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Rosso, Bianco, Nero

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con Nahira, Giusca

12:27 Nahira:
  [Monte] Ha bisogno di pensare la Inuzuka. Ha bisogno di fare mente locale su quanto scoperto da lei e Furaya il giorno prima dopo aver incontrato il fantomatico padre biologico che prende il nome di Hisoka Nara. Sono molti i dubbi e ancora di più le preoccupazioni che attanagliano la genin che per allontanarsi dal villaggio e quel caos che la opprime già normalmente ha deciso di salire fino all'altura estrema del monte dei volti di pietra. Da lassù si è messa ad osservare il paesaggio che le si stanzia di fronte a circa un metro dal baratro roccioso. Gli occhi cerulei sono fissi in un punto imprecisato oltre l'orizzonte e le immancabili zanne rosse tatuate sulle guance, simbolo di appartenenza al clan Inuzuka, rendono quello sguardo intenso ancora più selvaggio. Il viso dai lineamenti morbidi è incorniciato da una cascata di capelli bianchi che scendono fino a mezza schiena ricadendo anche su parte del petto fasciato da una felpa scura provvista di cappuccio foderato di pelliccia bianca abbinato ad un paio di pantaloni neri aderenti fasciati all'altezza delle caviglie e su cui sono poste, una per ogni coscia, la sacca porta oggetti e quella porta armi da lancio. Sandali ninja ai piedi e un paio di guanti mezzedita provvisti della solita placca metallica sul dorso a coprire le mani. Sul braccio destro della albina spicca bel lucido il coprifronte di Konoha. Accanto alla ragazza si erge Skoll, simil lupa dal manto completamente nero la cui unica eccezione bianca risiede in una macchiolina che ricorda una luna proprio al centro del petto. Ha ormai sei mesi e sono lontani i tempi in cui da cucciola poteva farsi portare in giro dalla albina. Ma questo non sembra turbare per niente l'animale che, sedutosi di fianco alla ragazza, contempla il paesaggio beandosi di quella vista. [equip : guanti / schinieri / vambracci // portakunai fianco destro : 3xkunai - 3xshuriken // portaoggetti fianco sinistro: 3xbombacarta -3xbombaluce- 3xfumogeni - trasmettitore- x3filo di nylon - x3fuuda - tonico coagulante x3 -tonico recupera chakra x3 - veleno allucinogeno cosparso sulle armi//]

12:29 Giusca:
  [Monte] Ancora una bella giornata nel paese del fuoco. Dopo l'acquazzone di ieri ci voleva proprio. Il sole è fisso nel cielo terso, splendente più che mai, intento ad illuminare con i suoi raggi caldi tutto quanto. Ogni tanto lo stormo di rondini, tipico della primavera, effettua coreografie e acrobazie nel mare che si estende su Konoha. Il giovane genin indossa un kimono viola rigato che raggiunge metà caviglie e chiuso in vita da una fascia ancora più scura, arrotolata per ben due volte e stretta in un nodo. Le maniche lunghe raggiungono metà mano, mentre ai piedi indossa dei calzari ninja, aperti nella parte anteriore, di colore blu. Questa volta non porta con se la marionetta dalla quale è inseparabile. Il motivo? Ieri si è riempita di acqua ed è ancora un po' umida. Quindi ha preferito lasciarla nella sua stanza che ha affittato per assistere al torneo. I capelli rossi e folti sono tirati indietro. Il ciuffo infatti è bloccato dal coprifronte di Kusa e non nasconde la fronte ampia e spaziosa solcata dalle simpatiche rughe di espressione. E' quasi arrivato sul Monte dei Volti di Pietra, sta salendo con attenzione e calma la scala in ferro che un po' lo preoccupa, data l'altezza. I respiri sono affannati, il battito del cuore accelerato. Le mani cercano di tenere salda la presa, così da non scivolare e ritrovarsi steso per terra, spiaccicato come un frutto che cade dall'albero. Ci è già stato una volta su quel monte e ha conosciuto una persona che gli ha offerto un'alternativa nella sua vita. Proprio per questo motivo ha deciso di recarsi nuovamente lì sopra, sperando di poterlo ritrovare e accettare la sua offerta.

12:48 Nahira:
  [Monte] Ancora ferma davanti al baratro assieme alla compagna canide che sembra imitarla in toto. Lo sguardo della ragazza continua indisturbato a sorvolare il paesaggio circostante mentre la luce del sole rischiara la pelle della Inuzuka intenta nella sua placida osservazione senza pretese alcune così come Skoll. Sono pochi i rumori udibili, per la maggior parte arrivano dal villaggio stesso sottostante e dalla natura che abbraccia quel luogo magico e antico donando una strana calma a qualsiasi cosa tocchino. Un padre biilogico appena incontrato, un padre adottivo bugiardo ed una madre che dovrà necessariamente spiegare quanto ha fatto. Pensieri che si fanno più leggeri a contatto con la solitudine ormai conosciuta dalla genin e la sua canide che di questa situazione non si preoccupano affatto continuando a fare come al solito. In tutto quel pensare le due Inuzuka non si preoccupano nemmeno di percepire qualcuno arrivare dalla stessa salita percorsa poco prima limitandosi a continuare quella osservazione mista a meditazione. [equip : guanti / schinieri / vambracci // portakunai fianco destro : 3xkunai - 3xshuriken // portaoggetti fianco sinistro: 3xbombacarta -3xbombaluce- 3xfumogeni - trasmettitore- x3filo di nylon - x3fuuda - tonico coagulante x3 -tonico recupera chakra x3 - veleno allucinogeno cosparso sulle armi//]

12:55 Giusca:
  [Monte] Finalmente è arrivato a destinazione, seppur con fatica, ma ce l'ha fatta. Ha trovato qualche difficoltà, dato che il kimono è ancora umido e per questo motivo si fa pesante e ostacola i movimenti, rendendoli poco naturali. Il fiatone è evidente, il viso del rosso è stremato. La bocca divaricata cerca di recuperare quanto più ossigeno può per regolare i respiri. Inspira ed espira, cercando di rilassare i muscoli del viso e quelli delle spalle. Poi posa lo sguardo su quel bellissimo panorama che assume un tono mistico per la luminosità che il sole gli conferisce. Per un attimo il suo sguardo si perde nel vuoto, ripensa all'incontro con Hitachi, alle parole che gli ha detto. All'iniziale tono severo che poi si è trasformato in uno più dolce, comprensivo. All'offerta che gli ha fatto e che potrebbe portare Giusca a migliorare in maniera netta la sua vita. Gli occhi cangianti, luminosissimi per la forte intensità della luce, riflettono tutti i suoi pensieri. Impossibile non riuscire a leggere sul suo volto quelle preoccupazioni, quei pensieri che lo tormentano, ma che dall'altro lato lo rendono felice. Può sembrare un controsenso, ma non è così. Entrambe le mani vengono portate al collo, risalgono lungo le morbide guance, accarezzando il viso pallido con i palmi delle piccole mani. Ma poi per fortuna torna in sé, alla realtà. Comincia a voltare il capo, alla ricerca di Hitachi, quel ragazzo dai capelli neri. Aguzza la vista, ma riesce a scorgere solo una figura dai capelli bianchi e lunghi e al suo fianco un canide dal manto nero. Deciderebbe di avvicinarsi, con passo lento e calmo, per non disturbare la quiete di quel posto e per non spaventarla. Ma soprattutto per non spaventare l'animale ed evitare reazioni aggressive da parte di quest'ultimo. Non si sa mai, è la prima volta che entra in contatto diretto con un canide e non sa come comportarsi. Una volta giunto ad un paio di metri dalla ragazza, aprirebbe le pallide labbra per accennare un saluto con voce sottile e flebile <Ciao>.

13:05 Nahira:
  [Monte] Il silenzio quasi ovattato di quel posto magico, uno dei preferiti della kunoichi della foglia, viene rotto da un leggero passo che si fa via via più presente destando l'attenzione di Skoll che aguzza le orecchie dapprima abassate andando ad osservare con gli occhi nel punto in cui la salita incontra lo spiazzo roccioso. Movimenti che destano la Inuzuka ed il suo olfatto che viene colpito da una nuova fragranza indefinibile. Quella zaffata di odore viene prelevata istintivamente e portata fino agli organi recettori olfattivi che, seppur meno sviluppati della compagna, rilevano la presenza di qualcuno nei paraggi. Questioni di pochi secondi perchè nel medesimo istante in cui la figura fa la sua comparsa Nahira ha sentito quell'odore e la lupetta si è posta davanti alla compagna umana che volta il busto oltre che il viso in direzione del rosso a un paio di metri di distanza. Skoll non è minacciosa, ma osserva il ragazzo così come fa la albina che notando il saluto accenna a sua volta un lieve sorriso su quel volto dapprima corrucciato dai pensieri. <Buongiorno a te!> tono cordiale a cui si aggiunge un lieve cenno del capo. [equip : guanti / schinieri / vambracci // portakunai fianco destro : 3xkunai - 3xshuriken // portaoggetti fianco sinistro: 3xbombacarta -3xbombaluce- 3xfumogeni - trasmettitore- x3filo di nylon - x3fuuda - tonico coagulante x3 -tonico recupera chakra x3 - veleno allucinogeno cosparso sulle armi//]

13:22 Giusca:
  [Monte] Osserva la ragazza e il suo animale che voltano il capo nei suoi confronti. Si sente osservato, è un 2 contro 1. Un po' si sente in imbarazzo, ma il canide non sembra essere aggressivo, più che altro sembra curioso. Le orecchie ritte poi sono intente ad ascoltare anche i suoni più silenziosi. Allo stesso modo sul volto dell'albina si disegna un leggero sorriso, distogliendola, almeno per il momento, dai pensieri che probabilmente regnano nella sua mente. Ascolta la sua voce gentile che ricambia al saluto timido del ramato. L'imbarazzo iniziale sembra svanire, ma resta un po' di paura per l'animaletto che continua a fissarlo. Forse vuole giocare? Chi lo sa. Si avvicinerebbe ancora, a qualche centimetro, con passo lento e un po' titubante. Mentre le mani congiunte si sfregano l'una con l'altra, come fosse un tic nervoso <Posso sedermi? Non è pericoloso vero?> chiederebbe dubbioso, forse un po' ironico e scherzoso, lasciando intravedere la dentatura bianca e perfetta. Nel caso in cui l'albina acconsentisse, Giusca fletterebbe entrambe le ginocchia, divaricando di poco le gambe, e si lascerebbe cadere all'indietro, lasciando che le natiche aderiscano alla superficie rocciosa e aiutandosi con entrambe le mani che andrebbero a poggiare per terra, evitando di fargli perdere l'equilibrio. <E' proprio carino sai, è un maschietto o una femminuccia? Posso accarezzarlo? Non morde vero?>. Il viso si caricherebbe di dolcezza, tipica del ramato. Gli occhi socchiusi, le labbra leggermente inarcate verso l'alto, mentre la mano destra, dopo aver effettuato una leggera rotazione del busto, si avvicinerebbe alla testolina del canide, sul manto nero, tra le orecchie, senza toccarle, per provare ad accarezzarla. <Come mai qui?> chiederebbe poi, giusto per iniziare un discorso.

13:37 Nahira:
 Osserva silenziosa le movenze del ragazzo che tutto sommato non sembra avere brutte intenzioni nei loro confronti. Sentendo i successivi quesiti Nahira si lascia scappare un altro sorriso molto più evidente. In un certo senso le trasmette tenerezza, non vede spesso gente del genere a Konoha! Dunque modula la voce ancora una volta verso il ragazzo mantenendosi per il momento nel medesimo punto di prima seppur volgendo il busto verso di lui. <Certo che puoi sederti. Konoha è di tutti> replica amichevole lei con un lieve cenno del capo in segno di assenso. Non conosce quel ragazzo, ma di certo non sembra avere timore verso di lei, forse solo verso Skoll. Non può trattenere una risatina divertita. <E' una lei e si chiama Sköll> spiega sorridente abbassando gli occhi per incontrare quelli della lupa che ha voltato il capo ed incontra facilmente l'occhiata della padrona. Espressione non verbale tipica del duo in simbiosi totale che non fa fatica a cercarsi e trovarsi. <Morde solo se ne ha motivo. E' la mia compagna canide.> racconta all'altro mentre punta nuovamente lo sguardo su di lui e la canide si limita ad osservarli silenziosamente. La albina sorride per la semplicità dell'altro che non sembra avere troppi problemi nel dialogare con gli sconosciuti. Meglio così! <E' uno dei miei luoghi preferiti. Vengo qui per pensare e allenarmi. Tu invece?> gli domanda senza nascondere la sua espressione incuriosita. [equip : guanti / schinieri / vambracci // portakunai fianco destro : 3xkunai - 3xshuriken // portaoggetti fianco sinistro: 3xbombacarta -3xbombaluce- 3xfumogeni - trasmettitore- x3filo di nylon - x3fuuda - tonico coagulante x3 -tonico recupera chakra x3 - veleno allucinogeno cosparso sulle armi//]

13:53 Giusca:
  [Monte] E così l'albina acconsente e Giusca si siede al suo fianco, a qualche centimetro di distanza. I modi di fare di lei sono gentili e cordiali, un po' come Furaya, con la quale si è trovato abbastanza bene e ha potuto affrontare svariate tematiche, da quelle più semplici, fino a quelle più personali e intime, che li hanno rattristati in un certo qual modo. La osserva mentre ride, probabilmente il fare di Giusca sta risultando un po' buffo. D'altronde come meravigliarsi? Spesso è goffo nei movimenti, impacciato e non è la prima volta che qualcuno sorride quando lo vede. Lo stesso è accaduto con Hikari tempo fa, in occasione del carnevale. <Che bel nome, ciao cucciolona> direbbe portando i suoi occhi chiari verso quelli del canide, volendo stringere amicizia anche con lei. Nel mentre l'animale volta lo sguardo verso la sua padroncina, probabilmente sta confabulando qualcosa oppure si è voltata solo per il richiamo del suo nome. Continua ad ascoltare le altre parole che fuoriescono dalla bocca dell'albina, sempre con calma. Non legge nessun sentimento negativo in quel tono. Si limita a muovere il capo, per farle capire che sta ascoltando. <Immagino, è davvero un bel posto. E' la seconda volta per me qui sopra. Io... beh, volevo cercare una persona, ma non ero per nulla sicuro di trovarlo qui e infatti non c'è>. Un grande sorriso si fa spazio tra le labbra sottili del Genin, mentre porterebbe il palmo della mano sinistra davanti alla bocca per non risultare troppo espansivo. <Comunque, scusa la mia maleducazione, mi chiamo Giusca> continuerebbe guardando ora l'albina negli occhi, ma non con insistenza.

14:32 Nahira:
 Osserva il suo interlocutore, ma senza focalizzarsi troppo sulla sia figura. Del resto vuole metterlo a suo agio e non incutergli timore o pensieri negativi. Ogni tanto uno sguardo viene rivolto nei dintorni verso quella natura che tanto ama e che tanto la attrae. Dunque nel sentir parlare del motivo che spinge l'altro a voler tornare su quello spiazzo roccioso una espressione incuriosita si dipinge sul suo volto dando modo che siano le parole ad intercedere per lei mentre il busto avanza ed i passi si fermano a circa mezzo metro di distanza da Giusca. Ed è proprio accanto a lui , sulla sua destra, che la Inuzuka andrebbe a sedersi seguita a ruota dalla canide che le si posiziona davanti con fare allegro. <Seconda volta? Uhm sei di Konoha?> un dubbio che sorge spontaneo mentre una seconda domanda andrebbe ad incalzare il rosso. <Posso chiederti perchè cercavi questo qualcuno?> La sua naturale curiosità si fa sentire anche nei confronti dello sconosciuto che poco dopo, riconoscendo la sua mancanza, va a presentarsi. Un nome che la albina registrerebbe nella sua mente andando a sua volta a fare un rapido cenno con il capo. <Piacere di conoscerti Giusca.> Sorride genuina con l'espressione solare per cui è conosciuta in tutto il villaggio. Nonostante l'aspetto selvaggio è pur sempre una genin cordiale e riflessiva. <Io sono Nahira... e lei è Skoll> si prende il tempo di presentare entrambe con un sorriso. Skoll a sua volta, sentendosi chiamata in causa, andrebbe a scodinzolare con più foga facendo infine un unico verso in direzione del kusano su cui punta gli occhi allegramente.[equip : guanti / schinieri / vambracci // portakunai fianco destro : 3xkunai - 3xshuriken // portaoggetti fianco sinistro: 3xbombacarta -3xbombaluce- 3xfumogeni - trasmettitore- x3filo di nylon - x3fuuda - tonico coagulante x3 -tonico recupera chakra x3 - veleno allucinogeno cosparso sulle armi//]

14:49 Giusca:
  [Monte] La fanciulla alterna sguardi che vanno dalla figura di Giusca sulla natura che si estende dinanzi e viceversa. Poi si siede assieme alla sua cagnolina di fianco, riprendendo a parlare. Il tono è sempre lo stesso, calmo, pacato e non mette in soggezione. <Si è la seconda volta e no, sono di Kusa> indicherebbe con l'indice della mano destra il coprifronte che porta tra i capelli, voltandosi verso di lei. Alla richiesta della ragazza acconsente, alla fine non è nulla di estremamente interessante o segreto. <Si chiama Hitachi, l'ho conosciuto proprio in questo luogo e mi ha offerto aiuto per migliorare come ninja. Speravo di ritrovarlo qui per accettare la sua proposta>. Viso sereno, voce tranquilla. Continua a fissarla, studia ogni suo movimento, le labbra che si inarcano verso l'alto per sorridere, fino a quando si dischiudono dolcemente per proferir parola. <Piacere> ricambia un leggero sorriso. Nel frattempo il cielo comincia a riempirsi di nuvole. I raggi solari illuminano ancora tutto quanto, ma timidamente. Cominciano a fare fatica e i capelli fiammeggianti del ramato assumono un colorito più scuro e spento. La cagnolina sembra essere contenta, muove la sua coda pelosa come un pendolo, da sinistra a destra. <E' proprio simpatica. Mi piacerebbe tanto avere un animaletto così carino> confesserebbe poi. Non ne ha mai avuto uno, a dire il vero non ha mai avuto nemmeno modo di avere una persona al suo fianco, tranne suo fratello e per un tempo determinato. Gli occhi verrebbero portati nuovamente sulla vastità del panorama e successivamente sul cielo, nel quale si andrebbero a perdere completamente, amalgamandosi con quei nuvoloni grigiastri che si stanno facendo strada.

15:04 Nahira:
 La discussione continua tranquillamente e l'attenzione di Nahira viene focalizzata sul giovane che rivela infine i motivi della sua venuta in quel luogo. <Kusa? Conosco diversi ninja di Kusa.> e tra i primi che ricorda c'è Kouki, il suo legame più importante. Si ritrova ancora una volta a pensare a lei e all'ultima volta in cui all'ospedale le ha tenuto compagnia. Scosta però rapidamente quei pensieri anche se un sorriso felice le guizza sul volto nel pensare a tutto ciò. < Sei venuto qui per il torneo?> domanda lei quasi sicura della risposta. Molti infatti sono arrivati da terre lontane, la cosa non la stupirebbe affatto. <Hitachi..uhm. Era iscritto al torneo se non sbaglio. Non lo conosco.> proferisce verso l'altro che sembra rattristato per il fatto di non averlo incontrato. Gli scocca una occhiata più entusiasta mentre il tono si fa allegro e meno distante quasi a voler attirare la sua attenzione e scostarlo dai suoi pensieri. <Sono sicura che ci sarà modo per voi due di vedervi. Non temere> tenta di rallegrarlo conscia che la vita è davvero un gioco buffo quando si tratta di coincidenze. Un po nello stesso modo è capitato così per lei e Furaya che anche se fanno parte di due Clan diversi alla fine Nahira si è trovata con un padre dai geni Nara nel sangue e quindi imparentata seppur alla lontana con lei. Skoll come al solito si fa riconoscere come un docile cagnolino, ma la verità e tutt'altra e chi ha avuto modo di affrontarla ne conosce le conseguenze. La albina si limita a sorridere divertita scoccando una occhiata soddisfatta al rosso che pare non aver capito forse che la canide non è un cagnolino normale. Le dimensioni non sono ancora quelle giganti dei canidi Inuzuka, ma con i suoi 6 mesi è abbastanza grossa per farsi notare. <Lei non è una semplice canide, ma una ninja di Konoha nonchè la mia compagna.> spiega al ragazzo che sembra attirato dalla figura dell'animale. I toni sono leggeri e tranquilli, non c'è alcuna sorta di acidità in quelle spiegazioni. Vuole solo tentare di fargli comprendere la sottile differenza poco visibile. <Io e Skoll abbiamo un legame ben più profondo di un semplice cane con un padrone. Siamo...facce di una stessa medaglia.> prende una piccola pausa soffermandosi sugli occhi simili ai suoi. <Anime legate l'una all'altra in grado di comprendersi tramite comunicazione non verbale.> spiega tentando di trovare parole di facile comprensione. Potrà infatti sembrare una normale compagna canide, la verità è che un compagno Inuzuka è indispensabile. Non c'è ninja senza canide, non c'è canide senza ninja. [equip : guanti / schinieri / vambracci // portakunai fianco destro : 3xkunai - 3xshuriken // portaoggetti fianco sinistro: 3xbombacarta -3xbombaluce- 3xfumogeni - trasmettitore- x3filo di nylon - x3fuuda - tonico coagulante x3 -tonico recupera chakra x3 - veleno allucinogeno cosparso sulle armi//]

15:27 Giusca:
  [Monte] <Ah si davvero? Anche se non conosco quasi nessuno> replicherebbe un po' dispiaciuto ma cercando di tirarsi su il morale da solo, dandosi forza. <Sono venuto ad assistere, ho preferito non iscrivermi perché sono diventato Genin da poco>. Racconta tutto con tranquillità, rispondendo alle domande semplici della ragazza.
Per non parlare del fatto che è un tipo abbastanza pacifico. Non ama molto usare la violenza, se non in casi di estrema necessità. Per di più non è molto bravo a combattere, ogni tanto si è allenato, ma non ha ancora una marionetta che possa aiutarlo in eventuali combattimenti. La lascerebbe parlare, lasciandosi catturare dalle sue parole e dal suo modo di fare spontaneo e dolce. <Lo spero davvero> le mani continuerebbero a sfregarsi l'una sull'altra, un po' sudate, mentre le gambe si distenderebbero parallele al pavimento. Si lascerebbe incantare dalle spiegazioni ulteriori date dall'albina riguardo alla sua cagnolina. Purtroppo lui ne sa poco, in generale, sulla vita ninja alla quale si è interessato recentemente. E' affascinato, non pensava potessero esserci dei ninja non umani e poi il viso della cucciola è molto dolce. Forse in questa occasione perché non avverte nessun tipo di pericolo. Magari è aggressiva con chi lo merita. Chi lo sa. La chiama "cucciola" non di certo per la sua stazza, in quanto è già bella cresciutella, ma più che altro per la tenerezza che gli trasmette. Sono quindi due anime inseparabili, un po' come sta accadendo al ramato con la sua piccola marionetta d'allenamento. <E' una cosa bellissima, complimenti. Si vede che siete molto legate. Si capisce dagli sguardi che vi scambiate, dalle attenzioni che le dai>. Esprime un discorso profondo, che gli viene dal cuore. Nessuna parole è studiata, escono di getto dalle sue labbra sottili. <Sai anche io sono molto legato a qualcuno. Ho una marionetta. Lo so che ti potrò sembrare un pazzo, ma per me non è un semplice oggetto. Mi capisce più delle persone. E' per questo motivo che ho detto qualcuno e non qualcosa> confesserebbe. E' la prima volta che la presenta in questo modo. Spera solo che l'altra non lo prenda per folle e non lo giudichi.

15:41 Nahira:
 edit : Attende la risposta dell'altro che non tarda ad arrivare. Gli rivolge tutta la sua attenzione notando una sfumatura tersa. Continua dunque a rispondergli tranquillamente tentando quindi di rallegrare un poco l'altro con le sue impressioni, parole gentili. <Motivo in più per conoscere gente no?> lo incalza ben sapendo che da qualche parte si deve pur iniziare. <Non sei tenuto a legarti a tutte le persone, ma alcune rimarranno più impresse di altre. Del resto non tutti quelli che incontriamo diventano nostri amici.> puntualizza l'altra ricollegandosi nuovamente alla sua stessa storia. Legami come quello con Kouki, Furaya ed altri sono difficili da descrivere, ma rendono bene l'idea di quanto appena espresso dalla albina che si ritrova nuovamente a sorridere in modo genuino. Alla luce di quanto commentato dall'altro riguardo il rapporto canide-padrone la Inuzuka non trattiene lo stupore congelandosi sul posto. E' sorpresa e ciò si deduce dagli sguardi perplessi che si scambia con Skoll per poi tornare effettivamente a domandare all'altro qualcosa che forse non vede con i suoi occhi. <Si capisce davvero? uh...> Finora forse non se ne era resa mai conto poichè lei agisce d'istinto. Gli Inuzuka sono conosciuti per la loro istintività dopotutto anche se l'altra possiede anche una buona dose di ragione ed astuzia presa dal padre biologico. Aggrotta le sopracciglia indirizzando uno sguardo curioso verso il rosso che sembra svelare qualcosa di se. <Una marionetta?> domanda lei senza però avere nulla di negativo che lasci pensare ad un pregiudizio. Sì, le sembra strano, ma non trova il motivo per cui questa cosa possa essere motivo di scherno. Inclina lieve il capo distendendo poco dopo la maschera lievemente corrucciata lasciando spazio per un sorriso mentre il tono riprende ad essere il solito tranquillo e privo di malizia. <Non mi sembri un pazzo, anzi. Un giorno ce la faresti conoscere?> Vuole percepire il legame che le sta dipingendo, ma ovviamente l'altro può rispondere semplicemente no a quella sua proposta. Attende una risposta in silenzio spostando di tanto in tanto lo sguardo verso Skoll ed infine il cielo di quella giornata serena. [equip : guanti / schinieri / vambracci // portakunai fianco destro : 3xkunai - 3xshuriken // portaoggetti fianco sinistro: 3xbombacarta -3xbombaluce- 3xfumogeni - trasmettitore- x3filo di nylon - x3fuuda - tonico coagulante x3 -tonico recupera chakra x3 - veleno allucinogeno cosparso sulle armi//]

15:57 Giusca:
  [Monte] <Hai ragione, ci sto provando>. E' vero non ha molti amici, ma sta cercando di migliorare nei rapporti umani, mettendo da parte la tristezza che solitamente lo assale. E ultimamente ci sta riuscendo, se così si può dire, con qualche difficoltà, ma ci sta riuscendo. Ascolta il discorso dell'altra che ha un filo logico, i consigli che gli vengono dati, un po' come ha fatto lo stesso Hitachi o Furaya. Si limita a fare cenno con il capo. Ha perfettamente ragione e nessuna parola potrebbe far capire la gratitudine di Giusca e il fatto che sia d'accordo con quanto stia dicendo, più del suo viso. L'albina sembra essere un po' stupita circa alcune affermazioni del rosso, forse non pensava che il loro legame potesse manifestarsi così forte agli occhi degli altri. In realtà è Giusca che riesce a notarlo, perché è una persona estremamente sensibile, attenta, che non si ferma ai soliti pregiudizi, ma cerca di scavare in profondità per capire le persone nella loro totalità. <Si, si capisce davvero, ma non è affatto una cosa negativa, anzi è una cosa molto bella, vi invidio> direbbe dolcemente socchiudendo gli occhi chiari. Poi lo sguardo della ragazza si carica di curiosità quando il ramato accenna della sua marionetta. Forse non ne ha mai vista una, chi può dirlo. E a dire il vero lo stesso Giusca, prima della scoperta delle sue origini, non ne conosceva l'esistenza. <Esatto> continuerebbe a sfregare le mani ancora più forte, costringendo i palmi a diventare rossastri. <Bene meglio così, anche se ho imparato a non dare più peso ai giudizi degli altri. Comunque se ci sarà occasione volentieri> replicherebbe alle affermazioni e domande dell'albina. <Ora scusami ma devo andare, si è fatto tardi. E' stato un piacere conoscervi, alla prossima>. Si solleverebbe da terra, facendo leva su entrambi i polpacci e aiutandosi con le mani che ora verrebbero portate al pavimento e spingerebbero il corpo verso l'alto. Saluterebbe entrambe con un cenno della mano sinistra e si avvierebbe verso le scale, così da poter scendere, facendo attenzione e con estrema lentezza, per non cadere, per avviarsi poi verso la sua stanza. [End]

16:06 Nahira:
 La discussione procede tranquillamente verso la sua conclusione. Pare che Giusca abbia ascoltato ogni singola parola del suo discorso e la albina non può che sorridergli allegramente contenta che egli l'abbia ascoltata. Del resto ha provato a dirgli la sua. <Sono sicura che anche con la tua marionetta c'è lo stesso rapporto.> O è più una supposizione data l'espressione dell'altro e le parole usate per descrivere quel legame che condivide con esso. <Non dare peso ai pregiudizi è una grande cosa. Lascia che scorrano oltre come l'acqua...Del resto capirai da solo a chi chiedere aiuto quando ne hai bisogno.> commenta infine sorridente notando dei punti in comune. Infine l'incontro inaspettato ha una conclusione dal momento che il ragazzo sembra intenzionato ad andare via e ciò non smorza il sorriso della albina che lo vede alzarsi. <Ci vediamo presto allora...E' stato un piacere anche per noi! Buona giornata> saluterebbe con un lieve cenno del capo la Inuzuka ancora seduta a terra mentre i suoi occhi e quelli di Skoll seguono la figura che si allontana scomparendo con l'approcciarsi della discesa. Istanti dopo sarebbe infine lo stesso duo ad alzarsi ed allontanarsi dal monte dei volti di pietra con direzione apparentemente ignota. [END]

Giusca, Nahira e Skoll si incontrano per caso e per la prima volta sul Monte dei Volti di Pietra. Spinti lì per motivi diversi, si ritrovano a chiacchierare del più e del meno e del rapporto che unisce la Inuzuka con il canide e il Chikamatsu con la sua marionetta.