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Negozio di armi

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con Giusca, Hiroki

19:37 Giusca:
  [Centro] E' una giornata abbastanza tranquilla e per fortuna non piove. In questi giorni si è preso un bel po' di acqua e non si sa come, ma non si è nemmeno raffreddato un pochino. C'è solo qualche nuvola nel cielo, il quale comincia a diventare scuro mentre il sole cede il posto alla luna candida. Il giovane ramato passeggia per strada con passo lento e tranquillo. Oggi aveva voglia di partecipare un po' di più alla vita frenetica del villaggio, magari per conoscere qualche faccia nuova. Indossa come suo solito un kimono viola che raggiunge le caviglie e le cui maniche lunghe sono arrotolate per consentirgli dei movimenti più fluidi. In vita esso è stretto da una fascia che comincia a sfilarsi leggermente, arrotolata per ben due volte e stretta in un nodo. Dallo scollo del kimono si intravede una maglia nera a rete che lascia il petto libero di respirare. Ai piedi invece dei calzari ninja di colore blu aperti nella parte anteriore. I capelli rossi e mossi sono tirati tutti indietro, il ciuffo infatti non copre la fronte ampia e spaziosa solcata dalle rughe di espressione, ma è bloccato dal coprifronte di Kusa, segno distintivo del fatto che sia un Ninja. I suoi occhi cangianti scrutano attentamente la folla che passeggia per strada. Chi fa una passeggiata tranquilla e chi invece ha un passo spedito. Giusca invece procede lentamente, portando in braccio la sua piccola marionetta in legno d'allenamento, dalla quale non si è mai separato, ad eccezione di un piccolo avvenimento successo di recente e che l'ha confuso non poco. L'espressione del viso è pacata, un piccolo sorriso è stampato sulle labbra sottili e conferisce al ragazzo un'espressione dolce e simpatica. Nessun tipo di tensione nei suoi muscoli e nessun pensiero particolare nella sua testa. Ha solo tanta voglia di fare qualcosa di diverso.

19:41 Hiroki:
  [Centro|negozi] Mani infilate nelle tasche della tuta color blu scuro.I passi sono scanditi,di tanto in tanto,gli stivali ninja scoperti sul davanti,impattano qualche sassolino calciandolo a qualche metro di distanza.Il naso è rivolto verso il basso,così come la testolina.Le labbra si arricciano sotto la punta del naso,il volto sembra perplesso.Non indossa la mantella,il tempo oggi sembra reggere,le nuvole ricoprono il cielo di kusa,nel quale la luna è gia bella che alta.I passi del giovane deshi lo conducono al centro cittadino,dove nei diversi cerchi arriverà a trovare quello che gli interessa maggiormente.Ovvero quello pieno di negozi di qualsiasi genere,special modo botteghe d'armi ma anche bancarelle abusive,tutto pur di risparmiare.Il centro è affollato,il marmocchio andrebbe ad alzar la testa,scansando cittadini,animali e biciclette.Le insegne illuminano il percorso,attirando clienti.‹dannazione›avanza verso il primo negozio d'armi che gli capiterà a tiro.

20:06 Giusca:
  [Centro] Continua a camminare facendosi largo tra il via vai di gente e cercando di studiare i visi in cerca di qualcuno conosciuto. Passo lento, respiro calmo, con la marionetta distesa tra le braccia e stretta al petto, come fosse un bambino. Lampadari ai lati delle strade che illuminano il tutto con una fioca luce, creando un'atmosfera rilassante. Di tanto in tanto si ode il chiacchiericcio di alcuni bambini, che giocano per strada, mentre le vetrine dei negozi mettono in mostra la merce migliore. Non trova nessuno che conosce, in realtà sperava di rivedere Hajime o Hikari, ma non è così. Solo estranei. Tra l'altro nessuno lo degna di uno sguardo, sono tutti indaffarati con i bustoni della spesa o per altri motivi. Viene attratto da una vetrina di un negozio di armi, shuriken e kunai in prima fila con i relativi prezzi scritti di fianco. Altre armi, sconosciute a Giusca, dalle dimensioni imponenti, poste poco più dietro. Si guarda intorno, portando il capo e di conseguenza il suo sguardo a destra e a sinistra. Viene incuriosito dalla presenza di un bambino, molto più basso di lui, con i capelli neri e una tuta blu scuro. Sembra essere interessato alla stessa vetrina. Si avvicinerebbe lentamente per non spaventarlo. <Hey, ti piacciono quelle armi?> direbbe con voce calma giusto per fare due chiacchiere.

20:14 Hiroki:
  [Centro|negozi] Lo sguardo scruta l'ambiente circostante,soffermandosi sulle insegne o sulle vetrine.Mancina che delicatamente esce dalla tasca passando tra i capelli corvini,liberandone la vista dell'occhio coperto da qualche ciocca.Questi sono i giorni di preparazione all'esame finale per diventare genin di kusa.L'attesa dura da un paio di giorni,e ancora non sa quando il giorno atteso quando sia.Anzichè star con le mani in mano,dopo aver ripetuto nel pomeriggio un po di tecniche e un po di teoria,questa sera darà forma al suo equipaggiamento.La lista della spesa è nella mente del marmocchio.Sovrapensiero arriva vicino ad un negozio di armi,scrutandone la vetrinetta che sfoggia armi di ogni genere.Una ragazzo dai capelli rossi si avvicina lentamente<in realtà non mi piacciono molto>schivo non conoscendolo rimane sul vago,finche gli occhi blu del dodicenne non colgono tutti i particolari del suo interlocutore,coprifronte ed una marionetta<tu invece quel kimono da dove lo hai rubato?>domanda sorridente per poi senza attendere una risposta si avvia verso l'entrata del negozio.

20:26 Giusca:
  [Centro] Ecco, il corvino si volta verso Giusca e inizia a osservare ogni piccolo particolare con i suoi occhi blu. Risponde in maniera molto vaga alla domanda innocua del ramato, probabilmente perché non conoscendolo non si fida. In ogni caso fa bene, soprattutto per l'età che ha è un bene, non bisogna fidarsi degli sconosciuti o almeno di alcuni. L'ironia del bambino lo coglie di sorpresa. Non si aspettava una domanda retorica del genere. In realtà non capisce cosa abbia di male il suo kimono. Il tessuto è morbido e al contatto con la pelle provoca una sensazione piacevole e fresca. E' vero è un po' scomodo per determinati movimenti, ma d'altro canto è elegante. In ogni caso preferisce stare al gioco del ragazzino. Alla fine ha capito che spesso non si dicono le cose per cattiveria, ma solo per farsi due risate. Al che porterebbe il suo busto in avanti, così che la sua bocca possa avvicinarsi all'orecchio dell'altro. <L'ho rubato da un negozio qui intorno, ma non dirlo a nessuno> direbbe a bassa voce lasciando che la bocca poi si apra tutta per liberare una risata di gusto. Una volta tornato nella posizione iniziale direbbe curioso <Che ci fai qui?> visto che è un po' tardi per bambini della sua età stare ancora in giro per il villaggio.

20:36 Hiroki:
  [negozio d'armi] Il mercnte d'armi è un nonnetto magrolino,calvo con una barba a punta di colore bianco,siede dietro al bancone impugnando un bastone ricurvo sul manico<buonasera nonnino>verbia sorridente,se ve lo state chiedendo beh no!non è suo nonno.Lo sguardo spazia all'interno in lungo e in largo.Le parole sussurrate all'orecchio lo riportano all'attenzione del ragazzo<bene,allora quando finiamo qui mi porti che ne voglio uno anch'io>qualch> altro passo portandosi al centro del locale,le mani sfiorano qualche kunai lasciato in delle cassette di legno<mmm vediamo..>schiocca l'indice ed il pollice.<allora,mi servirebbe un porta kunai e shuriken,un porta oggetti,copri braccia guanti..insomma tutta quella roba li>si gira verso il ragazzo inkimonato facendogli un occhiolino,magari facendogli capire cosa stesse facendo<che dici ehm>schiocca ripetutatamente le dita invogliandolo a pronunciare il suo nome<quanti kunai,shuriken e roba del genere compro?>attende quindi una risposta,portando le braccia conserte dando l'impressione di essere pensieroso.

20:47 Giusca:
  [Centro] Segue il ragazzino all'interno del negozio, rimanendo a qualche passo di distanza. Un uomo anziano è il proprietario del negozio senza capelli e dalla folta barba bianca. <Va bene> risponde accennando un sorriso, mentre lo osserva porsi al centro del locale intento ad ammirare la merce esposta. Il suo modo di fare sicuro e per niente timido, quasi come fosse un adulto. E invece no, è solo un piccolo ragazzino intorno ai dodici anni. Fa una lista bella lunga di tutto quello di cui ha bisogno, come se si stesse preparando a qualcosa di importante. Per non parlare dell'occhiolino che viene rivolto al rosso, assolutamente inaspettato. <Ti consiglio sei kunai e tre shuriken, comunque puoi chiamarmi Giusca. Tu invece?> direbbe con voce pacata. Alla fine in un porta kunai se non ricorda male non può inserire più di 9 oggetti. Quindi tanto vale non esagerare.

20:53 Hiroki:
  [negozio d'armi] Il vecchietto lascia la sua posizione,forse era li da un quarto di secolo,aspettando che effettivamente qualcuno andasse a comprargli la merce.Tornerebbe quindi con diversi modelli di ciò che il deshi aveva precedentemente richiesto.<mmm>l'indice si porta all'altezza del mento,scuote il capo<no..no questi vendili pure a qualche altro,voglio roba comoda e funzionale>verbia con tono prepotente,per poi accorciare la distanza con l'altro sussurandogli all'orecchio comprendo il labiale con la mano<non è che ci capisco molto di armi,o equipaggiamento,ma ho paura che questo mi vede come ragazzino e cerca di fottermi>praticamente gioca d'astuzia.Recepisce il nome dello shinobi per poi rispondere allargando il sorriso e guardando la sua marionetta<e lei o lui ha un nome?>indica la marionetta per poi puntare il pollice verso di se sempre con la stessa mano<io mi chiamo Hiroki>.

19:33 Giusca:
  [Centro] Continua a guardare tutta la scena, il vecchietto che si allontana momentaneamente dalla sua posizione per tornare con quanto richiesto dal piccolo ragazzino e la risposta dello stesso circa la merce mostrata. Non è per niente soddisfatto e lo si capisce dalle sue parole prepotenti e un po' maleducate, considerata la differenza di età tra i due, e anche dall'espressione del suo viso. Poi lo vede avvicinarsi e sussurrargli qualcosa all'orecchio. Alla fine era tutto un piano per cercare di non farsi prendere in giro dal mercante, data l'inesperienza, giustificata, circa le armi, la qualità di esse e il prezzo. Perfino lo stesso Giusca, più grande di lui di un bel po' di anni, non ne capisce poi così molto. Per questo motivo gli porge un piccolo sorriso. <Non ha ancora un nome, me l'hanno già chiesto in passato, ma ho preferito non darglielo> risponderebbe con tono pacato, mantenendo sul viso un sorriso dolce e simpatico al tempo stesso che sono soliti caratterizzarlo. <Piacere mio Hiroki> aggiungerebbe lasciando con la mano destra la marionetta per porgerla al bambino in segno di presentazione per poi sussurrare a sua volta all'orecchio dell'altro <Penso che i prezzi siano abbastanza buoni se rapportati alla qualità>

19:46 Hiroki:
  [Negozio d'armi] L'indice strofina sul mento,mentre un pò di interrogativi assalgono il deshi.Arriccia le labbra,nel mentre il nonnino ritorna questa volta con un bel porta oggetti<visto nonnino che ci vedi ancora bene?!>schiocca la lingua ritornando sul genin,osserva ancora quel kimono carpendone i dettagli<sai dovremmo proprio andar a prenderne uno simile>strizza gli occhi aggiungendo <ovviamente di colore diverso>un ghigno malefico si dipinge in volto.La mancina affonda all'interno della mantellina estraendo un sacchettino con diverse monete al suo interno,lo poggia sul bancone del mercante<qui ci sono tutti i miei risparmi>andrebbe quindi ora a capovolgere quel sacchetto facendo uscire i soldi. <allora Giusca cosa mi racconti?>domanda mentre finisce di completare la spesa.

20:01 Giusca:
  [Centro] Hiroki aspetta impaziente nuovamente l'arrivo del nonnino, il quale ora torna con un porta oggetti di qualità nettamente superiore. I modi di fare del bambino però sono un po' troppo eccessivi per i gusti di Giusca, ma è piccolo, avrà modo di imparare con il tempo, almeno si spera. Poi lo vede nuovamente interessarsi al suo kimono, apprezzandone la stoffa ma non di certo il colore viola, forse per lui un po' troppo esagerato, ma che agli occhi di Giusca risulta poco banale invece e diverso da tutti gli altri. Ma c'è da precisare che l'acquisto di questo kimono è stato fatto solo per una ragione specifica, perché quelli vecchi si sono rovinati e ne aveva urgentemente bisogno. Quindi, morale della favola, non ci ha fatto nemmeno poi così tanto caso al colore e ha preso quasi il primo che ha trovato e che poteva permettersi. Si lascia sfuggire una risata alle affermazioni del corvino, ha un caratterino davvero particolare. E' piccolo, ma peperino. Ne farà di strada se continua così, ma deve anche imparare a non esagerare o potrebbe trovarsi in brutte situazioni. Osserva i suoi movimenti, la mano che estrae il sacchetto pieno di monetine che vengono poi riversate tutte sul bancone del negozio. <Nulla di che, ero qui in giro giusto per fare una passeggiata e per liberare un po' la mente> replicherebbe socchiudendo gli occhi dolcemente e usando un tono di voce amichevole. Una volta terminata la spesa, lo saluterebbe portando la sua mano destra ancora libera sulla nuca del giovanotto per scompigliargli la criniera. <Ora devo andare, ci vediamo in giro e fai attenzione, torna a casa che è tardi>. Alla fine la differenza di età lo porta a comportarsi in maniera premurosa nei confronti dell'altro, nonostante, probabilmente, sappia badare già abbastanza a se stesso. <Ciao Hiroki>. Si volterebbe, dirigendosi fuori dal negozio per poi tornarsene a casa con passo lento, ammirando ancora il via vai di gente e stringendo al petto la marionetta. [End]

20:10 Hiroki:
  [Negozio] Il vecchietto,che sicuramente ne avrà visti tanti in vita sua,non da molta soddisfazione al nanerottolo,magari l'importante per lui è vendere la merce<si compro tutto>annuisce al mercante mentre con le mani inizia già a sistemarsi il porta oggetti dietro la schiena,stessa cosa con il porta kunai&sshuriken ma sul lato opposto,infodera le armi,mentre la mano di Giusca affonda nei suoi capelli scompigliandoli,fa spallucce<cosa ci stava un insetto?>domanda con tono ironico circa quella mossa nei capelli<a presto>saluta lo shinobi alzando la testa con un cenno del capo<avrò anch'io un kimono sicuramente più bello>sussurra senza curarsi di essere ascoltato.Una volta pagato e preso tutto l'occorrente,uscirebbe dal negozio sgattaiolando nei vicoli di kusa,chissà alla ricerca di quel negozio che vende kimoni di poco gusto.[end]

Giusca e Hiroki si conoscono per la prima volta in quanto stanno osservando la stessa vetrina del negozio di armi. Iniziano a parlare e Hiroki chiede qualche consiglio su cosa comprare.