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Due amici ed una bottega (?)

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con Yama, Saiten

22:28 Yama:
  [pressi bottega tatuaggi] Serata tranquilla, il biondo ancora in procinto di abituarsi alle cure si trova nel centro di Konoha nelle vicinanze della bottega tatuaggi di uno dei suoi maestri. Nulla di così faticoso, nel mentre osserva la luna il giovane apprendista pulisce nei pressi della porta d’ingresso, si tiene pronto ad annunciare eventuali nuovi clienti così come tenerne pulito l’ingresso. Tatuato visibilmente con i disegni stilizzati di una foresta in tutto il lato destro gli abiti ricordano quelli di una divisa da lavoro, pantaloni neri, scarpe nere, maglia nera a maniche lunghe con tanto di risvolti per mettere rendersi comode le vesti. Un grembiule lungo con disegnati dei tatuaggi stilizzati quali dragoni e teschi a discrezione del suo datore, lascia l’apprendista la possibilità di non sporcarsi troppo rendendosi la versione artistica di nulla più che uno sguattero, e una bandana nera non molto grande copre in parte i capelli che di lunghezza fino alla nuca fuoriescono in parte rimanendo ben visibili. Poche le armi con se, se non una wakizashi rinfoderata alla sua sinistra ed un fukumibari nascosto in bocca, spiato a distanza da due jonin anbu il biondo lascia stare le figure ben nascoste nell’ombra cercando tuttavia di evitare azioni da parte loro restando con un chakra impastato per evitare aggressioni notturne di sorta < dunque nemmeno clienti in vista a quest’ora, mi sa che a breve conviene chiudere > ore di probabile se non necessaria chiusura della bottega. [Chk on] [Equip: fukumibari nascosto | wakizashi rinfoderata]

22:40 Saiten:
  [Strada esterna alla bottega] Come di consueto, ecco il deshi che, senza avere obblighi di nessun genere, passeggia per le strade del centro a passo lento, con le mani in tasca e la testa rivolta verso il basso sulla quale volteggia un'espressione pensierosa ed alquanto distratta. Egli indossa la sua tuta, che ormai sembra essergli incollata addosso, composta da una maglietta a maniche corte grigia tutta stropicciata, sulla quale poggia una soffice felpa senza maniche biancastra, dei pantaloni larghi di colore verde scuro e dei comodi sandali grigi tipici di un quasi ninja che si rispetti... La passeggiata prosegue senza troppi intoppi, infatti sembra regnare un silenzio totale su quelle strade di periferia che vengono mano a mano attraversate e riattraversate da Saiten, che probabilmente sta rimuginando sul perché non riesce a farsi apprezzare da più di 3 persone del villaggio. Continua imperterrito, senza mai fermarsi, sperando in un qualche intervento divino che lo faccia sentire meno solo...

22:55 Yama:
  [pressi bottega tatuaggi] Intervento divino o meno per le strade di konoha, il chunin continua il suo lavoro ingrato fin quando un ignaro deshi gli si direbbe passare a testa bassa nei pressi della bottega e del suo lavoro bistrattato e mal pagato < ah, un cliente > che veda in questi un potenziale cliente? Roba certa, stia di fatto che infatti da ragazzo delle pulizie il biondo si trasforma presto in una sorta di pubblicitario volantiniere < YO compare, … ehm, egregio, le piacerebbe dare un’occhiata alla vasta gamma di offerte della bottega qua di fronte? potrebbe tirare su il morale > dalla sorta di grembiule che indossa, tanto di foglietto verrebbe tirato fuori, ed il biondo in modalità affari inizierebbe con la stessa a tentare di porgere la stessa con la sua mano sinistra < c’è il prendi due paghi uno, … ma che voglio dire se il tatuaggio è piccolo potresti uscirne con uno gratis > varie offerte verrebbero offerte al deshi di passaggio al momento, che nonostante la wakizashi in esposizione potrebbe vedere un atteggiamento di sottomissione, da parte del senjuu che prova a mettere in mostra tatuaggi di ogni tipo. [Chk on] [Equip: fukumibari nascosto | wakizashi rinfoderata]

23:22 Saiten:
  [Strada esterna alla bottega] Dopo svariato tempo di camminata, finalmente il volto di Saiten si illumina, come se abbia compreso tutto della vita e come se tutto gli sia più chiaro adesso... Forse quel lungo periodo di riflessioni infinite è terminato per Saiten ed è arrivato finalmente ad una conclusione, ma mentre è sul punto di riordinare le idee, un individuo gli si piazza davanti in modo del tutto inaspettato, facendo sobbalzare il deshi all'indietro per lo spavento <Ahhh!> e facendolo atterrare di schiena sul pavimento sterrato come un sacco di patate... Si rialza lentamente mettendosi dapprima seduto per terra, mentre si pulisce la schiena dalla polvere <Ahi! Che botta!> ma subito dopo, la depressione cadde nuovamente su di lui: si era scordato la soluzione che aveva appena pensato... Quindi il deshi si rialza da terra, tutto dolorante e intristito ancora più di prima, ma almeno è distratto dall'osservare l'individuo che lo ha fatto spaventare a morte. Lo squadra da cima a fondo, dicendo con tono abbastanza brontolone <Mi hai spaventato a morte... Non dovresti piombare davanti alle persone così a quest'ora... E comunque io non voglio dei tatuaggi, ma anche volendo non ho l'età per farli... Qualunque sia la mia età...> l'ultimo pezzo del discorso era più una riflessione personale, in quanto l'individuo davanti a lui non poteva conoscere la storia contorta del povero Saiten. Sposta lentamente lo sguardo, che si fa desideroso, sulla bottega continuando <Comunque, se avresti un posto caldo dove stare per qualche minuto te ne sarei grato... Magari posso provare a vedere quello che hai e consigliare il posto a qualcuno.> In realtà, le uniche persone che conosce ancora in vita sono sua madre e un jonin di Kusa... La bottega non avrebbe molte speranze di crescita dopo questo accordo...

23:49 Yama:
  [pressi bottega tatuaggi] Beh forse non era l’idea migliore sbucare fuori così all’improvviso, come dettato dal mondo caotico del lavoro tra l’altro < oh, chiedo scusa > il biondo sui diciasette, dall’aspetto non poi così maturo, si trova ben presto ad abbassare il volantino e tirare fuori le buone maniere, o almeno le poche che è costretto ad usare di recente. Osserva con attenzione le altrui reazioni di paura, si e no perplesso quasi, ma chi è del resto lui per giudicare infondo? Lui che di fama lo si conosce a stento se non all’esterno del villaggio < ahm, è per la mia spada? Ti giuro che resta nel fodero e per difendermi durante la notte, …. > si volta così per mettere il volantino a posto e ben presto lo si può sentire qualcosa borbottare < … ah, età, devo essere fortunato a non avere un parente devo essere > la cosa è udibile, non va elencando passato e vita, ma palesemente lui lavora per la mancanza assoluta di famiglia, tanto di tatuaggi dimostrano del resto che lui per farseli fare non bada tanto all’età. Ma torniamo alla sua figura, lui è convinto che per quel borbottio non lo si senta e si volterebbe presto con frasi ben più professionali ed eticamente corrette per i suoi standard < è che diciamo do volantini a chiunque mi capiti ecco, io almeno son cresciuto con un Kanji tatuato e la vedo una cosa normale, ma son gusti > ecco appunto i suoi di standard, volentieri discutibili dai più, sia come tatuatore, sia come samurai, che come shinobi, ed almeno per due delle sue occupazioni può forse essere riconosciuto dal denshi per l’attuale uscita dal torneo. Sguardo che andrebbe verso l’ingresso della bottega in seguito cercando d’attirare l’attenzione del proprietario sul punto di chiudere i battenti < MAESTRO, un potenziale cliente > la presentazione del denshi non è poi proprio appropriata ma è l’unico posto in cui il chunin lo possa fare accomodare < vieni seguimi, è diciamo l’unico posto caldo che mi viene in mente > la mano destra intento a non lasciare i lavori a metà andrebbe verso la scopa nei pressi dell’ingresso lasciando al moro la possibilità di entrare. Chi fa da se fa per tre, di tanto in tanto, non riserva al nuovo arrivato un trattamento d’eccezione ma non si direbbe nemmeno ostacolarlo per via dei lavori. [Chk on] [Equip: fukumibari nascosto | wakizashi rinfoderata]

00:09 Saiten:
  [Bottega tatuaggi] Saiten segue a ruota libera quello che sembrerebbe essere un tatuatore non molto esperto, facilmente intuibile dal fatto che debba riferire ad un suo superiore quando entra un cliente nella bottega... Oltretutto, Saiten non fa in tempo ad accomodarsi che il ragazzo afferra subito una scopa e si rimette subito al lavoro con una volontà che il deshi difficilmente troverebbe nel pulire. La bottega si presenta, tutto sommato, abbastanza accogliente e il circa quindicenne non perde tempo per prendere posto sulla prima sedia libera. Egli cerca subito di scuotersi la polvere dai pantaloni e da qualsiasi possibile rimanenza di terra sui vestiti, per evitare di ricevere ulteriore dolore da sua madre una volta tornato a casa... Intanto, il deshi avrebbe continuato a fissare il neo-tatuatore, soffermandosi ad osservare la spada sul suo fianco, degna di un vero e proprio samurai... E ora che lo riesce a vedere meglio, gli sembra vagamente di ricordare quel viso... Forse non è semplicemente un tatuatore, e il dubbio inizia a tormentare Saiten <Ti ringrazio per accolto... Comunque, non sei solo un tatuatore vero? Mi sembra di averti già visto da qualche parte... Sei un ninja vero?> l'espressione sul volto di Saiten si fa riflessiva, mentre cerca di ricordare dove avesse visto di preciso il ragazzo e , nel contempo, cercando di cercare la soluzione al suo problema che aveva scordato qualche istante prima.

00:27 Yama:
  [pressi bottega tatuaggi] Afferrata la scopa con la sinistra questa verrebbe portata con la mancina verso l’interno, facendo attenzione a non sporcare un potenziale cliente o una fonte di pubblicità per la bottega verso cui presta apprendistato, verso cui viene sfruttato. Si e no un luogo rustico e pieno di disegni stilizzati è ciò che li circonda, la scopa per quanta attenzione riposta non viene utilizzata forse con grande precisione visto la mancina, la destra sempre pronto alla difesa rimarrebbe infatti libera da ogni impegno e lo sguardo verso l’esterno, come se la paranoia dovuta all’ora spingesse il biondo a tenersi cauto su quanto avvenga o possa avvenire per le strade del villaggio < ninja? Una specie ecco, sono un ronin, un samurai fedele alla foglia ecco, …. So che se ne vedono pochissimi in giro ecco, ma …. hai mai sentito parlare di gente con due spade in armatura? sono, … più o meno uno di quelli > precauzione più che palesemente dovuta all’ora, alle volte non proprio indicata per due minori magari < Yama Senju, piacere, appena uscito dal torneo chunin, spero anche tu non abbia puntato su di me > uno dei quali, ovvero il ronin stesso si presenterebbe con disinvoltura al giovane deshi, lanciando come ormai da tempo la segretezza di corporazione alle ortiche. [Chk on] [Equip: fukumibari nascosto | wakizashi rinfoderata]

00:45 Saiten:
  [Bottega tatuaggi] Saiten ascolta attentamente le parole del ragazzo biondo, che non da per niente l'impressione di essere tranquillo anche dentro la bottega... <Un ronin...> probabilmente il deshi non ha mai sentito nominare questo particolare tipo di grado che non rientra nella scala classica degli shinobi, ma appena sente la parola "chunin" i suoi occhi si illuminano come due stelle... <Cosa?! Sei un chunin? Ah già, il torneo... Non deve essere stato facile combattere contro tutti quei ninja esperti... Chissà se un giorno diventerò anchio un chunin...> ormai Saiten stava rimuginando nei suoi pensieri, ma scattando di nuovo all'improvviso, si alzò in piedi chinando il capo in avanti di 30 gradi in segno di rispetto <Mi scuso, non mi sono ancora presentato... Mi chiamo Saiten Yajirushi, sono un deshi che frequenta l'accademia ninja...> ma proprio mentre si presentava, un altro particolare gli balza alla mente e alzandosi da quella posizione utilizzata spesso per salutare un sensei, egli continua <Hai detto che ti chiami Yama... Senju? Senju, proprio l'antica famiglia di Konoha? Quella dei libri di scuola?> è facile riconoscere quel cognome, appartenente a una delle famiglie più importanti nella storia del mondo ninja... Ma essendo Saiten nuovo per queste cose, chiedeva conferma per non rischiare di sbagliarsi più avanti...

21:45 Yama:
  [bottega tatuaggi] Eh ronin, come mai si potrebbe spiegare a un semplice deshi? < ah, roba complicata, quella farei meglio a spiegarla a qualche Kage in effetti > non lo fa deve ancora spiegarsi con il kage di Suna e quello di Kiri per evitare disastri, affare di stato o meno se il segreto è così fondo meglio non insistere oltre, in questo caso, il povero deshi può dirsi fortunato di non essere convolto e trovato in guai ben peggiori del quotidiano, ed il quotidiano verrebbe tirato fuori in seguito per correggersi sulla faccenda. Beh per l’appunto sarebbe il grado la quotidianità, nel suo caso < uhm, esperti? Sono un chunin non un jonin, non mi reputo così esperto …. Comunque sia spera il più tardi possibile, le missioni sono un suicidio > quotidianità su cui tira anche un tono anche palesemente ironico per scherzare, non crede nelle parole da lui stesso pronunciate? Al contrario, ma è fin da genin che cerca di dare consigli tutti puntualmente ignorati chi da più chi da meno, si parla di un tipo infiltrato nell’ombra in territorio nemico in questo caso. In uno sprazzo di normalità la presentazione verrebbe udita la destra verrebbe alzata < piacere Saiten …. Eh? Ah? > si direbbe esser stato sul punto di salutarlo prima della solita reazione sul suo cognome ovviamente < perché diamine tutti questa reazione? Lo sono solo per metà diamine, non mi credere un signorotto o cosa > reazione puntualmente portata all’esagerazione di fronte chi odia, o in caso di persone a genio sminuita, si anche il biondo sa avere il suo egoismo alle volte. [Chk on] [Equip: fukumibari nascosto | wakizashi rinfoderata]

22:11 Saiten:
  [Bottega tatuaggi] Probailmente, per Saiten tutti gli shinobi di grado superiori al genin dovevano essere delle sottospecie di dei dell'arte ninja, e non ha tutti i torti a pensarlo se paragona ciò che ha visto nel torneo alle sue conoscenze da studente accademico... Egli non conosce di preciso il grado che aveva suo padre, ormai defunto, ma sa che ricopriva un ruolo abbastanza rilevante nella protezione del villaggio e che tornava spesso distrutto dai turni di lavoro, quindi, in un certo senso, riconosce lo stato d'animo del biondo. In ogni caso non avrebbe cambiato idea: la determinazione del deshi è troppo forte per farsi fermare dal duro lavoro, necessario oltretutto per raggiungere i suoi obbiettivi. Tutt'un tratto, dopo una domanda di Saiten che non gli sembrava così invadente, il chunin della foglia si dimostra quasi seccato dalla puntualizzazione sul suo cognome, tanto che al deshi urgono delle scuse per tentare di non offendere quello che può diventare un potenziale amico, ovvero uno dei pochi <Scusa, non volevo! Se ti da fastidio ti chiamerò solo Yama, va bene?> intanto abbassa di nuovo il capo verso il basso, ripensando a quanto sia stato stupido a chiedere una cosa del genere e maledicendo in tutti i modi possibili la sua indole curiosa... Poco dopo rialza la testa, ancora un po' titubante, e tentando di rimediare con un espressione più amichevole e sorridente, pone la sua mano destra avanti a se nel tentativo di farselo stringere dal chunin <Spero tu mi possa perdonare... Sai, sei uno dei pochi con cui ho fatto conversazione negli ultimi tempi, e mi farebbe molto piacere se potessimo definirci ehm... Amici?> Non è molto bravo in queste cose, più perché gli manca come abitudine che per altro, ma d'altronde chi lo è in realtà...

22:29 Yama:
  [bottega tatuaggi] Seccato? Qualcosa di più vicino alla disperazione quasi sebbene la cosa poco cambi < Yama, Yama-san, quel che vuoi, è che ecco non mi sono ancora abituato al cognome, da quando l’ho scoperto saranno passati tre anni > del resto esiste chi un genitore l’ha perso così come un genitore mai l’ha avuto, lui che ancora non è abituato ad un nome così pesante quasi sembra volersene tornare al suo passato da strada si e no, il semplice Yama che si guadagnava da vivere e basta cosa non poi così distante. Motivi facili da comprendere se si pensa ad i suoi impegni attuali da ribelle forse, oppure semplicemente nel caso del deshi puramente bizzarri, il che non ci sarebbe da stupirsi dell’altrui reazione < facciamo così, vediamo se i negozi sono aperti e vediamo se c’è un ramen economico, non ho molti soldi da spendere quindi, …. Un istantaneo in scatola? > il biondo no non gli stringe la mano ma va addirittura oltre per la sua tendenza a socializzare < nakama? Perché non l’hai detto prima? Perché no? > tanto che la mano sinistra non solo poggerebbe la scopa, ma andrebbe a superare anche la mano destra del deshi trovandosi a raggiungere così un contatto spalla a spalla. [Chk on] [Equip: fukumibari nascosto | wakizashi rinfoderata]

22:59 Saiten:
  [Bottega tatuaggi] Per fortuna non lo ha offeso troppo, anche se sembra comunque irritato dalla cosa, come se sentisse un grande peso sulle spalle, come se volesse sbarazzarsene di quel cognome così prestigioso... Effettivamente quel cognome non si rispecchia per niente il suo modo di essere e di fare, molto umile e mai altezzoso o spocchioso. L'idea del ramen genericamente non sarebbe dispiaciuta a Saiten, ma lo stomaco gli dice di non andare in quanto è reduce da un pasto abbastanza sostanzioso e non vorrebbe esagerare <Purtroppo non ho molta fame, ma se vuoi ti posso accompagnare> Ma ciò che accade subito dopo sembra avere dell'incredibile per Saiten: il chunin sembra acconsentire a diventare un suo amico, o meglio il suo unico amico, facendo accadere qualcosa che non capitava dai primi anni di infanzia del deshi. Come per inerzia, quando la mano del chunin si poggia sulla spalla dello studente, la mano già avanzata precedentemente scivola in avanti andando ad afferrare la rispettiva spalla del chunin, entrando subito dopo in uno scambio di sguardi davvero intenso che rappresenta la formazione di un legame tra i due ragazzi, o almeno ciò è quello che sente Saiten dentro di se. Un'altra emozione forte che esplode dentro il deshi è la contentezza dell'essere riuscito a formare un legame con un coetaneo dopo tanto tempo, e proprio in quell'istante, oltre a mostrare un palese sorriso al chunin, gli torna alla mente la soluzione che aveva pensato per strada... Per riuscire a farsi apprezzare dagli altri deve: semplicemente essere se stesso, e sembrava proprio che quel metodo avesse funzionato... Una volta che quel momento intenso si fosse esaurito, Saiten avrebbe rilasciato la spalla del nuovo amico <Ma se devi finire di lavorare, non puoi lasciare tutto così per andare a mangiare del ramen...> e subito si avvicina alla scopa appena lasciata dal chunin e la afferra con la mano sinistra, tenendo appoggiata la parte sporca di polvere per terra e assumendo uno sguardo determinato e rincuorante <Ti do una mano, così finiamo prima... d'accordo?> e intanto avrebbe cominciato a raccogliere la sporcizia nelle zone in cui Yama non era ancora passato...

23:23 Yama:
  [bottega tatuaggi] Semplice stomaco brontolante si può sentire rumoreggiare nel caso del biondo, un meticcio tra un fu konohano e una fu kiriana che al momento non si direbbe essersi trovato a sostenere affatto pasti sostanziosi < bah, è che, non mi piacerebbe vederti guardare > tuttavia lo stomaco può dirsi farla da padrone sulla morale "GUUUUURGLEEE" e con tanto rumore < quando arriviamo mettiti le mani d’avanti agli occhi ok? > non molto dopo l’ennesimo tentativo di resistere il brontolio può dire sottometterlo, farlo contraddire, roba da ammettere abbastanza strana in un posto di lavoro serio seppur in punto di chiusura. Si insomma, bisogna fare servizi, continuare < forse hai ragione, penso agli aghi e il resto della zona clienti, tu se vuoi fai qui all’ingresso, sta già finito quasi > non è difficile ad intendersi ma in fin dei conti con un compagno ad incitare il biondo può comportarsi più seriamente < non credo che il proprietario avrebbe poi da ridire tanto, ok, scusa tanto il disturbo eh > seriamente per dire visto la mancanza di un cliente vero e proprio, ma così dovrebbe concludersi una calma serata d’apprendistato in bottega forse (?), come solito tra pulizie varie prima di un’uscita. [end]

23:38 Saiten:
  [Bottega tatuaggi] Saiten sposta la scopa di qua e di là con movimenti accurati e rapidi, facendo anche un fastidioso rumore di fruscio data l'inesperienza del deshi nel fare le pulizie... <Non ti preoccupare, a quanto pare sembrerebbe un'emergenza> dice riferendosi al brontolio emesso dallo stomaco del nuovo compagno di avventure di Saiten che si direbbe capace di mangiarsi anche la scopa data l'intensità del rumore. L'ingresso è quasi terminato, mentre continua a spazzare negli angoli raccogliendo tutto in un mucchietto che dovrà essere poi messo in un bidone <In realtà non mi crea disturbo... Anzi, lavorare in compagnia è piuttosto divertente...> questa frase parte sicuramente da uno che di lavoro non ne sa niente, ma il suo punto di vista non è del tutto sbagliato. Una volta sistemato l'ingresso avrebbe appoggiato la scopa contro al muro ed avrebbe atteso che il proprio amico finisse la sua parte, preparandosi a seguirlo verso il negozio di ramen dove il biondo avrebbe potuto metter fine alle proprie sofferenze. [END]

Yama si trova a passare la scopa fuori dalla bottega di un suo datore alla ricerca di clienti mentre Saiten passeggia alla ricerca di significati. Ne viene fuori presto il conoscersi tra i due e la nascita di un nuovo legame d'amicizia.

Off: con questa riprendo una role freezata di ieri, la free è ambientata la notte del 20/03