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[Cure] - Dopo la finale chuunin #2

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con Murai, Kaori

09:30 Kaori:
 Gli scontri del torneo proseguono ormai ininterrotti avviandosi sempre più nel vivo dell'azione. Kaori non ha altri scontri a cui dover partecipare per ora, in attesa della sfida col Rikudo Sennin in persona, e per questo si trova in ospedale in attesa di potersi occupare delle ferite di chi proprio in questo momento si sta scontrando. Indossa il suo camice bianco da medico richiuso con cura lungo tutto il busto nascondendo dunque il resto del suo vestiario, se non quel paio di pantaloni neri, stretti, che le fasciano le gambe. Indossa le tipiche ciabatte ospedaliere ed ha i capelli raccolti in un codino molto piccolo dietro la nuca. Ciocche fuggiasche troppo corte scivolano ai lati del viso mentre nessuna arma od oggetto è portato con sé ad eccezione del coprifronte della Foglia legato attorno al collo. Compila schede e cartelle al banco informazioni nel corridoio principale della struttura quando sente giungere improvviso qualcuno. Una infermiera va raggiungendola reggendo fra le mani una serie di cartelle e documenti, fermandosi proprio accanto a lei. "Dottoressa, c'è una ragazza che ha bisogno di essere visitate. E' stata appena portata qui a seguito di uno scontro nell'arena" spiega la donna bassina, magra e gentile. "E' la vincitrice della categoria chuunin" chiarisce, poco dopo, porgendo alla Hyuga la relativa cartella da compilare. Kaori annuisce afferrandola con le sue mani sottili e abbozza un sorriso di cortesia. <Va bene. Dov'è stata portata?> domanda distaccandosi dal bancone e ruotando il busto verso il corridoio. "Ambulatorio 3" risponde semplicemente l'infermiera prima di andare a togliere dal bancone le schede e le cartelle che Kaori stava compilando. La special jonin, quindi, inizia a dirigersi a passo lento e tranquillo verso la stanza in questione dove Aiako sta attendendo di essere medicata. La raggiunge in una manciata di minuti e, bussando alla porta, va a dare un piccolo preavviso della sua entrata. Uno, due, tre secondi ed ecco che va aprendo la porta per varcare la soglia della camera. <Buongiorno signorina..> lo sguardo scivola sulla cartella fra le sue mani per una frazione di secondo. <Hozuki. Ho sentito che è la vincitrice della sua categoria, congratulazioni> saluterebbe cercando di mettere a suo agio la paziente depositando su un mobile lì accanto i documenti. [chakra: on]

09:39 Murai:
  [Ambulatorio 3] Ha finito lo scontro al torneo, ha vinto lo scontro arrivando a battere quel genjutser una volta per tutte, Non ha subito grossi danni, anzi, a dire il vero non ne ha subiti affatto in quanto non l'ha mai colpita, nemmeno una volta; l'unico problema è che per uscire dal genjutsu è stata costretta a bucarsi una mano con la propria pistola acquatica. Il colpo lo ha sentito fin troppo bene e per via di quello non riesce a muovere tutta quanta la mano sinistra, è completamente bloccata e trema; il sangue continua a sgorgare fuori nonostante il panno che le hanno dato per tentare di fermare l'emorragia. Fa male, fa un male terribile e vorrebbe non aver mai dovuto affrontare quello scontro maledetto. Indosso porta una maglia nera a maniche lunghe così da coprire ogni parte del proprio busto e in più un giubbotto verde da chunin per simboleggiare il proprio grado. Sotto la maglia ha applicato un apposito sigillo potenziante per il ninjutsu, in particolare lo ha applicato sul petto, in mezzo ai seni. Alle gambe ha un paio di pantaloni neri con una fascia bianca che gira intorno alla coscia sinistra. I sandali ninja blu sono messi ai piedi. Alla vita, sulla schiena, vi è un portaoggetti con all'interno 2 tonici coagulanti, 2 tonici recupero chakra, 5 fuda con tronchetto della sostituzione all'interno, 1 tonico recupero chakra speciale e 1 tonico coagulante speciale. Il copri fronte di Kusa è legato intorno al braccio destro, un altro simbolo della propria appartenenza. E' arrivata così in ospedale, ha ancora tutto addosso, meno il sigillo potenziante sul petto, usato per il combattimento. Non si è degnata di togliere niente, si è solo seduta sul letto ad attendere l'arrivo di qualche medico. Gli occhi sono chiusi, le labbra strette, vorrebbe urlare, agitarsi ma questo aggraverebbe soltanto le proprie condizioni e di certo non vuole che altro sangue fuoriesca dalla mano, ne sta già perdendo a litri. Il tempo passa e, finalmente, qualcuno si degna di fare la sua comparsa ma è la voce che la fa voltare verso la porta. Squadra Kaori dal basso verso l'alto, continua ad osservarla <Buongiorno a lei> ascolta le sue parole, ascolta ciò che dice Kaori, le sue congratulazioni <Non sapevo che quella bellezza che ha vinto la categoria special fosse anche un medico, ora mi riuscirà difficile staccarle gli occhi di dosso> l'amore per le ragazze rimane immutato anche se sta con Raion, sono gusti difficili da togliere e far scomparire. [Chk on]

09:52 Kaori:
 Ecco, sì, le parole di Aiako di sicuro vanno a stranire non poco Kaori che, nell'udire quelle frasi, si ritrova a boccheggiare per un istante decisamente presa in contropiede. Si umetta le labbra mentre inizia ad avvicinarsi alla giovane e cercare di controllare le sue condizioni. <Oh beh, se può aiutarla a distrarsi dal dolore...> Cerca di trovare una risposta da dare all'altra che aggiri quegli strani complimenti senza però ignorare le sue parole, abbozzando un mezzo sorriso. Andrebbe a volgere lo sguardo sulla mano della ragazza notando il panno insanguinato che è posato su di essa e, subito, andrebbe a sollevare il viso per cercare gli occhi della rossa. <Diamo un'occhiata alla ferita, mh?> le lascia intendere che sta per andare a scoprirla e che quindi dovrà essere pronta a muovere la mano. O meglio, sarebbe la Hyuga che andrebbe a tentare di porre la mancina al di sotto della mano altrui per sollevarla appena verso l'alto così da poter meglio analizzare il danno. Con la destrorsa, intanto, andrebbe a tentare di scostare il panno per poter osservare l'entità della ferita. Un buco profondo, largo, che si apre nel bel mezzo del panno andando a perdere sangue a fiotti. <Mhn. Deve aver intaccato i nervi> mormora lei analizzando la profondità della stessa, il modo in cui le dita rimangono rigide oltre i palmi, immobili. <Va bene, adesso ci penso io> tenterebbe di rassicurarla andando a richiamare alle mani il proprio chakra medico. Andrebbe a concentrarsi sul chakra che scorre nel suo corpo per tentare di andare a trovare in esso le cellule che compongono l'energia fisica. Ne farebbe fluire una parte verso l'esterno, verso il keirakukei così da portarle verso le mani e spingerle oltre gli tsubo ivi posti così da lasciare modo a quel fatidico alone verdastro di avvolgere ambo i palmi. Se vi fosse riuscita andrebbe a porre ambo le mani al di sopra del foro creatosi nel di lei palmo ad una distanza di circa dieci centimetri andando a far fluire la propria energia da esse fino alla ferita sanguinante. Andrebbe a tentare di colmare quel buco con il proprio chakra medico così che la guarigione possa avere inizio e andare a bloccare dapprima l'emorragia e poi iniziare a rigenerare e riprodurre tessuti e fibre lese. <E' una ferita piuttosto profonda. Come se l'è procurata?> domanderebbe Kaori nel tentativo di andare a distrarre la giovane dal dolore che deve star provando in quel momento. [Competenze curative B] [Mani Terapeutiche B] [Chakra: 90/100] [PS Aiako: 73 + 7 = 80]

10:07 Murai:
  [Ambulatorio 3] Sicuramente Kaori è in grado di distrarla dal dolore, il suo aspetto, la sua presenza, sono una fonte di distrazione sufficiente per lei, una distrazione ben accetta che vorrebbe conoscere meglio. Non si sente uno schifo a fare così, non ha mai detto di essere fedele alle persone, non ha mai detto a Raion di essere fedele a lui e quindi qualche piccola scappatella ci sta o qualche piccolo giochino con chi gli piace. Continua a guardare in viso la Hyuga, ne fissa gli occhi perlacei, la scruta ancora e con maggior attenzione. Nota quel piccolo sorriso formatosi sulle di lei labbra e la Hozuki va a sorridere a sua volta; ha fatto centro nuovamente <Oh fidati, mi aiuta eccome> non riuscendo a staccarle gli occhi di dosso, le risulta difficile anche solo pensare al dolore della mano, per quanto questo sia effettivamente molto doloroso e non poco. La mano stessa brucia come non mai, è tutta intorpidita, bloccata, senza di avere un pezzo di carne morta attaccato al braccio, un pezzo di carne che vorrebbe staccarsi per non provare più quel dolore atroce che sente continuamente, per questo motivo si concentra particolarmente sulla special jonin <E' lei il medico> non va a rifiutare. Le porge il braccio, la mano avvolta nel panno e piano piano esso va a essere tolto ma il panno stesso si è appiccicato alla ferita; sente la pelle venire strappa, lo sente a contatto con la carne viva <Aaaaah> piccoli urletti fuoriescono dalla bocca della ragazza fino a quando la mano non viene mostrata. Un buco si presenta, un'apertura nel palmo con il sangue che continua a uscire copioso senza mai fermarsi <Si, i miei> infatti è nervosa lei, molto nervosa per quello che è stata costretta a fare durante quel maledetto scontro <Mi curi tutta> una frase dai dubbi significati quella appena detta e dai dubbi propositi. E' una ragazza molto molesta ma lo fa sempre con classe senza eccedere e senza andare oltre, non osa mai dire di più di quanto può effettivamente, specialmente se mira a qualcosa di bello. La cura comincia e il chakra medico va ad agire sul palmo, il bruciore comincia forte, inizia a soffrire, la ferita brucia e pizzica come non mai; stringe i denti volendo evitare di emettere strani versi <Mi sono sparata per uscire da un'illusione, tutto nella norma> non c'è bisogno di allarmarsi così tanto, è una kunoichi, i rischi come questo fanno parte del mestiere <E lei? Come è nata la passione per la medicina?> comincia a interessarsi a lei, a fare domande ben precise e mirate. [Chk on]

10:23 Kaori:
 Okay, sì, questa è una situazione davvero strana. E' la prima volta che si ritrova a dover far fronte all'interesse palese di un'altra ragazza e non sa benissimo come doversi comportare. E' leggermente imbarazzante e tuttavia l'altra non sta eccedendo in comportamenti fastidiosi o provocatori, solo leggermente audaci. Cerca di mantenere su un sorriso cortese e gentile perchè, dopotutto, è pur sempre un medico che deve dar conforto ad una paziente ferita, ma non sa bene come doversi comportare al di là di questo. Quando la benda viene tolta dalla mano dell'altra, il dolore si fa acuto e Kaori cerca di agire nel modo più accurato e attento possibile. <Mi dispiace> commenta, semplicemente, non potendo fare altro per rendere meno dolorosa la procedura. Tuttavia riesce a liberare la mano piuttosto rapidamente ed il chakra medico che viene fatto fluire in essa va ad iniziare fin da subito ad agire. Va ad avvolgere vene, nervi, carne, muscoli di modo tale da fondersi a loro e velocizzare il processo rigenerativo delle cellule. Va a dare una sostanziale spinta al processo di riproduzione delle stesse così da far moltiplicare gli atomi e, nel mentre, ascolta il dire dell'altra così da permetterle di non pensare più di tanto al dolore. <Oh. Capisco> mormora la Hyuga impressionata. <Doveva essere piuttosto forte per costringerla ad arrivare a questo> osserva la ragazza continuando a far fluire la propria energia verso la mano offesa della paziente, ripercorrendo ora con lo sguardo il di lei viso mentre quella domanda le viene posta, innocente. <Beh in realtà non è la medicina ad appassionarmi. Volevo semplicemente aiutare in modo più concreto> rivela la ragazza ricordando il periodo in cui il suo più grande desiderio era, semplicemente, salvare il prossimo. Ad oggi sente di non poter più definire quello il suo obiettivo di vita, sente che dopo tutto quello che ha vissuto negli ultimi mesi, il suo scopo è abbattere chi lo merita. Una evoluzione forse negativa, forse oscura dei suoi stessi pensieri. <Ma dopo aver iniziato a studiare ammetto che ho iniziato a trovarla interessante come argomento in sé. Ci sono milioni di cose che il nostro corpo può dirci solamente con delle reazioni basilari quali il battito cardiaco o un'eccessiva sudorazione.> continua lei con un sorriso appena più morbido prima di fermarsi e guardare l'altra negli occhi. <Pronta ad affrontare il Rikudo?> domanda, quindi, cercando di permettere a lei di parlare, di fare quel qualcosa che possa distrarla dal dolore. [Mani Terapeutiche B] [Chakra: 90/100] [PS Aiako: 80 + 7 = 87]

10:38 Murai:
  [Ambulatorio 3] Continua a fissarla, a guardarla ancora e ancora senza staccarle gli occhi di dosso, non vuole privarsi di quel piccolo piacere che la vita le ha donato ma è la stessa vita che le ha anche dato tutto quel dolore alla mano. Non capisce perchè devono esistere cose come le arti illusorie, non ha minimamente idea a cosa possono servire i genjutser. Sono domande che si pone tranquillamente senza paura di ricevere una risposta piuttosto cattiva e melensa, è pronta a tutto al momento e dopo quello che ha fatto e vissuto, niente più la spaventa. Il dolore per la rimozione del panno è abbastanza forte, gridolini le escono dalla bocca, non riesce a contenerli più di tanto preferendo sfogarsi in quel modo piuttosto che trattenersi e soffrire ancora di più. Per fortuna il chakra medico entra in circolo rivelandosi il balsamo della situazione, un balsamo dolce che la spinge a chiudere gli occhi godendosi quei piccoli momenti di benessere. Brucia, è vero, ma il dolore viene attenuato da quella strana energia che va a sprigionarsi in lei minuto dopo minuto <Considera questo, ho parlato con Raion Seiun dopo le eliminatorie e si è arreso proprio perchè non è riuscito a uscire dal genjutsu di quel ninja> è partita avvantaggiata, è andata a colpo sicuro sapendo che il giovane avrebbe usate le illusioni essendo quella la sua arma principale, un'arma pericolosa quanto inutile, almeno per il suo punto di vista <E sinceramente, non capisco a cosa servano i genjutsu, ma dai, sono la cosa più ridicola che ci sia> non ha particolare apprezzamento per quell'arte ma conoscerla, ammette, non fa mai male, ti aiuta ad andare avanti, a capire cosa si potrebbe fare per uscirne alla svelta e con abbastanza facilità. Ancora la concentrazione viene mantenuta sul visino di Kaori <Ho un debole per i capelli neri> continua con la sua opera, la fissa per tanti motivi e i capelli sono uno di questi. Le frasi che dice non hanno niente a che fare con il discorso, le piazza in mezzo senza una precisa cognizione di causa ma, alla fine, continua ad ascoltare le parole della Hyuga <Oh si, di sicuro si può imparare tanto dal corpo umano ma questo è un obiettivo nobile, aiutare le persone anche fuori dal lavoro di ninja> questa volta è sincera, non vi sono doppi fini o cose nascoste in quel dire, sta dicendo solo la pura e semplice verità. La special, però, gli porta alla mente quel piccolo dettaglio che ha completamente rimosso dalla mente e dai ricordi, qualcosa che la spaventa non poco <Certo, come no, ho già chiamato le pompe funebri guarda> non ha possibilità di uscire viva da quello scontro, non può combattere contro uno che possiede il rinnegan <E lei?>. [Chk on]

10:56 Kaori:
 Le parole che sente provenire dalla ragazza portano Kaori ad osservarla, per un istante, con uno sguardo serio. Non condivide affatto quanto l'altra dice, lo trova un discorso quanto meno superficiale. Un po' come quello che sentì fare a Shiro circa i ninjutser, considerandoli codardi o vili perchè non hanno il coraggio e la forza di combattere in corpo a corpo. <Davvero?> domanda Kaori osservando gli occhi dell'altra con fare tranquillo. <E' facile fare questa considerazione sapendo da principio che avresti dovuto affrontare delle illusioni. Ma cosa sarebbe successo se non avessi saputo che è un genjutser? Come avresti scoperto di essere in una illusione?> domanda Kaori che, dal canto suo, trova quell'arte la più temibile esistente. <Io trovo questa capacità terrificante. L'idea che in un attimo potrei ritrovarmi con le mie percezioni falsate, l'idea che qualcuno possa giocare con la mia mente e farne ciò che desidera. Personalmente la trovo l'arte più pericolosa di tutte> dice ciò che pensa, esprime il proprio punto di vista andando ad oscurarsi per un attimo soltanto in viso. <Le ferite del corpo possono essere guarite più o meno facilmente, col tempo il dolore passa e non resta che una cicatrice a ricordo di quella sofferenza. Ma le ferite dell'anima... quelle restano. Come si cura il dolore della mente?> domanda, ora, fissando con intensità le iridi della ragazza, quasi a voler richiedere da lei una reale risposta. Intanto il chakra medico continua a fuoriuscire dalle mani di Kaori andando a pervadere e colmare la mano della ragazza. Poco a poco il dolore si affievolisce e la funzionalità della mano inizia a tornare. Il sangue cessa di fuoriuscire, i muscoli si stanno risanando e così anche la struttura originaria dei nervi che erano stati danneggiati. Se solo ci provasse potrebbe persino riuscire a muovere le dita sebbene, attualmente, per via del foro ancora presente farebbe leggermente male. <Uh... capisco. Beh, i miei non sono neri, li ho tinti qualche tempo fa. Ma mi piace come colore> spiega lei quasi sentendosi in dovere di dover specificare la cosa, un po' spiazzata dalla frase detta totalmente a caso durante la conversazione. Continua nel suo fare fino a quando non va ad udire le parole della giovane circa il prossimo incontro contro, niente popo di meno che, Akendo Seiun in persona. Una mezza risata leggera, divertita, fuoriesce dalle labbra di Kaori al sentire quella risposta ed i denti vengono snudati dalla copertura delle labbra morbide. <Io ho preparato il borsone per l'ospedale. Conto sul fatto che il Rikudo non cerchi di uccidere i vincitori del torneo> sorride con fare scherzoso sebbene, in realtà, il borsone l'abbia preparato davvero. [Mani Terapeutiche B] [Chakra: 89/100] [PS Aiako: 87 + 7 = 94]

11:18 Murai:
  [Ambulatorio 3] Ha solo espresso il suo parere riguardo i genjutsu, ha espresso il suo pensiero senza pudore alcuno e poco dopo arriva la risposta della Hyuga in merito a tutto questo. Ascolta attentamente le sue opinioni, ascolta tutto ciò che dice e forse si, ha ragione ma non nel suo caso, non per lei. Vive una situazione difficile, talmente difficile che non sa come portare avanti, non sa come difendersi da ciò che le accade quando meno se lo aspetta. Osserva il visino di Kaori scurirsi, diventare più triste davanti a quella domanda che viene posta. Il viso della Hozuki si scurisce a sua volta pensando a cosa risponderle, diventa più serio, meno malizioso, più sofferto di quanto non si sia mai visto <Diciamo che ho i miei segreti per scappare> per uscire dalle illusioni ha i suoi mezzi, sa come fare ma alla domanda, l'ultima, non riesce a parlare, non conosce la risposta ma solo il dolore che essa provoca <La mia vita è una costante illusione. Quando hai una malattia celebrale che ti porta a dimenticare tutto quello che hai fatto, tutto quello che hai costruito, allora pensi che il resto non abbia più senso> alza lo sguardo verso Kaori, lo porta nei suoi occhi, la scruta intensamente. Non piange, non vuole dare questa soddisfazione ma resistere è la cosa più difficile che ci sia al momento, una delle cose più difficile al mondo <Io viso così tutti i giorni, perchè dovrebbe esistere un'arte che mi manda in quello stato anche quando sto bene?> il suo è un caso estremamente personale ma da qui fa capire che quella malattia è con lui e ci combatte giorno dopo giorno. Il discorso passa in secondo piano, il complimenti ha una sua risposta ma ora sente la risata della ragazza a quella piccola battuta. Sorride lei a sua volta, sorride nell'aver procurato quella reazione nel medico che la sta curando <Ovvio che non cerca di ucciderci, basta un battito di ciglia per spedirti in ospedale. Io sono gnocca, non suicida> anche qui butta tutto quanto sull'ironia, non ha molta voglia di affrontare Akendo e fare pessime figure davanti a tutti quanti e non ha voglia di andare a fare una visitina in ospedale. [Chk on]

11:40 Kaori:
 E la risposta arriva. Giunge, alla fine, la verità dietro la convinzione dell'altra sulla natura delle illusioni. Kaori ascolta, presta reale attenzione alle sue parole e rimane davvero colpita da quella triste e dolorosa storia. Ora comprende il suo rigetto nei confronti di quell'arte e quasi si sente colpevole per quella sua risposta un po' troppo saccente precedentemente data sebbene volesse solo esprimere il proprio parere. <Mi dispiace davvero per questa condizione> chiosa seria, sincera, continuando a far fluire il proprio chakra verso la ferita dell'altra che, proprio ora, va terminando di rimarginarsi. Carne, muscoli e pelle si ricreano e rinsaldano andando a richiudere quel foro che si era aperto nel bel mezzo del palmo della giovane. <Ma posso comprendere la tua avversione per quest'arte, ora> ammette abbozzando un sorriso che possa in qualche modo risultare, magari, di conforto per la giovane. Continuano a parlare, chiacchierare, e nel mentre Kaori va scostando le mani da quella della rossa per far svanire, alla fine, il chakra medico che le circonda. <Come senti la mano? Riesci a muoverla bene?> le domanderebbe per assicurarsi di aver correttamente svolto il proprio compito, prima di andare ad umettarsi le labbra e sorridere di quell'ultimo dire da parte della Hozuki. <Cerchiamo comunque di cogliere quest'opportunità. Probabilmente non ci capiterà mai più l'occasione di poterci mettere alla prova con un avversario simile> commenta Kaori con maggior determinazione prima di inspirare a fondo e osservare nuovamente il viso di lei. <Bene. La mano è guarita. Se sente qualche dolore o qualche fastidio in questi giorni è normale, è stato davvero un brutto colpo. Ma dovrebbe essere tutto a posto. Se dovesse riscontrare problemi torni per una visita di controllo, va bene?> la informerebbe quindi lei andando ad assicurarsi che sia tutto chiaro per la giovane chuunin. [Mani Terapeutiche B] [Chakra: 88.5/100] [PS Aiako: 94 + 7 = 100]

11:55 Murai:
  [Ambulatorio 3] Ha detto in che stato versa la sua condizione, dimentica tutto ciò che le accade. Non succede da 3 anni oramai ma ha sempre paura che questa condizione possa tornare nuovamente alla ribalta dandole fastidio, un fastidio che odia e che vorrebbe scacciare ma sa che non vi è possibilità di cura per una cosa del genere, non vi è modo di curare una malattia del genere <Dispiace anche a me> taglia corto non volendo affrontare più questo argomento. E' troppo delicato per essere affrontato con tanta leggerezza, troppo delicato per parlarne così come se niente fosse. Vorrebbe dimenticarsi di avere questa cosa nel suo cervello, questo pezzo di non sa cosa che continua a rovinarle la vita costantemente, giorno dopo giorno e la paura non la lascia mai in pace <Già> nessuno la comprende mai, nessuno capisce mai perchè fa quello che fa, nessuno si interessa veramente a lei, forse solo Raion lo sta facendo e gli è grata per questo ma sa già che prima o poi deve dimenticarlo, si sta solo preparando all'inevitabile. La cura giunge alla fine, la mano guarisce totalmente, si sente nuovamente in forma ma il buco, anche se rimarginato, mostra ancora la sua presenza. Cerca di muovere le dita, prima l'indice, poi il medio, l'anulare, il mignolo e infine il pollice; li muove lentamente cercando di stringere verso l'interno. Sente il palmo tirare, il dolore non è completamente passato ma ha fatto un ottimo lavoro <Si, grazie> fissa la propria mano mentre Kaori va a parlare ancora una volta del Rikudo Sennin, un avversario non temibile, di più, molto di più del genjutser affrontato oggi <Venderò cara la pelle> poco ma sicuro, non si lascia sconfiggere tanto facilmente, non vuole lasciarsi sconfiggere anche se è conscia di perdere <Certo> scende dal lettino, si rimette in piedi notando come il braccio stesso sia sporco di sangue e da questo deduce che deve farsi una doccia non appena mette piede a casa, una bella doccia rinfrescante <Comunque, dottoressa, lei ha davvero un bel paio di sorellona. Non sono riuscita a distogliere lo sguardo da loro> ammette con una calma e una naturalezza senza pari. [Chk on]

12:11 Kaori:
 L'atmosfera scherzosa e leggera di poco prima va semplicemente svanendo lasciando il posto ad un'aria tesa e difficile. e' un argomento delicato, un argomento sottile soprattutto perchè, in fin dei conti, non conosce la ragazza che ha di fronte e per questo lei può trovarsi enormemente in difficoltà a parlare di qualcosa di così personale. Ben presto lasciano cadere il discorso permettendo dunque alla cura di venir ultimata e all'atmosfera di farsi meno pesante. La mano si muove, le dita si muovono tutte, ma è evidente che deve fare ancora male. Beh, normale dopotutto, ma è un dolore che sarebbe svanito in poco tempo. Purtroppo il segno al centro del palmo, invece, sarebbe rimasto a perenne memoria e ricordo di quel momento. <Mi dispiace, non ho potuto fare molto per la cicatrice.> si scusa Kaori stringendo le labbra con fare dispiaciuto prima di andare a vedere l'altra che si alza in piedi finalmente sana. Quell'ultimo complimento giunge più audace e trasgressivo degli altri portando Kaori ad arrossire d'istinto e boccheggiare confusamente nel fissarla. <A-ehm...> si umetta le labbra cercando di schiarirsi poi la voce. <Grazie> mormorerebbe imbarazzata non sapendo bene cos'altro dire. Ringrazia solamente che Raido non sia presente o avrebbe dovuto fermare un omicidio in pieno reparto. <Beh, allora se è tutto è libera di tornare a casa. Spero che la mano vada meglio> si congederebbe allora, Kaori, andando a riprendere le cartelle abbandonate precedentemente sul mobile e lasciando l'ambulatorio con uno strano senso di vergogna nel petto. [END]

12:21 Murai:
  [Ambulatorio 3] La cicatrice rimane praticamente a vita, questo lo sa benissimo ma non può lamentarsi, non può andare a dire qualcosa a quella ragazza che l'ha aiutata a non bestemmiare ancora di più. Si, ha bestemmiato non poco durante lo scontro e anche dopo, il dolore insopportabile si è fatto sentire enormemente <Non si preoccupi, è il minimo> davvero il minimo per una ferita del genere. Non si è mai ferita in questo modo, ha sempre evitato di farsi troppo male durante gli scontri ma contro quel genjutser si è ritrovata letteralmente disarmata e ha dovuto agire di conseguenza per non perdere male quel combattimento. Il suo complimento è davvero molto audace, molto più di quanto fatto prima. Annuisce al dire della ragazza che presto se ne va e per farlo deve pure voltarsi mettendo in mostra la parte inferiore del suo corpo, ovvero i glutei. Gli occhi vanno a puntare su di essi, sulla forma che essi assumono e che hanno effettivamente <Anche il fondo schiena è qualcosa di spettacolare> va a dirle prima di vederla scomparire dalla stanza. Oh beh, non può negare che Kaori sia davvero molto carina, magari un pensierino può farcelo. [END]

Kaori cura Aiako e Aiako le fissa le tette.