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[Cure] - Post scazzottata con Saisashi

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con Kaori, Sakura

15:11 Sakura:
  [Sala d'attesa] Ebbene si, signori. Ancora una volta le tocca tornare in ospedale. Ancora una volta, probabilmente, dovrà passare la notte li. ovviamente non è un medico, questo è chiaro, ma i dolori sono abbastanza forti. Il combattimento con Saisashi ha avuto buoni risultati, portando il ragazzo a fare due cose: liberarsi di tutti i pensieri e apprendere come attaccare un Ninjutser. La seconda parte.. Beh non è andata poi nel miglior modo, ma sa come fronteggiare qualcuno. Pertanto, con indosso i vestiti da missione ( composti da felpa grigia e violacea, pantaloni corti in jeans, leggins neri e stivali ninja ), se ne sta buona in sala d'aspetto, nell'attesa della venuta di qualche medico. Gambe incrociate e braccia intrecciate all'altezza del petto. I capelli sono raccolti in una coda di cavallo alta mentre gli occhi vagano per la sala, probabilmente cercando di capire quante persone andranno avanti prima di lei. La botta sotto al mento e sullo stomaco si fanno sentire. E fanno male. Indipendentemente da ciò, Siasashi in tutto questo se ne è andato. Più per sua volontà, perché voleva rimanere da sola a pensare. Pensare a diverse cose, delle quali purtroppo non può parlare con nessuno se non con i diretti interessati. La storia di Lind lo ha profondamente colpito, tanto da renderlo completamente instabile. Deve incominciare a mettere in atto le sue conoscenze, per capire come muoversi e dove muoversi. E a chi chiedere, per non essere troppo invadente o appariscente. Bisogna pensarci.

15:21 Kaori:
 Una giornata come tante in quel di Konohagakure. La gente non fa che parlare delle imminenti finali del torneo e Kaori si sente sollevata al pensiero di aver, quanto meno, già affrontato il proprio scontro. E' andata bene, ha vinto, eppure non riesce a fare a meno di pensare a quanto abbia fatto male a Mekura per riuscire a portare a casa quella vittoria. Le dispiace, le dispiace molto, ma non poteva fare altrimenti. I suoi pensieri adesso vertono verso lo scontro che avrebbe dovuto affrontare di lì a breve contro il Rikudo Sennin in persona in una pausa fra una cosa e l'altra; non sa come poter fare ad affrontare un avversario di questa portata e, sicuramente, sa che non può neppure lontanamente pensare di portare a casa un pareggio. Parte sconfitta ma non per questo si sarebbe dimostrata un avversario semplice. Avrebbe venduto cara la pelle e avrebbe cercato con tutte le sue forze di attuare la miglior strategia possibile per poter portare a casa uno scontro avvincente e quanto meno combattuto. Avanza per i corridoi dell'ospedale col camice bianco che svolazza alle sue spalle. Sotto di esso ha indosso i suoi soliti abiti da kunoichi privi tuttavia di porta kunai o armi di alcun tipo. L'unica arma che le serve, dopotutto, è il chakra che arde nel suo corpo. I capelli scuri sono legati in un corto codino dietro la nuca mentre le iridi perlacee vagano per il corridoio con fare attento. E' sempre attenta e meticolosa nel suo lavoro in ospedale, non può concedersi distrazioni lì. Ed è proprio mentre raggiunge la sala d'attesa per accogliere un nuovo paziente nel suo ambulatorio che si ritrova a scorgere in un istante la familiare figura di Sakura seduta al suo posto. Le labbra si schiudono, le iridi si dilatano appena e le parole escono da sole dalla bocca. <Sakura-chan> la chiamerebbe, preoccupata, ferma al limitare della sala, sulla soglia del corridoio che dà poi ai vari ambulatori e sale visita. <Cos'è successo? Vieni, vieni con me. Fatti dare una occhiata> la inviterebbe, preoccupata, felice per lo meno di non vedere sangue sul suo corpo, di non notare ferite vistose. Sembra stare tuttal più bene a giudicare dal suo aspetto, ma se è arrivata fin lì sicuramente dev'essere successo qualcosa. [chakra: on]

15:33 Sakura:
 Pensare è una delle attività che maggiormente le piace fare. Questo perché è una mente logica, meditabonda, a cui piace avere tutto in ordine. Deformazione educativa, principalmente. Pensa a come si sono susseguiti gli eventi, pensa soprattutto a come sia scomparso Lind. Come può una persona con nemmeno le capacità ninja di un vero Genin, riuscire a superare i confini del villaggio? Mettendo per puro caso l'ipotesi che ci sia riuscito, teoricamente il Villaggio stesso doveva in qualche modo tutelare la scomparsa e attivare delle squadre di ricerca, per riportarlo nel suo luogo di origine. Eppure non è stato fatto. Questo può soltanto significare che l'eventuale fuga o rapimento, siano stati architettati molto bene. A distoglierla da quei pensieri è proprio Kaori, vestita come un medico. O almeno con il camice da medico. Un lieve sorriso, sostituito da un'espressione dolorante, fa capolino sul volto della ragazza che va a sciogliere il nodo creato con le braccia, per poggiare i palmi sul limitare della sedia ed issarsi su. Cammina piuttosto bene, sebbene la schiena sia leggermente incurvata in avanti. <Ciao Kaori.> Raggiunta la ragazza, seguirebbe le sue direttive per entrare nella stanza dove dovrebbe avvenire la cura, dicendo. <Combattimento con Saisashi.> Dichiara, girandosi e volgendo lo sguardo verso la ragazza. < Volevo prepararlo allo scontro della finale.. Ha due Ninjutser, come avversarie.> E chi meglio di lei potrebbe prepararlo? Ah beh sicuramente mezza Konoha. Ma la presunzione, a volte, può far vacillare anche i più forti. <E ce le siamo date di santa ragione.> Come lui ha inferto danni, anche lei l'ha fatto. Molti, a dirla tutta. Non pensava di riuscire a fare così male. <Dovrei avere una contusione qua sotto al mento ed una allo stomaco.> E detto questo che fa? Aspetta il rimprovero da parte di Kaori. Appena uscita dall'ospedale e subito ecco che si getta nella mischia.

15:45 Kaori:
 Osserva attentamente il modo di muoversi della Hyuga andando a notare come sembri essere piuttosto stabile. Non vacilla, non tituba, avanza dritta e sicura sebbene sembri essere appena ricurva. Qualsiasi tipo di problema abbia riportato sembra non essere abbastanza serio da impedirle di muoversi e questo la solleva non poco. La guida verso la prima sala visite libera disponibile e la lascia entrare all'interno seguendola poi nella stanza, richiudendola alle spalle. Si tratta di una camera dai pavimenti e le pareti bianche con un lettino per le visite avvolto da una particolare carta assorbente sterile ed uno sgabello per salirci su. Mobili e armadietti circondano gran parti delle mura mentre strumenti e macchinari di vario tipo riempiono la stanza. <Prego, stenditi pure lì sopra> la invita una volta dentro, indicando con un cenno delle mani il lettino, ascoltando quindi il resoconto della genjutser su quanto sia accaduto. Ascolta in silenzio, sorpresa, schiudendo le labbra con fare colpito, attonito, non aspettandosi davvero una simile rivelazione. Insomma, non sa se al suo posto sarebbe mai stata capace di sfidare Raido in un combattimento per prepararlo contro avversari capaci nella sua stessa arte. Probabilmente avrebbe avuto troppo timore di fargli male, per provarci. O di fare una pessima figura... chissà? <Mhn. Beh in parte mi risolleva. Per lo meno non è colpa dell'occhio se sei venuta qui> sospira la Hyuga appena più sollevata avvicinandosi al lettino dove ora, in teoria, dovrebbe giacere la ragazza. <Appena ti ho vista in sala d'attesa ho pensato ci fossero problemi alla vista, ero preoccupata. Ma a quanto pare mi sbagliavo> abbozza poi un sorriso andando a guardare la giovane negli occhi. <Non ci sono stati problemi dopo le dimissioni, vero? Vedi bene come sempre, sì?> si assicura, quindi, approfittando dell'occasione. Ascolta dunque il dire della giovane e, al sentire le sue parole ed il suo resoconto, va semplicemente ad umettarsi le labbra ed annuire. <Adesso vediamo. Scopri l'addome, per favore, così posso vedere la situazione> andrebbe a richiedere gentilmente andando nel mentre ad osservare il viso della ragazza. Le mani verrebbero portate sul suo volto, sulla linea della mascella, e andrebbe a tastare e palpare la zona con fare attento e clinico di modo tale da andare a sentire sotto le dita la situazione delle sue ossa. Non sembrerebbero essere rotte, neppure fuori asse. La diagnosi della giovane sembra essere corretta: una forte botta potrebbe aver contuso internamente la zona senza rompere o slogare alcunché. <Sì, direi che è una contusione> avrebbe annuito e confermato, poco dopo, se l'altra le avesse permesso di tastare e controllare il suo viso. <Sei stata coraggiosa a decidere di allenarti con lui per aiutarlo a vincere le sue avversarie. Io non avrei avuto lo stesso coraggio con Raido, forse> ammette a quel punto lei con un mezzo sorriso per cercare di rassicurare la Hyuga sulla situazione in cui versa. <Comunque non è niente di grave, dovrei metterci poco a sistemare tutto. Se sei pronta iniziamo> [chakra: on]

15:56 Sakura:
 Una sala piuttosto standard. Ne ha già viste così, le volte precedenti in ospedale. Non ha nulla di particolare, se non l apresenza di Kaori. Come indicatole dalla ragazza, andrebbe a sedersi sopra al lettino, per poi girare il sedere e stendere le gambe e l'addome, di seguito. Il distendere la parte superiore del corpo le ha creato una fitta di dolore, all'altezza dello stomaco. La pelle tira e di conseguenza, la ferita sottostante comincia a farsi sentire. <Sì, vedo bene. Ancora non ho provato ad attivare il Byakugan.. > Dichiara, pentita forse. Ma la paura fa novanta e purtroppo per lei, questo è il momento in cui deve farsi coraggio. Sicuramente lo attiverà nuovamente, ma vuole attendere un pochino per essere totalmente certa che non vi siano danni permanenti. < Sì, subito> Dice andando a scoprire l'addome e mostrando al ditto una maglietta a maniche corte nera. Tolta anche quella e portata al di sopra della linea del seno, mostrerebbe il suo addome. E da li toccherebbe a Kaori fare tutto il resto. < Beh non si tratta di coraggio.> O forse anche quello, direbbe, una volta che l'altra finisce di esaminarle il volto. < Saisashi è irruento. Si butta nella mischia senza pensare alle conseguenze. E contro una stronza come la Goryo ed una sputafuoco come quell'altra, le possibilità di vittoria potrebbero essere limitate. Specie se attuano la medesima tattica che hanno fatto con me.> Ci ha pensato su parecchio. E nonostante questo, ha avuto modo di capire come il ragazzo potrebbe agire in caso di attacchi multipli. Ma contro la Goryo, dovrà stare molto attento. Con un semplice colpo, ha quasi fatto diventare la piccola Sakura cieca. < E vediamo come andrà. Spero solo che non gli faccia del male. Altrimenti scendo in pista e l'ammazzo, questa volta.> Tutto le si può toccare. Tutto.. Tranne.< Mi puoi malmenare quanto vuoi, ma guai a te se tocchi il mio ragazzo.> Eh già. Possessiva, gelosa e combattiva quando si tratta di Saisashi. < Bene, mi fa piacere. Iniziamo.. E beh sono anche abbastanza resistente.> Non se lo aspettava di certo questa cosa. Tutto pensava, tranne al fatto che fosse resistente. Non contro un tipo come Saisashi, che dei calci e pugni ne ha fatto uno stile di vita.

16:17 Kaori:
 Un piccolo sorriso va increspando le labbra di Kaori al solo udire quelle parole da parte della giovane Hyuga. <Dev'essere stato davvero traumatico. Probabilmente anche io avrei il terrore di provare ad attivarlo dopo una ferita simile> ammette la ragazza guardando Sakura in viso, negli occhi, cercando di sorriderle con fare rassicurante. <Prenditi il tempo che ti serve, Sakura. Non c'è fretta. Non devi nemmeno farlo da sola. Se vorrai provare con qualcuno, se vuoi, potrei rimanere con te.> le offre, poi, il suo aiuto, la sua presenza, nel qual caso la ragazza dovesse desiderare di scoprire la verità sulle sue condizioni assieme a qualcuno. E' sicura che non troverà brutte sorprese durante il suo tentativo, il suo occhio sembra essere guarito totalmente, tuttavia può ben comprendere la paura che deve aver albergato nel cuore dell'altra al solo pensiero di aver perduto la vista. Lascia che Sakura scopra il suo addome rivelando parte del suo corpo allo sguardo attento di Kaori. La Hyuga analizza e studia le forme del ventre della ragazza non notando nulla di sospetto o anomalo alla vista. Nessun gonfiore preoccupante, nessun ematoma fuori dal normale. Solo s'inizia ad intravvedere un alone piuttosto scuro sulla pelle, un livido che sarebbe rimasto per qualche giorno a memoria del colpo incassato: nulla di insolito viste le circostanze. Le mani della giovane vanno dunque a posarsi sull'addome della ragazza per assicurarsi che costole e sterno non siano state interessate dal colpo ricevuto, così come eventuali organi interni. L'addome non è rigido, non è duro, e non sembra avvertire particolari masse alla palpazione. Le ossa sembrano essere sane, intatte, e questo vorrebbe dire che Sakura aveva ancora una volta ragione: un'altra contusione. Insomma, meglio così. Ascolta nel mentre il dire della ragazza ed un sorriso leggero va delineandosi sulle proprie labbra quando Sakura tira fuori gli artigli da leonessa. <Ti fa onore voler proteggere il tuo ragazzo, Sakura. Ma questo come influirà su di lui?> domanda la Hyuga guardandola con un leggero sorriso sulle labbra. <Se continuerà ad essere protetto quando sbaglia non imparerà mai come migliorare. Essere irruenti o impulsivi è un difetto pericoloso per un ninja, qualcosa dietro al quale non ci si può nascondere e questo lo sai bene> Insomma, se è arrivata a capire che questo lato del carattere del suo ragazzo lo porta a sottovalutare le conseguenze delle sue azioni vuol dire che è consapevole di quanto questa cosa possa essere un problema. <Per questo è necessario sbagliare, cadere, ogni tanto. Perchè solo vedendo da sé le conseguenze dei nostri errori possiamo capire come comportarci nel modo giusto.> E questo non è qualcosa che vale solo per Saisashi, ma per ognuno di loro. A quel punto la Hyuga va richiamando alle mani il proprio chakra medico. Andrebbe a concentrarsi sull'energia azzurrina che scorre nel proprio corpo per poi tentare di visualizzare in quel flusso energetico le cellule fisiche che lo compongono. Ne richiamerebbe una parte andando a farla fluire verso le braccia, i polsi, le mani, avvolgendo dunque i palmi di un alone di chakra verdastro e tiepido. A questo punto Kaori sarebbe andata a portare ambo le mani verso il viso di Sakura, al di sotto del mento, a circa una decina di centimetri da esso, lasciando fluire la propria energia medica dalle dita fino alla sua carne contusa. Avrebbe lasciato vagare il chakra medico oltre le sue ossa, i muscoli, così da andare ad avvolgere la zona di nuova forza e permettere una più rapida guarigione della stessa. <Oh sì, lo vedo.> sorride Kaori circa la resistenza di Sakura, sincera, prima di inspirare a fondo e continuare con quella cura. <Allora... come procedono le cose, mh?> [Mani Terapeutiche B (+7 PS)] [PS Sakura: 69 + 7 = 76] [chakra: 90/100]

16:30 Sakura:
 <Vedrò, Kaori. Per il momento non lo voglio sforzare troppo. Essendo una zona particolarmente delicata, vorrei che riposasse il più a lungo possibile. Sai cosa ci porta, l'uso troppo prolungato del Byakugan.> Insomma, a lei capita di avere continui mal di testa e la vista che si annebbia un pochino, dopo un uso considerevole del suo potere. Un uso che equivale a diverse ore, mica un paio. E tenere gli occhi sotto quel continuo stress, potrebbe incidere anche sul suo processo di guarigione. Per quanto sia andato tutto bene e l'occhio stia bene, non si sente ancora sicura di essere al cento per cento. <Sono perfettamente d'accordo con te, Kaori.> Dichiara la ragazza dopo che ha cominciato a palparle l'addome cercando ovviamente qualcosa in più rispetto a quanto detto dalla ragazza. Non che si creda un'esperta in medicina, ma qualcosa la sa anche lei. Certo, molto di più sul cervello eh, ma rimane pur sempre abbastanza portata nel capire cosa c'è che non va. < Ma non voglio che corra stupidi rischi contro quella Goryo. L'unica cosa che riuscirebbe a fare è prenderla a martellate continue.> E non è una cosa che le piace. Non vuole vederlo al tappeto. <E non voglio che succeda questo. Lui si.. Vendicherebbe. E rischierebbe di finire squalificato.> Già. E' uno dei grossi problemi di Saisashi. Mettersi in testa qualcosa e portarlo a termine, rischiando la sua stessa vita- < Hai visto quello che mi ha fatto. Non mi reputo un asso come Ninja, ma sono abile. Eppure è riuscita a rendermi quasi del tutto cieca.> Una cosa che non le perdonerà mai. < Così ho pensato di dargli delle istruzioni.. In modo tale che possa avvicinarsi all'avversario senza rischiare la pelle.> Un motivo in più per vederlo vincere. Nel frattempo il chakra curativo comincia a fare il suo effetto, sul viso della ragazza. Stringe appena i denti, sentendo quel classico pizzicore, prima di dire. <Procedono. Cerco di apprendere più cose possibile sul Genjutsu.> Il che significa, studiare, studiare studiare. < E nel frattempo, aiuto. Vorrei ritornare in missione.. Ed inoltre, avere la psosibilità di avvicinarmi a Yukio Kokketsu. Ha una cosa che mi piacerebbe... avere.> Parla di possesso, ma si può dire che è un possesso effettivo?

16:48 Kaori:
 <Sì, lo so. E so anche che una ferita di quell'entità richiede un certo periodo di attenzione. Periodo che ormai è passato> E' una Hyuga anche lei, conosce gli effetti e le conseguenze dell'utilizzo del Byakugan persino da prima che Sakura sapesse anche solo di far parte del clan. E poi è un medico, per di più uno di quelli che ha concretamente partecipato all'intervento stesso sul di lei occhio, si direbbe proprio che ne sappia qualcosa sulle condizioni fisiche dell'altra. <Non sto dicendo che devi attivarlo per forza oggi o domani. Ma che se dovesse essercene bisogno per una emergenza puoi star tranquilla nell'attivarlo. Il tuo occhio ha recuperato alla grande, non ti dà neppure problemi alla vista. Questo vuol dire che non poteva andare meglio di così l'operazione> aggiunge, poco dopo, abbozzando un leggero sorriso. Non vuole metterle fretta, le ha detto di prendersi il tempo di cui ha bisogno per tornare ad utilizzare il suo potere, tuttavia se essere prudenti va bene, vivere nel terrore che invece ci sia qualcosa che non va può essere pericoloso. Insomma, cerca solo di tranquillizzarla sulle sue condizioni. Le cure intanto procedono e la ragazza spiega ciò che intendeva fare per Saisashi ed il suo imminente scontro alla finale del Torneo. Kaori annuisce e ascolta attenta il suo dire mentre il chakra medico continua a fluire dalle sue mani fino al suo viso, andando così a continuare il processo rigenerativo delle cellule e dei tessuti lesi sotto al di lei mento. <Dargli delle dritte va bene, non fraintendermi. E' stata una bella cosa da parte tua, quella di volerlo allenare. Ma quel che intendevo dire è che, soprattutto in questo tipo di scontri, cercare vendetta per sé o per gli altri può essere solamente nocivo. Al momento dell'iscrizione eravamo tutti consapevoli che ne saremmo usciti feriti, che compagni, amici, colleghi ci avrebbero scagliato addosso le loro armi più potenti per vincere> spiega Kaori quello che intendeva dire in precedenza. <Cercare vendetta perchè qualcuno ha ferito un nostro caro non avrebbe senso. O intromettersi pur di salvare un amico, un partner, annullerebbe semplicemente lo spirito alla base di questo evento.> spiega Kaori umettandosi le labbra. <E' ovvio poi che anche io ritengo al limite del legale quanto fatto da quella ragazza, probabilmente se fossi stata il giudice di gara l'avrei squalificata all'istante> aggiunge la Hyuga scuotendo appena il capo. Ancora si chiede come sia possibile che la giovane non sia stata buttata fuori e punita per quanto accaduto. Continua comunque a profondere energie al viso della genjutser e, quando la ragazza le rivela quelle ultime informazioni, lo sguardo di Kaori va portandosi immediatamente su quello di lei. <Yukio?> domanderebbe lei incuriosita e confusa da quelle parole. <Cosa cerchi da lui? Se posso chiedere> domanderebbe ora incuriosita con le sopracciglia appena aggrottate e le labbra distese in un sorriso incuriosito. [Mani Terapeutiche B (+14 PS)] [PS Sakura: 76 + 7 = 83] [chakra: 89.5/100]

17:01 Sakura:
 Ha paura di attivare il Byakugan. E questo lo si può ben vedere dal suo titubare. <Lo so.. E' che, forse non mi sento del tutto pronta. O forse ho bisogno di uno stimolo in più. Ultimamente sembra che siano solo quelli, a darmi la carica necessaria.> Il che è un problema. Se non ci sono stimoli, questo significa che rimarrà per sempre impantanata nella medesima situazione? No, non può permettersi una roba del genere la giovane. Sbuffa un pochino, sentendo come il dolore pian piano svanisce lasciando il posto ad un piacevole e tenue rilassamento muscolare, oltre che corporeo. Sensazione di rilassamento dappertutto. Grazie Kaori, sei meglio di qualsiasi droga. < Spirito? Credi sul serio che ci sia stato uno spirito uguale per tutti?> Domanderebbe, inarcando appena le sopracciglia. < Ho visto i tuoi scontri,Kaori. Sembravi quasi indemoniata. Non so se fosse per via di quello che è successo con Hiashi e Mekura, ma Santo Hashirama.. Li hai ridotti a brandelli.> E dove vuole arrivare? < Qui non c'è mai stato un vero spirito. E' nato come torneo per stabilire chi è il più forte, non per promuovere la pace e la solidarietà tra i vari villaggi.> Queste due caratteristiche non si possono di certo esprimere tramite un torneo. Per quanto ci siano state diverse regole, alcuni le hanno praticamente lasciate andare o aggirate addirittura pur di poter vincere. Lei stessa era partita con la convinzione che non avrebbe mai vinto, e così è stato. Ma non se ne dispiace, perché ha potuto dare una mano a Saisashi, forse rendendogli lo scontro più semplice. < Così te, così tanti altri. Ma non l'ha fatto. Per quanto mi riguarda, il torneo non è stato altro che una dimostrazione di forza.> Chi ne ha e chi invece non ne ha, come lei. <Da Yukio.. Chiedergli di farmi firmare il patto per l'Evocazione.> E non specifica molto oltre. Non sa in quali rapporti e se ci sono rapporti con Kaori e non vorrebbe divulgare troppo la notizia, sebbene praticamente tutta Konoha lo ha già visto in groppa a Corax.

17:22 Kaori:
 <Non preoccuparti. Dopo una ferita simile è normale quello che provi. E' sempre difficile riprendersi da infortuni di questo tipo.> cerca di rassicurarla Kaori umettandosi le labbra. <Ho curato diverse ferite da quando lavoro qui e ogni volta che toglievo una ingessatura, per esempio, vedevo il terrore negli occhi dei pazienti quando dicevo loro di provare a muovere i loro arti. Avevano paura di non riuscirci più, di sentire dolore o di non poter più muovere i loro arti come prima. Una paura legittima, naturale, senza dubbio> spiega lei fermandosi un istante. <Per cui posso capire come ti senti, anche se solo come esterna. Quindi tutto ciò che posso dirti è che sei clinicamente sana, reduce da una convalescenza perfettamente riuscita. Il resto sta solo a te. Quando sarai pronta ti basterà fare come al solito e la tua innata tornerà a rivelarsi come sempre> un sorriso ora più caloroso, più gentile, mentre cerca di dare forza alla Hyuga. <Uhm? Cosa intendi dire, Sakura? Ti senti.. bloccata?> domanderebbe alla ragazza non comprendendo a pieno quello che ella sta cercando di dirle. Nel mentre la contusione al viso viene riparata e le mani della special jonin vengono ritratte così da poter essere spostate verso il busto della genin, al di sopra del suo addome. Qui andrebbe fermandole alla solita distanza di sicurezza dal suo corpo e andrebbe a far fluire il chakra dalle mani fino alla sua carne, al suo ventre, di modo tale da andare ad inondare il suo tronco di chakra medico. Una sensazione di tepore e calore che dovrebbe incentivare la riproduzione cellulare nella zona offesa. Ascolta la voce di Sakura, le sue parole, e Kaori si ritrova ad osservarla ora più seria. Non comprende davvero quanto la ragazza sta dicendo, quello che intende dire. <Esatto. Il torneo è nato allo scopo di permettere ai ninja partecipanti di mettersi alla prova, sfidarsi, e rendersi conto dei propri limiti, delle proprie capacità e di quelle degli altri. E' nato per permettere a gente di Villaggi diversi di incontrarsi, di conoscersi prima, dopo o durante gli scontri stessi> spiega Kaori guardando Sakura dritta negli occhi. <Hai partecipato pensando di dover giocare con i tuoi avversari? Questo è un errore tuo, non del torneo in sé o di chi ha preso seriamente la sua sfida.> Il suo tono si fa adesso più serio, più deciso mentre parla con Sakura ed è evidente che in quel momento non è Kaori a parlare, ma una special jonin del Villaggio della Foglia. <Nessuno si è trattenuto durante gli scontri. L'obiettivo era neutralizzare i propri avversari sfruttando le proprie carte e rimanere gli ultimi in piedi, senza però menomare o uccidere i propri nemici> continua la Hyuga mentre dalle mani continua a fuoriuscire verdastro il chakra medico. <Sì, sono stata decisa nei miei scontri, sono stata aggressiva. Perchè non farlo avrebbe voluto dire soccombere. Ho tentato di impedir loro di avvicinarsi a me, di farmi del male, e ho evitato di colpire punti vitali, di sfruttare tecniche troppo potenti che avrebbero potuto causare danni molto più gravi di quelli> aggiunge lei con fare sicuro e deciso, guardando Sakura negli occhi. <Mekura mi ha colpito di striscio ad una spalla, colpendo a caso basandosi sulla posizione in cui ero prima che perdesse la vista a causa del mio Flash. Mi ha slogato una spalla in maniera piuttosto seria. Cosa sarebbe successo se invece mi avesse preso in pieno, centrandomi allo stomaco, come avrebbe voluto fare da principio?> .. <Non so come tu abbia interpretato questo torneo, Sakura. Ma nessuno ha partecipato con l'intenzione di andarci piano con i suoi avversari.> Espira piano, concludendo lì il discorso, per poi limitarsi a sentire ciò che l'altra ha da dire circa la sua ricerca del Tessai. <Oh... sei interessata ai suoi Corvi, quindi. Pensavo avresti cercato qualche evocazione più... beh, gattosa> abbozza un sorriso lei andando a scuotere appena il capo. <Se dovessi riuscire a incontrarlo salutamelo. Durante il torneo non sono riuscita a incontrarlo per farlo personalmente, purtroppo> [Mani Terapeutiche B (+14 PS)] [PS Sakura: 83 + 7 = 90] [chakra: 89/100]

17:34 Sakura:
 Cosa vuol dire sentirsi bloccata? Beh la risposta è abbastanza semplice da dare. <Temo il mio potere. E le sue conseguenze.> E' un dilemma che tutti prima o poi affrontano. Un dilemma che solamente chi possiede un potere uguale o simle può capire. Un dilemma che la vede costretta, di volta in volta, a dover affrontare spiacevoli situazioni. <E piuttosto che ritrovarmi nuovamente con un occhio guasto, preferisco rimanere in disparte e non usarlo.> Continua a dire, la Kunoichi, mentre la donna passa al ventre. La contusione al mento è passata, ormai, completamente guarita ed il sollievo si fa sentire subito, opponendosi alla sensazione di pizzicore sul ventre. Le piace quella sensazione, un po' come se tutti i problemi fossero andati via, le preoccupazioni dissolte. Una sensazione di pace assoluta.. Rotta poi dal discorso di Kaori. < Giocare? Kaori, mi hai visto. Sono partita di muso duro.> Eh già. Armi di vuoto a go go. < Non ho mai pensato di dimostrarmi debole, sebbene lo sia. Stessa cosa vale anche per gli altri. Quello che dico, è che sono prevalsi più i sentimenti personali, i vecchi rancori o i nuovi, piuttosto che un sano spirito di lotta.> Ed è un problema questo. Le emozioni offuscano la mente, rendendola preda di strani processi mentali. Processi che Saisashi deve affrontare e che purtroppo per lui, non sarà in grado di farlo se continua così. <E non bisogna ricorrere a tanto, per dimostrare di essere forti. Io da questo torneo ho capito che sono una schiappa in combattimento, ma sono un asso nel capire le debolezze altrui e di sfruttarle appieno. Creare schemi di attacco e di difesa.> Tutto in un unico scontro. Complimenti Sakura. < Il torneo mi ha aiutata a maturare.. A te?> Può dire la stessa cosa? Non la giudica, né tanto meno la condanna. Lo sguardo è il solito di sakura: determinato, ma dolce. < Yes.. Sai c'erano dei micioni belli, le tigri. Ma a quanto diceva il libro, sono molto.. Feroci. E vanno a caccia, cosa di cui io ancora non sono pronta. E poi, in caso, se ci fossero stati i leoni.. > Occhi a cuoricino per i leoni. < a i corvi sono quelli che più rispecchiano il mio carattere.> Ed è vero.

17:55 Kaori:
 <Oh... sì.. purtroppo questo è un sentimento che non posso aiutarti a controllare> sospira Kaori leggermente in difficoltà. Dispiaciuta, inerme, dinnanzi ai pensieri che ora si affollano nella mente e nel cuore della Hyuga. <Sono stata cresciuta fin da piccola sapendo che avrei rischiato in qualsiasi momento di vedermi strappare via gli occhi da chiunque, per cui suppongo che la paura per quello che è in realtà il Byakugan sia passata molto tempo fa, in un periodo che ora non riesco neppure a ricordare> ammette lei con un mezzo sorriso amaro. Quasi tutti gli Hyuga, fin da piccoli, sono stati cresciuti con la consapevolezza di essere prede ambite da parte di chiunque altro, e che quindi avrebbero dovuto far sempre i conti con la possibilità di ritrovarsi ad avere a che fare con cacciatori di innate o gente che avrebbe voluto rubar loro il potere innato. Tuttavia per Sakura è diverso essendo venuta a conoscenza della sua condizione di Hyuga solamente da poco tempo e non ha avuto modo, prima d'ora, di abituarsi a questa verità. Oltretutto accettare una simile situazione da adolescenti è molto più difficile che farlo da bambini quando ancora la mente può essere plasmata e si ha modo di iniziare a far mettere radici alle prime convinzioni. <Oh. Intendevi quello spirito> mormora Kaori comprendendo solo ora quello che voleva dire Sakura poco prima. Aveva malinterpretato parte del discorso e solo ora si ritrova a capire cosa realmente intendesse dire la genin. <Uhm non so se la gente si sia lasciata guidare dai propri sentimenti.. di sicuro è impossibile rimanere impassibili davanti a qualcuno che si conosce già.> inizia col dire Kaori con fare pensoso mentre il chakra medico continua a fluire dalle sue mani fino all'addome della Hyuga. <Personalmente ho cercato di considerare i miei avversari come nemici senza volto, non mi sono scontrata con Hiashi cercando vendetta o con Mekura per ripagarla di quanto successo in passato. Anzi, in realtà la parte di me che continuava a ricordarmi che avevo loro contro mi spingeva a limitarmi più che a lasciarmi andare del tutto> rivela quella che è stata la sua esperienza per poi schiarirsi la voce e proseguire. <Ad ogni modo sbagli a pensarla così. Non sei affatto una schiappa come pensi. Ho curato io le ferite di Kouki dopo il vostro scontro: le armi di vuoto che l'hanno colpita hanno fatto molto male, hanno inciso a fondo la sua carne. Erano attacchi potenti> spiega Kaori ricordando bene quel giorno. Prima l'intervento d'urgenza a Sakura, poi le cure a Kouki e la sua ansia che continuava a crescere e salire incontrollata fra una cura e l'altra. <Ma tu sei una genjutser ed una ninjutser: adesso sai che buttarti in corpo a corpo contro i tuoi avversari sarà controproducente per te e che la prossima volta sarà meglio rimanere a distanza> Non è una critica o un giudizio, ovviamente, il tutto viene detto con tono più morbido, con un piccolo sorriso, mentre ripensa a come la prima mossa della Hyuga durante quell'incontro avesse previsto proprio l'avvicinarsi ad una delle sue avversarie per ravvicinare lo scontro. Il chakra procede nella sua opera lenitiva e va trattando e curando la contusione piuttosto celermente, lasciando solo un vago senso di indolenzimento alla zona comunque guarita. <Tigri, eh? Sarebbe davvero bello riuscire ad evocarne una...> mormora Kaori andando ora ad immaginare la scena. Una maestosa, splendida, meravigliosa tigre che compare al suo fianco durante una battaglia. Uno spettacolo davvero incredibile. Forse... magari avrebbe potuto iniziare a documentarsi lei su di queste: chissà? <Beh, alla fine credo che l'affinità mentale sia quella che conta di più in questo genere di situazioni, per cui forse stai facendo la cosa migliore. Ma questo saprà dirtelo meglio Yukio, probabilmente, se riuscirai a incontrarlo> aggiunge poco dopo la Hyuga andando ora a ritrarre le mani dall'addome di Sakura. <Bene. Io ho finito. Per un paio di giorni potresti sentirti un po' indolenzita, ma è normale. E' solo il tuo corpo che deve superare lo stress appena affrontato, nulla di preoccupante> le spiega Kaori sorridendo e distendendo le labbra verso l'esterno. <Quindi puoi risistemarti e... riposare un po'. Evita sforza eccessivi nei prossimi giorni, almeno finché non passerà del tutto quel senso di pesantezza.> la assicura, alla fine, prima di permetterle di andare se non avesse avuto bisogno di porgerle altre domande nel mentre. [Se END]

18:17 Sakura:
 E' una cosa nuova, ancora. Ha già avuto modo di sperimentare la paura di perderlo, in modo tangibile. Ha avvertito quel senso di paura, angoscia e dolore che attanagliavano mente e corpo, durante quei giorni in ospedale. < Beh, dovrò farci l'abitudine Kaori. Sarà una vita piena di questo genere di paure.> Il suo è un occhio ambito, voluto da molte persone per il suo incredibile potere. Un occhio che non può cadere in mani avversarie. Un occhio che deve rimanere li, così com'è. Buono e calmo. <Per te è stato sicuamente più difficile. Io non conoscevo nessuno, ma mi sono limitata. Il tutto perché non mi sono allenata a sufficienza sull'incremento di chakra.> UN problema che doveva risolvere prima del torneo e che purtroppo non è riuscita a fare. Il tutto perché? Perché il suo modus operandi era quello di far spendere quanto più chakra agli avversari. E se d'apprima c'era riuscita, portando tutti quanti a spendere chakra così, a uffa, dopo è stato un problema. Se non fosse stato per quell'errore con la sostituzione, forse le cose sarebbero andate diversamente. <Beh, non hanno fatto il loro lavoro. Avevo mirato al nervo brachiale, con l'obiettivo di metterle fuori gioco il braccio. Ma nada...> Ha continuato ad utilizzarlo. Certo, in modo meno agile di prima, ma sicuramente ha fatto il suo dovere. < Vedi, per quanto il mio ruolo sia nella retroguardia, devo sempre avere delle armi a mia disposizione. E' per questo che sto cercando di implementare i miei studi sia nel Ninjutsu che nel Taijutsu.> Vuole essere completa, in fin dei conti. Nel Taijutsu per poter riuscire a padroneggiare bene le tecniche di clan, nel Ninjutsu per avere un supporto buono anche a medie distanze e nel Genjutsu.. Beh in quello eccelle già tra le file dei Genin di Konoha. <Già.. Spero proprio di incontrarlo.> E ci spera sì, cavolo. Ne vale del so futuro di Kunoichi, avere una spalla in più su cui poter fare affidamento. <Ok.. Si non sforzerò troppo. Ho molte cose da leggere e studiare. Ne approfitterò.> E probabilmente rimarrà un altro po' di tempo con lei, cercando in qualche modo finire di discutere di quelle cose, per poi muoversi verso casa, una volta finito.[End-Pardon, impegni del sabato pomeriggio-Sera -.-]

Cura per Sakura.
Sistemata contusione sotto al mento e all'addome.
Salute up al 100% :3