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con Furaya, Hajime

01:17 Furaya:
 Notte stellata in quel di Konohagakure, laddove la Luna illumina la via principale, assieme alle classiche e consuete lanterne ai lati delle strade. Come al solito, la Nara si ritrova da sola, passeggiando tranquilla, per quanto pare avere una destinazione ben precisa, rispetto a poco fa. Si presenta con un paio di pantaloni neri, i quali hanno delle rifiniture argentate lungo le cosce. A coprire il busto, ha una camicia nera, con le stesse rifiniture simil fiori lungo le spalle e le braccia. Al di sopra, ha anche un giaccone dello stesso colore, lasciato aperto sul davanti, discendente sino a metà coscia. Dietro, tra le scapole, è presente però il Simbolo del Clan Nara, del quale è appartenente oltre che Capo. Contro il fianco mancino, spuntano le due Katane: la prima ha l'elsa bianca e nera, mentre la seconda ha sì l'elsa rossa e nera, ma è rovinata dall'usura e dal tempo. Attorno alla coscia opposta, ha una Tasca Porta Kunai e Shuriken, al cui interno son riposte le suddette armi sopracitate, di varia grandezza. All'interno delle varie tasche del giaccone, son disposti i vari Tonici - Coagulanti e Recupero Chakra - assieme ad altri oggetti. Sui rispettivi polsi, ha due Fuda, all'interno dei quali ha sigillato la Falce ( a sinistra ) e la Zanbato ( a destra ). Una decina di Fuda son tenuti a ridosso del petto, nascosti ovviamente dagli abiti indossati. Il di lei volto è conosciuto, almento dentro il Villaggio, ma anche fuori il di lei nome è arrivato. Ma non è questo l'importante, perché non pensa di trovare necessariamente qualcuno al Chiosco di Ichiraku, verso il quale s'avvicina. Solleva la tendina, passandovi al di sotto e salutando chiunque vi sia con un: < Buonasera! > Non troppo solare, ma quasi gioioso. E' felice di avere un po' di tempo libero e di riuscire a mangiarsi del Ramen che non sia in scatola. Si sa, non ha poi molto tempo per cucinare, vivendo tra l'altro anche da sola ormai da anni. E, dunque, prende posto, ma per il momento nota Hajime di sottecchi. Non conoscendolo, si limita ad un sorrisetto appena accennato. Si guarda attorno, cercando un posto libero. < E' occupato? > Indica uno sgabello posto non molto distante dal ragazzino stesso, aspettando un'ipotetica risposta prima di sedervisi. [Chakra ON]

01:30 Hajime:
 Tante persone famose girano in questi giorni per questo villaggio. Magari anche troppe (?!). Sicuramente non spetta al giovane diciassettenne dirlo, figuriamoci, però fa un' emozione strana questa cosa. In vita sua non gli era mai capitato di vedere/incontrare persone importanti, figuriamoci di parlarci. Per come se l'è sempre vista non essere notato, lasciato al lato ed ignorato è già di per se un' ottima cosa, meglio sicuramente di non sopravvivere affatto. Ma questi giorni... Si può dire che la cosa possa provocare sia gioia che confusione vera e propria. Ha incontrato diversi ninja che partecipano al torneo, assistendo anche all' allenamento di uno di questi. Quello che probabilmente non sa e non si aspetta è di poter incontrare una dei ninja più forti e pericolosi (almeno se ci si trova essere dal lato sbagliato) dello stesso villaggio di Konoha mentre sta ordinando una tazza di ramen. Ovviamente lei è famosa, ci mancherebbe, ogni buon' anima con un po' di cervello e di informazioni saprebbe qualcosa di lei, e questo pure Hajime, essendo un ninja. Però, c'è sempre qualcosa che non va. Ovvero, anche se conosce il suo nome, non saprebbe certo riconoscerla, figuriamoci. Non ha neanche idea di come sia fatta e, ad essere onesti, la farebbe anche più vecchia molto probabilmente. O più alta, dipende, si sa che a volte si gonfiano gli stessi personaggi nelle storie. In fondo gli eroi sono sempre alti due/tre metri e con un braccio ti spezzano in due. Tornando seri, sentendo una voce salutare, non riconoscendola e non essendo neanche del villaggio, non si prende neanche la briga di voltarsi per vedere chi sia. Figuriamoci, è un maleducato. Però alla richiesta posta dopo dalla nuova arrivata non può far altro che voltare le proprie iridi verso di lei, andando a guardarla con i propri occhi blu e cercando di fare un sorriso, più o meno, per cercare di sembrare più cordiale possibile. <Non penso... O almeno non da me...> Detto questo tornerebbe a guardare verso l'uomo dall' altra parte, quello che da li a poco andrebbe a consegnargli la scodella che, da quel che può dire, vale molto di più di quanto non sembri. Il primo assaggio è un totale fallimento, preso dalla voglia di provarlo finisce solamente con lo scordarsi la lingua. Scoppia in una piccola risata guardando la porzione <Mh... Scotta...> Bhè si, non è proprio il più sveglio, ma vabbè, è tardi, ci sta fare queste figure (?!), tant'è che va in giro senza neanche un' arma o un porta kunai/shuriken.

01:38 Furaya:
 Scrolla le spalle quand'egli non lo saluta. Non è importante, in realtà. Ichiraku, invece, la saluta con maggior energia. Non è certo la prima volta che si ferma da quegli a prendere una buona ciotola di Ramen, ed è inutile ricordare le cariche che la donna ricopre nel Villaggio. Alla risposta successiva, quella relativa al posto occupato o meno, la Nara solleva il sopracciglio destro con un piccolo sorrisetto divertito, il quale s'estende sul di lei visetto pallido. < Ottima risposta. > Sarcastica a sua volta, mentre prende posto laddove s'era prefissata di sedersi. Poggia i glutei, gira il corpo verso il fronte, così da avere Ichiraku e la sua cucina davanti a sé. < Una porzione di Ramen completa. > Con TUTTO ciò che ne concerne, quindi tutta la tipologia di carne, verdure e quanto può mettervi. < Ho una fame! > Lavorare stanca, non è certo una novità. Soprattutto se devi sbatterti ogni giorno da un punto all'altro della Magione e del Villaggio. Insomma, ci sono troppe cose da considerare. < Sei di Konoha o sei un "Turista"? > Definiamolo così, giusto per non sbagliare terminologie. Il perché faccia questa domanda è semplice: non ha ancora notato il coprifronte, anzi non vi ha fatto proprio caso, considerando come quegli stia mangiando e sia di testa nella scodella, a momenti. Inoltre, non l'ha mai visto a Konoha, nonostante sia consapevole del fatto che non possa conoscere chiunque. Se vogliamo dirla tutta, il suo è anche un modo per fare quattro chiacchiere, mentre aspetta che il Ramen sia pronto e possa, a sua volta, cibarsene, così da riempire lo stomaco vuoto. E sarebbe anche ora che mangiasse qualcosa. Sta diventando pelle ed ossa, mangiando da schifo. Distende le braccia in avanti, poggiando gli avambracci sulla superficie lignea del suddetto bancone. Intreccia le dita tra di loro, attendendo soltanto il cibo, tanto adorato. Volge lo sguardo da un punto all'altro, ma senza mostrare reale interesse. E' stanca, questo quantomeno è visibile. E infatti.. < YAAAWN. > ..non può evitare un sonoro sbadiglio che, celermente, verrebbe nascosto - o quasi - dal palmo della dritta, districato e sollevato alla velocità della luce (?) pur di non sembrare maleducata. [Chakra ON]

01:50 Hajime:
 A dire la verità anche al ragazzo viene da sorridere quando lei gli risponde in quel modo. Non sa bene il perchè, ma in genere lo diverte sempre la gente che da questo genere di risposte, un po' come lui. Perchè infatti può essere intesa in due modi diversi, da una parte, probabilmente, una mezza presa in giro, dall' altra, guardandola da un punto di vista più esterno, il ragazzo è da solo e non ha occupato quel posto, ma forse poteva essere già stato occupato da un altro che si è semplicemente alzato un momento <Grazie> direbbe quindi con tono leggermente acuto, un po' punzecchiato da quell' affermazione e allo stesso tempo divertito. Quando sente la richiesta dell' altra si sente un po' fesso, lui aveva chiesto una porzione e gli è stata data semplice, non completa. Si morde infatti il labbro inferiore per non averci pensato prima, sad story. Comunque, da come si comporta l'altra e dal modo in cui il probabile proprietario le parla e gli risponde, da tutta quell' energia (?!) risulterebbe evidente che i due si conoscano. Quindi, seguendo la logica, lei dovrebbe essere del villaggio, guardandola un attimo sembrerebbe proprio un ninja, quindi o è un ninja di Konoha, o una che si fa spesso tutta la strada che c'è tra il proprio villaggio e questo posto per prendersi una ciotola di ramen. Mh... Chissà perchè la seconda gli sembra poco probabile. E poi vabbè, si scotta perchè è fesso. Probabilmente l'altra se n'è accorta in qualche modo, o non capisce perchè quella domanda. O magari vuole solo parlare. <Kusa> risponderebbe quindi cordialmente senza pensarci troppo. <Dicono che non puoi dire di essere stato a Konoha se non provi il ramen di Ichiraku> Andrebbe ad aggiungere spiegando anche, in qualche modo, il perchè si trovi li. Prestando più attenzione e soffiando questa volta verso la scodella, proverebbe ad assaporarne un altro boccone, andando questa volta a goderselo veramente. E... Bhè, rimane semplicemente affascinato. Non mentivano dopo tutto, è una cosa veramente buona. <E... non mentivano...> aggiungerebbe scoppiando in una piccola risata, trovando di nuovo il buon umore. In fondo davanti a del buon cibo si trova per forza del buon umore, non potrebbe essere altrimenti. <Invece tu... Immagino che sei del posto...?> Andrebbe a chiedere, giusto per cambiare la cortesia altrui, o almeno la voglia di scambiare due chiacchiere.

02:04 Furaya:
 Riabbassa la mano, ponendo gli avambracci in orizzontale, paralleli al di lei corpo. I capelli scivolano lisci e candidi oltre le spalle, incorniciandole il volto. Al di lui ringraziamento, replica soltanto con un sorriso. Il solito di circostanza che riserva alle persone che incontra o con le quali scambia qualche chiacchiera. Niente di che, sostanzialmente. Getta via soltanto la maschera, delle volte. Ma quelle son veramente assai rare. Questa volta, invece, si limita a mostrare la propria educazione, per così dire, nonché la propria umanità. Sa ancora rapportarsi con le persone, per quanto determinate volte sbagli modus o parole, se non proprio fatti. Un esempio lampante è Nahira, avendola iscritta al Torneo senza che quest'ultima volesse. Pensava fosse idoneo per farle fare degli allenamenti, per combattere contro altri Ninja del suo stesso livello. Al contempo, Ichiraku le porta il Ramen che ha richiesto. Una ciotola immane che, teoricamente, a guardare la donna, si potrebbe pensare a dove possa mettere tutto quel cibo. A lei, teoricamente, poco interessa. < Grazie! E buon appetito. > Sorride, tranquilla, una volta tanto. S'è sfogata, grazie a Saisashi. Ha pianto, finalmente, dopo anni durante i quali ha subìto batoste, senza sfogarsi, senza eccedere e senza superare i propri limiti. Una bacinella piena d'acqua, quasi straripante, ma che resta intatta e immobile, immutabile, non lasciando fluire neppure una goccia. Che divertente, eh? Recupera le bacchette, sorreggendole con il palmo, indice, medio e pollice della dritta. Si prepara di già a mangiare, ma solleva la portata e vi soffia sopra un paio di volte. Normale routine. Solo al termine, col vapore salente verso il soffitto, avvicinerebbe le stesse alle labbra socchiuse. < Mhm.. > Adora quel dannato Ramen, dannazione. E' proprio vero che i Konohani sono Mangia Ramen a tradimento. Sol quando avrà terminato il boccone, s'occupa d'ascoltare e rispondere alle affermazioni e domande del giovane. < L'ho sentito dire. Ichiraku dovrebbe ritenersi orgoglioso. > Sghignazza, cordiale. < Sei qui per il Torneo? Partecipi? > Ultimamente, c'è molta più gente proprio per via di quest'ultimo indetto dall'Alleanza. < Oh, perdonami.. > Recupera un tovagliolo pulito, strofinandosi le mani con lo stesso, prima di porgergli la destra, priva di bacchette, posate sulla scodella. < Furaya Nara, Consigliere di Konoha, piacere mio! > Attende una stretta di mano, qualora egli voglia, altrimenti ritirerà la mano comunque dopo un po'. < Direi proprio di sì. > E' del posto, quasi sicuramente (?). [Chakra ON]

02:21 Hajime:
 Eh, meglio essere dei mangia ramen che dei mangia nebbia, più o meno, com'erano i genitori di Hajime. Poi certo, la nebbia c'è a chi piace, c'è a chi no, e c'è chi se ne frega (i migliori probabilmente!), ma in fondo in tutte le cose è così! Quello che invece non è scontato è trovarsi in una situazione del genere. Allora, la cosa è totalmente spropositata, la ragazza non può mangiarsi tutte quelle cose da sola, gli faranno male! Per forza! Cioè... Lo stesso Ichiraku dovrebbe sentirsi in colpa! Ma vabbè, se riesce lei a mangiarsele, siamo tutti contenti. E vi assicuro che lo sguardo di Hajime è totalmente dubbioso, spostandosi dalla scodella a lei e viceversa diverse volte, non riuscendo a trattenere una piccola risata, anche se ci prova in tutti i modi possibili per non sembrare sgarbato ma no, è infattibile. <Wow... Ti tengono a dieta eh...> Magari se avesse saputo prima l'identità dell' altra, non avrebbe mai fatto una battuta del genere, anche se forse non è la cosa più stupida o peggiore che potrebbe dire. Infatti, quando lei gli domanda del torneo, mentre lui si sta portando le bacchette alla bocca per prendere un altro boccone dalla ciotola, non può far altro che scuotere la testa, per di più con un po' di veemenza, già a far capire la risposta. <No... Assolutamente no... Trovo totalmente stupido ed idiota picchiarsi dentro un' arena... Neanche fossimo animali...> fa una piccola pausa, riprendendo fiato e osservando quel poco che gli resta della propria porzione. Lo sguardo continua ad essere perso nella ciotola mentre riprende subito dopo <Chi picchia meglio? Può darsi... Ma se qualcuno ti prendesse alle spalle e non in un' arena... Servirebbe a qualcosa essere il più forte ma il più lento a rendersi conto di questo...?> Ecco, il suo pensiero è esattamente questo, neanche se fosse il ninja più forte al mondo avrebbe partecipato ad una cosa del genere. Certo, poi si rende conto che sta dicendo queste cose alla persona più sbagliata del mondo. Cioè, non può far un discorso del genere, esprimendo le proprie idee, magari ad una di quelle persone che ha partecipato alla realizzazione dell' evento. Resta a bocca aperta davanti all' altra, adesso guardandola come se aspettasse un altro commento, del tipo "no dai... sto scherzando". Invece l'unica cosa che vede è una mano, una mano che sta aspettando di essere stretta. Il suo corpo agirebbe senza comando, come se fosse indipendente, andando ad allungare il braccio per stringere e ricambiare quel saluto. Un attimo la testa è staccata per continuare a ragionare. <Fu... Furaya-sama... Mi scusi... Io non sapevo... > Hem, dategli un bicchiere d'acqua al povero genin, visto che due chiazzette rosse gli iniziano anche a comparire sulle guance. Sarebbero pure facilmente visibili vista la sua carnagione molto chiara

02:40 Furaya:
 Già detto che adora il Ramen? La si può vedere lì, china sulla scodella. Mangia di buon grado, non troppo velocemente, poiché vuole evitare di scottarsi. Recupera, soffia, ingurgita. Mastica lentamente, senza ingozzarsi, a bocca rigorosamente chiusa. Non la vedrete mai diversamente, il che è anche positivo. È stomachevole guardare nella bocca di un altro mentre si sta mangiando, d'altro canto. Poi, beh, c'è a chi non dà fastidio. Alza un sopracciglio, assieme alla testa, così da rivolgere un'occhiata al ragazzo, notandone la risatina e il commento conseguente. < In realtà, no. > Ammette, prendendone un altro boccone, attenta a non sbrodolarsi l'abito. < Ma sono una frana ai fornelli. > Lo sta ammettendo? Ha davvero ammesso di essere una frana in qualcosa? Lei, signorina sono glaciale e non mostro sentimenti? Si stringe nelle spalle, consapevole che potrebbe anche essere derisa, ma per niente dispiaciuta se ciò accadesse davvero. < E poi.. > Stringendosi nelle spalle, rivolgendogli un ulteriore sguardo. < ..il Ramen di Ichiraku è il migliore. > Tanto, non te lo fa lo sconto. Non che ella lo voglia, considerando quanti soldi possiede. Tuttavia, vuole soltanto rendere noto come, effettivamente, il Ramen dell'uomo sopracitato sia ottimo. Annuisce, tornando poco più seria, al discorso inerente al Torneo. < Una mia.. > Come definirla? Allieva? Amica? Compagna? < ..amica.. > Sceglie. < ..la pensa esattamente come te. Tuttavia, non considerate gli altri aspetti.. > E quali sarebbero? < È per tenere unita l'Alleanza, non è niente di così sbagliato. Un intrattenimento, ecco. Un divertimento, anche. Un modo per mettersi alla prova assieme ad altri parigrado, di diversi villaggi o anche del proprio. > Spiega, scandendo per bene ogni parola appena pronunciata. Diciamo che lei partecipa perché facente parte del Consiglio, anche se c'è da considerare l'aspetto più fondamentale: migliorarsi. Non ha mai smesso di farlo in questi anni. < Migliorarsi significa anche riuscire a percepire questa tipologia di attacchi. Bisogna affinare l'udito, così come gli altri cinque sensi. Non necessiti di sola forza se qualcuno ti vuole attaccare. Hai bisogno di prevederlo. > O, quantomeno, questo è un suo pensiero. < Ognuno, comunque, libero di vederla come crede. > Si affretta ad aggiungere, pacata, volendo solo cibarsi. Ancor più sorpresa è l'espressione dopo essersi presentata, con la mano a mezz'aria. < Cosa sta succedendo? hai visto un fantasma? > Date le reazioni, potrebbe quasi aspettarselo, d'altronde. Stringe e ritira, infine, aspettando risposte. [Chakra ON]

02:56 Hajime:
 Lei è una frana ai fornelli? Lui invece non ha mai cucinato in vita sua! E adesso quando glielo dice papale papale magari si fa due risate, anche perchè se è troppo stressata dal lavoro ne ha certamente bisogno. Infatti, sorridendo alle risposte altrui, Hajime andrebbe pure a commentare con tono totalmente pacato e tranquillo <Ah... Tranquilla... Mai cucinato in vita mia... Mai...> Andrebbe a dirle, come se fosse una cosa banale o normale. Che poi, in realtà, per lui è sia banale che normale la cosa, ma per motivi che lei sicuramente non può sapere. Quindi tira un attimo su le spalle per poi lasciarsi andare e scrollarle, come a voler buttare via un po' di tenzione. In effetti, pensandoci un attimo, il ragazzo non resta sorpreso dall'inizio della risposta altrui, quella riguardante il dialogo del torneo. Almeno al mondo non è l'unico ninja che crede abbia un po' di sale in zucca. Poi, con molta attenzione e pazienza ascolterebbe le altre parole, cercando di capirne bene la logica. Questi giorni sta scoprendo una cosa di se che non si aspettava, ovvero che gli piace parlare con la gente capace di tenere un buon dialogo, cosa non del tutto normale, visto quanto sia chiuso e poco incline a parlare. E capisce anche, o almeno crede, l'importanza nel ragionare qualche volta, in genere prima di rispondere, cosa non del tutto scontata. Certo, aver scoperto l'identità altrui lo paralizza sul posto, andando a rimbambirlo un attimo. Sentendo l'altrui commento però andrebbe a scrollarsi di nuovo, giusto per essere convinto di esser ancora vivo e con tutte le ossa e muscoli al loro posto. <No no! Mi scusi... è solo che... Non pensavo di star parlando ad una persona così importante... E non avrei parlato con questo tono...> Pensa, senza troppi se, di essere stato abbastanza sfrontato, forse anche maleducato. Se fosse un' altra persona non gli importerebbe, ma il suo spirito di sopravvivenza gli ha ben fatto capire che con la gente importante bisogna comportarsi bene. Loro son contenti, non ti rompono le scatole, tu non hai fregature, tutti pappa e ciccia (?!). <Hajime... Mi chiamo Hajime... Furaya-sama> Si bloccherebbe un attimo, guardando la propria scodella ormai vuota davanti a se. Una parte della testa sta pensando ancora al discorso di prima, qualcosa non gli quadra, non gli va giù. <So che non dovrei dirlo signora... Ma non penso che sia comunque giusto... Non servono qui i migliori ninja... Non è un torneo a rendere migliore quello che ci circonda... Credo che saremmo tutti più uniti se non ci fossero pericoli in tutti i villaggi...> Riguardo il resto del discorso invece non va a dire nulla. Non fa una piega dopo tutto, anche se per quello ci sono sempre gli allenamenti.

15:39 Furaya:
 China sulla ciotola, continua a mangiare - ovviamente con dovuta calma - quel che vi è al suo interno. Un pezzo dopo l'altro, una bacchettata dopo l'altra. Di tanto in tanto, recupera un tovagliolo con la sinistra per pulirsi le labbra. Lo piega e lo ripoggia delicatamente, raddrizzando la schiena e rivolgendo l'attenzione ad Hajime. < Ecco, allora puoi capirmi. > Ridacchia, piegando appena il capo lateralmente, ascoltando quanto l'altro abbia da dirle a proposito del Torneo. Annuisce un paio di volte, spostando lo sguardo da egli alla ciotola e viceversa. Mangiare o parlare? Forse è meglio la seconda e poi tornare alla prima. < Pensi sia facile? > Riferendosi ai pericoli, aggrottando le sopracciglia, dubbiosa. < Non avere pericoli, intendo. Credi davvero che.. > Gesticola con la dritta, cercando le parole giuste per avvalorare la propria tesi. < ..tutti i Ninja del mondo la pensino allo stesso modo? > Chiede, sbattendo le palpebre, riportando ora le iridi color del ghiaccio in quelle altrui. < Ci sono Ninja e Ninja. Quelli buoni, quelli cattivi. Due facce di una stessa medaglia. > Solleva entrambi i palmi delle mani, arcuando un poco le dita. < Immagina che questi.. > Alza la dritta. < ..siano i Ninja buoni e questa.. > La mancina. < ..quelli cattivi. > Si sa, la sinistra è sempre la mano del Traditore e del Demonio. < Considera che i Ninja Buoni sono cinquanta, ma quelli Cattivi sono dieci. > Dove vuole andare a parare? Deglutisce. < Solo per quei dieci, per quanto pochi, vi saranno sempre Ninja a fermarli. Ancorché ce ne fosse uno soltanto.. > Ed è successo. < ..i Ninja Buoni continueranno a lottare. Non puoi evitare che vi siano, però, Ninja Cattivi. > La sta buttando molto sul semplice, semplificando il discorso generale. < E' l'unica pecca vera e propria. I pericoli ci saranno sempre. Sono secoli che i Villaggi cercano di evitare i Pericoli. E' per questo che i Villaggi si sono uniti in un'Alleanza: per evitarli. E, nonostante ciò, si è arrivati alla conclusione drastica che un Villaggio - ognuno dei cinque - necessita di Ninja valorosi e Buoni che possano difenderlo. In fondo, si diventa Ninja per migliorarsi e per difendere la propria Patria. Altrimenti, non ha senso. Ti trovi? > Chiede, abbassando le mani sulle cosce. < Con questo, non voglio farti una ramanzina. > C'è chi pensa che la Nara sia sempre sul punto di guerra, quando invece ama dialogare tranquillamente. < Ognuno la vede come vuole, come spera, anche. Come desidera. E' bello avere pensieri discordanti in merito, perché ti fa capire di più a proposito dell'altra persona con la quale si interloquisce. > Afferma, con un mesto sorrisetto. < E dammi del tu, Hajime. E non importa con che tono parli, almeno con me. Per me, non fa alcuna differenza. > Si stringe nelle spalle, pacata. Non per niente, c'è persino Yama che la chiama Sorellona. O Pere Infuocate, se vogliamo prendere come esempio Saisashi. [Chakra ON]

15:58 Hajime:
 Ci resterà male l'altra molto probabilmente, ma Hajime non è per niente d'accordo con lei. Non può farci niente, lui è fatto in modo diverso e la pensa nel modo in cui è stato abituato. Quindi, dopo aver riso entrambi sul fatto della cucina, qualcosa che hanno in comune, la ascolta attentamente, non condividendone le parole. La sua ciotola di cibo è finita, resta semplicemente perchè gli piace parlare e non trova corretto prendere ed alzarsi così su due piedi senza aver obbiettato o o risposto. E poi, cosa più importante, dovrebbe essere lei la donna impegnata con i mille compiti da svolgere, non certo lui che sta qui a Konoha più che altro come "turista". < No Furaya-sama... Non credo sia facile, ma questo non vuol dire che le cose difficili non vadano fatte...> Inizierebbe a risponderle al suo punto di vista, mantenendo un tono calmo e più formale possibile, adesso che sa dell' identità dell' altra. <Credo che non esistano ninja cattivi e ninja buoni signora... Facciamo tutti quello che riteniamo giusto... E una cosa per ritenerla giusta deve esserci vantaggiosa...> Prende un attimo una pausa per riprendere fiato, prima di ricominciare a parlare ed arrivare a concludere il proprio discorso. < Quindi... Quello che vorrei dire è che ovviamente non puoi impedire che la gente voglia ottenere qualcosa di vantaggioso... Ma puoi imporle che le cose vantaggiose che si cerca non siano svantaggiose per gli altri> è un discorso un po' drastico, senza alcun dubbio, ma lui la vede così. Potrà sembrare infantile, oppure tremendamente preoccupante che un ragazzino di diciassette anni abbia una visione della realtà così contorta. Ma è più che convinto che se funzionassero così le cose, allora avrebbe potuto magari conoscere i propri genitori, non avrebbe avuto la vita che ha adesso, che in gran parte odia, ma con la quale ha capito che deve conviverci per sopravvivere. Per cosa si diventa ninja poi? Bella domanda, è la seconda o la terza volta che qualcuno la pone direttamente a lui, cercando anche di capire meglio il suo punto di vista. <Io... Penso di voler diventare ninja... Per uccidere...> Lo dice con tono tranquillo, guardando dentro la scodella, fissandola con le iridi blu che sembrano perse nel vuoto. <Non so molto della mia famiglia... Non ho grandi ricordi ed essendo cresciuto per strada nessuno ha saputo dirmi molto... L'unica cosa che so è che dei ninja hanno sterminato il villaggio dove sarei dovuto nascere... Mi allenerò... Diventerò forte e... Darò la caccia a questo tipo di ninja... Avranno avuto il loro obbiettivo nel farlo... Ma io ho il mio anche...> Non si rende conto che mentre lo dice si ritrova a stringere con veemenza la bacchetta che ha usato per mangiare. Certo, agli occhi dell' altra può sembrare stupido, lei potrebbe ucciderlo così velocemente che neanche se ne accorgerebbe. Ma non gli importa, ha un obbiettivo, lo raggiungerà, dovesse diventare il ninja migliore del mondo o il peggiore.

16:24 Furaya:
 Lei, ancora una volta, si trova in disaccordo con Hajime. Scuote lentamente il capo, storcendo un poco le labbra. < Non puoi imporre alle persone qualcosa. Imponendo ciò, le persone fanno l'esatto contrario, proprio per evitare l'imposizione, a meno che questa imposizione non sia vantaggiosa per tutti. Oppure, ci sono quelle particolari tipologie di imposizioni che vengono concordate dal cinquanta percento della popolazione e discordate dall'altro cinquanta percento. In quel caso.. Come risolvi? Sfortunatamente, non è una situazione vantaggiosa per nessuno. E' il mondo che gira così. Finché tutti cercheranno Potere, finché tutti cercheranno qualcosa oltre le loro stesse capacità, e finché quel qualcuno avrà un sol pensiero diverso e battagliero, le guerre saranno sempre all'ordine del giorno. Comprendo che il Torneo non è ben visto da molti, per quanto sia un mero passatempo per mettersi alla prova. Ma dovete anche capire, comprendere le motivazioni politiche che vi sono dietro lo stesso. > Spiega, chinando il capo per riprendere a mangiare con tranquillità. Ascolta, frattanto, le parole che vengono pronunciate, cibandosi come comanda, affinché possa riempire lo stomaco finora vuoto e desideroso di cibo e proteine. < Ti stai contraddicendo da solo, a questo punto, Hajime. Dici che, se fossimo più uniti, e non ci fossero pericoli nei Villaggi, tutti saremmo più tranquilli. Al contrario, vuoi metterti alla ricerca di un gruppo di malavitosi e cercare di ucciderli, divenendo TU il pericolo sostanziale. > Specifica, aggrottando le sopracciglia. < Lascia fare a chi se ne deve occupare. > Forze Speciali Anbu o Polizia. < Non agire da solo per tua singola Vendetta. E' sbagliato. Evidentemente, però, abbiamo pensieri discordanti anche su questo punto. Ma non importa. Mi fa comunque piacere parlare con chi ha una mentalità aperta, dedita al dialogo e al confronto. > Come Hajime, in questo caso. Il tono, come sempre, resta neutro, tranquillo. Insomma, la conversazione è piuttosto pacata da questo punto di vista. Infine, resterà lì probabilmente, a terminare il cibo presente nella scodella, prima di tornare alla propria Magione, pagando per due. [END]

{ Imma non ha fantasia per i titoli }

Hajime e Furaya s'incontrano da Ichiraku. Dopo aver ordinato, discutono sul Torneo, sui Ninja e sul solito pippone che Furaya rifila.