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Allenamento innata Chikamatsu

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con Giusca

17:28 Giusca:
  [Bosco] Una giornata perfetta per allenarsi, seppur faccia ancora un po' freschetto, il sole riscalda il volto pallido del rosso, il quale è seduto su una panchina nel bosco di ciliegi con affianco la marionetta d'allenamento regalatagli da suo padre, padre se così si può dire, il padre biologico. Indossa un kimono viola scuro le cui maniche lunghe arrivano fino a metà mano, cinto in vita da una fascia ancora più scura e arrotolata su se stessa per ben due volte a causa della vita sottile del giovanotto e stretta in un nodo. Ai piedi invece un paio di calzari ninja di colore blu. Sotto al kimono si intravede invece una maglia a rete di colore nero, che lascia intravedere il petto. I capelli rossi e mossi sono tirati all'indietro, lasciando la fronte spaziosa scoperta, i suoi occhi cangianti risultano ancora più chiari al sole e sono fissi sul burattino in legno, molto semplice e piccolo, che sembra una figura umana, ma in maniera molto sommaria. Poche persone nel bosco, anzi quasi nessuno, pace e serenità sono la chiave per un giusto allenamento. Si alzerebbe in piedi, flettendo leggermente le ginocchia, porterebbe le morbide e piccole mani dalle dita lunghe e sottili, congiunte, all'altezza dello sterno per comporre il sigillo della capra. Si immaginerebbe sdoppiato da una linea verticale che parte dalla sua folta criniera fiammeggiante fin sotto ai suoi piedi e procederebbe alla formazione delle due sfere, quella della mente e quella del corpo. Per quanto riguarda la prima, di colore sempre nero, ma che comincia ad avere sfumature gialle sempre più evidenti, a causa delle sue recenti esperienze positive, che cominciano a tenere la mente del ragazzo occupata. Al che la spingerebbe verso la sua fronte. La seconda invece di colore verde acqua, quasi cristallina, dopo aver pensato alla sua corporatura minuta, ai suoi muscoli presenti e poco evidenti e alle ossa sporgenti, soprattutto alle clavicole, spingendola verso lo stomaco. Successivamente imprimerebbe ad entrambe un movimento rotatorio, per farle ruotare su se stesse con una velocità man mano crescente, per riportarle verso il plesso solare e amalgamarle in una sfera di dimensioni maggiori di colore Giallo, luminoso, come il suo elemento Raiton, scoperto da poco. In caso di riuscita Giusca si sentirebbe pieno di vitalità, sicuro di sé e volenteroso. [Tentativo impasto chakra] [Chakra 20/20]

17:47 Giusca:
  [Bosco] Ricorda ancora l'incontro nel medesimo luogo, qualche giorno prima, con i suoi genitori. Quelle figure che avrebbero dovuto esserci nella sua vita in ogni singolo momento, che avrebbero dovuto dargli conforto e sostegno nelle situazioni più difficili e che in realtà non ci sono mai state. La scoperta dell'appartenenza al clan Chikamatsu e l'insegnamento dell'innata, la capacità di far fuoriuscire fili di chakra dalle sue mani per muovere quel giocattolino che ora è fermo, immobile, sulla panchina ad osservarlo. Cerca di ricordare ogni singolo momento, ogni singolo consiglio ricevuto, per provare ad attivare la sua innata, per mettersi alla prova. Per smetterla di essere un bamboccio inutile, che non sa difendersi e difendere le persone che ama. Si piega entrambe le maniche, prima quella destra e poi quella sinistra, arrotolandole su se stesse e portandole all'altezza dei gomiti. Fissa con insistenza le sue piccole mani, quelle dita affusolate dalle quali dovrebbero uscire i fili di chakra. L'obiettivo è quello di studiare al meglio la sua anatomia, per capire fino a che punto deve impegnarsi per convogliare la giusta quantità di chakra all'interno di esse. Sente un'energia misteriosa al suo interno che vaga con moti vorticosi senza una meta. Cercherebbe quindi di mantenere il respiro calmo e il battito del cuore regolare per potersi concentrare al meglio. Penserebbe alla quantità di chakra che gli servirebbe per poter attivare l'innata. Una volta riuscitoci, cercherebbe di suddividerla esattamente a metà e di portarla all'altezza delle spalle, per poi cominciare a spingere il chakra verso le braccia, le quali si sentirebbero più forti del solito. Poi si sforzerebbe ancora di più, cercando di rimanere concentrato sulle braccia, mentre dalla sua fronte comincerebbero a scendere le prime goccioline di sudore. Proverebbe quindi a far scendere ancora di più il chakra in entrambe le mani, nelle quali poi esso verrebbe nuovamente suddiviso in 5 canali rispettivi per mano, affinché possa raggiungere quelle dita lunghe e sottili che aveva studiato precedentemente. In caso di riuscita poi, si sforzerebbe un'ultima volta, digrignando i denti bianchi, nascosti dalle labbra pallide chiude, per far fuoriuscire il chakra dagli tsubo presenti nei polpastrelli di entrambe le mani cercando di plasmarlo e di renderlo filiforme, immaginandosi delle fruste che violentemente vanno a agganciare ogni giuntura del burattino, che non attende altro, come a volerlo rendere schiavo oppure semplicemente come a voler instaurare un rapporto, un legame forte con esso. [Chakra 19/20] [Tentativo attivazione Fili di Chakra I]

18:07 Giusca:
  [Bosco] Ecco che i due ora diventerebbero una cosa sola. Il legame che non ha mai avuto con gli altri si instaurerebbe invece con un'oggetto. Un legame di amicizia probabilmente, considerando il fatto che il ragazzo non è uno di quei tipi che ama far star male gli altri o sentirsi superiore. E' per questo motivo che tratterebbe i suoi giocattoli sempre con rispetto, trattandoli con cura, come se fossero il suo tesoro, il suo bene più prezioso. Sul volto del ramato si disegnerebbe un leggero sorriso di soddisfazione, mentre cercherebbe di muovere tutte le dita delle mani, singolarmente, per cercare di studiare i movimenti della marionetta. Proverebbe quindi a mantenere sempre la concentrazione adatta, all'inizio è abbastanza facile riuscirci. Il problema invece si presenterà a lungo andare. Non distoglie mai lo sguardo dal suo giocattolino, mentre proverebbe a farlo sollevare in piedi dalla panchina. Ci proverebbe con un movimento repentino delle braccia, le quali si sposterebbero parallele al pavimento, ma verso l'alto, mantenendo i polsi rigidi. Entrambi i mignoli e gli indici punterebbero dritti verso la marionetta, i medi e gli anulari invece sarebbero piegati mentre i pollici si rivolgerebbero l'uno verso l'altro, ma senza toccarsi. All'inizio le sue dita sarebbero un po' impacciate e i suoi movimenti lenti, difficile infatti sarebbe mantenere certe posizioni strane con esse. Un leggero fastidio verrebbe avvertito all'attaccatura delle dita, le quali troverebbero difficoltà ad assumere ognuna una posizione diversa e ben precisa. Gli occhi chiari vedrebbero quella marionetta, che effettua una specie di piccolo salto, per mettersi in piedi, quasi fluttuando nell'aria, che resta in piedi per pochi secondi, prima di ricadere sulla panchina, come esausta. [Chakra 18/20] [Fili di Chakra I]

18:29 Giusca:
  [Bosco] Deve impegnarsi di più, la sua concentrazione inizia man mano a calare e i suoi fili blu che fuoriescono dalle dita, sembrano farsi quasi più sottili. Socchiude gli occhi, cercando di ripensare all'allenamento con i suoi genitori, vuole recuperare la giusta concentrazione, svuotando completamente la sua mente da ogni pensiero che la tormenta, cercando di mettere da parte quell'odio misto ad amore che prova per i suoi. Cercherebbe di rendere quelle fruste che stringono a sé il burattino in legno, più spesse, cercando di convogliare nelle sue dita e di far fuoriuscire da esse più chakra. Cercherebbe di avere una presa maggiore e più stretta delle giunture del suo giocattolo. Proverebbe nuovamente a farla rialzare, questa volta però non è più seduta, bensì ha il viso e il petto appoggiati sulla panchina. Quindi necessita di movimenti minuziosi e accurati. Cercherebbe di rilassare i trapezi, prima tesissimi e anche i bicipiti. Muoverebbe senza sosta le dita di tutte le mani, come a volerle renderle più forti, come a voler dare loro una maggiore resistenza. Ruoterebbe i polsi verso l'esterno e poi verso l'interno fino alla rotazione massima possibile per superare i suoi limiti, per rendere tutti i suoi movimenti più fluidi e più naturali possibili. Osserverebbe il dorso delle sue mani, sulle quali ora si andrebbero a disegnare tutti i nervi, accentuati ancora di più a causa dell'estrema magrezza del giovanotto. Ruoterebbe di poco il polso destro verso l'esterno, mentre il pollice indicherebbe verso sinistra e le altre quattro dita sarebbero leggermente piegate in avanti e congiunte, come a voler suggerire alla sua cara amica di rimettersi composta e di sollevare il capo e il busto dalla panchina. Il braccio sinistro tenterebbe di replicare il movimento verso l'alto fatto poco prima, parallelo al pavimento, con il pollice che indica verso quello destro e le altre quattro dita stese verso la marionetta che mantengono tra di loro la medesima distanza le une dalle altre. La marionetta quindi dapprima si riposizionerebbe seduta e successivamente si rimetterebbe in piedi. [Chakra 17/20] [Fili di Chakra I]

18:50 Giusca:
  [Bosco] La stanchezza comincia a farsi sentire, le mani cominciano a fargli male e le dita sembrano quasi non rispondere più ai suoi comandi. La fronte si fa man mano sempre più bagnata e qualche goccia trasparente di sudore, comincia a rigare le sue gote, come se stesse piangendo. Per fortuna i suoi capelli oggi sono tirati tutti all'indietro, altrimenti la sensazione di capelli bagnati sulla fronte sarebbe stata davvero troppo. I suoi occhi però restano fissi, non demorde, vuole riuscirci, deve migliorare. Nonostante i primi dolori alle mani e alle braccia, che tendono a farsi più pesanti, cerca di mantenere la giusta postura, con le braccia leggermente piegate e protratte in avanti. La marionetta sembra tenere un po' di più rispetto al suo primo tentativo, anche se le sue gambe sono leggermente piegate e sembrano quasi cedere. Cercherebbe di essere il più veloce possibile, sa bene che non riuscirà a rimanere così ancora per molto, ma non può limitarsi solamente a farla restare in piedi, non gli servirebbe a nulla in un combattimento. Per questo motivo, seppur con fatica, piegherebbe nuovamente entrambe le braccia, portandosele al petto con le dita inarcate verso il basso, come artigli di un rapace, per far fare la stessa medesima cosa alla sua marionetta. Poi stenderebbe violentemente le braccia, accusando un leggero fastidio all'altezza dei gomiti, che andrebbero a scrocchiare mentre le dita con movimenti sincronizzati, andrebbero a stendersi tutte in avanti, ad eccezione dei pollici che, per conformazione anatomica, in caso di distensione puntano gli uni verso gli altri. L'obiettivo è quello di ordinare al suo pupazzo di stendere le braccia con forza, come a voler simulare dei pugni in avanti. [Chakra 16/20] [Fili di Chakra I]

19:10 Giusca:
  [Bosco] Seppur il tentativo sembrerebbe abbastanza buono e la dose di impegno messa dal ragazzo apprezzabile, non sarebbe totalmente soddisfatto dei movimenti della marionetta. Sa bene che se non risponde esattamente ai suoi comandi è solo colpa sua, la sua inesperienza non lo aiuta di certo, ma in ogni caso i miglioramenti, seppur piccoli, ci sono e sono comunque notevoli. Il dolore alle mani, soprattutto ai mignoli si fa più acuto. Probabilmente perché sono le dita più deboli. Restano fermi, stesi, non riesce più a piegarli. Cominciano a tremare, mentre i nervi sul dorso si fanno man mano sempre più evidenti. Le mani poi assumono anche un colorito poco naturale, diventano rossastre , forse per il troppo flusso di sangue che sta raggiungendo quelle zone, a causa dell'eccessivo movimento. Inoltre spuntano anche delle sottili e intrecciate vene di colore blu, violaceo, quasi del medesimo colore dei fili di chakra, che in stato di riposo sono poco evidenti. A stento riesce ancora a mantenere la marionetta in piedi, la quale comincia a piegare sempre più quelle piccole e sottili gambe in legno. Decide di lasciar riposare i mignoli e di sfruttare le altre dita, che seppur doloranti, riescono bene o male a seguire i suoi comandi. Proverebbe ora un movimento davvero poco naturale delle dita, mentre i mignoli resterebbero stesi, l'anulare e l'indice di entrambe le mani farebbero altrettanto, puntando dritte, come a voler additare qualcuno. I medi invece si piegherebbero e andrebbero a toccare il polpastrello del corrispettivo pollice, piegato verso il palmo della mano. Medio e pollice andrebbero a formare una specie di "O". Successivamente il medio verrebbe rilasciato e si stenderebbe così che la sua marionetta possa simulare dei calci con entrambe le gambe, visto e considerando che sarebbe leggermente sospesa in aria e che non poggia sulla panchina. [Chakra 15/20] [Fili di Chakra I]

19:29 Giusca:
  [Bosco] Non ce la fa davvero più. Il ramato comincia ad avvertire un senso di tremore non solo all'interno delle sue mani, ma anche al livello delle sue gambe, che sembrano quasi cedergli. Non avrebbe mai immaginato che un allenamento così localizzato, in questo caso nelle braccia e soprattutto nelle mani, dita, potesse comportare una tale fatica a livello mentale e fisico. Di certo una cosa non facile per tutti. Ma non è il momento di mollare, sarebbe la sua ultima azione prima di tornare a casa e di fiondarsi sul letto, nella sua camera, per riposarsi. Digrignando i denti, a bocca serrata, mentre il respiro si fa affannato e il battito del cuore accelerato e sul suo volto si proietta un'espressione di dolore, sofferenza, le sopracciglia inarcate, le narici dilatate e la fronte corrugata, cercherebbe di imporre alla sua amichetta un ultimo e disperato movimento. Per adesso ha solo tentato l'offensiva, seppur semplici movimenti delle braccia e delle gambe, ora vorrebbe provare ad effettuare dei movimenti tali da permettere alla marionetta di poter schivare eventuali colpi. Entrambi i polsi ruoterebbero verso sinistra, mentre quello sinistro avrebbe un movimento verso l'esterno naturale, quasi portando il palmo della mano verso l'alto, quello di destra invece avrebbe un movimento interno che riuscirebbe a portare il palmo della mano perpendicolare al pavimento e rivolto verso destra. Ad accompagnare la rotazione dei polsi ci sarebbero poi i gomiti, quello sinistro ora sarebbe rivolto verso destra e quello destro invece guarderebbe nella medesima direzione, leggermente in alto. Per quanto riguarda le dita invece si limiterebbero a distendersi dopo essersi piegate tutte, nel frattempo che venga compiuta la rotazione dei polsi. L'obiettivo è quello di far muovere la marionetta, che ha quasi di fronte a sé, verso sinistra, come a voler effettuare uno scatto, in aria, in quanto i suoi piedi non toccano terra. Al che si sentirebbe mancare quasi le forze e perderebbe quasi completamente il controllo della mano sinistra, sicuramente meno allenata della destra, la quale viene usata più frequentemente dal ragazzo nelle azioni di vita quotidiana. [Chakra 14/20] [Fili di Chakra I]

19:42 Giusca:
  [Bosco] Le braccia si stendono, appoggiandosi lungo i fianchi, come prive di vitalità. Le dita delle mani molli guardano verso il basso, mentre i fili di chakra lentamente si slegano dalla marionetta e rientrano all'interno di quelle dita che hanno già dato troppo e hanno resistito più del dovuto al primo allenamento vero e proprio. Tutto sommato i tentativi di Giusca sono da apprezzare, può migliorare molto, questo è vero, ma si è impegnato e ce l'ha messa davvero tutta per sentirsi sicuro di sé, per non essere più il debole che gli altri pensano lui sia. Per rendere suo fratello fiero del ragazzo che è diventato, così che potrà elogiarlo nel momento in cui lo rivedrà. Gli occhi lucidi fanno trasparire il dolore che continua a provare, mentre si riempiono di piccoli capillari rossi, dovuti agli sforzi. Sul suo viso si legge solo tanta stanchezza, la mente è completamente svuotata e il suo sguardo perso nel vuoto. Al che afferrerebbe con entrambe le mani il suo giocattolo, che è caduto nuovamente sulla panchina, tenendolo in braccio come ad un bambino, proteggendolo da tutto e da tutti. Il sole che riscaldava il suo viso è scomparso, ora si vede solo la luna che illumina timidamente il suo volto rendendolo ancora più pallido di quello che in realtà è. Quindi esausto, con movimenti lenti e le gambe doloranti e tremanti, si avvierebbe verso casa. [Chakra 14/20] [End]

Il ramato si dirige nel bosco di ciliegi per allenare la sua innata. Studia i movimenti delle sue dita e della marionetta d'allenamento, le quali successivamente sembrano quasi non rispondere più ai suoi comandi.