Giocate Registrate

Giocate Disponibili
Calendario
Trame
Giocate Registrate

Il posto occupato

Free

2
0
con Shunji, Kaoru

19:42 Shunji:
  [Monte dei volti di pietra] La corsa mattutina ha avuto termine, così come lo splendore del mattino stesso, paradossalmente. Il sole si sta pian piano ritirando, lasciando che il cielo si prepari a tingersi dei colori del tramonto. L'incontro/scontro con la ragazza dai capelli rosa, ore prima, l'ha messo di malumore ma non impedendogli di completare il suo allenamento. Una volta tornato a casa e ripulitosi delle fatiche, ecco che Shunji abbandona nuovamente la casa che non sopporta. I capelli grigi e spettinati vengono scossi da una brezza occasionale che non gli fa freddo. Il sedere poggia a terra, seduto su uno dei volti di pietra degli Hokage. Le gambe sporgono a penzoloni, nel vuoto. Le braccia sono stese dietro la schiena, fanno da blocco per permettergli di stare comodo mentre, con aria di chi sta riflettendo su qualcosa di importante. Teso, gli occhi ambrati che fissano KOìonoha, sotto di lui. Indossa un paio di pantaloni neri, non troppo attillati, con uno strappo sul ginocchio sinistro. Sopra, nient'altro che una maglietta rosso scuro, coperta dal suo immancabile giubbotto di pelle nero. Sbuffa sonoramente il ragazzo, sbadigliando subito dopo. Non sa come ingannare il tempo e se ne sta lì, per i fatti suoi.

19:52 Kaoru:
  [Monte dei Volti di Pietra] Ormai quel monte ha ottenuto, agli occhi di ghiaccio della ragazzina, un significato particolarmente importante, sono svariati anni che questa frequenta, come minimo una volta al giorno, il luogo e ogni volta prova a recarsi lì in orari diversidella giornata, una volta ci è andata persino alle tre del mattino, tutto per vedere che sensazione le trasmetteva il posto e cosa fosse diversa da quando questo era illuminato con i calorosi raggi del sole; ogni passo è portato in avanti con lentezza, eppure c'è leggiadria nei movimenti, quasi come se stesse cercando di non farsi sentire da eventuali presenti a quest'ora sul monte. Nonostante la primavera sia arrivata, la sera è comunque fresco, proprioper tale motivo, la sedicenne ha indosso un maglioncino bianco leivemente più largo del dovuto, infatti ricade morbidamente sulle sue forme in fase di rifinitura, dei pantaloni neri e un paio di scarponcini semplici, mentre i capelli, azzurri come il cielo durante il sorgere dell'alba, sono lasciati morbidi, senza essere legati in alcun modo. I passi lenti la conducono verso il suo posto preferito che, a quanto pare, sembrerebbe essere occupato da un'altro ragazzo, probabilmente della sua stessa età che non ha mai vista prima ad ora, certo, se rimane sempre chiusa in casa a leggere questa è una cosa più che normale. <H-Hey!> tenterebbe di salutare l'altro con un sorrisetto gentile e con voce delicata, tipico di Kaoru, mentre la mano sinistra verrebbe sollevata in alto a mo' di saluto, nella speranza di poter finalmente iniziare a fare conoscenza con quella della sua età o all'incirca.

20:00 Shunji:
  [Monte dei volti di pietra] Sbuffa di nuovo, annoiato. Gli occhi ambrati sembrano scrutare con maggior accuratezza i profili del villaggio in lontananza, non cogliendone però alcun significato particolare. E' un villaggio come un altro, un villaggio e basta. Per questo si annoia, sbuffa, mentre abbassa lo sguardo, chiudendo per un attimo gli occhi. Li riapre subito dopo quando una voce femminile lo chiama. Non è la stessa voce della ragazza dai capelli rosa, però. Nonostante non sia un esperto, alle orecchie del ragazzo essa apparirebbe come più delicata. Restando in quella posizione, Shunji reclinerebbe la testa di lato, alzandola di poco per osservare chi sembra stia rivolgendogli la parola. E la figura di una ragazza dai lunghi capelli azzurri gli appare dinnanzi. Non c'è mica qualcun altro, sta salutando proprio lui. Gli occhi ambrati si fanno impercettibilmente più cupi, il labbro inferiore si inclina verso il basso, dandogli un'espressione imbronciata. Tutte a lui, oggi, le femmine non lo vogliono lasciare in pace. Ma forse lo frena la reazione della sconosciuta, quella mattina. Forse ha esagerato. Per questo si prende pochi secondi prima di decidersi a rispondere. <Ciao> Burbero come sempre, si sente già sulla difensiva. Sarebbe tutto più facile se non detestasse le ragazze.

20:09 Kaoru:
  [Monte dei Volti di Pietra] Gli occhioni azzurri rimangono fermi sulla figura del giovane, palesemente incuriositi e interessati nel provare, almeno, a conoscere proprio il povero mal capitato e ladro inconsapevole di posti preferiti altrui, ad ogni modo questo non sembra disturbarla, tanto che rimarrebbe ferma lì in piedi, limitandosi solamente a portare entrambe le braccia dietro la schiena e sorridere con tranquillità, gentilmente insomma, proprio perché, da come gli raccontava la vecchia Hame, non c'è modo migliore per farsi degli amici come rimanere sempre gentile ed educati con loro e quindi, siccome cip che l'anziana donna diceva veniva considerato come una sacra leggere dalla ragazza, eccola lì che fa la carina (?). Tenterebbe, nonostante il saluto imbronciato da parte dell'altro, di fare qualche passo per avvicinarsi alla sua figura, per questo facendo forza sulle gambe, andrebbe a compiere una serie di piccoli saltelli che dovrebbero, teoricamente, accorciare le distanze tra i due, non domandando nemmeno se a questo andasse bene, poco o male, l'importante è non gridare durante una conversazione; <Brutta giornata?> domanda con un sorrisino gentile in viso, trovandosi ora sulla stessa linea del ragazzo, gli sta vicino in pratica, ma non appiccicato, a un metro minimo si, quella è la distanza indeale per qualcuno con cui non si ha molta confidenza; <Spero non sia successo niente di brutto...> continuerebbe a parlare indisturbata con gentilezza, sperando che questo la degni di qualche risposta, sempre se gli andasse chiaramente.

20:25 Shunji:
  [Monte dei volti di pietra] Gli occhi ambrati si spostano assieme alla figura nel vederla avvicinarsi. Fortuna che non sembra avvicinarsi così tanto da procurargli in qualche modo fastidio. Cammina con piccoli balzi e si posiziona a circa un metro da lui. Ancora imbronciato, Shunji osserverebbe l'estranea, tentando di studiarne l'atteggiamento. Perché gli interessa? No, per perché non vuole avere grande. Fin troppo abituato alle stranezze femminili, si tiene pronto nel caso sia il caso di girare i tacchi e abbandonare la nave. Ma l'altra sembra porgli una semplice domanda. Il tono gentile e i grandi occhi blu sembrano sorridere insieme a lei. Insomma, nulla a che vedere con il caratteraccio di parecchie ragazze che conosce. Il grigio rimane per un attimo a bocca leggermente aperta, stringendosi nelle spalle. Le goti rosee si colorano per un momento. Poverino, non è abituato a quei modi apparentemente gentili. Serrando poi le labbra si acciglia, imbronciandosi ancora. Volterebbe di scatto la testa, per riprendere a fissare il villaggio, davanti a lui, e non la ragazza. Di nuovo, attende qualche secondo prima di rispondere. <Sì..> Risponde semplicemente. Ma questa volta il tono è meno burbero, solo secco. Gli occhi ambrati non fissano l'altra ma la ascolta. Sospira, chinandosi in avanti. Da dietro, le braccia andrebbero in avanti e le spalle si piegherebbero di poco. Le braccia poggiate sulle coscie. Un ghigno sprezzante, forse un po' stanco, si dipingerebbe allora sul volto del ragazzo. <Nah, cretinate> Mentre risponde, si gratterebbe il capo con la mancina, scomigiandosi i già ribelli capelli grigi. Volterebbe quindi lo sguardo verso la ragazza dai capelli chiari, diffidente come al solito. <Nulla che mi importi per davvero> Abbassa lo sguardo mentre lo dice, sta forse mentendo? Poi punterebbe di nuovo lo sguardo sull'altra, accigliandosi e squadrandola per un attimo. <Ma ti serve qualcosa? Perché mi fai queste domande?> E rieccolo, diffidente come al solito con i membri del gentil sesso. Non imparerà mai.

20:39 Kaoru:
  [Monte dei Volti di Pietra] Dopo quei piccoli balzi eseguiti con molta attenzione a scivolare o a impicciarsi da sola con i suoi stessi piedi, la ragazza rimarrebbe ferma lì dove si trova, esattamente a un metro dalla figura maschile che ha incontrato sul Monte e con le braccia dietro la schiena, resterebbe in silenzio in attesa di qualche risposta che possa fuori uscire dalle labbra del giovane coetaneo, tanto che lo inciterebbe a parlare tramite un sorriso più ampio, questa volta quasi come se fosse più amichevole nei suoi confronti, si, insomma, per fare amicizia bisogna essere carini e coccolosi dopo tutto (?); <Aaaw, mi dispiace molto... Dai, sono sicura che domani sarà un giorno migliore!> ed eccola qui che si mette ad incoraggiare il primo che incontra con voce allegra e sorriso gentile, si, è proprio lei, una ragazzina che da confidenza al primo che incontra nella speranza di stringere amicizia con lui, o quasi, l'importante è provarci e non arrendersi; <Meglio così allora...> commenta nuovamente con palese sollievo per Shunji stesso, andando persino ad appoggarsi verso la roccia, nella speranza che non scivoli, anche perchè al momento ha pochi appigli sotto mano; <Oh no no, non mi serve nulla... Era solo per parlare, solitamente anche io vengo qui quando ho avuto una brutta giornata... Ho solo pensato che magari potrebbe essere successo lo stesso anche a te, oggi... Mi dispiace se ti ho disturbato in qualche modo... Si, ecco, era per fare amicizia...> ammette abbassando per un momento gli occhioni azzurri verso il vuoto, quasi incerta se rialzarli o andarsene via e lasciare il poverino da solo in pace, ma no, eccola che alzerebbe di nuovo il viso verso di lui con fare speranzoso e sempre con quel sorrisino gentile sulle labbra.

20:49 Shunji:
  [Monte dei volti di pietra] Sembra il tipo di persona sempre allegra, sempre pronta ad aiutare gli altri, persino gli sconosciuti che incontra per sbaglio, in una serata senza nuvole. Invero, è il contrario del ragazzo, che invece vive per se stesso. Vanitoso, prepotente, burbero. Eppure quando pronuncia quella domanda con fare diffidente, la ragazza dai capelli chiari non sembra prenderla a male. Gli spiega, forse leggermente titubante, come sia normale per lei sedersi in quel luogo durante una giornata no. Insomma, è chiaro che vuole solo fare amicizia e assicurarsi che l'altro non stia forse pensando di buttarsi giù. Non ne capisce il motivo ma, incontrando gli occhi blu che si alzano da terra, Shunji arrossisce di nuovo. Scosta subito lo sguardo, senza abbandonare il comune broncio che lo rappresenta. <Uhm, allora va bene> Pronuncia solamente, questa volta più gentilmente. E' burbero senza ombra di dubbio, ma sembra impegnarsi per non darlo troppo a vedere, stavolta. <Vuoi sederti al posto mio?> Domanderebbe allora senza guardarla. Invero, non le dà neanche il tempo di rispondergli che si alzerebbe in piendi, sospirando. L'aria è scontrosa ma non sembra arrabbiato. Fisserebbe la ragazza, allontanandosi di un passo, di lato, per farle spazio sulla testa di non un tizio qualunque ma di un kage del villaggio. <Quindi..> Distoglie per un attimo lo sguardo, passandosi una mano sulla nuca. Arrossisce di poco, cercando di trovare le parole gisute. Ma perché le sta parlando?! <.. hai avuto una brutta giornata.. per questo sei qui?> Non gli sembra vero di star rivolgendo spontaneamente una domanda ad una ragazza. Deve essere rimasto sconvolto per colpa di quell'altra, quella mattina.

21:12 Kaoru:
  [Monte dei Volti di Pietra] Rimane in assoluto silenzio in attesa di ricevere ogni sorta di risposta da parte del giovane, continando a mentere gli angoli della bocca delicatamente incurvati verso l'alto e gli occhioni azzurri come il mare più cristallino appena socchiusi, un espressione tutto sommato affettuosa e gentile nei confronti del prossimo, anche perchè la sedicenne mira a fare amicizia e ad allargare la sua rete di conoscenze, per questo continua a mostrarsi affabile e disponibile, se poi si sonsidera che lei è sempre così, dovrebbe essere piena di amici, in teoria, ma la timidezza è l'unica barriera che divide lei con le persone che non conosce, non si sa cosa l'abbia spinta oggi a parlare con l'altro ragazzo lì presente, sta di fatto che sta facendo progressi, o quasi; <Non pre-> incomincerebbe a dire in tutta risposta al giovane alla domanda se volesse sedersi o meno, ma quando lo vede alzarsi, eccola che riprende a compiere quie piccoli saltelli da una parte e l'altra contro la parete rocciosa per avanzare il più possibile e giungere, finalmente, al suo posticino preferito, andando così a diminuire notevolmente le distenza con l'altro; piegherebbe poi le gambe in modo date da poter finalmente adagiare il fondo schiena sulla superficie solida del testone di roccia; <Grazie mille! Se vuoi puoi sederti qui accanto a me, c'è spazio... Mi dispiacerebbe lasciarti lì in piedi...> e dopo queste parole si sposterebbe un po' di più verso un lato, andando a creare uno spazietto in caso il giovane accettasse di sedersi lì vicino a lei. Il rosso sul volto di lui le piace, il motivo non lo conosce, ma è una cosa che la intriga e per questo tenderebbe il collo un po' in avanti per poter osservare al meglio il viso del coetaneo; <Si... Diciamo di si... Guardare la città mi aiuta a riflettere anche, a darmi forza... Ho deciso di iscrivermi all'accademia ninja e diventare un ninja, o almeno voglio provarci, chissà se mai ci riuscirò...> eccola qui la verità, chiara e limpida come una fonte di acqua cristallina, detta anche con un tono di voce basso, ma comunque gentile; <Oh, scusami... Non mi sono presentata, io sono Kaoru!> e detto ciò gli tenderebbe la mano con un unico gesto rapido e al contempo delicato, sperando che questo accetti di stringerle la mano.

21:25 Shunji:
  [Monte dei volti di pietra] Fa sedere l'altra, restando in piedi a pochi passi dietro di lei. Il ragazzo scuoterebbe la testa, facendo per rifiutare l'offerta della ragazza. <Non c'è bi-> Come lui ha fatto con lei, la stessa non gli ha dato il tempo. La vede spostarsi di poco da dove è seduta e distoglie lo sguardo. Sbuffa silenziosamente, andando lentamente a sedersi lì, nonostante ciò, tenterebbe di non mettersi perfettamnete accanto a lei. Un po' distante in realtà. Non ama quel genere di contatto con il gentil sesso. Imbronciato, terrebbe il volto fisso davanti a se, senza incontrare lo sguardo dell'altra. Per fortuna, perché sente il suo sguardo sul volto. E arrossisce di nuovo, seccato dalla faccenda. Non gli piace essere osservato in quel modo. Eppure attende che risponda alla sua domanda. Lui mantiene le spalle leggermente curve in avanti e lo sguardo fisso sulla Konoha notturna. Mentre ascolta, il volto scatta improvvisamente verso di lei. <Vuoi diventare una kunoichi?> Ripete le sue parole altrui, con una sfumatura interrogativa. Sembra quasi brusco, ma si sbriga a rivoltare lo sguardo dall'altra parte. <Anche io sono iscritto in accademia.. non è troppo difficile..> Direbbe semplicemente. L'aria imbronciata permane e muta solo alla presentazione altrui. A vedere quella mano tesa, il ragazzo si acciglia per un attimo, titubando. Lentamente, le porge la mano come fosse una creatura feroce. La stringe, forte, solo per un secondo. Ritirandola poi velocemente, tornando in chiusura. Non la guarda più, borbotta e basta. <Shunji> Dice a Kaoru. Sospira successivamente, restando in silenzio. Non fa proprio per lui, eh?

21:38 Kaoru:
  [Monte dei Volti di Pietra] Il fatto che Shunji abbia accettato, anche se a modo suo e con le dovute distanze, la proposta della ragazza di sedersi accanto a lei, è una conquista che andrà sicuramente festeggiata in futuro, che sia immediato o lontanto poco importa, anche perché questo potrebbe essere l'inizio di un amicizia, chi lo sa, ad ogni modo è quello che la ragazza vivamente spera con tutta se stessa, non le dispiacerebbe di certo conoscere qualcuno e avere dei visi familiare per la città al di fuori degli anziani e degli animali di cui si prende cura senza battere ciglio, molti le dicevano che necessita di amicizie della sua età o che comunque siano degli adolescenti, si, ha bisogno di gente giovane come lei che le stia affianco; <Certo! Mi piacerebbe molto rendermi utile al villaggio e aiutare coloro che ne hanno bisogno, mi piace fare per il prossimo tutto quello che posso, basta che questo stia meglio...> un affermazione poco comune per una ragazza della sua età, teoricamente dovrebbe pensare solo ad essere un adolescente, quindi a sé stessa e a ciò che le interessa di più come ragazzi e amiche del cuore, cose del genere insomma, eppure no, lei non desidera quello, certo, un ragazzo non le dispiacerebbe, ma poi ecco che torna il problema della timidezza. <Davvero? Scommetto che tu sei uno dei più bravi e dici così solo perchè sei una brava persona...> commenta con una lieve risata e finalmente distoglierebbe gli occhi blu dalla figura del giovane verso la Knoha nottura, andando a piegare le ginocchia per stringerle al petto e curvare di un po' il busto in avanti, assuumendo quasi una posizione di difesa, ma che non le impedisce di continuare a parlare tranquilla; <Allora, Shunji-kun... Ti piace venire qui sul Monte?> a quanto pare, per il momento, sembrano esserle finite le domande.

21:51 Shunji:
  [Monte dei volti di pietra] Con la coda dell'occhio studia la sua reazione. Da quello che può sentire, sembra avere difronte una ragazza altruista, tutto in lei, dal modo di porsi alle parole, gli suggeriscono ciò. Permane il broncio ma si fa meno accigliato. Il volto roseo in qualche modo sembra rilassarsi. <Mmh> Non un commento così caloroso o degno di una conversazione, ma stiamo parlando di Shunji. Potrebbe pensarlo ma mai dire ad alta voce che è da ammirare il desiderio di Kaoru. Per cui resta sulle sue, spiegandole solamente che anche lui è iscritto in accademia. E lei ne trae conclusioni che fanno mettere a disagio l'altro. <N-non è vero!> La fissa, arrossendo e distogliendo lo sguardo, digrignando i denti, sulla difensiva. <Dico solo che non è così difficile, quindi se vuoi provare non credo che avrai difficoltà..> Si spiegherebbe, imbronciato. Le guance restano rosse e il ragazzo non guarderebbe l'altra. Non per ora. L'altra si muove, si stringe le ginocchia al petto. Lui lascia che le gambe svolazzino a penzoloni da lassù. La domanda lo coglie alla sprovvista e non sa rispondere di getto. <A volte. Non per qualcosa in particolare> Spiegherebbe all'altra. Dai, uno sforzo! <Ci passo spesso perché mi alleno e arrivo fino a qui. Ma mi fermo poco> Spiegherebbe, sospirando, poi. E' terribilmente faticoso, per lui, conversare tranquillamente con una ragazza. Specialmente in quel momento.

22:09 Kaoru:
  [Monte dei Volti di Pietra] La conversazione inizialmente è stata avviata con qualche difficoltà da parte di uno dei due partecipanti, ma ormai la cosa sembra essersi risolta, anche perché pare che all'altro non dia fastidio il parlare della ragazza e il suo porre domande così come se nulla fosse, è una cosa che non gli dispiace di certo e che porta Kaoru a considerare il Shunji un ottimo inzio nel nuovo mondo delle relazioni sociali, in conquista niente male e che spera di ripetere in futuro anche con altre persone, l'importante è che riesca a sconfiggere la timidezza; sarà un po' per il buio, sarà un po' perché sul Monte ci sono solo loro due, ma alla ragazza non dispiace di certo trovarsi in sua compagnia e poi non dovrebbe vedere il motivo di lasciarlo tutto da solo lì, sarebbe decisamente molto imbarazzante; <Beh, allora meglio per me! Grazie mille della dritta Shunji-kun!> ed eccola che torna a parlare con quel suo solito sorriso dolce in volto e con il tono di voce tranquillo e pacato, il tutto dovrebbe aiutare la ragazza dalla chioma azzurra a creare una circostanza in cui il suo essere mite regni sovrano e non ci siano nè litigi e né dispute di ogni genere. <L'ho sempre trovato un posto poco considerato dagli abitanti di Konoha... In realtà è un posto bellissimo che cambia a seconda del momento della giornata o a seconda del tempo, della stagione... Con la pioggia primaverile appare tanto come un bosco magico e invece, con il temporale estivo... Sembrerebbe quasi che uno di questi testoni potrebbe venire giù!> ci scherza, lasciandosi sfuggire una piccola risata di durata breve e non troppo evidente, ma che comuneu esprime il divertimento al solo pensiero, uno strano, si, ma che le fa molto piacere; <E-e dimmi, com'è l'accademia? Ci sono molte persone? E i sensei sono buoni o sono sempre severi?>

22:20 Shunji:
  [Monte dei volti di pietra] Mentre lei parla, lui osserva Konoha. Si perde tra le ombre e le luci del villaggio che giocano a rincorrersi, creando come un quadro sotto di lui. A tratti sembra di poter udire il chiacchiericcio e i rumori del villaggio, nonostante la distanza. Invece, a volte c'è solo silenzio, un leggero sbuffo del vento caldo. Il sottofondo di allora, invece, è la voce femminile di Kaoru che esprime ad alta voce i propri pensieri. Le ragazze non sono come i ragazzi. Hanno un modo del tutto diverso di vedere le cose. Quello che lei dice lui neanche lo riesce a immaginare. Sarebbe strano il contrario perché, pragmatico e incentrato su se stesso, il ragazzo è in grado solo di vedere il mondo per quello che è. La ragazza dagli occhi cerulei, invece, sembra riuscir a filtrare il tutto con l'immaginazione, ricevendo quindi sfumature diverse di uno stesso posto. Ridacchia alla fine e Shunji si volta nella sua direzione, fissandola in silenzio. Non ha più il broncio sul volto ma appare serio. L'aria da bulletto lo rende quasi impercrutabile per chi non fortemente empatico. O comunque con chi non lo conosce per bene. Alla nuova domanda della ragazza, l'altro risponde con un sospiro. Ci pensa per un secondo, spostando nuovamente lo sguardo verso Konoha. <Per esserci ci sono. Poi boh, non ho incontrato così tanti sensei diversi> E si ricorda bene solo di una in particolare, tanto per cambiare. <Sono severi ma non troppo.. è apposto> Porterebbe il ginocchio sinistro verso il petto, piegandolo e posandovi sopra il braccio sinistro, per stare più comodo. Un sorrisetto gli si dipingerebbe sul volto mentre continua a fissare le luci e le ombre del villaggio. <Paura?> Domanderebbe, con aria quasi divertita. Sta pian piano superando il momento di disagio e passando verso la prossima fare. Perché con le ragazze sono due le cose: o non ci parla, o le prende in giro. Non conosce mezze misure.

22:38 Kaoru:
  [Monte dei Volti di Pietra] Lo sguardo, precedentemente incentrato sulla città di Konoha illuminata dalle luce artificili per via del buio della notte che la ricopre, fatta eccezione della luna stessa, la quale, benché non sia ancora piena e lumino nel suo massimo apice, questa rischiara il cielo e prmette dunque alla fanciulla di poter vedere meglio dove mettere eventualmente meni e piedi onde evitare posizione imbarazzanti o momenti scomodi tra i due, insomma, ci tiene a fare attenzione e mentre la città scivola in secondo piano, gli occhio azzurri come il mare cristallino tornerebbero a posarsi sulla figura mascolina del suo interlocutore, andando ad incrociare le braccia intorno alle proprie gambe, rimaste piegate verso il busto, poserebbe una guancia su di esse, facendo si che il suo viso rimanga rivolto verso la persona di Shunji, osservandolo con un sorrisetto dolce sul volto; <Sono felice per te...> continuerebbe a ripetere con voce calma, lasciandolo poi procedere nel illustarle le possibilità del sensei più o meno severo, cosa che andrebbe comunque ad interessarle, anche se non riuscisse a farcela in ogni caso per la sua estrema timidezza. <N-no! Certo c-che no!> tenterebbe di esclamare con determinazione, finendo anche lei assumere un acceso colorito di rosso, soprattutto sulle gote che, essendo molto pallide, questo risalta che è una meraviglia, ma, teoricamente, il buio dovrebbe pararle le chiappete, in teoria sempre; <F-forse... A-ad ogni modo, Shunji-kun, ti ringrazione della compagnia di questa sera... Mi ha fatto davvero felice parlare con te, quindi si, grazie mille> direbbe con un'altro sorriso, non muovendosi però, da dove si trova al momento.

22:48 Shunji:
  [Monte dei volti di pietra] Adesso sarebbe lui a scoppiare in una risata secca alla reazione di Kaoru. Balbetta poco, negando che la situazione dell'accademia la spaventi. Probabilmente mente, ma a lui non interessa che gli dica o no la verità. Voleva solo provocarla e rilassarsi alla sua reazione. Il viso tornerebbe serio, la luce della luna e delle stesse non è comunque abbastanza per permettergli di scoprire come l'altra sia arrossita. Fortunatamente, ciò vale anche per lui. Ha il brutto difetto di arrossire. Farebbe quasi per continuare quella conversazione, magari stuzzicarla di nuovo, per mettersi a suo agio nonostante la strana compagnia. E invece lei lo ringrazia. Profezia di ciò che è stato prima, le guance del ragazzo si tingono di rosso mentre osserva stupito l'altra. Distoglie subito lo sguardo, acciggliandosi. <Mh, di niente> Direbbe semplicemente, a voce bassa. Sospirerebbe poi, guardandosi intorno. <Ma di solito stai fuori da sola fino a tardi? Non è tipo pericoloso?> Lo immagina ma non ne sa molto, di quelle cose. Lui è un maschio, fa quello che vuole e basta. Si sgranchirebbe il collo, stendendo nuovamente il ginocchio. La posizione inizia a diventare scomoda, per lui.

23:02 Kaoru:
  [Monte dei Volti di Pietra] La situazione si è fatta decisamente strana, sembra proprio che i due si siano messi involontariamente d'accordo su chi arrossisce per primo e chi arrossisce per secondo, appare proprio che quel rossore passi da un volto ad un'altro ad intervalli regolari e sempre a causa di alcune parole e forsi combinate dell'altro, insomma, questa si tratta di una guerra a chi fa arrossire per primo l'altro, ma questo crea della puccioseria (?) in sostanza, anche perché la piacevole e silenziosa compagnia del ragazzo è interessante e al contempo quasi significativa; forse sono le parole di lui che fanno scoparire per una manciata di secondi il sorriso della ragazza, ma che tenterebbe comunque di mostrarsi disinvolta, come se il solo pensiero non le facesse male, come se in realtà anche lei avesse una famiglia o qualcosa di simile: <Non ho nessuno che si preoccupi per me... Quindi non ho nessuno che mi dica quello che devo fare, cosa devo indossare o come cucinare, diciamo che in questo senso sono libera... Non ho nessuno che mi dica che una cosa sia troppo pericolosa o che mi sproni a continuare ad andare avanti, si, in sostanza non ho nessuno...> parole così cariche di signifato eppure dette con apparente facilità, cosa che in realtà non è per niente, ma non vuole smettere di sorridere solo per dare vittoria agli incubi e ai brutti sogni, non le piace perdere, e non perderà; <Tu invece? Hai qualche fratello o sorella maggiore?>

23:16 Shunji:
  [Monte dei volti di pietra] Lancia un'occhiata di traverso verso Kaoru, accigliandosi. Il volto si fa quasi più accigliato, ma non arrabbiato, per via della sua risposta. Sembra valutare ciò che l'altra ha da dirgli e non può non sentirsi un minimo a disagio. Non ha mai conosciuto qualcuno di "solo", in quel senso. Alla confessione dell'altra, non può che non rispondere se non con un <Mi dispiace..> Il volto andrebbe quindi a spostarsi su di lei. <Ora capisco perché vuoi aiutare gli altri> Direbbe, senza alcun sorriso. Gli occhi ambrati sono fissi nella direzione dell'altra, il volto burbero. Sospirerebbe poi, alla domanda dell'altra, passandosi il volto sulla mano. In contemporanea a quel gesto, si stenderebbe sulla pietra, stiracchiandosi. <Ho sette sorelle> Non l'ha mai detto a nessuno. Perché a quella ragazza sì e agli altri no neanche se lo chiede. Ma non vuole affrontare l'argomento. Non gli piace parlare di donne. Shunji scatterebbe allora in piedi, infilandosi le mani nelle tasche del giubbotto di pelle e fissando l'altra. Leggermente imbarazzato, arrossirebbe un poco, distogliendo lo sguardo. <Forza, ti accompagno a casa> Non è un ordine ma suona come tale. Non lo farebbe se fosse una situazione diversa, ma l'altra non ha nessuno ad aspettarla, a quanto dice. Così, sperando che l'altra lo segua, Shunji seguirebbe silenziosamente Kaoru, separandosi da lei solo nel momento in cui ritiene di doverlo fare. Ovvero quando l'altra sia arrivata. Poi se ne tornerebbe a casa, salutandola con un breve saluto. Non è un tipo di tante parole e forse, quella serata è stata fin troppo strana per lui. [END]

23:23 Kaoru:
  [Monte dei Volti di Pietra] Sorride nuovamente, in questo c'è qualcosa di più triste, contrastante con la sua solita felicità che ha dimostrato fino a quel momento in presenza del coetaneo, è solo colpa di quelle parole, che la portano arivivere brutti momenti o espreinze vissute nel corso della sua breve vità, essendo stata abbandonata non sa nemmeno chi siano i loro veri genitori, in sostanza non sa cosa fare, essendo forse anche fin troppo libera di scegliere quello che vuole; <Eh già... Non voglio che ci siano altre persone che soffrano come me, non mi va proprio giù...> eccola un'altra scintilla di verità che brilla nel cielo notturno di Konohua, andando a rischiarare un pco quello che è l'anime triste di una ragazzina sola dalla nascita, ma che continua a lottare per i propri sogni senza demordere. <Sette!? Ma così tante? E non ti annoiano mai? Povero Shunji-kun!> andrebbe ad aggiungere con una lieve risatina e con voce quasi come se lo stesse prendendo in giro, quasi, ma comuneu rimanendo gentile e dolce nei suoi confronti; <D-davvero!? Grazie grazie grazie! Sei il migliore!> e con questo si alzerebbe dal suo amato posticino per fare strada al ragazzo fino alla casa che un tempo apparteneva alla vecchia Hame, si speri che questo continui ad accompagnarla nonostante le chiacchiere di lei. [end]

Quando Shunji si annoia, seduto sulla sommità del monte dei volti di pietra, non ha idea di aver soffiato il posto preferito di Kaoru. La ragazza gli si avvicina e i due cominciano una conversazione che, nonostate il caratteraccio del ragazzo, va avanti pacatamente. Il ragazzo e la ragazza si conoscono meglio, finché non arriva il momento di salutarsi.