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Il Team Ramen!!

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con Shunji, Kaitsume, Jiyuu, Kaoru

10:00 Kaitsume:
  [Centro] Una mattinata fresca a Konohakagure, il sole mattutino riscalda leggermente l'aria senza esagerare, l'umidità del mattino non é del tutto svanita e ciò rende l'aria ancora più fredda, una giornata ideale per Kaitsume, il quale ancora assonato si dirigge verso il centro del paese diretto al chiosco di Ichiraku per godersi un buonissimo ramen per colazione, una bella carica di proteine per iniziare bene la giornata ci vuole sempre! Il ragazzo procede spedito sulla via leggermente bagnata verso il chiosco di tanto cacciando uno di quei sbadigli enormi. I piedi con indosso i soliti sandali blu si susseguono l'un l'altro passo dopo passo decisi mentre le gambe ed il busto sono coperti da niente più che il suo pigiama, eh si, non ha fatto tanto caso a ciò che indossava prima di uscire, infatti ora si trova su una strada quasi deserta con solo i proprietari di negozi che vanno ad aprire i propri negozi situati sul cigli della strada con indosso una maglietta sottile azzurra con varie pecorelle che scorrazzano lungo quel tessuto, idem per i pantaloni che però sono un po'piccoli e gli arrivano 10cm sopra le caviglie, beh, non é proprio il massimo per uscire, ma poco gli importava, indondo basta che sta lui comodo. Ed il ragazzi procederebbe così lungo la strada con la gente che si gira e di tanro in tanto a guardarlo stranita.

10:12 Kaoru:
  [Centro] Nonostante continui a conservare quel denaro che la vecchia Hame le ha lasciato prima di morire, ogni tanto può esserci un'occasione che le permette di andare a mangiare qualcosina che non lo abbia preparato lei stessa in casa, o almeno che non la faccia sentire in colpa di usare ciò che la donna ha deciso di lasciarle insieme alla propria dimora, ma uscire per le stradine di Konoha e trovare qualche locale dove possa tranquillamente fare colaione indisturbata per poi riprendere a fare ciò che vuole è qualcosa che dovrebbe aiutare a rilassarla, poco ma sicuro, anche se ancora titubante su cosa scegliere per colazione, se andare a prendere qualcosa dal fornaio o andare dritta a qualche locale, questo è il dilemma (?). Con la chioma azzurra legata in una morbida treccia che le ricade dolcamente sulla spalla destra, con quel colore di capelli non dovrebbe di certo passare inosservata, teoricamente, ma a lei sembra importare poco, anche perché indosso ha un semplice kimono corto, nero con sopra disegni di fiori di ciliegio sia bianchi che rossi, nella parte superiore e lungo le maniche che si aprono successivamente dal gomito in poi, assumendo una forma decisamente a triangolo, tipica delle maniche di kimono; invece nella parte inferiore c'è una classica gonna, corta a meta coscia, di colore nero, tenuta unita con il pezzo superiore da una spessa facia rosso con bordi neri, legandosi dietro la schiena in un fiocco, infine delle calze bianche e i classici sandali giapponesi concludono il tutto, si, si è vestita in modo troppo articolato per fare una semplice colazione, decisamente. Il passo è lento, dandole dunque il tempo di potersi guardare meglio in giro e scegliere con accuratezza dove fermarsi e spendere i propri soldi, come se sapesse quale posto è il migliore degli altri dove poter finalmente mangiare; in sostanza la ragazzina rimane sul bordo della strada con palese aria confusa e incerta, aspettando che arrivi questa tanto bramata illuminazione.

10:31 Kaitsume:
  [Centro] Durante il proprio cammino, il ragazzo ci mette un po' ad accorgersi di aver addosso il piguama infatti solo dopo aver percorso un bel tratto di strada da casa sua si specchia in una vetrina e nota di avere delle pecorelle adosso che camminano lungo la maglietta ed il pantalone azzurri, ma pazienza, il danno ormai è fatto <La prossima volta starò più attento> direbbe al suo riflesso posto sulla vetrina, ma oltre al suo strambo abbigliamento noterebe il riflesso dibuna ragazza, una chioma azzurra raccolta in una treccia le ricade dolcemente lungo la spalla. Un kimono avolgerebbe il corpo della ragazza, con dietro un fiocco che andrebbe a stringerlo, quasi quasi le ricorda un pacco regalo, ma quella visione era troppo dolce per essere vera, infatti inizialmente andrebbe a stropicciarsi gli occhi credendo che il sonno gli stesse giocando un brutto scherzo. Per essere sicuro che quella figura non fosse un miraggio, si gira di centottanta gradi e nota con piacere che non é un frutto della sua mente leggermente assonata. Si incamminerebbe verso la ragazza vestita di fiori ma poi andrebbe a fermarsi a pochi passi da lei, insomma come poteva rivolgersi con lei in pigiama, per come era vestita a pena mattina probabilmente apparteneva a chissà quale famiglia nobile, ma dopo un attimo di esitazione si metterebbe al suo fianco e con sorriso stampato in pronuncerebbe un semplice <Buongiorno> una singola parola scandita per bene, poi, dandole il tempo di salutarlo a sua volta andrebbe ad indicare il kimono e direbbe sempre in tono cortese per non falra prendere a male <Come mai così elegante? Un'occasione speciale o qualcosa del genere?>

10:48 Kaoru:
  [Centro] Si è vestita decisamente troppo elegante, troppi fiocchi e decorazioni sullo stesso vestito, eppure non le dispiace sfoggiare qualche vecchio abito appartenuto ad Hame, è come avere una parte di lei sempre con sé, avere il contatto con la persona che ti ha cresciuto, sentirsi sfiorare la pelle da un delicato tocco materno, un tocco che rimarrà impresso nella mente e sul corpo della ragazza finché il triste mietitore non verrà a prendere anche lei come fece quella notta con la povera anziana signora, non lasciando il tempo né alla ragazza e né alla vecchia di potersi salutare per bene, no, persino il tempo era contro di loro. La sua andatura va lentamente ad arrestarsi fino a che non si fermerà del tutto lungo il ciglio della strada sterrata, rimanendo immobile come un statua e con lo sguardo incerto, il quale continua a spostarsi da un lato all'altro della strada, osservando con attenzione ed interesse tutti i negozi che potrebbero apparire insieme alla svariate dimore degli altri abitanti della città. Il saluto da parte di Keitsune la coglie decisamente di sorpresa, dato che andrebbe persino a sussulate di appena,facendosi scappare persino un piccolo gridolino strozzato, ma comunque non troppo alto o acuto, si, insomma; <Oh, b-buongiorno a te!> va successivamente a rispondere con un sorriso gentile, degno della buona educazione che la signora Hame le impartì da quando era una bambina di soli tre anni, mantenendo sempre quell'espressione mite in volto e combattendo contro la propria timidizza, causa del lieve rossore sulle gote pallide della giovane, ascolterebbe cos'altro ha da dirle il ragazzo per poi rispondergli con voce dolce, o una cosa simile, decisamente; <No no, nulla di che...> incomincerebbe a spiegare un un piccolo movimento della mano destra, ma il vero problema ora è trovare qualche scusa che le permetta di non apparire come una sciocca e motivare, senza doversi vergognare, il perché di tale vestito alle dieci del mattino, così, per sapere; <Avevo solo voglia di vedere come mi stava... Erano diversi anni che n-non indossavo una cosa del genere... Devo dire, anzi,ce si è fatto abbastanza stretto...> risponderebbe con lieve imabarazzo della voce, abbassando poi gli occhioni azzurri verso il suolo per qualche istante. <Tu, invece?> eccola lì che ricomincia con la sue domandine, alzando lo sguardo e facendolo scorrere lunga la figura del giovane, sorridendo al suo abbigliamento con tanto di pecorelle, ma non fa alcun commento, almeno per il momento.

11:22 Kaitsume:
  [Centro] Il ragazzo andrebbe a scrutare con attenzione la ragazza con quel abito che pareva essere fatto apposta per lei <Beh, ti sta benissimo> direbbe con un sorriso guardando la ragazza dritto negli occhi. In realtà quell'abito non sembrava che le andasse piccolo, le stava adosso che era una meraviglia. <Io? Come puoi vedere indosso un pigiama> direbbe ridendo, e quello si che si vedeva che era piccolo per lui, infatti mostrava chiaramente le caviglie e un po' gli stinchi scoperti insieme al polso e al braccio, ma non ci facceva caso <Che poi in realtà, non esiste un vestito migliore del pigiama per fare colazione, il piagiama é l'abito per eccellenza> direbbe orgoglioso della sua scelta puramente casuale nel vestiario. Ora, lei sa che il ragazzo stava andando a fare colazione, ma lui non sapeva se lei a differenza sua aveva monete.to, ma dato l'ora, probabilmente non aveva nemmeno lei mangiato, e poi non c'é nulla di meglio della compagnia femminile durante un pasto <Che ne diresti di venire con me?> il ragazzo direbbe sorridendo <naturalmente avvendoti invitato offro io> ora sorriderebbe e guarderebbe la ragazza dritto negli occhi per poi andare a poggiare la mano al centro del proprio petto ove c'è un taschino il quale contiene una bella manciata di monete

11:33 Kaoru:
  [Centro] Dire che la ragazza diventa di un cremisi vivo in viso è un eufemismo, anche perchè non solo le gote si tingerebbero di un bel colore accesso come il sangue, forte e intenso, persino la base del collo e la punte delle orecchie si colorerebbero di tale colore, facendola divenire in tinta con alcuni disegni di fiori di ciliegio del vestito, questo, ovviamente, provocherebbe un tale imabarazzo alla ragazza che le iridi azzurre si spostano dalla figura del suo interlocute verso il suolo sterrato della strada della città, esitanto un poco a muovere gli occhi in qualsiasi altra direzione, eppure sta sorridendo dolcemente, presa alla sprovvista, con piacere, ovviamente, dalle parole di Kaitsume; <G-grazie mille!> eccola che la voce sembra tornare, certo, rimane comunque timida e quasi spaventata nel ringraziarlo di tale complimento, ma quello che esclude ogni possibilità che il complimento non sia stato gradito è proprio l'utilizzo delle corde vocali, le qualli vano a creare quel suono dolce e cortese che dovrebbe essere percepito alle orecchie del ragazzo e probabilmente anche a quelle di eventuali passanti vicini. Ridacchia leggermente all'affermazione del suo interlocutore, portando la mano destra, chiusa in un pugnetto delicato, davanti alle labbra, nella speranza che il suono esca in qualche modo ovattato e che non appaia come se fosse uno scherno nei suoi confronti, si, insomma, è puccioso (?), colpa sua del resto; <Mi p-piacerebbe moltissimo!> risponde alla proposta d lui con fin troppo entusiasmo, rialzando finalmente gli occhi per incontrare quelli di lui in un unico movimento repentino, sorridendogli debolmente e annunendo persino con un movimento del capo, la ragazzina agiterebbe la testa da una parte all'altra; <Non voglio farti spendere più del dovuto... Non preoccuparti> aggiunge nuovamente con quella vocina gentile, piegando di appena un poco la testa verso un lato, andrebbe a tendere la mano destra verso di lui, sempre con un sorriso dolce sul volto: <Io sono Kaoru, piacere>

17:30 Kaitsume:
  [Centro] l deshi verrebbe la ragazza arrossire talmente tanto da potersi mimetizzare con il proprio abito, sorriderebbe nel vedere quella scena,sentirebbe inoltre la candida risata della ragazza che gli rallegrerebbe la giornata, lo rese ancora più felice il fatto che la ragazza abbia accettato il suo invito. <Tranquilla, non ti devi preoccupare, di certo i solsi non mi mancano> direbbe sentendo la ragazza che non voleva farsi offrire la colazione. Quando l'azzurra porse la mano a Kaitsume presentandosi quest'ultimo l'affererebbe delicatamente e sorriderebbe <Kaitsume, piacere> senza lasciare la mano di Kaoru si dirigerebbe verso il centro della strada diretto verso il chiosco di Ichiraku <Cosa vorresti per colazione cara?> quel cara non gli sembra molto innoppurtuno dato che l'ha conosciuta letteralmente cinque secondi fa e di solito lui definisce così le persone che comunque conosce abbastanza bene, ma li gli é proprio scappato, infine continuerebbe la frase senza nemmeno dar tempo di rispondere alla ragazza <Beh, io mi stavo dirigendo da Ichiraku oer un buon ramen, insomma dopo la lezione dell'altro giorno me lo merito proprio!> direbbe sorridendo e portandosi dietro la ragazza tenendola ancora leggermente per mano.

17:40 Kaoru:
  [Centro] Lo sguardo della giovane è ancora incerto, quasi come se avesse timore di fargli spendere i propri soldi per offrirle la colazione e le vecchie amiche di Hame lo ripetevano sempre, le sarebbe potuta benissimo vivere graie al suo bel faccino, basta che avesse tolto quell'odiosa timidezza da torno, infatti gli occhi passano solamente di sfuggita sul volto dell'altro, ancora lievemente rossa, andando poi a fermarsi in definitiva sul petto di lui quasi timorosamente, ma comunque accettando l'offerta, dato che ha smesso di lamentarsi e di tentare di convincere l'altro a non farlo, si, finalmente ce l'ha fatta e ha acvcettato la buona offerta di Kaitsume, non male per una come lei, davvero. <Posso chiamarti Kai-kun? O-o peferisci Kaitsume-kun?> piccola domanda che aleggia nell'aria, siccome la voce di lei è talmente flebile da aprire come un soffio di vento, eppure quella domanda dovrebbe giungere alle orecchie dell'atro, anche perchè, nonstante Jaoru sia una nanerottola, la sua voce dovrebbe essere adeguatamente bassa da non doverle chiedere di ripetere le cose che dice, si, sta facendo progressi; quando questo non le lascia la mano, il suo viso tornerebbe nuovamene cremisi, andando ad abbassare gli occhioni azzurri verso il suolo sterrato della strada, non tenta nemmeno di divincolarsi dalla presa di lui, anche perchè per lei potrebbe apparire come una cosa scortese e poi a un ragazzo che ti offre la colazione non si fa, è una cosa che Hame le potrebbe rimproverare se solo fosse ancora lì con lei; <Non... Non so, quello che vuoi tu...> sono le uniche parole che riesce a formulare, anche perché il suo cervello sta ancora tentando di elaborare che la sua manina è stretta in una più grande, si un ragazzo per altro, che appare molto gentile, quindi si, sarà decisamente una cosa lunga da comprendere a pieno; <L-lezione? Frequenti anche t-tu l'accademia ninja?> domandare con un accesso di sorriso, alzando finalmente gli occhi e posandoli su quelli del suo interlocutore.

17:58 Kaitsume:
  [Centro] Chiaramente Kaoru é timida, e si sente molto dalla sua voce titubante ed incerta che ad un certo punto emetterebbe una frase con un tono non troppo forte, ma nemmeno tanto debole da non essere sentito <Certo, puoi chiamarmi in qualsiasi maniera: Kai-kun, Kaitsume-kun, Kai-kai, tsu...> non finirebbero la frase fino a quando non direbbe tutte le varianti possibili ed immaginabili del proprio nome, infondo non c'é nulla di male ad avere un sopranome. Una volta finito l'elenco il ragazzo ascolterebbe l'affermazione di Kaoru che gli dava libero arbitrio riguardo al pasto da consumarsi e lascerebbe la sua mano e si fermerebbe girandosi verso di lei <Hai una tua opinione?> direbbe ridendo <Se non ti va bene il ramen, dimmelo che andiamo in un altro posto, per me non é un problema> sorriderebbe continuando la frase. Darebbe il tempo alla ragazza di rispondere per poi tornare a camminare lentamente verso o il chiosco o un altro luogo se la ragazza avesse indicato prima un altro negozio. <Si, frequento l'Accademia, mi manca l'ulltima lezione e poi dovrò fare l'esame, te innvece?> domanderebbe incuriosito

18:15 Kaoru:
  [Centro] Sorride dolcemente quando riceve il "via libera" da parte del giovane sui soprannomi, sentendosi quindi più tranquilla e, in qualche modo, più aperta a dargli più confidenza sotto questo punto di vista, non che si senta di conoscerlo da una vita, anche perché ha sempre avuto problemi a fare qualsiasi tipo di amicizia con persone della sua età, figuriamoci ora in età adolescenziale con un ragazzo poi, è quasi una specie di suicidio per una così chiusa e timida come la ragazza dalla chioma come il mare, eppure eccola lì, con gli occhi azzurri rivolti sul volto dell'altro e con un sorriso decisamente dolce e sollevato dalla cosa che non abbia fatto alcuna brutta figura con lui; <Va bene, allora ti chiamerò Kai-kun!> va a dire con più sicurezza nella voce, andando persino ad annuire alla sue stesse parole con un piccolo cenno del capo, meno fermo e sicuro di quanto sia apparso il suo tono di voce, ma comunque deciso, a modo suo chiaramente. Eccola là, quando lui le lascia la mano e si ferma, sente nuovamente il rossore tornare sulle gote e gli occhi si abbassano per l'ennessima volta verso il suo, apparendo in qualche modo... Mortificata? Probabile, con la sua timidezza non c'è da stupirsi, anche perché è solamente da qualche giorno che si sta sforzando ad uscire fuori dal guscio per fare conversazione e conoscere eventualmente qualcuno, perciò, esiterebbe un po' a dare una risposta questa volta: <N-no... Il r-ramen va bene... è s-solo che... beh... n-non l'ho mai m-mangiato...> pura e semplice verita, che per alcuni potrebbe essere presa come un insulto personale, ma in effetti la ragazzina non lo ha mai assaggiato e né le è mai venuto l'interesse di provare com'è, insomma, è rimasta negli ultimi quattro anni della sua vita i casa, a leggere e a fare commissioni per gli anziani solamente su richiesta, mi sembra una cosa più che normale, forse. <I-Io dovrei frequentarla... Shuji-kun mi ha detto che i sensei sono s-severi... è vero?> domanda tanto per cercare una nuova conferma, non che non si fidi dell'altro ragazzo, spera solamente che non siano tutti così, semplice.

18:23 Shunji:
  [Chiosco] <Buurp!> Rutta sonoramente dopo aver mandato giù un grosso boccone di ramen fumante. La ciotola blu, davanti a se, fuma incredibilmente e il profumo di peperoncino lo raggiunge. Seduto sullo sgabello del ramen bar, Shunji lancia un'occhiata al suo vicino. <Oh, che hai preso tu?> Gli domanderebbe, per poi afferrare nuovamente il suo paio di bacchette e affondarle nella ciotola. Curvo in avanti, mangerebbe la sua pietanza, estasiato. Indossa un paio di jeans blu, abbastanza attillati. Sopra, una semplice felpa leggera e smanicata, col cappuccio, di un color bordeux piuttosto spento. I capelli del ragazzo sono spettinati come sempre, mentre si rivolge a Jiyuu, vicino a lui. <Faffafia fe buofi!> Insomma, sta grandendo il ramen da Ichiraku.

18:28 Jiyuu:
  [Ichiraku Ramen] Un ticchettio ritmato con precisione maniacale vien emesso in questo tardo pomeriggio dalla mancina del Deshi. Dove sta battendo le esili dita? Ma sul bancone del chiosco di Ichiraku, che domande! Le sue regali natiche si trovano infatti adagiate comodamente su uno dei numerosi sgabelli posti minuziosamente in ordine dinnanzi alla superficie lignea su cui vengono abitualmente servite le porzioni dello strepitoso e rinomato ristorante. E cosa potrebbe mai aver ordinato nel baracchino che serve il Ramen più famoso di Konoha? Ma ovviamente il riso al Curry piccante! ... Stupido Jiyuu anticonformista. Shunji lì di fianco ha già il muso affondato in una ciotola e questo non gli va per niente bene, ciò che sta divorando pare una delizia a giudicare dalla sonora e poco piacevole alitata emessa proprio dal grigio bulletto < Com'è che tu stai già mangiando mentre io devo ancora aspettare? Riso al Curry comunque. > Le castane iridi che rinchiudono la sottile pupilla si posano sul piano di cottura poco distante, cercando di individuare la preparazione di uno dei suoi piatti preferiti. Le papille gustative già frizzano all'idea di assaporare tale prelibatezza. Konoha, baciata dal sole, lo ha portato a vestirsi leggero, infatti una semplice maglia ocra ricopre il suo tronco, mentre dei pantaloni sintetici neri a cavallo basso avvolgono quelle due sottospecie di stuzzicadenti, perché di gambe non si può proprio parlare.

18:48 Kaitsume:
  [Chiosco di Ichiraku] COME??? HA SENTITO BENE? NON HA MAI MANGIATO IL RAMEN DI ICHIRAKU?? Resta abbastanza deluso, ma non la fa fuoriuscire, infatri fuoribresta con quel sorriso immutato di sempre, infatti non risponderebbe all'affermazione della ragazza, ma la salverebbe ed andrebbe a rispondere alla domanda <Beh dipende, alcuni sono severi, altri invece no, ti dico che un sensei che mi sono ritrovato ha fatto tardi alla lezione perché ci stava provando con la segretaria della scuola, lui non lo sa, ma l'avevo notato prima di entrare in aula> direbbe sorridendo <Tranquilla, tanto andrai molto meglio di me> direbbe sorridendo e possando una mano sulla schiena della ragazza per consolarla e scacciare un minimo di preoccupazione. Ormai sono arrivati, si vede chiaramente il chiosco di Ichiraku, non c'é molta gente oltre a due ragazzi, uno che ha affondato il viso nella ciotola di ramen, sembra che sia la ciotola divorare la sua faccia, non il contrario ed un altro ragazzo che lievemente innervosito sta ticchetando le dita sul bancone come se stesse aspetrando ckn impazienza qualcosa: probabilmente non gli è arrivato ancora il piatto. <Guarda, quello è il chiosco, e li c'é il più buon ramen di tutte le terre ninja> una volta arrivati al chiosco, il ragazzo si siederebbe vicino al ragazzo che sta attendendo probabilmente il suo piatto, lasciando ovviamente alla sua destra un posto pero Kaoru. <Buongiorno ragazzi> direbbe verso i suoi due coetanei <Buongiorno Ichiraku, il solito per favore, e per la ragazza qui affianco offro io> direbbe velocemente per poi rivolfersi a Kaoru <Allora, scegli cosa prendere> detto ciò le paserebbe il menù agfiustandosi il piagiama azzurro a pecorelle che gli lascia la schiena scoperta

19:02 Kaoru:
  [Chiosco di Ichiraku] Ascolta nel più totale silenzio ciò che le viene nuovamente spiegato riguardante l'accademia ninja e di tutti i sensei che ci lavorano, insegnando le tecniche di base per tutti coloro che vogliono entrare a farne parte o che comunque sognano di divenire ninja, proprio come Kaoru qui presente, mantenendo gli occhioni azzurri fermi su quelli del suo interlocutore, si limeterebbe solamente ad annuire delicatamente alle sue parole, dischiudendo incosciamente di poco le labbra rosee, le quali sono ancora tirate in un sorriso timido, troppo presa dalla spiegazione dell'altro per poter fare effettivamente altro; <V-veramente? E-ed erano carini insieme? C-cioè, s-si p-p-piacevano?> si, il cremisi sembrerebbe proprio essere il suo colore, anche perché sono più le volte in cui la propria carvagione diventa tale che rimane normalmente pallida, eppure non riesce a far a meno di ipotizzare le più romantiche storie d'amore tra questo sensei e la sua segretaria, anche perché il non sapere chi diavolo siano e come cavolo siano fatti rende il tutto molto, ma molto più facile, sul serio. La mano di Kaitsume che si posa sulla sua schiena è come la stretta di mano di qualche istante prima, è una cosa che le riscalda il cuore, ma che al contempo la fa rimanere rossa come un pomodoro maturo durante il mese di luglio, ovvero esageratamente rosso; <B-Buongiorno!> saluta tutti con voce timida, non notando ancora la figura di Shunji li tra i presenti, altrimenti si sarebbe seduta vicino a lui, mi pare ovvia come cose, per questo segue l'altro, allontanandosi dall'amico dalla grigia chioma; <D-del ramen, per cortesia...>

19:10 Shunji:
  [Ichiraku Ramen Bar] Un sorrisetto beffardo si dipinge sul volto di Shunji mentre lancia un'occhiata a Jiyuu. Il brodo del ramen gli scorre sul mento mentre parla, una visione non molto celestiale ma il ragazzo è quello che è. <Perché io sono più grande!> Spiegherebbe al ragazzino dai capelli bianchi, asciugandosi con il fazzoletto accanto a lui. Inghiotte il boccone e sospira, servendosi un po' d'acqua. Non è il massimo ramen piccante di primo mattino, ma si può fare un'eccezione in un giorno come quello. Gli occhi ambrati del grigio andrebbero improvvisamente a spostarsi su una coppia al suo giungere al chiosco. SPosta appena la testa, continuando a reggere il bicchiere di plastica con la mancina, bevendo. Una rapida occhiata con sguardo accigliato, da bullo come al solito. Il ragazzo dai capelli neri non l'ha mai visto ma, quando lo sguardo si posa sui capelli azzurri e gli occhi chiari di Kaoru, il povero Shunji rischia di strozzarsi con l'acqua. Arrossisce improvvisamente, osservando come il ragazzo dai capelli corvini le posi una mano sulla spalla e saluti tutti i presenti, esattamente come lei, poco dopo. Per qualche motivo, il grigio si alza in piedi, con i piedi sullo sgabello, non in totale equilibrio. Lo sguardo ambrato è rivolto solamente verso Kaoru. La fissa, con sguardo accigliato e confuso, senza dire nulla. Sembra quasi stupito di vederla lì ma, con il tipico rossore sugli zigomi rosei, serrerebbe le labbra, distogliendo lo sguardo. <Uhm, ciao..> Si rimetterebbe a sedere, maledicendosi a bassissima voce, tanto che solo lui potrebbe sentire. Perché diavolo si è alzato in quel modo?! Non lo sa neanche ma non si sente a suo agio, dopo l'arrivo della coppia.

19:30 Kaitsume:
  [Chiosco di Ichiraku] Seduto allo sgabello vedrebbe Ichiraku che si mette a preparare il ramen per i due appena arrivati. Kaitsume vedrebbe il ragazzo che si alza in piedi a salutarlo, come se fosse un kage, questo lo da sorridere, non un sorriso di sbeffeggiamento, ma uno cortese comprendo il misterioso disagio del ragazzo <Su rilassati> direbbe al grigio <comunque io sono Kaitsume, deishi di Konoha originario di Kiri, piacere> direbbe il ragazzo sporgendosi sulla sedia verso Shunji porgendogli la mano. Darebbe il tempo di rispondergli per poi riaprire la bocca dandole fiato e dire <Vuoi altro ramen? Offro io, ho i soldi nella pecorella> poserebbe l'indice sul taschino della maglietta che è ornato di pecorelle e su quella tasca appunto ne è cucita una. <Allora, anche a te piace fare colazione con il ramen? Che vabé qui é buonissimo ed è perfetto per ogni pasto> direbbe Kaitsume sorridendo per poi ricordarsi di Kaoru. Si porgerebbe in dietro così che i sue si possano vedere in volto e direbbe indicando la ragazza <Lei è Kaoru, e dobbiamo battezzarla portandola a venerare Ichiraku come dio del ramen> sorriderebbe e sulla sedia farebbe un occhiolino ed un inchino verso il cuoco attendendo il suo piatto

19:42 Kaoru:
  [Chiosco di Ichiraku] Gli occhi azzurri, nonostante abbia già ordinato ciò che vuole per colazione, nonostante rimanga a lei strano mangiare del ramen per colazione, rimangono ancora fermi sul menù a leggere tutte le altre specialità che quel posto potrebbe offrirle in un prossimo futuro, da mangiare o da portare eventualmente a casa, immaginando già in quali occasioni potrebbe finire pensando di tornare al locale, infatti potrebbe conoscere nuova gente come invece potrebbe ritrovarsi con altre persone che conosce già come Shunji ad esempio, il quale sta per essere notato, solo deve aspettare ancora un paio di minuti, tanto per; solamente dopo, quando il ragazzo dalla chioma corvina la presenta a chissà quale individuo, che alzerebbe gli occhioni azzurri dal menù, anche perché quella voce che ha risposto al saluto le è sembrata familiare; <Shunji-kun!> esclama tutta contenta e spalancando gli occhioni azzurri, posando il menù sul bancone e osservando estasiata l'altro ragazzo, infatti non si sarebbe mai aspettata di rivedere il giovane che ha conosciuto il giorno prima sul monte proprio lì, considerando che la sera del giorno precedente l'ha accompagnata a casa, con somma gioia della ragazzina ed entusiasmo, si; <C-che bello rivederti qui! Non so ancra come sdebitarmi per ieri sera, sul serio... Grazie mille> gli rivolgerebbe così un sorriso dolce, proprio come quelli della sera precedente, andando di poco ad inclinare il capo e, tendendo il busto in avanti per farsi vedere dall'altro, manterrebbe quell'espressione mite e gentile sul visetto ancora rosato per via di tutto quell'imbarazzo; <Kai-kun, lui è Shunji-kun, un mio amico> ecco, presentazioni fatte con tanto di imabarazzo e timidezza nella voce.

19:47 Shunji:
  [Ichiraku Ramen Bar] Shunji si è alzato per osservare meglio la ragazza ma il corvino deve aver frainteso il suo gesto. Quando gli dice di rilassarsi, gli rivolge un'occhiata confusa. <Mh?> Lo spiazza porgendogli la mano e presentandosi e lui, dopo aver titubanto per un momento, stringerebbe la destra attorno a quella dell'altro. Molto forte. <Shunji> Direbbe con aria burbera, prima di lanciare un'occhiata alla ragazza e risedersi. Si porterebbe una mano al volto, nascondendosi quasi alla vista della coppia. E Jiyuu? Sembra quasi essersi volatilizzato. Il grigio volterebbe lo sguardo verso Kaitsume, scuotendo la testa con aria schietta. <Sto a posto così> Non è un tipo fin troppo educato e, per qualche motivo, sembra dargli quasi fastidio il modo gentile con cui si pone l'altro. Tant'è che alla sua domanda/constatazione, risponderebbe con una smorfia simile ad un sorriso. <Già> Risponde a monosillabili e non gli rivolge mezza occhiata. Almeno fino a quando si allontana di poco, il corvino, mostrando Kaoru, dall'altra parte. Sono seduti agli estremi, lei e Shunji; un posto vuoto e quello occupato da Kaitsume li dividono. Il grigio ne incontra lo sguardo, restando in silenzio, non sapendo bene cosa dire. Ascolta il suo saluto e, seppur si sforzi per essere naturale, anche il bulletto ricambia il saluto. <Ah, non fa nulla> Direbbe semplicemente, distogliendo lo sguardo in tempo. In tempo per non far vedere il sottile strato roseo sulle guance. Non ci riesce proprio a parlare normalmente con le ragazze. L'affermazione della ragazza, poi, riguardo la loro amicizia, lo fa ragionare per un attimo. Ma non direbbe niente. Silenziosamente, con la solita aria scontrosa, continuerebbe a mangiare il suo ramen piccante.

20:04 Kaitsume:
  [Chiosco di Ichiraku] Shunji gli sembra abbastanza scontroso, forse non si fida di Kaitsume, o forse addirittura lo innervosisce non lo sa, ma non vuole insistere con lui per non crearsi un nemico, infondo perché distruggere i ponti invece di costruirli? Il ragazzo tornerebbe seduto composto vedendo il picletto con i capelli bianchi andarsene, probabilmente si era innervosito per non aver avuto il suo piatto. Ora lo sguardo andrebbe a spostarsi da Kaoru, sempre rossastra, verso il ragazzo alla sua sinistra, dopo il posto libero lasciato dall'altro che se ne è andato <Quindi vi conoscete, da quanto tempo> direbbe ad esntrambi incuriosito. Attenderebbe la risposta di uno o dell'altro per poi dire a Shunji <Noi invece ci conosciamo solo da una mezz'oretta circa> riderebbe a questo punto, e sentendosi leggermente a disagio separando i due amici pogerebbe la mano sinistra sullo sgabello vuoto affianco a lui ed il grigio e direbbe con dolcezza <Ehi, perché non ti siedi in mezzo as entrambi? Così magari è più facile dialogare per voi due>. Ora spostetebbe lo sguardo verso Shunji e gli direbbe porgendogli un cordiale sorriso <Anche tu sei un deshi? Non noto alcun copri fronte su di te, o mi sbaglio?> a quel punto il cuoco Ichiraku porterebbe un ramen classico alla ragazza ed il ramen leggermente piccante al pollo per il ragazzo il quale subito affererebbe i bastoncini ed alzando la ciotola ancora bollente inizierebbe a bere il delizioso brodo.

20:11 Kaoru:
  [Chiosco di Ichiraku] Il busto rimarrebbe ancora appena teso in avanti, il volto girato verso l'altro ragazzo, rendendo così possibile la visione del giovane con la chioma grigia e gli occhi ambrati, al quale sta rivolgendo un dolce sorriso, gentile del resto, come quelli della sera precedente e i quali vengono ricordati con gioia dopo tutto, anche perché le è piaciuto passare quella serata in compagnia, per non parlare poi della presenza di Shunji, si, è vero che non parla molto con la gente e non è la persona più socievole del mondo, ma gli piace, quindi non vede alcun poblema nel mettersi vicino a lui e, anche se rimarrebbe ancora un po' titubante per via della sua timidezza, quando lo stesso ragazzo dalla chioma corvina le offre di mettersi tra loro due, la nenerottola, scenderebbe con un piccolo saltino dal proprio sgabello e avanzerebb verso quello vuoto, il quale è situato tra i due giovani, posando la mano destro sul bancone andrebbe a fare forza per poi potersi sedere lì, in defintiva, potendoli ascoltare entrambi e stando vicino a loro, si, ha trovato un compromesso a i suoi problemi grazie a Kitsume; <Ci siamo incontrati ieri sera, abbiamo parlato un p-po' e dopo mi ha accompagnato a casa, è stato molto carino e gentile...> qui i complimenti volano come se non ci fosse un domani (?), infatti la voce rimarrebbe sempre quella dolce e carina di prima, spostando le iridi azzurre su quelle ambrate del giovane e fermandosi ad osservarlo per un istante, per poi riportare il volto e il busto al centro, rossa, tanto per cambiare. <G-grazie!> piccolo inchino con il capo prima di afferrare delicatamente le bacchette e immergerle nel cibo, le farebbe muovere, mescolandolo, per poi alzare un piccoo boccone e soffiarci sopra, sperando di raffreddarlo appena un pochino, sorridente, poi giungerebbe finalmente il momento tanto atteso, quello della degustazione, la quale avverrebbe abbastanza velocemente, siccome la nanetta se ne esce con: <M-ma è buonissimo!> no, ma va?

20:17 Shunji:
  [Ichiraku Ramen Bar] Alla domanda di Kaitsume, Shunji lascerebbe rispondere Kaoru, continuando a mangiare semplicemente il suo ramen. La coda dell'occhio, però, seguirebbe la ragazza che balza giù dal suo sgabbello. Infatti, il corvino ha infatti proposto alla turchina di mettersi in mezzo, al posto liberato da Jiyuu. E lei accetta senza problemi. Il grigio, però, si sente quasi pieno quando l'altra si siede vicino a lui, smettendo di mangiare. Arrossirebbe al dire di lei e, al suo sguardo e al suo inchino, resterebbe interdetto. Assume quasi un'aria da scemo mentre osserva l'altra, distogliendo successivamente lo sguardo. Il volto si fa problematico, a disagio. <Mh, prego> Risponderebbe alla ragazza con un sussurro, senza guardarla. Volterebbe lo sguardo verso Kaitsume, invece, nel sentirlo parlare. E, per qualche motivo, sapere che i due si conoscono da neanche un giorno lo rende più leggero. Chissà. <Mh, sì, sono iscritto in accademia> Risponderebbe con la solita aria burbera, alzando poi un sopracciglio nella direzione del corvino. Sembra squadrarlo per un attimo, assottigliando lo sguardo. <Anche tu?> E' certo della risposta ma lo chiede ugualmente. E non direbbe nulla quando Kaoru sembra davvero contenta di aver assaggiato finalmente il famoso ramen di Ichiraku. Lui non ne ha più voglia, eppure il profumo piccante dalla sua ciotola è più buono che mai.

20:42 Kaitsume:
  [Chiosco di Ichiraku] <certo che è buonissimo, l'ha fatto il sommo Ichiraku, il dio del ramen> direbbe kaitsume sorridendo alla ragazza e faccendk un inchino verso il cuoco. Ancora sorridendo farebbe un sorso dalla ciotola di ramen e si volterebbe verso Shunji rispondendo alla sua domanda <Si, infatti mi manca l' ultima lezione> farebbe un nuovo sorso dalla ciotola e continuerebbe <Se non fossi stato bocciato alla quadta lezione, probabilmente mi mancherebbero solo gli esami!> direbbe sbuffando. Fortunatamente per parlare con il grigio non aveva difficoltà, infatri la bassa statura della ragazza gli facceva chiaramente vedere il volto dell'altro dato xhe entrambi la superano di venti centimetri. Il carattere di Shunji lievemente lo innervosiva, non gli piacciono le persone troppo fredde, foese fa così perché non si fida di lui, ma insomma, come contradirlo! Si conoscono da pochi minuti. Ma dato che Kaoru si fida del grigio, lo fa anche Kaitsume perché la ragazza non sembra una persona meschina e doppiogiochista. In pochissimo bocconi finirebbe il ranen rimasto e apreirebbe bocca dicendo ai due <Qual'é il vostro credo ninja? Insomma, perché volete di entare dei shinobi?> direbbe con estrema calma e serietà. Vuole saperlo a tutti costi per vedere se si può veramente fidare di entrambi, e naturalmente vuole scoprire se magari un giorno li potesse usare per il suo scopo e vedere se lo possano affiancare durante la costruzione del suo sogno.

20:48 Kaoru:
  [Chiosco di Ichiraku] Continua a mangiare lentamente il suo ramen, indisturbata, o almeno così si sente la ragazza dalla chioma azzurra, siccome per il momento aleggia un silenzio quasi tombale, fatta eccezione per le classiche chiacchierata proveniente dai passanti lungo la sdrada dalla quale provenivano, anche perché ogni boccone che prende con le proprie bacchette riceve un lieve soffio fresco nascente dalle labbra di lei, nella speranza che questo diminuisce il calore del proprio cibo, o almeno quasi, altrimenti dovrebbe aspettare molto molto tempo, tanto vale rimanere lì e pranzare anche già che c'è, eppure come idea non le dispiace, basta che riesce a stare in compagnia di quei due, il resto passa poi in secondo piano; <Davvero sei stato bocciato? Su cosa era la lezione?> domanderebbe volgendo il capo verso lo stesso ragazzo dalla chioma corvina, andandogli a sorridere flebilmente prima di prendere un'altro boccone dalla sua ciotola di ramen, inarcando un sopracciglio mentre continua a masticare lentamente, rimanendo per qualche istante con gli occhi su quelli del suo interlocutore prima di tornare, ancora una volta con le iridi azzurre sulla propria ciotola di cibo. Alla domanda del credo ninja, la ragaza sembra bloccarsi, smettendo per qualche istante di buttar dentro cibo, rivolgando successivamente una rapida occhiata a Shunji, perché lui sa il motivo che spinge la ragazza a voler diventare kunoichi e di certo non si mette di nuovo a dirlo dato l'imbarazzo che la perseguita, quindi risponde semplicemente con: <Voglio aiutare gli altri, rendermi utile...> e qui parte l'occhiatin al giovane dalla chioma grigia, rivolgendogli un sorrisetto tranquillo, non sapendo di avere l'angolo destro della bocca lievemente sporco dal ramen, che bambina.

20:56 Shunji:
  [Ichiraku Ramen Bar] <Mh, capito> a lui ne mancano un pochino di più e questo lo innervosisce, seppur lo tenga per lui. Per qualche strano motivo, non gli piace quel tipo dai capelli neri. Sembra quasi averlo preso a rivale senza alcun motivo apparente. Ma di certo non si mette a pensarci perché non gli interessa del fatto di poterlo ferire o infastidire. Lascia poi fare quella domanda a Kaoru, continuando a mangiare il suo ramen seppur le orecchie si tendano per sentire la risposta. Ha colto la sua attenzione? Forse. Lui, intanto, si fa i fatti suoi. Si autoesclude se non può essere il protagonista assoluto, vanitoso com'è, afferrando la ciotola con due mani e finendone il brodo. Sospira per la mangiata, bevendo con fare soddisfatto. E solo alla domanda di Kaitsume, molto personale, volterebbe lo sguardo verso di lui, in silenzio. Incontrerebbe poi gli occhi chiari di Kaoru che si sono spostati verso di lui. La ascolta rispondere in modo diverso da ciò che ha detto a lui la sera prima. E, seppur Shunji non sia un genio, il lieve sorriso che gli rivolge gli fa capire la questione. Non arrossirebbe ma sorriderebbe anche lui lievemente, per poi portarsi una mano a coprire il mutare di quel sorriso. Diverrebbe infatti un ghigno quasi sghembo, seppur divertito. Gli occhi ambrati si poserebbero quindi sulla ragazza. Si posa l'indice destro sul labbro, fissando l'altra. <Sei sporca qui> Le dice semplicemente, con un sorrisetto da bulletto. Seppur non ci sia nulla di ostile o che rasenti lo scherno, nella sua voce e nella sua espressione. Con un sospiro, il ragazzo userebbe la mancina per ravvivarsi i capelli spettinati e grigi, alzando lo sguardo verso Kaitsume, al quale, invece, rivolgerebbe un'occhiata sprezzante. <Voglio diventare forte> Farebbe spallucce, per poi rivolgere un cenno della testa al corvino, fissandolo con un ghigno da vero bulletto. E' il suo modo di fare, c'è poco da stare a parlarne. <E tu, invece?>

21:14 Kaitsume:
  [Chiosco di Ichiraku] L'unica che ha uno sxopo simile al suo é la ragazza, la quale vuole aiutare sempre il prossimo, una qualità che si vede direttamente dal suo sguardo sfuggente. Infatti andrebbe proprio a xercare quello sguardo per rispondere alla somanda effettuata poco prima <nella lezione del Taijutsu e Houjutsu, ho voluto strafare e tutti i miei colpi sono andati a vuoto> direbbe ridendo accarezzandosi la nuca imbarazzato. Infine lo sguardo si sposterebbe detterminato su Shunjibe gli rivolgerebbe un sorriso di sfida <Beh il mio credo ninja assomiglia ai vostri, entrambi.> direbbe mantendendo il sorriso <Insomma voglio portare la pace nel mondo ninja, aiutando tutti, indistintamente dalla sua provenienza, infatti devo diventare forte, anzi il più forte se voglio che questo sogno si realizzi> continuerebbe più sicuro che mai. Ora il sorriso di sfida si muterebbe in uno amichevole, rivolto ad entrambi, infatti ol giovane amdrebbe afferrare la sua ciotola vuota del ramen e la alzerebbe in alto, sopra la testa della ragazza invitando gli altri due a fare lo stesso. <Prometto di aiutarvi nel vostro sogno, vi aiuterò ad aiutare gli altri, e vi aiuterò a diventare forti, insieme!> direbbe quasi gridando con entusiasmo aspetterebbe che i due affianchino le proprie ciotole alla sua in alto, in caso ciò succedesse, sta volta griderebbe <È NATO UM NUOVO TEAM, IL TEAM RAMEN> poi abbasserebbe la propia ciotola e frugando nella tasca caccerebbe un pugno di monete e direbbe <Pago io, per tutti, insomma, ora siamo un team> farebbe un occhilino ad entrambi e se ne andrebbe verso casa con le pecorelle che danzano sul suo pigiama. Invece, in caso i due nom avrebbero alzato le ciotole, pagherebbe solo per se e Kaoru e se ne andrebbe sorridendo [END]

21:28 Kaoru:
  [Chiosco di Ichiraku] Tutta fiera di aver ottenuto quel sorrisetto complice in cambio, da parte dal giovane con gli occhi ambrati con il quale ormai basta semplicemente lo sguardo,o lameno così lei continuerà a credere finchè qualcuno o qualcosa non le proverà il contrario, se ne sta ferma con un ampio sorriso sulle labbra ed osservare il ragazzo tanto gentile che l'ha accompagnata a casa quando era buio, ma tutta quella visione dolce e carina, e quell'ambiente bello e rilassante svanisce nel momento in cui quel sorrisetto si trasforma in un ghignetto, che rimane comune adorabile, c'è da dire, andando così a divenire completamente paonazza in volto per la millesima volta probabilmente, per poi portarsi la mano destra davanti davanti alle labbra, controllando prima l'angolo della bocca sinistro con l'indice della mano, tramite una rapida passata e poi l'altro con la punta del pollice, sperando di aver tolto tutto dal volto, infatti rivolgerebbe una seconda occhiatina a Shunji, si, è ancora rossa sulle gote. <Chi va piano, va sano e va lontanto... Quindi, mi raccomando, non strafate per farvi vedere forti... Che lo siete, dovete solamente imparare come incentrare la vostra forza...> continua a parlare con dolcezza, mantenendo in viso quel sorrisetto carino e tipico di una personcina come si deve, o quasi; ascolta successivamente l'entusiasmo delle paroe di kaitsume, facendosi cogliere impeparata, sorriederebbe come una scema, forse fin troppo entusiasta: <Yaaaay!> tutta felice anche lei alzerebbe in alto la propria ciotola, ringraziando Kami-sama, vuota ovviamente, rivolgendo un occhiata felice anche a Shunji, quasi supplichevole nei suoi confronti, ma che comunque lo sta supplicando di fare lo stesso. Successivamente abbassa la ciotola dall'alto (si fa per dire, dato la sua bassezza); <Ciao!> saluterebbe Kaitsume, agitando persino la manina; <Shunji-kun... Ti va di andare sul Monte dei Volti insieme? Daiii....> proporrebbe al giovane, scendendo dallo sgabello e, se lui accettasse, allora verrebbe riempito ancora una volta di chiacchiere durante il loro tragitto, altrimenti la nanerottola, con un sorrisetto gentile, si dileguerebbe alla volta di casa, felice. [end]

21:38 Shunji:
  [Ichiraku Ramen Bar] Sperava in una risposta diversa ma non attiene altro che il nobile desiderio di un giovane shinobi. Con un sospiro, Shunji si gratterebbe quindi la testa. <Sì, sì, non preoccuparti> Direbbe alla ragazza, con un sorrisetto storto sul volto, prima di stiracchiarsi. Ma resta sbigottito difronte al gesto di Kaitsume. Sembra che voglia formare una specie di squadra platonica con i due, brindando con le ciotole di ramen. Un gesto che Shunji si rifiuterebbe categoricamente di fare. Troppo strano! Lui è un duro! Ma solo all'occhiata di Kaoru, arrossirebbe, chiudendo gli occhi e quasi digrignando i denti, andando poi a mettere su un'espressione imbronciata. <E va bene..> Sussurrebbe pazientemente, a lei. Alzerebbe quindi la ciotola, rosso come un pomodoro, sperando che non ci sia nessuno che conosce a guardarlo. <<Mh!> Sarebbe il suo incitamente per la questione. E il corvino si propone di pagare per tutti, prima di andarsene. Con un cenno della testa e un sorrisetto da sbruffone, lo saluterebbe, per poi ficcarsi le mani nelle tasche dei jeans. Tirerebbe fuori i soldi, posandoli sul bancone. <Pago da solo, il resto è mancia> Direbbe rivolto al gestore, per poi fissare la sua ciotola, vuota. E' rimasto solo con Kaoru e la cosa non sembra infastidirlo. Sicuramente non come potrebbe fare se lei fosse una qualsiasi altra ragazza. <Ah!> Sobbalzerebbe al sentirsi richiamare, puntando lo sguardo verso la ragazza, arrossendo lievemente. <Adesso?!> Chiederebbe, con aria titubante. Di nuovo, però, si passerebbe la mano sulla nuca, alzandosi in piedi dallo sgabello. <D'accordo allora.. però andiamo piano, sono pieno!> Direbbe all'altra, infilandosi le mani nelle tasche della felpa smanicata. Attenderebbe quindi l'altra, incamminandosi verso i monti di pietra. Sembra che lo aspetti un'altra chiacchierata, incredibilmente.. [end]

Kaitsume decide di fare colazione con del ramen ed incontra per la strada Kaoru il quale invifa quest'ultima ad unirsi con lui. Arrivati al chiosco incontrano Shunji e Jiyuu (il quale putroppo ha fatto solo la giocata d'ingresso per problemi di connessione).
I tre deshi dopo una bella colazione a base di ramen, decidono di formare un team battezzandolo "Team Ramen"