Giocata
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[Centro di Konoha] Un vento gelido e freddo soffia per Konoha mentre un nuvolone carico di pioggia ha già iniziato a lavare via la calura che si era accumulata in quei giorni. Le strade sono deserte e il centro manca di suoni, solo un silenzio di tomba regna.Forse perchè è notte fonda o per la pioggia che tamburellava sulle grondaie e tetti delle case, ma nessuno si può vedere mettere un piede fuori di casa.
L'unica che quella sera non volle saltare la sua camminata abituale per schiarirsi le idee era Unami, la ragazza questa volta è stata più intelligente delle altre volte che usciva di casa ad ore tarda, portandosi appresso un felpone nero seguito da dei jeans neri. Ha slegato i capelli prima di uscire cercando però di ripararli dalla pioggia mettendoli nel cappuccio alzato. Cammina con ai piedi degli anfibi, ringraziando il cielo di essere riuscita a trovarli prima di uscire, a quest'ora con le sue solite scarpe da ginnastica sarebbe finita. Non che la pioggia la disturba, ma se può evitare di ammalarsi ben venga, no? Mettendo le mani ghiacciate nella tasca della felpa decide di prendere un'attimo riparo sotto la tendina di un negozio che probabilmente il proprietario si era dimenticato di chiudere all'ora della chiusura. [Centro di Konoha] La notte é arrivata dopo il consueto incontro con il sole che fa durante il tramonto. Kaitsume ora é fuori, per andare a prendere un bel ramen al chiosco di Ichiraku, li si fa del ramen stupendo, probabilmente il più buono che si possa trovare in tutto il paese. Sfortunatamente il ragazzo viene sorpreso da un acquazzone improvviso, ma ci fa poco caso, in fondo la pioggia gli piace e questo rendeva la sua passeggiata più gradevole. Indossa una maglietta a maniche lunghe nera, un jeans semplice ma non troppo stretto, così che gli possa permettere libertà di movimento ed i soliti sandali, che purtroppo non erano proprio adatti al tempo che stava facendo. Kaitsume non essendo stanco per niente dato che oggi non ci furono lezioni scelse di fare la strada più lunga per arrivare da Ichiraku. Cammina sotto la pioggia che cadendo lo colpisce in pieno, bagnandolo completamente in pochi secondi. Durante la piacevole camminata, sotto il tendone di una bottega intravede una sagoma minuta, non distingue i dettagli per la pioggia ma quando si avvicina intravede una ragazza incappucciata che indossava una felpa troppo grossa per lei. Avvicinandosi di più riesce a riconoscere la figura, era Unami. Decide di avvicinarsi e portarla con se da Ichiraku, gli avrebbe fatto bene la sia compagnia, infondo il ramen é più buono se viene condiviso! [Centro di Konoha] Unami, tenendo lo sguardo fisso a terra, cerca di scaldarsi incrociando le braccia davanti al petto. Forse non è stata una buona idea uscire con la pioggia, ma ormai è troppo tardi. Essendo già in pieno centro la camminata verso casa l'avrebbe di sicuro fatta ammalare se la pioggia non si fosse calmata. Sospira e alza lo sguardo notando un ragazzo avvicinarsi a lei. Da subito ha notato gli occhi di quel colore chiarissimo per poi realizzare finalmente chi è dopo che si è avvicinato abbastanza. <Hey, Kaitsume> avrebbe detto spostandosi un ciuffo di capelli, bagnati dalla pioggia, dal viso. Guardandolo stranita poi avrebbe inclinato la testa di lato alzando un sopracciglio. Come mai è in giro a quest'ora tarda? Sapere la risposta la incuriosiva parecchio ma avrebbe atteso almeno che si fosse avvicinato abbastanza prima di fargli la paternale.
L'unica che quella sera non volle saltare la sua camminata abituale per schiarirsi le idee era Unami, la ragazza questa volta è stata più intelligente delle altre volte che usciva di casa ad ore tarda, portandosi appresso un felpone nero seguito da dei jeans neri. Ha slegato i capelli prima di uscire cercando però di ripararli dalla pioggia mettendoli nel cappuccio alzato. Cammina con ai piedi degli anfibi, ringraziando il cielo di essere riuscita a trovarli prima di uscire, a quest'ora con le sue solite scarpe da ginnastica sarebbe finita. Non che la pioggia la disturba, ma se può evitare di ammalarsi ben venga, no? Mettendo le mani ghiacciate nella tasca della felpa decide di prendere un'attimo riparo sotto la tendina di un negozio che probabilmente il proprietario si era dimenticato di chiudere all'ora della chiusura. [Centro di Konoha] La notte é arrivata dopo il consueto incontro con il sole che fa durante il tramonto. Kaitsume ora é fuori, per andare a prendere un bel ramen al chiosco di Ichiraku, li si fa del ramen stupendo, probabilmente il più buono che si possa trovare in tutto il paese. Sfortunatamente il ragazzo viene sorpreso da un acquazzone improvviso, ma ci fa poco caso, in fondo la pioggia gli piace e questo rendeva la sua passeggiata più gradevole. Indossa una maglietta a maniche lunghe nera, un jeans semplice ma non troppo stretto, così che gli possa permettere libertà di movimento ed i soliti sandali, che purtroppo non erano proprio adatti al tempo che stava facendo. Kaitsume non essendo stanco per niente dato che oggi non ci furono lezioni scelse di fare la strada più lunga per arrivare da Ichiraku. Cammina sotto la pioggia che cadendo lo colpisce in pieno, bagnandolo completamente in pochi secondi. Durante la piacevole camminata, sotto il tendone di una bottega intravede una sagoma minuta, non distingue i dettagli per la pioggia ma quando si avvicina intravede una ragazza incappucciata che indossava una felpa troppo grossa per lei. Avvicinandosi di più riesce a riconoscere la figura, era Unami. Decide di avvicinarsi e portarla con se da Ichiraku, gli avrebbe fatto bene la sia compagnia, infondo il ramen é più buono se viene condiviso! [Centro di Konoha] Unami, tenendo lo sguardo fisso a terra, cerca di scaldarsi incrociando le braccia davanti al petto. Forse non è stata una buona idea uscire con la pioggia, ma ormai è troppo tardi. Essendo già in pieno centro la camminata verso casa l'avrebbe di sicuro fatta ammalare se la pioggia non si fosse calmata. Sospira e alza lo sguardo notando un ragazzo avvicinarsi a lei. Da subito ha notato gli occhi di quel colore chiarissimo per poi realizzare finalmente chi è dopo che si è avvicinato abbastanza. <Hey, Kaitsume> avrebbe detto spostandosi un ciuffo di capelli, bagnati dalla pioggia, dal viso. Guardandolo stranita poi avrebbe inclinato la testa di lato alzando un sopracciglio. Come mai è in giro a quest'ora tarda? Sapere la risposta la incuriosiva parecchio ma avrebbe atteso almeno che si fosse avvicinato abbastanza prima di fargli la paternale.
