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Incontri casuali e commenti fuoriluogo

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con Furaya, Ikki

15:50 Ikki:
  [Quartieri Nara - Strada] Nonostante sia domenica, il dodicenne Ikki si ritrova ugualmente impegnato con il suo “lavoro”, o meglio dire, ad aiutare la donna che l’ha messo al mondo nel suo negozio di fiori. <Aaaah… finalmente un po’ di pace!>Sono, infatti, le parole del ragazzino, ora che può camminare fuori dalle mura della bottega, seppur tra le braccia si ritrovi un vaso che è quasi la metà della sua stazza, ritrovandosi il busto coperto interamente a causa sua e parte del viso celata dai fiori che sbucano. <ci voleva una boccata d’aria>Un commento fatto più per sé stesso, essendo da solo, intanto che con passo lento si dirige verso una meta indefinita, ritrovandosi però nei quartieri dei Nara, il cui stigma è anche impresso sul retro della giacca nero-rosa del giovane biondino. Alto un metro e un kunai e dal peso di un carciofo (?) il piccoletto prende perfino a fischiettare allegramente ora che ha abbandonato la bottega, un motivetto inventato lì per lì giusto per esprimere la sua contentezza, intanto che gli occhi turchesi son fissi verso il cielo, tanto, sbattere contro qualcuno o qualcosa non sembra essere un suo problema, per il momento.

16:17 Furaya:
  [Quartiere] Cielo soleggiato quello di quest'oggi a Konohagakure. La Consigliera s'aggira per le vie del proprio Quartiere, con passo lento e tranquillo. Non ha alcuna meta, bensì ha preferito farsi un giro nei dintorni, magari per andare a trovare Kajitsu e sua madre, parentele vicine che sembrano così lontane. Indossa un paio di pantaloncini neri, una t-shirt dello stesso colore con un lieve scollo a V e un giubbotto da Jonin più scuro della t-shirt, con il simbolo del Clan Nara tra le scapole, lasciato tuttavia aperto sul fronte. Attorno al collo, compare una collana con il simbolo del Clan Uchiha messo in evidenza. I capelli rosei son raccolti in una coda di cavallo, con il coprifronte sulla sommità del capo, ben visibile anch'esso. In vita, tramite una cintura di cuoio, son tenuti i due Foderi con le rispettive Katane: la prima ha l'elsa bianca e nera, ben pulita e ben tenuta; la seconda, invece, ha un colore rosso e nero, ma è sfilacciata e rovinata in più punti dalle intemperie. Attorno alle rispettive cosce, ha una Tasca Porta Kunai e Shuriken per un totale di due, munite di Kunai e Shuriken per la maggiore. Sul gluteo destro, infine, compare anche una Tasca Porta Oggetti con ulteriori oggetti d'utilizzo per delle Missioni. Sui rispettivi polsi, infine, ha due Fuda: in quello di destra, ha sigillato la Falce e, in quello a sinistra, la Zanbato. Entrambe le armi sono avvelenate. Le mani, inoltre, son coperte da un paio di guanti a mezzo dito, con placca metallica sul dorso. Ai piedi, invece, porta un paio di sandali ninja alti fin sotto le rispettive ginocchia, placcati in metallo anch'essi per ottime difese. Non s'avvede ancora di Ikki, anche perché -che dir si voglia- non può conoscere tutti i membri che abitano e popolano il Quartiere Nara. Per il momento, s'avvia lungo quella che è una via principale, con la mancina posata a ridosso delle spade -delle else, per la precisione- per assumere una posizione più comoda rispetto al solito. Niente di minaccioso, se vogliamo dire le cose come stanno ed essere maggiormente specifici. Gli occhi azzurri scrutano, però, i dintorni con calma e serenità. [Chakra ON]

16:32 Ikki:
  [Quartiere] Lo sguardo di Ikki è ancora rivolto verso il cielo, per qualche strana e inspiegabile ragione ancora non è andato a schiantarsi contro qualcosa, o scivolato, e ciò è un bene per il ragazzino e il vaso che porta, ha già abbastanza bernoccoli sul capo a causa della madre. Comunque sia, lungo il suo “cammino” rilascia petali in giro come se non ci fosse un domani, e questi non cadono dal vaso che porta – e che abbraccia neanche fosse il suo tesoro – bensì dai capelli e dai vestiti stessi, neanche si fosse buttato in un cesto di fiori. Alcuni rametti ed alcune foglie per di più si ritrovano tra i capelli arruffati, e sembrerebbe proprio che di questo non se ne sia minimamente preoccupato, quando è uscito dal negozio. In tutto questo, comunque, è così attirato dal cielo per qualche strana ragione, oggi, che non s’accorge che il proprio moto lo sta conducendo – almeno da come sembri – verso il primo schianto della giornata, proprio contro FurayaQu

16:56 Furaya:
  [Quartiere] Cammina con passo ancor lento, senza meta alcuna, se non quella che potrebbe essere la propria Magione. In giornate primaverili e soleggiate come questa, solitamente può godersi dell'albero di ciliegio in fiore nel di lei giardinetto. Se Ikki non la nota, lei per fortuna riesce ad adocchiare la figura di un ragazzino dai capelli biondo oro, pieno di ramoscelli, petali e terriccio tra i ciuffi. Inoltre, tra le mani ha anche un vasetto che tratta come un tesoro, apparentemente. Aggrotta un sopracciglio e, riuscendo a notare le di lui fattezze e intenzioni, prima che lo scontro possa effettivamente avvenire, il passo della Consigliera si sposterebbe precisamente verso destra di circa un metro appena. < Ehy. > Lo richiama, tuttavia, nel momento in cui dovrebbero trovarsi a poca distanza l'uno dall'altra. I passi s'arresterebbero solo a poca distanza, con il braccio destrorso a piegarsi, poggiando il palmo sul fianco corrispettivo. < Sta attento a dove cammini e cerca di guardare la strada che segui, soprattutto se hai qualcosa tra le mani che possa rompersi. > Non lo dice con cattiveria né come se volesse rimproverarlo. Difatti, sul volto candido della donna compare un sorrisetto amichevole, quasi di incoraggiamento innanzi al consiglio che gli ha appena dato. Sbatte le palpebre, mettendolo bene a fuoco dalla distanza che intercorre tra i due, per quanto irrisoria possa dirsi, effettivamente. Il di lei peso corporeo sarebbe suddiviso tra l'una e l'altra gamba, per un equilibrio maggiore. Non si smuove da lì, poiché attende una ipotetica risposta da parte di quegli. [Chakra ON]

17:06 Ikki:
  [Quartiere] Cammina spedito senza farsi alcun problema, non considerando affatto l’idea – o forse non gli importa proprio – di schiantarsi. Almeno ci pensa Furaja ad evitarlo, spostandosi e richiamando l’attenzione di Ikki che, se non fosse stato per le di lei parole, probabilmente non si sarebbe neanche accorto della sua presenza.<uh?>Fa infatti dopo che gli occhi azzurri di questi si siano poggiati sul volto della tipa, fissandola incuriosito<dici a me?>Insomma, non sembrerebbe neanche che l’abbia ascoltata con attenzione, guardandosi persino intorno dopo le sue stesse parole prima di ri-concentrarsi su di lei, scrollando pure le spalle<ma… > Interdetto, però, pianta le pupille sul ciondolo Uchiha che dovrebbe poter vedere, al collo di lei, e che lo porterebbe ad inarcare anche il sopracciglio destro per una lunga mangiata di secondi, prima che possa dire con fare sorpreso<che ci fa una come te qui, tra le strade dei Nara?>Non lo dice con arroganza, - seppur di tatto manchi parecchio - mantenendo difatti un tono abbastanza tranquillo.

17:37 Furaya:
  [Quartiere] Fermatasi innanzi ad Ikki, par quasi strano che non la riconosca. Non che alla Nara importi, questo è talmente risaputo che lo sanno anche i sassi. Sbatte le palpebre, piegando la testa lateralmente innanzi alla di lui domanda. Le sembra assurdo proprio perché un Capo Clan non potrebbe vivere altrove, se non all'interno del Quartiere che gli compete. < Sei l'unico nei paraggi attualmente, che tra l'altro mi stava venendo addosso. > Ragiona, alzando gli occhi al cielo, fintamente pensierosa. < Quindi deduco che, per ovvietà di cose, ce l'avessi proprio con te. > Le bastava dire di sì, invece di girare attorno alla questione come suo solito. Sul di lei viso, come al solito, sbucherebbe un piccolo sorrisetto. < Beh.. > La domanda di quegli la coglie un po' alla sprovvista. Cosa può farci il Capo Clan nei Nara tra le strade dei Nara, se non viverci? < ..si dà il caso che io viva qui, da quando ho preso il posto di Capo Clan. > Sbatte le palpebre, con l'indice a grattar la cute della tempia corrispondente. < Perché ti sembra così strano il fatto che io viva qui? Deduco che anche tu sia un Nara, poiché altrimenti non avresti il permesso di stare nel Quartiere. > Scrolla le spalle, dal momento che son regole che ha deciso lei, unite a quelle che già erano presenti nella storia del Clan o dei Clan in generale. Dunque, restando pur sempre ferma sul posto, cerca di capire chi sia, se l'abbia già visto e cosa effettivamente avesse voluto dire con quell'espressione. Non nota certo l'occhiata al ciondolo che porta al collo, quindi non può comprendere ch'egli si riferisca proprio a quello e che la domanda sia indirettamente per quello. Attende, soltanto, infine. [Chakra ON]

17:48 Ikki:
 Il primo dire di lei porta Ikki ad osservarsi nuovamente intorno, come se la prima volta non fosse bastata a verificare che, in effetti, le strade non sono poi così tanto affollate.<ah>Giusto perché lui vive tra le nuvole, assumendo un’espressione di chi par essersi veramente accorto solo ora, che non c’è anima viva… più o meno.<Beh allora scusami, non ti avevo vista>Fa senza il minimo dispiacere nel tono, ne nell’espressione, che si mostrano totalmente indifferenti e tranquille. Dopo un’altra scrollata di spalle e, lo sguardo ancor rivolto al ciondolo di lei, non può che ascoltare la risposta alla propria domanda e rimanere ancora una volta interdetto<capoclan?>Fa in un primo momento, facendosi improvvisamente pensieroso e ammutolendosi per qualche secondo<Due opzioni>Ed ecco che la lampadina si è accesa (?)<Prima opzione: Sei una bravissima bugiarda, non vivi qui, ti sei infiltrata tra noi Nara ma ti sei dimenticata di toglierti quello>E indica il ciondolo col capo, con fare piuttosto convinto<seconda opzione: Hai detto la verità, sei il CapoClan dei Nara, io sto facendo una figuraccia e quello lì… >indicandolo nuovamente con la testa<è un regalo, o un ciondolo vinto in battaglia, qualcosa di importante comunque… >Tutte ipotesi eh, magari non ci ha preso per nulla, ma lui sembra essere convinto di quello che ha detto.

15:42 Furaya:
 Interdetta, sorpresa per di più, dalle parole che provengono da Ikki, la donna non distoglie lo sguardo da quegli. Non capisce se il ragazzino stia scherzando o stia parlando sul serio. Aggrotta le sopracciglia, lasciando ch'egli esplichi qualsiasi dubbio abbia in mente innanzi alla donna dai capelli rosati. Un piccolo sorriso s'affaccia su quel viso pallido e rotondo, dalla pelle bianca ma candida. Un profumo di fiori si può sentir provenire dai vestiti ch'ella indossa, giacché non è di facile intuizione il fatto che la Nara adori i fiori e le erbe profumate. < Hai davvero una scarsa fiducia nel tuo Capo Clan se pensi che qualcuno si sia infiltrato nel Clan Nara, da fuori. > Ammette con una piccola nota d'amarezza nella voce e di.. ironia. La Consigliera che ironizza? Che stia finalmente maturando anche da questo speciale punto di vista? Solitamente, è sempre troppo seria, forse anche gelida, seppur di meno rispetto a quando, qualche anno prima, non sorrideva mai, neppure sotto tortura. < Questo ciondolo.. > Sfiorandolo con un cenno della dritta, sollevata verso l'alto per l'occasione. < ..mi fu regalato dalla mia migliore amica, Hanabi Uchiha, del Villaggio di Otogakure. Nessuna vittoria, nessuna sconfitta. E' l'ultimo ricordo che ho di lei, perché poi non l'ho mai più rivista e son passati molti, molti anni da quel giorno. > Mormora, stringendo appena il ventaglio Uchiha ed espirando dalle labbra, con una nota di tristezza appena accennata, ma anche con la consapevolezza che sarebbe potuto succedere. < Se non mi credi, non ti costringerò di certo. > Si stringe nelle spalle, pacata, spostando il peso corporeo da una leva inferiore all'altra. < Piuttosto, potrei sapere il tuo nome? > Con un piccolo sorriso a ridosso delle labbra, segno inequivocabile che non se l'è presa affatto per questa -possiamo definirla così- mancanza di rispetto o simile. < Sei un Deshi, no? Non vedo nessun coprifronte. > Deduce, ma attende comunque una possibile risposta da parte del ragazzino, magari per avere una visione più chiara e certa delle caratteristiche di Ikki. [Chakra ON]

15:58 Ikki:
  [Quartiere] <tu credi?>
Fa il ragazzino alle sue parole, mantenendo il sopracciglio sinistro inarcato mentre lo sguardo cerca di sostenere quello della donna. Il profumo di fiori emanato dai di lei vestiti, che dovrebbe poter sentire probabilmente, non gli fa assumere un’espressione esasperata solo perché è concentrato su tutt’altro adesso, ed infatti poco dopo riprende parola con quel fare sempre tranquillo, ma alquanto incuriosito<Io penso che nessuno possa definirsi così tanto forte da contrastare chiunque… >sostiene il giovincello, alzando le spalle per una manciata di secondi<… anzi, sono dell’idea che tutti, e tutto, ha un punto debole… anche questo posto ne avrà uno>Commenta il giovincello che, probabilmente, mostra molto di più dei suoi dodici anni quando apre bocca… una volta tanto. Non si mostra per nulla dispiaciuto, però, quando l’altra accenna alla storia regalata al ciondolo, anzi, solo una piccola soddisfazione personale<quindi è un oggetto caro>Come aveva annunciato<Come mai hai dovuto dirle addio?>Chiede intanto che la testa s’inclina leggermente di lato, con l’immancabile caduta di altri rametti e petali vari neanche fosse il suo corpo a produrli.<sembri abbastanza convincente>In risposta al crederle o meno, ma almeno qui si degna di farle un piccolo sorriso<Esattamente… Ikki Nara>Ed anche durante la presentazione si mostra molto più “allegro” di poc’anzi<quindi tu saresti Furaya Nara… mio padre dice sempre che sei una gran gnocca>I figli… la bocca della verità, non che lui sembri disapprovare l’idea del padre<a causa tua le prende sempre da mia madre, sai?>Che stia scherzando o meno, non si direbbe affatto

16:30 Furaya:
 < Dico solo che non riponi una grande fiducia in me.. > In questo caso. < ..se pensi che non tenga sotto controllo chi entra od esce dal Quartiere. > Si stringe nelle spalle, con tranquillità. < Ci sono controlli su chi può essere ammesso nel Quartiere e chi no. > In particolare modo, soltanto chi ha del Sangue Nara può entrarvi oppure chi ha speciali permessi che ne permettano il soggiornamento. < Sicuramente. > Riferendosi al punto debole con un sospiro. < Ma sto cercando di rudirre al minimo tutti gli spifferi che possano esservi. > Specifica, alzando gli occhi verso il cielo pomeridiano. Rivolge altresì un'occhiata nei dintorni, assicurandosi che non vi siano problemi nei dintorni. Riporta le di lei iridi azzurre in quelle del medesimo colore dell'altro, ascoltando le parole che fuoriescono dalle di lui labbra. Attenta ad ogni suo segnale, parola o sentimento che possa esternare, lo scruta e tende le orecchie. < Perché non è di Konoha.. > Spera ancora che Hanabi sia viva e vegeta, salvatasi dalla di lei vita e dal baratro profondo in cui il suo gemello Sasuke l'aveva gettata con quelle manie di grandezza per il Clan. < ..e io non sono di Oto. Non potevamo stare assieme quanto volevamo, del resto. > Spiega, stringendosi nelle spalle. < Inoltre, eravamo in tempo di guerra. Lei aveva da fare per difendere la sua vita, io avevo da fare per difendere il mio Villaggio. > Continua nella di lei spiegazione, seria in volto, seppur sia malinconica. Hanabi le manca tanto, non la vede ormai da anni e non ha avuto mai più contatti con la ragazza in questione. Non saprebbe neanche dove cercarla, potrebbe anche essere cambiata e non riconoscerla più. Delle volte, il Destino non è clemente con nessuno di noi e forse il fatto di non doversi incontrare mai più.. era già scritto. Scritto male, senza dubbio, ma finalizzato a rivivere nei ricordi e restare legata al passato, come se questo fosse un'ancora di salvezza alla quale aggrapparsi, senza lasciarla andare mai. S'erano ripromesse che non sarebbe stato un addio, ma al contrario lo è stato eccome. Scuote appena il capo, tentando di scacciare parte di quei ricordi, quella malinconia che or s'è risvegliata e alberga nel di lei cervello. Si mordicchia l'interno della guancia destra, continuando però ad ascoltare le parole che provengono da Ikki. < Sì, sono Furaya Nara. > Si presenta a sua volta, sbattendo le palpebre un paio di volte, sorpresa. < Cos- > Soprattutto per quanto detto dal ragazzino. < B-Beh, non è mica colpa mia se le prende da tua madre.. Almeno.. Credo.. Cosa dice su di me? > Prevale la curiosità e quel minimo d'ego (?). [Chakra ON]

16:50 Ikki:
  [Quartiere] <forse… >
E si limita a liquidare così il discorso sulla fiducia nei suoi confronti, accompagnando le parole con una semplice stretta nelle spalle, quasi mimata dall’altra, prima di seguire lo spostamento – o provandoci almeno – dei suoi occhi, non capendo esattamente cosa stia guardando o meno, ma non si fa domande, la fissa al basso dei suo centociquantasette centimetri senza fiatare, per poco.<Non penso che tu debba accollarti tutto>Dice in un primo momento Ikki, con un leggero sorriso che gli stira le labbra per una manciata di secondi<siamo un sacco qui, no? E poi ci sono io>Asserisce con un pizzico d’ego che si fa sentire, nella voce<il tempo di diventare un ninja e potrò aiutarti>Termina quindi il ragazzo, ma quel sorriso sparisce non appena l’altra racconta una piccola parte della sua storia, che par creare interesse nel dodicenne che la fissa intensamente<Ma ora la guerra è finita>Fa al termine delle sue parole<perché non andare da lei, se tanto ci tieni? Non esistono solo i villaggi per incontrarvi>E ciò vien detto con la massima serenità, come se fosse così facile fare una cosa del genere, ma lui, dodicenne e inesperto qual è, che ne può sapere?<Uhm vediamo… >Fa però quando Furaya gli chiede delle parole del padre, diventando pensieroso intanto che lo sguardo si abbassa per qualche secondo<Oltre a dire che sei una gnocca? Che sei forte… come piace a lui><forse per questo ha sposato la mamma… dovresti conoscerla, non è un ninja ma mena alla grande quando si arrabbia!>E ciò lo dice con una contentezza quasi preoccupante

17:20 Furaya:
 Scuote il capo nel sentire le parole del ragazzino, poggiando le mani sui rispettivi fianchi. < Se non mi accollo io queste cose, che son la Capo Clan, chi vuoi che se ne accolli? Inoltre, non voglio che vi siano discriminazioni come l'ultima volta. > Laddove Ryota cacciava dal Quartiere qualsiasi Ninja non riuscisse a risvegliare l'Innata del Clan. < Davvero? Vuoi davvero aiutarmi? > Sorride, un sorriso cordiale e genuino, contenta che qualcuno la pensi effettivamente così e che non sia, per altro, l'unica a volere il bene del villaggio come il qui presente Ikki. < La Guerra è finita, ma è sempre in agguato. E quando quella Guerra finì, io dovetti prendermi carico di altre questioni legate al Villaggio. > Divenne Consigliera, per cui uscire dal Villaggio come e quando voleva divenne un po' difficoltoso. Ma non vuole stare qui a spiegare qualsiasi cosa, soprattutto di storie vecchie e passate, di nemici e guerre, di eroi e guerrieri, di amore ed odio e tristezza e malinconia. Ha finalmente letto l'ultima pagina del libro che racchiude la prima parte della sua vita. E ne ha chiuso la copertina, in attese di avere idee per il seguito della stessa. Aspettando soltanto che il Destino sia pronto con penna e calamaio a scrivere il seguito. < Non so più dove cercarla, in verità. > Potrebbe essere morta, vorrebbe aggiungere, ma il buonsenso e la speranza fanno sì che taccia prima di dire qualcosa di cui potersi pentire in futuro. < Oh.. Beh, wow. > Quando le ricapita di sentirsi dire certi complimenti? < Tua madre sarà una donna fortissima, allora. > Come se stesse parlando ad un moccioso più piccolo di quanto non sia. < Ad ogni modo, penso sia ora che io torni a casa. > Tanto non t'aspetta nessuno, se non lo zoo che s'è procurata tra gatti, cani e falco. < Ci si vede, Ikki. > Lo saluta e, dunque, entrambi dovrebbero prendere strade separate per tornare ciascuno alla loro abitazione. [END]

Ikki e Furaya s'incontrano per caso nel Quartiere Nara. Ikki quasi le finisce addosso, Furaya lo ammonisce amichevolmente e qui ne scaturisce un certo dialogo.