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Inuzuka Blood

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con Nahira, Namika

16:01 Nahira:
  [altura] Una splendida giornata di sole in quel di Konoha! Tempo perfetto per passare del tempo all'aria aperta o semplicemente per una passeggiata tranquilla senza pensieri. Ed è ciò che decide di fare la genin albina una volta terminate tutte le attività mattutine. Lei e la sua compagna canide si sono ormai dirette verso uno dei loro luoghi preferiti : il monte dei volti di pietra! Camminano tranquille senza badare al via vai costante delle strade affollate di gente e la stessa Nahira sembra già pregustarsi gli attimi che la attendono di li a pochi istanti osservandosi attorno con un lieve sorriso genuino. Il viso dai lineamenti morbidi è incorniciato da una cascata di capelli bianchi liberi dal cappuccio calato solitamente sul capo e che scendono fino a mezza schiena ricadendo in parte anche sul collo marchiato nella estensione sinistra da una cicatrice rossastra che corre perdendosi sotto il tessuto della casacca scura che fascia l´intero busto della giovane. Sulle guance spiccano di primo impatto le zanne rosse, simbolo di appartenenza al clan Inuzuka in contrasto con gli occhi cerulei , dettagli che donano alla ragazza un aspetto selvaggio degno del nome che porta. Sulla braccio destro spicca bel lucido il coprifronte di Konoha. Accanto alla ragazza zampetta allegramente Skoll, canide dal manto completamente nero la cui unica eccezione bianca risiede in una macchiolina che ricorda una luna proprio al centro del petto. Ha ormai sei mesi e continua di giorno in giorno a crescere sempre più forte. Gli occhi blu dell'animale si guardano attorno con curiosità mentre i passi del duo Inuzuka procedono fino a raggiungere l'altura sopraelevata del monte dei volti di pietra da cui la vista mozzafiato regala l'intero paesaggio del villaggio sottostante e le colline che ne circondano il perimetro dipingendo vallate alberi e natura fino all'orizzonte. Sostano ad un metro dal baratro con gli occhi fissi davanti e in un punto non ben precisato. Si godono istanti perdendosi in quella tranquillità fatta natura. [equip : guanti / schinieri / vambracci // portakunai fianco destro : 3xkunai - 3xshuriken // portaoggetti fianco sinistro: 3xbombacarta -3xbombaluce- 3xfumogeni - trasmettitore- x3filo di nylon - x3fuuda - tonico coagulante x3 -tonico recupera chakra x3 - veleno allucinogeno cosparso sulle armi//]

16:22 Namika:
  [Altura] Il Sole splende su Konoha, picchietta le strade del villaggio donandogli quella luce che, almeno agli occhi di Namika, lo rende ancora più casa del solito. Quest’oggi la quindicenne ha deciso di staccare un attimo dalla sua solita vita quotidiana prendendosi un po’ di tempo per se e, dunque, ha preso la decisione di andare sul monte dei volti di pietra, su quell’altura che le permette di stare un po’ in tranquillità fra i suoi pensieri, tranquillità che le possa permettere di comprendere meglio fino a che punto è arrivata e soprattutto cosa significa essere arrivati a questo punto. Perché si, ha finito tutte e cinque le lezioni in Accademia e adesso è l’esame per diventare Genin che l’aspetta, un esame che, se superato con successo, la porterà ad essere una vera e propria ninja del villaggio della foglia ed in quanto ninja, porterà sicuramente a delle responsabilità in più alla ragazza. I passi si muovono tranquilli, senza nessuna fretta, nel percorso che la porterà all’altura del monte, mentre le gambe accompagnano il ticchettio provocato dalle sneakers rosse con una falcata media. Gambe fasciate da un paio di pantaloncini corti e neri che le arrivano appena sopra il ginocchio e decisamente larghi, la parte superiore del corpo è invece coperta da una semplice maglietta bianca a maniche corte con al centro disegnato il simbolo del villaggio della foglia in rosso. Lo sguardo rimane basso, le braccia sono lasciate molli lungo i fianchi, mentre i capelli rosei e tenuti fin appena sotto le orecchie ondeggiano di qua e di là seguendo il ritmo di passeggiata della Deshi. Gli occhietti verdi rimangono fissi sui piedi e la testolina è completamente immersa nei suoi pensieri. Solamente quando i passi si arrestano lo sguardo viene alzato con un veloce movimento del collo, andando a ruotare a destra e a sinistra come se stessero cercando chissà cosa. <Sono arrivata.> Sussurra tra se e se lasciando andare un piccolo sospiro per poi, mentre continua ad osservare l’altura, arrivare con lo sguardo anche su Nahira. E se fosse una persona come tante altre non si soffermerebbe su di lei più di quel tanto, peccato che gli occhietti vanno a rivolgere la loro concentrazione sulle zanne rosse che ha sulle guance. Il naso viene leggermente arricciato alla radice, mentre il sopracciglio destro viene leggermente inarcato, come se la ragazza fosse sovrappensiero. <Uhm.> Mugugnerebbe tenendo sempre lo sguardo su di lei, ma soprattutto su quelle zanne che rappresentano gli Inuzuka.

16:35 Nahira:
  [altura] Gli occhi cerulei si soffermano sul paesaggio che le si palesa davanti mentre i sensi distendono il loro nervosismo a contatto con quella natura tanto ricercata presente solamente nel monte dei volti di pietra all'interno del villaggio. I pensieri corrono e Nahira non fa nemmeno caso al nuovo odore che le si presenta sotto il naso, forse persino troppo familiare perchè la faccia scostare da ciò che le passa per la mente. E' Skoll ad attirare l'attenzione della compagna umana nel momento stesso in cui avverte la presenza di qualcuno nei paraggi. Il corpo della canide si sposta rapidamente verso destra accostandosi al fianco della Inuzuka che in quel momento , sentendo i movimenti dell'altra ed il suo richiamo , volta lo sguardo verso la nuova arrivata su quell'altura assecondando alla vista anche il movimento del busto. <mhm?> scruta brevemente in direzione dell'altra senza però soffermarsi più di tanto, questo per non risultare invadente. Lo sguardo infine tornerebbe a voltarsi poco dopo verso il paesaggio mentre la voce si modulerebbe con un sorriso cordiale di modo che l'altra possa sentire e magari avvicinarsi. <Non credevo di incontrare qualcuno oggi.> il tono è cordiale e non manca di essere amichevole quanto basta. L'attenzione si sposterebbe nuovamente sulla ragazza. Anche Skoll la osserva senza perdere però il solito atteggiamento allegro da lupetta. <Buongiorno avventuriera.> aggiungerebbe con un cenno del capo ed il solito sorriso genuino. Ha incontrato tanta gente in quel luogo, uno dei suoi preferiti e che ha un grande significato anche per tutto il villaggio. Ovviamente si domanda cosa porti quella sconosciuta da quelle parti, ma solo il tempo sarà in grado di dare una risposta a tale quesito.[equip : guanti / schinieri / vambracci // portakunai fianco destro : 3xkunai - 3xshuriken // portaoggetti fianco sinistro: 3xbombacarta -3xbombaluce- 3xfumogeni - trasmettitore- x3filo di nylon - x3fuuda - tonico coagulante x3 -tonico recupera chakra x3 - veleno allucinogeno cosparso sulle armi//]

17:00 Namika:
  [Altura] Quel posto, quell’altura è uno dei pochi luoghi del villaggio in cui riesce a starsene un po’ da sola con i suoi pensieri visto che per le strade di Nonoha c’è sempre qualcuno che chiacchiera o semplicemente fa una passeggiata, non che le dispiaccia ovviamente, la vivacità di Konoha la mette sempre di buon umore, ma un po’ di tempo per se ha bisogno anche lei di prenderselo e la solitudine accompagnata dal paesaggio che si può vedere e scrutare dal monte le permettono di farlo e staccare un po’ la spina. Inspira a pieni polmoni quell’aria che le accarezza la pelle, mentre gli occhietti verdi rimangono fissi su Nahira, sguardo che però non risulta né troppo invadente né troppo distante. Dopo aver passato in rassegna la ragazza è sulla canide che la sta accompagnando che va a soffermarsi con lo sguardo, l’attenzione passa quindi sulla piccoletta e gli angoli della bocca vanno quasi automaticamente ad allargarsi ed alzarsi, staccando poi le labbra tra di loro e formando un tiepido sorriso sul volto della quindicenne. I suoi dubbi sono stati confermati più o meno, potrebbe davvero essere una Inuzuka, proprio come suo padre. I passi si muovono verso di lei, sono passi calmi, tranquilli, pazienti, passi che con loro non portano nessuna fretta o disagio, passi che iniziano a muoversi solamente quando è l’addestratrice a parlare. Sorride, di nuovo. <È la stessa cosa anche per me.> Dopotutto il suo obiettivo era quello di starsene in dolce compagnia dei suoi pensieri e di nessun altro, non poteva aspettarsi di trovare qualcuno oltre lei sull’altura. Il tono è amichevole, sveglio e spensierato, mentre lo sguardo è fisso sul duo Inuzuka a cui, a poco a poco, si sta avvicinando. <Buongiorno a te.> Va a dire una volta arrivata a circa tre metri di distanza da lei. Le braccia vengono incrociate sotto al seno ancora acerbo, mentre il peso viene spostato sulla gamba sinistra, permettendole di flettere leggermente quella destra. <Che ci fai qui?> Ovviamente no, lei mica si presenta giustamente. È dopo questa piccola domanda che entrambe le gambe vengono flesse, fino a portarla a sbilanciare il peso sui talloni e, dunque, ad appoggiare il fondoschiena a terra incrociando poi le gambe ed appoggiare sulle ginocchia i gomiti, mentre lo sguardo viene portato al paesaggio e completamente perso in esso. <Carino. Come si chiama?> Va a dire poi, ovviamente riferendosi alla canide e lanciandole una piccola occhiata, tornando poi su quello che si estende davanti a lei.

17:12 Nahira:
  [altura] Una sorta di discussione pare essere iniziata in quel luogo avvolto dal silenzio fino a pochi istanti prima. La albina nota il tono cordiale dell'altra e le successive parole vengono soppesate così come i gesti che accompagnano le frasi a cui si aggiunge una risposta al saluto precedente. Il viso dapprima voltato verso il paesaggio viene portato nuovamente in direzione della ragazza che nel frattempo si avvicina senza mostrarsi troppo preoccupata per la canide che continua a guardarla con curiosità. Altri a quel punto si sarebbero preoccupati o quanto meno avrebbero mostrato una sorta di timore nei confronti dell'animale, invece quella sconosciuta sembra non farci caso. Nahira nota quel sorriso tranquillo e l'odore che le sembrava familiare ora si fa più vicino. La stessa scia verrebbe analizzata dalla genin che, silensiozamente, andrebbe ad inspirare una buona quantità dell'aroma fino a portarla nel proprio apparato olfattivo al fine di analizzarne l'essenza che la incuriosisce. Ciò che l'altra potrà notare è quel gesto della albina nell'annusare l'aria lievemente. Un gesto che per la Inuzuka è normale, meno per altri. <E' uno dei miei luoghi preferiti. Ci vengo per allenarmi e per pensare. La natura aiuta molto..> risponde sincera spostando nuovamente gli occhi cerulei verso la ragazza che ora potrebbe essersi accostata a lei. Sposta nuovamente il busto per potersi voltare meglio. <Si chiama Skoll. E' la mia compagna canide.> sorride all'altra puntando lo sguardo verso il basso dove la lupetta è ferma proprio alla sua sinistra intercettandone lo sguardo per poi chinarsi e regalarle una carezza sul capo. Un gesto istintivo pieno di significato che viene accolto con allegria dalla scura. Dunque il busto verrebbe alzato e l'attenzione nuovamente focalizzata verso la sconosciuta. <Tu invece? Sei di Konoha?> le domanda con il solito tono amichevole sperando in una risposta. Ha già incontrato numerose persone in quel luogo, forse non è un caso che attiri tanti shinobi. Molte conoscenze le ha fatte proprio al monte dei volti di pietra! [equip : guanti / schinieri / vambracci // portakunai fianco destro : 3xkunai - 3xshuriken // portaoggetti fianco sinistro: 3xbombacarta -3xbombaluce- 3xfumogeni - trasmettitore- x3filo di nylon - x3fuuda - tonico coagulante x3 -tonico recupera chakra x3 - veleno allucinogeno cosparso sulle armi//]

17:39 Namika:
  [Altura] Il paesaggio, la solitudine, la tranquillità. Le piace tutto di quel luogo che le dona una strana spensieratezza e forse anche calma, calma che le serve per frenare un attimino quel carattere esuberante e focoso che si ritrova. Gli occhietti verdi si spostano di qua e di là sul paesaggio senza cercare nessun punto preciso, ma, piuttosto, perdendosi in quell’immensità che le si presenta davanti. Lo sguardo va poi a posarsi su Nahira non appena la sua voce le arriva alle orecchie. La osserva ancora per qualche secondo, questa volta posando l’attenzione anche sul coprifronte della foglia che porta al braccio destro e sorridendo nuovamente. <Per me è più o meno la stessa cosa.> Più o meno perché no, lei ancora non si allena. <Per pensare è sicuramente uno dei luoghi più adatti a Konoha. Sai, come hai detto tu, la natura e la solitudine ti permettono di stare un po’ in pace con te e te soltanto.> E su questo non ha nessun dubbio. Gli occhietti verdi si muovono ancora di qua e di là e finalmente, poco dopo, si posano sulla canide che fa da compagnia alla Genin. Osserva anche lei per qualche istante, per poi uscirsene con un: <Ah, quindi è una femminuccia.> Esclama poco dopo andando ad allargare un mezzo sorriso. <Ciao bella.> Un saluto semplice diretto a Skoll, un saluto amichevole ed energico e mentre lo dice la mano destra tenterebbe di andare ad abbassarsi e posizionarsi appena sotto il naso dell’animale con il preciso intento di farle annusare il suo odore. Annuisce poco dopo, tornando con lo sguardo sulla ninja. <Si, di Konoha.> Si limita a dire per poi prendere un bel respiro portando dentro di se l’aria fresca che scorre sull’altura. <Sono ancora una Deshi, tra poco dovrei dare l’esame teorico.> Altro piccolo respiro. <Com’è essere un ninja? È bello? È figo come dicono?> Va a chiedere alla ragazza con, nella voce, quelle sfumature di curiosità e interesse che si mischiano alla sua sicurezza ed energia per poi cambiare quasi subito argomento. <Immagino che tu sia una Inuzuka, invece.> Va a dire alzando il braccio sinistra e indicando con l’indice della mano destra il suo volto, facendo un preciso riferimento alle zanne rosse che ha impresse nelle guance.

18:03 Nahira:
  [altura] Alle prime parole vengono aggiunte altre risposte che vengono bene ascoltate dalla genin che scosta lo sguardo dal paesaggio di fronte a se per focalizzarsi solo ed unicamente sulla sconosciuta che ha di fianco. Busto che andrebbe a spostarsi avendo ora la ragazza frontalmente in liena d'aria. Sorride notando una certa dose di energia nella deshi che esprime il suo pensiero riguardo quel luogo nel quale si stanziano. Concetti condivisi molto più di quanto sembri. La Inuzuka si ritrova ad annuire osservando l'altra che non si fa remore di avvicinarsi alla canide per fare annusare la sua mano. Gesto a cui Skoll si avvicina per percepire lo stesso odore che fiuta anche Nahira. Un odore che sembra quasi familiare, stranamente. <Si, esattamente.> annuisce con soddisfazione. Fa sempre piacere quando qualcuno si riferisce in quel modo al proprio legame speciale. C'è qualcosa comunque che incuriosisce entrambe le Inuzuka e ciò spinge la genin a continuare quella discussione evitando troppa formalità. Chiamatelo istinto! <Strano, non ti ho mai visto da queste parti eppure il tuo odore non mi è nuovo...> commenta lei comprendendo che l'altra è una allieva di konoha. <E' familiare.> puntualizza lei pensierosa non comprendendo bene questo cosa voglia dire. <Essere ninja...Vediamo. Non è una pacchia di certo.> la osserva e l'espressione si tinge molto più seria. Ha avuto modo di comprendere molte situazioni, alcune proprio grazie alla doppia vita da anbu. Semplice e divertente non è esattamente la vita dello shinobi. <Ognuno intraprende questo sentiero per un motivo ben preciso. Persino io ne ho uno.> E molti ormai l'avranno anche capito. La volontà del fuoco brucia nelle sue vene e più di una volta ha dimostrato la sua voglia di difendere gli altri e costruire il cambiamento per evitare che certi errori del passato si ripetano. <Tu perchè vuoi diventare ninja? Cosa ti spinge ad intraprendere questa carriera?> le domanda. Un quesito che potrebbe aiutarla a comprendere meglio se stessa e la scelta che sta per intraprendere. Infine un sorriso smorza quella tensione nel momento stesso in cui l'altra le fa la domanda cruciale. <Si. Sono Nahira Inuzuka... figlia di Hana Inuzuka, jonin della foglia.> Si presenta chinando il capo con il sonseguente movimento del busto in avanti formando un inchino rapido e veloce. Non il suo ma forse il nome della madre potrebbe ricordarle qualcosa, del resto è una shinobi sempre in missione e un ninja di alto calibro all'interno del clan. Ipotizza che siano i tatuaggi ad averla ispirata o forse la presenza di Skoll. Infine Sorride verso la deshi attendendo risposta. [equip : guanti / schinieri / vambracci // portakunai fianco destro : 3xkunai - 3xshuriken // portaoggetti fianco sinistro: 3xbombacarta -3xbombaluce- 3xfumogeni - trasmettitore- x3filo di nylon - x3fuuda - tonico coagulante x3 -tonico recupera chakra x3 - veleno allucinogeno cosparso sulle armi//]

18:29 Namika:
  [Altura] È non appena il vede il naso umido di Skoll muoversi che lascia andare un piccolo sorriso sul volto per poi allontanare la mano e tornare ad appoggiare il rispettivo gomito sul rispettivo ginocchio. Gli occhietti verdi rimangono fissi sulla canide, canide che scruta e di cui osserva i movimenti in un modo che ha quasi del tenero e del dolce. La sua attenzione viene richiamata su Nahira dalle sue parole e non può che arricciare il naso alla radice curvando leggermente le labbra. Si prende tutto il tempo per rispondere, lasciando andare dapprima un piccolo sospiro per poi schioccare velocemente la lingua sul palato producendo un leggero rumore che si diffonde attorno a lei. <Mmh.> Inizia mugugnano per poi riprendere un attimo dopo. <Potrebbe essere perché ho addosso un po’ di odore di mio padre, un Inuzuka. Akio, Jonin.> Dopotutto vivono insieme ed è inevitabile che, condividendo la stessa casa, abbiano più o meno odori simili sebbene non uguali. Rivela, dunque, le sue origini e il nome di suo padre che potrebbe risultarle conosciuto. Un attimo dopo il discorso si sposta sull’essere ninja e non può che abbassare leggermente lo sguardo interrompendo quel contatto con la figura della Genin e posandosi, piuttosto, sullo spettacolo che riesce ad osservare dall’altura. Il motivo che la spinge a diventare un ninja è lì, dentro di lei, che risuona ogni mattina nella sua mente puntuale come non mai. È un motivo che, a differenza di molti altri, non è nobile, né tantomeno coraggioso, è un motivo egoista che, ancora, non riesce a rivelare a qualcuno che non conosce il suo passato, è sua madre e la sua ricerca. <Non lo so, ancora. Forse volevo seguire solamente la strada di mio padre.> Mente tenendo lo sguardo basso, la voce è meno sicura ed energica del solito e le spalle sono leggermente curve in avanti. Il labbro inferiore è stretto tra i denti, le dispiace mentire dopotutto, soprattutto ad una che fa parte dello stesso clan da cui discende. <A te, piuttosto, cosa ti ha spinto a diventare una ninja?> Va a chiedere alzando lo sguardo verso di lei, con un leggero sorriso sul volto, cercando di spostare l’argomento da lei alla Genin. <Hana uhm.> Sussurra successivamente alzando gli occhietti verdi al cielo alla ricerca di quel nome nella sua testolina. Annuisce poco dopo, segno che, a quanto pare, ha capito chi è. <Il nome mi dice qualcosa.> Direbbe andando ad allargare un piccolo sorriso nella sua direzione. <Comunque Namika, piacere.> Si presenta poi, allargando il sorrisetto ad un sorrisone a trentadue denti.

18:43 Nahira:
  [altura] Ascolta con interesse le parole che la raggiungono. Non può negare di essere incuriosita da quell'incontro inaspettato. <Oh ecco, forse è proprio per questo> esclama lei nel sentire la risposta a quel quesito che tormenta sia lei che la lupetta. <Akio...un nome già sentito> probabilmente infatti sua madre e il padre di lei fanno missioni assieme, chi lo sa. Nel sentire la risposta successiva Nahira non può che sorridere mantenendo quella espressione entusiasta che la caratterizza. <Seguire la strada di tuo padre...un ottimo inizio! Non preoccuparti per ora di cosa ti aspetta il destino, lo scoprirai a momento debito.> commenta notando una certa titubanza negli atteggiamenti dell'altra. Lei stessa ha scoperto che il padre con cui viveva è in realtà un padre adottivo e che quello vero è vissuto anni lontano da lei e dalla madre. Probabilmente nemmeno sapeva della sua esistenza! Hisoka Nara, c'era da aspettarselo! Prende il tempo per elaborare una risposta che possa essere soddisfacente sia a lei che alla curiosità della ragazza. La osserva ed il tono con cui modula la voce è tranquillo, amichevole. <Beh vedi io voglio proteggere il villaggio ed i suoi abitanti. Voglio far si che eventi del passato non capitino di nuovo.> sospira ripensando alle guerre ed innumerevoli vite strappate. Complotti ed assassini, sete di potere. <Noi possiamo essere il cambiamento.> spiega lei animata dalla volontà del fuoco, la stessa che brucia nei ninja del passato. <Piacere di conoscerti Namika.> le fa un lieve cenno mostrando la sua felicità verso l'altra. L'ultimo Inuzuka con cui aveva avuto il piacere di parlare non lo vede da mesi ormai, vedere una faccia nuova ed un nuovo odore è sempre un onore per la Inuzuka che risente nell'altra qualcosa di vicino anche se si sono praticamente conosciute da una manciata di minuti. <Se avrai bisogno di una mano puoi contare su di noi> continua il suo dire alludendo a quella risposta anche Skoll con cui fa coppia fissa, anime in totale simbiosi. <Per qualsiasi cosa. Del resto sei una Inuzuka no?> Le scocca una occhiata soddisfatta. Non può certo non aiutare una sua simile.[equip : guanti / schinieri / vambracci // portakunai fianco destro : 3xkunai - 3xshuriken // portaoggetti fianco sinistro: 3xbombacarta -3xbombaluce- 3xfumogeni - trasmettitore- x3filo di nylon - x3fuuda - tonico coagulante x3 -tonico recupera chakra x3 - veleno allucinogeno cosparso sulle armi//]

19:09 Namika:
  [Altura] Annuisce convinta alle prime parole della Inuzuka, molto probabilmente è proprio per l’odore del padre che risulta famigliare. Scrolla le spalle per poi sorridere alle parole su Akio dette da Nahira e lasciare perdere quel piccolo discorso, concentrandosi piuttosto su altro, sull’essere ninja e su quello che l’ha portata ad entrare all’Accademia e spingersi fino al punto di stare per compiere l’esame Genin, su sua madre, Umeka, scomparsa in missione. Vuole trovarla e riportarla a casa e si, lei ci spera che dopo tutti quegli anni sia ancora viva e che non abbia perso la vita in quella missione lontano da Konoha, lontano dal suo villaggio. Scrolla le spalle, prendendo un bel respiro e cercando di scacciare quel pensiero lontano dalla sua mente, lontano da quell’altura e dall’entusiasmo di Nahira e Skoll che non vuole assolutamente intaccare. Ci penserà poi, questo è poco ma sicuro. <Mmh, il destino.> Sussurra tra se e se non convinta. Perché no, non è completamente convinta che il destino esista, che sia lì, che tutta la loro strada sia già stata decisa. Se ci credesse molto probabilmente si sentirebbe rinchiusa e no, non è da lei, preferisce credere al “Carpe Diem” e vivere al presente, essendo lei stessa il perché delle sue scelte. Ma questo è un discorso troppo complesso e troppo lungo per essere affrontato adesso con la Inuzuka, magari, un giorno, se ne presenterà l’occasione, ma per adesso si concentra più su altro, più sulla ragazza che le sta vicino. Annuisce, dunque, muovendo la testolina e facendo ondeggiare con lei anche i capelli rosei non appena sente il motivo dell’albina. <È un motivo davvero nobile.> Commenta per poi prendere un bel respiro e continuare un attimo dopo. <E coraggioso, soprattutto.> Dice per poi allargare gli angoli della bocca in un sorriso entusiasta. <Ce la farai sicuramente.> Esclama andando a strizzare un occhiolino amichevole verso la ragazza e si, quello che dice lo pensa davvero perché quel legame che inizia già a sentire con Nahira le permette di fidarsi, almeno un pochettino, di lei e dei suoi ideali. <E lo saremo.> Dice andando a concludere così la frase appena pronunciata dalla Genin sul cambiamento. Il sorriso è sempre dipinto sul volto, un sorriso sicuro, convinto e sicuramente vero e profondo, mentre nella voce c’è sempre quell’esuberanza ed entusiasmo che sono tipici di lei. <Oh, grazie.> Sorride, ancora. <E voi potrete contare su di me, quando volete sono qui.> Muove così gli occhietti verdi prima sulla ninja della foglia e poi su Skoll, sorridendo anche a lei.

19:47 Nahira:
  [altura] In un certo senso quell'odore familiare aumenta l'entusiasmo ma soprattutto la tranquillità di Nahira mentre lei e Namika parlano sincere avendo ormai allontanato l'aspetto più formale della chiacchierata gettandosi argomenti molto più personali. L'albina osserva la ragazza che sembra molto pensierosa ma che nonostante questo non si fa remore di mostrare quel lato di carattere entusiasta forse dettaglio molto in comune con la stessa genin. <Non temere troverai ben presto legami su cui fare affidamento.> tenta di rassicurare la konohana. Non sa cosa le passi per la testa ma di certo non può non aiutarla, è del tutto normale essere sovrappensieri. Del resto si ricorda del periodo in cui da deshi aveva molti dubbi, non può dire di averli spianati in toto, ma qualcosa ha già sistemato. Sorride infine sorpresa dalle parole che la raggiungono tra capo e collo, inattese. Lei del resto si è sentita più volta descrivere come l'erede della volontà del fuoco, anche se ogni volta è sempre titubante. <Ti ringrazio...ma questo è solo il mio volere ninja.> risponde lievemente imbarazzata per le parole sincere della deshi. Non vuole che sembrino frasi fatte ma la pura verità come del resto è effettivamente. La mano destra va a muoversi sul capelli candidi in un gesto quasi nervoso mentre Skoll emette un lieve verso di assenso scodinzolando allegramente passando in rassegna il volto delle due consanguinee. Sembra essere d'accordo su quanto detto da Namika. Chi meglio di un Inuzuka può essere il cambiamento? Dunque un leggero silenzio cade nuovamente, rotto dalle parole di Nahira che si scioglie in un altro sorriso. Quella ragazza le sta davvero simpatica e a primo impatto non può che cogliere una certa sintonia. Infine sono le sue parole che tentano di raggiungere Namika provando a modulare un invito gentile ed amichevole. <Si sta facendo ora di cena. Vuoi tornare al villaggio? Ti offro una scodella di ramen, conosco un bel posto...> Una proposta solare quella della Inuzuka che, notando il tempo che avanza, tenta di invitare la ragazza a mangiare qualcosa. Se l'altra decidesse di seguire il duo Inuzuka allora i passi della genin si dirigerebbero verso il villaggio e , tra qualche chiacchiera ed un pasto caldo, le due passerebbero la serata. [end]

20:06 Namika:
  [Altura] La sintonia c’è, è presente tra le due o meglio tre, e sicuramente Namika non può ignorarla. Sarà perché entrambe discendono dal clan Inuzuka, sarà perché condividono quel lato del carattere solare ed entusiasta, potrebbe essere per questi motivi così per altri mille che non hanno ancora avuto modo di scoprire. Sta di fatto che c’è e lei vuole tenerne conto. Scrolla le spalle velocemente, andando a chiudere per un attimo gli occhietti verdi cercando un po’ di pace in quel luogo che le piace così tanto, per poi andare ad aprirli un attimo dopo e a posarli sulla ragazza. <Speriamo.> Sussurra velocemente andando a sciogliere le gambe da quell’incrociatura a cui le aveva sottoposte appena arrivata sul monte, per poi piegarle spingendo su di esse il peso e alzando il fondoschiena da terra, stendendole a poco a poco, sempre di più fino ad arrivare in posizione eretta e naturale. Le braccia si incrociano al petto e le gambe vengono per un attimo sciolte per poi portarsi nuovamente su Nahira e farle un altro sorriso deciso e convinto, posandosi un attimino dopo su Skoll che scodinzola allegramente. <Anche lei è d’accordo.> Dice immediatamente facendo un veloce occhiolino alla canide. Lascia poi andare un sospiro, un sospiro tranquillo che porta con se tutte le preoccupazioni che la Deshi ha addosso, togliendole momentaneamente dalla sua mente. Alle successive parole della Inuzuka non può che allargare nuovamente un sorriso, simile a quelli che ha stampato in faccia da quando ha incontrato il duo. <Mmh.> Mugugna per poi uscirsene con un semplice: <Aah, se proprio insisti mi toccherà venire.> Commenta fintamente scocciata, per poi iniziare a muovere qualche passo con la Genin e la canide. <FINALMENTE SI MANGIAA!> Esclamerebbe felice come una Pasqua – giusto per essere in tema – per poi girarsi nuovamente verso Nahira. <La prossima volta offro io.> Lo dice chiaro e tondo, con un tono che non ammette repliche o negazioni. Detto questo si incamminerebbe verso il villaggio, pronta per una bella ciotola di ramen caldo e chiacchiere. [end]

Nahira e Namika si incontrano casualmente sul monte dei volti di pietra. Da una discussione prettamente formale si passa a discorsi più personali nei quali le due si riconoscono come consanguinee. Rimpatriata Inuzuka? Può darsi!