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con Furaya, Raido

11:32 Furaya:
  [•Quartiere ~ Magione•] Per raggiungere la Magione della Consigliera di Konoha, bisogna attraversare il Quartiere Nara e arrivare all'estremità dello stesso. La Magione, stile tempio dai colori scuri e due piani, è abbastanza grande e spaziosa ed ospita, al pian terreno, il Dojo Nara. Difatti, va attraversato quest'ultimo, privo di colori sgargianti, prendere il corridoio che conduce all'interno e risalire fino all'ultimo piano, laddove nel corridoio son presenti almeno tre porte. La prima è l'ufficio di Furaya, quello che usa per accogliere i conclannati o chi ha bisogno di parlare con lei. Il secondo è una sorta di mausoleo ed è presente, esternamente, una finestra piuttosto grande dalla quale è possibile vedere i vari cimeli dei Nara che son motivo di vanto, come il busto di tutti i Capi Clan, quadri, onorificenze e quanto di più orgoglioso per il Clan. In fondo al corridoio, non accessibile a chiunque, vi è invece quella che si potrebbe definire la vera casa della Nara ed è verso quest'ultima che la ragazza si sta dirigendo in compagnia dell'Oboro, suo Sensei. La Nara indossa uno Yukata corto di colore nero, con fiori rossastri disegnati lungo l'estremità inferiore dell'abito e delle maniche, piuttosto larghe che nascondono i vambracci metallici. Ai piedi, porta un paio di sandali ninja, rinforzati metallicamente e arrivati sotto il ginocchio. In vita, tramite l'obi rosso che tiene chiuso l'abito, son sostenute entrambe le Katane, sia quella in ottimo stato, sia quella che verte nel pessimo e va riparata. Tra i rosei capelli, spicca il consueto Coprifronte della Foglia, attorno ad entrambe le cosce son tenute le Tasche Porta Kunai e Shuriken, nonché quella Porta Oggetti sul gluteo destro. Sul petto, nascosti dagli abiti, son posati dieci fuda potenzianti, con altri due sui rispettivi polsi e che sigillano la Falce -a destra- e la Zanbato -a sinistra-. Tutte le armi sono avvelenate, eccezion fatta per alcune piccole, quali Kunai e Shuriken. A schiena diritta, conscia della via che deve effettuare per raggiungere la propria abitazione, accelera un poco il passo. < Grazie per essere venuto. Non ci vediamo da un po'. > Afferma verso il Kiriano. < Dobbiamo terminare quelle lezioni. > Che riguardano sicuramente i Fabbri. Giunta, quindi, innanzi all'ingresso, ne apre l'uscio, permettendo ad entrambi di raggiungere l'interno della propria umile -si fa per dire- dimora attuale. [Chakra ON]

11:39 Raido:
  [Magione] Furaya lo ha chiamato per andare alla magione, la cosa gli puzza abbastanza specialmente in vista dell'imminente scontro del torneo al quale devono partecipare entrambi scontrandosi però, forse, è una buona occasione per formare una piccola alleanza e buttare fuori il primo avversario. Indosso porta un semplice kimono bianco che giunge fino alle ginocchia; le punte basse del kimono sono rosse così come le maniche. Una cintura rossa legato e stretta alla vita per tenere chiuso il kimono mentre sotto di esso non vi è niente ed è possibile vedere e notare dei pezzi di metallo e una vestaglia un po' più pesante del normale, qualcosa di aderente al corpo ovvero un'armatura pesante per proteggerlo da possibili guai in arrivo. Pantaloni neri a ricoprire le gambe, pantaloni da ninja mentre ai piedi porta dei semplicissimi sandali neri, sempre ninjeschi. Sulla schiena ha posto la samehada, sua fedele arma in ogni situazione ed è anche la più potente di tutto l'armamentario. Attraversa tutto il quartiere Nara vedendo e notando molti utilizzatori dell'ombra e non solo li; una volta entrato nella magione si ritrova al pian terreno dove vi è il Dojo nel quale può scrutare tutti i genin e i chunin allenarsi nell'uso del kagemane, una tecnica da temere sotto ogni punto di visto per la sua grande particolarità nel fermare gli avversari. Scruta ogni singolo allenamento prima di venire raggiunto da Furaya ed è al suo fianco che va a incamminarsi in direzione della di lei abitazione. I passi si susseguono tranquilli, calmi, pacati, non ha fretta di raggiungere il posto ne ha fretto di cominciare le discussioni <E' sempre un piacere vederti> gli occhi puntati davanti a se a guardare l'edificio. E' molto grande, molto spaziosa, quasi quanto quella Oboro dove attualmente vive, si fa per dire, visto che non ci mette piede da mesi; spera solo di non trovare strati e strati di ragnatele <Subito al dunque> mezzo sorriso a increspargli le labbra. Già, continuare a istruirla sul lavoro di fabbro per aiutarla a divenire sempre più esperta in quel campo lavorativo <Pronta per il torneo?> alla fine devono scontrarsi, la domanda è più che lecita. [Chk on][Samehada equip][Armatura pesante equip]

11:54 Furaya:
 Aprendo la porta, uno dei tanti animali da compagnia della giovane vanno a salutarla. Un certosino dal pelo grigio, ormai abbastanza paffuto, svicola tra le gambe della Consigliera, fuseggiando. < Choco. > Richiama la palla di pelo, che par tanto arruffianarsi la Nara con quelle movenze specifiche e tipiche di gatto. < Cos'hai combinato stavolta alla casa? > Una domanda lecita anch'essa, frattempo che ancheggiando e facendo ondeggiare la coda, si fionda sul primo divano che trova. Il soggiorno è ampio, decisamente, con un tavolo centrale, priva di camino poiché lo riteneva inutile, divani posti a ridosso del muro a sinistra, appena entrati. A destra, l'angolo cucina che, in tal momento, è al buio. Una finestra a destra, prima dell'angolo sopracitato, è aperta e contornata da tendine che permettono di far filtrare la luce solare esterna e mattutina. < Anche per me. > Ribatte verso il ragazzo, con un piccolo sorriso sul volto mentre si guarda attorno, quasi fosse la prima volta che entra a casa sua. < Accomodati dove preferisci. > O attorno al tavolo o sul divano, innanzi al quale vi è un tavolino di non eccessive dimensioni. < Lo sai che sono oberata di cose da fare.. > Lo dice con tranquillità e solarità in volto. < ..quindi, preferisco andare dritta al dunque. Non vorrei far perdere eccessivo tempo anche a te. > Spiega, stringendosi nelle spalle. La domanda da lui posta, in realtà, ha difficile risposta. Sa che, attualmente, ha davanti un potenziale nemico -si fa per dire- che nel Torneo potrebbe non farle male, di più. Non conosce tutti i di lui assi nella manica, ma ipoteticamente dovrebbe essere la stessa cosa dall'altra parte. < Certo che sono pronta. Forse, un po' in ansia giacché non conosco approfonditamente l'altro contendente. Tuttavia, sono anche curiosa di vedere come andrà a finire. Non punto certo alla vittoria, quanto più all'affinare ulteriormente le mie doti. Ho già vinto il precedente Torneo, non ho interesse nel ripetermi. > Ammette con altrettanta calma e un placido sorrisetto. < Tu, invece? > Non che sia necessaria la risposta, conoscendolo, ma meglio dialogare. < Vuoi qualcosa da bere? > Fa gli onori di casa, educatamente. Non vuol sembrare scortese nei confronti di un ospite, per di più nella di lei Magione e Quartiere Nara. < Da dove vogliamo iniziare? > Piega le braccia sotto il seno, restando ancora in piedi e volendo capire da dove inizieranno questa nuova branca di studio. Il manuale precedente, alla fine, l'ha terminato di studiare. [Chakra ON]

12:15 Raido:
  [Magione] Avanzano fino alla casetta, la porta si apre mostrandone l'interno, piuttosto ordinato, il salotto comprende vari divani, un tavolo con sedie, una finestra, la cucina e un gatto grigio, un certosino che si avvicina alla consigliera. Sorride alla vista dell'animale che subito si stanzia sul divano prendendo posto. Una bella casetta, accogliente e spaziosa dove potersi accomodare e non se lo fa ripetere due volte. La mano destra va ad afferrare l'elsa della samehada estraendo la spada leggendaria per poi poggiarla contro un muro in modo da non avere impedimenti di alcun tipo. Si porta verso il divano sul quale si è accomodato il gatto ed è al suo fianco che va a sedersi; poggia la schiena contro lo schienale, chiude gli occhi per qualche secondo tastando l'effettiva comodità del sofà e potrebbe anche dormirci tranquillamente per un'intera notte se servisse <Immagino, il bello di non essere nessuno in un villaggio è proprio questo. Nessuno ti carica di compiti> riferendosi ovviamente a se stesso perchè, a conti fatti, a Kusagakure non è nessuno se non un semplice Jonin che esegue missioni per conto dell'Hasukage. La domanda posta è lecita, decisa e vuole sentire una di lei risposta e non si sarebbe aspettato niente di meno dalla consigliera. Purtroppo nemmeno lei sa molto su Katsumi Uchiha e questo è un punto a sfavore per entrambi, un punto che dovrebbero saldare un giorno o l'altro, una pecca che non può permettersi di avere oggigiorno per via dei recenti avvenimenti. <Diciamo di si, ho ricominciato gli allenamenti con Hotsuma per prepararmi a questo scontro> non lo nasconde, si sta allenando con il suo sensei come una volta per essere pronto a combattere al meglio delle sue possibilità. Il bello di avere un Kage come sensei è proprio questo, puoi imparare da uno dei più grandi del tuo villaggio e nessuno può dirti niente in alcun modo <Una tazza di tè freddo> ha caldo in questi giorni, forse per la notte di fuoco passata con Kaori, chi lo sa ma gli serve una bevanda che lo rinfreschi e il tè è un toccasana per lui e per chiunque altro. Ode la domanda della ragazza e subito va ad alzarsi dal divano; la mano si porta sulla schiena andando a staccare una piccola borsetta. Si avvicina al tavolino per poi aprirla mostrandola piena di fuda con un kanji sopra <Qui dentro ci sono tutte le armi della mia fucina, immaginavo volessi continuare, così le ho portate tutte quante. Scegli un fuda e cominciamo> commenta il Jonin vero la ragazza in attesa del suo fare.
[Chk on][Samehada equip][Armatura pesante equip]

12:41 Furaya:
 Si avventura tra i meandri della cucina in seguito alla richiesta dell'Oboro. Prende un bicchiere, di quelli tipicamente giapponesi, dal color ocra e vi versa il contenuto preso da uno scaffale del luogo in cui si trova. Ritorna indietro col suddetto, porgendolo a Raido. < Già, ma non posso rinunciare ai miei ruoli. Chi si prenderà cura del Clan? Ci sono molte riforme da vedere, regole che aveva imposto Ryota e che io non tollero. Finché posso, voglio dare una svolta a tutto ciò che è in mio potere fare, al fine di migliorarlo sempre più. > Specifica, poiché è stato sempre questo il di lei obiettivo: modificare -tentando- tutto ciò che suo padre e Kuugo hanno scatenato negli ultimi decenni. < Mio padre si fa ancora sentire dalla tomba, nonostante gli anni passati, anche nei confronti di gente che mi sta a cuore. > Per esempio, blando, Nahira. < Dunque, preferisco essere oberata di lavori che solo io posso risolvere, anziché cedere queste problematiche a qualcun altro. Chi fa da sé, fa per tre, no? > Una constatazione, scrollando le spalle e mostrando un volto pacato, quasi solare. Choco, dal canto proprio, buttato com'è sul divano, si limita a far le fusa di tanto in tanto, come a voler richiamare Raido che gli è seduto di fianco. Un gatto furbo come una volpe. < Comprendo, comprendo. > Riferendosi al fatto che l'Oboro abbia ripreso i propri allenamenti. < Ed io proseguo i miei. > Ha appena firmato un contratto per l'Evocazione, ma perché svelare ipotetici assi nella manica? Deve considerare che, attualmente, davanti a sé ha un uomo dal quale diffidare per quanto riguarda tattiche, pensieri rivolti alla battaglia e quel che potrebbe esservi di simile. Si ferma, quindi, frontalmente al giovane, sedendosi sul divanetto davanti al ragazzo, essendovene due. In tal maniera, possono guardarsi in faccia. Annuisce un paio di volte, con le iridi azzurre rivolte verso i Fuda dell'altro. < Quello. > Ne pesca uno, poco più a destra, quasi stesse giocando e non stesse prendendo sul serio la situazione, come invece sta cercando di fare. Attende, dunque, volendo vedere cosa ne uscirà fuori. [Chakra ON]

12:59 Raido:
  [Magione] Il dire della ragazza è giusto alla fine, non può darle torto, ha tante cose da fare, sia nel villaggio che ne clan soprattutto. Dopo le vicende di Ryota il clan ha bisogno di essere risistemato a dovere per non avere altri elementi come Ryota stesso <Comprendo> annuisce a quelle parole ma è evidente che non il trauma verso il padre non sia passato del tutto, è ancora vivo nel di lei animo come non mai <Ryota è stato un grande ninja dalla grande influenza; per quante gliene possiamo dire, non possiamo negarcelo. Ha capito quanto potere danno le parole a discapito di molti che pensano soltanto ad accrescere la forza inutilmente> le parole sono l'arma più potente che ci sia, la conoscenza è la più grande fonte di potere al mondo e se queste due cose vengono unite, si crea qualcosa di invincibile <Usare la forza porta solo il malcontento mentre con le parole si soggioga meglio qualcuno> lo capisce e impara da questo, impara come sfruttare questa peculiarità a suo vantaggio e durante una battaglia. Continua ad ascoltare il dire di Furaya mentre questa gli porge la tazza con il tè freddo <Grazie> inizia a sorseggiare, beve tranquillo grandi e piccoli sorsi, deglutisce buttando tutto quanto giù mentre attende che la Nara scelga dalla borsa. Osserva il fuda prelevato <Perfetto, ora guarda> posa la tazza andando a prenderle il fuda dalla mano per poi immettere in esso del chaka e in una nuvoletta di fumo va a comparire un chakram <Arma molto sofisticata che non tutti sanno usare. Vedi, sembra un normale cerchio tagliente e serve molto tempo per capire il suo reale funzionamento ma non per un fabbro, infatti...> esordisce per poi lanciare l'arma per tutta la stanza. Esso fa un completo giro del salotto per poi tornare, a grande velocità, tra le mani dell'Oboro <Utile per seccare un nemico, tipo boomerang> è un segreto che non tutti conoscono ma come fanno i fabbri a saperlo? <Vedi, un fabbro lo può capire da come è stata costruita l'arma. Liscia, non ha seghettature, è sottile e questo le permette di restare in aria per più tempo e soprattutto è leggera> la muove facendole notare il peso di essa <Ora pescane un altro> la invita nuovamente. [Chk on][Samehada equip][Armatura pesante equip]

14:19 Furaya:
 Le parole che Raido spende a proposito di Ryota sono giuste, corrette. Non avrebbe saputo dir cosa migliore. < Era un uomo tanto intelligente quanto astuto. > E la Nara, di lui, ha preso sì parte della stessa fisionomia, ma non abbastanza dell'astuzia del Sannin. < Aveva dalla sua l'Hokage, pertanto poteva far ciò che preferiva. Nessuno glielo avrebbe vietato, poiché nessuno sarebbe andato contro Kuugo. > Sospira, passandosi la dritta tra i capelli rosei, spostandone qualche ciocca. Non è esattamente questo quello di cui i due Jonin dovevano parlare, tuttavia sarebbe uscito prima o poi. Non si rivela essere neanche un problema, sicché la Nara riesce -meglio di qualche mese prima- a discutere del padre senza avere scompensi. Vuol dire che qualche miglioramento c'è stato, ma relativamente è un trauma che, molta probabilità, non passerà mai del tutto. Sono cicatrici che non svaniranno e che faranno sempre male per via di chi le ha causate. < Ad ogni modo.. > Si mette più comoda, arcuando la schiena in avanti per osservare meglio le armi che il ragazzo tira fuori dal Fuda scelto dalla donna. È un'arma che conosce, che possiede, che in realtà ha trovato soltanto per provare come funzionasse, ma mai usata specificatamente. Accavalla la gamba mancina sulla destrorsa, alternando le iridi tra il Chakram e il volto dell'Oboro. < Conosco quest'arma. > Ammette, per quanto la di lei conoscenza si fermi all'averla vista appena una mezza volta. Difatti, le spiegazioni successive sono quelle che desiderava e che ha, tra l'altro, richiesto. < È utile sotto certi aspetti. > Chiosa per quanto riguarda il Chakram. < Comunque, ho capito. Ci sono. > Borbotta, mentre la mandritta si sposta su un paio di Fuda, prima di prenderne uno, questa volta rivolto più a sinistra. Ne pesca uno, come da un mazzo di carte, e lo porge nuovamente verso Raido. < Continuiamo. > Un sorrisetto quello che compare sul volto della Consigliera, aspettando che quegli continui nella spiegazione successiva. [Chakra ON]

15:34 Raido:
  [Magione] Anche lei concorda con quanto detto dal Jonin sul padre, è un uomo temibile sotto tutti gli aspetti proprio per la sua capacità oratoria, sa parlare, sa fare molto con le parole e questo lo contraddistingue dai comuni mukenin di provincia <Esatto, se si dovesse ripresentare uno così, sarà meglio essere pronti e agire il prima possibile> trovare un altro dittatore come questo sarebbe un colpo troppo grosso per tutta quanta l'alleanza ninja, un colpo che non possono subire. Comincia con la spiegazione dell'arma che la ragazza ha estratto, la conosce e questo non lo sorprende, è piuttosto comune alla fine ma non tutti riescono ad utilizzarla. Le mostra il funzionamento venendo assecondato sotto ogni aspetto e, alla fine, posa l'arma sul tavolo. Osserva Furaya pescare un altro fuda dalla borsa ma prima di andare ad aprirlo prende la tazza bevendo un nuovo sorso da essa <Ah, conosci qualche tatuatore affidabile?> domanda all'improvviso ma perchè? Perchè vuole fare un tatuaggio ovviamente, ha una piccola idea in mente e vuole portarla a compimento <Comunque> va a dire infondendo il chakra fuda da cui ne esce un maglio, un'arma composta da un bastone di legno rinforzato in ferro con un ammasso rotondo di ferro sulla testa a forma di cerchio, lo tiene con una mano anche se il peso non è dei più convenienti <Questo è un maglio, è un'arma usata dai fabbri per battere il ferro oppure in guerra per la distruzione facile> si avvicina alla ragazza mostrandole l'arma in questione <La sua particolarità è il peso facendola diventare un'arma pesante grazie all'ammasso di ferro sulla testa. Non bisogna lanciarla ma abbatterla sui nemici o su pareti da distruggere. Ora, l'eccessivo peso sulla testa la porta ad essere molto disequilibrata, per questo motivo un buon fabbro sa che deve tenerla con due mani, una sotto la testa e una alla fine del manico così da dare maggiore forza nella battuta> e con questo conclude la spiegazione sul maglio invitando la ragazza a pescare un altro bigliettino dalla ruota della fortuna. [Chk on][Samehada equip][Armatura pesante]

15:51 Furaya:
  [•Quartiere ~ Magione•] Rilassata, seduta sulla propria porzione di divano, ascolta le parole che vengono pronunciate dal proprio Sensei. < Esattamente. > In questo modo, sigla il termine della discussione relativa a Ryota Nara, sicché preferisce affrontare argomenti differenti e di miglior auspicio, come la spiegazione che ne segue a proposito delle armi. La domanda dell'uomo la lascia -per un attimo- spiazzata, sbattendo le palpebre e schiarendosi la voce. < Ce l'hai davanti! > Esclama con un piccolo sorrisetto soddisfatto. < Prima di voler seguire la via del Fabbro, ho prima appreso tutti i segreti nell'Arte dei Tatuaggi, grazie ad Azrael Nara. > Uno dei suoi mentori, specialmente in quell'ambito, sicché da lui ha appreso tutto ciò che necessitava sapere della teoria. In quanto a pratica, non ha fatto altro che specializzarsi da sé negli anni, finché non è migliorata talmente tanto da decidere di scegliere qualcosa di nuovo da apprendere, come se avesse degli slot nel cerebro vacanti e che necessitavano d'essere riempiti da qualcosa di fondamentale. Inoltre, la via del Fabbro non è scelta a caso. Avente un potere fuori dal comune che facilita le lavorazioni in quel campo, utilizzando altresì le Armi come suo secondo modus di combattimento, ha pensato bene di specializzarsi anche in un secondo lavoro. E' ancora molto giovane, ragion per cui può impegnarsi e apprendere facilmente quest'Arte, rispetto a chi magari ha già passato l'età giovanile della buona memoria e sinapsi attive. < Cosa ti serve nello specifico? > Che sia un tatuaggio, è ovvio. Ciò che realmente intende sapere è di che dimensione, che disegno, ciò che il ragazzo vorrebbe tatuarsi. Forse, la domanda non è posta correttamente, ma per l'incipit decide che sia corretta anche in questa maniera. Tutto dipende solo dalla comprensione dell'Oboro e dalla risposta che potrebbe darle in merito. Tuttavia, la di lei attenzione, infine, viene concentrata totalmente sul maglio ch'egli estrapola dal Fuda, dal secondo che la Nara ha scelto, e che or egli le sta mostrando. < Ohw. > Non sapeva lo utilizzassero i fabbri, sicché si trova ancora alle prime armi. < Non penso di utilizzarla in battaglia, a dirla tutta.. > E' grezza, molto grottesca e nelle di lei mani, femminili, rosee, sembra tutto fuorché perfetta. E' come del sangue su un manto bianco di neve, su una distesa totalmente immacolata. Un pugno in un occhio, se vogliamo sopperire alla vena poetica e avere un punto di vista più focalizzato e indirizzato a ciò che si vuole intendere. < Tutto chiaro. > Non ha domande da fare, son cose piuttosto basilari e semplici. < Questo. > Non tentenna nelle scelte, recuperandone un terzo dal centro e porgendo la carta -sperando sia un Jolly che le faccia vincere la partita(?)- all'Oboro. [Chakra ON]

16:06 Raido:
  [Magione] Porta gli occhi su Furaya non appena afferma di essere una tatuatrice a tutti gli affetti. La bocca si apre di poco, sorpreso da quell'affermazione così improvvisa e dal sorrisetto formatosi sul di lei viso <Azrael Nara?> ha già sentito quel nome, non è molto sconosciuto questo figuro, non a Konoha almeno e non nel clan Nara si può dire <Oh, bene> un po' imbarazzato ma non si fida di nessun altro a Konoha, non si fida quasi di nessuno e mettere la propria schiena nelle mani di qualcuno, non lo rende felice ma questo sacrificio, almeno con la Nara, può farlo <L'idea generale è un sole con una K al centro tra le scapole> un tatuaggio, un solo simbolo e tutto va a ricollegarsi a Kaori ovviamente, lo fa per lei per certi versi e anche perchè è bello da vedere per lei e non lo vede lui. Ha già quella luna sulla fronte di cui si è quasi scocciato, un'altra immagina a vista gli darebbe soltanto fastidio e non poco. Finisce di spiegare qualcosa sul maglio e la ragazza ha ragione, è difficile da usare in battaglia ma non è li per quello <L'importante è che tu la sappia usare> commenta tranquillo, sereno e serio soprattutto, non può permettere che un fabbro sia ignorante con l'uso delle armi, non quando vi è lui. La ragazza va nuovamente a pescare un fuda e nuovamente il chakra viene inviato facendone uscire una frusta. Gli occhi del Jonin si portano su quest'ultima, l'osserva <Ehm...devo aver sbagliato a mettere fuda, questa doveva trovarsi da tutt'altra parte> di certo non la usa per combattere. Sorride lievemente in imbarazzo per poi sigillarla nel fuda e mettendoselo in tasca. La destra si alza, viene infilata nella borsa estraendone uno nuovo da cui ne esce fuori un nunchaku <Ok, questo va già meglio, il nunchaku. Quest'arma si basa sulla velocità. Osserva, due bastoni collegati da una katana; se usato normalmente non fa niente, è un giocattolo ma non appena aumenti la velocità> comincia ad agitarlo velocemente e il suono di uno stoccata viene sentito nella stanza data la potenza del possibile colpo <Bisogna possedere riflessi e coordinazione nei movimenti per utilizzarlo a questa velocità, non è da tutti> conclude anche qui la spiegazione dell'arma. [Chk on][Samehada equip][Armatura pesante]

16:30 Furaya:
  [•Quartiere ~ Magione•] Volge le iridi azzurre verso il volto altrui, ascoltando il disegno che vorrebbe tatuarsi sulla pelle, tra le scapole. < Molto semplice, sostanzialmente. > Non ci vorrà certo un genio nel disegnarlo e tatuarlo, o almeno non è un problema per chi sa già lavorare in questo specifico ambito. < Appena finiamo queste spiegazioni, comincerò a buttare giù una bozza del disegno. > Spiega, poiché solitamente ha sempre lavorato in questa maniera. < Te lo farò vedere, così prima di tatuarlo potremo modificare qualcosa, se non ti va bene, e aggiungerci i dettagli che vuoi. > Spiega con il modo di fare di chi, ovviamente, non è per niente un novellino, bensì abbastanza esperto in materia e nella creazione degli stessi. < Sarà il mio ringraziamento per avermi aiutato a diventare un Fabbro. > Lei vuol vederla in questa maniera. Tuttavia, a furia di far tatuaggi agli amici in cambio di favori, si ritroverà a non ricevere mai nulla in cambio per quanto riguarda il denaro. Ma, onestamente, a cosa potrà mai servirle tutto quel denaro se non ha neppure modo di spenderlo? Non è avvezza agli sfizi né ai peccati, se così vogliamo definirli. Inoltre, deve sfamare soltanto se stessa e delle bestiole che s'accontentano di poco. < Comunque.. Perché una K? > O non ricorda assolutamente della promessa Sposa dell'uomo o nessuno gliel'ha mai detto. La di lei domanda, ovviamente, è posta con un sorrisetto, pertanto quasi ironica e non pretende in alcun modo la risposta certa e sicura, nonché esatta e veritiera, da parte del Jonin. E' solo un modo come un altro per tenere un discorso, scherzoso ed ironico, pacato e tranquillo. Sospirando, passandosi nuovamente la dritta tra i capelli, attende soltanto che l'Oboro possa tirare fuori la terza Arma in questione dal mazzo di Fuda che si è portato dietro. < ... > Le palpebre s'aprono un po' di più, mostrando meglio i propri occhi azzurri sorpresi, non tanto per l'arma che ha rivelato il Fuda -in fondo, è soltanto un frustino- ma per le frasi che ne susseguono. < N-Non penso di voler saperlo. Davvero. > Ridacchia, volendo in qualche modo smorzare la situazione venutasi a creare per via di questo presunto disguido. Non le piace vedere le fruste, se vogliamo dirla tutta. Le ha provate sul di lei corpo e non hanno avuto l'effetto che solitamente si desidera in determinati ambiti e con date persone. Segue i movimenti da egli compiuti per quanto riguarda il Nunchaku conseguenzialmente estratto. < Immaginavo necessitasse di molta coordinazione. > Aggiunge, osservandone le fattezze. < Personalmente, preferisco le spade, ma tutte le armi che mi stai mostrando -eccetto il frustino- > Ironica. Lei. Segnate questo giorno sul calendario, per favore. < - sono tutte utili, a modo loro. Prosegui pure. > E, qualora debba scegliere, ovviamente, prenderà un altro Fuda dal mazzo. [Chakra ON]

16:49 Raido:
  [Magione] Fortunato, Furaya ha deciso davvero di aiutarlo con il tatuaggio e come una professionista inizia a parlare, a dire cose. Ha ragione, è qualcosa di veramente semplice da fare alla fine <Ti ringrazio anche perchè non ho idee su come farlo, ho solo l'idea di base, un'idea incompleta per certi versi> ma è l'idea che sia un ringraziamento che non gli piace molto. In questo modo è come se avesse un debito con lei e non può permettersi di farlo, perchè se un giorno dovesse venire da lui per un'arma, non può dargli il lavoro gratis in quanto ci campa con il lavoro da fabbro. Non se lo può permettere <Grazie ma non posso accettare questo tipo di regali, pagherò come un normale cliente> sorride nel dirlo; non ha problemi di soldi ma non vuole avere problemi futuri su una cosa del genere e su questo è irremovibile senza possibilità di lamentela alcuna. La domanda arriva e anche questa è abbastanza lecita; un mezzo sorriso va a formarsi sul di lui viso, un sorrisetto tranquillo <E' l'iniziale del nome della mia futura sposa. Mi sposerò dopo il torneo> ammette con un lieve imbarazzo sul viso ma mai come quello successivo, come quello che sta per arrivare con tutta la forza di questo mondo. Dal fuda esce una frusta, la stessa che ha utilizzato tante volte in passato e che per sbaglio è finita in mezzo a tutte quelle armi portandolo a provare un certo imbarazzo per la situazione <E non sarò certo io a dirtelo> non può dire che cosa ha fatto con quella, ne vale della sua fama e della sua stessa faccia, oltre a una certa violazione della propria privacy. Butta via tutto quanto spiegando il funzionamento dei nunchaku, un'arma difficile e forte allo stesso tempo ma lei deve solo imparare ad utilizzarla in qualsiasi momento, non solo in battaglia <Fidati, anche il frustino può essere utile> eccome se lo è ma va ad afferrare l'altro fuda della ragazza facendone uscire una nodachi <Oh, una spada. Ecco la nodachi ovvero una katana lunga due metri. E' molto versatile per colpire nemici grossi oppure per spaventarli; bisogna stare attenti ai movimenti con il braccio altrimenti ci si rischia di tagliare essendo la lama molto lunga> commenta anche quest'arma. [Chk on][Samehada equip][Armatura pesante]

17:20 Furaya:
  [•Quartiere ~ Magione•] Vede il fare quel tatuaggio, sì, un favore ad un amico o Sensei che sia, ma anche come un modo per tenersi in allenamento e non dimenticare le doti pittoriche in suo possesso. Annuisce alle parole del giovane Oboro, il quale spiega ciò che vorrebbe, per quanto l'idea sia appunto grezza. < Come preferisci. > Aggiunge, poi, quando il ragazzo palesa l'intenzione di non voler ricevere il servizio gratis, bensì di pagare come un comune cliente. Terminato questo discorso, si ritorna esattamente a quelli successivi e rilevanti delle armi, per quanto vi sia una constatazione prima delle altre che la fa sorridere. Non può certo dirgli di non sposarsi perché lei lo è già stata e ha divorziato, finendo col non credere affatto che l'amore duri in eterno. Non tutti hanno le stesse sfortune: c'è chi può anche superare queste paure, queste sfortune e trovare finalmente l'anima gemella che spinge due amanti a restare uniti, assieme, di fronte alle immense avversità che il mondo mette di fronte ad ogni essere vivente che respira. Difficilmente c'è chi vive una vita agiata, senza problematiche a minacciare l'incolumità fisica e della psiche. Lei ha provato a sposarsi, decisamente troppo giovane, con qualcuno d'altrettanto poco maturo per sopperire a ciò che il Karma, i Kami, mettono davanti all'essere ogni giorno. La successiva relazione, a sua volta, non ha dato i frutti sperati né è durata quanto avrebbe voluto. Quindi, il di lei volto si riduce ad un sorriso tranquillo, felicitazioni e figli maschi, ma dentro di sé è pensierosa, come se anche il matrimonio degli altri possa crollare com'è crollato il suo. < Congratulazioni, allora~ > Si limita a questo, infatti, escludendo la successiva risposta in merito al frustino, ma rivolgendo lo sguardo verso la Nodachi. < La conosco. Ne avevo una, un po' di tempo fa. > In quell'armamentario che ha nella stanza privata, c'è di tutto e di più, se vogliamo essere onesti. < Concordo. > Sulle precauzioni da adottare a proposito della Nodachi. < Hai altro da mostrarmi? > Chiede, come al solito senza mezzi termini, ma saltando direttamente al dunque. [Chakra ON]

17:26 Raido:
  [Magione] <Grazie> risponde cordiale a quelle felicitazioni da parte della ragazza per poi, finire con quella nodachi e la successiva domanda di Furaya <Io no, è tutto li dentro. Direi che hai capito le meccaniche per portare avanti le valutazioni, quindi spulcia bene la borsa e impara ad analizzarle tutte. Serve la pratica, è vero, ma una conoscenza come questa ti permette di usarle anche se non le hai mai viste, alla fine è tutta matematica se andiamo a vedere> e si sa, nessuno è forte in matematica ma il lavoro di un fabbro si basa anche su questa per alcuni versi <Comunque, devo andare o la mia lei comincia a preoccuparsi> si volta verso il muro prendendo la samehada e portandosela sulla schiena nello stesso modo con cui è arrivato alla magione <Grazie per il tè e buona giornata Furaya> un cenno del capo verso il basso per poi andare verso la porta andando ad aprirla e uscendo dalla stanza in silenzio. Ora non resta che lo scontro al torneo per decretare chi dei due sia il più forte, non ha voluto portare oltre la discussione ma è uno scontro indecifrabile. [END]

17:35 Furaya:
  [•Quartiere ~ Magione•] A quanto pare, non v'è altro da aggiungere alla spiegazione odierna da parte dell'Oboro. < Va benissimo. > Annuisce in sua direzione, attenta alle successive parole, nonché ultime, ch'egli le propina. < D'accordo. > Aggiunge, poiché il prossimo e vero passo sarà quello che aspetta da qualche mese a questa parte: riparare, rifinire e sistemare la Katana con quale ha dato il colpo di grazia a Ryota Nara. < Vai vai, non preoccuparti. > Sorride, recuperando il bicchiere da egli usato e avviandosi di già verso la cucina per depositarlo nello stesso. < Grazie a te per l'aiuto. Ti farò recapitare quanto prima il disegno. > Un ulteriore sorriso, prima di decretare il decisivo saluto finale. < Buona giornata anche a te, Raido. > Termina così, permettendogli d'uscire dalla Magione, dove verrà comunque aiutato qualora si perda nei meandri della stessa. Infine, non le resta da far altro che darsi da fare, studiare ed allenarsi, per migliorarsi ancora e sopperire alle mancanze che potrebbe avere. [END]

Raido insegna a Furaya a maneggiare tutte le varie armi per poi parlare di un tatuaggio da fare, del matrimonio dell'Oboro e altre cose.