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Allenamento innata Aburame 2

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con Satoru

08:52 Satoru:
 Il meteo è discreto oggi a Konoha, tuttavia non bello, difatti sono presenti numerosi nuvole grigie, ma nonostante queste si possono scorgere numerosi scorci di celeste, dove il cielo non è coperto, dai quali il sole riesce a fare il suo lavoro, illuminando e scaldando con i suoi raggi il pianeta terra. Per ogni evenienza il giovane oggi ha scelto un abbigliamento comodo e che gli consenta di eseguire i movimenti senza troppe limitazioni, indossa un paio di pantaloni di color nero corvino elasticizzati, una maglietta di color rosso intenso, un rosso simile a quello del sangue ed un paio di scarpe nere, comode e adatte a diverse tipologie di terreno. A completare il tutto indosserebbe l'equipaggiamento ninja di cui dispone, entrambe le mani sarebbero coperte da un paio di guanti ninja, anche gli avambracci e le gambe sarebbero coperte dal suo equipaggiamento, vambracci e schienieri sarebbero infatti ben saldi sulle rispettive parti del corpo del giovane. Inoltre all'altezza del fianco sinistro Satoru ha con sé un portakunai diviso in tre scompartimenti, dentro di esso sono presenti cinque kunai ed ognuno ha una carta bomba arrotolata intorno al manico; mentre sul fianco sinistro il giovane ha un porta oggetti, contenente cinque fuuda con dentro i tronchetti per eseguire la tecnica della sostituzione e un set di fumogeni. Il coprifronte sarebbe posto all’altezza del collo, legato come fosse una collana, lasciato né troppo stretto né troppo largo, in modo tale da pendere leggermente. Oggi il giovane si trova in un luogo a lui caro, in un luogo dove può trovare il contatto con la natura che gli serve, si trova alla cascata dell’epilogo, luogo non molto distante da Konoha, dove la natura regna incontaminata, egli si trova, con maggior precisione, ai piedi della cascata, nel loco in cui, l’acqua, dall’alto, precipita con forza, per poi stanziare in una sorta di lago che si è venuto a formare con l’accumulo dell’acqua. Il giovane ha scelto questo luogo per allenarsi nel controllo degli insetti, dopotutto l’insetto regina si è già schiuso ed è ora libero di vagare dentro al suo corpo, ma soprattutto è libero di riprodursi, generando quelli che saranno i compagni insetti di Satoru, generando quelli che saranno anche un po’ figli suoi, generando la sua arma segreta, da utilizzare in missione ed in combattimento, è un membro del clan Aburame e come tale vuole imparare a destreggiarsi al meglio in questa sua peculiarità.

08:57 Satoru:
 Il giovane, ovviamente, non si trova in acqua, ma al contrario ha i piedi ben saldi al suolo, sul terreno roccioso che fa da riva e circonda il lago, egli si trova quindi, su un terreno stabile, a metà strada tra l’acqua del lago e la vegetazione che, poco più in là, dal lato opposto all’acqua, incomincia a farsi sempre più fitta. Il ninja ha scelto quel loco proprio per questi motivi, per la presenza dell’acqua, indispensabile per togliersi un dubbio riguardo agli insetti e per la presenza della vegetazione, con annessi numerosi insetti del loco, ovvero non provenienti da dentro di lui, difatti anche riguardo a ciò vuole togliersi dei dubbi. Oggi infatti, oltre ad allenare l’innata, il suo obbiettivo è comprenderla al meglio, tentando di capirne i punti di forza e di debolezza, perché, si sa, niente è perfetto e solo conoscendo le proprie debolezze si può migliorare. Prima di incominciare, tuttavia, è necessario richiamare a sé il chakra, il ninja ha ancora quel fastidioso senso di nausea che prova da quando ha un ospite dentro al suo corpo, è pallido in viso, ma nonostante tutto sa che sta facendo la cosa giusta, difatti solamente migliorando la sua sintonia con la regina e gli altri insetti, riuscirà ad abituarsi a questa situazione nuova, riuscirà a non soffrire più e a convivere in pace con i suoi ospiti. andrebbe quindi a flettere e divaricare leggermente le gambe in modo da tentare di guadagnare una maggiore stabilità sul terreno. Ecco che ora le braccia scenderebbero lungo il busto, i gomiti si fermerebbero all'altezza dei fianchi, gli avambracci andrebbero ad inclinarsi verso l'interno e le mani, ora, dovrebbero potersi unire rapidamente, andando a formare il sigillo della capra, sigillo che verrebbe mantenuto durante tutta l'esecuzione. Ecco che ora Satoru andrebbe a raffigurarsi mentalmente, andrebbe a tracciare la sua figura, mantenendo inalterate per quanto possibile le sue dimensioni: statura, peso, corporatura. Ecco che ora tenterebbe di dividere in due metà simmetriche il suo corpo, traccerebbe una linea con origine nella sua testa e conclusione nei suoi piedi, dividerebbe dunque la metà destra dalla sinistra del corpo. Ora andrebbe a tentare di creare una sfera all'altezza della fronte, una sfera di colore blu notte, che contenesse tutte le sue energie psichiche e mentali. successivamente, tenterebbe di convogliare tutte le sue energie fisiche in una sfera di color rosso sangue, all'altezza dell'addome. Solo nel caso in cui le due sfere fossero presenti, ecco che andrebbe infine a portare entrambe all'altezza del plesso solare dove tenterebbe di fonderle insieme, nel tentativo di creare un'unica sfera, ricca di sfumature, che sia in grado di contenere le due istanze, il corpo e la mente. [Tentativo impasto chakra] [Chakra 30/30]

09:09 Satoru:
 Il chakra è stato correttamente richiamato ed il giovane può sentire come una brezza interiore pervadere il suo corpo, una brezza di energia, un sentimento di potenza lo pervade, è lo scorrere del chakra per tutto il suo sistema circolatorio. Visto quanto fatto ieri mattina, dato che si ricorda ancora la fitta provata allo stomaco, decide di giocare d’anticipo, sa che richiamando il chakra gli insetti dentro di lui si svegliano e lo richiedono, provocando dolore e crampi quando non lo ottengono, quindi ecco che il giovane tenterebbe, chiudendo gli occhi, di ricercare la regina dentro al suo corpo, egli infatti visualizzerebbe in un primo momento il chakra, denso, ancora fermo nel suo punto d’origine, il plesso solare, e al tempo stesso il suo sistema circolatorio, formato da canali e vie nei quali, proprio in questo momento, il giovane tenterebbe di far scorrere libero il suo chakra. Tuttavia, in un secondo momento, tenterebbe di visualizzare la regina, dentro al suo corpo, ora è libera di muoversi, ma non dovrebbe essere difficile trovarla, dopotutto la sta cercando dentro di sé e le sensazioni parlano chiaro. Ecco che il giovane, una volta individuata, le donerebbe parte del suo chakra, nel tentativo di entrare nuovamente in contatto con lei, il giovane sta tentando di richiamarla a sé, senza farla uscire dal suo corpo, ma comunque richiamandola agli ordini, richiamandola alla disciplina, difatti solo instaurando un rapporto di reciproca e totale fiducia è possibile, perché due ninja, due persone o comunque due entità possono lavorare bene insieme solamente quando sono in perfetta sintona, solamente quando c’è fiducia reciproca ed intesa e lui sa che deve ancora lavorare su questo se vuole migliorare. Ecco che, una volta visualizzata la regina, il giovane potrebbe notare qualcosa di strano, la regina si è da poco schiusa, ma non perde tempo e, sfruttando il chakra del giovane contenitore, ha già generato degli insetti, Satoru infatti può sentire anche loro dentro di sé, entità con un’energia minore della loro generatrice, ma al tempo stesso in un numero maggiore, si tratta ancora di una esigua quantità di esemplari, ma, in ogni caso, si tratta pur sempre di esemplari nuovi, con cui il giovane vuole entrare in contatto. Ecco che infatti, tenterebbe di stabilire un contatto anche con loro, entrando in contatto, donandogli il suo chakra, lasciandoli mangiare. [Tentativo Konchū Lv1] [chakra 29/30]

09:22 Satoru:
 Ecco che nuovamente, il suo corpo non regge molto bene lo sforzo, si tratta di una singola fitta, intensa, molto intensa, più intensa di quella della mattina, dopotutto un numero più elevato, seppur piccolo, di insetti si aggira per il suo corpo, in attesa di ricevere cibo e, nel momento in cui il giovane dona il suo chakra, sente la fitta, diventa ancor più pallido in viso, cade sulle ginocchia, si trova ora a terra, con le braccia distese in avanti e le mani fisse sul suolo per mantenere almeno un minimo di equilibrio. Il giovane spalanca le fauci al massimo dell’apertura possibile, apre la bocca perché deve espellere qualcosa, il senso di nausea si fa sempre più intenso fino a quando, quella che è una sensazione corporea, si tramuta in un comportamento, il giovane infatti vomita, vomita qualche scarto di cibo, una quantità esigua di succhi gastrici, ma dalla sua bocca escono anche degli insetti, insetti nuovi, che non ha mai visto, insetti sicuramente generati dalla loro madre, dalla regina insetto di Satoru, presente dentro al suo corpo, che, questa volta, forse perché sta continuando a generare prole, non è uscita. Gli insetti sono davvero pochi, circa una decina, una quantità ancora inutile in combattimento, certamente, ma una quantità con cui il giovane potrà fare pratica, con cui il giovane si potrà allenare. Ecco che, riprese le forze, il giovane si alza nuovamente in piedi, il senso di nausea sembra essersi placato dopo il suo sfogo, la mancina va rapida a passare sul viso, davanti alla bocca, nel tentativo di ripulirlo dai residui ancora presenti. Quindi, le iridi sarebbero puntate sulle sue creature, il giovane tenterebbe di stabilire un contatto con loro, in un primo momento gli rivolgerebbe la parola, sempre tramite il contatto mentale. <Ciao ragazzi, io sono il vostro compagno, se avete bisogno di nutrimento servitevi pure, cresceremo molto insieme> una sintonia non spiegabile a parole, proprio come una madre dedicata tutte le sue energie al proprio figlio, senza fiatare ne lamentarsi, egli dona tutte le sue energie, nel vero senso della parola, a quegli insetti, quegli insetti che sono e saranno i suoi compagni di vita, da quando sono entrati dentro al suo corpo e fino alla sua morte. Sente che gli insetti hanno capito, non rispondono, ma si mettono a ronzare intorno a lui, poggiandosi sulle sue mani, aspettando, probabilmente, eventuali ordini. [Konchū Lv1] [chakra 28/30]

09:44 Satoru:
 Gli insetti si trovano ancora intorno alle sue mani, egli, è deciso quest’oggi a provare a comandarli, vuole vedere se questi sono reattivi ai suoi ordini, se questi sono pronti a seguirlo, ad ascoltare le sue parole, vuole capire quanto lo abbiano accettato, vuole capire a che punto è con il suo allenamento e se è già pronto, o meno, per utilizzare le sue doti non solamente in allenamento, ma anche in contesti più pericolosi, durante le missioni o eventuali combattimenti. Il giovane divaricherebbe e fletterebbe leggermente le gambe, non sa quale sarà la reazione degli insetti, quindi posiziona il corpo nel tentativo di aver un maggiore equilibrio possibile. Ambo le braccia si allargano leggermente rispetto ai fianchi e vengono portate leggermente in avanti, il giovane è indirizzato con il volto verso lo specchio d’acqua che dista 5 metri da lui. Gli insetti si trovano ancora sulle sue mani, divisi equamente, cinque sulla mancina e cinque sulla destra, ma ecco che il giovane, sfruttando il chakra e la sua innata, tenterebbe di dare un semplice ordine agli insetti, un ordine vocale, difatti, prima di passare ai comandi mentali, vuole provare con qualcosa di più semplice. Ecco che infatti la sua bocca si schiude, si apre, per permettere a semplici parole di uscire da essa. <Ragazzi, spostatevi in avanti, di cinque metri> è un momento di tensione, non sa come reagiranno le sue creature, ma per sua fortuna, pare che esse eseguano senza problemi un comando così semplice, gli insetti infatti lascerebbero le sue mani per muoversi di ben cinque metri in avanti. Tuttavia, nonostante tutto sembri andare per il meglio, il ragazzo non può fare a meno di notare una cosa, difatti, andando in avanti di cinque metri, gli insetti si trovano sopra allo specchio d’acqua e, gli schizzi provocati dalla cascata, danno molto fastidio agli insetti, difatti, bagnandosi, essi tornano indietro, verso il ninja, allontanandosi dal loco prefissato solo quanto basta per evitare gli schizzi. <Interessante> esclama il giovane, giovane che è riuscito a dare il suo primo comando vocale agli insetti e che, nello stesso momento, ha scoperto che essi sono infastiditi dall’acqua, che, probabilmente, è uno dei loro punti deboli. Il giovane richiamerebbe quindi gli insetti a sé, questa volta però, non lo farebbe con le parole, ma con la mente, il giovane tenterebbe di entrare in contatto con loro, dicendogli di tornare verso di lui. [Konchū Lv1] [chakra 27/30] [Spostamento insetti 5m, richiamo insetti]

09:57 Satoru:
 Gli insetti sembrano recepire anche il richiamo mentale, quindi, il giovane potrà usarli, in allenamento, missione o comunque nella quotidianità, senza dover rivolgersi a loro con le parole, questo è molto utile, perché mentre le parole fanno rumore, i pensieri sono silenziosi, quindi, il giovane ninja ed i suoi compagni potranno architettare strategie senza farsi sentire dai nemici. Gli insetti ritornano sulle sue mani, ma egli non ha ancora finito, infatti vuole vedere ancora due cose per questo allenamento, nonostante sia sempre più pallido in viso ed il senso di nausea stia tornando, sempre più forte. Il giovane darebbe ora un altro comando ai suoi insetti, in un primo momento si volterebbe, ruotando il suo corpo, dando ora la schiena allo specchio d’acqua e porgendo il volto alla foresta, in questo momento, darebbe un nuovo comando mentale ai suoi insetti, chiedendogli di muoversi in linea retta davanti a lui per la maggiore distanza possibile, vuole capire fino a dove essi possano arrivare, quanto possano allontanarsi dal suo corpo. Ecco che le bestioline si staccano dalle sue mani, si staccano per dirigersi verso il loco indicato, proseguono in linea retta, senza problemi, ma, una volta giunti a dieci metri esatti dal ninja, si fermano, restano in quel punto, quella è la distanza massima, il giovane farebbe due calcoli approssimativi e si potrebbe accorgere facilmente che si tratta di circa dieci metri, non male come gittata, dopotutto è ancora un novellino. Ecco che egli richiamerebbe nuovamente gli insetti a sé, questa volta però, concentrerebbe il chakra all’interno della sua bocca, aprendo le labbra, spalancandola, vuole attirare gli insetti nuovamente dentro di sé, per farli riposare, perché oggi, l’allenamento è finito. Gli animali, attirati dal chakra e dal suo comando, giungerebbero in prossimità della sua bocca e tramite questa, rientrerebbero a casa, entrando in essa, passando dalla gola e tornando nel corpo del giovane. È un qualcosa di strano, a cui si deve abituare certamente, ma che al tempo stesso gli piace, è un legame inspiegabile a parole. Il giovane ha finito per oggi il suo allenamento, tuttavia, tornando verso casa, potrà scoprire un’altra peculiarità del suo clan. Infatti, rientrando verso casa, senza accorgersene sta per calpestare un lepidottero, un insetto non suo, un insetto di madre natura, ma, prima che la tragedia avvenga, egli potrebbe sentire. <Hei, fai attenzione> ecco che il giovane sentirebbe la voce provenire dal basso, dall’insetto, può parlare con gli insetti, non solamente con i suoi, ma con tutti quelli presenti in natura, ancora più interessante, ecco che il giovane scanserebbe l’animale, per poi rivolgersi a lui. <Scusami, farò più attenzione> e niente, niente di più, il giovane tornerebbe verso casa, felice, più forte di prima. [End]

Dopo il primo allenamento al monte dei volti di pietra, il ragazzo si reca alla cascata dell'epilogo. Qui, scopre che la madre ha iniziato a generare degli insetti dentro di lui, che può dargli ordini mentali, senza bisogno di parlare. Scopre anche che gli insetti sono infastiditi dall'acqua e che il raggio in cui può controllarli è limitato a 10 metri. Infine, rientrando a casa, scopre di poter capire e parlate anche con gli insetti che non provengono dal suo corpo.