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Un padre solitario

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con Furaya, Sakura, Nahira

Il viaggio. E' di sicuro, una delle parole maggiormente utilizzate nella cultura antropomorfa. Può significare diverse cose, in relazione al concetto che si vuol esprimere. UN viaggio metaforico, psicologico, reale. Il viaggio, indipendentemente dal contesto, implica un movimento. Ed è quello che hanno fatto Furaya e Nahira. Sebbene la figura di Furaya sia un po' più marginale, non manca di spessore in quel viaggio. Sì, accompagna Nahira, ma rimane pur sempre un personaggio importante di quel viaggio. Dopo le dovute ricerche, hanno trovato qualcosa. Una semplice indicazione geografica. A Nord-Est del paese del fuoco, un'isola isolata, lontana da sguardi indiscreti e deserta. Così, dopo aver lasciato il Paese, hanno affrontato il viaggio in barca, giungendo in questo isolotto, sperduto in mezzo al mare. Non presenta particolarità geogradiche; è un apiccola isola, interamente ricoperta di vegetazione tropicale. Non ci sono le classiche piante, per via del clima che è presente. E' caldo, molto caldo con un'umidità elevata. Ora entrambe si trovano in mezzo alla foresta, che sorge a pochi metri dalla spiaggia. Si trovano su un sentiero, in terra battuta, largo appena due metri e mezzo. Circondato da fitta vegetazione, sembra quasi che la luce del sole non trapassi le folte fronde degli alberi, dalle quali pendono diversi rampicanti verdi. In lontananza, a circa venti metri da voi, sorge uno spiazzo erboso, dal quale si ergwe una modesta capanna, fatta interamente di legno e paglia. Intorno alla capana, un recinto.[Ambient per Furaya e Nahira][Turni liberi][No limiti di tempo, al primo turno.][Per dubbi o domande, scrivete in pvt. NO MISSIVE, NO SUSSURRI]-Sakura-

16:18 Furaya:
 La loro ricerca, le loro confabulazioni, hanno condotto la Nara e la Inuzuka verso l'Isola Tanryuu. Sicuramente non è il soggetto principale di quest'avventura, ma date le ultime dinamiche si sente irrimediabilmente messa in mezzo. E la colpa può essere attribuita soltanto a suo padre Ryota, ormai defunto da anni, ma ancora onnipresente con la di lui anima e i suoi ricordi, i quali non svaniscono dalla mente delle altre persone e di chi l'ha conosciuto. S'affianca alla giovane Genin, alternando le inferiori leve con calma e compostezza, attenta a dove poggia i piedi, sicché si trovano all'interno d'una Foresta sconosciuta e che, solitamente, è carica di pericoli. Indossa uno Yukata corto -per l'appunto- di colore nero, con fiori di ciliegio disegnati lungo il fianco sinistro dello stesso abito, risalendo dal basso sino all'altezza del seno. Una fascia violacea tiene stretto l'abito in vita e funge anche da sostegno per le due Katane che si porta dietro. Entrambe son poste contro lo stesso fianco citato poc'anzi, seppur una appaia più vecchia e consumata dell'altra. Lunga storia. Storia che lei non può, non vuole e non deve dimenticare perché nessuno l'ha fatto. Lei meno di tutti, portandone ancora i segni indelebili sulla pelle. La temperatura è migliorata rispetto agli altri giorni, quindi non indossa il solito haori con il simbolo del Clan, il quale è però riportato anche sullo Yukata, esattamente tra le scapole e in bella mostra. Tra i capelli, invece, sbuca il coprifronte della Foglia, lucido e riflettente i raggi solari. Attorno alla coscia destra, è tenuta la Tasca Porta Kunai e Shuriken, con le stesse armi al suo interno, e una Tasca Porta Oggetti è posta sul gluteo dal medesimo lato, facilmente raggiungibile dalle mani, nel caso in cui abbia bisogno di prendere dallo stesso qualsiasi cosa di suo bisogno. Appesa al collo, porta anche la catenina con il simbolo del Clan Uchiha, ricordo di Hanabi. Sul petto, nascosti dagli abiti, ci sono dieci Fuda Potenzianti, mentre altri due son tenuti sui rispettivi polsi. In essi, vi ha sigillato la Falce - a destra - e la Zanbato - a sinistra -. Queste due, comprese le Katane, son avvelenate. Il di lei Chakra è ovviamente attivo e circolante nel di lei apparato apposito, sicché gli imprevisti possono sempre sorgere e lei vuole, quantomeno, essere preparata anche al peggio. [Chakra ON][Equip: se serve, lo scrivo alla prossima]

16:21 Nahira:
 Il viaggio vero e proprio è iniziato da qualche tempo e dopo aver percorso la strada che la separa dall'isolotto indicato negli ultimi scritti visionati nell'archivio poco tempo prima è tempo per Nahira di fare una visita alla sua realtà personale. Hisoka Nara, o quel poco che ne resta se possibile. Insieme a lei è voluta partire anche Furaya che non si è fatta remore di seguirla in quella avventura alla ricerca di colui che è indicato essere suo padre biologico ma di cui si sa ben poco. Sono molti i dubbi e forse tanta aspettativa ed ansia che si fanno spazio nell'animo della Inuzuka che procede lentamente lungo il sentiero impervio circondato da vegetazione tropicale le cui fitte fronde impediscono alla luce di giungere normalmente a terra rallentando quella spedizione. I sensi della genin sono all'erta così come lo sguardo che si sposta intorno a se visionando quel poco che si riesce a percepire. Il viso della ragazza è incorniciato dai capelli bianchi scompigliati che che scendono fino a mezza schiena ricadendo anche sul petto fasciato da una casacca scura dal cappuccio foderato di pelliccia abbinato ad un paio di pantaloni neri su cui sono ben legate la sacca porta oggetti e quella porta armi da lancio posizionate ognuna su una coscia. Il tutto è completato da un paio di calzari ninja, guanti mezzedita con la solita placca metallica sul dorso e il coprifronte di Konoha ben legato all'altezza della spalla destra. Sulle guance della albina sono ben visibili i tatuaggi scarlatti a forma di zanna che in contrasto con gli occhi chiari donano alla ragazza un aspetto selvaggio. Qualche passo più avanti rispetto a Nahira zampetta Skoll che , premurosa di fronte alle altre due, annusa il terreno di gran lena soffermandosi sui dettagli di quel luogo inesplorato aspettandosi l'inaspettabile, come ogni buon compagno canide che si rispetti.[equip : guanti / schinieri / vambracci // portakunai fianco destro : 3xkunai - 3xshuriken // portaoggetti fianco sinistro: 3xbombacarta -3xbombaluce- 3xfumogeni - trasmettitore- x3filo di nylon - x3fuuda - tonico coagulante x3 -tonico recupera chakra x3 - veleno allucinogeno cosparso sulle armi//]

Nahira, due D100, il primo per te ed il secondo per Skool. Furaya, D100. Se al di sotto di 50, brutta sorpresa, se al di sopra andate tranquille e serene, come farfalline <3

Furaya tira un D100 e fa 73

Nahira tira un D100 e fa 96

Nahira tira un D100 e fa 92

Insomma, la verità è li, davanti a voi. Basterebbe giusto andare dritti e trovarla. Ascoltarla ed accettarla, qualora sia affidabile. Giusta. Corretta. Ma cosa c'è di giusto in quella storia? Ci sono soltanto le versioni dei potenti, a raccontare i fatti. Ma gli sconfitti, che cosa celano nel loro segreto e buio mistero? Non resta molto per scoprirlo. Una volta avvicinate, dalla porta principale della casupola esce una figura. E' un uomo, molto alto, lunghi capelli bianchi raccolti in una morbida coda di cavallo bassa. Una ispida e folta barba ricopre gran parte del viso dell'uomo, mentre due occhi scuri e profondi danno quel tocco di mistero al viso incolto. Veste di abiti estremamente poveri, ricavati da vecchi sacchi di iuta, probabilmente, composti da un pantalone arrancato ed una canotta. Uscendo dalla porta, reca in mano un'ascia, smussata e logorata dal tempo, mentre gli occhi si fissano sulle figure di Nahira e Furaya. Alza su la mano, in segno quasi di attacco, mentre urla con voce scura e rauca. <CHI SIETE? COSA VOLETE, VOI DUE? > Domanda il tizio, mentre si avvicna alle due, muovendo l'ascia come se stesse scacciando un'ape. Si trova ancora a distanza di sicurezza dalle due, che potranno vedere meglio gli occhi dell'uomo. Scuri e profondi, certo, ma infiammati. La carnagione è molto abbronzata, mentre i denti sono ingialliti, sporchi di troppi anni senza che qualcuno li curasse. <VI MANDA QUEL VIGLIACCO DI KUUGO? EH?> Sbraita, come se non ci fosse un domani, continuando. <VUOLE FINIRE IL LAVORO E MANDA DUE RAGAZZETTE? FIGLIO DI PUTTANA.> Si vede che è arrabbiato. Molto, forse troppo. Gli anni di solitudine ed isolamento lo hanno temprato in una sorta di acciaio inossidabile, ma vecchio. Di una lega che ha fin troppo carbonio, rendendo quindi il metallo troppo duro per essere levigato, lavorato, smussato. <RISPONDETE, PRIMA CHE VI PIANTI QUESTA NELLA COLONNA VERTEBRALE.> Ed ucciderle, probabilmente[Ambient per Furaya e Nahira][CHIUSO][Turni: Furaya-Nahira][20 minuti il primo, 10 il secondo][Per dubbi o domande, scrivete in pvt. NO MISSIVE, NO SUSSURRI][Che cazzus di culo.]-Sakura-

16:48 Furaya:
 Percorrono una via, lungo la Foresta, che le conduce in prossimità di una casupola non eccessivamente grande, ma neanche troppo piccola. Data la figura ch'esce fuori dalla stessa, si suppone che sia abbastanza capiente per una persona. Le iridi azzurre si focalizzano sulla figura che ha davanti a sé, munita d'ascia. Arresta immediatamente il proprio passo, mentre sposta il di lei corpo innanzi a quello di Nahira. Distende il braccio più prossimo ad ella, cosicché possa anch'esso frapporsi tra la Genin e l'uomo. Metà corpo della Nara dovrebbe coprire quello di Nahira e pure di Skoll. < Lascia parlare me. > Almeno per farlo calmare. Vuole cercare di utilizzare la diplomazia di cui è dotata, forse. Le parole successive dell'uomo fanno sì che il braccio messo a protezione di Nahira si irrigidisca. Le gambe sarebbero divaricate, affinché possano mantenere un corretto equilibrio e dimezzare il peso del corpo tra l'una e l'altra. < Il mio nome è Furaya Nara, Jonin e Consigliere di Konoha. > Specifica, mantenendo uno sguardo attento e serio, autoritario date le minacce che a loro ha rivolto l'uomo. < Non sono qui in veste ufficiale, bensì cerchiamo un uomo che venne esiliato in queste zone, tempo fa. Forse anche troppo. > Aggiunge, con una certa nota di dispiacere nel tono appena utilizzato per parlargli. Gli resta di fronte e si premura d'aggiungere quanto segue. < Il Traditore e Despota Kuugo Gaito è morto tre anni e mezzo or sono, durante l'ultima battaglia organizzata da lui e Ryota Nara. > Strano come quegli non ne sappia niente, ma se veramente quell'uomo è Hisoka Nara la motivazione della sua ignoranza è semplice. < Lei è Hisoka Nara, vero? Le chiedo d'abbassare l'ascia, poiché non abbiamo cattivi intenti e non vogliamo ledere in alcun modo alla di lei persona. > Aggiunge, scandendo bene le parole pronunciate. Con la coda dell'occhio, rivolge un'occhiata anche alla Inuzuka, assicurandosi che resti calma e non agisca irrazionalmente. < Possiamo discutere civilmente, non le pare? > Chiede, senza sorriso, ma comunque calma e pragmatica come al solito. Non è insolito che abbia da dialogare con qualcuno d'adulto, famoso o anche solo per tranquillizzare qualcun altro. [Chakra ON]

16:59 Nahira:
 I passi conducono rapidamente il trio verso lo spiazzo erboso su cui si erge la modesta capanna circondata da un semplice recinto. Di norma l'istinto farebbe avanzare la albina verso la casupola, ma i movimenti vengono fermati dall'uscita inaspettata di un tizio che ha tutta l'aria di non stare scherzando. Nahira scruta l'uomo soffermandosi sui dettagli mentre le orecchie non fanno fatica a cogliere le sue parole ben poco gentili, sembra abbastanza adirato e non si preoccupa più di tanto di mostrare la sua prepotenza. Vorrebbe dire qualcosa , ma rimane subito interdetta. Le iridi cerulee guizzano infatti verso Furaya che nel frattempo si è mossa davanti a lei e Skoll tendendo un braccio facendole capire di non avanzare. Un chiaro gesto di premura a cui seguono poche parole che catturano senza problemi le orecchie della Inuzuka che annuisce con un segno del capo dando così fiducia e modo all'altra di parlare per entrambe. Si fida di lei e della sua strategia. Nahira dunque si limita a spostare lo sguardo verso l'interlocutore così come fa Skoll che comprendendo la situazione non avanza pur rimanendo con lo sguardo fisso sull'uomo pronta a scattare in ogni momento. La albina lascia che sia Furaya a parlare per entrambe ascoltando il discorso che l'altra va a delineare nero su bianco. Una spiegazione che punta dritta al sodo e non lascia spazio a dubbi. In quegli istanti si sente quasi di troppo , onorata dell'aiuto che la shinobi le dona. Sentendo infine un'ultima occhiata della compagna d'avventura su di se non può che ricambiare quello sguardo annuendo nuovamente in modo da farle comprendere che ha compreso la situazione. Un lieve sorriso inoltre verrebbe delineato quasi istintivamente ora che gli occhi puntano nuovamente l'altro. Spera che abbia capito e che in qualche modo possa essere d'aiuto per quella ricerca. [equip : guanti / schinieri / vambracci // portakunai fianco destro : 3xkunai - 3xshuriken // portaoggetti fianco sinistro: 3xbombacarta -3xbombaluce- 3xfumogeni - trasmettitore- x3filo di nylon - x3fuuda - tonico coagulante x3 -tonico recupera chakra x3 - veleno allucinogeno cosparso sulle armi//]

Furaya Nara. Quel nome non gli è nuovo. Anzi. Ferma l'ascia, al sentirlo nominare mentre gli occhi si assottigliano, andando a scrutare la figura della Consigliera. <Una Nara..> Disprezzo, nel tono della sua voce. Un disprezzo albergato in anni ed anni di solitudine ed emancipazione sociale. Un disprezzo che potrebbe ferire quelle due Kunoichi presenti. Ascolta il dire della Consigliera, abbassando leggermente l'ascia dalla posizione iniziale, ma mantenendola sempre davanti a lui, in posizione di guardia. <Non c'è niente di civile, in tutto questo.> Dichiara, aggiungendo in seguito. <L'uomo che cercate è morto anni fa. Abbandonato dalla propria gente, dalla famiglia e soprattutto dal Villaggio. Ne è rimasta solo l'ombra.> Un lontano ricordo che gli fa ancora male. Vedete, la solitudine è il più nobile degli stati d'animo, perché permette alle persone di essere introspettive, di guardare dentro il loro cuore e capire molte cose. L'autoanalisi, in questo senso, è sicuramente il metodo migliore per migliorare. Ma, come per ogni cosa esistente, c'è anche l'altro lato della medaglia, quello più oscuro di tutti: la solitudine porta all'odio, alla sofferenza e alla risoluzione dei problemi con l'allontanamento, che esso sia forzato o meno. Quella solitudine, ha costruito un muro, un vero e proprio blocco dinanzi alla stessa verità. <Kuugo ha avuto quello che si meritava, se è vero ciò che mi dici.> Dopo tutto il male che gli ha fatto? Ovviamente. < Quello sporco vigliacco di Ryota che fine ha fatto?> Domanda, perché ha solo detto della battaglia, ma non dell'esito di essa nei confronti del più temuto shinobi degli ultimi anni. Uno sguardo, forse troppo pesante, indugia sulla figura di Nahira. Gli occhi rimangono fin troppo a lungo a scrutare quella giovane, accompagnata da un cane. Un viso che non gli è nuovo.. Indubbiamente. < E tu chi saresti, mocciosa? Sicuramente una Inuzuka.> Perché dice questo? Perché ha la certezza che lo sia? La presenza di Skoll basta ed avanza, per togliergli ogni dubbio. Difficilmente i ninja se ne vanno in giro con un cane. Sebbene il villaggio della Foglia eserciti ancora con i cani ninja, solamente gli Inuzuka ne usufruiscono del potere. Riporta infine lo sguardo su Furaya, dicendo. <Ebbene? Hai detto che siete qui per cercare un fantasma. Ma non hai detto perché lo cercate.> In qualche modo, forse, ha suscitato la curiosità del defunto uomo? [Ambient per Furaya e Nahira][17.06][CHIUSO][Turni: Furaya-Nahira][20 minuti il primo, 10 il secondo][][Per dubbi o domande, scrivete in pvt. NO MISSIVE, NO SUSSURRI]-Sakura-

17:22 Furaya:
 Già. La Solitudine. Per quanti anni la Nara ci ha convissuto con la stessa? Per quanto tempo ha pensato che non sarebbe mai riuscita a sopravvivere? Quante volte ha pensato di farla finita? Il pensiero proiettato al Suicidio c'è stato, ha albergato in lei per parecchi mesi; tempo durante il quale non ha fatto altro che soffrire, piangersi addosso, sperare che la di lei vita giungesse al termine poiché da sola non avrebbe saputo affrontarla. Lei può capirlo, non solo per la solitudine ma perché la stessa persona ha fatto loro del male. Gli occhi azzurri, carichi di quell'energia e quella Volontà specifica, tanto ardita e famosa, vengono rivolti in quelli dell'uomo posto frontalmente. Abbassa l'ascia, ma non si sente ancora fuori pericolo -né lui, evidentemente, né la Nara, poiché resta a protezione di Nahira e Skoll- e non può che biasimarlo. Il cuore accelera i battiti, la mente torna indietro agli anni passati in un angolo, in una casa vuota e dannatamente troppo grande per lei. Giorni di un passato dove aveva un marito, or morto, un compagno, or ucciso; amici, adesso spariti nei meandri di una battaglia senza eguali che non risparmia nessuno. Fuori, tutti. Nessuno escluso. A lei quando toccherà? Perché vive e assiste alla morte degli altri? Perché continua a soffrire e non riesce a salvarli? E' uno dei motivi che l'hanno spinta verso il branco dei Lupi. < Ha ragione. > Tono grave. < Non c'è niente di civile in ciò che le hanno fatto. > Ormai, si ha la certezza dell'uomo che si ha davanti. < Né Kuugo Gaito né Ryota Nara meritavano i loro posti di prestigio e hanno avuto la fine che entrambi meritavano. E' stato allontanato da due uomini alla ricerca sfrenata di potere, due megalomani che non meritavano di vivere né d'avere gli agi di cui s'erano circondati. Ma la sua Famiglia lo ricorda ancora.. > La stessa Famiglia che la Consigliera ha con sé, trattasi di Nahira, alla quale lascia l'ardito compito di spiegare tutto ciò che è successo ad ora, giacché non vuol togliere ad ella questo specifico momento. Lei è lì solo per difesa, come una guardia del corpo della giovane Inuzuka. E per sedare l'ipotetica battaglia che poteva venirsi a creare. < Posso giurarle che è vero, tutto vero. A Konoha, c'è tutto ciò di cui lei necessita se non mi crede. Potrà avere udienza direttamente con il Nono e spiegare lui la situazione. Non è tenuto a restare qui, in solitudine ed estraniato dal mondo Ninja. Può tornare a casa, può tornare nel suo Clan. > Secondo lei. < Ryota Nara è morto. L'Hokage ed io l'abbiamo affrontato e l'abbiamo ucciso. Non meritava di vivere altro, dato il male che ha arrecato all'intero Villaggio e all'Alleanza Ninja. La loro era è terminata. Può tornare a Konoha con immediatezza. > Lei propone, d'altronde, perché nessuno deve vivere come ha vissuto Hisoka sino ad ora. < Sarà lei a spiegarle perché la cerchiamo. E' per lei se mi son spinta fin qui a cercarla. > Aggiunge all'ultima domanda di Hisoka, spostandosi un poco e lasciando Nahira libera d'agire. [Chakra ON]

17:37 Nahira:
 Non può che corrucciare un sopracciglio nel sentire nuovamente l'uomo parlare di rimando alle parole dette da Furaya poco prima. Parole che infine vengono rivolte anche a lei sebbene i toni dell'altro non vengano apprezzati. La stessa Nahira infatti sentendo gli occhi dell'altro sulla sua persona andrebbe a lanciargli una occhiata con la medesima intensità corrucciandosi lievemente. Non comprende chi abbia davanti chiaramente perchè egli sembra parlare per metafore tentando di sfuggire alla realtà. La situazione però verrebbe resa più leggera data la spiegazione ancor più accurata che va a fare la Consigliera. Viene raccontato di Konoha e degli esiti del passato sul futuro e presente stesso, storia che la Inuzuka ha sentito e scolpito in se negli anni in modo da ricordare. Infine sentendosi chiamata in causa e da silenziosa che è rimasta per tutto il tempo ora si ritrova ad essere esortata alla spiegazione. Rispondere alle domande, ma soprattutto quella fondamentale. <Mi domanda perchè cerchiamo Hisoka Nara? Perche a quanto pare ha lasciato una figlia dietro di se...> L'espressione va a corrucciarsi laddove un sorriso prima si stanziava sereno. Non sa cosa aspettarsi e non ha spiegazioni eclatanti da fare se non porgere la verità così come è, nera su bianca. Le iridi puntano dritte verso gli occhi dell'uomo e quel suo aspetto da vagabondo e molto incolto. Lo scruta per poi modulare la sua voce di modo che possa sentire bene ciò che ha da dire. Un tono sicuro e determinato che non lascia spazio ad altre interpretazioni. Annuisce con il capo un paio di volte, giusto per rispondere alla domanda di prima. <Mi chiamo Nahira Inuzuka...> fa una breve pausa in modo da assicurarsi l'attenzione dell'altro. Vuole scoprire la verità a tutti i costi, non è di certo giunta fino all'isoletta per fare una scampagnata. <e sto cercando mio padre.> Senza giri di parole e senza maschere. Butta nero su bianco la verità dritta in faccia a colui che sembra disprezzare il mondo intero. Vuole incontrare quel fantasma che l'altro cita ed il solo modo per farlo è essere diretti dato che le buone maniere non sembrano essere contemplate. <Un padre che secondo le carte e il mio certificato di nascita prende il nome di ...Hisoka Nara.> puntualizza sicura senza smuovere lo sguardo da quell'uomo. Non sa cosa aspettarsi da quella faccenda o dalle possibili reazioni del tizio che ha di fronte. Sostiene semplicemente lo sguardo una volta aver detto ciò che deve. [equip : guanti / schinieri / vambracci // portakunai fianco destro : 3xkunai - 3xshuriken // portaoggetti fianco sinistro: 3xbombacarta -3xbombaluce- 3xfumogeni - trasmettitore- x3filo di nylon - x3fuuda - tonico coagulante x3 -tonico recupera chakra x3 - veleno allucinogeno cosparso sulle armi//]

Furaya parla. L'uomo ascolta. Attento a tutto quello che dice. Un sorrisetto, quasi sprezzante sopraggiunge sul volto dell'uomo, che lentamente abbassa la sua arma, poggiandola a terra, infine. <Tu hai ucciso Ryota?> Domanderebbe, quasi orgoglioso di quello che la ragazza sia riuscita a fare. <Tsk, si è fatto ammazzare da una ragazza.> Alza gli occhi al cielo, sospirando. Infine l'era di tenebra e più buia oscurità è finita, da tre anni e passa. E lui è rimasto li, con il vincolo di non uscire più dall'isola. < Tornare a Konoha.. Signorina, non lo posso più fare.> E perché mai? <Sono una figura del passato. E nel passato devo rimanere. Non ho nulla che mi lega a quel posto. I miei amici, la mia famiglia sono tutti morti.> Inutile dirgli che ha qualcuno, non ci crede. Non ha nessuno, dalla sua parte. < Sai cosa ha fatto la mia compagna, quando mi ribellavo?> Domanda, svelando una parte del suo passato. <Si è piegata al potere. Non accettava che andassi contro i voleri di quei pazzi.> Sta parlando di qualcuno in particolare? Forse. E forse Nahira potrà capire di cosa si tratta. < Vedi.. Lei non accettava la mia ribellione. Il mio vincolo viscerale con Konoha. E alla fine, mi ha abbandonato. Come tutti, del resto..> Riabbassa lo sguardo, puntandolo ora su Nahira la quale sta parlando. <Una figlia? Dolcezza, di una cosa sono sicuro: non ho figli.> Eh già. Ma il seguito della storia, lo fa rabbuire. Una risata, quasi isterica, esce dalla sua bocca. Gutturale, profonda e rauca, mentre sente quello che dice. < Ma cosa dici?> Stenta a crederci. In fin dei conti, non ha mai avuto prove di questo. < Voi Inuzika... Non brillate di logica. > Insultata? Forse, sebbene non sia il suo intento. < Quella è una caratteristica della famiglia Nara. Strateghi per nascita. Ecco come Ryota ha preso il potere.> Eh già. Bisogna avere un cervello ottimale, un'indole strategica ed una forte convinzione di essere sempre nel giusto. < Non sono io tuo padre, signorina. E se anche lo fossi, non sarei un buon esempio.> Scorbutico, solo e con molti rimpianti. < Ma dimmi.. Chi è tua madre? Mi piacerebbe dirle di andare in Ospedale e mettere le cose in chiaro con l'amministrazione.> Giusto per cambiare nome sul fascicolo di nascita. [Ambient per Furaya e Nahira][CHIUSO][Turni: Furaya-Nahira][20 minuti il primo, 10 il secondo][17.48][Per dubbi o domande, scrivete in pvt. NO MISSIVE, NO SUSSURRI]-Sakura-

18:04 Furaya:
 Lascia fluire dalle labbra un sospiro, aria trattenuta sino ad ora per paura di fare qualche errore e di non averlo calcolato abbastanza. < Si è fatto uccidere da sua figlia. Ryota Nara era mio padre. Ma senza il Nono non sarei mai riuscita a dargli l'ultimo colpo. > Hitomu, difatti, glielo lasciò morente tra le braccia, dando modo alla Nara di decidere delle di lui sorti: se lasciarlo vivo -indecente come scelta- o ucciderlo seduta stante con le proprie mani. Non c'è vergogna ad ammettere quanto appena detto, nonostante prima ne provasse fin troppa nell'elargire al mondo il fatto ch'ella fosse figlia d'un Traditore. < Ryota ha distrutto la mia famiglia, la mia vita, come quella di molti altri cittadini e ninja konohani. > Rivolge tali parole con sguardo serio, come poc'anzi, schiudendo appena le labbra e mantenendo i lineamenti del volto duri, sicché di tal tragedia, di tal uomo non ama parlare affatto. Le ha distrutto l'esistenza, le ha lasciato segni profondi ed indelebili non solo internamente, ma anche sul corpo, visibili e immutabili. < Può tornare come una Fenice. > Analogia che, per altro, la Nara adora e utilizza spesso. Non a caso, ha una Fenice disegnata proprio sul di lei corpo, come monito, come avviso, come ricordo della vecchia sé. < Si rialzi dalle ceneri, risorga come uomo e Ninja al servizio di Konoha. Ritorni nel suo Clan come conclannato, si riunisca a chi l'è rimasto in vita. Non tutti son periti, sua figlia è qui. > Vuole assecondare le parole di Nahira, la quale non sembra essere creduta da Hisoka, a ragion veduta. Manca da Konoha da troppi anni, nessuno si aspetterebbe mai d'avere una figlia o, molto probabilmente, lo stesso uomo non vuole ammettere a se stesso qualcosa di simile. < Anche mia madre discordava dal pensiero di Ryota. > A stento riesce a chiamarlo padre. Quella terminologia la usavano per sfottersi, per accanirsi l'uno sull'altra, volendo infrangere quel legame che li teneva uniti e, al contempo, così lontani. < Nonostante ciò, lo amava. E questo l'ha portata ad una morte infelice e solitaria. > Ricorda ciò che ha dovuto passare Kaneko, rimembra di come era solita doversi prendere cura della madre, incapace di reagire a quanto accaduto. < Posso comprendere le reazioni e timori della vostra compagna, probabilmente. Ma ha mai avuto modo di parlarne con lei? Ha mai cercato di capire a fondo cosa veramente provasse? > Gesticola con la dritta, per quanto il gesto sia lento, calcolato e per niente minaccioso. < Ribellione contro Ribellione porta soltanto ad altre Guerre. > Il di lei pensiero è perbenista, troppo puro. < E' corretto quanto lei dice a proposito del nostro Clan. > Specifica, osservandolo, rivolgendo altresì uno sguardo alla Inuzuka dietro di sé. < Ma non sta mentendo. Ho prove a nostro carico che dimostrano come lei sia effettivamente suo padre. E se ciò non bastasse.. > Fatidica domanda. < ..perché non si sottopone al test del DNA? > Citazioni improbabili da Medici mancati. Un'ultima occhiata seria ed eloquente viene lanciata a Nahira, con un unico intento: "Sfogati e dì quel che hai da dire". Silenzio. [Chakra ON]

18:11 Nahira:
 La minima reazione per una notizia importante. Ottimo! Attende che sia Furaya a spiegare il suo punto di vista per poi inserirsi non appena l'altra sembra lanciarle una occhiata. Non ha frasi eloquenti nè ragionamenti complicati da dire, solo la verità sebbene abbia annuito istintivamente nel sentire l'arringa della ragazza che le sta di fianco ancora una volta. L'attenzione della Inuzuka così come la compagna canide è rivolta verso il vagabondo che sembra discostarsi da quanto detto anche se tralascia qualche piccolo dettaglio utile alla albina che procede con la sua arringa. <Quindi saresti tu Hisoka mhm?> lo deduce dalle sue parole e dal fatto che mette se stesso come centro delle risposte che le fa. Non può che scoccargli una occhiata ironica nel notare quel cipiglio odioso. <Devo dire che per essere un Nara allora non brilli molto di logica nemmeno tu nel continuare a voler stare in questo luogo. Forse la solitudine ti ha dato alla testa.> Non si aspettava di certo una accoglienza con stuzzichini e coktails, ma vedere una persona ridursi così le stringe il cuore anche se non vorrebbe ammetterlo. Una leggera ansia la pervade e sentirsi chiaramente rifiutata ancora una volta la agita e non poco. <Sei tu il primo ad esserti allontanato dalla tua famiglia.> sentenzia lei di rimando alle parole sentite poco prima. Quell'uomo del resto non le dice proprio nulla, avranno i capelli uguali ma chi brilla di logica è solo uno e non è un uomo. Lo osserva scoccandogli l'ennesima occhiata divertita, più che altro per l'ostentazione di fronte alla verità. <Non ti biasimo per il fatto che non hai idea di avere figli, io stessa pensavo di avere un padre che invece è solamente un bugiardo, ammesso appunto che le carte dicano il vero.> Sta al gioco limitandosi a fare dell'ironia, vuole vedere cosa tira fuori il vecchio. Scrolla le spalle sospirando ancora una volta, quasi un moto per potersi calmare. Dunque risponde a sua volta alla domanda fatta precedentemente. <Mia madre? Hana Inuzuka.. e scommetto che sarebbe felice di dirti lei stessa che ha una figlia> si limita a dire con un sorrisetto continuando a sostenere lo spirito di fare dell'altro. Un nome che forse all'altro potrebbe risultare familiare, potrebbe persino notare qualcosa della compagna nella ragazza che le si para davanti! <Se davvero dici di non avere paura dell'esito allora basterà questo test del DNA. La parola mia, dei fogli , del dna e di mia madre contro la tua.> replica lei riferendosi alle parole già dette da Furaya che in quel momento le sta dando una grande mano. Lei ovviamente non lo sa, ma la sua presenza è di grande aiuto specialmente in questi istanti.[equip : guanti / schinieri / vambracci // portakunai fianco destro : 3xkunai - 3xshuriken // portaoggetti fianco sinistro: 3xbombacarta -3xbombaluce- 3xfumogeni - trasmettitore- x3filo di nylon - x3fuuda - tonico coagulante x3 -tonico recupera chakra x3 - veleno allucinogeno cosparso sulle armi//]

Da sua figlia e dall'attuale Hokage. Santi numi, i tempi cambiano inesorabilmente. Non pensava di trovare dinanzi a lui la figlia di Ryota. Una mocciosa che ha dato il colpo di grazia a quella sottospecie di umano. <Le fenici sono semplici miti. Ritornare a Konoha, significherebbe cosa?> Come ha detto prima, non ha nulla da perdere, né da ricevere. Niente. <Parlarle? E come potevo? E' stata lei ad allontanarsi, signorina e a mettere in chiaro che non voleva più niente da me.> Insomma, una situazione a dir poco spiacevole, no? Ma quando prende in mano le redini del discorso la piccola Nahira, lo sguardo dell'uomo si fa ancora più violento di prima. Molto più truce, più cattivo. <Non osare dire un'altra parola, mocciosa.> Direbbe, irrigidendo il tono e stringendo le mani a pugno. <Tu non sai un cazzo di quello che è successo.> Ed è vero. Nahira non lo sa, così come Furaya. Possono solo avere una mezza idea di come sono andare le cose. Come detto prima, la storia la scrivono i potenti. Non i vincitori, ma chi ha il potere. < Quindi non osare dire un'altra parola, né usare quel tono.> Eh già. Nahira, dovresti fare un corso di buone maniere. Hai toppato con il capo della Polizia, ora pure con Hisoka Nara? Naaaah, non funzionano così le cose. <Hana.. > Sussurra. E' lei la donna di cui parlava prima. La donna che lo ha abbandonato nel momento del bisogno e che l'ha lasciato morire. Dentro. < Sai cosa ha fatto tua madre, signorina? Ha lasciato che dodici uomini morissero, per mano di Kuugo e Ryota. Ecco cosa ha fatto la mia, ormai, ex compagna.> Già. Delle colpe che sono incise nella pietra. Colpe che non vuole assolutamente espiare, il vecchio Hisoka perché sono cicatrici che vuole e pretende di avere, di portarsi dietro per il resto della vita. < Ha rivelato quello che stavo cercando di fare, schierandosi dalla parte del potere, invece che quella della libertà. Bella madre!> Le mani si stringono, andando a conficcare le unghie nella carne dei palmi. <E, diciamocelo, se sei veramente mia figlia mi ha nascosto qualcosa di ben più grande del tradimento.> In fin dei conti, un padre è sempre un padre. E quando arrivano certe notizie è normale essere scettici. Così come è normale reagire in quel modo. Nahira, se non si conoscono i fatti, non bisogna giudicare le persone all'apparenza. Bue che dice cornuto all'asino, probabilmente. Ma lui ha già avuto diverse esperienze con li Inuzuka. E se dice quelle cose, un motivo di fondo c'è. < Non ho mai detto di aver paura dell'esito. Vuoi un test del DNA? Facciamo il test del DNA. Prendi pure parte dei miei capelli, o il mio sputo. Come ti pare. Ma prima di venire qui, non ti è passato per il cervello di andare a chiedere a tua madre? E magari farla venire qui con te?> Domande che hanno una logica impeccabile. La consecutio degli eventi doveva essere così. Necessariamente. In questo modo, avrebbero avuto più possibilità di vittoria. Ah, la gioventù.. Troppo presa dal sentimentalismo. < Ovviamente no. Hai portato la figlia di un traditore che per quanto abbia poco a che spartire con quel rifiuto umano, non può fare altro che supportarti. Rifletti bene, prima di agire.> E non è un'ordine, ma una prima lezione di vita. Forse la sola ed unica che il Nara avrà possibilità di impartire alla ragazza. [Ambient per Furaya e Nahira][CHIUSO][Turni: Furaya-Nahira][20 minuti il primo, 10 il secondo][18.26][Per dubbi o domande, scrivete in pvt. NO MISSIVE, NO SUSSURRI]-Sakura- Penultimo fato!

18:40 Furaya:
 < Hisoka. > Vocia, chiamandolo per nome. < Non si rivolga in quel modo a Nahira. Lei vuole soltanto capire se lei sia veramente suo padre. Le carte dicono di sì, il che vuol dire che l'ha riconosciuta come tale. > Altrimenti non sarebbero state ivi riportate. < Non c'è bisogno che vi agitiate. > Si gira anche verso Nahira, facendo da spola e calmante per entrambi, o almeno provandoci. < Potete parlare come persone civili, come tra l'altro siete. C'è veramente bisogno d'utilizzare simili toni, Nahira? > Si rivolge particolarmente ad essa, sia perché si sente responsabile -dannato senso di colpa- sia perché è pur sempre la Sensei della Inuzuka. < E lei, Hisoka, si dimostri maturo. Non è un bambino, è un adulto fatto e finito. Se vuole metter fine a questa storia, se non vuole che noi la scocciamo ancora, faccia questo test. Non la obbligherò a tornare al Villaggio con noi, tuttavia sappia che è ben accetto e potrà tornare quando vuole. La accoglieremo. Esattamente come nel Quartiere Nara. > Aggiunge, poiché le sembra esoso dir altro, pertanto si ferma qui, per quanto tenga sotto controllo entrambi gli individui. < Moderate i termini entrambi. Non è il momento di mettersi a discutere. Tu, Nahira, porta rispetto all'uomo che hai davanti. E' tuo padre e ti sta spiegando che non ti ha abbandonato per sua volontà. > Come sempre, tenta di fare la riappacificatrice, perbenista com'è stata dalla nascita. < ... > "Figlia di un traditore" ha avuto l'effetto d'una freccia scoccata tra le spalle. S'irrigidisce, ma si limita a tacere, socchiudendo le palpebre ed inspirando profondamente. S'affianca, però, nuovamente alla Inuzuka, poiché vuol capire se stia per partire alla carica oppure no (?). [Chakra ON]

18:52 Nahira:
 Corruccia un sopracciglio notando l'ostentazione dell'altro nella sua presa di posizione. Viene interdetta poco dopo dal tono con cui Furaya le rivolge una strigliata in piena regola. Strabuzza gli occhi volgendole una occhiata sorpresa per poi sciogliere la sua maschera corrucciata tentando di seguire i consigli che le vengono dati. Lo fa per il suo bene dopotutto e forse infondo ha esagerato e quindi preso atto del suo comportamento tenterebbe di limitare il suo nervosismo e quel senso di ansia che la inghiotte da testa a piedi. Non sopporta essere appellata in quel modo sgradevole dall'altro ma prova comunque a calmarsi lasciando correre le cose. Ma tornando al discorso vuole mettere una volta per tutte in chiaro la questione tralasciando i dettagli inutili e frecciatine sgradevoli. <Mia madre non sa che io sono qui ed è per questo che non ho potuto portarla con me.> Fa una piccola pausa prendendosi il tempo per osservare l'uomo negli occhi mostrandogli tutta la sua sincerità sia in tono che in viso. <Siamo stati ingannati in due.> puntualizza lei corrucciata. <Avrei voluto sapere eppure mi è stato negato. Sono allo scuro tanto quanto te. E posso comprendere che una notizia del genere sia strana da sentire, non mi aspetto che qualcuno mi riconosca come figlia.> Gli dice nuovamente lasciandogli dunque modo di decidere non sentendosi in grado di appellarlo chiaramente come suo padre. E' un grosso macigno da buttare giù. Del resto ognuno prende le sue decisioni, lei è stata spinta dall'istinto a volerlo conoscere. <Mia madre mi ha fatto credere che un altro fosse mio padre nascondendomi la verità per anni. Questo fantomatico padre adottivo però ha evitato per troppo tempo di rispondere alle mie domande così un giorno Furaya mi disse che avrebbe potuto aiutarmi a scoprire qualcosa di più su di lui negli archivi.> sospira prendendo fiato per le successive rivelazioni. Nel frattempo lancerebbe una occhiata veloce alla jonin quasi per chiederle conferma di tutto ciò. La sua presenza la rassicura. L'attenzione infine viene nuovamente posta sull'uomo. <E alla fine grazie a vie traverse abbiamo scoperto che Ryuu Senju non era il mio vero padre e che nel certificato era confermato Hisoka Nara. Infine abbiamo cercato ulteriormente e abbiamo scoperto piccoli indizi che ci hanno portato qui.> Eccola la verità, nera su bianca. Quella che forse aiuterà l'altro a comprendere meglio e forse farsi una ragione di tutta la faccenda. Potrà infatti non accettarla, ma almeno ascoltare come sono andate le cose. [equip : guanti / schinieri / vambracci // portakunai fianco destro : 3xkunai - 3xshuriken // portaoggetti fianco sinistro: 3xbombacarta -3xbombaluce- 3xfumogeni - trasmettitore- x3filo di nylon - x3fuuda - tonico coagulante x3 -tonico recupera chakra x3 - veleno allucinogeno cosparso sulle armi//]

Oh cara Furaya, quanto sbagli. <Il fatto che sia scritto li, non vuol dire che l'abbia riconosciuta. Qualora fosse vero, l'avrei dato il mio cognome. NOn di certo quello di Hana.> Questo significa riconoscere qualcuno, accettarlo e prenderlo sotto la propria custodia. <Se Hana ha messo il mio nome, senza che io sapessi, allora ha commesso un secondo reato.> Eh già. E' un problema, perché potrebbe portarla a correre dei grossi rischi. Rischi che Nahira non dovrebbe nemmeno correre, dati i problemi che sua madre le ha procurato. <Ryota ti ha dato molto più del cognome..> Direbbe, per finire con lo spostare lo sguardo verso la Inuzuka. <Ryuu Senju? AHAHAHAHAHA> Se la ride, quasi di gusto il vecchio Hisoka. E perché? < Santi numi, non cambierà mai..> Cosa non può cambiare? Che succede? <Sempre dietro ad Hana, scondinzolante come un cane.> Ed in effetti, Nahira potrà ben capire a cosa si riferisca il Nara. Il suo padre adottivo, sembrerebbe essere un sottomesso della madre. Ah santi numi. <Consigliera, mocciosa..> Direbbe, placando le risate. <.. Ecco a voi.> E dalla tasca interna dei pantaloni in iuta, andrebbe a staccare una ciocca di capelli con un coltello. Si avvicina e li porge a Nahira. UNa bella ciocca, bianca come il latte, molto simile alla tua. < Avete quello che volete. Fate il test.. > Un test che potrebbe definirlo come padre. < E tu mocciosa..> No, non userà toni gentili e pacati con lei. Perché? Perché non a la certezza di quello che hanno detto. E scoprirlo non gli costa nulla, se non qualche capello. <..Vedi di parlare con Hana. Dille da parte mia, che se è vero che sono tuo padre, mi ritroverà a Konoha.> Vendetta? Chi lo sa...< E dille di stare tranquilla, che non la ucciderò.> No, ma qualche sfizio vuole toglierselo. < Ora via di qui. Ne ho avuto abbastanza di voi due. Avete ciò per cui siete venute.> E per cosa sono venute, con l'esattezza? < Mocciosa..> Un ultima occhiata verso la Inuzuka. <Manda un corvo a chiamarmi, qualora io sia tuo padre.> Altri mezzi di comunicazione non li ha. Ed adesso? Adesso se ne ritorna nella sua capanna, chiudendo la porta alle spalle. Quello che non vedranno le due e non potranno udire, sarà l'uomo che si accovaccia a terra, con le lacrime agli occhi ed il groppo alla gola. [END]

19:14 Furaya:
 Un bluff uscito male. Ci ha provato, almeno. Scruta Hisoka, ne percepisce ogni parola da egli pronunciata. < Non è una Nara, altrimenti l'avrei accettata nel Clan. Ha i geni Inuzuka, come può vedere. > Ergo, non avrebbe potuto avere il cognome di Hisoka, ma sono battibecchi inutili e senza alcunché. < ... > Ennesima pugnalata: odia essere paragonata a Ryota soltanto perché è suo padre. Ma potete biasimarla? < Mi ha dato anni di sofferenze. > Ribatte con tono grave, sospirando. Lascia che i due parlino e si confrontino da soli, poggiando però una mano sul bicipite destro della ragazza, come a volerla tranquillizzare a modo suo. < Andiamo, Nahi. > Richiama l'altra, avendo avuto effettivamente parte di ciò che volevano sapere. Quantomeno, Hisoka Nara è ancora vivo e questo è un passo in avanti. Che poi si sia rivelato scontroso avrebbero dovuto immaginarlo. < La ringrazio per il suo tempo. > Cordiale, nonostante tutto, prima di girarsi e tornare indietro, da dove entrambe sono venute per rientrare a Konoha. [End]

19:16 Nahira:
 Aver raccontato tutta la verità sarà servito a qualcosa? Nahira questo non lo sa, si è sentita di farlo ed ha agito di conseguenza senza pensare a nulla se non porgere l'unica cosa che sa all'uomo che le sta di fronte e che dovrebbe essere suo padre. Ascolta le parole che lui rivolge a Furaya senza proferir parola. L'unica cosa che la fa sorridere lievemente è il fatto che Hisoka conosca davvero Ryuu Senju e che a quanto pare si sia fatto conoscere in passato. Ormai si è abituata ad essere appellata mocciosa e quando l'altro lo fa per la terza volta ma si limita semplicemente a farsi cadere addosso quel nomignolo. Sospira incontrando nuovamente lo sguardo dell'uomo che le porge infine una ciocca simile ad una delle sue. Le iridi cerulee si posano su quei capelli rigirandoli nel palmo con disattenzione per poi spostare l'attenzione nuovamente sull'albino. <Proverò a parlarle anche se non sarà una cosa facile.> sentenzia infine. <Ti faremo sapere appena la faccenda sarà risolta.> conferma infine volgendo nuovamente lo sguardo verso Furaya che la esorta a seguirla. <A presto.> sussurra infine senza troppi complimenti. Un ultimo saluto verso l'uomo per poi seguire i passi della Nara insieme a Skoll allontanandosi da quel luogo per poter tornare a Konoha. [end]

Nahira e Furaya si recano presso l'isola Tenryuu, alla ricerca di Hisoka. Trovano la sua capanna, in paglia e legna e lui invecchiato, imbruttito, scorbutico e cattivo. I misteri si diramano e le certezze cominciano ad essere tangibili.

Dunque, piccolo ambient. Hai la ciocca di capelli di Hisoka, con la quale puoi far fare il test del DNA.
Potete fare tranquillamente una free, dando da BG che avete consegnato la ciocca di Hisoka insieme ad una di Nahira presso il laboratorio di Analisi di Konoha.
Il responso è, ovviamente, positivo.

Per regolamento, NON posso darvi punti exp. Ma stavolta, vorrei fare uno strappo alla regola. Avete seguito per intero una trama On, entrambe, giocando con costanza e dedizione. Questa cosa mi è piaciuta. Avete fatto due ambient con me ( escluso questo ), più altre due role, per scovare il mistero di Hisoka senza considerare le altre, in cui si parlava dell'argomento. Ergo, aggiungo questi pochissimi punti exp, come bonus per il lavoro che avete fatto. Brave!