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con Kouki, Nahira

21:07 Kouki:
  [Stanza] È ormai sera e la ragazzina sta riposando in una stanza dell’ospedale di Konoha dopo che è stata curata nel pomeriggio, dopo lo scontro. Al momento si trova da sola, seduta nel letto e con la schiena poggiata contro la spalliera. Indossa un semplice camice da ospedale per la notte, non avendo dietro con sé nessun tipo di cambio o di pigiama. Un camice bianco che però non fa altro che stimolare i suoi pessimi ricordi sopiti. Quando stava in un laboratorio e non in un ospedale. Scuote piano la testa per scacciare da lei quei pensieri. Indossa dunque quel camice bianco a mezze maniche, mentre le coperte le coprono le gambe. I lunghi capelli neri e lisci le ricadono invece lungo le spalle e la schiena, andando a infrangersi dolcemente sul lenzuolo. Il cuscino ovviamente è alzato dietro la schiena, in modo da farla sentire più comoda. Le braccia sono tenute posate sulle coperte e non indossa nessun tipo di fasciatura, dato che le ferite curate sono ormai rimarginate. Le sue cicatrici e segni di bruciature sono dunque visibili. Sulle braccia, le gambe, il collo… continuano deturpando quella sua pelle pallida fino a perdersi sotto al camice, continuando per tutto il suo torace, il petto. Cicatrici e segni che percorrono i suoi fianchi, l’addome, fino alle gambe, per poi fermarsi alle caviglie. Fortuna che è coperta dal camice e dalle coperte. Non sarebbe un bello spettacolo, affatto. Sul collo, là dove era perforato, la ferita è stata richiusa, ma permane una leggera macchia viola… motivo per il quale è tenuta sotto osservazione per questa notte. Sola in quel letto sembra ancora più piccola in quella sua esile figura dai tratti infantili data l’età. Occhi gialli, magnetici e persi in chissà quale pensiero… sguardo che abbassato ad osservare le proprie mani, mentre qualche ciocca di capelli le ricade sul viso. I suoi vestiti sono stati messi nell’armadietto, mentre il suo equipaggiamento probabilmente è detenuto dagli anbu. Sospira, lasciando che l’aria venga espirata delicatamente… accanto al letto dove si trova dovrebbe esserci una brandina per Raido, ma al momento l’uomo non c’è. Forse sarà la prima volta che potrà dormire con qualcuno e la cosa la rende nervosa dato che le sue notti sono tutt’altro che tranquille. Sul tavolo nella stanza vi è il vassoio della cena, lasciato intonso dato che non ha toccato cibo. Lo stomaco è chiuso. Permane quindi in quello stato di sospensione, distante e lontana.

21:29 Nahira:
 Dopo aver sistemato il suo corpo dai pensanti attacchi subiti non si è tirata indietro nell'assistere tempo dopo alle successive fasi del torneo sperando che Kouki potesse riuscire dove invece lei aveva fallito. Le è riconoscente per quanto fatto nel momento del bisogno e non può che essere felice di averla vista preoccupata. Ha percepito il suo interesse, forse dopotutto hanno un legame o qualcosa di simile. Dagli spalti la confusione ha mitigato gli esatti istanti in cui la sua amica è crollata. Dopo aver visto gli attacchi subiti non ci ha messo nel tentare di raggiungere l'infermeria dove presuppone che l'abbiano portata. E' corsa al meglio delle sue possibilità con l'anima in subbuglio sperando di trovare la kusana, ma a nulla è valso il suo tentativo di introdursi nel luogo dove molti altri stavano ricevendo le prime cure. E' rimasta parecchio tempo ad aspettare insieme a Skoll, e solo dopo aver udito alcune conversazioni e ricevuto il lascia passare dai medici si è infine riuscita ad addentrare in quel luogo che lei stessa aveva conosciuto poco prima e non per le ragioni più allegre di questo mondo. I passi procedono lenti ma carichi di tensione mentre lo sguardo preoccupato scruta i dintorni alla ricerca della ragazzina. Non riesce a riconoscere l'odore dell'altra non avendolo ricordato nella sua memoria olfattiva e ciò complica la ricerca dato il vasto numero di fragranze presenti nell'ambiente. L'outfit della Inuzuka è composto da una nuova giacca scarlatta aperta sul petto molto più leggera della precedente andata distrutta durante l'eliminazione, pantaloni scuri fasciati all'altezza delle caviglie da bende elastiche munite delle solite sacchie cariche di equipaggiamento, una su ogni coscia. Calzari ninja neri ai piedi e guanti mezzedita con la caratteristica placca metallica sul dorso. I capelli bianchi scompigliati ricadono sulla schiena e sul petto incorniciando il collo marchiato sulla sinistra da una evidente cicatrice da bruciatura fresca di torneo che si espande andando a nascondersi fin sotto la casacca che fascia l'intero petto della ragazza perdendosi sotto al tessuto. Sulle guance spiccano le zanne rosse, simbolo di appartenenza al clan Inuzuka in contrasto con gli occhi cerulei che donano alla ragazza un aspetto selvaggio. Accanto alla ragazza cammina Skoll, canide dal manto completamente nero la cui unica eccezione bianca risiede in una macchiolina che ricorda una luna proprio al centro del petto. Le due proseguono la ricerca fino a trovare un infermiere a cui chiedono informazioni per trovare la kusana sperando per il meglio. Questo rasserena la Inuzuka accompagnandola fino alla porta della stanza ammonendola però di tenere a bada la sua canide. La genin dunque si accosterebbe alla porta tentando di avanzare verso il letto della genin sperando di non disturbarla. <Kouki...> un sussurro e nulla più. Si limita a fissarla quasi come se non volesse disturbarla non sapendo bene cosa dire o come reagire a quella situazione. Anche Skoll imita la padrona stando in silenzio. Sono entrambe accostate al letto e la guardano con una lieve ansia in corpo senza sapere come dover agire in quella situazione rimanendo in attesa. [equip : guanti / schinieri / vambracci // portakunai fianco destro : 3xkunai - 3xshuriken // portaoggetti fianco sinistro: 3xbombacarta -3xbombaluce- 3xfumogeni - trasmettitore- x3filo di nylon - x3fuuda - tonico coagulante x3 -tonico recupera chakra x3 - veleno allucinogeno cosparso sulle armi//]

21:41 Kouki:
  [Stanza] Non ha nulla da fare, ma non prova noia, dopo tutto quella situazione non è tanto diversa dalle sue solite sere. Lei da sola in una stanza, senza mangiare e senza dormire, a pensare e riflettere su chissà quali cose. Sente la vicinanza della sua Voce nella testa però… è calma, tranquilla, non urla e non insulta. L’avverte solamente dentro di sé. Nel complesso è una situazione tranquilla quella in cui si trova al momento. Non sa esattamente come sentirsi, come al solito prova un sacco di emozioni, ma anche parecchia spossatezza anche se magari non è data da un effettivo dolore fisico per le ferite… dopo tutto c’è chi ha subito e subirà di peggio, non solo al torneo, ma anche in generale. Lei stessa ha subito di peggio, ma forse quella stanchezza è dovuta anche a tutta quell’ansia per lo scontro che è svanita. Al fatto che non dovrà preoccuparsi di essere punita da Otsuki per aver fallito. Ma oltre a quello non può che provare rabbia e risentimento verso sé stessa, per non essere riuscita a dare il meglio di sé. Raido potrà dire tutto quello che vuole, ma lei non si sente di aver dato il massimo. Gli occhi vengono chiusi e la testa piegata sempre più in avanti, lentamente… come se avesse paura di farsi male al collo anche se effettivamente non ha più nulla. In quel suo universo personale inizierebbe a mormorare qualcosa tra sé e sé, anche se le parole non sono comprensibili, e non si accorge dell’avvicinarsi di Nahira e Skoll. Affranta, riapre gli occhi e continua ad osservare le proprie mani, e le ciocche laterali che scendono dal proprio capo le impediscono di avere una visuale periferica molto chiara. Eppure basta il sussurro di quella voce, di Nahira, a riportarla alla realtà. Si sente chiamare, quel suo nome sussurrato, e lentamente la testolina viene sollevata e voltata verso l’albina. Lo sguardo che regala all’albina pare stanco, affranto e lontano, eppure si lascia sfuggire uno dei suoi sorrisi più sinceri nel rivederla. <Nahira.> il viso pallido sembra man mano però ritrovare una certa forza, lo sguardo si sposta dalla ragazza alla canide, andando a salutare anche lei. <Ciao… cucciola.> be, è cresciuta ormai, ma per lei rimane comunque una cucciola. Si sente bene, e un sospiro viene portato mentre lo sguardo si porta sull’albina, facendosi sempre più stupita e confusa. <Sei… venuta per me?> il suo è un sussurro dal tono infantile, titubante e imbarazzato. Non c’è traccia della ragazzina plasmata in modo da essere fredda e distaccata… stasera sembra mettere in risalto quello che pare il suo vero essere, e lei nemmeno se ne sta accorgendo. Lo sguardo cade infine su quel segno di bruciatura e le labbra vengono serrate, i muscoli si irrigidiscono. Si sente tremendamente nuda davanti ai suoi occhi.

21:58 Nahira:
 Assorta ancora nella contemplazione di Kouki quasi non si accorge degli stessi movimenti dell'altra che si è infine accorta della sua presenza e di quella della canide al suo seguito. Lo sguardo della Inuzuka è preoccupato e lontano. Ha provato in tutti i modi di raggiungere l'infermeria ed ora che è dentro e a un metro scarso dalla posizione dell'altra è sollevata nel vederla in quel letto sebbene la spossatezza e l'ansia l'abbiano consumata mentre tentava di capire la sorte della sua amica. Esatto, amica. Le iridi si focalizzano sul viso dell'altra nello stesso istante in cui il suo nome viene pronunciato riportandola alla realtà. Una realtà nella quale Kouki non è ferita gravemente come quando l'ha vista accasciarsi durante il torneo, portata via quasi subito per via delle gravi ferite. Non può trattenere quella sua preoccupazione anche se, tuttavia, un timido sorriso fa capolino sul suo volto mentre l'attenzione del duo Inuzuka è interamente rivolto verso la Yakushi. Pochi rapidi passi ed ecco che Nahira raggiungerebbe se le fosse possibile il lato destro del letto dell'altra fermandosi così al suo fianco per permetterle anche di non affaticarsi troppo sentendo lo sguardo della ragazzina su di se. Dopo una piccola pausa sono le sue parole sincere ad uscire. Il capo va ad annuire lentamente nel sentire la sua affermazione. <Io.. mi sono preoccupata.> confida all'altra senza remore tentando di farle capire quanto realmente ci tenga seppur non lo dica chiaramente. Ormai si è affezionata e questo legame è istintivo. Sospira tentando di parlare nuovamente, provando a spiegare la situazione. <Nessuno mi ha detto come stavi...> continua con tono visibilmente più agitato del precedente. E' ovvio che si sia sentita spersa dato che non sapeva come poterla raggiungere e proteggere, rincuorarla come lei aveva fatto nel suo caso dopo le pesanti ferite ormai cicatrici indelebili di quell'evento. <Non sono riuscita ad arrivare prima. Perdonami.> Abbassa il capo sconfortata. Avrebbe voluto fare qualcosa, cercare di aiutare in qualche modo. Il suo non sarebbe stato un gesto per ricambiare la gentilezza nei suoi confronti, ma una istintiva volontà dettata dal loro rapporto. Anche Skoll si fa sentire dall'altra guaendo lievemente nel sentirsi chiamare. Scodinzola appena mentre gli occhi blu la fissano, se potesse sorriderebbe. <Come ti senti?.> domanda infine la albina provando a sapere qualcosa in più nel tentativo di calmare anche se stessa. Non è mai facile vedere qualcuno a cui tieni ferito gravemente ed ora sdraiato in un letto d'ospedale. Le iridi cerulee si focalizzano infine sul viso della corvina mentre il solito sorriso tenta di far capolino provando a rincuorare l'altra se fosse possibile. [equip : guanti / schinieri / vambracci // portakunai fianco destro : 3xkunai - 3xshuriken // portaoggetti fianco sinistro: 3xbombacarta -3xbombaluce- 3xfumogeni - trasmettitore- x3filo di nylon - x3fuuda - tonico coagulante x3 -tonico recupera chakra x3 - veleno allucinogeno cosparso sulle armi//]

22:14 Kouki:
  [Stanza] Avere Nahira lì in quella stanza, con lei, in un qualche modo calma il suo animo. Tutto tace nella sua mente e lei si sente finalmente in pace. Non c’è disagio, non c’è tensione. Diverso da quando le sue ferite sono state curate, nella stessa stanza con Raido e Kaori… non era certo rilassata, per via del dolore che avvertiva, ma anche per la tensione palpabile nell’aria. La sua mente ha quindi ricevuto comunque uno stress che l’ha sfiancata, mentre invece adesso è serena. È come se l’albina stessa emanasse un qualche tipo di aura in grado di farla sentire bene, e sta iniziando quei suoi tentativi di comprenderla. A quelle sue prime parole la ragazzina assume un’espressione stupita… sorpresa, ma che in un qualche modo la fa sentire felice. Come quando ha sentito il suo sensei prendersi cura di lei, insomma, è una sensazione che le scalda l’anima, la fa sentire ben voluta. Ciò cancella la sua tristezza, le impedisce di essere fredda e distaccata, ed apre la porta del suo vero io. Eppure a quella affermazione non sa come comportarsi, non sa che fare se non rispondere in modo sincero e schietto. <Mi fa piacere. Mi rende felice sapere che ti preoccupi per me.> esprime quello che sente, anche se magari potrebbe sembrare che le faccia sapere che Nahira è stata male per lei, e forse ci arriva solamente dopo che potrebbe offenderla, farle male. <Cioè… uhm… non che sei stata male per colpa mia… insomma.> borbotta, impacciata, mentre le dita si intrecciano fra loro e vanno a tormentarsi. Rimane in silenzio mentre ascolta le sue successive parole, e lentamente va a muovere la testa in segno negativo. <Non ti preoccupare. Io sono abituata a stare sola, ma mi rende felice che tu sia comunque venuta a trovarmi.> lo ammette senza problemi, o meglio, con sincerità, mentre leggermente il viso pallido prende colore, arrossisce. In un qualche modo cerca di esprimere quello che pensa. <La tua presenza mi fa sentire un bel calore nel petto. Mi rende felice, credo.> ormai sta diventando pratica nel riconoscere quel sentimento, che ora la porta a sorridere verso l’albina. Va in un certo modo a rispondere a quella sua ultima domanda, ma non si ferma a quel sentimento. <Come mi sento è difficile da comprendere. Sono stanca, spossata… mi sento arrabbiata con me stessa, triste… ma felice ora che sei qui.> una piccola pausa mentre torna ad osservare le proprie mani. <Avrei voluto dare di più, il massimo. Invece non penso sia andata così. Ti ricordi cosa ti avevo detto riguardo al torneo?> risolleva ora lo sguardo, tornando a guardarla. <Che dovevo vincerlo a tutti i costi. Ma sai, le cose sono cambiate poi… vincere non è più stato così importante, ma speravo almeno di dare il massimo.> e invece si è ritrovata a compiere degli errori, almeno per la sua testa, per poi pagarla con quella sconfitta. Le mani vanno a stringersi fra di loro, mentre l’espressione si indurisce.

22:37 Nahira:
 Non può che stupirsi nel sentire le parole sincere dell'altra mentre gli occhi sono ancora fissi su di lei. Sorride sentendosi meno ansiosa di quando ha fatto la sua entrata in quella stanza, tuttavia è comunque preoccupata notando l'altra in quel letto impossibilitata a muoversi come vorrebbe. <Un amico è normale che si preoccupi> le risponde istintiva senza pensarci. Parole di rimando alla confidenza di Kouki che la spronano ad essere sincera quanto lei riguardo al loro legame. Scandisce quella frase sperando che l'altra colga il significato. Per lei è una amica, un legame prezioso per cui vale la pena lottare e nel caso preoccuparsi data quella significativa situazione. <Mi dispiace in ogni caso che nessuno mi abbia avvertito che eri qui. Non mi hanno fatta passare durante il primo soccorso.> Scuote il capo visibilmente scossa. Infatti se avesse avuto l'opportunità avrebbe voluto davvero arrivare prima, l'angoscia che ha provato l'ha scavata dentro fino a quando non ha saputo che poteva entrare ad emergenza ridotta ed ora è stanca anche se sorride di getto. La sua spossatezza potrà essere facilmente notata da Kouki dato che lo sguardo della albina è ancora fisso su di lei. Nahira non domanda se Raido sia già passato a vedere come sta, conoscendolo probabilmente l'avrà fatto e di certo lei non è qui per fare domande sugli altri. Avrebbe solamente voluta essere avvertita e ciò non le da tregua mentre il cuore perde un battito nel suo petto. <Avevo paura che potessi stare male sul serio... ma sei forte.> Ha avuto davvero paura di non rivederla. Dagli spalti in ogni caso ha potuto notare pochi dettagli, è stato l'istinto a guidarla fino all'infermeria non potendo trovarla altrove. Tuttavia rimanere fuori con l'ansia di non poter fare nulla l'ha dilaniata, ma non lo confida. Mostra la sua felicità sincera ed è ciò che conta in quel momento sorprendendosi per le parole dell'altra percependone i sentimenti più forti rispetto alle volte precedenti. <Sono felice di rivederti Kouki.> ammette a sua volta tentando di poggiare istintivamente il palmo della mano destra su quel letto. Un gesto non troppo lontano dalla genin. Un gesto che tenta di rendere la sua presenza più vicina non sapendo come stia al momento e non volendo lesionare i suoi spazi vitali. Le iridi cerulee sono fisse sul viso della corvina esprimendo una sorta di soddisfazione sincera. <Hai dato del tuo meglio. Io ti ho visto dagli spalti sai?> Le sorride tentando di rassicurarla notando il leggero nervosismo, la stanchezza che solo una buona nottata di riposo potrà sistemare. <L'importante è provare cose nuove e coglierne l'essenza per poter migliorare di volta in volta. Ogni ostacolo ci rafforza.> le confida quel suo piccolo pensiero mentre Skoll a sua volta abbaia lievemente quasi a voler confermare le parole della padrona scodinzolando di gran lena. <Non mi hai deluso. Sei stata bravissima.> aggiunge infine con il solito sorriso contento e pieno di vita. Mette da parte le sue ansie, la sua stanchezza e perfino i pensieri più bui che fino a poco prima la attanagliavano. Lei è viva ed è qui. [equip : guanti / schinieri / vambracci // portakunai fianco destro : 3xkunai - 3xshuriken // portaoggetti fianco sinistro: 3xbombacarta -3xbombaluce- 3xfumogeni - trasmettitore- x3filo di nylon - x3fuuda - tonico coagulante x3 -tonico recupera chakra x3 - veleno allucinogeno cosparso sulle armi//]

22:56 Kouki:
  [Stanza] Parla con l’albina con assoluta libertà, cercando di non porsi limiti mentali e tentando di vivere appieno quel momento e quel legame. Non ha idea se sia amicizia o meno, non sa se sono amiche, sa solo che si trova bene e vuole parlare con lei. Vivere senza troppi pensieri e dubbi nella mente, è anche un modo per cercare di trovare sé stessi. Lo sguardo torna vivido su di lei non appena coglie quelle sue prime parole. Quel dubbio che aveva sul loro rapporto viene soffiato via da quel semplice sapere di essere amiche. <Amico? Dici che… siamo amiche?> ed è un’esplosione di gioia quella che avverte nel suo petto. Espressione stanca che però pare illuminarsi, così come era successo con Raido quando le aveva donato quelle alternative al restare con Otsuki. Ma questa è una gioia ben diversa. Gli occhi si fanno umidi, si riempiono di lacrime, ma la ragazzina lesta va a sollevare la mano destra per asciugarsi quelle lacrime prima che scendano. Lacrime di gioia. <Io non so cosa sia l’amicizia.> ammette infine, ma non trova sia un ostacolo, del resto Kaori stessa le ha detto che prima o poi capirà, l’importante è che questi sentimenti siano veri e sinceri. Potrà chiamarla amica? Davvero può? Alle sue successive parole torna ad osservarla in viso, scuotendo appena la testa. <Sei qui ora, e questo è importante. Io sto bene, alla fine non ero tanto grave. Solo che penso che il collo sia stato un punto sensibile… quando sono stata colpita ho sentito le ossa spezzarsi e poi ho perso i sensi.> va a spiegarle lucidamente, ma ormai quella vertebra rotta è stata risanata grazie a Kaori. <Kaori però mi ha curata.> ammette con un sussurro, andando ad accennare un piccolo sorriso. Quella loro conversazione va avanti in tutta tranquillità, fino a quando non sente che l’altra era lì a vederla. Il viso si scurisce, ha fatto una pessima figura… ma se lei stessa non ha ritenuto un fallimento l’eliminazione dell’albina, allora perché dovrebbe preoccuparsi che lei invece pensi questo della corvina? Inizia un po’ a comprendere i vari meccanismi delle relazioni umane, e quel sapere di non averla delusa non può che farla sorridere. <A quanto pare non ho deluso nessuno se non me stessa. Ma hai ragione. Ho imparato molte cose su me stessa e le mie potenzialità, non mi resta che allenarmi e migliorare le mie lacune.> ammette che sicurezza, andando ora ad osservare Skoll. Nahira si è avvicinata, e lei vorrebbe tanto prendere la sua mano, ma non lo fa… non sa se può farlo. <Tu come stai? Sembri stanca.> solleva lo sguardo su di lei, sussurrando nella sua direzione sempre con quella sua voce calma ed infantile. Molto più limpida e serena rispetto alla prima volta che si sono incontrate. Ma ecco che ora pare farsi impacciata, si guarda intorno, confusa, come se non sapesse cosa fare… come se si trovasse in un improvviso imbarazzo. <Uhm… vuoi… sederti? Qui?> la osserva, mentre con la mano andrebbe ad indicare il bordo del proprio letto. La guarda mentre i suoi occhi gialli sembrano emanare una sorta di profonda ingenuità, qualcosa che mai si sarebbe aspettata da sé stessa. Occhi grandi, sinceri… non sa come comportarsi, eppure sembra che in un qualche modo tenti di avvicinarsi a Nahira. Sente la sua presenza, eccome se la sente… anche quando non c’è. <Sei la prima e unica amica che ho.> commenta titubante, incerta se possa definirla tale, ma sincera, anche se subito dopo si blocca, tace. La Voce nella sua testa irrompe mandole un doloroso input. <Uhm… insomma… la mia prima amica reale.> chiarisce, come per non dare un torno alla sua Voce, alla sua seconda personalità… la quale effettivamente è stata la sua unica amica per anni, quella che l’ha protetta sempre, nonostante tutto. Tuttavia continua ad osservare l’albina, sperando di non averla offesa in un qualche modo… dopo tutto sa quanto per la bambina sia facile rovinare certi momenti.

23:24 Nahira:
 Non può negare di essersi stupita per la ingenua domanda dell'altra anche se ormai si sta abituando a quei tono tranquilli, molto diversi dalla primissima volta in cui si sono viste a Kusa. Le iridi cerulee sono fisse sulla corvina e notano il cambiamento di espressione lucente nel sentire quella sua confidenza. Uno sguardo diverso che nonostante la stanchezza mostra una sorta di felicità , qualcosa che stupisce ancora una volta la albina che le sorride provando tenerezza. <Ti dispiacerebbe se lo fossimo?> le domanda lei provando a capire cosa stia pensando in quel preciso istante. Lei di certo la considera una amica, uno dei più preziosi legami che ha. <L'amicizia è un sentimento che va coltivato e scoperto con il tempo giorno per giorno. Al di la delle parole l'importante sono le sensazioni e le emozioni che provi stando con una persona.> Infatti la albina pur conoscendo una sorta di definizione non vuole limitarsi ad essa e costringere quel legame a dei rigidi confini. <Quando sei amico di qualcuno questo diventa unico al mondo.> E con ciò vorrebbe spiegare qualcosa in più, quel legame che unisce da tempo immemore generazioni di persone. Si limita infine a guardarla con il solito sorriso genuino andando infine a focalizzare lo sguardo nel punto in cui un alone violaceo si stanzia sul collo dell'altra comprendendo le parole poco prima sentite. <Uh è davvero strano.> sposta infine lo sguardo verso i suoi occhi lasciando perdere la ferita nel sentir quel nome. <Kaori? Lei...non mi ha avvertito che eri qui.> E le dispiace. Avrebbe voluto che la sua sensei la avvertisse in qualche modo, la tranquillizzasse mentre attendeva di sapere che ne fosse stato di Kouki. Eppure nulla, nè lei nè nessun altro le han fatto sapere qualcosa pur sapendo dei sentimenti che la legano alla genin. Sospira senza aggiungere altro andando infine a cogliere la domanda della corvina distogliendo quei pensieri dalla sua mente. <Stanca ma più rasserenata ora che ti vedo e sento che stai meglio> ammette lei quasi con imbarazzo. E' spossata ed i muscoli sono ancora tesi, ma non le importa di aver atteso ore prima che la facessero entrare in infermeria. Nota la voce serena dell'altra ed il suo leggero invito a sedersi e a farsi più vicina, cosa che effettivamente la albina fa avvicinandosi al letto per poi sostare con leggerezza sull'angolo indicato mantenendo la mano a contatto con il tessuto. Il viso rivolge infine ancora una volta una occhiata verso la corvina e le sue parole genuine giungono facilmente alle orecchie della Inuzuka che si ritrova a sorridere permeata da una irreale felicità. Una sensazione che la abbraccia facendola stare bene, meglio di quando è arrivata. Le sue preoccupazioni infatti scivolano via a contatto con la confessione appena udita. <Io...Sono onorata di essere tua prima ed unica amica> si ritrova a dire senza trattenere quelle parole piene di sincerità. E' strano come le cose siano cambiate, probabilmente è proprio nelle situazioni più dire che troviamo la forza per andare avanti ed evolverci lungo il nostro percorso. [equip : guanti / schinieri / vambracci // portakunai fianco destro : 3xkunai - 3xshuriken // portaoggetti fianco sinistro: 3xbombacarta -3xbombaluce- 3xfumogeni - trasmettitore- x3filo di nylon - x3fuuda - tonico coagulante x3 -tonico recupera chakra x3 - veleno allucinogeno cosparso sulle armi//]

23:41 Kouki:
  [Stanza] A quella sua prima domanda, la ragazzina osserva l’albina con una nota di stupore. Si fa pensierosa, corrugando la fronte. Dispiacersi? <No, non mi dispiace. Io sto bene con te.> ammette sincera, rivelando una certa dolcezza che mai ha mostrato fino ad ora. Potrebbe apparire così piccola ed indifesa, data l’età, in quel momento in cui lascia cadere tutte le sue difese per abbandonarsi al legame con Nahira. Come un pulcino che esce dal guscio e per la prima volta vede il mondo. Ascolta le sue saggie parole sull’amicizia, con attenzione perché vuole comprendere e capire. Si ritrova ad annuire, trovandosi d’accordo. <Si, giusto. Infatti con te io sto bene, riesco ad essere tranquilla.> ammette nuovamente, confusa forse, ma col sorriso. <Unico al mondo… e vale per diversi legami?> insomma, ancora sta cercando di comprendere il legame che invece la unisce al suo sensei. Comprendere quello che lei stessa vorrebbe non solo da lui, ma ora anche da Kaori. Qualcosa di profondo e a lei sconosciuto, che forse non potrà mai avere. Si incupisce, il viso viene abbassato e va ad osservare le proprie mani. Vorrebbe soffocare quel desiderio, ma allo stesso tempo non riesce a soffocare quella speranza. <E’ stato tutto piuttosto veloce… poi ho dormito molto.> non ha idea di quanto tempo Nahira abbia dovuto aspettare, cosa che per lei non era accaduta dato il suo essere tirocinante. È stata fatta passare apposta per poterla curare. La osserva mentre finalmente si siede sul letto, più vicina a lei. <Mi spiace di averti fatto preoccupare. Anche io effettivamente ero molto preoccupata per te.> se non le avessero permesso di entrare probabilmente si sarebbe sentita come Nahira in questo momento. Torna a guardarla, riuscendo forse per la prima volta in quel suo tentativo di comprendere la persona che ha davanti. A quella sue ultime parole si sente confusa, stupita, corruga la fronte e la osserva. <Onorata? Perché?> non ne capisce il motivo, del resto la corvina non è nessuno di importante. Attende una sua risposta, e nel frattempo cercherebbe di allungare una propria mano, titubante, per cercare di afferrare quella dell’albina. Desidera quel contatto, desidera sentire quella sensazione e timidamente spera di fare la cosa giusta con quella mossa.

00:04 Nahira:
 La sua espressione si fa via via più sorridente notando il modo con cui l'altra si esprime non nascondendo i suoi pensieri ma mostrandosi a lei. Un tono sincero che va ad esplicare in modo semplice ciò che prova rallegrando la Inuzuka che la osserva ancora stupita per quella situazione, ma con un sorriso dipinto sul volto. <Stessa cosa vale per me> risponde con gentilezza ricambiando le stesse attenzioni che le dona Kouki. Si sente stranamente bene in sua compagnia. Con nessun altro riesce ad avere quella sensazione di pace e tranquillità. Percepito ciò la successiva domanda la fa riflettere. Gli occhi si spostano lievemente dal contatto visivo con Kouki, il tempo per pensare ad una risposta posando lo sguardo altrove con espressione concentrata e perplessa mentre si morde il labbro inferiore in quel gesto nervoso tentando di esplicarsi al meglio delle sue possibilità con le parole seguenti. <Ogni legame è unico di per se.> E come un insegnante che vuole trovare le parole giuste anche Nahira tenta in quella impresa provando a far capire alla genin che le sta accanto qualcosa in più riguardo quel concetto difficile. <Alcuni sono inspiegabili, ma li percepisci ed impari a conoscerli con il tempo.> esplica infine tornando a soffermare lo sguardo su di lei. Nel frattempo Skoll si è avvicinata sostando sdraiata sul pavimento proprio accanto alla padroncina umana che invece è seduta vicino alla kusana. Sorride notando il tono limpido con cui l'altra le si rivolge. <Non ti preoccupare. Ora stai bene ed è questo l'importante.> Ed è davvero ciò che conta per Nahira il cui unico legame era a rischio per colpa di un torneo a cui nemmeno voleva partecipare. Vedere la sua amica ferita è stato un colpo al cuore, ma questa sensazione è stata alleggerita dal contatto con Kouki che l'ha tranquillizzata sebbene lei voleva rassicurare la Kusana. Uno scambio di reciproche attenzioni che ha portato entrambe a stare meglio. <E' un onore perchè...quando qualcuno si preoccupa per te vuol dire che ci tiene davvero al vostro legame. Che siete importanti l'uno per l'altro e ciò vi porta a stare in compagnia.> prova a spiegarsi al meglio delle sue possibilità sebbene conosca il limite delle parole. Spera che siano le sue azioni a parlare più di quelle frasi e lettere riunite. Sorride nuovamente. La mano dell'altra verrebbe notata dallo sguardo della ragazza ed è la destra della Inuzuka infine che andrebbe a diminuire la distanza con l'arto kouki mantenendo infine un contatto con essa. Un leggero tocco di cui ha percepito la necessità e l'importanza per l'altra ed anche per se stessa. [equip : guanti / schinieri / vambracci // portakunai fianco destro : 3xkunai - 3xshuriken // portaoggetti fianco sinistro: 3xbombacarta -3xbombaluce- 3xfumogeni - trasmettitore- x3filo di nylon - x3fuuda - tonico coagulante x3 -tonico recupera chakra x3 - veleno allucinogeno cosparso sulle armi//]

00:18 Kouki:
  [Stanza] Sente sempre di più che quel vuoto dentro di sé va ad essere riempito man mano che sente le parole di Nahira. Si sente felice, calda all’altezza del petto nel sapere che anche l’albina si trova bene con lei. <E’ strano, ma mi rende felice.> commenta sinceramente, andando ad osservare Skoll per qualche istante. Nessuno le ha mai detto quelle cose, certo c’è stato Raido, ma sente che è diverso con Nahira… si tratta di quel legame unico e a sé, che non ha niente a che vedere con il resto. Così come va a spiegare la ragazza in seguito… ogni legame è unico e speciale, e quelli che sente sono inspiegabili per lei, ma man mano col tempo riesce a comprenderli. Inspiegabili, ma belli. Annuisce alle sue parole, senza aggiungere altro… si sente stanca e ancora spossata, e tutta quella tranquillità le ha messo sonno. Non per noia, sia chiaro, è che forse non dorme perché solitamente è sola. Invece al momento si trova in compagnia della sua amica, si sente calma, serena… i brutti pensieri non ci sono e la sua mente può finalmente riposare in tranquillità. Molto sta cambiando in lei… cambiamenti che forse mette in mostra solo con Nahira e Raido, e che sta tentando di mettere in mostra anche con Kaori. Solo loro. Ma a questo livello di serenità è giunta solo con l’albina. Non ha pianto stando con lei, non si è sentita male, non a disagio… solo gioia. <Si, sei qui.> annuisce a quelle sue successive parole, affermando nuovamente quanto la sua presenza sia importante per lei. Una leggera tristezza nei suoi occhi, per quando dovrà tornare a Kusa, e lei dovrà rimanere invece a Konoha. Si ritroverà di nuovo sola? E col matrimonio di Raido con Kaori? Lui rimarrà a Konoha a vivere? Di colpo quei dubbi vengono intagliati nel suo cervello, provocandole dolore. Rimarrà ancora sola? Abbassa il viso, per non farsi notare da Nahira, andando a stringersi le labbra fra loro. Le sue ultime parole le fanno piacere, quella sua mano che intercetta la sua le dona una scarica di calore e tranquillità. Solleva lo sguardo tornando ad osservare Nahira, stanca in viso, tenendo quei suoi nuovi dubbi per sé. <Scusa, credo che ora mi metterò a dormire. Ma per favore, rimani… ovviamente se vuoi.> istintivamente la sua manina andrebbe a stringere quella di Nahira, una richiesta, quasi una supplica. <Se ci sei tu, forse riuscirò a dormire… sarà la prima volta che dormo con qualcuno.> ammette verso la ragazza quel suo stato di solitudine. Non ha genitori, né parenti. La corvina quindi andrebbe a sdraiarsi piano nel letto, scivolando sotto le coperte e cercando di tenere però la mano dell’albina. Si metterebbe sul fianco, in modo da essere voltata verso Nahira, e col sorriso sulle labbra chiuderebbe gli occhi. Si mostra inerme per la prima volta a qualcuno, così tanto inerme da permettersi di dormire. Se l’altra vorrà restare, la ragazzina cercherà di accoccolarsi sempre più vicino a lei, ricercando inconsciamente, nel sonno, quel contatto che forse desiderava da sempre. [END]

00:36 Nahira:
 Percepisce la tranquillità dell'altra che a poco a poco infonde serenità anche a lei che tutto si aspettava tranne di ricevere tutte quelle emozioni in una unica visita. Si sente felice, confortata dalla sincerità e dalle emozioni dell'altra. Osserva Kouki e continua a sorridere. <Resterò io con te.> le dona quelle parole senza pensar troppo a cosa l'altra possa pensare. La sua amicizia è sincera e pura, non ha limiti se non quello dettato dal fato. Annuisce nel notare come l'altra comprenda che lei è li per starle vicino. Nota la sua stanchezza ma è felice che l'altra voglia che lei rimanga a starle accanto. <Sarei stata comunque vicino a te se me lo avessi permesso.> le fa notare con un sorriso spostando gli occhi sul contatto delle loro mani unite. Un tocco puro e semplice per cui Nahira è contenta. Le ricorda il loro primo incontro, le ricorda ogni volta in cui ha cercato di farla stare bene e rassicurarla. Ed ora imprime nella mente quel nuovo ricordo tenendo per se quella sensazione di calore che solo un legame può dare mentre il corpo si sposta lievemente per dar spazio all'altra di sistemarsi meglio sotto alle coperte. Le rimane accanto seguendo quei suoi movimenti con occhi vigili. <Dormi e fai sogni d'oro.> fa una piccola pausa prendendosi tempo per osservarla ancora mentre la stanchezza in lei si fa sentire. <Io starò qui tutto il tempo che vorrai> sussurra infine mossa da tenerezza per quella ragazzina a cui ormai è legata. Non distoglierebbe la sua mano legata a quella dell'altra , ma tenterebbe di assecondare quel gesto per tutto il tempo in cui l'altra ne necessita. La Inuzuka infatti rimarrebbe accanto a Kouki guardandola dormire o semplicemente riposare fino a che anche lei mossa dalla stanchezza non cadrà addormentata lasciando spazio a tutti i dubbi ora che la presenza dell'altra le dona serenità e sicurezza .[END]

Nahira va a trovare Kouki in ospedale per quell'unica notte che deve rimanere sotto controllo dopo aver ricevuto le cure. Si scambiano sentimenti ed emozioni, riscoprendo quel loro legame di amicizia sempre più saldo e sincero.

PS: sarebbe da considerare estemporanea dato che in teoria si svolge dopo l'eliminatoria del girone di Kouki!