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Quando una litigata degenera

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con Hiashi , Sakura, Saisashi

15:49 Saisashi:
 Una messaggio. Uno strano messaggio, quasi inquietante. Poche semplici parole: "dobbiamo parlare. Subito." Queste sono probabilmente le più temute da qualsivoglia uomo presente sulla faccia della terra. Sembra incazzata, molto incazzata, ed in effetti il genin ha una sorta di preoccupazione. Se ha ricevuto una missiva del genere, deve esserci sotto qualcosa di importante. Che il suo atteggiamento diqualche giorno precedente abbia fatto il suo effetto? Spera che possa essere così, non cambierà la sua idea a riguardo se è questo ciò che la ragazza pretende. Nel mentre il taijutser ha avuto modo di approfondire il suo lato interiore, esponendosi anche con Shiro. Non ha certo risolto quel che gli passa dentro. Il punto di ritrovo è piuttosto strano, uno dei primi luoghi in cui ilgiovane ha avuto modo di impattarsi con quellache considerava una rompipalle d'eccellenza. E pensare che ora la considera parte essenziale della sua vita, come cambiano le cose. Sguardo annoiato, che non trapela emozioni, fisso di fronte a se. Le verdi iridi seguono il percorso mentre giunge a destinazione. Oggi aveva in programma un allenamento, per questo motivo indossa la sua vecchia divisa, quella che ancora non sa se tornare a portare con orgoglio. Giacchetto nero, tessuto lucido, con colletto rialzato e dettagli arancioni. Zip aperta che mostra una canotta bianca semplice. Cintura blu lunga e penzolante sulla sinistra, che regge i pantaloni dello stesso tessuto e rifiniture della giacca. Essi sono tagliati sullo stinco sinistro, mostrando una fasciatura che copre uno dwegli schinieri. Sandali neri ninja e guanti mezze dita neri del villaggio della foglia. Coprifronte legato intorno ai capelli a mo dì bandana per far si che i lunghi e corvini capelli non disturbino la vista durante gli allenamenti. Nascosta sotto la sua divisa, la sua armatura pesante, che ha imparato ad utilizzare a Kusa, schinieri e vambracci a coprire i relativi punti necessari. Si fa già un sacco di male da solo, le protezioni sono diventate essenziali, dato che riesce a portarle senza nessun impedimento, una seconda pelle. GIunto in luogo, quel suo sguardo apatico si sposterebbe ad analizzare la zona in cerca di Sakura. <mh. Chissà che cosa vuole...spero per lei si sia ripresa...> una minaccia o una speranza? [equip: armatura pesante, schinieri, vambracci, due tonici chakra e due coagulanti nella tasca sinistra.]

16:05 Sakura:
 E' passata per casa. Perché? Perché doveva cambiarsi. Si è asciugata i capelli, rendendoli ondulati come mai prima d'ora. Ha messo su la sua divisa da missione composta da una felpa bianca aperta sul davanti con rifiniture violetto, una maglietta a maniche corte elasticizzata nera. A fasciare i glutei ci sono un paio di pantaloncini in jeans fin troppo corti, mentre il resto delle gambe sono fasciate da dei comodi leggins neri. Ai piedi, nuove scarpe: Sono degli stivali, in formato ninja, con un tacchetto di cinque centimetri ed alti, che fasciano gran parte della gamba, fino ad arrivare alle ginocchia. Insomma, una porno star, ma sicuramente un abbigliamento comodo. I capelli, sono ondulati e ricadono morbidi e lucenti lungo la schiena e in gran parte sulle spalle. Gli occhi sono bianchi e non trasudano nulla. Il momento di incertezza avuto con Hiashi, sicuramente ha dato modo alla ragazza di riflettere e le considerazioni a cui è arrivata, non sono delle migliori. Deve parlare con il ragazzo, assolutamente. Ed è per questo che si sta dirigendo verso la prateria della Memoria. Perché un luogo così? Beh ha un significato molto più profondo di quanto si possa pensare. Non ci va per onorare sua madre biologica morta; li, semplicemente, ha capito che dietro a quella maschera da duro e pezzente, c'è un ragazzo dolce. Un ragazzo che ha sofferto. Il loro primo incontro relativamente importante, che li ha portati ad avere quello che oggi si potrebbe definire un rapporto. Arrivata li, va a sistemarsi il coprifronte della foglia, posizionato a mo di fascia attorno al collo. Non si è portata di dietro munizioni o quanto altro ancora. Solamente se stessa e le sue abilità. <Saisashi.> Tono molto semplice, sebbene al termine del nome comincia a tremarle la voce. <Sei venuto..> Non ci sperava? Aveva le sue motivazioni per pensarlo. In fin dei conti, il messaggio che ha lasciato è stato piuttosto diretto, tanto da farle avere dei ripensamenti. <..Sono felice.> Dichiara, posizionandosi infine a due metri dal ragazzo. Gli occhi si posizionerebbero sul suo volto, andando a sondarlo per scoprire se quell'espressione dell'altro giorno sia ancora presente o meno. <Allora..> Incomincia il pippone. Attenzioneee <... Mi dici cosa ti è preso in ospedale?> Mantiene la distanza di due metri da lui. Non vuole correre il rischio di rifare la stessa fine dell'altra volta. Non che le abbia fatto male, ci mancherebbe. Però, ripensare a quel momento, le fa montare su una paura inconscia. Derivata forse da momenti del passato che non le appartengono, ma che sono vicine. <Perché hai fatto così?> Voce che continua a tremolare. L'apatia di prima sta scomparendo, definitivamente. Non riesce a non essere emotiva. Non ora.

16:19 Saisashi:
 FInalmente Sakura fa la sua apparizione di fronte allo sguardo immobile e "freddo" del ragazzo. Un look da missione, con delle nuove scarpe che non si direbbero da Sakura. Il giovane non direbbe nulla, le mani rimarrebbero fisse all'interno delle sue tasche, mentre le palpebre si assottiglierebbero, inclinando il capo leggermente verso l'alto, a godere di quei caldi raggi del sole di cui può godere Konoha in questa soleggiata giornata. <mh? sei così sorpresa..? Per quale motivo non sarei dovuto venire...Certo quel messaggio..non saprei bene come interpretarlo. > inclina ora il capo di lato, sulla destra, stranito nel vedere le movenze della ragazza <parti per una missione..? Che fai ti tieni alla larga...?> uno strano sorrisino si mostra sulle labbra del giovane, inarcandosi sulla destra, indecifrabile. E' indeciso sul come comportarsi, se avvicinarsi lei o meno, il suo sguardo è comunque piuttosto strano, anche se non al pari dell'ospedale. Si nota una certa ansia, delusione. Diverso dal solito. <stai partendo per qualche missione??> in riferimento al suo outifit <vedo che l'altro giorno in ospedale, le parole hanno avuto effetto se hai deciso di uscire da quella camera ammuffita. Bene così. > parole quasi dure e ferree. <io? Non credo di dover dare nessun tipo di spiegazione. Non ho fatto assolutamente nulla. Tu piuttosto...dovresti dirmi che ti è passato nella testa, per arrivare a pensare addirittura all'omicidio.> è freddo, ma dice la verità. Non le ha fatto poi nulla, se non afferrarla e cercare di prenderla con le cattive, dato che le buone non l'hanno aiutata a riprendersi. Era stufo di vederla soffrire così. <preferivo che il tuo pensiero ricadesse su di me. Se tu avessi avuto paura o odio nei miei confronti, non avresti avuto tempo e modo di pensare a quell'altra p*****a> contenta? Un minimo di informazioni gliele ha date. [equip: armatura pesante, schinieri, vambracci, due tonici chakra e due coagulanti nella tasca sinistra.]

16:38 Sakura:
 Ed eccolo la. Quel sorrisetto. Indecifrabile, certo. Ma c'è è presente. Odia quel sorrisetto, quasi strafottente. Lo detesta dal profondo del suo cuore, dopo che l'ha visto in ospedale. Ogni volta che compie quel movimento, dentro di lei sale una rabbia tale da renderla del tutto istintiva, non meditabonda. Non stratega. Stringe le mani a pugno, abbassando lo sguardo e serrando la mascella. Si deve calmare. Prende profondi respiri, per poi dire. < Perché..> Incomincia <.. Sei diverso.> Già. Da parte sua, non ha messo grande entusiasmo nello scrivere quel messaggio e in parte è perché non sapeva cosa scriverci. Ha preferito un linguaggio diretto e spietato, piuttosto che dolce e tranquillo come al suo solito. Le mani sono sempre strette a pugno, mentre il respiro cerca di essere regolato da inspirazioni ritmiche, non palesemente visibili. <No, non parto per una missione.> Non ne ha trovate di consone al suo grado o alle sue abilità. Tutte quelle di livello C e D sono finite per questo mese e le altre sono per Chunin o Jounin. Grado che lei ancora non è. <Non dovresti darmi spiegazioni?> Chiede alzando il capo in direzione del ragazzo. < E ti chiedi perché mantengo le distanze?> Domanda, quasi esterrefatta. <Ti rendi conto di quello che hai fatto?> Domanda, esasperando l'ultima parte della frase. Perché? Perché ha fatto una cosa indicibile, che ha quasi dell'incredibile. Probabilmente non sa cosa significa per una donna, essere strattonata in quel modo dalla persona che ama. <Mi hai trattata da cani. Mi hai quasi messo le mani addosso, Saisashi.> Una cosa che sicuramente non accetta. Non vuole accettarla. < Posso accettare tutti gli insulti di questo mondo, ma non permetto alla persona che amo di mettermi le mani addosso, se non voglio. E tu...> E lui cosa? <... Tu non dovevi farlo. Ci sono persone che reagiscono in maniera diversa alle delusioni. Non tutti sono bravi a rialzarsi in tempo.> E' la grande pecca nel sistema umano: la diversità. E' considerata una pecca, perché se tutti avessero un modo uguale di reagire a delle sconfitte, sarebbe facile ristabilire una vita normale. Una vita sana e ricca di belle cose. Ma ogni essere umano è diverso: ogni essere umano ha un suo modo di agire e di conseguenza, di rapportarsi con il proprio io. E per lei, le delusioni sono qualcosa che rasenta l'oblio. < Sto ancora pensando di farla fuori, con le mie stesse mani. Quello che mi ha fatto...> Comincia, scostando lo sguardo dal ragazzo e abbassandolo, muovendo di lato verso sinistra la testa <... Quegli occhi assatanati di sangue... Hanno centrato il mio unico punto di forza. Il mio unico appiglio alla mia famiglia biologica.> Una famiglia che sta cominciando a conoscere. E se la sua vista fosse andata persa, non ci sarebbe più stata nessuna Sakura Hyuga, discendente di uno dei Nobili di Konoha. No. Sarebbe rimasta semplicemente Sakura Kuchiki, Kunoichi della Foglia. Arrogante da parte sua, ma lo status del cognome l'ha aiutata in diverse occasioni. < Come credi che possa anche solo odiarti?> Domanderebbe, alzando la testa solo ora. < Io non posso odiarti. Ho paura, questo è vero. Ho paura delle tue reazioni, ora. Perché stai dimostrando di non essere più il Saisashi di un tempo. E' vero, il cambiamento fa parte di noi..> Ha studiato molto sull'argomento e lo sta vivendo in prima persona. < Anche io sto cambiando. E sono cambiata, dall'ultima volta che mi hai visto.> Dice, incidendo con il tono di voce. < Ma questo tuo cambiamento, mi ha spiazzata. Mi ha..> Non sa come dirlo, per non risultare troppo drammatica, ma è vero. I pugni si stringono ancora di più, conficcando le unghie nella carne dei palmi. <.. Strappato una parte di me.> E quale parte sarebbe? <Mi ha strappato via te.> Il suo Saisashi, quello che si addormenta accanto a lei, coccolandola. Quello che dimostrava di amarla in diversi modi. Quello che le ha regalato tredici rose, consegnate dai bambini. Quello che le stava vicino, aiutandola.

17:00 Saisashi:
 Ascolta nuovamente in silenzio tutto ciò che la ragazza ha da dire, così che possa sfogarsi. Non da segni di reazione, non ha intenzione di interromperla, così che abbia modo di dire tutto ciò che pensa. Beh le parole che escono dalla sua bocca hanno un certo peso, un peso che andrebbe a poggiarsi dritto sopra al suo cuore. Ma questo non sarà un problema, quel cuore porta su di se molti altri pesi, questo non deve scoraggiarlo, ci è abituato. Anche se per un attimo una sensazione di malessere, come se gli strappasero via lo stomaco, sembra prenderlo completamente. Sente di voler piangere, o forse gridare. NOn lo sa nemmeno lui. LA cosa certa è che non è pienamente in se, quello che sta diventando il suo obiettivo, in questo periodo lo sta controllando più di quanto non possa fare lui con se stesso. La sua paura, e le sue ansie vengono rigettate fuori così, con quell'aria fredda che cerca d nascondere i suoi pensieri. Non riesce nemmeno a tirar fuori il suo lato stupido in questo momento. <io. Io non ho fatto nulla. > le mani si serrerebbero nervosamente in due pugni all'interno delle tasche, non mostrando la cosa a Sakura. <cosa c'è principessa...questo tu lo chiami mettere le mani addosso??> direbbe tirandole ora fuori dalle tasche sollevandolle ai lati del viso a palmi aperti, facendo spallucce. <tu mi hai mai visto seriamente in azione...? Secondo te quello può essere minimamente paragonato ad alzare le mani? Avessi voluto farlo, sarebbe stato totalmente diverso .> spiega con tono freddo ciò che in realtà rappresenta pura verità. Voleva smuoverla, spaventarla, denigrarla per farla reagire. NOn tutti sono uguali è vero, intanto però ha avuto qualcos'altro per la testa che l 'ha spinta ad alzarsi dal letto a reagire. <mettila come vuoi. Ma per quanto ognuno sia diverso...ciò che ho fatto è servito. Altrimenti saresti ancora a piangerti addosso in quella stanzetta. A costo di rimetterci io...non potevo più vedere quel tuo sguardo triste ed assente. Quella non è la Sakura di cui sono pazzo. Era una perdente che si piange addosso.> direbbe per poi fare due passi in sua direzione accorciando un pò le distanze. <io sono sempre lo stesso. Sto solo affrontando me stesso..quella parte di me che era sepolta e di cui ti ho parlato. Ti ho già parlato di Lind...e di ciò che voglio fare...> non aggiunge però oltre riguardo al suo pensiero d avere le ali tappate rimanendo al villaggio, sentendo che esso non abbia nulla da offrirgli, e che in passato lo abbia sempre e solo trattato da stupido. <io sono qui Sakura. Di fronte a te. Non posso esser stato strappato via. > concluderebbe socchiudendo gli occhi. <c'è altro che devi dirmi? Altrimenti andrei a fare delle cose....> allenarsi come un pazzo, per cercare di togliersiquella odiosa sensazione allo stomaco di debolezza ed inferiorità, nata dopo il torneo contro Keizo. [equip: armatura pesante, schinieri, vambracci, due tonici chakra e due coagulanti nella tasca sinistra.]

17:21 Sakura:
 Non ha fatto nulla. Certo. Nulla di nulla. <Come mi hai chiamata?> L'ha chiamata principessa. E lo vede come un dispregiativo, lei. Non è una principessa. Non lo è mai stata, né ai suoi occhi, né tanto meno a quelli degli altri. <Non mi chiamare principessa.> Intima verso di lui, serrando ancora di più i pugni. <Prova a metterti nei panni di una donna, Saisashi.> Dichiara. Perché non lo fa? Perché non si mette nei suoi panni? Non ha le abilità per farlo? Forse semplicemente non vuole? Non lo sa. Così come non sa gran parte della sua storia, del suo passato e di quello che è il suo legame con la famiglia Hyuga. Certo, a confronto le sue sofferenze con quelle di Saisashi non sono nulla. Lei ha vissuto qualcosa di completamente diverso dal ragazzo. Ha vissuto una vita piena di amore con riscontri negativi solo nell'ultimo periodo. In quest'ultimo anno, possiamo dire. Ma lui? Lui per un'intera vita non ha fatto altro che chiedere l'amore genitoriale, chiedere attenzioni. Cose che non ha mai avuto e che non sa nemmeno cosa possono essere. E' un dolore diverso, certo, e forse pià grande del suo. Ma comunque di dolori si tratta. <Vuoi fare sul serio?> Dichiara, guardandolo dritto negli occhi. < Se vuoi, io sono qui. Mostrami quanto sei serio, Saisashi.> Che gli stia chiedendo di andare giù forte con le mani? Probabilmente sì. <La Sakura di cui tu sei pazzo, passava un momentaccio. Non riusciva a distunguere cosa fosse giusto e sbagliato. Aveva in mente soltanto tre cose: Paura, umiliazione e disonore.> Tre cose con le quali ancora oggi fa i conti. Tre cose delle quali non può assolutamente far nulla, se non affrontarle gradualmente ogni giorno. <Ed io ti ho già detto che la faremo. Ti aiuterò in questo, ma non a discapito di quello che sei. Se questo significa che ti trasformerai in un pezzente, non lo accetto. E ti fermerò, a costo di rimetterci la mia vita.> E' una promessa che lui stesso ha già fatto a lei. Giurare sulla propria vita, che gesto romantico e sciocco allo stesso tempo. Ma deve farlo, per fargli capire che lei non accetta quel suo modo di fare. Non accetta la sua intraprendenza a far prendere la cattiveria e l'istinto come prime armi contro qualcuno. Quando si avvicina, lei non si muove. Non perché sia paralizzata dalla paura, ma semplicemente perché sta affrontando un nuovo lato del ragazzo. Un lato che non pensava ci fosse. Un lato che dovrebbe averla messa alla prova e che, ora, la sta uccidendo dentro. < E dov'è finito il Saisashi che mi ha regalato le rose? Quello che voleva i grattini?> No, non è che vuole quel tipo di uomo. Ma vuole quel tipo di rapporto. E' ancora troppo acerba, per affrontare situazioni simili. <Dov'è finito quello che con uno sguardo, un semplice sguardo, mi diceva Ti amo?> Domanda, seria di quanto dice. < Si c'è dell'altro, Saisashi.> Se ne vuole andare? Non glie lo permetterà. Non prima che abbia fatto ciò che si è promessa di fare, nei giorni scorsi. < Tu non conosci Natsumi. Non sai nulla di lei o delle sue tecniche.> Le può magari aver viste, ma non sa fino a che punto possano arrivare. < Sono qui anche per questo.> Per cosa, esattamente? <Tu sei un fenomeno nel Taijutsu. Lo sappiamo entrambi.> Ed ecco collegato il fatto che volesse provare questa sua violenza. < Hai forza, velocità e tecnica. Ma non bastano contro una come Natsumi.> No, ci sono diverse cose che possono andare storte. Diverse cose che non può non considerare. < Ti serve altro.> Dice. Ma cosa, esattamente? < Nello scontro con Keizo, hai dimostrato che il Taijutsu è un'arte forte, che può battere tutti. Ma hai fatto due diversi errori: il primo, hai lasciato che prendesse le redini dello scontro, all'inizio.> Mettendo così sotto sopra tutto lo scontro e prendendo, dunque, una piega favorevole all'Uchiha. < Il secondo, gli hai dato modo di farti del male. Oggi ti allenerai con me.> Sembra che dopo aver fatto lezione con il tipo strano, abbia preso la strana idea di allenare la gente. < Come hai detto, sono abile nel Ninjutsu. E Natsumi lo usa molto spesso.> Ne ha avuto la prova. < Allora? Vuoi che ti aiuti, oppure preferisci rischiare e gettarti nella mischia, senza avere un piano?> Stratega fino al midollo. Maestrina e miss perfettina sta uscendo fuori. Nostalgia, Saisashi?

17:41 Saisashi:
 Saisashi sta affrontando un momento di totale perdizione. Tra le cause di questo vi è proprio il recente match con Keizo. E proprio in questo momento a rincarare la dose, esce allo scoperto in tutta potenza la buona e vecchia Miss Perfettina? Sakura probabilmente oggi ha intenzione di rischiare e pure grosso. Il taijutser è instabile, ed andare a toccare certi punti, con modi che sa bene siano detestati dal ragazzo, non è che sia la scelta più saggia possibile. DUrante il suo discorso, il giovane parrebbe tranquillo, le sue verdi iride restano posate sul viso di lei, senza mostrare alcun tipo di emozione. Ma alla fine, dopo lo spiegone di Sakura, quasi a rendersi "superiore", la giugulare del ragazzo inizierebbe a pulsare vistosamente. Nervi e muscoli verrebbero tirati lungo tutto il corpo mentre la bocca si serra in una stretta di denti. Pugni che si stringono ai lati del corpo, con un tremolio dato dal nervoso e dalla rabbia. <io. Sono ancora io. Il solito Saisashi. E' passata solo una settimana da quando ti ho invitata in quel parco. Ora ho certi pensieri per la testa..ma...ma ne verrò a capo...> direbbe con voce tremante, instabile mente gli occhi inizierebbero a sgranare. <Io...que...questo villaggio...sento come se tenesse le mie ali legate. Come se mi impedisse di volare nel cielo immenso sopra di me..una...una gabbia. COS'HO DA APPRENDERE DA QUESTO POSTO???!?! COS'HA QUESTO POSTO DA OFFRIRE AD UNO COME ME, UN ESCLUSO?!?!> Comincerebbe ora a tirare fuori tutta quella rabbia assopita che da giorni affronta con i suoi cupi pensieri. <mi...MI STAI PRENDENDO PER IL CULO EH?! IO FORTE NEL TAIJUTSU??? HAI VISTO QUELL'INCONTRO?? SONO UN C***O DI DEBOLE, MI SONO ALLENATO DURAMENTE GIORNO E NOTTE, SACRIFICI, DOLORE, SOLITUDINE, EPPURE ERO INFERIORE. UN VERME INFERIORE. QUELLE FOTTUTE PALLE DI FUOCO....NON RIUSCIVO NEMMENO A VEDERLE! ERO PARALIZZATO COME UN UCCELLO IN GABBIA. > direbbe sbraitando perdendo completamente il lume della ragione. <HO VISTO LE TECNICHE DI QUELLA S****A, E TU ORA DI FRONTE A ME, VORRESTI INSEGNARMI CHE COSA SIGNIFICHI IL TAIJUTSU E COME USARLO!?? INOLTRE TU SARESTI STATA IN GRADO DI FARE DI MEGLIO PER AVVICINARTI A QUELLO S****O CHE SPARAVA PALLE A VELOCITA' DELLA LUCE??!! FANCULO NON HO BISOGNO DEL TUO AIUTO! NON HO BISOGNO DI UNA MAESTRINA NELLA MIA ARTE!> è la rabbia, ed il suo esser spaesato che parlano. Il dito medio della destra di Saisashi, andrebbe ad alzarsi per poi complearsi con una linguaccia neis uoi confronti. Non è in lui in questo momento. Le darebbe poi le spalle <vuoi....vuoi vedere cosa vuol dire combattere....e alzare le mani sul serio.....e allora...fatti sotto...fino ad allora, stammi alla larga.> concluderebbe muovendo un paio di passi in avanti. Lo ha fatto sscattare, nonc'è dubbio. Sarà un bene? Sarà un male? [equip: armatura pesante, schinieri, vambracci, due tonici chakra e due coagulanti nella tasca sinistra.]

17:59 Sakura:
 Allora aveva ragione. Aveva raione nel pensare che ci fosse qualcosa dentro il ragazzo che lo stesse logorando. Ci ha pensato, anche parecchio. Dopo quella volta che gli raccontò di Lind, la ragazza ci pensa. E sa che è una parte dolorante del ragazzo, sa che lui per primo non sa cosa fare. Non sa come muoversi. Ma soprattutto, sa che la sua sofferenza è reale, tangibile. Una sofferenza che il più delle volte scaturisce in rabbia. Rabbia contro se stesso, contro il villaggio, contro di lei. Ascolta in silenzio tutto quello che dice, cominciando solo dopo che le ha alzato il dito medio, ad iniziare. Porterebbe entrambe le mani all'altezza del plesso solare, andando a formare il sigillo della capra. Come sempre, proverebbe a creare l'immagine di se stessa, in tutta la sua interezza. Testa, gamba, collo, torace, piedi, mani, braccia. Tutto disegnato alla perfezione, per poi essere diviso da una linea verticale. Quella linea, dividerebbe ilc orpo in due metà uguali e una volta fatto, si generebbero le du esfere: quella psichica, di colore giallo paglierino, e quella mentale di un verde accesso. La prima si posizionerebbe all'altezza della fronte, raccogliendo tutta l'attività cerebrale e spirituale della ragazza, mentre la seconda ad altezza addome, prendendo dentro di se tutta l'attività fisica e tangibile di Sakura. Le due sfere inizierebbero a ruotare su se stesse, andando ad avvicinarsi lungo la linea disegnat apoc'anzi, per collidere all'altezza dello sterno. Li proverebbero a miscelrarsi, in una bicromia tale ch eporterebbe alla formazione del chakra, ossia una un'unica sfera azzurra, che le darebbe forza e vigore. Una volta fatto questo e favorevole delle spalle del ragazzo, andrebbe a dire. < Non ho mai detto di insegnarti il Taijutsu, né di perfezionarlo.> Direbbe, per poi aggiungere. < Non voglio insegnarti nulla della tua arte. A stento so qualcosa io.> Ed è vero. L'unico stile di combattimento che conosce è il Juken e non lo sa usare nemmeno troppo bene. < Quello che voglio insegnarti è come poterti avvicinare ad un Ninjutser senza subirne le tecniche.> Che è ben diverso dal Taijutsu e dalla sua arte. < Se avessi avuto Keizo, avrei sfruttato la sua arte a mio vantaggio. Esattamente come ho fatto con Natsumi.> Almeno all'inizio, poi è caduta come una pecora. < E.. Tu non sei un uccello in gabbia, Saisashi. Non lo sei mai stato.> Continua a ribadire su quel concetto. Più volte è ritornata li, sebbene in maniera diversa, a dirgli che non era in gabbia. <Il villaggio può darti molte cose. Una casa, una famiglia a cui fare affidamento..> Un po' come Hitomu le ha detto alla Cascata dell'Epilogo, prima del torneo. < Un motivo per combattere. Un motivo per lottare.> E per continuare a lottare. Un motivo semplice. < Un motivo per restare e per fare ritorno.> Già. <Non ti starò mai alla larga, gattone. Sono qui per te, non per me.> Direbbe. < Sono qui perché sei l'unico che ora può riscattarmi.> Lo sta caricando di un peso e se dovesse fallire, potrebbe essere un peso più duro che mai. Un peso che non riuscirebbe a gestire, considerando quelli che già ha. La sua voce è calma e tranquilla, diversa da quella di Saisashi. Anche il suo atteggiamento sembra esser cambiato. Sembra essere molto più pacato e meno timoroso. Forse perché il ragazzo ha tirato fuori gran parte delle cose che teneva dentro. < Girati e guardami negli occhi.> Direbbe, allotanandosi di due passi dal ragazzo. < Ed iniziamo.> Non prende posizione. Non ancora. [Tentativo impasto del Chakra][Distanza: 2m da Saisa]

18:17 Saisashi:
 Il discordo della ragazza si fa più serio che mai. Il suo tono è pacato e più dolce,cambiato radicalmente rispetto a prima. Nel sentire tutte quelle parole il ragazzo chinerebbe il capo in avanti con le spalle rivolte sempre verso di lei. Il capo inizierebbe a tremare da dietro. Il coprifronte verrebbe sciolto da dietro con entrambe le mani. <uh...uhuh...UHUH....UHAUHAHAH!> una risata che cupa ed inquietante parte sottovoce fino ad esplodere in una risata a gran voce, quasi diabolica. Si può avvertire la rabbia e la pazzia che stanno prendendo il sopravvento. Si volterebbe verso la ragazza con occhi spalancati, ed uno strano sorriso <que....questo dici??!??> indicherebbe il coprifronte con la destra, mentre viene tenuto alto di fronte a se con la mancina. <è questo il villaggio che dovrebbe offrirmi qualcosa...BEH ALLORA DIMMELO TU CHE COS'HA DA DARMI?! IO NON HO UNA CASA. HO SOLTANTO TE, IN AGGIUNTA A ME STESSO! NON HO UNA FAMIGLIA ED IL MIO UNICO AMICO E' STATO INGHIOTTITO DALLA CUPIDIGIA DELLA FOGLIA, SENZA CHE IO ABBIA ALCUNA VERITA' A RIGUARDO!> Direbbe sclerando totalmente sempre con più foga. <E COS'ALTRO AVREBBE DA OFFRIRMI, TANTO DA VOLERCI FARE RITORNO EH?!? UNA SOLA SETTIMANA DI ALLENAMENTO A KUSA, MI HA INSEGNATO NELLA MIA ARTE PIU' DI MILLE LEZIONI DI QUESTA FOTTUTA ACCADEMIA! QUI NON C'E' MAI STATO POSTO PER ME, CI HO PROVATO GIORNO DOPO GIORNO A RIVALERMI, MA NON CE LA FACCIO...CAZZO NON CE LA FACCIO!> direbbe per poi andare lasciar sfilre dalla mano il coprifronte ,calciandolo al volo con il piede destro verso Sakura. Porterebbe poi le mani di fronte al petto, palmi che schioccherebbero tra loro incontrandosi, mentre i gomiti si pigherebbero a formare un angolo di circa 90 gradi. Formerebbe il sigillo della capra per poi andare a focalizzarsi dentro di se sull'energia psichica, presente a livello del capo, e quella fisica presente a livello del ventre. Cercherebbe come sempre di smuovere tali flussi in direzione univoca, facendoli incontrare a livello del plesso solare, dove si scontrerebbero vorticosamente ricreando il chakra <FATTI SOTTO SAKURA KUCHIKI, DIMOSTRAMI CHI SEI DAVVERO, FAMMI VEDERE TUTTO CIO' CHE HAI DENTRO. PARLAMI CON LA MIA LINGUA, SENZA USARE LE PAROLE. AVANTI SONO QUA COLPISCIMIII!!!!!>[tentativo impasto chakra][equip: armatura pesante, schinieri, vambracci, due tonici chakra e due coagulanti nella tasca sinistra.]

18:33 Sakura:
 Il calcio al coprifronte. No,non doveva farlo. E non perché lei tenga così tanto al villaggio. Certo, è la sua casa, il suo rifugio. La sua famiglia allargata. Ma quello è un gesto di disprezzo nei confronti di chi crede nei valori del villaggio. Non che la prenda sul personale, ma gli ha appena dato modo di far uscire fuori la Sakura tremenda che c'è in lei. Quella che non si frena difronte a nulla, pur di ottenere qualcosa. Oh Saisashi, non sai quanto le stai facendo bene, in questo momento. <Hai me. Io sono la tua famiglia.> Parole forti, determinate, quelle della ragazza. Parole che sente profondamente, all'interno del proprio corpo. Parole che servono a far si che quello stupidone capisca che ha molto, li nella foglia. < Io sono la tua casa. Io sono il tuo motivo di ritorno.> Non che voglia sminuire Lindt, e forse lo fa pure, ma sicuramente le cose stanno così. Lui stesso ha affermato che lei è l'unica cosa che ha. Ebbene, diamo ancora più potere alla figura di Sakura, no? < Kusa è un covo di pazzi. Qui puoi diventare qualcuno, solo se lo desideri ardentemente.> Lezione data da Hiashi. Santo uomo il suo Sensei. < Siamo della stessa pasta, Saisashi. Ti sembra che io sia diversa da te? Ti sembra che non voglia riscattarmi ogni singolo giorno?> Domanderebbe, per poi cominciare a retrocedere di dieci metri dal ragazzo. Un retrocedere calzato all'indietro, manentendo l'equilibrio e il baricentro ben stabilizzato. <Come desideri, amore mio.> Direbbe, per poi cominciare il suo piano. Ora su per giù la distanza che separa la ragazza da Saisashi è di dodici metri. Abbastanza da rendere il suo prossimo attacco più semplice. Andrebbe ad accumulare il chakra suiton nell'addome, cercando di accumularne quanto più possibile. Immaginando che esso sia una cascata, come stamattina, proverebbe successivamente a farlo incedere verso l'alto, salendo direttamente in bocca. Li darebbe l'ultimo tocco magico, cercando di imprimere al chakra suiton la forma da lei desiderata. Becco affilato e lungo, apertura alare ben ampia e doppia rispetto alla lunghezza del corpo, coda timoniera ben aperta e larga, zampette sottili. E via. Come se dovesse sputare, inarca appena la schiena, andando successivamente a rilasciare la quota di chakra prelevata dal ventre e mista all'elemento Suiton. Sputerebbe due volte, in direzione di Saisashi. Qualora fosse riuscita nell'impresa, due diverse sfere d'acqua verrebbero fuori dalla bocca della ragazza, per poi cambiare forma e diventare due colibrì. Piccoli uccellini che freneticamente e velocemente andrebbero incontro al corpo del ragazzo. La posizione della testa, mentre le sputava fuori, direzionerebbe i due uccellini: il primo verso il petto del ragazzo, frontalmente, mentre il secondo, sempre frontale, ma più basso in direzione del suo ventre. <I Ninjutser combattono a distanza. Sfruttano la spazialità per generare le tecniche. Usa la tua agilità per schivarle. Non farti colpire.> Direbbe, dopo aver provato a sputare fuori quei colibrì[Chakra:25/25][Tentativo Colibrì x2][Se attivo, Chakra:21/25]

 [Edit][Tentativo allontanamento 10m]

19:01 Saisashi:
 Nonostante le parole di Sakura procedano calme e pacate, con una nota di dolcezza, ciò che sta tirando fuori Saisashi è totalmente opposto. Nonostante questo, la ragazza sembra essere pronta a combattere, iniziando ad indietreggiare di qualche metro. Il giovane la fissa con sguardo che ribolle di tutta la rabbia che ha dentro, una vera e propria furia. Lascia che prenda la distanza mentre il suo respiro si fa pesante, e l'adrenalina parte in corpo. Non passa subito all'attacco. <HAI DETTO BENE. IO HO SOLTANTO TE. E QUESTO NON CENTRA NULLA CON QUESTO POSTO. POTRESTI VENIRE VIA CON ME...POTREMMO ANDARE VIA DA QUESTO LUOGO CHE NON HA NULLA DA DARCI...pensaci....pensaci Sakura.....POTRESTI ALLONTANARTI DA QUEL DANNATO CLAN CHE PER TANTO DI HA TENUTA FUORI, RICOMPARENDO SOLO ORA! NON TI SENTI USATA?! L'ULTIMA RUOTA DEL CARRO?!!> sbraita per poi sgranare gli occhi, in allerta, notando il compiersi dei sigilli. <TI HO DETTO CHE NON DEVI FARMI DA MAESTRINA CAPITOOO!!> risponderebbe subito a tono, incazzato e furioso come non mai, per poi darsi anche lui all'iniziativa come da istinto. Schivare? Per quale motivo dover schivare se può prendere metri. Il dolore ed il rischio sono parte di lui, ed è sempre l'istinto a parlare. Lesto porterebbe in avanti il piede sinistro, piegando leggermente il busto portando il peso su tale gamba, che con tutta foza, andrebbe a flettersi sul ginocchio, per poi spingere contro il terreno in modo esplosivo. Sul retro seguirebbe subito l'altra gamba, che dopo un primo allungo , si alternerebbe con l'altra a passi rapidi, in uno scatto d'ira a tutta velocità verso Sakura. Giungerebbe di fronte a lei, a distanza di ingaggio, circa un metro, distanza nella quale andrebbe ora a poggiare il piede sinistro avanti a fare da perno, per poi andare a slanciare il busto in avanti, compiendo un movimento leggermente antiorario dello stesso, facendo si che il braccio destro sfruttasse lo slancio preso dallo scatto e da tale movimento, per andare in distensione verso il petto di Sakura. Tricipite e Bicipite in un tuttuno , rigonfierebbero di ossigeno e sangue, dando la forza necessaria ad affondare il colpo, la spalla si allungherebbe, morbida, seguendo tutto il movimento. Il capo ben dritto a fissare quella che è ora il suo avversario, ed il baricentro ben stabile aiutato dalla gamba posteriore, il cui piede ruoterebbe con la punta verso l'interno per dare incisività al colpo e mantenere equilibrio. La mano serrata a pugno, impatterebbe con le nocche di indice e medio nella zona designata. Un pugno istintivo pieno di tutte le sue emozioni. [attesa allontanamento Sakura][movimento 11 m circa][tentativo pugno sul petto][ch ON 20/20][equip: armatura pesante, schinieri, vambracci, due tonici chakra e due coagulanti nella tasca sinistra.]

Ed ecco partire alla carica Sakura ma nella direzione sbagliata andando ad allontanarsi prima di provare a sfruttare una delle ultime tecniche imparate che prova ad utilizzare per impallinare il ragazzo e probabilmente farlo rinsavire? Forse sarebbe il caso di colpirlo alla testa allora ma non è questo il punto della situazione. La distanza è minima ed i due colibrì potrebbero far male. Ma Saisashi non sta li a guardare e seppur perda qualche istante iniziale aspettando che Sakura si allontani recupera successivamente cercando di portare un violento colpo sul suo petto... la velocità di esecuzione dei movimenti e delle tecniche di entrambi è praticamente paragonabile ma in leggero vantaggio per il Taijutser che costringe Sakura a spezzare la sua tecnica sprecando il proprio chakra per non rischiare di prendersi quel pugno in pancia che non le farebbe certamente troppo bene [Distanza 1 metro][Difesa extra per Sakura]

19:19 Sakura:
 I colibrì partono, ma non arrivano a colpire Saisashi. Movimenti veloci quelli del Taijutser, che in questo momento sembra essere in preda ad una crisi di nervi. Bene, quello che ci voleva per farlo allenare correttamente. Diretto, contro di lei. Pugno destro che punta allo stomaco.Non bene come cosa. Che fa, dunque? Semplice, facendo perno sul piede sinistro- mettendolo in mezza punta-, andrebbe a darsi la spinta necessaria con il destro per fare un movimento rotatorio di novanta gradi. Irrigidirebbe il busto e la gamba sinistra, piegandola leggermente verso il basso in modo tale da dare maggiore spinta alla rotazione, che avverrebbe in senso orario.. Il busto, una volta ruotato, si inclinerebbe all'indietro di qualche grado, in modo tale da evitare il colpo di Saisashi. Per stabilizzare il colpo, poggerebbe il palmo della mano sinistra sul polso destro del ragazzo, permettendo quindi un lieve appoggio per la rotazione. lo andrebbe a staccare, una volta stabilizzato il corpo e poggiato il piede destro sul suolo, mentre il sinsitro rimarrebbe in mezza punta.[Schivata rotatoria 1/4]

Il contromovimento di Sakura è azzardato senza dubbio, fortunatamente non è poi così tanto più lenta del suo amato con il colpo che va a sfiorarle l'addome in quel movimento difensivo che vede il suo corpo ruotare ed ora è ad ore 2 rispetto a Saisachi mentre Sakura puoi vedere il taijutser alle proprie ore 11 con una distanza pressochè minima [Distanza 1 metro][Turni: Saisashi - Sakura]

20:09 Saisashi:
 L'impulsività del genin lo ha portato a lanciarsi senza paura scagliandosi con tutta ira e forza contro la sua amata. Un controsenso attaccare la persona che a cui più tiene al mondo, eppure è proprio ciò che sta accadendo. Per lui questo è un vero e proprio dialogo. <E' TUTTO QUI QUEL CHE DEVI MOSTRARMI!?!> direbbe con tono fuori controllo, mentre il colpo viene affondando sfiorando la giovane, interrompendo la sua tecnica. Saisashi si trova ora a distanza di ingaggio, e potrà vedere Sakura ad ore 2 sulla sua destra, potendo così cominciare a mostrare alla Hyuga , cosa significa per lui alzare realmente le mani. Era questa la sua richiesta dopo tutto no? Rapidamente, volterebbe lo sguardo a posarsi sulla figura di Sakura, la aggancia, non vuole mollarla un istante. Dalla sua posizione, unirebbe l'utile al dilettevole. Poserebbe il proprio peso sulla gamba destra, per poi sollevare da terra sinistra, portandola ad altezza del proprio bacino. Tramite l'uso degli addominali laterali, slancerebbe tale gamba, in direzione oraria, accompagnandola con una rotazione oraria del busto, andando a fare perno sul piede a terra in appoggio che completa la rotazione. Il quadricipite andrebbe in allungo durante il movimento, le braccia verrebbero portate ad allinearsi lungo i fianchi così da non essre d'intralcio. Il tutto a formare un calcio in rotazione, che arriverebbe da sinistra verso destra in pieno fianco della genin. Tuttavia il colpo non verrebbe affondato. Lieve sorriso malefico sulla bocca del ragazzo, che stopperebbe il colpo in prossimità del corpo della ragazza. Una vera e propria finta. E' a questo punto che la gamba rialzata invece di scontrarsi, verrebbe invece poggiata per terra, facendo si che il peso corporeo ed il baricentro poggino ora su di essa, andando a muovere l'arto opposto, la gamba destra. Distratta dalla finta, il tentativo sarebbe quello di attaccare da tutt'altro fronte, sollevando il piede destro da terra di poco, quanto basta per andare poi a slanciarlo con tutta la forza possibile in direzione della caviglia sinistra della ragazza, che si trova in linea con esso, a maggior ragione se tentasse di spostarsi in quella direzione in cerca di una schivata di quel colpo. Il piede andrebbe quindi a compiere un vero e proprio pestone, affondando con il bacino e con il femorale, contro la zona designata. Se il tutto fosse riuscito, la ragazza potrebbe perdere l'equilibrio un istante, motivo per il quale andrebbe a cercare di non darle fiato, ne tempo di ragionare. Il braccio sinistro, verrebbe alzato dal fianco portandosi insieme al destro a formare la sua posizione dacombattimento preferita, da boxeur. Il braccio andrebbe quindi a staccarsi dal volto, compiendo un movimento ad arco da sinistra verso destra, mantenendo il gomito piegato ad arco. Un montante vero e proprio che andrebbe ad assaltare nuovamente su un altro fronte la ragazza. In tale movimento il piede sinistro viene messo davanti a stabilizzare il corpo, ed il destro sul retro andrebbe a compiere nuovamente una rotazione interna per affondare il colpo. Il busto si slancia in avanti per raggiungere la giovane, mirando il suo volto. Il chakra verrebbe coinvogliato nelle estremità ed arti volti ad affondare i colpi, nel momento dell'impatto, per essere più forti e decisivi [finta][stile pugno di pietra][combattimento senz'armi][ch on 14/20] equip: armatura pesante, schinieri, vambracci, due tonici chakra e due coagulanti nella tasca sinistra.]

20:25 Sakura:
 Scansato, di poco. C'è mancato veramente poco. Un colpo come quello l'avrebbe sicuramente resa quasi del tutto inagibile. Ed è uno dei motivi per cui non dovrebbe avvicinarsi troppo agli scontri. Non avendo attivo il Byakugan, non può contrastarlo con il Juken. Non può andare a tappargli i fori del Chakra, né tanto meno utilizzare il proprio per un combattimento ravvicinato. Ma non è uno scontro che preveda l'aumento dello stile Taijutsu, quanto usar ela testa per deviare il Ninjutsu. Vuole vederlo utilizzare la propria arte a suo vantaggio. Vuole vedere se ce la fa. < Il divertimento arriva ora.> Direbbe. E' a portata d'ingaggio, motivo per il quale non può permettersi di prendere altri colpi. Utilizzare il Simulacro sarebbe una buona strategia, se non fosse che non porterebbe a nulla di che. Rimarrebbe immobile, ferma, completamente alla portata del ragazzo. E questo non può farlo. Motivo per cui, quando vede che comincia a muoversi per preparare il colpo, semplicemente, cercherebbe di applicare quanta più forza possibile, piegando le ginocchia e irrigidendo i muscoli delle cosce e dei polpacci. In questo modo, dovrebbe avere la forza necessaria per retrocedere, ancora una volta. Perché vuole retrocedere? Per il semplice fatto che i colpi che potrebbe apportare il ragazzo, sarebbero tutti ravvicinati. La retrocessione, sfrutterebbe lo slancio iniziale dato non solo dalla forza accumulata sulle gambe e sui polpacci, ma anche dal colpo di reni. La schiena verrebbe indirizzata indietro, in un movimento fluido e che seguirebbe la linea frontale rispetto al suo corpo. Un movimento con uno scatto iniziale di appena tre metri, così da avere maggiore spazio di apertura con il ragazzo. Subito, le mani andrebbero a comporre i sigilli della lepre, del cavallo, del cinghiale e del serpente per poi sciogliersi. Qualora ci fosse riuscita, tenterebbe di accumulare il proprio chakra fuuton attorno alle mani, così da raccogliere l'aria attorno a lei ed accumularla su di essi. Facendo così, tenterebbe di sprigionare il suo attacco, in direzione del ragazzo. Le mani verrebbero portate davanti a lei, caricado il colpo per poi promuoverlo verso il petto del ragazzo. Un colpo di aria compressa. Un'onda d'urto. <Schivalo!> Imperativa, verso Saisashi. Proprio ora.[Chakra:22/25][Tentativo allontamaneto tre metri 1/4][Tentativo Onda d'Urto 2/4]

Saisashi prova qualcosa di intelligente, finta un colpo prima di cercare di sfruttare le proprie conoscenze nel taijutsu per provare a sorprendere Sakura con una scarica di colpi ma appena il giovane parte per l'offensiva la ragazza arretra e carica il proprio ninjutsu. Certo a questo punto i colpi di Saisashi vanno a vuoto finendo per prendere l'aria e sprecare il suo chakra ma vedendo la sua avversaria comporre dei sigilli ha anche il tempo di tentare una "fuga"[la finta è a se stante][Distanza 4 metri][Difesa extra per saisashi]

20:41 Saisashi:
 La furia del genin di scaglia a vuoto, la sua finta a quanto pare non è bastata. Tecnicamente con un colpo rotante si aspettava che ella schivasse con le sue solite movenze, ruotando il busto e spostandosi lateralmente. Questa volta invece la ragazza indietreggia, evitando la serie, mandando la strategia a vuoto. <ARGH> ringhia nel pieno della sfuriata per poi osservare il compimento di sigilli da parte di Sakura. Non ha tempo per pensare. Sa bene che i Ninjutsu sono pericolosi. Ha due alternative. Subire il colpo cosa che farebbe volentieri. Ha voglia d provare dolore sulla sua pelle, come se lo aiutasse a superare tutto quel che sente. D'altro canto non è ancora in una situazione così disperata da dover ricorrere a schermare l'attacco con il proprio fisico. <NON MI LASCERO' MAI TOCCARE DA QUELLA SCHIFOSA ARTE!!> lancia attacchi verso i ninjutsu che tanto odia, non avendoli mai padroneggiati. Ad una distanza di 4 metri, l'unica cosa che il suo corpo lo porterebbe a fare è sfruttare la sua agilità. Lesto andrebbe ad allungare la gamba sinistra flettendo il ginocchio, spingendosi in primo luogo verso destra, per poi allungare la falcata, facendo premere terra il piede destro. Il tronco si ruoterebbe leggermente verso destra permettendogli così di tentare un rapido scatto in tale direzione, volto a schivare l'attacco che presto arriverà contro di lui. Il busto accompagna il movimento, slanciandolo in diagonale verso destra di circa 5 metri [movimetno laterale verso destra]

Come precedentemente la schivata di Sakura, anche quella di Saisashi arriva a pelo tanto che potrà sentire l'aria spostata dall'onda d'urto arrivare a sfiorargli gli abiti mentre si sposta verso destra. Ed ora? Ora cosa accadrà?! Vorranno farsi del male sul serio o sono solamente delle scaramucce tra innamorati? [Distanza 7 metri][Turni Sakura Saisashi]

20:59 Sakura:
 Bene, finalmente segue le sue istruzioni. finalmente ha schivato il suo attacco. Finalmente, il ragazzo ha cominciato a capire come muoversi. < Bene.> Dice, constatando la distanza che ora si amplifica tra i due. Sette metri massimo. Non male come cosa, indubbiamente. Potrebbe utilizzare diverse tecniche, una peggiore dell'altra. Ma no, non le userà tutte insieme. Preferisce di gran lunga vedere come se la cava con attacchi multipli, luridirezionali. Ed un'unica tecnica glie lo può permettere. < Natsumi sfrutta le distanze corte, Saisashi. > Fin troppo corte. Quando era a distanza d'ingaggio, ha comunque usato delle tecniche che avevano un'estensione limitata. Lo ha visto lei stessa, con i suoi occhi. E la cosa non le era piaciuta allora. < Le sue tecniche hanno un raggio d'azione limitato.> Il che porterebbe ad un problema di fondo: come fa ad attaccare? < Arrivo.> Dichiara, andando a concentrarsi, ora, sul suo chakra Suiton. Esattamente come prima, andrebbe a ricercarlo dentro di lei, immaginandolo come una cascata. La cascata di questa mattina: prorompente, forte e bisognosa di spazio, per essere maestosa. Sicura di averlo trovato, proverebbe a convogliarlo dentro lo stomaco, accumularlo in buona dose, per poi farlo salire verso la bocca. Qui, con un'ultima ondata di Chakra, fatto fuoriuscire dagli tsubo presenti nel palato, andrebbe a dare le istruzioni per rendergli una forma. Una semplice forma: quella del Colibrì -Testa piccola becco lungo, apertura alare doppia del corpo, coda timoniera ampia e zampette fini- . Il chakra in bocca, in questo modo, verrebbe a contatto con il Suiton e successivamente portato all'esterno, dove dovrebbero uscire esattamente tre palle d'acqua. Queste palline di dimensione limitata, assumerebbero la forma di colibrì e punterebbero, secondo il movimento del capo di Sakura, una verso la spalla sinistra, una verso il fianco destro ed una sul petto del ragazzo. Perché usare una tecnica come quella che ha già sfruttato? Semplice: è visibile. Tecniche come il soffio, o le stesse armi di vuoto possono fargli del male. E lei non è li per fargli del male, ma per fargli capire cosa significa combattere e attaccare contro un Ninjutser. <Schivale tutte e poi attaccami.> Deve attaccarla, necessariamente. Ma per farlo, deve prenderla. Ed è per questo che ruoterebbe verso sinistra il corpo, prendendo dunque a correre posizionando le gambe in modo tal eche la spinta che ricevono sia sufficiente a farla allontanare da li di otto metri abbondandi, trasversalmente rispetto alla posizione di prima ed in direzione opposta. Quindi retrocessione laterale di otto metri. [Chakra:16/25][Tentativo Colibrì x3 1/2][Tentativo allontanamento 8 metri laterale indietro 1/4]

 [Edit][Colibrìx3 3/4]

21:16 Saisashi:
 Il giovane schiva il colpo sentendo la pressione dell'aria passargli di fianco. Che razza di tecnica era quella? Forse l'aveva già vista, ma sentirla sfiorare sul proprio corpo è tutta un 'altra sensazione. Ha sentito il pericolo. Lui non può pensare di sfruttare certe cose. Ma al contrario di come Sakura pensa, è una vita che si allena proprio per andare contro gli utilizzatori di tali arti, che per tanto tempo lo hanno preso in giro. Da questo punto di vista la ragazza vuole essere indubbiamente d'aiuto al giovane, ma anche questavolta sembra cercare di utilizzare la stessa tecnica di prima. <SCHIVARE?!? PERCHE' SCHIVARE SE POSSO IMPEDIRE A VOI STRONZI DI UTILIZZARE QUELLE PORCHERIE!!! FANCULO !!> la sua rabbia procede imperterrita, quant ci metterà a sfogarsi del tutto? Tempo di veder partire i sigilli, il giovane potrebbe quindi sfruttare nuovamente la sua agilità. Non per schivare ma per cercare di interromperla, passando il tutto a suo vantaggio. <FORSE ANCHE TU DOVRESTI IMPARARE QUALCOSA AMORE MIO.> termina aggressivo, per poi slanciare nuovamente il busto in avanti, muovendo lagamba sinistra per prima a premere a terra di fronte a se, per poi procedere alternandola con la destra. Le braccia si alternano anch'esse con le gambe, aiutando il corpo nello sprint in direzione diretta verso Sakura prorio mentre inizia a compiere i sigilli. <PRENDI QUESTO!!!> si fermerebbe come in precedenza a circa un metro di distanza da lei, ingaggio ottimale per sfruttare lo slancio acquisito dallo scatto. Questa volta il colpo non è più un diretto destro bensì un calcio. Infatti posando il peso sulla gamba sinistra, il cui piede scivolerebbe in avanti per non perdere lo slancio della corsa. ll busto ruoterebbe verso sinistra, andando ad inclinarsi verso il basso rapidamente, aiutato dall'accompagnamento delle braccia, e contemporaneamente verrebbe sollevata la gamba destra da terra, che distesa con caviglia salda e piede a martello, cercherebbe di impattare sul ventre della ragazza. Chakra inviato nell'arto nel momento dell'impatto. Se il tutto fosse riuscito, interrompendo la tecnica, il ragazzo sfrutterebbe gli ultimi istanti asua disposizione per andare a piegarsi in avanti, richiamandolo alle gambe, piegando le ginocchia. SI ritroverebbe quindi rannicchiato al terreno , sotto Sakura, quasi ai suoi piedi, con le mani ben salde poggiate a terra e lo sguardo infiammato poggiato su di lei a fissarla[movimento 7 metri][calcio al ventre][posizionamento accovacciato]

Le differenze tra Sakura e Saisashi sono minime, letteralmente e se precedentemente entrambi sono riusciti a schivare le offensive avversarie questa volta l'esito è differente. Nello stesso momento in cui Sakura scaglia il proprio colpo viene colpita dal calcio [-18 PV] con una forte contusione ma niente di grave ma anche Saisashi non ha il tempo di schivare preso com'è da quella offensiva arrivando a beccarsi sul tronco i tre colpi ma tra la maggiore tempra fisica e l'armatura finisce per subire leggermente meno [-12 PV] dolore rispetto alla ragazza ma entrambi si ritrovano a cadere con le chiappe a terra ad una distanza complessiva di soli 3 metri [Distanza 3 metri][Turni Saisashi Sakura]

21:43 Saisashi:
 Il colpo di Saisashi affonda contro Sakura, tuttavia lui stesso subisce in pienola tecnica, che seppur la sua prestanza fisica, il suo duro allenamento per forgiare il corpo, e l'armatura, non sembra recepire poi così bene. Percepisce il danno, il dolore. Tutti e due sobbalzano, chiappe a terra ad una distanza di tre metri. <TU!> grida verso Sakura per poi senza perdere tempo, sfruttare un colpo di reni per tornare a poggiarsi sui piedi, in posizione accovacciata. In questo esatto istante il suo cervello lo indirizza a sfruttare la loro vicinanza. Lei è diventata veloce, riesce a tenere il passo con i suoi colpi, il che lo porta a non essere riuscito a concatenarne. Riuscirà a tener testa anche a questo piccolo asso nell manica, che tiene nascosto insieme ad altri senza averne mai fatto uso nemmeno al torneo? Da tale posizione, andrebbe a rigonfiare i muscoli delle gambe di sangue ossigenato, adrenalina ed un influsso di chakra che percorrerebbe entrambi gli arti, accumulandosi in esse per poi esplodere di colpo in una spinta di questi ultimi contro il terreno, accompagnate dallo slancio delle mani, poggiate a terra lateralmente al corpo. Inizierebbe quindi quello scatto fulmineo con l'ausilio del chakra, verso Sakura, rapide falcate che lo porterebbero d'innanzi a lei, ritrovandosi nuovamente sotto di lei, in posizione di ingaggio, dandole l'impressione che il taijutser fosse sparito alla sua vista. In questo momento, non appena ella fosse nuovamente in piedi, il giovane cercherebbe di poggiare la mancina sul terreno, andando a posare il peso del corpo su di essa. Questa farebbe da perno per un movimento antiorario del tronco, che permetterebbe di staccare la gamba destra dal terreno, distendendola con piede a martello, rivolto verso il basso, in direzione del busto della ragazza. Una distensione della gamba dal basso verso l'alto, che in caso di riuscita sbalzerebbe in aria la sua amata. [tentativo konoha renpuu] [ch ON 9/20]equip: armatura pesante, schinieri, vambracci, due tonici chakra e due coagulanti nella tasca sinistra.]

21:52 Sakura:
 Non ci vuole proprio arrivare, il ragazzo. A quanto pare, sembra che voglia andare di sfondamento, invece che di tattica. Non permettere al Ninjutser di attaccare. Il che potrebbe anche essere una buona strategia, in fin dei conti. Ma c'è un problema di fondo: Natsumi è veloce con il Ninjutsu. Basti pensare che è riuscita ad annullare la sua tecnica, arrivando a colpirla negli occhi. No, non può permettere che ciò accada al suo ragazzo. <Perché Natsumi è veloce. Sfrutta la tua agilità per schivare le tecniche e colpisci.> Esperienza diretta, quale onore. E a proposito di colpi.. Il suo va dritto a segno, ma anche quello di Saisashi. Un calcio diretto sul ventro della ragazza. Gli occhi strabuzzano, mentre la bocca si spalanca. No, non va affatto bene. Un colpo in una delle aprti del corpo dove c'è una maggiore concentrazione di organi. Non che li abbia lesi, almeno crede. Ma il dolore è forte, tanto da farla cadere a terra, mentre si porta una mano sul punto in cui ha impattato il piede del ragazzo. Chiappe a terra, ora. Tossisce, mentre il viso si arrossa. Il suo chakra comincia a calare vertiginosamente. Sente che glie ne rimane poco, ma abbastanza per continuare. Sebbene l'obiettivo di questo allenamento non sia ancora stato raggiunto, deve riuscire a farglielo capire. In qualunque modo. Che fare adesso? Non ha il tempo di riuscire a tirarsi su che il ragazzo scompare dalla sua vista. Non avendo il Byakugan attivo, non sa dove potrebbe trovarsi. Ed ora? Ora non le resta altro da fare che provare un ultimo attacco. Semplice, diretto e spera che possa aiutarla. Inspira una grande quantità di aria nei polmoni, ricercando il suo chakra fuuton, che andrebbe a mischiarsi con l'aria appena presa. Le due proverebbero a miscelarsi assieme, così da creare la sua tecnica, quella che vuole attivare. Successivamente, andrebbe ad espellere l'aria appena emessa, cercando di direzionarla davanti a lei, proprio nel momento esatto in cui Saisashi si dovrebbe palesare. Rimane li ferma, poggiata con il culo per terra. La Tecnica che dovrebbe essere stata attivata, ormai e che spera abbia avuto il suo effetto.[Chakra: 10/25][Tentativo Soffio]

Insomma sembra che abbiano deciso che uno dei due deve finir male... o quasi. Sta di fatto che appena Saisashi si alza prova a sparare un Konoha Renpuu verso Sakura che a propria volta prova a rispondere con un attacco Soffio. Le due tecniche sono quasi contemporanee, ma il punto sta nel quasi. Il taijutser arriva a colpire per primo ma utilizzare quel tipo di tecnica su chi, come la ragazza, ha deciso di non alzarsi da terra lo porta a sfiorarla solamente nella fase di distensione dell'arto andando a dimezzare la forza del colpo ma Sakura subisce proprio sotto la mandibola una botta [-13 PV] non sufficientemente forte da spezzare la sua tecnica per il momento che però naturalmente non può venire espressa a piena potenza e colpisce il Genin alla gamba sinistra [-6 PV] ma ora lei si ritrova praticamente sotto di lui in una posizione pericolosissima [Distanza 1 metro][Turni Sakura Saisashi]

22:16 Sakura:
 E bum. Niente. La mandibola non è andata, ma la botta l'ha presa. Il dolore si sparge per tutta la zona sottostante alla testa, portando dunque la ragazza a cadere indietro. Il corpo si accascia sul suolo erboso della Prateria, mentre le mani vengono stese giù, lungo i fianchi. La bocca è aperta e il dolore è forte. Molto, molto forte. Tanto da renderla completamente immobile. Non è brava nella resistenza. Non è affatto brava in questo ed il chakra è quasi agli sgoccioli. Il petto si alza, incontrollato è il resiro della ragazza. Incontrollato è il cuore che sta battendo forte. Molto, molto forte. Gli occhi guardano il cielo, che sta cominciando a mostrare la sera, la vera sera. Una luna appena nata, le stelle che cominciano a sorgere nel cielo. E' tutto così fittizio, ora. Ha sprecato tutto il suo chakra, per non arrivare alla conclusione del suo allenamento. Forse non è la tipa che può allenare qualcuno. Forse non ne è capace. Gli occhi si riempiono di lacrime, dovute più al dolore che ad altro. E' sicuramente in una situazione emotiva molto ma molto strana. Non sa perché si trova così. Non sa perché si sente così. Da un lato, ha paura di Saisashi. Gli occhi che ha visto prima, hanno dimostrato che dentro di lui alberga una rabbia profonda, incontrollabile. E si è visto anche con i colpi che ha portato a termine. Ma dall'altro, ci sono quelle innumerevoli cose che l'hanno resa completamente pazza di lui. Totalmente pazza di lui. Qualora si dovesse presentare dinanzi a lei, o quanto meno con il viso vicino al suo, andrebbe a dire cercando di non muovere troppo né i muscoli facciali, né la mandibola. < Bravo.. Auf auf.> Non sorriderebbe, ma dagli occhi potrebbe vedere che è soddisfatta, almeno in parte. < N-non lasciarti prendere dall'ira. Analizza, schiva e colpisci.> Continua a dire. Quello è il suo stile di combattimento. Quello è la sua arte, la vera arte. Quello è il frutto di giorni e giorni di studi. < No-non lasciare che ti tocchi. Se lo f-fa.. Finisce m-male.> Dichiara, andando a respirare più affannosamente. Per lei lo scontro si può dire concluso qui. Se Saisashi continuasse a picchiarla non rimarrebbe altro se non un mucchio di macerie, miste a carne e terra. Non ha la forza di controbattere il ragazzo. E', quindi, al limite. [Chakra: 2/25]

22:50 Saisashi:
 La furia del Genin si abbatte nuovamente contro Sakura, che tuttavia vendendolo sparire non si rialza in piedi, anche per il dolore del colpo precedentemente subito. La colpisce alla mandibola ma allostesso tempo subisce nuovamente una tecnica alla gamba sinistra. Tutto quel dolore sommato alle ferite non ancora rimarginate del torneo, cominciano a farsi sentire. L'adrenalina è a mille, ed il suo corpo è forgiato contro il dolore. Nonostante il chakra rimasto non sia molto, potrebbe continuare, senza sosta..ancora ed ancora...che sia questa la sua forza? Il suo punto su cui puntare? Vedendo Sakura subire nuovamente, la sua rabbia sembra andare scemando...Scuoterebbe il capo, rimanendo li in piedi dinnanzi a lei silente. La fissa senza proferire parola mentre ingerisce boccate d'ossigeno. <Anff....anf....> quando qualcuno si libera dall'ira, la stanchezza è la prima a farsi vedere. Ed è questa la sensazionec he prova Saisashi. Stanchezza.... Sakura ha sopportato tutto questo. I suoi complessi, tutti i suoi pensieri e le paure di questi giorni, se ne è fatta carico lei, subendo lo sfogo in prima linea con il tentativo di aiutarlo preparandolo al torneo. Non vuole tutta via andare oltre e farle del male, non se lo perdonerebbe. Tutte quell informazioni, ed il potersi liberare dall'ira repressa, sono stati oro colato per il genin che cominciando a rirpendere coscenza di se stesso comincerebbe a collegare ogni singola cosa. Il coprifronte calciato dal giovane, si trova a pochi metri dai due. Lo sguardo si poggia su di esso, rammaricato. Non sa bene che cosa deve fare...queste sue idee, lo stanno portando ad un bivio esistenziale. Tornerebbe a fissare Sakura, con aria triste. Pugni che si serrano in una morsa ai lati del bacino. <Gr....Grazie......> Si limiterebbe a dire, mostrando quei suoi verdi e limpidi occhi di sempre. Il suo sguardo è tornato alla normalità. Andrebbe ad inginocchiarsi, vicino alla Hyuga per poi proferire bisbigliandole appena . <ti....amo....> la raccoglierebbe da terra con entrambe le braccia, sollevandosi poi sulle gambe distendendole. Senza troppi problemi a reggerla tra le braccia, darebbe le spalle al coprifronte che verrebbe lasciato li, per terra. Segno di una spaccatura ancora presente in lui? Se la ragazza si lasciasse afferrare, si indirizzerebbe verso l'ospedale senza più proferir parola per tutto il viaggio. Sguardo serio, infuocato, a fissare il terreno sul percorso. [end]

22:58 Sakura:
 E' stata dura. Sicuramente uno scontro con Saisashi, al torneo, non lo avrebbe retto. Questo è chiarissimo. Ma non avrebbe retto nemmeno molte altre cose, come per esempio un probabile scontro contro l'altra avversaria. Insomma non ha una resistenza buona a far si che i colpi subiti le facciano sopportare il dolore. Non è così brava in questo. Si lascerebbe tirare su dal ragazzo, andando a poggiare entrambe le braccia attorno al suo collo, cercando di dargli un fugace bacio sulla guancia. < Sei il mio o-orgoglio. Sempre.> Nota che il coprifronte viene lasciato indietro. E sa che potrebbe essere qualcosa di più forte, più forte di lei. Ma questo non significhi che si arrendi. Non quando si tratta di Saisashi. Non quando il suo amore rischia di diventare qualcosa di ben più diverso da quello che è abituata a vedere. < E ricorda...Lascia che sprechi chakra. Se spreca chakra, sei in vantaggio.> Cosa che ha potuto vedere lui stesso. < E attento.. L'ultima volta ho visto come una patina, che la rivestiva. Non so che tecnica fosse, ma stai attento.> Insomma, continuerà a dirgli tutto quello che ha visto, almeno finché non arriveranno... In centro? [End]

Quello che doveva essere un incontro pacificatore tra Sakura e Saisashi si trasforma in un acceso scambio di colpi che però non vede ne vinti ne vincitori ma solo feriti... fisicamente ed emotivamente, ma nulla sembra si sia rotto