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Cure a Kouki

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con Rasetsu, Kouki

15:04 Kouki:
  [Ospedale stanza] Cielo sereno ed appena nuvoloso, mentre le temperature sono sempre più primaverili probabilmente. Tuttavia quest’oggi alla piccola Genin non interessa per niente il tempo, anche se mai le è interessato più di tanto. Dopo lo scontro di ieri per risvegliare l’innata di Hiroki, si è resa conto che probabilmente deve sbrigarsi a farsi dare qualche cura in ospedale. Sul corpo ha infatti diversi graffi e morsi, simpatici regalini che le sono stati lasciati da quelle abominevoli creature nelle fogne di Kusa. La ferita peggiore tra le tante vi è però sul braccio destro, un morso decisamente più profondo e doloroso rispetto agli altri. Per questo motivo oggi la ragazzina non indossa le sue solite fasciature, e oltre a quelle fresche ferite sono quindi ben visibili tutte le cicatrici e i segni di bruciature che segnano l’interno suo corpo. Tutto, dalle gambe al collo, alle braccia, al torso, lasciando intonso solo il viso. Fortunatamente non va in giro nuda, quindi gran parte di esse al momento sono tenute nascoste insieme alle nuove ferite. Indossa infatti pantaloni neri dal tessuto morbido, lunghi fino a sotto le ginocchia e stretti lì con un elastico. Canotta blu infilata nei pantaloni e scarpe nere ai piedi. Non indossa il giubbino e nemmeno i guanti ninja che ha lasciato insieme al porta kunai e shuriken e al porta oggetti. Strumentazione che ha dato in mano agli anbu all’ingresso, dato che armi ed equipaggiamento non possono entrare all’interno della struttura. In fronte però ha comunque allacciato il suo copri fronte di Kusa. I capelli sono tenuti sciolti, neri e lisci, lunghi fino al sedere e ben tenuti al momento. Pelle pallida e occhi gialli e magnetici. La sua figura non è per niente alta, piccola e minuta data la sua età giovanissima. Decisamente sotto peso, anche se si sta allenando nel migliorare la propria alimentazione. I lineamenti del viso sono infatti infantili, ma anche molto duri e distanti. Di fatti la ragazzina si trova in una stanza dell’ospedale, seduta sul lettino e con l’espressione fissa e distante sull’ingresso della stanza… in attesa che qualche medico venga a prendersi cura delle sue ferite. Dritta con la schiena e decisamente posata nei suoi modi. È a Kusa, non a Konoha… quindi decisamente non può sperare nella presenza di Kaori. Il non sapere chi mai potrebbe entrare da quella porta la rende nervosa, e ciò la porta a distaccarsi da quello che la circonda. Probabilmente il campo adatto per lasciare via libera all’Altra dentro di sé, ma per il momento la sua mente permane in una sorta di precario equilibrio.

Nella Stanza di Kouki, sopraggiunge in fretta un Medico con un assistente di fianco. < Forza, forza! Questa paziente ha già atteso troppo. > Sbuffa un dottorino basso, all'incirca un metro e sessanta scarso, con una pancetta piuttosto rotonda, ma comunque non eccessiva. Stempiato, con un paio di occhialoni grandi quanto una casa che stanziano sul di lui naso a patata e rosso. < Arrivo, arrivo! > Esclama una ragazzina alta poco più di lui, piccola e minuta, con dei capelli dorati che le discendono lungo il collo e il visetto pallido. Anch'essa ha un paio di occhialoni, attraverso i quali le iridi si vedono appena. < Buongiorno, buongiorno! > Esclama, tutta trafelata, con un paio di cartelle contro il petto, tenute su dalle braccia incrociate sul davanti. Il medicastro chiude la porta dietro le spalle, lasciando intravedere due figure di tutto punto, vestite di bianco. La ragazzina ha un abitino bianco da infermiera, stretto e lungo sino a metà coscia. < P-Può dirmi come si chiama-- > Ma viene interrotta dal medico che s'avvicina a Kouki, osservandola con occhio clinico a poca distanza dal volto di lei. Inquietante. < Cosa ti sei fatta, signorina? > Chiede, sbattendo le palpebre. < Dottore, sia più cortese! > Lo rimbecca la biondina che chiameremo Cixya. < Suvvia, suvvia! > E torna sulla Yakushi. < Spiegami come ti sei fatta queste ferite, così ci mettiamo subito all'opera. Poi posso regalarti un lecca lecca se collabori! > Ma.. < Non è una bambina, Dottore! > Esclama, imbarazzata fin nel midollo e sollevando la cartella clinica fin sopra il naso. Manica di pazzi. [Cura]

15:56 Kouki:
  [Ospedale stanza] L’attesa non è poi così snervante alla fine, la ragazzina si guarda intorno, osserva, fa qualche suo pensiero nella propria testolina bacata ed infine torna a guardare l’ingresso della stanza. Non ha nemmeno fretta dato che non ha molto da fare in effetti, quindi se la prende comoda. La sua attesa comunque dura poco, dato che nella stanza arrivano un dottore e una giovane che, a veder la divisa, pare un’infermiera. L’uomo è parecchio basso, stempiato, con un po’ di pancetta e degli occhiali. La ragazza invece è bionda e di un aspetto un po’ più piacevole. Comunque alla piccola Genin non importa, si limita semplicemente ad osservarli a lungo, come se li volesse analizzare per capire la loro affidabilità. In silenzio ascolta ogni loro parola, tenendo lo sguardo fisso sul medico quando egli le si avvicina. Non risponde alle prima parole della ragazza rivolte verso di lei, anche perché l’uomo la interrompe… e in seguito entrambi continuano ad interrompersi a vicenda, senza lasciarle il tempo di proferir parola. <Mi chiamo Kouki Yakushi.> la sua voce è bassa, appena sussurrata, come un sibilo, ma decisamente infantile ed armoniosa. Finalmente si presenta, osservando la ragazzina, per poi focalizzare la sua attenzione nuovamente sul medico. Non ha la minima voglia di mettersi a raccontare quello che è successo, anche perché il ricordo di essere stata così vicina alla morte le fa ancora mancare il respiro. Ha rischiato tanto ed è da allora che si è rifugiata in sé stessa lasciando più spazio all’Altra. <In missione.> circa, doveva solo recuperare un pallone nelle fogne e invece c’erano dei mostri. <Sono stata attaccata da degli animali disgustosi.> creature deformi che altro non erano se non animali, si rifiuta di pensare che fossero in un qualche modo umani. <Mostri. Che mi hanno graffiata e morsa.> non aggiunge altro, se non un piccolissimo sorriso appena accennato, più somigliante ad un ghigno, non appena il dottore allude ad un lecca lecca. Gli occhi dorati e profondi si fissano sulla ragazzina, anche se va a rispondere all’uomo. <Però il lecca lecca lo accetto volentieri.> perché no insomma? Dopo tutto ora nella sua mente sta prevaricando maggiormente l’Altra e le piacciono i dolci. Rimane quindi in silenzio, andando a mostrare il braccio destro nudo, dove, oltre alle vecchie cicatrici e ai segni di bruciatura, vi è anche il profondo morso, una delle ferite da iniziare a curare. <Prego, immagino che siate pieni di lavoro. Quindi prima iniziate, prima finirete.> non vuole certo mettere fretta, e continua a fissare l’ometto con quel mezzo sorriso stampato sulle pallide labbra. Ovviamente si sdraierà se sarà necessario, è decisamente collaborativa al momento.

Il Medico basso e rotondo s'avvicina al corpo della giovane, mentre l'Infermiera abbassa gli abiti che potrebbero nascondere il corpo ferito della giovane. < Innanzitutto, serve un ciclo di antibiotici per prevenire delle infenzioni. Non sappiamo se quegli animali siano puliti, ma essendo selvatici dobbiamo preservarti. Cosa intendi dire per mostri? > Chiede, mentre richiama a sé il Chakra Medico, cosicché le mani del Dottore si coprano di un alone verdognolo completamente. Avvicina, dunque, le mani a ridosso del morso più profondo che ha sulla spalla. < Prepara un Tonico e un Antibiotico da iniettare. > Vocia verso Cixya, che frattempo già recupera una siringa e la riempie con un liquido incolore. Arraffa anche un batuffolo d'ovatta, il quale viene impregnato di disinfettante, come testimonia l'odore che si spande nell'etere circostante. < Mi dia il braccio signorina.. > Avverte l'altra, con un piccolo tentennamento del timbro vocale. Che sia lì da poco? Dopo aver trovato la vena sulla pelle pallida altrui e aver disinfettato la zona, lascia entrare l'ago con calma. < Pizzicherà un po'. > Avverte Kouki, continuando nel di lei lavoro, dopo aver fatto uscire la ipotetica bolla d'aria formatasi nella siringa, per ovvietà. Fatto ciò, disinfetta nuovamente il foro d'ingresso. Tutto ciò, qualora la Yakushi abbia collaborato alla propria guarigione, s'intende. Dunque, prosegue il Medico nel lavoro vero e proprio, il quale vedrà le Mani Terapeutiche avvicinarsi alla pelle altrui, ma senza toccarla direttamente laddove v'è il morso. < E' proprio una pessima ferita. > Comunica, mentre la stessa dovrebbe cominciare a pizzicare di più rispetto all'iniezione, poiché sta cercando di far unire i lembi di pelle e crearne di nuova, accelerando la guarigione. [Cura | 65 + 5 = 70PV]

16:38 Kouki:
  [Ospedale stanza] Forse, forse si sta divertendo tutto sommato. Sta passando una giornata diversa dal solito in fin dei conti e probabilmente se ne andrà via di lì curata e con un lecca lecca. Osserva il fare di entrambi con tranquillità ed infine ascolta le prime parole che le vengono dette da medico. <Si, decisamente non erano puliti.> commenta con una leggera ironia. Dopo tutto stavano nelle fogne, quindi può solo immagine quale genere di schifezza possa essere entrata in circolo nel suo corpo. <Mostri nel senso che erano orribili.> sentenzia lei, mentre il tono torna un po’ più freddo e distaccato rispetto a prima. In seguito va a seguire i movimenti della giovane infermiera, mentre ella prepara la siringa di antibiotico e l’odore di disinfettante le impregna le narici. Dentro di sé inizia a sentirsi a disagio. Essere da quella parte, dalla parte della paziente, non le piace proprio. Siringe, odori, trattamenti… tutto le porta solo alla memoria quegli stralci di ricordi del suo passato. Porge il braccio alla ragazza, per poi osservare come la punta dell’ago penetri la sua pallida pelle per poi raggiungere la vena. Non un sussulto, nulla. La piccola rimane impassibile ad osservare quella siringa che man mano si svuota. Pizzica, ma per lei è nulla quel dolore, dopo tutto è abituata a molto peggio. L’espressione del viso si scurisce mentre si perde in un qualche ricordo che non è dato sapere. Rimane nel suo silenzio anche mentre il medico inizia a fare il suo lavoro. La ferita fa male, brucia e pizzica, ma lei sopporta senza fare il minimo rumore. <Quanta esperienza avete nel vostro campo?> dopo un lungo silenzio la sua giovane voce torna a farsi sentire, ponendo quella domanda dal nulla ad entrambi, sia al medico che all’infermiera. Lo sguardo ora è fisso sulla ferita che pian piano si sta rimarginando, mentre le proprie cellule vengono aiutate e spronate dal medico a rigenerarsi. Sembrerebbe una domanda buttata lì, per caso, eppure se l’ha posta un motivo ci sarà, no? Forse si deve solo distrarre, o forse lo fa solo per dare aria alla bocca, non è dato saperlo. <Anche io sono un ninja medico, ma ho ancora poca esperienza e poche conoscenze.> ci sono fin troppe cose che deve fare, eppure cerca di stare dietro a tutto.

Il Chakra Medico prosegue nell'entrare in circolo, sistemando ulteriormente la pelle della giovane. < Mi duole dirtelo, ma penso rimarrà una piccola cicatrice. > Piccola, si fa per dire. La ferita continua a rimarginarsi, pizzicando e provocando lievi fastidi a ridosso della stessa zona colpita, per via del fatto che la pelle si unisce, attecchisce nuovamente. E' come se la ferita stia venendo ricucita, ma fortunatamente senza ago né filo. Il dolore, quindi, è minimo, ma pur sempre presente e costante, finché non sarà guarita del tutto. < Continuerò qui un altro po', poi passerò al resto delle ferite che hai sul corpo. > Spiega, apparentemente serio in questa data circostanza, rispetto a come s'è presentato entrando nella stanza inizialmente. Cixya, invece, conoscendo in parte le dinamiche della situazione, recupera di già delle fasce di garza sterili ed altro disinfettante, in modo tale che, al termine della cura, possa fasciare il corpo di Kouki. < Sono anni che lavoro qui, signorina. Non preoccuparti. > E, alla successiva affermazione dell'altra, gli si illumina quasi il volto. < Oh, mi fa piacere. Se hai bisogno di qualche dritta, cercami pure. > E Cixya lo rimbecca. < Ma non si è neppure presentato, Dottore. > Sussurra, con un lieve pizzico a ridosso della guancia. Hanno una certa confidenza, a quanto pare e questo sarà facilmente intuibile. < Ahi, Ahi, Cixya che modi! > Sbuffa contrariato, ma senza fermare il proprio lavoro. < Prepara il Tonico e faglielo prendere piuttosto. > Sbuffa, mentre torna a guardare la Yakushi con un sorriso soddisfatto. < Mi chiamo Norua! > Buongiorno, Dottore. < E cosa hai imparato sino ad adesso? > Chiede in sua direzione, mentre l'Infermiera le allunga un Tonico Coagulante nella destra e un bicchiere d'acqua nella sinistra. < Ce la fai o vuoi una mano? > Domanda con fare apprensivo, aggrottando le sopracciglia chiare sotto la frangia. [Cure][70 + 5 = 75PV + Ingerimento Tonico, in caso]

17:07 Kouki:
  [Ospedale stanza] Fa male, ma lei resiste, non una piega o un gemito. Il viso rimane quasi impassibile ora, ma il medico attira la sua attenzione con quelle prime parole. Si volta verso di lui, osservando con i suoi grandi occhi e un’espressione perplessa e stupita. In seguito sul suo viso andrebbe a creare un piccolo ed ironico sorriso. <Dottore, ha visto quante cicatrici ho? Pensa che mi possa importare se me ne rimane un’altra?> e di colpo eccola che ritorna scura in volto, ma questa volta, oltre alla solita freddezza, vi è forse un pizzico di tristezza. <Una in più o una in meno non fa differenza.> il tono rimane comunque secco e nuovamente tende a distaccarsi da quello che la circonda. Lo ascolta, ma senza far sue le parole che le vengono dette, e nel frattempo la ragazza prepara tutto l’occorrente per fasciarle il corpo. È triste, perché nulla di tutto quello le è nuovo, perché ha già vissuto scene simili da quando è nata. Almeno è quello che ricorda al momento. <Non mi preoccupavo della vostra competenza. Ero solo curiosa.> mormora in seguito, rispondendo al dire del dottore, forse preoccupato che lei non abbia fiducia nelle sue capacità. In seguito rimane ad osservare come i due si relazionino tra loro, livelli che lei forse mai raggiungerà, tuttavia in lei non nascono particolari domande e forse nemmeno le importa del rapporto che intercorre fra il medico e l’infermiera. L’importante è che portino a termine il loro lavoro nel migliore dei modi. Comunque sia quando il medico si presenta, la ragazzina si imprime il suo nome nella testa, annuendo. <Piacere.> cerca di recuperare un po’ della cortesia e dell’educazione almeno, nonostante la freddezza che si sta portando dietro al momento. Chissà, forse lo andrà davvero a cercare per farsi dare qualche dritta, oppure no, sta di fatto che la piccola alzerebbe le spalle lentamente, per non muoversi troppo. <So utilizzare il chakra medico per guarire le ferite, e basta. Sto ancora cercando di studiare la parte teorica, e di tecniche non conosco altro.> si, è piuttosto indietro, ma per quanto piccolo il suo aiuto cerca comunque di darlo. Il viso ora si sposta sull’infermiera, andando a puntare gli occhi gialli su quel tonico. Non fa domande, non chiede, semplicemente solleva la mano sinistra per prendere il tonico e metterselo in bocca, poi con la stessa mano prenderebbe il bicchiere d’acqua e con qualche piccolo sorso deglutirebbe il tonico. <Grazie.> un po’ di cortesia anche verso quella ragazza, insomma. Movimenti molto meccanici e lenti i suoi, ben calcolati forse da apparire eleganti, se non fosse per quell’espressione cupa e fredda.

Norua prosegue, spostando però le mani verso il corpo della ragazza, laddove ci sono le ferite di poco conto. Il tonico inizia a fre il suo effetto, in modo tale che l'altra si senta finalmente bene. < Oh. > Si zittisce davanti alle constatazioni dell'altra. Cixya, invece, si occupa di bendare la spalla della giovane, attenta a non farle troppo male. Così facendo, dovrebbe altresì sentire un miglioramento, il dolore viene meno, per quanto punga lievemente. Il tonico deve continuare a fare effetto, mentre le ultime ferite rimaste si rimarginano completamente. < Mi fa piacere che tu stia studiando. Spero vivamente tu diventi un ottimo Medico. > Mormora lui, mentre lei le sorride con fare pacato, gettando gli oggetti finora utilizzati, mentre lascerà Kouki a riposare. < Bene, entro domani verrà dimessa dall'Ospedale. Per ora riposi. Questa sera, verrò a cambiarle le bende.. > Un ultimo sorriso da parte d'entrambi, mentre Cixya si trascina fuori Norua di peso. Ed un'altra cura viene, dunque, conclusa. [END][75 + 5 + 20 = 100PV]

Contrattempi OFF a parte, Kouki viene curata e recupera i PV persi.
24 ore di degenza e poi libera come un fringuello.
No Exp!