sedere per terra diverse persone. Lui ha vinto e lei non potrebbe essere più orgogliosa di così. <E.. potrei dire la stessa cosa di Kouki, visto che mi ha frantumato la cassa toracica.> Esagera, un pochino. Ma in quel momento, quando era in sala Operatoria e voleva avere solo Kaori vicino, il dolore è l'unica cosa che ricorda. Dolore all'occhio, alla testa e al petto, specialmente quando apriva la cassa toracica per respirare. < Senza rancore, è ovvio.> Sorriderebbe, un po' maligna nel farlo. No, non ce l'ha con Kouki. Lei non ha grosse colpe in quello che il torneo ha portato a Sakura. Anzi, non dovrebbe nemmeno essere messa nell'equazione. <Grazie. Mi fa piacere che ti sei divertito.> Un divertimento strano, ovvio. Chissà, magari a Kusa i ninja trovano divertenti gli scontri dove il sangue scorre e le ferite sono l'intrattenimento principale. Stesos atteggiamento che Yukio le ha mostrato. <Omaggio ai morti, pace assoluta. E' lo scopo di un cimitero, no?> Domanda. <La pace è una cosa strana, da trovare. Qui vengo anche per allenarmi, ma puntualmente ci trovo qualcuno che deve rompere le scatole..> Sospira, abbassando il capo, continuando. <No, non di tutti. E' da tempo che conosco Kaori e ne abbiamo parlato.> Come per l'eventualità di regalarle il vestito da sposa, confezionato da sua madre. <Saranno sicuramente belle.> Già, non ne ha dubbi. Tutto è bello durante un matrimonio, ma le sorprese lo sono ancora di più. < Invitati?> Domanda, portando l'indice al di sotto della bocca assumendo una posa pensante. <Non lo so. Per ora non ho ricevuto nessun invito. E non ricordo se l'invito che mi ha fatto Kaori fosse per il matrimonio o per il funerale del padre..> Macabra come cosa. < Erano i due argomenti di cui parlavamo, quando mi ha annunciato il matrimonio.> Esatto. Due argomenti belli e brutti.

18:21 Raido:
  [Prateria] Forse la ragazza l'ha presa troppo seriamente o non ha capito il sarcasmo ma poco importa. La reazione lo diverte, vederle quell'espressione stupita da una tale affermazione. Sorride, trattiene una risata, la fa soffocare letteralmente per non essere scostumato o maleducato. Non vuole dare una brutta impressione, non davanti a una Hyuga o sarebbe l'ennesima e ne ha abbastanza <Sto scherzando> alla fine lo dice, il tono permane tranquillo, non eccede, non vi è rabbia o altro sentimento, semplicemente una calma innaturale. In questo periodo non ha forti emozioni, l'ultima riguarda il circo degli orrori ma oramai è tutto passato, ha anche discusso con Kaori a riguardo e può andare avanti tranquillamente e senza troppi problemi, anzi, da quell'esperienza ne è scaturito qualcosa di buono, qualcosa che lo ha portato ad avere un controllo maggiore di se stesso e delle sue abilità, adesso può controllare il sigillo alla perfezione anche se con l'aiuto di Kaori, del suo pensiero. Nuovamente inarca il sopracciglio nell'udire ciò che la Yakushi le ha fatto, frantumare la cassa toracica..mai avrebbe pensate che la ragazza fosse in grado di assestare colpi così potenti e mirati, così distruttivi da portare un simile risultato <Oh beh, allora ho fatto un buon lavoro con lei> parla da sensei, se davvero ha fatto ciò, allora non può che essere ancora più fiero di lei, dimostrarle che anche come sensei è fiero di averla al suo fianco come allieva <Nessun rancore> come può avere rancore per un avvenimento del genere, d'altronde tutti sanno che ci sarebbero stati dolori ma nessuno si è tirato indietro, nessuno ha mollato ma hanno tutti continuato diritti per la via senza voltarsi indietro ed è uno dei motivi per cui gli è piaciuto guardare lo scontro dei genin <Divertito? No no, non mi diverte vedere la gente che si picchia> incomincia questo discorso complicato per chi non pratica il corpo a corpo come arte principale o per chi non ha ricevuto un'educazione come la sua <Nei vostri incontro ho potuto constatare le vostre abilità, capire in che mani stiamo lasciando il futuro e da ciò che avete mostrato, direi che è in ottime mani. Tu verso Konoha, Kouki verso Kusa. Il torneo doveva servire a questo, capire la propria forza e cercare di superarsi> ed è quello che anche lui sta facendo, ha capito in cosa pecca e sta provvedendo a diventare più forte per rimediare a ogni singolo errore, come il colpo che non è riuscito a mandare a segno contro Furaya. Guarda la stele dinanzi a se, punta lo sguardo sul nome di Obito Uchiha, un nome che lo incuriosisce parecchio <Non è così scontato, non tutti lo fanno e la maggior parte lo fa per abitudine>...<Dovresti provare le cascate, allenarsi sentendo il loro suono è rilassante> a Kiri ve ne sono parecchie essendo un'isola dove l'acqua circonda ogni millimetro di quella terra <Lo spero, ci sto lavorando molto> il tono diviene serio per un attimo, pensieroso. Si sta impegnando tanto per quel giorno, vuole che tutto quanto sia perfetto, nessuna sbavatura, niente deve andare storto <Oh...> il padre, si devono ancora tenere i funerali, le indagini non sono ancora finite purtroppo <Da quanto la conosci?>. [Chk on][Katana equip][Samehada equip][Armatura pesante equip]

18:35 Sakura:
  [Prateria] Quando si tratta del torneo.. La prende sempre seriamente, la ragazza. Non sopporta certi modi e il sarcasmo è una cosa che non le appartiene. Forse un po' di ironia, ma il sarcasmo no. La risata di Raido la tranquillizza. Avere a che fare con uno come lui, proveniente dal medesimo villaggio di Yukio, in una discussione non è il massimo del divertimento. <Chiedo scusa...> Direbbe divertita al medesimo tempo, dalla reazione dell'Oboro. Come potrebbe mai non ridere? <Un buon lavoro.. Può darsi.> Afferma, convinta di quello che dice. Effettivamente ha fatto un buon lavoro con Kouki. I movimenti e la coordinazione sono stati eccellenti, almeno per quello che era riuscita a vedere la ragazza. < O semplicemente sono io che non ho molta resistenza fisica.> E li scaturisce l'eventuale problema. O l'effettiva verità, perché non è mai stat auna cima in resistenza fisica. Vuoi per via della sua abilità innata, vuoi perché non ha voluto sperimentare i limiti fisici, vuoi perché si è concentrata più sulle arti magiche ed illusorie che del combattimento, lei è una schiappa. E se riceve un colpo, potrebbe pure crollare sotto l'influsso di esso. <Lasciare il futuro nelle nostre mani..> Non è convita di questo. Lei non è il futuro della Foglia. Magari fa parte di esso, ma non sarà il futuro. Vuole essere parte del progresso, della crescita e dello sviluppo della foglia, ma non esserne il centro. L'apice. La stele. <Io non credo di avere le qualità necessarie e al torneo non ho dimostrato molto, delle mie abilità.> Tecniche di clan piuttosto potenti non ne conosce. Avrebbe voluto saper utilizzare latecnica delle 64 chiusure, che ha visto fare da Hiashi, ma non la conosceva. L'unica arte di cui avrebbe potuto fare uso era il Juken, ma contro avversari come loro non l'avrebbe portata molto lontano e sarebbe finita senza chakra. Non ha voluto rischiare troppo. < Devo ammettere, tuttavia, che ho capito diverse cose.> Quali? Non è dato ancora saperlo. Quanto al cimitero...< Non nego questa cosa.. l'Hasukage è venuto qui ed ha fatto un po' di scena.> Tralasciando il fatto che abbia portato la ragazza ad uno stato di terrore puro, misto a voglia di prendergli la gola e strozzargliela, il suo spettacolo è stato particolare. Intenso sotto molti punti di vista. < Ci vado molto spesso. Il problema è che anche quello è un luogo pieno di gente. L'unico posto tranquillo, a quanto pare, è la mia camera. Ed anche li, non è detto che ci sia sempre pace.> Saisashi. Un nome, un uragano. <Kaori?> Domanderebbe, retorica, per poi dire. <Da un po', ormai. Prima che scoprissi di esser euna diretta discendente del clan Hyuga, abbiamo avuto modo di conoscerci.> La situazione con le Porte dell'Anima, per intenderci. E poi le missioni assieme. <E di approfondire. Mi sarebbe piaciuto avere avuto a disposizione più tempo con lei, ma con tutti i problemi avuti non c'è stato il tempo. L'unico con cui ho un vero rapporto, è Hiashi.> Già. Lo special Jounin che considera suo maestro. IN tutto e per tutto.

18:58 Raido:
  [Prateria] Una cosa che accomuna entrambi, nessuno dei due ha molta resistenza, parlando sempre in proporzione all'esperienza ma questo è un qualcosa che ha già appurato con le varie missioni. Ogni colpo subito lo ha portato ad avere un numero considerevole di danni tanto da visitare gli ospedale con grande frequenza nell'ultimo periodo. Ha visto semplici attacchi provocargli danni non poco gravi e gli brucia, gli brucia terribilmente e proprio per questo sta facendo di tutto per rimediare a questo suo dilemma. Capire come temprare meglio il suo fisico e renderlo ben più resistente che mai, qualcosa che ha sempre sognato ma mai realizzato, si è sempre concentrato sull'uso delle armi, ha imparato come sfruttare meglio ogni singola tecnica imparata e al torneo ha dato prova di saper utilizzare lo Iaido nel migliore dei modi per darsi un vantaggio non indifferente <Per questo serve velocità. Più sei veloce e meno possibilità ha il tuo avversario di fermarti e se non può fermarti, non può nemmeno colpirti> una filosofia strana e inconsueta ma funzionale, lo ha testato parecchie volte, l'ultima contro la stessa Furaya. E' riuscito a impedire alla Nara di toccarlo con quel semplice colpo invisibile, gli basta questo per vincere <Lavora di più su quello, sei una Hyuga e la velocità è qualcosa di essenziale per voi> non lo dice perchè sa ma perchè ha visto Mekura in azione, ha visto Hiashi in azione e sa quanto la velocità conti per uno di loro, per la loro innata, per il loro stile <Hai mostrato abbastanza. Hai ancora strada da fare, questo è certo ma hai anche tutti i requisiti necessari per sorprendere tutti quanti, dico bene? Basta solo un po' di fiducia in se stessi senza perdersi d'animo. Ogni fallimento ti rafforza, ogni sconfitta ti avvicina sempre di più a una vittoria> lo ha imparato durante gli allenamenti con Hotsuma dove è rimasto cosparso di mille fallimenti ma grazie ad essi è sempre riuscito a trionfare in ogni missione e, forse, Sakura ha bisogno proprio di questo <Cosa, se posso chiedere?> è ancora più curioso di prima, cosa ha imparato? Cosa ha capito? Forse è un passo più avanti per arrivare ad essere più forte <Yukio? Non è tornato a Kusa? Che ci fa ancora qui?> certo che si lamenta dell'Hasukage visto che al palazzo del governo tocca al Jonin occuparsi degli allievi e di tutte le faccende riguardanti i ninja di Kusa <Appena torno a Kusa mi sente> non ha paura di lui, lo rispetta ma ha voluto diventare Kage? Ora lavorasse senza battere la fiacca <La mente, la meditazione ti aiuta a trovare la serenità> una semplice risposta ma il viso si incupisce leggermente nel sentire quella frase, i vari problemi della ragazza e si rammarica, si da la colpa di tutti quei problemi <Si, ha passato un brutto periodo> gli occhi puntano il suolo così come il capo viene diretto verso il basso. [Chk on][Katana equip][Samehada equip][Armatura pesante equip]

19:14 Sakura:
  [Prateria] Potrebbe e forse dovrebbe chiedere a Hiashi di aiutarla nell'incremento della sua resistenza. Non essere capace di sopportare dei colpi, è una cosa che non le piace. E lo Special potrebbe aiutarla; l'ha fatto per tante di quelle cose che una in più non dovrebbe serbare problemi di sorta. In fin dei conti, partiranno assieme per la missione sua personale e potrebbe essere una buona scusa per allenarsi come Hashirama comanda. <E' una giusta osservazione, ma non sempre applicabile. La velocità non è tutto, purtroppo.> E questo la rattrista parecchio. Lei è abbastanza agile e l'ha dimostrato al torneo, riuscendo a schivare tutti i colpi provenienti dai suoi avversari. Al medesimo modo, è riuscita anche a dimostrare che può tener testa a tre avversarie contemporaneamente. Tre avversarie che, francamente, erano toste da battere. <Velocità, Taijutsu.. Non sono cose nelle quali sono brava.> Oh no. La sua specialità sono i genjutsu e con quelli può fare molti danni. Non intesi come danni fisici, ma più come danni futuri. Riuscire a destabilizzare l'equilibrio dell'avversario, fargli provare ciò che vuole lei, o vedere e sentire. Sono cose delle quali va particolarmente fiera la giovane. Ma a quanto pare, solamente lei. <Ahahah...> Se la ride, di gusto. <Fidati, ho già sorpreso abbastanza il clan. Credo che per una vita intera, basti e avanzi.> Le sorprese sono una cosa che può risultare bella, se concerne alcuni canoni. E seppur abbia gli occhi degli Hyuga, non ne ha le caratteristiche, sia fisiche che morali. Non rispecchia il suo clan, ma ne fa parte. Un po' come una pecorella smarrita, diciamocelo. <Come hai potuto vedere, non sono brava negli scontri.> Le piacerebbe riuscire ad essere eccellente. Ma non lo è. < Non ho forza fisica, una resistenza bassa...> Insomma, tutti punti dolenti, non c'è che dire. < Ma ho una cosa che a molti Ninja manca.> Ed è un punto a suo favore, che la potrebbe portare lontano se coltivata e curata nel minimo dettaglio. <Una naturale inclinazione alla strategia. Quando sono sola, contro un altro Ninja, sono capace di capire i suoi punti di forza e,al tempo, sfruttarli.> Come è successo con Saisashi o con Hiashi stesso. < Quando sono in gruppo, do il meglio di me con il mio solito fare da maestrina, impartendo ordini a destra e manca.> Alza gli occhi al cielo, considerando questo più come un difetto che come un vero pregio. < Riesco a mantenere la mente lucida in combattimento e a trovare una buona strategia, quasi sempre. Mentre ho potuto vedere, anche grazie al torneo, che molti ninja si buttano nella mischia senza riflettere. E soprattutto senza analizzare l'ambiente e l'avversario.> Sono due punti estremamente importanti. Raido stesso ha avuto prova di questa particolare affermazione, nello scontro con Furaya. Un errore banale, quello della Consigliera, che le è costato quasi la squalifica. <Sono, in altre parole, una seconda linea. Una kunoichi che da supporto, piuttosto che affondi penetranti.> Sebbene non se la cavi male, non è in grado di gestirlo correttamente. < Medito molto, è un mio esercizio per riuscire a trovare la giusta concentrazione, per ogni cosa. > o più semplicemente, riuscire ad arrivare a livelli mentali talmente profondi, da considerarsi come esercizi Ascetici. Quelli che fa per i Maboroshi, sono una prova chiara e inconfutabile della sua abilità nei Genjutsu, che l'hanno portata anche a farsi una specie di nome, almeno all'interno del villaggio. <Già. Un po' tutti lo hanno passato. Ma si è ripresa ed ora guarda avanti. Come dovremmo fare tutti.> Ma proprio tutti. <E la colpa non è di nessuno. Solo del fato che ha deciso di mettere a soqquadro le vite altrui, facendoci compiere atti discutibili.> Molto discutibili.

19:34 Raido:
  [Prateria] Ascolta il suo dire in religioso silenzio, capisce ciò in cui pecca, velocità e taijutsu sono le arti in cui si notano meno i suoi progressi <Mh>...<Io non sono bravo a usare i ninjutsu, sono un po' il mio tallone di Achille, però..> comincia a parlare, qualcosa gli frulla per la testa, qualcosa gli passa per il cervello cercando un modo per aiutare la ragazza a migliorare se stessa e le proprie arti. Il braccio destro va ad allungarsi verso l'esterno, la mano ben aperta con il palmo rivolto verso l'alto. Il chakra nuovamente si mette in movimento nel corpo dell'Oboro, nuovamente gli percorre tutto il sistema circolatorio cercando di convogliarsi nella zona del palmo andando a occupare ogni singolo punto di fuga li presente; fatto ciò cercherebbe di far fuoriuscire il chakra dagli tsubo, spingerlo verso l'esterno alla volta di creare una sfera di chakra di 30 centimetri di diametro il cui moto rotatorio è lineare, giunto al massimo della sua espansione. Se tutto fosse andato come previsto dovrebbe essersi formata una palla di puro chakra sul palmo della sua mano, il rasengan, una tecnica distruttiva se si è in grado di usarla. Vola il busto in direzione della ragazza, le mostra il braccio con sopra la palla di chakra <Il rasengan è il massimo esponente della modellazione del chakra, una tecnica difficilissima da apprendere anche per i migliori utilizzatori della arti magiche> non si sta vantando, sta solo dicendo cose che tutti quanti sanno <E se ce l'ho fatta io a padroneggiarla, vuol dire che anche tu hai tutte le carte in regole per eccellere nel taijutsu e aumentare la tua velocità> piano piano il chakra cessa di affluire nella mano lasciando che il rasengan si dissolva nell'aria come fumo <Ci vuole solo un po' di impegno e tanta volontà> non è molto, anzi, è pochissimo però è l'impegno che fa davvero la differenza. Non capisce quel suo dire sul clan, non sa che è in grado di utilizzare le illusioni ma non vuole nemmeno chiedere, non è qualcosa che vuole sapere essendo proprio la curiosità quella a venire meno. L'ascolta con interesse, ha capito come dovrebbe essere svolto uno scontro, non alla cieca ma con un preciso piano in mente, proprio come ha fatto lui con Furaya. I suoi attacchi non sono stati improvvisi ma ci ha riflettuto, ha cercato di capire come poter battere una come lei facilmente e ci è anche riuscito, è riuscito a trovare una strategia efficace contro ogni pronostico <La strategia viene con il tempo, se non si viene educati in quella direzione> lui è un caso a parte, ha imparato dal migliore e dal migliore solo il meglio si può avere e ricevere <Già..il fato..> non crede molto in queste cose, è colpa sua se Kaori ha vissuto esperienze così terribili, colpa sua e della sua mancata promessa ed è questo che gli fa più male in assoluto, sapere che avrebbe potuto proteggerla ma non lo ha fatto perchè lontano <Ma oramai è passato..> un mezzo sorriso si forma sul volto dell'albino <..e parlando di passato, si sta facendo tardi e ho ancora qualcosina da portare a termine. E' stato un piacere conoscerti Sakura Hyuga, ci vediamo> saluta la ragazza con un cenno del capo per poi andare verso il villaggio dove lo aspettano ulteriori preparativi per il matrimonio. [Chk on][Se Rasengan][Katana equip][Samehada equip][Armatura pesante equip][END]

19:44 Sakura:
  [Prateria] Quarta cosa che sa di Raido: non è un bravo utilizzatore di Ninjutsu. E la cosa gli sembra un po' strana, a dirla tutta. Soprattutto per quello che fa dopo. Gli occhi della Hyuga continuano a contemplare quel globo di puro e semplice chakra che vortica in maniera particolare. Un globo di chakra che si può vedere a occhio nudo. Non ha nemmeno bisogno del Byakugan per distinguerlo. <Rasengan..> Lo guarda quasi illuminata. E' una bella tecnica e dal nome particolare, non c'è dubbio. Una tecnica come quella potrebbe solo portare un danno da impatto particolarmente intenso, dato il suo vorticare veloce. Un danno che si potrebbe stimare, a conti fatti, da una lieve contusione al danneggiamento degli organi interni. Potrebbe essere una buona tecnica da apprendere, ma non ora. Perché questo? Perché non è una prima linea, non sa come combattere a distanza ravvicinata e sembra che quella tecnica per poter essere utilizzata, necessiti di un contatto continuo con il chakra dell'esecutore. <Due caratteristiche che non mi mancano, per fortuna.> Una semplcie analisi visiva che finisce, una volta che il rasengan sparisce. <Potrebbe.. Ma tutto dipende da diversi fattori.> Non concorda su quello che dice l'Oboro. Non tanto perché dubita delle capacità altrui, quanto perché ci vogliono caratteristiche specifiche per essere degli strateghi. non basta leggere alcuni libri o apprenderlo da altri; la propensione alla strategia può essere alimentata con questi, ma non è una cosa che si apprende. O se si apprende, bisogna avere delle caratteristiche mentali eccezionali. <Gia.. E sì, vai pure. E' stato un piacere anche per me.> Per lei il tempo non è poi trascorso. E rimarrà li, almeno finché la festa per Saisashi non comincerà.[End]

Raido e Sakura si incontrano alla stele dei caduti.
Parlano di robe varie, con una piccola lezioncina stimolante per la ragazza.