Amici nemici e fratelli estranei
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Mekura non ha voluto che Kaori andasse con lei. Non ha voluto che la curasse, che la accompagnasse e la special immagina che l'altra debba sentirsi frustrata, delusa. Qualcosa che va a sconfortarla un po'. Non che lei, al suo posto, avrebbe gioito di una sconfitta, si sarebbe seguita egualmente delusa e umiliata dopo essere arrivata così vicino alla vittoria, ma non avrebbe cercato di farne a lei una colpa. Se avesse perso avrebbe voluto dire che era semplicemente la più debole o che aveva commesso qualche errore. Kaori sente di aver fatto il possibile, di non essersi risparmiata e per questo è un po' delusa della reazione dell'altra. Ma non importa. Forse, in qualche modo, era destino che quello scontro doveva significare una sorta di ulteriore distacco fra loro. Sospira mentre si trova, in ospedale, seduta su di un lettino in una delle sale per i pazienti in attesa dell'arrivo del medico. E' una specie di ambulatorio con delle credenze, una scrivania, e alcuni macchinari per controllare le condizioni vitali dei pazienti. Lei è seduta su di un lettino con indosso un camice bianco da paziente. Si è fatta aiutare da alcune colleghe a liberarsi dei vestiti e dell'armatura sentendo un dolore incredibile alla spalla. Nonostante il colpo ricevuto di striscio il danno dev'essere serio. Stringe i denti mentre la destrorsa va a poggiarsi sulla spalla offesa come se questo potesse alleviarne il dolore. Le maniche del camice sono corte, l'orlo inferiore dello stesso arriva alle ginocchia lasciando scoperte le gambe ed i piedi coperti di semplici calzini bianchi. I capelli neri, un po' più lunghi da quando li ha malamente tagliati mesi prima, arrivano ora fino a sfiorar le scapole. Stanno ricrescendo, nel giro di qualche altro mese, forse, sarebbero tornati ad una lunghezza tale da farla sentire più femminile, più ordinata. Avrebbe dovuto sistemare quelle ciocche irregolari e sfilacciate, ma di quello si sarebbe occupata prima del matrimonio. Siede in attesa lasciando ondeggiare le gambe oltre il bordo del lettino, guardando verso il basso. La sua mente è piena di pensieri e per una volta il chakra non è attivo. Stanca, decisamente stanca, ha solo bisogno di un po' di riposo. Il moro porta delle calzature ninja-style ai piedi di colore nero mentre la restante parte del corpo è coperta da un kimono grigio chiaro composto unicamente dal pantalone e la giacca, fermate in vita da una fascia del medesimo colore ed a coprirgli le spalle fino quasi alle ginocchia uno haori grigio scuro molto sobrio. Spicca sulla fronte una fascia di tessuto nero con la quale viene messo in evidenza il coprifronte con il simbolo del Villaggio della Foglia, gli occhi bianchi sono un altro simbolo caratteristico e distintivo del suo clan che è uno dei più noti a livello mondiale per cui è inutile nascondere la propria identità ovunque si vada. Una leggera cicatrice che ormai sembra particolarmente vecchia gli divide il volto in due metà simmetriche, una linea verticale che separa la parte destra da quella sinistra. I capelli sono tornati ad essere lunghi, neri, lisci come fili di seta che disciplinati ed eleganti ricadono lungo la schiena e nella parte bassa, a livello dei reni sono fermati con un elastico. La mano destra porta delle evidenti bende che coprono completamente le dita salendo fino a metà del braccio destro, si muove tra le strade lungo una linea retta ricordando più un automa che una persona in carne ed ossa. Le mani sono parzialmente coperti da guantini ninja con placchette metalliche sul dorso, mentre gli avambracci portano delle placche metalliche come protezione. Dietro il fianco destro un porta kunai a destra dove sono inseriti 4 kunai e 4 shuriken ed a sinistra un portaoggetti con all'interno 5 Fuda vuoti, 1 bomba luce ed un paio di fili di nylon, più un gruzzoletto di monete e qualche carta bomba, un tonico coagulante ed uno per il chakra; nascosti sotto il coprifronte, sotto i vambracci metallici e sotto gli avambracci si trovano un fuda con sigillato un tronchetto pronto per la tecnica della sostituzione, cinque in tutto e tutti non visibili. Altri due portakunai sono legati alle cosce, quello destro contiene cinque kunai i quali sono collegati tramite un filo di nylon lungo un metro ai fumogeni, il cui stock è assicurato al portakunai stesso in modo che lanciando il kunai questo si porti dietro anche un fumogeno almeno secondo le intenzioni dello Hyuga; nel portakunai sinistro invece ci sono 4 kunai con le carte bomba arrotolate attorno all'impugnatura. Ha assistito alla finale del Torneo per la categoria Special Jonin ed ora? Beh ora il suo programma è uno: andare a trovare entrambe le Hyuga che hanno preso parte alla finale... è un obbligo al quale sente di dover ottemperare per cui prova a varcare l'ingresso dell'Ospedale ed avvicinandosi all'accettazione <sono qui per vedere Kaori Hyuga-san> [Equip: portakunai fianco destro con: 4 shuriken, 4 kunai - portakunai coscia destra con: 5 kunai legati con nylon a fumogeni, 1 stock fumogeni - portakunai coscia sinistra: 4 kunai con carta bomba, 2 tirapugni - portaoggetti: 6 carte bomba, 1 bomba luce, 1 tonico coagulante, 1 tonico recupero chakra, 5 fuda, 1 nylon, 1 nylon conduttore, trasmettitore, foto e documenti - 5 fuda con tronchetto nascosti sotto gli abiti - guanti ninja - vambracci metallici - schinieri metallici - armatura pesante (+15 res) - sigillo speciale potenziante ninjutsu - 2 sigilli potenzianti petto e braccio destro - veleno allucinogeno A su ogni lama][Chakra on] Mentre Hiashi si fa indicare la stanza dalle infermiere fuori da quella camera, Kaori rimane ferma su quel lettino a sospirare. Ci sono così tante cose che le frullano per la mente in questo istante... la gioia e la soddisfazione personale per la vittoria, il pensiero di come poter allenare Nahira al meglio e la speranza che l'incontro con Satoru vada al meglio, il matrimonio che si fa ogni giorno più incombente man mano che il tempo passa e il torneo giunge al suo termine. Ormai una finale è andata e ne restano solamente altre tre da vedere: quella dei genin, quella dei chuunin e quella dei jonin ai quali parteciperà proprio Raido. Ormai sono quasi alla fine e le sembra incredibile quanto rapidamente quei giorni stiano passando. Le sembra sia passata una settimana soltanto dalla fine di Cappuccio Rosso eppure, in realtà, è già passato più di un mese da allora. Mesi durante i quali si è rafforzata, allenata ed è divenuta più forte. Prima si trattava solo di una sensazione, certo, ma adesso ne ha la prova concreta. Adesso tutti possono vederlo. Spera che Hitomu sia contento di lei, che sia fiero di come si sia comportata e spera che Mekura non cerchi ora di ripristinare le distanze fra loro. Insomma, non sono amiche, non sono molto vicine al momento, ma durante il loro ultimo incontro si erano un po' riavvicinate. Pensare che questo scontro potrebbe aver aggravato quella frattura la fa sentire semplicemente stanca. Non addolorata, non ferita. Stanca. Stanca di essere in guerra con tutti, stanca di non sapere di chi fidarsi. Un altro sospiro la porta a gonfiare e sgonfiare il petto mentre i secondi passano e l'attesa aumenta. Attende che qualche medico arrivi a visitarla, a curarla, ben sapendo che per sistemare quella slogatura avrebbe sofferto non poco: rimettere in sede un osso è sempre estremamente doloroso. Una volta che al moro è stata indicata la direzione da seguire provvederebbe naturalmente a ringraziare con un sorriso, un cenno del capo e qualche parolina dolce prima di cominciare a prendere la direzione in esame. C'è un particolare che può esser noto a tutti ma che è stato volutamente tralasciato per poterlo sottolineare in un secondo momento: nella destra tiene un mazzo di fiori; niente altro è alieno al suo solito abbigliamento ed equipaggiamento, solo quella piccola nota è stonata. Perchè è li? Perchè quei fiori? Perchè vuole vedere proprio lei? Ci possono essere milioni di perchè ai quali dare delle risposte non risolverebbe nulla ma aprirebbe solamente un altro milione di domande. La verità è una ed una soltanto anche se ci sono molti punti d'osservazione dello stesso concetto e quindi molte interpretazioni possibili e differenti della stessa unica verità. Un gesto gentile, un ringraziamento per le cure ricevute e per ciò Kaori si è offerta di fare con i suoi animali durante la propria degenza [Equip: portakunai fianco destro con: 4 shuriken, 4 kunai - portakunai coscia destra con: 5 kunai legati con nylon a fumogeni, 1 stock fumogeni - portakunai coscia sinistra: 4 kunai con carta bomba, 2 tirapugni - portaoggetti: 6 carte bomba, 1 bomba luce, 1 tonico coagulante, 1 tonico recupero chakra, 5 fuda, 1 nylon, 1 nylon conduttore, trasmettitore, foto e documenti - 5 fuda con tronchetto nascosti sotto gli abiti - guanti ninja - vambracci metallici - schinieri metallici - armatura pesante (+15 res) - sigillo speciale potenziante ninjutsu - 2 sigilli potenzianti petto e braccio destro - veleno allucinogeno A su ogni lama][Chakra on] La parte più difficile di una cura è proprio quella che Kaori sta vivendo ora: l'attesa. Rimanere sofferenti in attesa che qualcuno arrivi a trattare il dolore, rimanere bloccati nel non potersi muovere e il non potersi curare. E' una situazione frustrante che la lascia decisamente a disagio e che le fa stringere i denti. Non può muovere la spalla sinistra, fa troppo male, e questo vuol dire anche che i movimenti del collo devono essere accuratamente misurati. Un ruotar troppo repentino di tale zona, infatti, potrebbe andare a tirare i muscoli collegati alla spalla e quindi causarle una violenta fitta di dolore. Stare fermi, poi, senza nulla da fare rende tutto ancor peggiore. Non c'è un unico pensiero al quale riesca ad aggrapparsi, un qualcosa sul quale potersi concentrare e per questo si ritrova a continuare a sentire il dolore pizzicarle sotto pelle. Cerca di resistere il più possibile prima di andare ad inspirare a fondo e scendere dal lettino con urgenza. No, non può rimanere lì immobile un momento di più. Tiene il braccio piegato con l'avambraccio parallelo al petto nel tentativo di non muovere l'arto ad ogni passo e inizia a camminare per la stanza misurandola a grandi passi. Cerca di distrarsi focalizzandosi su quel camminare ma la stanza è piccola e non sufficiente a questo scopo. Per cui, dopo essersi umettata le labbra, ecco che Kaori si ritrova ad avvicinarsi alla porta per aprirla ed affacciarsi sul corridoio a controllare se stia arrivando qualcuno per lei, per medicarla. Sta ben attenta a non mettere in vista la sua schiena nel corridoio rimanendo per metà nella stanza in quanto, quel camice, è aperto sul dorso e tenuto assieme tramite un laccio attorno la nuca. Se solo qualcuno avesse osservato la sua schiena avrebbe potuto vedere uno spiraglio della sua pelle candida sotto il camice. Lo Special Jonin dovrebbe essere ormai in prossimità della stanza che gli è stato detto essere occupata da Kaori in versione paziente che potrebbe essere altrettanto se non ancora più sexy della versione dottoressa ma sono dettagli ai quali questo shinobi non fa certamente caso. La ragazza si sporge all'esterno della porta per poter dare una sbirciatina ed il moro dovrebbe poterla individuare abbastanza facilmente a questo punto quindi cercherebbe di richiamarne l'attenzione sollevando la mancina. Cercherebbe di allungare il passo macinando il corridoio avvicinandosi ad una amica ma nemica, ad una sorella ma estranea, ad un pezzo di se ma morto. Hiashi è un uomo dalle mille contraddizioni e la Hyuga ne rappresenta sicuramente una parte <Kaori-san, ti stavo cercando. Volevo vederti> ma il tono è quello calmo e rilassato di sempre, quello che non sembra dimostrare nulla del proprio turbamento interiore. Proprio come aveva detto ad Hajime... ora è esattamente il tipo di shinobi che voleva essere [Equip: portakunai fianco destro con: 4 shuriken, 4 kunai - portakunai coscia destra con: 5 kunai legati con nylon a fumogeni, 1 stock fumogeni - portakunai coscia sinistra: 4 kunai con carta bomba, 2 tirapugni - portaoggetti: 6 carte bomba, 1 bomba luce, 1 tonico coagulante, 1 tonico recupero chakra, 5 fuda, 1 nylon, 1 nylon conduttore, trasmettitore, foto e documenti - 5 fuda con tronchetto nascosti sotto gli abiti - guanti ninja - vambracci metallici - schinieri metallici - armatura pesante (+15 res) - sigillo speciale potenziante ninjutsu - 2 sigilli potenzianti petto e braccio destro - veleno allucinogeno A su ogni lama][Chakra on] Si guarda attorno, un po' turbata, cercando tracce di qualcuno venuto a sistemarle la spalla. Fa male, fa davvero male e in quelle condizioni non riesce neppure a stendersi per poter riposare un po'. Al massimo riesce a stare seduta e deve anche stare un po' gobba perchè a tentare di tenere la schiena dritta sente la spalla mandare fitte profonde e dolorose. Nel corridoio c'è un silenzioso via vai di gente e nessuno par puntare alla propria camera. Rimane sulla soglia stringendo le labbra, cercando di soffocare il dolore nella consapevolezza che presto qualcuno sarebbe venuto ad aiutarla e cerca di pensare a qualcosa che possa darle la forza di resistere. Pensa a Raido, al sorriso che avrebbe potuto offrirle una volta che fosse tornata a casa, sana e salva, da vincitrice. Pensa a sua madre finalmente tornata a casa, a Hitomu verso cui ha mantenuto una promessa. E pensa a Mekura ed alla sua espressione delusa, ad Hiashi che un tempo sarebbe stato lì a festeggiare con lei. Un verso strozzato ed amaro esce dalle di lei labbra a quel pensiero malinconico mentre, rialzando lo sguardo, si ritroverebbe a vedere la di lui figura in avvicinamento. Adesso è così preda del dolore da avere persino le allucinazioni: fantastico! Eppure non appena l'altro apre bocca la ragazza si ritrova a realizzare che no, non lo sta immaginando, è tutto vero. Lui è lì, davanti a lei, con un mazzo di fiori fra le mani ed una espressione pacata e tranquilla in viso. La saluta, le parla e Kaori lo osserva a labbra schiuse decisamente sorpresa e colpita. <Oh> soffia per un istante colta alla sprovvista, sfarfallando le ciglia per un paio di volte. Si riscuote, si schiarisce la voce e si fa da parte così da permettere all'altro di entrare e di non guardarle la schiena scoperta. <Vieni, sediamoci dentro> lo inviterebbe sebbene non è che possa poi dire di trovarsi in una stanza chissà quanto accogliente. Oltre il lettino, per potersi sedere, c'è solo uno sgabello di pelle nera piuttosto basso che i medici usano per controllare i dati segnati sui vari macchinari. Se l'altro fosse entrato ecco che la Hyuga andrebbe a richiudere la porta della camera avviandosi verso il lettino e guardandolo con fare tranquillo. <Ti direi di accomodarti ma non è esattamente un posto così confortevole> aggiunge, poco dopo, con un mezzo sorriso abbastanza teso. Non lo vede da quando si è occupata di sistemargli i femori a seguito del loro scontro, non lo vede da allora. E' stato a casa sua diverse volte per controllare i suoi animali, dar loro da mangiare -beccandosi anche qualche morso da parte del falchetto e qualche minaccia di calcio da Hidalgo- ma non aveva più avuto modo d'incontrarlo. Sicuramente il colpo che la ragazza ha subito alla spalla è stato molto forte, lui ha solo potuto vederlo dagli spalti ma di botti ne ha presi parecchi durante le missioni e conosce bene il dolore fisico che può procurare un simile colpo e poi la velocità con cui Mekura lo ha portato gli fa supporre che abbia utilizzato un sigillo per poterlo potenziare... l'ha affrontata più volte ma raramente l'ha vista così veloce, come la stessa cosa può intuire dell'attacco aria gelida che ha utilizzato Kaori. Lei gli offre di entrare in camera, il moro accetta volentieri e la prima cosa che fa è andare a poggiare i fiori ai piedi del letto della ragazza; si tratta di un mazzo di margherite, nulla di impegnativo insomma <non preoccuparti> sta benissimo anche in piedi <innanzitutto come stai Kaori-san?> è pur sempre in una stanza d'ospedale con un camice addosso <e congratulazioni per la vittoria del Torneo, hai disputato un ottimo scontro> [Equip: portakunai fianco destro con: 4 shuriken, 4 kunai - portakunai coscia destra con: 5 kunai legati con nylon a fumogeni, 1 stock fumogeni - portakunai coscia sinistra: 4 kunai con carta bomba, 2 tirapugni - portaoggetti: 6 carte bomba, 1 bomba luce, 1 tonico coagulante, 1 tonico recupero chakra, 5 fuda, 1 nylon, 1 nylon conduttore, trasmettitore, foto e documenti - 5 fuda con tronchetto nascosti sotto gli abiti - guanti ninja - vambracci metallici - schinieri metallici - armatura pesante (+15 res) - sigillo speciale potenziante ninjutsu - 2 sigilli potenzianti petto e braccio destro - veleno allucinogeno A su ogni lama][Chakra on] Al vedere l'altro poggiare quei fiori sul letto Kaori va semplicemente distendendo le labbra verso l'esterno in un sorriso abbozzato, cortese, ma non luminoso. Da diverso tempo ormai le sue espressioni non sono più caratterizzate da quel bagliore che le aveva sempre distinte e definite ma sono più fredde e distanti. Non in un senso distaccato, non con fare sdegnoso, ma educato, come se fosse semplicemente esterna ad ogni cosa. Andrebbe ad inspirare il profumo che quei petali portano nella camera e poi si volta a guardare la figura dell'altro sedendosi sul bordo del lettino. Se l'altro non ha intenzione di sedersi così non è per lei che invece si sente abbastanza stanca. <Grazie mille per i fiori> risponderebbe lei passando lo sguardo dal suo viso al pavimento, non sapendo benissimo come comportarsi. E' una situazione strana, un po' tesa e si ritrova a sentirsi leggermente a disagio. Non sa più che tipo di rapporto intercorra fra loro e come dovrebbero comportarsi a vicenda. Ode la sua voce, il suo dire, e va sorridendo appena annuendo col capo, la destrorsa a sistemare una ciocca corvina dietro l'orecchio. <Grazie. Ce l'ho messa tutta> rivela lei, sincera, non sapendo cos'altro aggiungere in proposito. Non vuole vantarsi per quella vittoria nè fingere inutile modestia. Ha vinto perchè è stata brava, ha vinto perchè si è impegnata e non pensa che ci sia bisogno di parlarne. Non se l'altro non ha appunti particolari da fare, comunque. <Oh beh, considerando lo scontro senza limiti potevo stare peggio. Credo di avere una spalla slogata però... ma dovrebbe passare presto non appena verranno a sistemarmela> spiega lei inspirando a fondo. <E tu? Ti sei rimesso del tutto?> domanderebbe, poco dopo, lanciando uno sguardo ai di lui arti inferiori che, al momento, paiono essere stabili e forti come il solito. La guarda e come sempre le guarda la bocca, dovendo necessariamente evitare gli occhi pur di non lasciarsi prendere dai fantasmi che ancora si porta dietro. Quel malsano ospite che è pronto li a percuoterlo ogni volta che commette l'errore di incrociare quegli occhi. Dovrebbe quindi poter riconoscere in Kaori un sorriso differente da quello del passato, un sorriso molto più simile al proprio in realtà... molto più freddo e distaccato <si, non ho ancora provato a fare nulla di realmente pericoloso o che possa affaticare gli arti ma non ho avuto nessun tipo di fastidio> dovrà riprendere i propri allenamenti ma per farlo potrebbe anche rischiare di farsi del male inconsciamente, una certa dose di autolesionismo non è mai mancata si direbbe dalla severità con la quale giudica se stesso <spero che la tua spalla possa guarire presto e che tu possa essere felice> inspira profondamente prima di lasciar uscire l'aria dalla bocca <avrei bisogno di affrontare un'altro discorso con te ma data la situazione attuale probabilmente è meglio posticipare a quando le tue condizioni fisiche si saranno ristabilite> [Equip: portakunai fianco destro con: 4 shuriken, 4 kunai - portakunai coscia destra con: 5 kunai legati con nylon a fumogeni, 1 stock fumogeni - portakunai coscia sinistra: 4 kunai con carta bomba, 2 tirapugni - portaoggetti: 6 carte bomba, 1 bomba luce, 1 tonico coagulante, 1 tonico recupero chakra, 5 fuda, 1 nylon, 1 nylon conduttore, trasmettitore, foto e documenti - 5 fuda con tronchetto nascosti sotto gli abiti - guanti ninja - vambracci metallici - schinieri metallici - armatura pesante (+15 res) - sigillo speciale potenziante ninjutsu - 2 sigilli potenzianti petto e braccio destro - veleno allucinogeno A su ogni lama][Chakra on] Ode quelle parole e si ritrova ad abbozzare un sorriso quasi divertito. <Bene, mi fa piacere che la convalescenza stia andando bene. Ormai penso che potrai iniziare ad allenarti un po' per volta. Per fortuna sei ancora giovane quindi il corpo recupera in fretta> spiega lei cercando di rassicurarlo sul fatto che non dovrà rimanere al di fuori del pericolo ancora a lungo: insomma, è ancora un ragazzo, il suo corpo reagisce agli stress ed ai traumi al meglio grazie alla vitalità massima delle sue cellule. <Hai riposato abbastanza> aggiunge, poco dopo, con tono basso, sereno, cercando di rimanere pacata e tranquilla. Ecco, quella conversazione potrebbe davvero riuscire a distrarla dal dolore, dalla sensazione di pesantezza ed oppressione che ha alla spalla offesa. Ode il resto del dire dell'altro e lo sguardo di lei si solleva dal suo viso fino ai suoi occhi nello specifico, ben sapendo che l'altro non avrebbe ricambiato quel gesto. Schiude le labbra rimanendo colpita da quegli auguri, da quelle parole, considerando come l'ultima volta fossero a stento riusciti a parlare. <La mia spalla guarirà di certo anche se non sarà piacevole, non preoccuparti> cercherebbe di rassicurarlo su quel punto per poi umettarsi appena le labbra lasciando scivolare la lingua fra esse per inumidirle appena. <E ti ringrazio. Ma... perchè queste parole sembrano quasi un addio?> domanderebbe sentendosi ora decisamente più nervosa. Perchè dovrebbe augurarle di essere felice in questo momento? Non è il genere di cosa che qualcuno augura a qualcun altro che avrebbe continuato a vedere nel tempo, è un augurio che un po' la preoccupa. Cosa vorrebbe dire? E poi quel dire le fa stringere lo stomaco, saltare un battito. Non sa cosa dovrebbe pensare di quel suo fare criptico e si ritrova quasi a dimenticarsi del dolore alla spalla tanto è assorta in quel discorso. <Non preoccuparti, sto bene. Nulla che possa impedirmi di affrontare qualsiasi discorso, davvero> andrebbe a dire cercando di spingere l'altro a continuare verso quel sentiero, a pronunciarsi su quell'argomento che ora aleggia silenzioso e pressante fra loro. <Ti ascolto> aggiungerebbe, poco dopo, con tono conciliante. <Grazie per questo tuo parere medico> annuisce a quelle parole <comincerò a riprendere gli allenamenti dunque> quelli fisici quantomeno dato che non ha mai interrotto la meditazione che ritiene essere una parte fondamentale del benessere psico-fisico. Tornerà dunque molto presto a praticare non solo il kata ma anche le altre imprese in cui si è sempre lanciato con una buona dose di follia. Quelle parole suonano come un addio? Beh per certi versi lo sono. Un addio a ciò che sono stati perchè quando un vaso si rompe non potrà mai tornare totalmente integro, rimarranno sempre i segni nonostante quanta colla ed attenzione si voglia usare <non sono un addio> nel senso che non sta per lasciare il Villaggio in via definitiva o quantomeno non ancora ma dato che la ragazza sembra interessata alle proprie idee allora tanto vale esporgliele <La prima cosa di cui avrei bisogno Kaori-san è una serie di campioni del mio sangue. Ho bisogno che mi venga estratto e che facciate in modo che possa portarlo sempre con me... saranno sufficienti piccole quantità e circa dieci o dodici flaconcini potrebbero essermi sufficienti> a cosa gli servono però è tutto da specificare come anche la seconda questione [Equip: portakunai fianco destro con: 4 shuriken, 4 kunai - portakunai coscia destra con: 5 kunai legati con nylon a fumogeni, 1 stock fumogeni - portakunai coscia sinistra: 4 kunai con carta bomba, 2 tirapugni - portaoggetti: 6 carte bomba, 1 bomba luce, 1 tonico coagulante, 1 tonico recupero chakra, 5 fuda, 1 nylon, 1 nylon conduttore, trasmettitore, foto e documenti - 5 fuda con tronchetto nascosti sotto gli abiti - guanti ninja - vambracci metallici - schinieri metallici - armatura pesante (+15 res) - sigillo speciale potenziante ninjutsu - 2 sigilli potenzianti petto e braccio destro - veleno allucinogeno A su ogni lama][Chakra on] Annuisce semplicemente a quel suo dire senza aggiungere altro. Insomma, non è che abbia poi fatto molto in qualità di medico in questo momento se non, semplicemente, dargli un consiglio. E' così strano parlare a quel modo con lui. Ritrovarsi ad essere così distanti sebbene un tempo fossero stati così uniti. E' così strano sentirlo così lontano, sentirsi così lontana a sua volta da lui. L'aveva considerato una famiglia, un fratello, ed ora paiono quasi estranei. E' un pensiero doloroso eppure non c'è molto che si possa fare per cercare di ricreare quel rapporto ormai perduto. Dal canto suo non sa neppure se lo desidererebbe. Una parte di lei è ancora piuttosto sfiduciata e sospettosa degli altri Hyuga e, per quanto sappia che Hiashi e Mekura non siano colpevoli quanto il resto del clan, non se la sente neppure di aprirsi nuovamente a loro come un tempo. L'altro le garantisce che no, non si tratta di un addio, eppure qualcosa la insospettisce. Non dice nulla, non replica, si limita ad ascoltarlo ritrovandosi quindi ad aggrottare le sopracciglia all'udire quella strana e bizzarra richiesta. <A cosa ti serve tutto quel sangue da portare via?> domanderebbe lei a metà strada fra il sospetto ed il preoccupato, non essendo particolarmente contraria alla cosa visto che il sangue in questione è pur sempre il suo stesso, ma sicuramente stranita e colpita da un simile favore. <Comunque non potrei toglierne più di dieci fialette e dovrei tenerti qui per qualche ora in osservazione prima di lasciarti andare, per evitare di far abbassare troppo la pressione.> spiegherebbe lei dando il proprio parere medico al ragazzo. Una fitta di dolore alla spalla si fa viva e la porta a contrarre il viso e le labbra per il dolore, stringendo i denti per un solo istante, mentre si chiede una volta ancora dove siano finiti i medici di quell'ospedale. <Immagino ci sia qualcos'altro che ti serve> aggiungerebbe, con tono sommesso, poco dopo, visto che il giovane ha iniziato il discorso con un "Per prima cosa". Se lo aspettava, impossibile fare una richiesta simile senza che non venga posta una domanda di questo genere e qui si aprono diverse alternative. Mentire inventando una palla palese che sia una palla per provare a farle capire che non intende dirle la verità, mentire intendo una scusa che sia plausibile e credibile, dire una mezza verità che nasconda quelli che sono i suoi reali scopi oppure confessare e basta senza troppi se e troppi ma <una decina potrebbero andare bene. Ho una idea, devo fare alcune prove ma potrebbero essermi utili per alcune situazioni sulle quali però dovrò svolgere delle sessioni d'allenamento> insomma tra le tre opzioni ha preferito la terza ovvero una verità con dico-non dico ma subito dopo annuisce <si ma questo è ancor più complicato> non che la prima lo fosse poi chissà quanto per Kaori probabilmente, ma per il moro si dato che pensa non solo al sangue ma anche al suo utilizzo <penso tu ricordi che il mi braccio destro è artificiale. Non ho mai capito molto di cosa sia fatto in realtà, esternamente l'unica differenza è la colorazione e posso sfruttarlo facendoci passare il chakra, risponde anche a tutti i miei comandi senza nessun problema ma mi sono accorto che in uno scontro tendo a proteggere quest'arto perchè non saprei come poterlo riparare in caso di problemi. So che è stato messo a punto dai Genetisti, ma nient'altro. Vorrei ne prendessi un campione e lo analizzassi fino a capire come poterlo riparare in caso avessi dei problemi e chi pensi possa essere in grado di aiutarmi nel caso in cui fossi al di fuori del Paese del Fuoco> [Equip: portakunai fianco destro con: 4 shuriken, 4 kunai - portakunai coscia destra con: 5 kunai legati con nylon a fumogeni, 1 stock fumogeni - portakunai coscia sinistra: 4 kunai con carta bomba, 2 tirapugni - portaoggetti: 6 carte bomba, 1 bomba luce, 1 tonico coagulante, 1 tonico recupero chakra, 5 fuda, 1 nylon, 1 nylon conduttore, trasmettitore, foto e documenti - 5 fuda con tronchetto nascosti sotto gli abiti - guanti ninja - vambracci metallici - schinieri metallici - armatura pesante (+15 res) - sigillo speciale potenziante ninjutsu - 2 sigilli potenzianti petto e braccio destro - veleno allucinogeno A su ogni lama][Chakra on] Non è che ci abbia capito molto più di prima, ora, ma se l'altro ha bisogno di sperimentare qualcosa nelle sue sessioni d'allenamento col proprio sangue non è che possa esattamente dirgli qualcosa. Non sembra una cosa malvagia e neppure immorale, forse solo un po' bizzarra ed insolita. Ma nel mondo degli shinobi di cose insolite ne succedono in continuazione e sicuramente quella non dovrebbe rientrare fra le più strane. Kaori quindi si limita ad inspirare e guardarlo in viso ascoltando in religioso silenzio le sue parole prima di schiudere le labbra ed annuire. <Va bene. Appena la spalla sarà guarita ti manderò un messaggio per raggiungermi qui e procederemo> spiega lei con fare tranquillo ed educato, lasciandogli dunque modo di procedere e passare al punto due del discorso. Kaori ricorda bene di aver visto il braccio di Hiashi ricoperto di bende e fasciature. L'ha visto anche privo di esse in verità, anche se non del tutto. C'è una parte del suo braccio che ha sempre tenuta nascosta per impedire al mondo di vedere il tatuaggio anbu ma lei ovviamente non sa di questo piccolo dettaglio. Sa che quell'arto è artificiale e che il suo braccio reale è andato perduto anni prima proprio durante uno dei fatti riguardanti le vicende di Cappuccio Rosso e il ragionamento che l'altro fa le sembra piuttosto sensato e logico. <Capisco. Effettivamente sarebbe problematico se venisse danneggiato e non sapessimo come occuparcene> ammette ed annuisce lei portando d'istinto lo sguardo a posarsi sul di lui braccio. <Posso provare ad analizzarne i tessuti e la costituzione, ma non posso garantirti che riuscirò a capire di cosa si tratti. I genetisti sono famosi per studiare e lavorare su esperimenti non propriamente... comuni> rivela lei non volendo donargli false speranze. <Anche per questo, però, dovremo attendere che la mia spalla sia a posto, ho bisogno di avere le mani ferme per un lavoro di questo tipo> aggiunge lei, poco dopo, mettendo in chiaro che sebbene sia disposta ad aiutarlo non ha modo di farlo in quel momento. Una parte di Kaori, poi, è anche contenta del fatto che Hiashi abbia deciso di cercare il suo aiuto per questo tipo di operazione. Forse il fatto che i loro rapporti si siano così raffreddati non vuole necessariamente dire che l'altro non si fidi più di lei. Nessuna altra domanda riguardo al sangue il che non può che far piacere al moro, probabilmente durante lo scontro in arena Kaori non ha notato quel suo mordersi per effettuare la tecnica del richiamo tramite il sangue ma va più che bene così. I prelievi vengono dunque rimandati a data da destinarsi, quando la spalla sarà stata sistemata così come anche il secondo discorso, quello riguardante il braccio <comprendo e non ho molta fretta riguardo entrambe le situazioni> le fa sapere, non è vera e propria urgenza ma non ha neanche in mente di rimanere in questa situazione a vita. C'è altro che gli frulla per la testa questo è evidente <quindi devo tenermi pronto alla possibilità di dovermi rivolgere ai genetisti in cado di situazioni impreviste> potrebbe essere un gran bel problema dopo tutta la faccenda degli Hyuga puri in cui almeno un genetista era coinvolto <Mi spiace averti fatta "lavorare" anche in un momento in cui dovresti essere tu la paziente, ti chiedo per il momento di mantenere il riserbo su queste mie richieste> sono pochi a sapere del suo braccio dato che è perennemente fasciato ma se si dovesse diffondere la notizia i nemici potrebbero cominciare a puntare proprio su quell'arto [Equip: portakunai fianco destro con: 4 shuriken, 4 kunai - portakunai coscia destra con: 5 kunai legati con nylon a fumogeni, 1 stock fumogeni - portakunai coscia sinistra: 4 kunai con carta bomba, 2 tirapugni - portaoggetti: 6 carte bomba, 1 bomba luce, 1 tonico coagulante, 1 tonico recupero chakra, 5 fuda, 1 nylon, 1 nylon conduttore, trasmettitore, foto e documenti - 5 fuda con tronchetto nascosti sotto gli abiti - guanti ninja - vambracci metallici - schinieri metallici - armatura pesante (+15 res) - sigillo speciale potenziante ninjutsu - 2 sigilli potenzianti petto e braccio destro - veleno allucinogeno A su ogni lama][Chakra on] <Potrebbe essere una possibilità, sì> annuisce Kaori in risposta al di lui dire prima di andare a stringere i denti e reclinare il capo verso l'alto con fare dolente. Stringe occhi e denti, il dolore inizia a farsi più intenso e il cuore batte forte nel petto per via della sofferenza dovuta da quelle fitte improvvise e scostanti. Respira a fondo, ritmatamente, cercando di alleviare la sensazione di dolore grazie ad una buona respirazione, ma è difficile. Torna ad abbassare il capo per guardare l'altro mentre un rivolo di sudore le scivola lungo la fronte. Ascolta il suo dire, sente la sua voce e si ritrova a scuotere il capo con fare quasi di non curanza. <Non preoccuparti> andrebbe a cercare di rassicurarlo continuando a stringere i denti e le labbra non appena termina di pronunciare quelle parole. <Non è il tipo di cose di cui parlerei in giro> aggiunge, dopo un po', per garantirgli la riservatezza che egli dimanda mordendosi il labbro inferiore mentre la spalla diviene sempre più dolente. <Anche se le cose sono cambiate ho ancora rispetto per ciò che siamo stati un tempo> rivela poco dopo prima di sentire la porta aprirsi ed un medico, finalmente, fare il suo ingresso. Finalmente qualcuno è venuto ad occuparsi di lei e Kaori con enorme sollievo ed un pizzico di apprensione per via del doloroso trattamento che avrebbe dovuto ricevere, va a salutare con un rispettoso cenno del capo. A quel punto fa tornare lo sguardo sul ragazzo abbozzando un mezzo sorriso di cortesia. <Ne parleremo meglio la prossima volta, magari. Adesso purtroppo non posso> andrebbe a dirgli accennando con lo sguardo alla figura del medico. <Ti scriverò per organizzarci meglio e per darti appuntamento allora> lo congederebbe, quindi, andando ad umettarsi stancamente le labbra. <Penso che non dovrebbe volerci più di un paio di giorni> una convalescenza che non dovrebbe essere troppo lunga, dopotutto. Il danno è stato moderato, poteva decisamente andarle peggio. Solo a quel punto, se l'altro avesse preso la via d'uscita, Kaori sarebbe andata a rivolgergli un ultimo saluto. <Allora alla prossima. E grazie ancora per i fiori> [END] Ed anche questa è fatta, ha portato i fiori a Kaori e le ha esposto le due questioni che aveva da esporle per cui ora non rimane altro da fare se non lasciarla riposare dato che si è anche assicurato il suo silenzio. Un centro perfetto si potrebbe pensare eh?! Ed invece no, come potrebbero andare bene le cose se sono in uno stato così... pietoso. E non parliamo fisicamente ma di quello che rimane del loro rapporto. Non può sapere se a Kaori faccia male una simile situazione o magari se ne è già fatta una ragione, dal canto suo ha semplicemente preso atto delle cose <attenderò tue notizie e grazie anche per ciò che hai fatto per i miei animali> e poi meglio parlare con lei che già lo conosce che dover dare mille spiegazioni ad un estraneo. Un cenno del capo in segno di saluto prima di provare a lasciare la stanza della dottoressa... la prossima visita in programma è a Mekura, deve ricambiare [Equip: portakunai fianco destro con: 4 shuriken, 4 kunai - portakunai coscia destra con: 5 kunai legati con nylon a fumogeni, 1 stock fumogeni - portakunai coscia sinistra: 4 kunai con carta bomba, 2 tirapugni - portaoggetti: 6 carte bomba, 1 bomba luce, 1 tonico coagulante, 1 tonico recupero chakra, 5 fuda, 1 nylon, 1 nylon conduttore, trasmettitore, foto e documenti - 5 fuda con tronchetto nascosti sotto gli abiti - guanti ninja - vambracci metallici - schinieri metallici - armatura pesante (+15 res) - sigillo speciale potenziante ninjutsu - 2 sigilli potenzianti petto e braccio destro - veleno allucinogeno A su ogni lama][Chakra on][End]
Hiashi si reca in ospedale per controllare le condizioni di Kaori e chiederle un paio di favori.
I due sono in rapporti educati ma distaccati e l'atmosfera nella stanza è piuttosto tesa.
I due sono in rapporti educati ma distaccati e l'atmosfera nella stanza è piuttosto tesa.