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~Una notte per parlare

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con Hitomu, Furaya

00:41 Furaya:
  [•Esterno Magione•] Sta percorrendo il viale che conduce all'esterno della Magione, ipoteticamente per tornare alla propria, nel Quartiere Nara. Il passo è lento, ma costante. Non ha in realtà fretta, non avendo nulla da fare nella stessa, se non badare allo Zoo che ha adottato (?). Indossa un paio di pantaloni neri, aderenti alle di lei inferiori leve, con delle rifiniture argentate simili a dei fiori lungo le cosce. Idem per le braccia, laddove compare una camicia nera con un lieve scollo. In vita, vi è una fascia argentata anch'essa, la quale sostiene due Katane nell'apposito fodero. La prima si presenta con l'elsa bianca e nera, pulita, in ottimo stato. La seconda ha un colore rosso e nero, ma è tutta sfilacciata, rovinata in più punti. Ha indosso anche un giaccone nero, lungo sino a metà coscia con il simbolo del Clan Nara tra le scapole, sotto il collo. I capelli rosei ridiscendono lungo le spalle stesse e il petto. Il coprifronte compare sulla sommità del capo, con il simbolo del Villaggio della Foglia in bella mostra. Attorno al collo, è altresì presente un ciondolo con il simbolo del Clan Uchiha, regalo di Hanabi. Sui polsi, ha due Fuda, all'interno dei quali ha sigillato la Falce ( a sinistra ) e la Zanbato ( a destra ). Nelle tasche del giaccone, ha svariati Tonici Coagulanti e di Recupero Chakra, Trasmettitore e Fuda. Kunai e Shuriken, di ogni tipo, son sistemati nella Tasca Porta Kunai e Shuriken attorno alla coscia destrorsa, opposta alle due Katane. I capelli rosei vengono spostati con un cenno della mandritta, cosicchè non le diano nessun impedimento visivo. Il cielo notturno è piatto, con una Luna ad illuminare la zona e svariati puntini luminosi tutt'attorno. Non un alito di vento, il ché fa pensare alla calma costante che, ultimamente quantomeno, vige nel Villaggio di Konoha. E'.. Tranquilla, tra l'altro. Le spalle son rilassate, un vago sorrisetto aleggia sul di lei volto. E sta canticchiando, muovendo appena le corde vocali e le labbra, un motivetto che non sa neppure lei da dove ha tirato fuori. Aria di novità? Di festa? Non si sa. Ma quel che è certo è che parlare con Saisashi, evidentemente, le ha fatto bene. [Chakra ON]

00:52 Hitomu:
 Le ultime faccende sono terminate. I fogli vengono messi in ordine, i rapporti vengono spostati e suddivisi in cartelle per tipologia e i documenti riguardanti gli altri Villaggi vengono riposti in un cassetto, al sicuro. Un lungo respiro viene emesso <E anche per questa sera abbiamo finito..> poche parole pronunciate con un tono decisamente stanco e per questo motivo basso. La persona in questione è il jinchuuriki della Foglia che, nell'ufficio della sua magione, ha appena terminato la sua giornata lavorativa. A causa del torneo, si trova spesso nell'arena per assistere agli scontri perchè curioso di assistere a tutte le fasi delle battaglie. Siccome il torneo si svolge nel suo Villaggio, Konohagakure, vuole mostrarsi presente, soprattutto per fungere da sprone ai shinobi della Foglia che, magari, potrebbe essere invogliati a dare quel poco in più vedendo la figura del Nono sugli spalti. Situazione che potrebbe verificarsi per i graduati più piccoli, come genin e chunin. Ma tutto questo tempo dedicato al torneo, lo costringono a fare le ore piccole nel suo ufficio per non rimanere indietro con i lavori. Ed è per questo che il kyudaime esce dal suo ufficio solo a quest'ora tarda della notte. Lascia che la porta dietro di sè si chiuda, per poi proseguire lungo la rampa di scale e camminare verso la porta di uscita della magione. Passo per passo, un piedo dietro l'altro, il Nono mette il naso fuori dall'edificio. Le iridi azzurre notano subito il cielo scuro, ormai. La Luna brilla alta, senza che nessuna nuvola possa oscurarla. Le stelle le fanno da contorno rendendo la volta celeste ancor più illuminata. Appena esce dalla porta, una leggerissima brezza soffia verso di lui e il Nono respira a polmoni aperti l'aria che gli arriva addosso come se volesse prendersi la sua libertà dal lavoro di oggi. Indossa una maglia a maniche lunghe di colore blu con sopra il giubbotto, senza maniche, verde composto da varie tasche. Nella parte inferiore, porta un paio di pantaloni neri con una fasciatura bianca sulla destrorsa coscia e un paio di sandali neri da ninja. L'haori da Hokage viene ora portato sulle spalle e indossato lasciando che le due estremità cadano su entrambi i suoi fianchi. In mano, il jinchuuriki tiene il cappello bianco con il simbolo rosso del Paese del Fuoco e con fare calmo, viene portato sul proprio capo lasciando che si appoggi sui biondi capelli. Porta lo sguardo dritto davanti a se iniziando ad incamminarsi verso casa. Ma una figura conosciuta, distante qualche metro da lui, attira la sua attenzione mentre passa proprio da quelli parti. Le iridi blu si posano sulla di lei figura <Ancora in giro a questa ora della notte?> il tono è ironico, ovviamente, cercando di farsi notare dalla ragazza. [chk off]

01:06 Furaya:
  [•Esterno Magione•] Avanza, schiena diritta. Mente già diretta altrove, ipoteticamente a quando potrà finalmente buttarsi sul suo letto matrimoniale - tutto per sé - sbracandosi e mettendo in mostra la sua reale pigrizia. Voi la vedete sempre così indaffarata, ma la stessa Nara vorrebbe un giorno libero in cui dormire dalla mattina alla sera. Ora che non è più infastidita dagli incubi riguardanti suo padre e il suo carceriere, riesce anche a dormire più del solito. Ma ciò non toglie che fa le ore piccole o alla Magione dell'Hokage nel suo Ufficio o nell'Ufficio della Base Anbu, sotto mentite spoglie di Gekido. Insomma, anche la donna ha da lavorare. Decisamente! E quando torna nel Quartiere Nara, c'è da lavorare anche lì! Non solo. Se vogliamo veramente discutere su ciò che la Consigliera ha promesso di fare e che deve portare a compimento, necessita anche di aiutare Nahira a scoprire qualcosa in più a proposito del padre di quest'ultima. Deve farsi un'agenda, prima o poi, o dimenticherà qualcosa. Tuttavia, arresta i di lei passi nel momento stesso in cui avverte la voce del Nono Hokage. < Uh? > Si gira rapidamente sul posto, ritrovandosi davanti nientepopodimeno che Hitomu. < Oh, buonasera, Hitomu. > Lo saluta con tranquillità, nonché riguardo, per quanto lo stia chiamando per nome diretto e non per titolo onorifico. Ne hanno già discusso. E la Nara, in realtà, è un po' come lui. Alla gente che la chiama per titolo, non fa altro che ricordare che non ve n'è necessità alcuna. Le labbra restano piegate verso l'alto, palesando un sorrisetto cordiale, amichevole. < Stavo tornando a casa, in realtà. > Si stringe nelle spalle, lasciando che le braccia ridiscendano lungo i rispettivi fianchi. < Lei? > Resta sempre quella cordialità, quell'esasperante onore che rivolge a chi, giustamente, ha qualcosa in più di lei e che ne merita. < Piuttosto, è una bella serata. Sarebbe un peccato non approfittarne. > Dunque, perché andare a dormire se si può restare svegli ad ammirare il cielo notturno e, dunque, a far qualcosa di diverso? Niente scartoffie davanti al muso, nessuno a disturbarla. Il silenzio e le stelle. La Luna e lei. Null'altro che pace. [Chakra ON]

01:21 Hitomu:
 Guardandola in lontananza nelle di lei iridi, il passato torna in mente al jinchuuriki e rivive alcune immagini come se, queste, fossero vissute in quel preciso istante. Si ritrova davanti a Ryota, in ginocchio davanti a lui e allo stremo delle sue forze. Ma non gli vuole dare il colpo di grazia, no. Sa bene che quello non è il suo compito. Il destino ha lasciato che le mani del Nono non si sporcassero del sangue di un traditore. Traditore, come padre. Padre della ragazza che, quel giorno, voltandosi, si ritrova davanti pronta per far esalare l'ultimo respiro a chi in quegli anni l'aveva fatta soffrire troppo. I loro occhi si incrociano e lei passa oltre le di lui spalle. Il Nono non si volterà più indietro. Non guarderà l'arrivo della morte del traditore che voleva conquistare il mondo. Ma ora ritrova quegli occhi davanti a se stesso. La trova un po' cresciuta, diversa per quanto questi pochi anni hanno potuto cambiarla da quel giorno di cui ha ora ricordo. Ma il passato non si può vivere di nuovo ed è per questo che la sua attenzione viene riportata al presente. Lei riconosce la voce del jinchuuriki dicendo a lui che stava tornando a casa. <Stavo per fare lo stesso> ammette l'Hokage guardando in alto verso il suo ufficio <Ho appena terminato il lavoro.. Ma mi fermerei volentieri a scambiare due chiacchere, se hai voglia> aggiunge nuovamente il giovane rispondendo alla frase della ragazza che non voleva sprecare la bella serata per far qualcosa di diverso dal solito. Il suo sguardo si posa nuovamente su lei mentre un sorriso si disegna sulle sue labbra. <Camminiamo un po'?> le domanda muovendosi in sua direzione e seguire la strada che stava percorrendo, se fosse d'accordo con la proposta del Nono. <Ora che ci penso, è da molto che non parliamo> a parte incontri per il Villaggio o durante missioni speciali, i due non hanno avuto tante occasioni per poter parlare. Ma questa notte il destino ha dato a entrambi un'opportunità per farlo. Sono uno con l'altro e nessun elemento a poterli disturbare. L'Hokage e la sua dolce, quanto pericolosa, Consigliera. [chk off]

01:36 Furaya:
  [•Esterno Magione•] Passato. Se ne parla spesso e, ipoteticamente, la Nara è quella maggiormente segnata dallo stesso. Ha solo pochi mesi a lottare contro il suo genitore, traditore della Foglia, ma non son bastati tre anni a cancellare l'osceno ricordo, l'insensata paura, il tenebroso malessere che quell'uomo le ha lasciato addosso; le ha rimasto dentro, nel petto, dove la maggior parte dei sentimenti s'annidano. Emozioni, le sue, deviate dalla mente criminale d'un folle che voleva soltanto renderla sua cavia per raggiungere le estreme vette. Passato. Deve soltanto guardare al Futuro, ma quant'è difficile farlo? Quant'è impensabile dopo aver passato giorni, durante i quali la tua vita veniva costantemente minacciata dalle mani putride di un mostro? Giorni d'un Passato lontanissimo, ma che si riversano inutilmente e offuscatamente anche sul Presente attuale. Cambiata? Esternamente, molto probabile. Ha capelli più lunghi, lineamenti più femminili e adulti. Ha superato, d'altro canto, la ventina. In soldoni, però, non ha tutte queste grandi variazioni. In compenso, ha ripreso peso, rispetto a quando non riusciva a buttare giù neanche un boccone, con lo stomaco chiuso in una morsa ferrea. < Posso mai rifiutare? > Ironica a sua volta, rivolge uno sguardo pacato e tranquillo all'Hokage. Finora, non ha passato comunque una vita tranquilla, circondata com'è da morti, da gente che cade ogni giorno, persone vicine che ormai son lontanissime. < Certo. > Acconsente, dunque, affiancandosi al Nono, mantenendo il di lui stesso passo e proseguendo in direzione delle rispettive dimore, si suppone. Con molta calma, tuttavia. Hanno tutta una notte per loro, durante la quale poter discutere come due vecchi coetanei, nonché compagni di missione. < Stavo pensando, proprio qualche giorno fa, a quante missioni abbiamo fatto assieme. Con Daiko. > L'altro dovrebbe aver ricevuto la notizia della morte dell'altro suo Consigliere, per quanto quest'ultimo mancasse dal Villaggio da tempo immemore, per chissà quale motivo. < Purtroppo, abbiamo lavoro da fare e così poco tempo per perdersi in chiacchiere. Tuttavia, quando ciò accade.. > Ossia riuscire a dialogare, anche a scambiarsi due paroline più del solito saluto tipico di quando ci si incontra. < ..è bene sfruttarlo al meglio. > Spiega con pacatezza. < Allora.. Come sta? > Inizia, cercando d'attaccar bottone, di capire la situazione dell'Hokage, del suo vecchio compagno di Missioni. [Chakra ON]

02:04 Hitomu:
 Per un ninja, vivere il presente è fondamentale. Il passato di ognuno sembra essere tormentato da ombre e fantasmi. Ha conosciuto molte persone, molti ragazzi di ambi i sessi e la maggior parte di loro ha un passato che ne scuote l'animo interno negando loro il sorriso in molte circostanze. Ed è per questo che bisogna essere capaci di guardare avanti, guardare oltre l'ostacolo posto da quel muro chiamato passato. Ne ha parlato giusto con Kaori nei loro ultimi incontri. Ed è sicuro che ne potrebbe parlare con tanti altri ragazzi che, per un motivo o per l'altro, fanno fatica a guardare al domani con serenità. <Ovvio che no> sorride nuovamente lasciandosi andare ad una risata per i toni ironici tenuti nei loro scambi di parole. I due cominciano a dirigersi verso il percorso disegnato davanti a loro. Le luci dei lampioni illuminano la loro via mentre la Luna continua ad osservarli dall'alto senza far alcun rumore. La ragazza fa riferimento a Daiko e il jinchuuriki si ricorda delle parole di Kaori durante il loro incontro in cui gli dava notizia della morte dello Hyuga <Già. Abbiamo combattuto molto insieme..> una vena di tristezza si inserisce nel suo tono di voce <Mi dispiace molto per lui. Anche per te> il Nono si riferisce al fatto che i due fossero sposati, anche se non sa come siano rimasti dopo la scomparsa di lui. <Ma sai..> vuole cambiare discorso subito <Sono davvero felice che tu sia qui> le parole del Nono sono molto sincere <A te sembrerà normale, qualcosa di scontato.. Ma dal mio punto di vista non lo è. Ho visto passare tanti amici, alcuni scomparire, altri morire senza che io potessi fare qualcosa> potrebbe fare una lista lunga di nomi ma non è fondamentale. <Per questo ti dico questo: sono contento che tu sia ancora al Villaggio. Qui a combattere per esso ed essere un esempio fondamentale per le nuove leve> pronuncia queste parole mantenendo un sorriso sul suo viso. In tanti hanno lasciato il Villaggio di Konoha per andare alla ricerca di un potere più grande di loro. Altri lo hanno trovato ma si sono persi successivamente lasciando la Foglia e dimenticandosi di essa. <Non perdiamo questa occasione, allora> conferma la volontà di non perdere l'opportunità di poter scambiare due parole insieme a lei. <Io sto bene. Il lavoro mi richiede molto tempo occupato, ma quando torno a casa ho una famiglia che mi aspetta e questo mi rende felice. Anche se, a dir la verità, mi manca la missione. I viaggi fatti insieme ai compagni, l'adrenalina e le paure di quei momenti. Tutte sensazioni che rivivrei volentieri> afferma la sua mancanza di 'campo'. Ormai, è più il tempo che passa in ufficio che sul campo di battaglia. <Te, invece? Come va?> la guarda ancora nelle sue iridi cercando la verità nelle sue parole più di una risposta scontata. Vuole sapere davvero come sta. [chk off]

02:26 Furaya:
 E, dunque, si cammina. Un passo dopo l'altro. Piè destro alternato al sinistro e ritorno. Le iridi azzurre scrutano il terreno sottostante per qualche attimo, prima di tornare a dialogare con il Nono e a guardarlo direttamente. Prova, senza dubbio, una smisurata dose di rispetto nei di lui confronti, questo è innegabile. < Non ricordo se.. > Ma vien detto con tranquillità, così come ha parlato sino ad ora e senza scomporsi più di tanto. < ..l'ho mai ringraziata.. > Parla piano, come se volesse trovare giuste e corrette parole che ha sulla punta della lingua, ma che non vengono fuori, restando vicine al contempo lontane. < ..per quanto successo tre anni fa. Senza di lei, probabilmente.. > Una note dolente, ma sente, ora come ora, il bisogno di parlare per qualcosa che ha taciuto, per un motivo o per un altro. < ..non ce l'avremmo fatta. Non ce l'avrei.. > Si corregge, stringendosi nelle spalle, dal momento che nell'ultima battaglia rientrava anche lei, contro il Traditore più famoso degli ultimi tempi. < ..mai fatta. > Termina, con una certa nota di malinconia, se non totale rassegnazione del fatto che ha ancora MOLTO da imparare, sia come maturità che potere necessario. Ma nessuno è più restio di lei a cercare smisurate fonti di potere. Non sarà mai come il suo genitore, col quale condivide patrimonio genetico e sguardo, bensì continuerà ad allenarsi. Tornando a Daiko, le spalle si irrigidiscono un poco, ma non ferma i propri passi. < Spiace anche a me, per lui. Non lo sentivo né vedevo da anni. Non immaginavo neanche lontanamente.. > Che fosse morto, non termina però la frase dal momento che il resto è quantomeno intuibile e anche perché quegli cambia rapidamente discorso - e mai scelta è stata così saggia -. Mentalmente, la Nara è ancora instabile. Il Disturbo da Stress Post Traumatico non lo si combatte da soli. Lei ha soltanto scelto la via difficile per sopprimerlo e vivere ancora. < Io vedo tutt'ora sparire gente attorno a me. Persone che consideravo amici, non soltanto ninja, che hanno perso la loro vita. Per una causa? Per una motivazione onorifica? Per via di un Folle che pensava di vincere? Non ci è dato saperlo, ma succede ogni giorno, anche mentre non guardiamo. > Quella solarità che aveva all'inizio pare sbiadita, come se il sole fosse stato nascosto dalle nuvole. < E io sono felice di restare, Hitomu. L'ho promesso, ricordi? > Rialza lo sguardo, aggrottando lievemente le sopracciglia e perdendosi nuovamente nei ricordi. < Ho promesso che difenderò Konoha. Non potrò mai abbandonarla, né abbandonare chi ci vive. Ognuno di noi ha un obiettivo. Il mio, evidentemente, è quello di restare qui, di difendere la Foglia anche in nome di chi ha perso la vita prematuramente. > Daiko. Shusui. Kurako? Molto probabile lei non sappia tutti gli inciuci che quegli imbastiva. < È ciò che comporta l'essere Hokage. > Ribatte, accennando ad un debole piegamento delle labbra verso l'alto. < Io, al contrario, certe volte, vorrei staccare la spina. > Ammette con una nota di rammarico. È stressante la vita che fa, tra Anbu, Nara e Magione. Sostiene l'altrui sguardo. < Come sto è difficile da quantificare e descrivere. Attualmente, cerco di sorridere, mi sento spensierata. Ma è una facciata. C'è quel rimorso che mi blocca lo stomaco e mi chiedo se avessi potuto far di più. > In generale. < Sicuramente, però, sto meglio. > Non si abbatte, non piange sul letto versato e non è stupida, anche se su questo bisogna ancora lavorarci un pochetto! [Chakra ON]

02:53 Hitomu:
 La ragazza, con poche parole e dopo anni da ciò che è successo, ringrazia il Nono per aver salvato il Villaggio. <Credo che ognuno di noi ha dato il suo contributo per salvere la Foglia e senza di voi, non avrei mai potuto farcela da solo> il jinchuuriki spiega come il merito non sia stato solo suo. <E, poi, sono qui proprio per questo. Per aiutarvi quando ce n'è bisogno> afferma il Nono rimarcando quale sia il suo ruolo. Tutti hanno bisogno dell'Hokage quando c'è un pericolo. Ma non tutti sanno che l'Hokage ha bisogno di loro per affrontare il pericolo. Sentire la loro fiducia, sentirsi spinto dalla loro energia. Questo lo aiuta. Il discorso ritorna nuovamente su Daiko e sulle persone che sono scomparse dal Villaggio nell'ultimo periodo. <Non è facile rimanere sempre se stessi durante il percorso della propria vita. In tanti, purtroppo, si perdono lungo la strada. Possono essere amici, come solo conoscenti.. Dobbiamo essere forti, per noi stessi soprattutto> forti per riuscire a superare ogni ostacolo che la vita pone davanti al nostro percorso. <Sappi che potrai sempre contare sul mio supporto, quando ne avrai bisogno> vuole che lei sappia che lui, Hokage o no, sarà sempre pronto per venire in suo supporto. Questo perchè, dopo tanti anni, lei si è dimostrata un'alleata preziosa e la fiducia riposta in lei è massima. La ascolta mentre spiega come le sembri difficile questo periodo. <Perchè non ti prendi una pausa?> sembrerebbe ironico, ma non lo è. <In questo momento c'è il torneo. Pensa solo al tuo scontro. Delega qualcuno per quanto riguarda il tuo ruolo di ANBU e penso che il Clan se la caverà per un breve periodo senza la tua presenza costante> le spiega ciò che potrebbe fare. <Che ne dici?> vuole sapere cosa ne pensa lei di questa proposta. [chk off]

00:51 Furaya:
 Mentre il di lei moto non s'arresta, l'udito permane in ascolto delle parole esplicate dal Nono al di lei fianco. Annuisce un paio di volte, prima di poter replicare a parole, a frasi, come sarebbe consuetudine fare. < Già. Per questo ti ringrazio~ > Afferma in sua direzione, piegando lateralmente il capo affinché possa meglio scrutar l'altrui volto. Il volto d'un Ninja famoso e leggendario, disegnato e scavato anche nel Monte dei Volti, dal quale si vede tutta Konohagakure. < Il problema è proprio questo. C'è gente che perde la retta via, gente che potrebbe anche esserci particolarmente vicina. Ma come possiamo fare per evitare che ciò accada? Intendo, senza ricorrere a misure drastiche quando la situazioneè già al limite. > Spiega cheta, alternando le inferiori leve assieme alle superiori che, ancor più lente, ciondolano lungo i fianchi magri. < Grazie, davvero. > E sorride, distende quelle labbra rosee e secche, sorridendo lieve, ma mostrando comunque il suo lato umano. Vuol dire che quella maschera di freddezza e austerità che usa, di tanto in tanto, viene meno e può tornare ad essere la vera se stessa. Inarca un sopracciglio nel momento in cui l'altro le spiega che potrebbe prendersi una pausa. Ci rimugina sopra, in realtà sarebbe anche un'ottima idea. Stringe le labbra, irrigidisce un poco la mascella. < Per ora, il Clan non ha nessun problema. Anzi.. Sembra filare tutto liscio, adesso. > E menomale. < Per gli Anbu, sto pensando di apportare qualche modifica interna e ho comunque già un Vice che m'aiuta. > Un braccio destro, Okami. Il tono, ovviamente, non sarebbe eccessivamente alto, dal momento che stanno comunque discutendo di argomenti.. delicati. < Ad ogni modo, ci penserò. Non è un'idea malsana. > Ammette, sinceramente parlando. Ma, teoricamente, ha già apportato qualche modifica, per quanto le stesse non siano sostanziali. Vorrebbe soltanto non essere da sola.. a Vivere. [Chakra ON]

01:13 Hitomu:
 Continuano a camminare lungo la strada mentre qualche nuvola inizia ad occupare qua e la il cielo notturno coprendo, in parte, anche la sagoma della Luna. China la testa in avanti quando la ragazza afferma che è proprio per quello che dicono le parole del Nono che lo sta ringraziando. Le sue iridi si accorgono del di lei sguardo posato sopra di lui e un piccolo sorriso si disegna sulle sue labbra distendendo quest'ultime e inarcandole all'insù. La jonin del Clan Nara si domanda cosa si possa fare per evitare che le persone vicine a loro non si perdano e il jinchuuriki sa che non esiste una risposta semplice a tale quesito. Guarda dritto a se stesso in questo momento mentre il suo viso si fa serio cercando di trovare le giuste parole. Trovare il giusto modo per evitare questo problema <Furaya..> richiama la sua attenzione pronunciando il suo nome <Forse non c'è un modo per non lasciare accadere tutto ciò. Purtroppo, la colpa non è nostra. Cosa possiamo fare noi?> domanda retoricamente lasciando trascorrere qualche attimo di silenzio tra questa e il continuo del suo discorso <Potremmo stare vicino a questa persona facendole capire che nella vita ci sono valori più importanti di un maggiore potere. Esistono sentimenti più importanti di tutto ciò..> come l'amore per il Villaggio, la protezione degli abitanti. <Ma, nonostante ciò, sarà sempre nella testa della persona davanti a noi la sua decisione. Non possiamo decidere noi per loro. Se no, a quest'ora, molte persone sarebbero ancora qui> conclude il jinchuuriki. La ascolta mentre lo ringrazia e riflette sulla possibilità data dal Nono sul prendersi qualche giorno, settimana, di vacanza. <Hai tutto il mio appoggio in questa situazione. Decidi tu e farò in modo che potrai pensare solo a te stessa e rilassarti per questo periodo> afferma lasciando poi spazio alla ragazza per decidere cosa fare. Potrà pensarci qualche giorno, ovviamente. Non deve dare una conferma in questo preciso istante. [chk off]

01:33 Furaya:
 Prosegue, senza aumentare o diminuire la velocità del proprio passo. Non ha fretta di tornare alla propria abitazione, pertanto non corre. Cammina normalmente, schiena diritta e spalle rilassate. Le iridi celesti scrutano da un punto all'altro della via, assicurandosi che, in un certo qual senso, tutto sia in ordine. Manie. Forse per stare maggiormente tranquilla, per quanto non sembri avere tutti questi gran problemi, almeno adesso. Ascolta con attenzione le parole pronunciate dall'Hokage, girando rapidamente il capo in sua direzione nel momento in cui sentirebbe il di lei nome venir pronunciato da questi. < Non sempre è possibile. > Ci provò con Kurako. < Non sempre la persona alla quale parli starà ad ascoltare quel che si ha da dire. > Specifica in sua direzione, aggrottando lievemente le sopracciglia nell'affermare quanto detto. < Comunque.. Da chiacchierare in tranquillità, siamo finiti a parlare di argomenti piuttosto profondi. > Ridacchia, volendo in un certo qual modo sdrammatizzare, per quanto non sappia esattamente neanche lei come si faccia qualcosa del genere. Ormai, la si conosce bene e si sa anche che non sempre è capace di legare con qualche persona né di scherzare sulle cose. Ha un pessimo senso dell'umorismo, in alcuni casi, davvero. < Ci penserò, va bene. > Annuisce un paio di volte in sua direzione, giusto per fargli capire che, effettivamente, ci penserà, ma difficilmente arriverà ad una soluzione decente. Può lamentarsi per secoli, ma alla fine non rinuncia a ciò per cui si lamenta. Ma potrebbe esserci una svolta? Potrebbe davvero prendersi qualche giorno di pausa? Lei? L'instancabile Consigliera? Ci penserà, ma non è questo il momento. Sono arrivati ad una biforcazione. < Io devo girare da qui. > Impacciata, indica verso sinistra con un cenno della mandritta. < Grazie per la chiacchierata, Hitomu, ma penso sia ora di andare. > S'è fatto decisamente tardi. Quindi, saluterebbe quegli in caso, aspettando ultime risposte o affermazioni, prima di dileguarsi tra i meandri di Konoha e del proprio Quartiere. [END]

01:47 Hitomu:
 La serata sta volgendo al termine, ormai. I due si trovano vicino alle loro abitazioni, seppur in diverse direzioni. Proseguono i loro ultimi passi nella stessa strada e le ultime parole sugli argomenti trattati durante la loro passeggiata. <Hai perfettamente ragione. Non sempre verremo ascoltati.. Ma il nostro tentativo dobbiamo farlo, se ci teniamo davvero. Successivamente, sarà compito dell'altra persona scegliere quale strada percorrere> conclude il discorso sorridendo infine alle parole della ragazza. Sono passati dal parlare normalmente al discutere su alcuni argomenti delicati <Beh ma è stato comunque una bella chiaccherata> afferma con sincerità il jinchuuriki mentre guarda la ragazza con le sue iridi azzurre nuovamente. La jonin penserà per bene al permesso concesso dal Nono e potrà decidere cosa fare nel giro dei prossimi giorni. Arrivati ad un certo punto della strada, i due ragazzi devono separarsi per cambiare strada e dirigersi verso le proprie abitazioni <Sono io a ringraziarti, Furaya. Ci vediamo presto> la saluta, infine, guardandola per un'ultima volta mentre si allontana da lui e si avvicina al Quartiere Nara. Il jinchuuriki del Kyuubi, invece, da le spalle alla kunoichi e si incammina verso casa propria. Non è molto distante, ma deve farsi un'altra bella camminata. Appena arriverà a casa, si recherà da Tobirama per dare a lui la buona notte e passerà del tempo con sua moglie prima di mettersi a letto e meritarsi un buon riposo. Domani è un altro giorno, come sempre. Il torneo sta per entrare nel suo momento clou e vuole essere in forma per assistere ai restanti scontri finali. Ma per ora, penserà solo a riposare i suoi occhi azzurri. [END]

Chiacchierata notturna tra Hokage e Consigliera.