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Corsa al Monte durante la tempesta

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con Kashirama, Takeru

  [Monte dei volti di pietra] Ma che grande cavolata. Già, più idiota di così non poteva essere. Fuori infuriava ina mini-tempesta e lui che fa? Decide di uscire. Troppi pensieri per la testa, troppa confusione in mente: un chaos che lo ha portato a rifugiarsi dove era solito andare per respirare, pensare e schiarirsi le idee cioè: il Monte dei volti di pietra dove erano scolpiti i visi dei precedenti Hokage. Dopo aver attraversato tutto il centro di Konoha, il giovane Senjuu aveva raggiunto la sua destinazione seppur fradicio. Difatti, la maglia maniche corte grigia aperta sul davanti in modo tale da lasciare scoperte le clavicole, le fasciature nere agli avambracci, i pantaloni larghi al ginocchio neri, le fasciature bianche sulle gambe, che partivano dalle ginocchia e raggiungevano le caviglie e persino i piedi ai quali portava i soliti stivaletti da ninja blu, erano completamente bagnati a causa dell'acquazzone che stava venendo giù. Il quattordicenne decise di andarsi a sedere sulla scalinata rivolgendo però il volto pallido egli occhi ambra verso i volti degli Hokage. Chiuse gli occhi e, concentrandosi sull'udito, cerò di percepire ogni singolo rumore che produceva la pioggia cadendo.

15:14 Takeru:
 Quando Kashirama arriva a sedersi sulla scaletta, potrà vedere Takeru nelle vicinanze, all'interno della propria portata sensoriale. Anche lui, incurante della tempesta che infuria a Konohagakure, si trova lì, seduto nella posizione del loto. Non molto si vede di come è vestito, se non l'haori blu, che lo ricopre e lo ripara in buona parte dalla pioggia battente, e il pantaloni neri che indossano molti ninja e anche alcuni allievi dell'Accademia. Infine quella sorta di stivaletti strani ninja, nello stesso colore dei pantaloni. La schiena è eretta, il respiro lento è regolare. Il dorso delle mani è poggiato sulle ginocchia, i palmi verso l'alto, i polpastrelli degli indici che toccano i pollici nel guyan mudra. Sembra proprio che stia meditando, incurante delle gocce che frequentemente gli assediano il volto di marmo.

  [Monte dei volti di pietra] L'acqua scorreva a ritmo alternato sul ragazzo: lenta, veloce, lenta, veloce... Dopo qualche minuto decise di aprire gli occhi, capì di non essere l'unica persona ad essere andato in quel luogo a "meditare", quando vide un ragazzo seduto nella posizione del loto. Fece un ghigno e, dopo aver fatto schrocchiare le dita delle mani stringendole a pugno, decise di parlare <Non ti importa molto del tempo vero?> domandò all'altro ragazzo presente. Lo sguardo serio dagli occhi magnetici va a scrutare con freddezza Takeru, il quale gli sembra incurante di quella tempesta. Sospira lentamente, dopo aver alzato gli occhi al cielo verso quelle nubi nere che ricoprono il Villaggio della Foglia

15:26 Takeru:
  [Monte dei Volti di Pietra] Non è difficile per Takeru sentire la voce del ragazzo, come non era stato difficile sentirne i passi su per la scaletta. Infatti la sua attenzione non è rivolta all'interno, ma all'esterno. Il tamburellare della pioggia certo non aiuta granché, ma lui non si lascia distrarre facilmente. Solo quando gli viene rivolta la parola, comunque, si accenna a dare segno di aver percepito la presenza di qualcun'altro. <A quanto pare non sono il solo> Dischiude le palpebre lentamente e volta il capo verso Kashirama, quando gli risponde, prima di spostarlo invece sui fulmini e le saette che donano vivacità al panorama del villaggio. Il tono di voce è calmo, anche se si può già iniziare a notare una certa vivacità nello sguardo. <Che fai qui?> Non è sgarbato, ma il tono è già mutato. Più impulsivo, più vivace.

  [Monte dei volti di pietra] Forse a primo impatto il ragazzo della meditazione potrebbe sembrare una persona tranquilla, ma il Senjuu non è di questa opinione. Le sue teorie infatti trovano conferma quando Takeru incomincia a parlare e quando egli pone quella domanda Kashirama risponde <Sono qui per riflettere> osservando la fronte dell'interlocutore, il quattordicenne gli chiede <Sei un allievo dell'Accademia?> poi indicando la propria fronte continua dicendo <non hai il coprifronte> rimane un attimo in silenzio per poi andare di fronte al ragazzo, porgergli la mano e sempre con quello sguardo magnetico e serio che lo caratterizza, pur la giovane età, si presenta <Kashirama Senjuu. Tu saresti? > finisce di parlare sollevando lo scuro sopracciglio destro e ascoltando i tuoni che fanno da sottofondo musicale di quell'incontro.

15:43 Takeru:
  [Monte dei Volti di Pietra] Inarca un sopracciglio quando sente la risposta di Kashirama. Giusto per un momento, poi viene riabbassato. Le mani intanto non sono più nella posizione di prima, proprio no. Le braccia vengono sollevate davanti al petto, a poca distanza dai muscoli da quattordicenne. Inteccia le dita fra di loro e le fa scrocchiare un paio di volte, un tic più che altro. Un occhio attento, può notare delle fasciature bianche alle caviglie, che sembrano coprire un rigonfiamento. Pesi aggiungitivi. Li stessi li ha alle braccia, tipo Rock Lee, insomma, anche se non direbbe uno fissato col taijutsu. Annuisce alla domanda e abbozza un sorriso determinato. <Anche tu?> È una domanda anche se sembra più una constatazione. Si alza in piedi. Il movimento che ha il suo braccio è quasi come se volesse battere il cinque a Kashirama. È vigoroso e, arrivato a destinazione, stringe la mano del Senju con forza. <Takeru> non fa menzione del cognome. <Sei un Senju? Wow> effettivamente non conosce nessun Senju in classe propria. La voce è caratterizzata dall'entusiasmo e dall'esuberanza di un giovane.

  [Monte dei volti di pietra] Nel momento in cui il ragazzo stringe la mano al suo interlocutore, un lampo illumina tutto il Villaggio della Foglia. Il quattordicenne nota che alle gambe e alle braccia Takeru porta dei pesi e, facendo finta di niente risponde alla prima domanda <Sì, un allievo.> Cercando di capire a occhio l'età dell'altro ragazzo dice < Forse finiremo in classe assieme> continua inarcando all'insù il lato destro delle labbra a formare un piccolo sorriso. Quando l'altro gli stringe la mano con forza, Kashirama potrebbe benissimo pensare che Takeru stia cercando di dimostrare le proprie capacità e ciò il Senjuu lo vede quasi come una sfida perciò, velocissimamente, gli lancia un'occhiata fulminante con qegli occhi ambra che si ritrova che, alla luce dei lampi, si illuminano intensamente fino a brillare e a sembrare dorati. All'altra domanda posta dall'interlocutore, lui risponde <Si. Sono un Senjuu> il suo tono, in confronto a quello dell'altro è serio, deciso e maturo per la sua età: quasi come se volesse fargli capire che davanti a lui il ragazzo si è trovato un discendente degli Hokage e che perciò, non deve scherzare troppo. Per finire fa un mezzo sorriso sghembo e lascia la presa della mano di Takeru.

16:03 Takeru:
  [Monte dei Volti di Pietra] <Fighissimo, vero? Lampi, tuoni e fulmini sono fantastici!> Sembra avere una certa affinità per la cosa, perlomeno a livello intellettuale. Sol tempo saprà dire quale sarà il suo elemento primo. Sembra che Takeru si sia drogato di bevande energie: è il suo atteggiamento naturale. <Io ho 14 anni!> fa sapere. Magari così si ha qualche elemento in più per capire se finiranno in classe insieme quest'anno oppure no. Gli occhi di Takeru sembrano argento liquido in quel momento. Non sembra recepire il messaggio. La stretta comunque non dura molto. Riserva la stessa stretta a tutti gli uomini. Per le donne... be', quando capita di stringer loro una mano è più delicato. I ragazzi sembrano avere due personalità proprio diverse. <Ok, bene. Se vuoi, ti lascio riflettere. Una corsetta mi farebbe bene...> È stato seduto immobile per almeno mezz'ora. Adesso sembra in vena di voler bilanciare la cosa con un po' di attività fisica, da bravo ragazzo iperattivo. Quando la stretta di mano finisce, comunque, lui si distanzia di un passo.

  [Monte dei volti di pietra] All'affermazione esuberante di Takeru, Kashirama risponde con un sorriso sincero <Già, sono stupendi> 14 anni eh? be' allora si che sarebbero stati in classe assieme <Anche io ne ho 14...> osserva gli occhi di Takeru e fa un ghigno storto. Ha capito che quel ragazzo non ha decisamente recepito il suo messaggio e che, è davvero molto diverso da lui: esuberante, vivace, spensierato, allegro... mentre Kashirama è il contrario: serio, maturo, silenzioso e sociopatico. Quando Takeru afferma di voler fare una corsetta, Kashirama sembra aver un'illuminazione e dice al ragazzo < Facciamo così, vediamo che più agile e veloce dei due okay? > poi indicando con il pollice destro l'inizio della scalinata continua <Partiamo da laggiù e arriviamo fin qua. Va bene?> attende così la risposta.

16:16 Takeru:
  [Monte dei Volti di Pietra] Annuisce semplicemente, quando Kashirama si mostra d'accordo. <Oh, davvero? Interessante> sembra sincero, ma più che altro non sembra avere la risposta pronta per questo. Per cui evita di prolungare l'argomento età. Anche lui si è accordo delle differenze con il rampollo dei Senju, perché a differenza delle apparenze ha delle ottime capacità di osservazione e assorbe le cose praticamente in modo passivo, nel senso che non richiede alcuno sforzo da parte sua. <Mi stai sfidando?> gli chiede in modo sfacciato. Ed effettivamente anche lo sguardo sembra essersi illuminato, come se fosse diventato molto più attento di prima a quello che fa è dice il ragazzo. Meno con la testa fra le nuvole e più concentrato, insomma. Osserva il punto d'arrivo e... <D'accordo> Non attende nulla lui. Non ha intenzione di andare lì camminando. Piuttosto parte con un passo di jogging.

  [Monte dei volti di pietra] <Ahahahahaha!> alla parola sfida pronunciata da Takeru e al fatto che gli occhi di quel ragazzo si siano illuminati, Kashirama non può che farsi una risata < Esattamente... una mini sfida per... conoscerci meglio> quando l'altro ragazzo si incammina a passo di jogging verso la partenza, il Senjuu lo segue con un passo più lento e calmo. Le braccia sono tenute lungo i fianchi e gli occhi sono socchiusi. Dopo un po', i due ragazzi si ritrovano al punto di partenza al fondo delle scale: Kashirama, arrivando un po' più tardi dell'altro, decide di aprire gli occhi e punta le pupille verso l'alto ove si trova l'arrivo. Si volta verso Takeru e dice <Al via... 3,2,1... VIA!> ed ecco che nel momento in cui lui ha gridato quelle tre lettere, un tuono e un lampo sono caduti dal cielo come segnale di partenza...

16:38 Takeru:
  [Monte dei Volti di Pietra] Anche lui ridacchia, perché no. Non se lo fa ripetere due volte a ricambiare la risata. Buontempone. E mentre fa jogging verso il punto di partenza, si scioglie le articolazioni delle spalle e delle braccia. Insomma, si scioglie un po' di roba. Aspetta l'arrivo di Kashirama, mentre fa un po' di stretching, sia statico che dinamico. Non sembra disturbarlo il "ritardo" dell'altro, ma sembra comunque impaziente in altri modi. <Pronto?> gli chiede, poco prima che l'altro si decida a dare il via. È ancora può compiaciuto appena sente il via e scatta in avanti come se non ci fosse un domani. Direzione... il traguardo ovviamente! Le falcate sono piuttosto lunghe e la frequenza cardiaca non ci mette molto ad accelerare, dato lo sforzo fisico, assestandosi in un range che consente miglioramenti a livello cardiovascolare. Di tanto in tanto, lo sguardo si alterna fra l'obiettivo e il compagno di corsa.

  [Monte dei volti di pietra] Alla vista del riscaldamento dello sfidato, il Senjuu ghigna divertito; lui non ha bisogno di scaldarsi, d'altronde è sicuro delle sue capacità. Al suo via, come previsto da Kashirama, Takeru parte come una scheggia verso l'arrivo; il Senjuu però non fatica a stargli dietro: come quelle dell'altro le sue falcate sono ampie e veloci, il cuore non subisce un'accelerazione così drastica e ciò garantisce a Kashirama di non avere il fiato corto. Le scale sono scivolose, sono piene di pozzanghere e difatti è più complicato del previsto raggiungere la cima... Decide di mettersi dietro a Takeru in modo tale che l'altro ragazzo non riesca a vederlo: i passi sono leggeri e silenziosi, la braccia sono tenute all'indietro per mantenere una posizione più dinamica. Kashirama ad un certo punto, quando ormai la corsa sta quasi per finire, decide di allungare il braccio destro e di tenderlo verso la scala superiore... approfittando di un piccolo traballo dell'altro appoggia la mano destra sulla sul cemento che forma la scala sopra di lui, facendo forza sui bicipiti, si dà uno slancio riuscendo ad affiancare Takeru. Ormai manca un passo perciò Kashirama abbassa maggiormente il busto e fa più forza sulle gambe apparentemente senza sforzo. Si trova davanti al ragazzo ma, purtroppo per lui, una pozza lo fa scivolare e così i due ragazzi coetanei raggiungono insieme il traguardo. In cima il Senjuu si erige in tutta la sua altezza e lancia uno sguardo divertito a Takeru. Allunga la mano destra e, solo dopo averla passata sui pantaloni per pulirla dalle pietroline delle scale, andrà a stringere quella dell'altro ragazzo. Sempre lentamente si volterà, verso la strada per tornare a casa. <Allora, arrivederci Takeru> ruota la testa in direzione del ragazzo, gli sorride e, dopo aver alzato la mano sinistra in segno di saluto, se ne va silenziosamente così come è giunto. GLi unici spettatori di quella sfida furono solo i lampi, i tuoni e i fulmini provenienti dal cielo. [END]

17:04 Takeru:
  [Monte dei Volti di Pietra] Non dice nulla, quando finalmente il ragazzo lo affianca, ma sembra preoccuparsi quando lo vede scivolare. E infatti rallenta un attimo il passo, ma Kashirama sembra riuscire a rimanere in piedi. Questo è un altro dei motivi per cui riescono a raggiungere il traguardo in pari. Anche lui sarà sscivolato un paio di volte, ma non è mai caduto. Ricambia lo sguardo divertito di Kashirama all'arrivo. <Tutto okay?> gli chiede. Gli stringe la mano nello stesso modo deciso di prima. <Ciao, Kashirama. È stato divertente. La prossima volta voglio vedere come te la cavi con gli shuriken. Lui rimane lì. Osserva per un momento i volti, mentre recupera fiato e poi torna giù, a passo di jogging, decidendo di voler continuare con un passo leggero in altri lidi. [END]

Kashirama e Takeru si incontrano durante una tempesta sotto i volti di pietra degli Hokage. Dopo aver fatto conoscenza decidono di fare una "corsetta" sulle scale per vedere chi è il più veloce.