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Mi lasci stare, signora

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con Kaori, Shunji

10:33 Kaori:
 Di recente si è rivelato essere sempre più complicato girare per Konoha senza essere fermata da bambini e adulti. La sua vittoria al torneo le ha garantito non poca fama e adesso non c'è gente per le vie del Villaggio che non sappia chi sia, che non la riconosca come Kaori Hyuga, la special jonin più forte dei Villaggi. Da un lato è senz'altro piacevole saperlo, vedere come sia riuscita a farsi conoscere in modo così positivo, tuttavia dall'altro è anche piuttosto imbarazzante. Si sente costantemente osservata da chi ha attorno e questo la porta a frequentare sempre meno i posti affollati quali, per l'appunto, il centro. Stamattina tuttavia è dovuta andare a fare dei servizi e delle compere e non ha potuto fare a meno di aggirarsi per le strade di Konoha. Per farlo, però, ha deciso di vestirsi di modo tale da risultare il più possibile anonima. Un paio di occhiali da sole coprono e mascherano le sue iridi perlacee mentre i capelli violacei ora lunghi fino a metà schiena sono raccolti in un morbido codino. Una maglietta bianca a mezze maniche, anonima e semplice, ricopre il suo busto mentre un paio di pantaloni azzurri scendono dalla vita fino alle caviglie. Dei semplici sandali marroni calzano ai piedi mentre il coprifronte di Konohagakure donatole da Azrael Nara è legato attorno al collo, come sempre. Un paio di borse pendono dalle sue mani mentre il sole picchia forte in questa splendida giornata praticamente estiva. Sta ritornando a casa con le compere fatte quando, d'un tratto, un gruppetto di bambini festanti va urtandola durante i loro giochi. Corrono senza badare dove vanno e finiscono con l'urtarla facendo così cadere i suoi occhiali da sole. <Ugh> "Oh, ci scusi tanto sign--" dice una bambina andando a raccogliere gli occhiali da terra per porgerli a Kaori. Tuttavia nel farlo si ritrova a vederla in faccia e questo blocca le sue labbra dal terminare la sua frase. Kaori sorride gentile cercando di allungare una mano per riprendere gli occhiali e si china appena alla sua altezza. <Grazie mille, piccolina> direbbe con fare cordiale, cortese, vedendo la bambina arretrare di un passo e sgranare gli occhi. "Ragazzi! Ragazzi! E' quella che ha vinto il torneo!" esclama lei a gran voce puntando il ditino affusolato verso una impacciata ed imbarazzata Kaori che, rimettendosi eretta, si vede accerchiare dal gruppetto. <Ahm.. sì.. ciao, ragazzi> saluta cercando di essere gentile, ma desiderando semplicemente di poter fuggire da lì. [chakra: on]

10:46 Shunji:
 Persino di sabato mattina non esiste il relax. Il dì che più di tutti dovrebbe rappresentare la festa e il tempo libero, diventa anch'esso un banale giorno come gli altri. Ma forse sta solo esagerando, Shunji, del resto cosa sarà mai sbrigare delle commissioni? Tocca sempre a lui, però. Questo è sessismo! <Uff!> Sbuffa ad alta voce il ragazzo, con aria più stanca che mai. Ritornato dalla sua abituale corsa mattutina, ha avuto il tempo di cambiarsi e uscire di casa. Le scarpe bianche che indossa sono un po' rovinate, la sinistra non è legata e i lacci consunti vengono sbalzati di qua e di là ad ogni passo. Indossa un paio di jeans grigio scuro, strappati sulle ginocchia. A coprire il fisico atletico, una semplice felpa smanicata, col cappuccio, di un verde militare. Pieno di buste che regge con mani e braccia, cammina per il centro del villaggio, diretto verso casa. L'espressione accigliata e scorbutica è sempre presente. Si fa i fatti suoi ma viene richiamato da un vociare che lo porterebbe a voltare lo sguardo verso una scena singolare. Sembra che una ragazza sia accerchiata da alcuni bambini che la indicano. Borbotii e voci eccitate, seppur il ragazzo caschi dalle nuvole e neanche sente quello che dicano. Si trova, del resto, un po' distante dal gruppetto. Eppure osserverebbe accigliato il fulcro di quelle attenzioni. Una ragazzina bassa, dai capelli violacei. E' lei?! Non lo sa ma, automaticamente, il giovane denshi affretterebbe il passo, tirando dritto. Non vuole guai, non di sabato mattina!

10:57 Kaori:
 I bambini sembrano essere estremamente eccitati attorno alla figura della Hyuga, andando a guardarla come si guarda uno dei grandi eroi di cui si legge nei libri o si sente nelle leggende. In realtà, probabilmente, è solo l'emozione di poter vedere un ninja così da vicino a renderli così euforici e contenti. Kaori sorride con fare leggermente intimidito, non sa bene come comportarsi. E' felice e a disagio al tempo stesso, sente di non meritare tutte quelle acclamazioni, eppure rimane comunque felice di sentirsi così apprezzata da loro. "Ehi, ehi, tu sei una Hyuga, vero?" chiede uno fissandola con occhi sognanti, agitando le braccia verso l'alto per attirare la sua attenzione. <Sì> risponde Kaori trattenendo per sé un commento più sprezzante. Vorrebbe dire che no, non è una Hyuga, ne possiede solamente il potere ed i geni, ma non ha nulla a che fare con quel clan che per così tanto tempo non è stato in grado di proteggere se stesso. "E.. e.. e ci fai vedere i tuoi occhi? Quelli che hanno gli Hyuga?" domanda allora un altro illuminandosi in viso, portando tutti gli altri bambini a richiedere in coro la medesima cosa. Kaori boccheggia, vorrebbe poter svignarsela, ma il pensiero di deludere quei piccolini per una richiesta così semplice la abbatte immediatamente portandola quindi ad arrendersi e annuire con un mezzo sorriso. Andrebbe a far scivolare le buste lungo gli avambracci per portare le mani al petto e comporre dunque il sigillo della Tigre. Qui andrebbe a concentrarsi sul proprio chakra per andare a farlo fluire verso il viso, gli occhi, concentrandolo all'altezza dei bulbi oculari. Andrebbe ad irrorare le iridi di pura energia nel tentativo di nutrirle abbastanza da permettere il risveglio dell'antico potere del suo clan. Se vi fosse riuscita avrebbe ora modo di sentire il viso tendersi appena, le vene che portano chakra e sangue agli occhi gonfiarsi fino a divenire palpabili e visibili lungo il volto, sottopelle, in direzione delle tempie. Le iridi perlacee schiarirebbero ancora di poco e la sua vista diverrebbe ora perfetta. "Waaaaaaaaah" esclamerebbero in coro i bambini ammirando la capacità dell'altra. Kaori, intenerita, sorriderebbe del loro genuino interesse e si ritroverebbe a sollevare ora lo sguardo notando, in distanza, una figura ormai ben nota. <O-oh, scusatemi tanto bambini ma c'è proprio una persona con cui dovevo incontrarmi> si scusa andando a disattivare ora il Byakugan per poi tentare di farsi largo fra il gruppetto e correre in direzione dell'albino. <Shunji! Shunji! Oh, scusa il ritardo, non volevo farti aspettare!> avrebbe esclamato correndo verso di lui, con una mano ad agitarsi per aria come a volerlo salutare. L'avrebbe quindi raggiunto tentando di palesare sulla sua faccia una espressione impacciata ed eloquente da "Ti prego reggimi il gioco". <Allora... ehm... come va?> avrebbe quindi chiesto se l'altro non fosse fuggito dalla sua presenza. [Byakugan on/off] [chakra: on]

11:08 Shunji:
 Sta succedendo qualcosa, lì. Shunji non vorrebbe fermarsi a guardare o curiosare ma non può fare a meno di spostare lo sguardo ambrato verso quel gruppetto di bambini e la ragazza, al centro delle loro attenzioni. Osserva come la stessa, dai capelli viola, posi le buste, andando a comporre un sigillo. E' qui che il denshi si ferma per un secondo, interrompendo la sua camminata. Si acciglia, serrando le labbra. Quella lì non vuorrà mica prendersela con dei bambini, giusto?! E infatti è il grigio ad aver pensato male e ora potrebbe vedere, seppur in lontananza, il cambiamento negli occhi di lei, seguito dalle esclamazioni di stupore dei bambini. Shunji sospirerebbe, scuotendo la testa e riprendendo la sua camminata. <Femmine..> Sussurra tre se e se, come a suggerire un comportamento comune del genere specificato che non gli piace. Si carica le cinque buste, riprendendo il cammino. Ma sentir pronunciare il suo nome gli provoca un brivido dietro la schiena. Sposta repentinamente lo sguardo verso Kaori che lo saluta agitando in aria la mano. E, nonostante non sia un genio, grazie alle sue parole e al suo sguardo quando lo raggiunge, capisce al volo. Con volto disperato, si ritroverebbe a sospirare una volta che la kunoichi lo raggiunga. <Andava bene fino a un attimo fa> Le risponderebbe sospirando, senza neanche guardarla. SI acciglia leggermente, spostando successivamente gli occhi ambrati verso la ragazza, squadrandoa con sospetto. <Fammi capire: sei la kunoichi più forte del villaggio e scappi da un paio di mocciosi?> Un risolino di scherno che converge in un ghigno diverto da parte del ragazzo che, nuovamente scuoterebbe la testa. Camminando assieme all'altra, perché non ha intenzione di fermarsi per chiacchierare.

11:23 Kaori:
 La risposta di Shunji porta Kaori a dare in una risatina bassa, leggermente imbarazzata. Si aspettava una qualche risposta del genere dal giovane che, in qualche modo, sembra proprio non riuscire a sopportare la sua presenza. A dire il vero non ne comprende neppure il motivo: non ricorda di averlo mai trattato male o di avergli fatto qualche torto, ma ovviamente non può sapere che non è lei in sé a dargli fastidio quanto più, semplicemente, il suo esser una ragazza. <Dai, mi sopporti proprio così poco...?> domanderebbe lei abbassando poco a poco le spalle, continuando a seguire i passi dell'altro affiancandolo, col tono adesso leggermente più basso, più triste, cercando di capire come mai il ragazzo provi tutto questo astio contro di lei. Alle sue successive parole, poi, Kaori si ritrova ad arrossire improvvisamente e boccheggiare per un attimo. Come gli spiega, adesso, come si sente in questo momento? <Ahm... n-no è che...> mormora lei balbettando qualche parola prima di sospirare e scuotere appena il capo, lasciandosi definitivamente alle spalle il gruppo di bambini festanti. I ragazzini tornano a giocare, correre e ridere per strada mentre lei affianca Shunji lungo la via. <Non è che ne abbia paura, eh? E' solo che... Non so come comportarmi. Loro sono contenti, emozionati, eccitati all'idea di fermarmi per strada, eppure non ho fatto niente che giustifichi una simile reazione> tenta di spiegare lei facendosi ora, man mano, più seria. Lo sguardo diviene poco a poco più scuro, l'espressione più mesta mentre guarda dritto davanti a sé. Fa uscire fuori un lato di sé che ultimamente ha sopito con forza, quel lato ricolmo di indecisione e dubbi che ha voluto mettere a tacere per ostentare una forza che aveva bisogno di veder riconosciuta dagli altri. <Ho vinto un torneo dove non si combatteva per uccidere, dove alla fine c'erano misure di sicurezza atte a proteggerci e salvarci. Non ho salvato il Villaggio o respinto una mortale minaccia... Non so se merito le loro acclamazioni> ammette con un sospiro basso, incerto, chinando leggermente il capo. In realtà ha collaborato alla salvezza di una buona parte del Villaggio in segreto, ha abbattuto insieme ai suoi compagni un Tessai che voleva radere al suolo l'intero clan Hyuga per poi ripopolarlo coi figli nati dal suo stesso grembo, ma questo è qualcosa che nessuno avrebbe mai saputo all'infuori degli Hyuga e del Kage stesso. [chakra: on]

11:36 Shunji:
 Chiunque abbia conosciuto un minimo Shunji dovrebbe sapere come sia fatto e come si mal rapporti con gli altri. Eppure, quando Kaori andrebbe ad abbassare la voce, quasi a chiedergli tristemente perché non la sopporti, il ragazzo si morderebbe il labbro inferiore, distogliendo lo sguardo. Trattiene un sospiro, per poi rilasciarlo, piano, rassegnato. <Uff, ci sono ragazze che non sopporto proprio, ritieniti fortunata> Le direbbe secco, seppur meno acido del solito, in qualche modo più morbido. Lo sguardo andrebbe a spostarsi dall'altra parte rispetto la posizione della ragazza. Le goti si tingerebbero di una vacuo rosso. <Insomma, lo sei..> E' il massimo che può dirle. Non la sopporta ma sicuramente conosce di peggio. Cambiando invece discorso, il ragazzo emetterebbe una risatina sghemba alla reazione altrui. Eppure aspetterebbe di sentire la sua risposta prima di prenderla in giro. Il passo non si fa veloce, anche perché con quel casino di buste è una parola! Il volto resterebbe fisso, verso il basso, scrutando la ragazza. Perde per un attimo il ghigno, facendosi più serio. Le sue parole lo zittiscono e vorrebbe dirle che, in realtà, qualcosa che giustifichi quelle attenzione l'ha fatto eccome! Ma si lascia volutamente anticipare dalla ragazza. La ascolta e volterebbe lo sguardo dinnanzi a se, sospirando pesantemente. <Aaah, sempre così voi ragazze> Direbbe scuotendo la testa, come se la sapesse lunga. Effettivamente, la sa lunga sulla questione visto che è circondato da donne, ogni santo giorno. Sposterebbe lo sguardo verso l'altra, fissandola con un sopracciglio alzato e un leggero ghigno, a mo' di rimprovero. <Chissenefrega delle condizioni. Erano quelle e hai vinto seguendo le regole. Ti sembra poco?> Sospirerebbe, spostando gli occhi ambrati nuovamente davanti a se, sistemando meglio le buste che si porta dietro. <Mpfh! Prenditi la tua gloria e mettiti l'anima in pace. Era un torneo, non una guerra!> Direbbe come se, in realtà, non fosse nulla di che, quasi facendo spallucce. <Dovresti essere soddisfatta invece di farti tante paranoie. Certo che siete veramente strane, non vi va mai bene nulla!> E si volterebbe verso di lei, confuso, osservandola come fosse un animale raro che, in qualche modo, non riesce minimamente a comprendere. Insomma, per lui le femmine sono esattamente così.

11:59 Kaori:
 Lo sguardo di Kaori andrebbe a sgranarsi appena nell'udire la risposta secca dell'altro. Le labbra si schiuderebbero in una espressione sorpresa mentre le sopracciglia s'inarcherebbero appena verso l'alto portandola a fissarlo in silenzio per una manciata di secondi. Manciata di secondi durante i quali andrebbe a realizzare il senso nascosto dietro quella frase piccata. In apparenza potrebbe apparire quasi acida ma in verità le sta praticamente dicendo che la sopporta più di quanto non appaia. Insomma, non saranno grandi amici, ma per lo meno non la odia davvero. Dopotutto nonostante lui sbuffi e sospiri non è mai fuggito dalla sua presenza, è rimasto a parlare con lei e persino ora sta continuando a parlarle senza allontanarsi. Kaori si ritrae subito dopo in un piccolo sorriso contento, toccato, notando appena l'imbarazzo dell'altro sul viso. Per una volta, una soltanto, lascia quindi cadere il discorso senza dire nulla che potrebbe imbarazzarlo ancor di più. Lascia semplicemente che il discorso muti e prosegua circa la sua fama e quella vittoria al torneo di cui è tanto fiera e al tempo stesso da cui è confusa. Gli rivela parte dei suoi più sinceri pensieri e si ritrova, d'improvviso, a volgere il capo verso di lui quando la sua voce raggiunge il proprio orecchio. <Uh?> L'osserva colpita, sorpresa, nel sentire quell'iniziale esclamazione e lascia che egli continui il suo discorso. Le sue parole sono veritiere, senz'altro ha ragione, ed in qualche modo sapere che pensi questo l'alleggerisce. Non toglie tutti i suoi dubbi, tutta la sua confusione, ma l'aiuta a prendere con più leggerezza quel momento. D'istinto va a sorridere rilassata e confortata da quel discorso e sta quasi per rispondere alle parole del ragazzo quando, d'un tratto, le sue labbra si fermano e cambiano totalmente discorso. <Ehi... aspetta un po'.> Il sorriso si ferma poco dopo sulle sue labbra mentre un sopracciglio andrebbe ad inarcarsi verso l'alto e l'espressione si farebbe quasi scherzosa. <Mi stai tirando su di morale?> domanderebbe lei con tono scherzoso, gentile, divertito, sentendosi sinceramente e profondamente toccata dall'altro. Ha i modi un po' duri, un po' ruvidi, ma in fondo è un ragazzo gentile a quanto sembra. <Beh, ti ringrazio. Detto da te ha più valore, sai? I miei amici, mio marito, hanno ripetuto queste parole un sacco di volte però... beh, loro mi vogliono bene, è difficile sapere quando una persona che ti è vicina è imparziale oppure no in un suo giudizio.> spiega la ragazza sentendosi un po' meglio, un po' più leggera, avanzando ancora con le buste per le mani. <Ma tu non sei di parte. Le tue parole sono oggettive. Mi fanno sentire meglio> rivela ruotando ora il capo in direzione del giovane mostrando un sorriso sincero, più rilassato e felice. <Grazie, Shunji> e, detto questo, andrebbe a chinare leggermente il viso in sua direzione nel tentativo innocente di lasciare sulla sua guancia un piccolo bacio. Un gesto spontaneo, gentile, ingenuo per ringraziarlo di quel suo bizzarro modo di calmare le sue paranoie. [chakra: on]

12:15 Shunji:
 Alza un sopracciglio quando Kaori sembra richiamare la sua attenzione. <Che c'è?> Confuso, un po' burbero, finché non osserva l'espressione altrui e il suo dire. Arrossisce di poco, Shunji, spostando lo sguardo da un'altra parte. <Certo che no! Tiratelo su da sola, piuttosto> Le direbbe seccato, solo imbarazzato in realtà. Non era proprio tra i suoi desideri aiutare l'altra, sicuramente non impegnandosi per farlo. Ma è comunque un buon risultato. Riceve i ringraziamenti della ragazza e, solo ad un certo punto, sobbalza per la sorpresa. <Sposata?!> La fisserebbe incredulo, squadrandola da capo a piedi e mettendo per un attimo in secondo piano ciò che gli ha appena detto. <Mmh, non sei troppo giovane per essere sposata..?> Le chiederebbe, quasi a disagio. <Non sarai una di quelle che sembrano liceali ma hanno tipo trent'anni, mh?> La squadrerebbe allora con sospetto, prima di scuotere la testa. Un sospiro e farebbe spallucce, senza guardare l'altra, che non ha trent'anni, per la cronaca. <Ah.. se ti senti meglio tanto di guadagnato. Dovresti prendere le cose più alla leggera, voi ragazze siete trop-> Si interrompe quando sente l'improvviso bacio sulla sua guancia. Un gesto innocente e gentile, un tentativo di ringraziarlo laddove le parole non arrivano. Un gesto che Shunji, poverino, non si aspettava proprio. <S-S-SEI PAZZA?!> Esclamerebbe per la sorpresa, divenendo rosso come un pomodoro, osservando la ragazza tra lo spaventato e lo stupito. Si allontanerebbe di un passo, fissandola stranito. <Non farlo più! Non mi piacciono le ragazze!> Spiegherebbe spontaneamente, senza pensarci troppo. Il suo cuore batte forte e si rende conto di ciò che ha detto solo un istante dopo. <C-cioè. intendo che mi danno fastidio! Non che non mi piacciono! Cioè> Scuote la testa, nel panico. <Non mi piacciono mica i maschi, eh! Ma neanche le ragazze!> Non sa più che pesci prendere. Osserverebbe l'altra stranito, arrossendo ancor di più la figuraccia.

12:28 Kaori:
 Una piccola risata uscirebbe dalle labbra di Kaori al sentire il dire del ragazzo. Burbero, come quei vecchi anziani che cercano di nascondere il loro buon cuore sotto quintali di rudezza e commentacci. Eppure è evidente, è palese, non è affatto il ragazzo antipatico e acido che lascia intendere e questo porta la Hyuga a sorridergli con fare divertito, scuotendo leggermente il capo. Continuano a camminare, entrambi con le loro buste per le mani, fino quando le parole della special jonin non portano l'altro -questa volta- a rimanere di stucco. Kaori arresta il suo dire ruotando il capo in direzione di Shunji ritrovandosi a sorridere leggermente impacciata, la destrorsa con le relative buste che verrebbe alzata fino a posarsi dietro il capo, fra le ciocche di capelli violacei legati in quel semplice codino. <O-oh beh, non ancora in realtà. Ci sposeremo a breve, ma per quanto ci riguarda è come se lo fossimo già> spiega la giovane come per voler chiarire il fatto che, legalmente, ancora non sia realmente sposata con nessuno. Nel suo cuore, però, lo è già dal giorno in cui i due si son promessi amore eterno dinnanzi gli Dei in quella semplice camera di locanda prima dello scontro finale con Cappuccio Rosso. <E-ehi! Non ne ho nemmeno venti!> esclamerebbe allora, Kaori, arrossendo a sua volta quando il ragazzo va a fare quell'osservazione sicuramente scherzosa. Le gote di lei sarebbero sfumate di un rossore gentile, le iridi dilatate, le labbra a boccheggiare in imbarazzo. <Lo so che sono ancora giovane... però... beh, sento che è la persona giusta, tutto qui.> rivelerebbe ora un po' intimidita, stringendosi nelle spalle, lasciando correre lo sguardo da una parte all'altra della strada purché non sia sul viso di Shunji. Lascia che quell'attimo di disagio svanisca, si dissolva, andando a continuare il discorso e, quando va per ringraziarlo, si ritrova a notare una reazione quasi comica da parte dell'altro. Si allontana d'istinto, di getto, sfilando via il viso da sotto le di lei labbra e quando lui va guardandola può vedere la sua pelle esser divenuta scarlatta, l'espressione sconvolta. <S-scusa, non volevo mica spaventarti> andrebbe lei a dire alzando le mani come a volersi dimostrare disarmata, sbattendo le palpebre una, due, tre volte con fare confuso, leggermente divertito. Sente il suo balbettio, le sue parole, e si ritrova a scorgere nell'altro un lato della sua personalità che le piace, la intenerisce. La spontaneità, l'innocenza. La semplicità. <Va bene, va bene. Allora facciamo così. Stringiamo un accordo> va a proporre Kaori fermando il suo passo per strada dinnanzi al corpo dell'altro, così da imporre anche a lui di fermarsi. <Non mi avvicinerò più a meno di... uhm... un metro di distanza a meno che tu non mi autorizzi, okay?> chiederebbe sorridendo cercando di venire incontro al di lui impaccio. [chakra: on]

12:42 Shunji:
 La osseva e ridacchia alla sua reazione, con un ghigno storto. Alla fine già sapeva che l'altra non potesse avere più di vent'anni. Ma rincara la dose in ogni caso, distogliendo lo sguardo come se avesse davanti una spiacevole presenza. <Sono troppo piccolo per lei, mi lasci stare, signora> Direbbe con aria seria, per poi aprirsi in un ghigno divertito, squadrando l'altra. Sospira successivamente, facendo spallucce. Lascia attendere pochi attimi prima di mettere su una specie di broncio infantile. <Comunque.. se state bene non credo.. ci sia niente di male se vi sposate. No?> Arrossirebbe lievemente perché l'argomento non è certo tra i suoi preferiti. Sospirerebbe poi, molto pesantemente. <Ah, povero uomo, aveva tutta la vita davanti...> Per alleggerire la tensione, andrebbe a parlare con tono disperato, come se il marito di Kaori, chiunque sia, stesse per autocondannarsi per l'eternità, sposandola. E poi è lui che, al bacino molto fanciullesco della ragazza, si farebbe disperato. Non è abituato a certe cose e si vede dal suo modo incredulo e spaventato di porsi, successivamente al gesto. E borbotta solo scuse confuse che sembrano stupire anche la ragazza. Si scuserebbe infatti con lui, nonostante non l'abbia realmente spaventato. Non troppo. Alle parole della ragazza, Shunji non potrebbe fare altro che sospirare, abbassando lo sguardo, nel tentativo di calmarsi. Il volto rosso seppur l'espressione accigliata. <Uff!> Sbufferebbe, prima di alzare lo sguardo in direzione della kunoichi. Le propone un accordo e lui si acciglia quando gli taglia la strada, costringendolo a fermarsi. Gli occhi ambrati si punterebbero sui perlacei di lei, in attesa, a disagio. Sospira nuovamente, arrossendo di nuovo e distogliendo lo sguardo. <Mmh, credo vada bene..> Direbbe semplicemente, imbronciato. <Ora andiamo però..> La inviterebbe quindi a riprendere il cammino, continuando a sospirare. Si fa più silenzioso, finché un ultimo sospiro non lo farebbe calmare, almeno un po'. <Non è per te> Direbbe improvvisamente, con fare secco. Lo sguardo serio. <Mi dà fastidio stare con le femmine> Spiegherebbe burbero, titubando un attimo dopo. Andrebbe a mordersi il labbro, distogliendo lo sguardo. <N-non con tutte però. Alcune non sono così fastidiose> Sospirerebbe con aria accigliata.

13:52 Kaori:
 Poco a poco Shunji prende a sciogliersi, a rilassarsi, sembra quasi entrare in una sorta di silenziosa confidenza con Kaori tanto da andare a scherzare tranquillamente con lei, sogghignando, fissandola, comportandosi più o meno spontaneamente. La Hyuga, dal canto suo, va seguendo i di lui movimenti e, all'udire quelle parole, si ritroverebbe a farsi ancor più rossa e fissarlo con la bocca spalancata, le iridi contratte. <Ma... ma..> boccheggerebbe per un attimo sorpresa, presa alla sprovvista, prima di aprirsi in un largo ed ampio sorriso amichevole. <Ma tu guarda che screanzato!> scherzerebbe lei, a sua volta, concedendosi una piccola, limpida risata. Divertita, colpita da quel momento di leggerezza intercorso fra loro. Tornano tuttavia alla consueta aria leggermente distaccata e il giovane prosegue nel suo dire ora più serio, forse troppo, al punto da portarlo a sentire il bisogno di alleggerire nuovamente l'atmosfera con una seconda battuta. <Ehi! Cosa vorresti dire? Mica è finito in carcere!> andrebbe lei a scherzare a sua volta guardandolo con fare divertito, ilare, portando ambo le mani sui fianchi mentre avanza per strada, le buste a dondolare ad ogni moto delle leve inferiori. Si rivela essere, quello, un incontro leggero, divertente, piacevole, che forse arriva persino a ridistendere le cose fra loro. Shunji è ugualmente a disagio, forse un po' seccato, ma al tempo stesso si rivela capace di divertirsi, di scherzare con lei, cose che con qualcun altro forse non sarebbe stato in grado di fare. La Hyuga poi è ancor più contenta quando il ragazzo accetta quella specie di accordo fra loro e si ritrova a scostarsi dal suo cammino quand'egli la invita a continuare a camminare. Kaori annuisce, sorride e torna al suo fianco avanzando per strada sentendosi improvvisamente più allegra, più contenta. Sta per dire qualcosa per spezzare il silenzio quando d'improvviso le parole del deshi la colgono di sorpresa. Il viso ruota al suo indirizzo, le iridi ne cercano lo sguardo e le labbra si schiudono appena. Forse inizia a comprendere un po' meglio il giovane, forse inizia ad avvicinarsi un po' di più a lui. <Uhm.. beh non è così insolito. Voglio dire, non è che sei strano. A volte succede che ai ragazzi dia fastidio avere delle ragazze attorno> mormora lei sollevando ora lo sguardo verso l'alto, l'espressione pensosa. <Così come a volte capita che siano le ragazze a non sopportare di avere dei ragazzi intorno. Non so bene da cosa dipendano queste cose, forse dall'abitudine> aggiungerebbe poco dopo facendo spallucce, non sapendo davvero bene a cosa poter riportare questo tipo di atteggiamenti. <Però mi fa piacere vedere che adesso mi parli più di qualche tempo fa. E' un grande passo in avanti! Per lo meno adesso so che non ce l'hai con me, mi fa davvero piacere> rivela ed ammette lei con un sorriso gentile, caldo e felice. Si ritroverebbero dunque a raggiungere un bivio al quale Kaori andrebbe ad arrestare il proprio passo. <Io devo andare di qua> dice indicando con un cenno del capo la strada alla propria destra. <Tu dove vai?> domanderebbe, quindi, alla volta dell'altro osservandolo in viso. [chakra: on]

14:09 Shunji:
 Sembra starne parlando tranquillamente con lui e, al suo dire, Shunji annuirebbe con il capo. Sembra proprio che le cose stiano così. Sospira, il giovane, scuotendo leggermente la chioma ribelle. <Eh, credo che a stare troppo con una categoria, si finisca per detestarla> Commenta imbronciato, quasi piatto. Si riferisce ovviamente a lui e alle sue sette sorelle, che non sopporta. Neanche mezza di loro. Le successve parole della ragazza dai capelli viola, però, lo stupiscono. Volterebbe lo sguardo verso di lui, con un sopracciglio alzato e l'aria quasi accigliata. <Dici?> Abbasserebbe lo sguardo, titubante sulla questione. <Non me ne sono neanche accorto> Non lo dice con aria contenta o triste, sembra realmente confuso. <Mmh, non ce l'ho con te, comunque. Ma stai sempre a un metro> Le direbbe con un ghigno sghemmbo, che si tramuta in un leggero sorriso, una volta che lo sguardo ambrato si poserebbe sull'altra. Camminano finché non è un bivio a farli fermare. Gli occhi del ragazzo si posano sull'una e sull'altra via, soffermandosi sulla sinistra, la via che dovrebbe imboccare. Ossererebbe la ragazza, restando in silenzio per qualche istante. Osserva il suo cenno e alla sua domanda risponderebbe con il medesimo cenno, però rivolto verso la strada a sinistra. <Tanto sei al sicuro, no? I terribili bambini non ti chiederanno più l'autografo, adesso!> La prenderebbe in giro, con un ghigno da bulletto sul volto, per poi dare un colpo di tosse. Il volto arrossirebbe lievemente, per un istante, distogliendo lo sguardo. <Allora.. ci vediamo> Le direbbe, spostando gli occhi su di lei. <Non mi ha dato fastidio parlare con te> Le direbbe un po' a fatica, con il solito broncio infantile sul volto.

14:22 Kaori:
 Le iridi della Hyuga vengono fatte ruotare verso l'alto, le labbra vengono appena storte e lo sguardo assottigliato. Un'espressione pensosa e meditabonda che sembra far intendere che stia ragionando su quanto detto dal deshi. <Uhm.. forse hai ragione.> mormora riabbassando il capo e volgendo verso lui lo sguardo. <Quindi hai frequentato troppe ragazze?> chiederebbe lei, incuriosita, cercando di capire un po' meglio il giovane al suo fianco. E' sinceramente incuriosita da lui, vorrebbe davvero sapere qualcosa di più sul ragazzo, conoscerlo meglio, cercare di vedere cosa c'è oltre quella scorza da duro che pian piano sta andando ad affievolirsi almeno con lei. Ascolta sempre in silenzio le sue parole, con attenzione, cercando di catturare qualsiasi dettaglio o qualsiasi informazione dalle sue parole per poi ritrovarsi a sorridere a quel successivo dire da parte dell'albino. <Va bene, va bene, non mi avvicino> sorride lei, divertita, trattenendo una mezza risata, scuotendo leggermente il capo da un lato all'altro come rassegnata. Non le dispiace che le cose vadano così, fra loro. E' un rapporto quanto mai divertente, sempre nuovo. Shunji riesce a sorprenderla con quelle sue reazioni improvvise e sempre diverse, per lei imprevedibili, e la fa sentire ogni volta divertita e leggera. Certo, anche confusa, ma dopotutto è anche in questo il bello, no? I due si fermano al bivio che va dividendo le loro strade: uno deve svoltare da una parte, l'altro dall'altra. Shunji non perde occasione per prendere nuovamente in giro la giovane e, quando egli tace, Kaori va sorridendo divertita per poi inforcare nuovamente gli occhiali da sole che la bambina le aveva fatto in principio cadere. <Tranquillo, una volta rimessi questi tornerò ad essere una persona qualunque e sarò in salvo da qualsiasi ammiratore> scherza a sua volta indossando gli occhiali scuri, nascondendo alla vista esterna le iridi perlacee così caratteristiche del suo clan. <Allora grazie per la passeggiata> lo saluterebbe con un sorriso inclinando leggermente il capo verso la spalla sinistra. Si sentirebbe toccare da quelle sue parole, da quel suo saluto impacciato, e distendendo maggiormente le labbra verso l'esterno, andrebbe a donargli un ultimo celato sguardo. <Neppure a me. Anzi, mi ha fatto piacere> ammette tranquillamente, lei, cercando di rivelargli quanto invero le sia piaciuta quella breve camminata al suo fianco. <Spero che capiterà ancora!> rivela sorridendo e snudando appena i denti bianchi, prima di indietreggiare di qualche passo ed iniziare ad incamminare la via verso casa. <A presto, Shunji> [END]

14:34 Shunji:
 Arrossisce dalla testa ai piedi alla domanda altrui, disogliendo violentemente lo sguardo. <Certo che no! Te l'ho detto che non vi sopporto!> Direbbe imbronciato, senza nascondere un attimo di titubazione. Si incupisce per un istante, forse ripensando ad un ricordo importante per lui, ma scuotendo subito la testa. Non ha bisogno di ricordare il passato finché vive il presente. Arrivati al bivio, farebbe del suo melgio per esprimersi e spiegare a Kaori che, nonostante la trovi pericolosa, fastidiosa e a tratti persino inquietante (come quella volta, sulla montagna dei volti dei kage), alla fine.. non è così male. Forse il fatto che sia quasi sposata lo rilassa, persino. Non potrebbe volere nulla da lui se non dargli fastidio perché le va. Ma tutto questo lo tiene per se, riuscendo solo a dirle la verità. Non è stato così male. Un ghigno sprezzante si formerebbe sil volto del ragazzo alla battuta dell'altra, che rinforca gli occhiali da sole e se li sistema sul naso. <Mph, fortunata che io non lo sia, altrimenti potrei disturbarti anche così!> Scuoterebbe la testa, poi, arrossendo leggermente mentre gli occhi si spostano di lato. La mano, assieme a tutto il braccio destro e le buste, si porterebbe dietro la nuca, passando leggermente su di essa. Rivolgerebbe, a capo chino, un sorrisetto da vero bulla all'altra, scoprendo il ghigno storto. <Non sarebbe male, sì> Vederla di nuovo, ovviamente. Si rimetterebbe dritto, osservando il sorriso dell'altra prima che indietreggi e sparisca nella direzione opposta. <A presto> Non glielo urla, lo dice con tono abbastanza alto da farsi sentire, per poi serrare le labbra. Osserverebbe per un secondo la m inuta figura sparire sempre di più, prima di ritrovarsi a sorridere silenziosamente, scuotendo la testa. <Ah, queste ragazze..> Burbero come sempre, non farebbe altro che voltarsi, incollandosi tutte le buste e riprendendo il cammino verso casa. Non può non ammettere con se stesso che, oltre ad essere strana e fastidiosa, Kaori abbia anche dei modi carini di fare. Sicuramente non lo infastidiscono, quelli. [END]

Per le vie del villaggio Kaori si ritrova a venir circondata da un gruppetto di bambini festanti che la riconoscono come la vincitrice della categoria special del Torneo. Cercando di scappare dalle loro domande e dai loro toni eccitati, Kaori si ritrova a scappare verso uno Shunji casualmente avvistato nella folla. I due hanno come sempre un iniziale rapporto piuttosto burbero e sarcastico, ma fra battutine e piccoli pensieri personali, riscoprono una certa affinità.