Giocate Registrate

Giocate Disponibili
Calendario
Trame
Giocate Registrate

Strani incontri al Tempio del Fuoco

Free

0
0
con Hiashi , Koichi, Hajime

17:22 Hajime:
 Pensare che una volta questo posto doveva essere incredibilmente bello e sfarzoso. O meglio, non che i monaci facessero una vita ricca, piena di oro e altre cose varie, la loro ricchezza probabilmente è, è stata e sarà sempre un' altra. Una ricchezza che solo con la giusta dedizione si può ottenere. Il ragazzo di Kusa, questo periodo a Konoha per assistere al torneo, non ha ben idea di cosa voglia dire quest' ultima parte. Per lui, infatti, non esiste una ricchezza del genere. Non esiste qualcosa tipo uno spirito che possa darti da mangiare, proteggerti dal freddo, farti stare bene o cose del genere. Il cibo infatti ci sfama, i vestiti ci proteggono, l'allenamento ci fa essere più forti. Il resto, sempre dal suo punto di vista, cavolate spirituali. Però, essendo a Konoha, evento non del tutto facile da ripetersi, vuole sfruttare questo momento per visitare più luoghi possibili. Il tempio del fuoco, o meglio, quello che ne resta, è uno di questi. Come sempre, ormai abituato a vederli in giro per Konoha, almeno in ogni posto interessante, ci sono dei ninja di guardia. Ninja che ovviamente lui andrebbe ad ignorare, non avendo nulla a che farci e sentendosi in tutti i sensi un "turista" in attesa dello spettacolo. Il coprifronte di Kusa, sempre pulito e luccicante, è indossato con orgoglio dal ragazzo, proprio per testimoniare la sua appartenenza all' altro villaggio. Il bello, o meglio, la cosa che gli piace di più di questo nuovo simbolo di riconoscimento, non è tanto la targhetta metallica con il simbolo, quanto il cinturino nero che, almeno secondo lui, ci sta a pennello con i suoi capelli bianchi e la carnagione molto chiara. Oltre a questo, come gli altri giorni quando ha deciso di viaggiare per il paese del fuoco per esplorarne le bellezze, indossa più o meno tutti i pezzi di armamento che possiede, in modo di essere ben preparato, almeno in apparenza, ad una possibile imboscata. C'è da dire che non ha buoni rapporti con i ninja, almeno quelli che non sono del suo villaggio, questo dovuto a piccoli ricordi della sua infanzia e di quel poco che gli è stato raccontato. Tornando all' equipaggiamento, mentre di vestiti porta dei pantaloncini corti e neri che gli arrivano sopra le ginocchia, una maglia a maniche lunghe violetto e dei sandali da ninja dello stesso colore delle calze, sopra porta un' armatura leggera, i vambracci, i guanti ninja e gli schinieri. Si in effetti, anche se non è un gran ninja, ne in esperienza ne in abilità, almeno è "preparato" esteticamente... Al braccio sinistro e alla gamba dello stesso lato ha un porta kunai/shuriken. Al fianco destro un piccolo porta oggetti e legato al fianco opposto, quello sinistro la sua arma principale di difesa, il tanto. Si guarda intorno, amareggiato dallo stato delle cose. è un vero peccato che sia ridotto così, anche perchè, indipendentemente da quello che crede, il ragazzo è in genere un tipo rispettoso, a modo suo, e vedere questo spettacolo lo rattrista. Cercherebbe di arrivare a quello che una volta era l'ingresso del tempio, alzando gli occhi blu al cielo nuvoloso. <Che peccato... Possibile che dobbiamo distruggere sempre tutto...> andrebbe a chiedere al vento, parlando tra se e se. [Tanto fianco sinistro | 6 shuriken a spirale | 6 kunai | i tonico recupero chakra | armatura leggera | guanti ninja | vambracci |schinieri]

17:29 Koichi:
  [Tempio Del Fuoco] Gambe che oscillerebbero lentamente, in alcune falcate leggere, d'ampio raggio, superando passo dopo passo quelle rovine che riposerebbero sul suolo, chissà da quanto tempo immemore. Avrebbe udito che in tale zona prima vi fosse un tempio che ospitava i famosi dodici guardiani ninja, ma ora demolita, una semplice costruzione priva di vita ma ancora ricca di storia. Un respiro lento, avanzando senza preoccuparsi eccessivamente di rimanere silenzioso, compiendo qualche semplice balzo ove necessario, affinché non potesse cadere, non potesse perdere in modo futile l'equilibrio. E potenzialmente questo intento sarebbe tenuto in vita anche dall'ausilio del chakra che sarebbe stato già richiamato all'interno del proprio organismo, come un torrente in piena che sfiorerebbe gli argini senza superarli. Un flusso energetico che andrebbe ad incentivare le capacità umani, in modo costante e senza alcuna distorsione nel suo richiamo. Cristallino potere che andrebbe dunque ad essere espulso all'esterno di sé mediante i punti di fuga, presenti su tutta la superficie del corpo umano. <Uh...> Schiuderebbe appena le labbra, alla ricerca di qualcosa che possa intrigarlo, di qualche particolare che possa risaltare; cercherebbe qualcosa? Sarebbe arduo da comprenderlo, ma non sembrerebbe totalmente immerso in una passeggiata, dato l'arduo percorso che starebbe effettuando. Che possa definirsi un allenamento, in vista del torneo, potrebbe essere l'idea più lampante, iniziando a maturare la propria coscienza sul terreno esistente, studiandolo in ogni particolarità; alla fine, quello sarebbe sempre un'area sconosciuta e presto dovrà attingere alle proprie forze e sfruttare qualsiasi mezzo per raggiungere il proprio fine. Silenzioso, senza emettere fonema, lasciando che una leggera brezza possa accarezzargli le carni, possa scuotere vagamente le proprie vesti che, quest'oggi, consisterebbero in un haori e pantaloni, dal tessuto elasticizzato, di un blu scuro, oltremare, tagliato in vita da un piccolo obi bianco, a spezzare quel colore, creando un doveroso contrasto. E, seppur possa risultare un armamentario spartano, non mancherebbe di presentare quei piccoli accessori utili, come le varie tasche aderenti al proprio corpo, colme di strumenti ed armi metalliche, di varia entità. Non un esperto, ma sicuramente non mancanti. Il minimo indispensabile, questo basterebbe, per il Chuunin che ora vagherebbe senza alcuna meta precisa, divertendosi quasi in quel percorso ad ostacoli. Salterebbe, si muoverebbe lateralmente e compierebbe alcune manovre, quasi come se stesse simulando un immaginario scontro, contro un nemico invisibile ad occhi altrui. Chioma azzurra che andrebbe dunque a seguire le varie proiezioni del Kusano, accarezzando docilmente la propria schiena; ciuffi ribelli, senza alcun vincolo: ma ti può sembrare che dei capelli possano sfidare persino le leggi della fisica? [Chakra On][Equip.Scheda]

17:44 Hajime:
 Arrivato li, anche se non credente, il ragazzo si trova volente o nolente a pensare alla tristezza che è intrinseca a quel posto. Un tempo, dove ora ci sono macerie e resti di strutture, doveva esserci quel posto che molta gente chiamava casa o rifugio. Qui molti ninja/monaci, almeno da quello che dice la guida, sono morti, uccisi da dei ninja che definirli feccia è troppo poca cosa. Porterebbe la mano destra davanti al petto, andando a chiuderla a pugno con molta violenza, sentendo le unghie entrargli nel palmo, non solo a graffiare ma quasi a voler sfondare la pelle, guidate da un senso di rabbia, odio e vendetta. I ricordi della sua vita infatti, della sua infanzia, non possono far altro che uscirgli fuori, andando a pensare a somiglianze tra le cose. E per di più trova strano che un paese come questo, dove c'è uno dei villaggi ninja più importanti, quello della foglia, possa permettere a questo luogo di restare negli anni in questo modo. Un tempo la base dei dodici guardiani ninja, oggi più niente. Sospira, lasciando uscire fuori la rabbia che dentro gli era entrata, rimanendo un attimo fermo per sbollirsi. Dopo un po' gli viene anche da sorridere, è incredibile come il tempo possa cambiare, costruire e distruggere tutte le cose. E soprattutto è affascinante come si senta meglio in un posto silenzioso e vuoto come questo, dove non deve interagire con altre persone, che nel centro di villaggio di Konoha per esempio, dove in questi giorni l'afflusso di persone è tale da far girare la testa a chiunque passi troppo tempo li dentro. Comincia a muovere i primi passi quindi, girando all' interno delle macerie stando attento a dove mettere i piedi. Non si è accorto di nessun altro, anche perchè non pensa che siano molte le persone a visitare questo luogo. La mente continua a fargli dei viaggi assurdi, immaginandosi il luogo in un' altra maniera. Ad esempio dove ora ci sono resti sparsi di colonne o muri, strutture ben organizzate accompagnate da forti travi di legno, non ricoperte di erbacce in uno stato brado, con sopra monaci o altre persone intente ad allenarsi e scambiare anche due chiacchiere. Si, probabilmente gli sarebbe piaciuto molto di più quel posto. Però non può far altro che mordersi il labbro e constatare una cosa. <Alla fine... Non importa cosa stai cercando... Se tanto non sopravvivi> [Tanto fianco sinistro | 6 shuriken a spirale | 6 kunai | i tonico recupero chakra | armatura leggera | guanti ninja | vambracci |schinieri]

17:58 Koichi:
  [Tempio Del Fuoco] Leggiadre le nuvole, d'un color grigio chiaro, danzerebbero alte in quel firmamento, con quel moto apparentemente disordinato, senza una determinata traiettoria, divertendosi a scontrarsi e distanziarsi fra loro, lasciando che il loro perimetro venga più rotto alterato, modificato, dando così vita a numerose e varie sagome. Peccato che il tirocinante medico non abbia il tempo concreto per godersi quello spettacolo, contemplandolo per interi minuti, continuando invece a muoversi in varie direzioni, ma senza tornare indietro. Non un movimento rettilineo il proprio, preferendo osservare quello che rimane del tempio da molteplici punti di vista, letteralmente parlando. Agile, lasciando che l'intero corpo possa coordinarsi fluidamente, accentuando ogni movimento affinchè possa trarre il miglior spostamento con la minor fatica. Eleganti le sue proiezioni, non sembra peccare di un controllo totale sul proprio corpo, come se i lunghi anni di reclusione, di prigione obbligata, non fossero stati significativi per lui, rimuovendo ogni inibizione fino ad ora acquisita. Si sgranchirebbe così le varie articolazioni, prestando doverosa cura all'atto respiratorio: infatti questo sembrerbbe scandire con cura ogni piccolo passaggio, rientrando anch'essi nei processi da assimilare affinché possa ritrovarsi sempre con una buona scorta di ossigeno dentro di sé. Tutto questo continuerebbe, fin quando le proprie iridi, di un color arancione carico, simili a due gemme alimentate da un fuoco continuo, sembrano posarsi su un individuo, il quale gradualmente si avvicinerebbe alla posizione del Chuunin; forse l'altro sarebbe ignaro della propria presenza e per tale motivo che andrebbe a muoversi rapidamente, affinché possa posizionarsi su una delle colonne lì presenti, corrosa dal tempo, e presentarsi in tutta la sua altezza, erigendosi con un volto tranquillo, apparentemente rilassato. Eppure sarebbe ancora metabolizzando lo sforzo appena compiuto, mentre attenderebbe di rientrare nel raggio di percezione avverso; eppure non attenderebbe ciò. Infatti, lascerebbe che una piccola mole di ossigeno vada a vibrare contro le corde vocali ed un suono, dalle proprie labbra, andrebbe a presentarsi come una voce cortese, lenta nel proferire, assumendo un tono di sicurezza. Un sussurro, od un qualcosa per quanto più prossimo, che verrebbe emesso, costringendo l'altro ad innalzare il capo per osservare la fonte di quell'incognita. <Se ciò che cerchi risulta importante, neanche la morta potrà riuscire a trascinarti con sé tanto facilmente.> Non ammette che quest'ultima non riesca a rapirti, ma che avrà sicuramente più difficoltà nel riuscire nel proprio intento. Che Koichi sia credente o meno, questo è un valore ancora da definire, delineare, ma gli sarebbe stata trapiantata una teoria che ha inglobato inconsciamente ed ora sembrerebbe basarsi su quella, almeno fin quando non potrà raggiungere ad una verità che lo soddisfi maggiormente. Il silenzio cadrebbe nuovamente, dunque, e probabilmente sarà meglio così, in modo tale che il giovane dinanzi possa egregiamente metabolizzare quanto espresso dal suo compaesano. [Chakra On][Equip.Scheda]

18:12 Hajime:
 Non si aspetta di trovarsi un' altra figura così su due piedi. Anche perchè la scena è totalmente silenziosa e non ci sono preavvisi di imboscate/incontri vari. E quindi un colpo al cuore prende il giovane Hajime mentre quella voce lo riporta alla realtà, facendolo uscire dai suoi viaggi mentali. Lo sguardo quindi, prima perso nel vuoto dei propri pensieri, va a focalizzarsi sulla fonte del suono che lo ha destato, in particolare sulla figura, visto che è, quasi sicuramente, una persona. La paura un po' lo assale, anche perchè le parole dell' altro non sono proprio le più confortanti. Ok stava parlando lui stesso di cose tristi, ma un conto quando lo fai da solo, un conto quando uno sconosciuto se ne esce con una frase del genere, per di più mentre ha una posizione di vantaggio su di te essendo su una colonna. Parlare di morte è inquietante quindi, soprattutto se non pensi di farlo con estranei. Solo una cosa riesce a venirgli in mente, ovvero di essere in pericolo. Non che sia per forza vera questa cosa, ma si sa, questo è un mondo di ninja, un mondo pericoloso, soprattutto quando si è già stati attaccati una volta da una persona beccata per strada. Quindi, prima di formulare parola, andrebbe a concentrarsi su se stesso, bisognoso di richiamare il chakra per prevenire un combattimento possibile. Andrebbe a compiere con le mani il sigillo della capra, tenendo fisso lo sguardo sull' altro, non sapendosi cosa aspettarsi da un' altra figura trovata in questo luogo. Un pensiero andrebbe ai ninja sulla torre di vedetta che ha visto prima, magari potrebbe provare ad attirare la loro attenzione se la situazione si fa pericolosa. Poi però si concentrerebbe quindi sulle due sfere solite, quella mentale e quella delle forze fisiche, che si immaginerebbe perfettamente una all' altezza della fronte, una dello stomaco. Inizierebbe quindi a farle ruotare contemporaneamente in senso orario, prima lentamente per accelerarle costantemente. Poi le avvicinerebbe per provare ad unirle e formarne una più grande. Quest'ultima continuerebbe il moto delle due precedenti, andando sempre più a crescere, bilanciata in modo equilibrato dalle altre due. Quindi, se sentita l'energia scorrergli nel corpo, andrebbe a portare una mano sul fianco sinistro, quella dello stesso lato, pronto a prendere il tanto se necessario. <Posso esserti utile?> Andrebbe a chiedere con voce un po' impaurita, guardando l'altro. ][tentativo impasto chakra, 40/40][Tanto fianco sinistro | 6 shuriken a spirale | 6 kunai | i tonico recupero chakra | armatura leggera | guanti ninja | vambracci |schinieri]

18:31 Koichi:
  [Tempio Del Fuoco.] Una catena, se trainata, comporterà una serie di conseguenze: una delle regole primordiali che albergano sul suolo dell'umanità e lo caratterizzano, raggiungendo voce in capitolo in ogni ambito. Anche quello fisico, ove una forza darà vita ad una reazione di egual valore ma in senso opposto. Tutto ciò non sembrerebbe incredibile, Hajime? Eppure una forza simile potrebbe smuovere prodotti differenti e, in taluni casi, delle reazioni totalmente opposte. E questa volta, in questa realtà, quale sarà il risultato? <Kusa.> Sussurrerebbe appena, stretto tra le labbra, potendo facilmente individuare le effigi dipinte su quella placca metallica. Piegherebbe dunque il proprio capo verso sinistra, lentamente e con un movimento che non sembrerebbe molto fluido. Lento, maledettamente lento, fino a piegare la testa di circa dieci gradi. Lo fisserebbe, notando come il Genin vada a comporre un sigillo ben preciso dinanzi al proprio plesso solare e ne comprenderebbe direttamente cosa stia eseguendo, data l'esperienza nel settore. <Un Genin.> Ancora un dettaglio che sembrerebbe svelato, in quanto la maggior parte dei Chuunin riescono a richiamare il frutto dell'accademia ninja senza l'ausilio del chakra o, in caso limite, con una sola mano. Ecco che raddrizza la testa, mentre ne ode la domanda e la mano avversa che si porrebbe sull'arma lungo il fianco, come se fosse pronto ad estrarla. <Potresti gentilmente...> Continuerebbe col proprio dire, non mostrando un accento particolare. Anzi, potrebbe sembrare atono, senza alcuna voglia. Che si annoi anche nel vociferare qualcosa di così banale? <...calmarti.> Uh, cosa? Una richiesta così assurda ma pretesa senza spiegare il motivo. <Se avessi voluto compiere qualcosa d'avventato, non lo farei qui sicuramente.> Data la presenza di due unità di guardia, a servizio di Konoha. <Oltremodo, non t'avrei dato neanche il tempo di realizzare il tutto.> Quasi presuntuoso in quel dire, ma così dannatamente vero, data la sua comparsa improvvisa, dato l'effetto sorpresa che poteva strappare a proprio favore. Un sorriso, debole, che andrebbe a presentarsi dunque su quelle labbra, innalzando appena gli angoli della bocca: <E poi sono un medico.> Può essere questa una discreta garanzia per omettere le sue intenzioni negative? Ops. <E poi, diamine...> Quasi più scherzoso, rompendo la tensione fino ad ora presente, con una semplicità disarmante: <Non posso rovinarmi questi giorni, ho bisogno di rilassarmi e di visitare Konoha.> Gliele offrirebbe quelle informazioni, su un piatto d'argento, seppur con un pizzico di limone a condire il tutto. Pizzica la situazione, eppure sembrerebbe gustosa, adatta alla sopravvivenza. Avrà avuto successo con il proprio dire, nel placare l'animo avverso e portarlo a proprio agio? <Per eventuali casi, cerca di studiare sempre il terreno che ti circonda. Richiamare il chakra, rimanendo totalmente scoperto, non è sempre la scelta migliore.> E si permetterebbe anche di dare dei consigli, semplici ma essenziali. Verranno colti come dei profumati fiori? [Chakra On][Equip.Scheda]

18:51 Hajime:
 Cosa affascinante, ma totalmente vera. è incredibile questo, come l'universo stesso sia stato creato seguendo delle regole totalmente facili, ma proprio per questo assolutamente affascinanti. Guarda l'altra figura, rimanendo concentrato e fermo nella propria posizione. Non si rende conto che l'altro abbia già capito molte cose su di lui, anche perchè, ad essere onesti, non ha molto tempo per guardare a queste cose. Mentre l'altro lo osserva, lui cerca di fare la stessa cosa con quella figura. Prova a studiarla, cercando di capire più dettagli possibili da qualunque movimento venga compiuto da quella figura. Le cose che riesce a capire però non sono del tutto piacevoli. La prima che nota, infatti, è la tranquillità nell' altro, una tranquillità eccessiva, di chi non ha alcun dubbio su un possibile esito tra i due. La seconda è anche la svogliatezza nell' altro, quindi non solo non ha dei possibili dubbi, ma è convinto inoltre che non possa succedere nulla e che se succedesse non lo costringerebbe neanche a prenderla seriamente. Un piccolo brivido lo colpisce lungo la schiena, la paura sveglia l'adrenalina che è naturale nei suoi muscoli. La richiesta dell' altro è la più semplice e facile, come il suo tono della voce non sembra minacciarlo, proprio per questo la tensione in lui aumenta. Anche l'altra volta era successa una cosa molto simile, ed è finito vittima di un genjutsu. Calerebbe un attimo le palpebre sugli occhi, per poi riaprirli immediatamente tornando a fissare con le iridi blu l'altra figura. Il respiro tradisce lo stato d'animo del ragazzo, alterandosi tra respiri agitati e profondi, di uno che cerca di calmarsi ma non ci riesce. Non risponde quindi alle prima parole dell' altro, non avendo quest'ultimo risposto alle sue. Sente poi le altre parole, in linea di massima non hanno nulla di sbagliato, anzi sembrano molto logiche, ma ha l'estrema necessità di ragionarci sopra. <Questo... è relativo... Non so le tue intenzioni... Quindi potresti proprio voler compiere qualcosa qui> andrebbe a rispondere, fissando sempre l'altra figura. L'altra cosa che dice è totalmente fondata, ovvero non gli avrebbe dato tempo di reazione, ma deve anche qui osservare una cosa che gli pare troppo semplice. < Oppure... Sei convinto di mettermi fuori combattimento facilmente... E quindi non hai paura di farti vedere... Anche perchè i ninja di guardia al tempio... Quelli potrebbero essere i tuoi veri bersagli...> Non crede di star facendo un ragionamento troppo sbagliato, dopo tutto quest'ultimo è uscito fuori dal nulla facendogli prendere un colpo. Magari voleva attaccare quelle guardie e il genin di Kusa è solo un piccolo ostacolo per strada. Per di più la cosa che sia un medico non lo rassicura per niente, Hajime odia i medici, dal primo all' ultimo, figuriamoci quindi se questo è un punto a favore dell' altro. Come le intenzioni dell' altro, perchè dovrebbe credergli in qualche modo? Non ne vede il motivo, neanche se prova a vedere la cosa in modo illogico. E poi questo cerca anche di dargli dei consigli, cosa che gli fa sollevare un sopracciglio, cercando di capire quali siano le vere intenzioni dell' altro. <E allora... Perchè tu dovresti uscire di soppiatto così... Spaventando la gente...? Se non l'hai visto non ci sono altre persone qui intorno... E onestamente non mi sembra di averti mai visto> Andrebbe a dire, ignorando il consiglio dell' altro che magari cercava solo di sconcentrarlo. [chakra attivo, 40/40][Tanto fianco sinistro | 6 shuriken a spirale | 6 kunai | i tonico recupero chakra | armatura leggera | guanti ninja | vambracci |schinieri]

19:36 Koichi:
  [Tempio Del Fuoco.] Una situazione di stallo che avrebbe preso piede e continuerebbe ad affermarsi, senza che le incognite presenti vengano modificate, non lasciando nessun fattore positivo per i presenti, i quali continueranno a visionarsi, l'un con l'altro, studiandosi in un gioco che potrebbe risultare anche divertente. <Non ti ho notato tra i partecipanti del Torneo.> Ammetterebbe, senza mezzi termini, e questo potrebbe dimostrare che l'altro o non sia interessato o non abbia ancora le capacità adatte per sostenere un intrattenimento di così tale portata, a degli scontri multipli o singoli che sia. Anche il modo in cui respirerebbe sembrerebbe risultare difficoltoso, mostrando altri segni di debolezza e di timore in presenza del Chuunin. Quest'ultimo, intanto non farebbe altro che rimanere immobile, nella propria posa, non volendo attirare l'attenzione dei guardiani lì presenti e non infastidire il corso degli eventi. <Non ho intenzione di ledere.> Affermerebbe, come se potesse essee una voce definita, una verità assoluta. Non sembrerebbe accettare obiezioni o rettifiche a riguardo, lasciando che un velo di autorità possa avvolgerlo, colmarlo e rendergli giustizia. <Capisco che il mondo sia così pericoloso e dannatamente corrotto, ma è possibile anche che esistano persone che salvaguardano la vita umana.> Infastidito appena da quelle proposizioni avverse, tentando di imprimere la propria volontà su quella avversa, schiacciandola appena se gli dovesse essere necessario. <Forse...> E mugugnerebbe appena, quasi come se stesse realmente riflettendo, tralasciando che le labbra continuino ad aderire fra loro, in quel ronzio leggero, appena percepibile. <Curiosità> Come una cavia da laboratorio, il Genin sarebbe stato vittima della potenziale noia che scorreva violenta in lui, cogliendo dunque quanto prima la possibilità di constatare le conseguenze di quell'incontro casuale. <Quale sarebbe il tuo nome?> Chiederebbe, quasi cortesemente, mentre le gambe lentamente sembrerebbero rilassarsi, piegarsi su se stesse, andando dunque a far assumere una posa accovacciata, su quella colonna leggermente distrutta, logorata dal tempo. Lo fisserebbe, non farebbe decadeere il contatto visivo, tenendolo pur sempre d'occhio, non conscio di quanto possa rivelarsi forte, di quanto possa invece mostrare una forza celata e sorprendere lo stesso Kusano. Attento ad ogni minimo particolare, ad ogni fonte che possa presagire un pericolo. Ogni senso sarebbe teso, pronto a captare vari segnali. <E credo che sia corretto che tu mi risponda...> Lascerebbe decadere leggermente la frase, dando modo di respirare a pieni polmoni e continuare il suo dire: <... in qualità di tuo superiore.> Ed ecco che altri dettagli verrebbero posti: sarebbe un tuo compaesano e superiore al tuo grado, caro. Come puoi sottrarti ad una richiesta così dolce e carina, avanzata da un viso che improvvisamente, sull'ultimo dire, sembrerebbe assumere una faccia seria, con quelle labbra che si mostrano come una linea orizzontale. Cambiamento repentino, quasi intenzionato a scuotere il tuo animo, a turbarlo con una semplice scintilla, con un'espressione particolarmente priva di emozioni. Buffo, si potrebbe accennare, se non fossi in te. [Chakra On][Equip.Scheda]

20:07 Hajime:
 Le sue parole, quelle dell' altro ninja, starebbero a rivelare particolari che il giovane kusano dovrebbe trovare interessanti, o quanto meno degni di nota. Parla del torneo infatti l'altro ninja, andando senza mezzi termini a sottolineare come Hajime non faccia parte della selezione di ninja di Kusa destinati a combattere. Questo vuol dire che l'altro ha accesso a queste informazioni, oppure che è un ninja di un altro villaggio che, assistendo alla presentazione dei ninja suoi avversari, non l'ha visto tra i concorrenti. <Ognuno è libero di sprecare il proprio tempo. E prendersi a pugni in un' arena non è la mia idea di modo migliore per farlo> tiene un tono di voce un po' acido il ragazzo, senza star troppo a controllarsi i peli sulla lingua. Gli da fastidio la gente che lo giudica, è sempre stato così e lo sarà per sempre. Come se poi l'affermazione successiva dell' altro possa essere utile in qualche modo. In fondo è la parola di uno che l'ha colto alla sprovvista. Vero ne lo ha attaccato ne ha per ora dimostrato di farlo, ma perchè rivolgersi a lui in quel modo? Se voleva scambiare due chiacchiere poteva tranquillamente presentarsi cordialmente come farebbe una qualsiasi persona normale, non in questo modo. E poi ecco la stessa frase che questi giorni ha già sentito dire da un' altra persona, Nahira Inuzuka. Tutta questa gente convinta che al mondo esista gente buona, gente che voglia aiutare gli altri e che voglia rendere il mondo un posto migliore. Ma che droga usano? O almeno è questo che si chiederebbe il ragazzo. Non esiste un posto migliore, esiste solamente una situazione migliore per se stessi. Che poi la si voglia spacciare per "buonismo", bhè, liberi tutti di farlo. <Si certo... Bello che a dire di salvaguardare la vita umana sia una persona che per lavoro la uccide... O non fanno questo i ninja? Hai scelto di fare il medico per sensi di colpa?> Ok... Hem... Sta esagerando, non dovrebbe istigare l'altro in questo modo, però gli da fastidio questo tipo di persone, almeno per lui questo comportamento equivale a mentire a se stessi, cosa che non sopporta. Sente poi la domanda dell' altro, che va a chiedergli il suo nome. Figuriamoci, tutto gli va a dire tranne che quello. Per quanto lo riguarda già normalmente non andrebbe a dare informazioni di se stesso, se non strettamente necessario o obbligato dalla situazione, ad un tipo del genere? In un sogno forse. Ma la cosa che lo mette ancora più in guardia è che quello si presenta come un suo superiore. Di cosa sta parlando? Non l'ha mai visto in vita sua e se fosse un ninja di Kusa, perchè non rivelarlo subito? Per di più non vede nessun segno che possa distinguerlo come tale. < Certo... Sempre perchè lo dici tu vero? Non so neanche chi sei... E dovrei obbedirti> La tensione sale alle stelle quindi. Non sa bene che fare, ha paura di fare una mossa sbagliata o di averla già fatta con il suo comportamento sfrontato. Quindi sa che deve agire, ma anche questo è difficile, perchè qualcosa dentro la testa gli dice chiaramente che questo scontro non lo vincerebbe neanche se avesse 10 vite. Non gli viene in mente molto da fare se non che una cosa. Se non può combattere, tanto vale non essere preso. Non sa la velocità avversaria, ma almeno vorrebbe rendere un senso inutile, tanto lui non vuole attaccare, deve renderlo solo più complicato. Quindi concentrandosi per prepararsi ad eseguire la tecnica, andrebbe per prima cosa a compiere i sigilli. In ordine drago poi topo ed in fine lepre. Quindi, prestando estrema attenzione alla distribuzione omogenea del proprio chakra, andrebbe a dividerlo per ogni tsubo del proprio corpo, esattamente 361 parti, iniziando a farlo fuoriuscire in maniera omogenea, cercando di creare prima una sorta di rivestimento intorno a se stesso di qualche centimetro, poi proverebbe di aumentarne il volume, sempre di più. Cercherebbe di espandere questa area intorno a se stesso, continuando a fare uscire il chakra e restando altamente concentrato sull' omogeneità della cosa. E qui entrerebbe la parte più difficile. Il tempo alla fine è abbastanza caritatevole nei suoi confronti, certo non piove, ma con il cielo così nuvolo la temperatura li intorno non è neanche così tanto calda, forse anche un po' umida e fredda. Come se il proprio chakra fosse una mano che afferra quello che lo circonda andrebbe quindi a catturare tutte le particelle nell' aria, cercando di concentrarsi soprattutto e solamente su quelle dell' idrogeno, le molecole H. Andrebbe ad amalgamarle con il proprio chakra, insieme anche all' ossigeno che lo circonda, cercando di formare un unico strato amalgamato dei tre componenti. Lo scopo sarebbe proprio quello di creare una nebbia, dettata dal suo chakra, condensando proprio l'umidità che lo circonda con esso.Se riuscisse nei suoi intenti Il raggio sarebbe di sei metri, o queste sarebbero le sue intenzioni, abbastanza per permettergli di evitare di essere accerchiato da una qualche altra mossa superiore alla sua.]tentativo [tecnica del velo di nebbia] [chakra 28/30][Tanto fianco sinistro | 6 shuriken a spirale | 6 kunai | i tonico recupero chakra | armatura leggera | guanti ninja | vambracci |schinieri][azione 3/4 tecnica]

20:12 Hajime:
 edit: [chakra 28/40]

Intervengo dopo l'azione di Koichi, la riuscita o meno dipende anche da ciò che fa lui quindi Koichi e poi Fato

20:53 Koichi:
  [Tempio Del Fuoco.] Ancora movimenti, lenti o rapidi che siano, ecco che le catene verrebbe nuovamente mosse da qualcuno, quasi come se ci fosse un marionettista a decretare il suo ruolo, ad imporre le sue condizioni e lasciare che i burattini, i vari Shinobi, scandiscano, come pronosticato, ogni battuta dello spettacolo. Eppure tutto questo, sinceramente... a Koichi non piace. Non gli sembrerebbe giusto seguire delle regole, quelle etiche morali a cui tutti sarebbero sottoposti, come degli automi senza vita. A lui gli piacerebbe vivere tranquillo e tentare di estendere questo desiderio anche in alcune persone, quelle capaci di accogliere tale idea. Il tono utilizzato dall'altro però non sembrerebbe dei migliori, alquanto ostico e dannoso ai propri confronti; supererebbe anche la stessa confidenza, potenzialmente, eppure non sembrerebbe infuriarsi. Almeno non lo mostrerebbe all'esterno. Rimarrebbe con quel volto serio, a fissarlo accuratamente, e con un semplice respiro lento, appena percepibile. Sarà invero la seguente mossa avversa a fulminare il proprio sguardo, aprendo poco più le prorpie palpebre, come se stesse intuendo che presto vi sarà qualcosa di nuovo. Dovrà rimanere a visionare, come semplice spettatore? No, non questa volta. Infatti tenterà di inclinare il proprio baricentro in avanti, dando così esordio a quel movimento discendente. Appena sarà sufficientemente esposto in avanti, tenterà di estendere le proprie gambe, rapidamente, creando così un effetto a molla che possa funzionare come incentivo, per lo spostamento da eseguire. Rapido in quel progetto, scomparendo quasi alla vista altrui, data la differenza che potrebbe scorrere tra i due attuali contendenti. Non potrebbe intuire il Jutsu utilizzato, questo ne sarebbe certo, dato che il primo sigillo composto sarebbe il drago e nessuna tecnica accademica includerebbe quello come aprifila, come inizio di una sequenza. E nella non conoscenza di quanto voglia procreare, andrà, una volta ridotta drasticamente la distanza, a portare le braccia in avanti, intenzionato a procedere d'ingaggio. Ma nessun attacco, nulla di effettivo, ma tentando semplicemente di portare le mani sui polsi maschili, quasi come se volesse interrompere quel ciclo di sigilli. O, se non fosse riuscito in ciò, procedere in quel vago tentativo di scuoterlo, leggermente, sempre se fosse riuscito ad afferrare i polsi, per minare alla concentrazione avversa, fargli perdere tutta l'attenzione che aveva rivolto a quell'impresa. <Se non la smetti...> Esordirebbe, quasi minaccioso dato la serietà in cui verrebbe esplicato quel sussurro. <...potremo creare molta più attenzione di quanto tu possa pensare.> E continuerebbe nell'affermare. <Non ti ho attaccato fino ad ora e non ho intenzione di farlo, ma smetti di aver timore di una sagoma comparsa improvvisamente.> Infastidito quasi non dall'azione del Genin, ma dal come si stia comportando, come un coniglio. <E' inutile che tu ti impegni a pulire quel coprifronte se non sei neanche capace di comportarti da shinobi, affrontando ogni situazione.> Certo, fuggire a volte può essere un'idea geniale, la soluzione, ma non questa volta, non in questo frangente. <Stai offendendo il tuo titolo, Genin.> E le paroli sono dure, forse troppe. Un respiro profondo, quasi a rassegnarsi, indebolendo la presa e facendo un paio di passi indietro, se riuscisse, rimanendo pur sempre attento ad ipotetiche offensive. <Ad ogni modo, il mio nome è Koichi.> Ed essendo anche gentile, continuerebbe: <Chuunin di Kusa.> Si presenterebbe, senza alcun problema: <E se non ti ho notato al torneo, è semplicemente perchè sono uno dei partecipanti.> Se ora collegasse tutti i tasselli, l'altro comprenderà che quella figura potrebbe averla vista lì o sicuramente stata nominata da qualche passante, forse essendo tra i più sfavoriti, rispetto ad elementi sicuramente più noti. <Ora posso conoscere il tuo diavolo di nome, oppure devo chiedere in giro?> Come se la cosa non fosse così distorta, dato che spesso i ninja son costretti a racimolare informazioni; dunque non gli sarà sicuramente complesso, sempre se l'altro si riserverà la possibilità di non rispondergli. Non sembra già un super amicone, ora, Hajime? [Chakra On][Equip.Scheda][1/4 Turno: Spostamento]

Hajime sembra avere più paura di un gatto che viene sorpreso alle spalle da un cetriolo -vedere per credere- e decide di provare a mascherare la propria presenza utilizzando la tecnica che va sotto il nome di Velo di Nebbia. Sicuramente il fattore climatico va dalla sua parte essendoci appunto già una situazione di umidità condensata nell'aria che limita la visibilità e fornisce un tasso di umidità adeguato alla creazione di questa tecnica. Koichi cerca di avvicinarsi, lo fa quanto più velocemente possibile ma nonostante ciò non riesce a sparire dalla vista del suo compaesano che, grazie alle sue capacità percettive, potrà vedere esattamente cosa stia facendo il chunin che subito dopo va ad afferrare i polsi dell'albino ma ciò non è sufficiente a bloccare la creazione di quella tecnica che viene sprigionata pochissimi istanti dopo che il contatto avviene. A questo punto il duo si ritrova immerso in quel banco di nebbia, con il Goryo che tiene per i polsi il Genin al quale spetta la decisione se continuare ad utilizzare e dare forza a quella protezione nebbiosa oppure se lasciare che questa si dissolva [Proseguite pure liberamente, in caso di necessità sarò io a fermarvi]

21:29 Hajime:
 Merda! è l'unica parola che può venire in testa al giovane genin. Merda! Quanto cavolo è veloce il suo avversario? Troppo per lui, o meglio, non ha speranze di vincere una gara in velocità. Infatti quest ultimo riesce ad afferrargli le mani, e questo è un problema estremamente serio. In questo modo la situazione, per quanto possa essere cambiata per entrambi, non è certamente più semplice al giovane genin. Non gli interessano minimamente le parole dell' altro, non ha tempo di starle a soppesare, hanno fatto entrambi la loro mossa e adesso l'adrenalina lo spinge a fare quello che deve per sopravvivere. L'altro potrà anche pensare che un ninja non debba comportarsi così. Buon per lui, quando si ritroverà qualcuno più abile che gli taglierà la testa, bhè, allora Hajime vorrebbe essere li a sussurrargli "Come? Adesso non scappi? Oh bravo... Il tuo villaggio sarà sicuramente orgoglioso di avere un cadavere senza testa in più". Ci aggiungerebbe anche qualche bella parola elegante, un po' di insulti a destra e sinistra insomma, ma per essere educati non li riportiamo, che è meglio come direbbe quattrocchi. La mente elabora velocemente un piano, deve assolutamente liberarsi. Ma come? Anche se c'è la nebbia, l'altro sa esattamente dove si trova, lo sta tenendo. Cosa si aspetterebbe? Sicuramente una reazione. Ma da dove? Gli arti liberi del ragazzo sono le gambe visto che le mani sono bloccate. Quindi per logica dovrebbe tentare un calcio o un pestone per liberarsi. E se quello che dice l'altro è vero, che non vuole attaccarlo, allora avrà fatto le stesse conclusioni del giovane, aspettandosi quindi un attacco del genere, andando a pararlo o rispondendo con un attacco uguale, dalle gambe. Oh no, Hajime non ci sta proprio. Se ha pensato bene proverà a fare l'unica cosa che una persona non crede di aspettarsi, ovvero visto la vicinanza dei due cercherà di tirare una bella testata dritto davanti a se. Non ha bisogno di vedere l'avversario, se lo sta tenendo è per forza li davanti. E così magari questa faccia simpatica potrà vedere se lo usa bene o meno il proprio coprifronte. Quindi urlando di rabbia mentre scatta con il collo in avanti, griderebbe <Me ne sbatto del tuo nome... E offendi tua madre...!> I muscoli tutti tirati, la testa che si piega in avanti come un ariete e la fronte che cerca di impattare con il primo bersaglio che si trova davanti. Tutta la violenza possibile ed immaginabile, con le gambe che prima si piegano leggermente e poi vanno a slanciarsi, lasciandolo andare sulle punte, per spingere in alto aumentando forse la forza dell' impatto. ][Turni attacco 1/2][consumo chakra tecnica attiva 5] [chakra 23/40][Tanto fianco sinistro | 6 shuriken a spirale | 6 kunai | i tonico recupero chakra | armatura leggera | guanti ninja | vambracci |schinieri][azione 3/4 tecnica]

22:11 Koichi:
  [Tempio Del Fuoco.] Il silenzio che andrebbe ad impossessarsi di quel minimo intervallo di tempo, una scansione di respiri che andrebbero a risultare così attivi, con il sangue che pomperebbe attivamente, spingendo il sangue a fluire rapidamente. Seppur abbia avuto la capacità di bloccare gli arti superiori avversi, la tecnica sembrerebbe attivarsi senza alcun problema, senza ostruzione, lasciando che la condizione atmosferica vada a differenziarsi, a mutare così rapidamente, da rendere la situazione drasticamente più... curiosa. Già, divertente. Un lieve piegar degli angoli delle labbra, a mostrare un sorrisetto, apparentemente innocuo, mentre le proprie mani andrebbero ad aprirsi. Repentinamente, ovvio, in quanto sarebbe logico attendersi un potenziale attacco nemico, conscio della posizione del Chuunin. In difficoltà? Si potrebbe ammettere che non sia in una posizione favorevole, non preferendo gli scontri fisici, non eccellendo negli arti marziali. Però non sarebbe stupido, ma detentore di una intelligenza superiore, se solo avesse il minimo scrupolo di attingere ad essa. Gambe che dunque andrebbero contemporaneamente a piegarsi appena, libero da qualsiasi contatto con il Genin, e lasciare che la propria mente vada a costruire mentalmente un grafico, su cui possa basarsi. La propria memoria andrebbe ad essere dunque utilizzata, ricordando perfettamente il luogo prima ancora che potesse essere velato da quella fitta nebbia, opera del potenziale d'egli. Un semplice balzo all'indietro, lasciando contrarre i muscoli delle gambe, distanziandosi doverosamente dall'altrui figura, fin quando non potrà assumere una posizione sufficiente a fuoriuscire dal raggio delle tecnica d'occultamento, tentanto, se gli fosse possibile, di ritornare nuovamente ad una posizione lievemente soprelevata, in qualche costruzione rovinata, come una statua, oppure qualche altra colonna lì presente. <Non immaginavo che potessi essere un potenziale discendente della nebbia.> In effetti, quel modo in cui l'altro ha coinvolto l'elemento Suiton ed abbia permesso una condizione di nebbia volontaria non può essere una coincidenza, ma allineandola facilmente alle famose capacità dei figli di Kiri. E rimarrà attento a visionare perennemente la zona in questione, tentando di individuare la sagoma d'egli e comprendere se abbia reale intenzione di fuggire via, ancora una volta. <Hai intenzione di attirare l'attenzione?> Chiederebbe, con cura, esplicando con un tono leggero, del tutto tranquillo e cosciente della realtà in cui sarebbe immerso. <Uh...> E quell'oltraggio alla propria madre? Mugugnerebbe appena, riflettendoci sopra. Si impegnerebbe quasi, tentando di richiedere tale informazione al magazzino dati all'interno della propria corteccia celebrale. Un'attesa estenuante che terminerebbe semplicemente con un messaggio d'errore, in quanto non avrebbe ricordo alcuno di colei che egli ha menzionato. <Non ho una madre.> Come se fosse la cosa più ovvia, come se lo stesse informando di non averla mai posseduta, come se non fosse frutto dell'amore umano ma una creatura che ha ottenuto la vita improvvisamente, senza una causa efficiente. <Ma forse dovrei giudicare queste parole come un'offesa?> E sembrerebbe quasi rifletterci, andando a sfiorare con le proprie dita il proprio mento, incentivando quell'espressione di concentrazione. <Dai su, ti sei divertito abbastanza...> Terminerebbe alla fine, innalzando appena le spalle per una frazione di secondo. Non curante, momentaneamente. Forse dovrai avere ora timore della tua stessa ombra? [Chakra ON][Equip.Scheda][1/4 Turno: Spostamento Indietro]

22:35 Hajime:
 La testa si sbilancia in avanti, cercando di colpire l'avversario con la lamina di metallo appoggiata sulla fronte per infierire un colpo peggiore di quello che non si possa aspettare. Purtroppo però l'avversario, percependo forse il pericolo o la situazione abbastanza problematica, decide di lasciarlo andare, liberando i suoi arti e scomparendo quindi dal radar del ragazzo, che quindi, non essendo ancora ben capace di gestire la nebbia ed orientarsi, non ha idea di dove si trovi. Si sbilancia leggermente in avanti, perdendo un attimo l'equilibrio per poi recuperarlo qualche passo dopo. Non cerca neanche di alzare lo sguardo, ne di trovare qualcosa come punto di riferimento. La sua tecnica serviva proprio a questo, ad evitare lo scontro e dargli un diversivo. Adesso dovrebbe decidere che fare. Potrebbe voltarsi e scattare per correre via, giusto per vedere chi tra i due possa essere il più veloce, almeno tentare di arrivare alla torretta ambu, li è più che convinto che, non avendo fatto niente, i ninja di Konoha probabilmente interverrebbero a suo vantaggio. Certo, resta il fatto che Hajime è convinto che l'altro sia quello pericoloso, anche se in realtà non ha intenzioni ostili. Sente il suo commento, resta un po' spiazzato da esso. Cosa vuol dire un discendente della nebbia? Non sa molto sul proprio passato, l'unica cosa sicura è che viene da un piccolo villaggio e dai ricordi sbiaditi che ha era sempre umido, nebbioso e così via. A lui piaceva, e piace tutt'ora quel clima. Ma oltre questo, le parole dell' altro sono vuote per lui. Continuerebbe a stare in silenzio, magari l'altro sta solo cercando di identificarne la posizione con la voce. Infatti essa da, almeno in parte, qualche idea sulla posizione dell' altro, anche se da li non può esserne totalmente sicuro. Attirare l'attenzione? Bhè, potrebbe essere una buona idea, anzi ottima. Così i ninja nei paraggi interverrebbero senza alcun dubbio, nel bene e nel male. Andrebbe quindi a tastarsi sia il porta oggetti al fianco che quelli agli arti sinistri del corpo. Una piccola smorfia si forma sul suo volto, non ha niente esclusi kunai e shuriken con cui può far rumore. E questi sinceramente sarebbero meno interessanti della strana nebbia che ha già evocato. No, deve pensare a qualcos' altro. L'altro nel mentre continua a parlare, dando adesso informazioni su se stesso. Perchè? Non ha capito che se non ha una madre, allora avrà avuto una sorella, o un fratello, o un padre? E poi che vuol dire non ha una madre? Anche i genitori di Hajime sono morti, almeno crede, ma non vuol dire che non li abbia avuti e che tollererebbe insulti nei loro riguardi. Per di più crede che stiano giocando? Ma è scemo? Lo sta provocando? Non capisce, o è semplicemente fesso, oppure sta cercando di ottenere qualcosa, ma cosa? Vuole cambiare strategia, ha diverse idee per provare a scomparire, ma alla fine pensa che un approccio del genere sia sbagliato. Deve cercare di colpire l'avversario, non in modo "fisico", ma di sorprenderlo. In fondo quell' altro pensa che stia giocando e scappando no? Quindi si drizzerebbe sul posto, andando a chiudere le gambe, portandone una leggermente più avanti, quella destra, e l'altra perpendicolare al prolungamento del piede destro, qualche centimetro più indietro. Il braccio destro rilassato lungo il corpo, la mano sinistra appoggiata tranquillamente sul tanto che porta al fianco. Rilascerebbe il proprio chakra, andando ad annullare la tecnica del velo di nebbia. Sguardo dritto davanti a se, respiro regolare e lento, deve dimostrarsi più tranquillo possibile per convincere l'altro. Con la nebbia che piano piano va scomparendo andrebbe a dire. <Primo. Sei tu che ti sei avvicinato sospettosamente a me> Prenderebbe una piccola pausa, andando a fissare con lo sguardo l'altro, ponendo le proprie iridi blu verso di esso, farebbe un piccolo sorrisetto beffardo, un piccolo bluff. <Secondo. Non mi interessa se hai o meno una madre>. Non sa se può funzionare uno stratagemma del genere, fingersi qualcos'altro. In fondo lui non ha mai detto all' altro di essere un genin, queste deduzioni l'altro se l'è prese da solo. Non che siano sbagliate, ma ne è convinto? <Terzo. Hai rovinato il mio giro turistico... Quindi no... Non mi sto divertendo... E non ho molta voglia di continuare questa conversazione> Adesso sta tutto nel vedere la reazione dell' altro.[chakra 23/40][Tanto fianco sinistro impugnato nella mano sinistra | 6 shuriken a spirale | 6 kunai | i tonico recupero chakra | armatura leggera | guanti ninja | vambracci |schinieri][azione 3/4 tecnica]

23:01 Koichi:
  [Tempio Del Fuoco.] La propria proiezione, elementare e banale, si tradurrebbe come una mossa essenziale, efficace, portando l'intero corpo umano in una posizione sicura, lontano da quel velo di nebbia, la quale gradualmente sembrerebbe fluire via, scomparendo e divenendo sempre più chiara, dissolvendosi nell'area circostante. Palpebre che andrebbero a spalancarsi appena, notando quella reazione: <Sembra che tu abbia appena finito di fumare.> Ed allargherebbe appena le braccia all'esterno, quasi come se stesse indicando l'immensa quantità di cortina di fumo biancastra lì presente. Divertito, fuori da qualsiasi schema; difficile etichettarlo, quasi una mina vagante che potrebbe esplodere da un momento all'altro, senza alcun avviso. Ma quell'espressione sorpresa andrebbe a fluire, a scomparire lentamente, potendo ora indagare sulla presenza del Genin lì presente. Sarebbe realmente lui? Andrebbe a controllare la sua capigliatura o qualsiasi cosa sia a contatto con egli, come le sue vesti: se fosse una semplice copia accademica non potrebbe subire gli effetti del vento, in quanto clone illusorio, inconsistente. E l'ombra? Altro particolare che gli dovrebbe permettere di capire se dinanzi al proprio cospetto possa ritrovare la stessa persona incontrata prima e non qualcun altro. <In realtà, sei tu che ti sei avvicinato alla zona in cui ero presente.> Gli farebbe constatare, con semplicità, mentre rimarrebbe comunque attento ad altri attacchi, improvvisi. <Il fatto che tu non abbia notato la mia presenza ed è accaduto l'inverso, non può far di me un colpevole.> Clak, classico rumore di un catenaccio appena liberato, come se avesse sbloccato la propria funzione di cattivo da quell'accusa improvvisa, riuscendosi forse a scagionare uno dei tre punti che l'altro offrirà. <L'hai citata.> E sarebbe vero, no? <Ma io non ho una origine, una fonte.> Eh? Cosa diavolo vorrebbe dire, con quella proposizione senza apparentemente senso: <Io sono ed esisto.> Un concetto di esistenza alquanto singolare, come se il suo passato fosse volutamente oscurato, anche se avesse a disposizione la possibilità di ricordare il proprio passato. Una smorfia che andrebbe a delinearsi, come se tutto ciò fosse il risultato del suo lungo pensare, qualcosa che verrebbe emesso come una sorte di scoperta senza precedenti, come avesse sciolto il senso della propria vita con quel semplice algoritmo ritrovato. <Io in realtà volevo solo... > Prenderebbe un'enorme quantità d'ossigeno nei propri polmoni, prima di svuotarlo totalmente, con un sospiro leggermente pesante. <...giocare.> Come se fosse un bambino, come se quello che avrebbe fatto rimarrebbe pur sempre un gioco infantile: chi è che non ha mai giocato a nascondino? Oppure a guardie e ladri? Alla fine non sarebbe un miscuglio di questi due intrattenimenti il risvolto attuale? Strano come il Chuunin possa esser così placato anche in quel momento, in cui potrebbe attendersi di tutto e di più. <Almeno io però mi sono presentato.> Ed una leggera risata si presenterebbe, tralasciando quella provocazione velata. <Ma se non vuoi più giocare con me, allora fa niente.> Non che la cosa possa infastidirlo più di tanto, alla fine: <Ma posso offrirti anche del cibo e...> Lo fisserebbe, con maggior cura, aguzzando appena lo sguardo: <...si sa che dinanzi ad una tavola ben fornita, nessuno può scappare e pensare a cose brutte.> Che strambo individuo, ma purtroppo sarebbe lunatico, folle e seguirebbe una linea di pensiero, senza alcun palese ragionamento logico. Lui, semplicemente Koichi. [Chakra ON][Equip.Scheda]

23:20 Hajime:
 La nebbia piano piano se ne va, dissolvendosi nell' aria come se in realtà non ci fosse mai stata, uno spettacolo di suo affascinante. Così può anche vedere l'altra figura che sembra stia li ad aspettarlo. Il suo finto bluff di sicurezza si basa sul restare calmi e non sembrare un piccolo ragazzo spaventato. Quindi anche se tutti i muscoli fremono, vogliosi di scappare via, anche se una goccia di sudore freddo se ne scende lungo la schiena, anche se il cuore vorrebbe battere a mille ed esplodere nel suo piccolo petto, il ragazzo non tenterà movimenti azzardati, non volendo far capire il suo vero stato attuale. Sente la risposta al suo primo punto, in parte accettabile, in parte no, almeno secondo la mente del giovane. In realtà è convinto che l'altro ha totalmente ragione, lui non dovrebbe mai farsi cogliere impreparato, ma non andrà mai a dirlo, anche perchè questo vorrebbe dare in qualche modo una piccola soddisfazione all' altro. Quindi, dopo qualche secondo, necessario per essere convinto di avere sotto controllo la voce per tenere un tono tranquillo e calmo, andrebbe a rispondere. <Quello che dici è vero. Ma questo posto è sotto il controllo dei ninja di Konoha, per di più siamo nel periodo di una festività. Quindi non vedo il motivo per cui un ninja debba stare nascosto a pensare a qualcosa, soprattutto in un posto del genere.> Ergo, non accetta che l'altro sia uscito dal nulla, come un ladro, anche perchè sono in un ex tempio, neanche ci fosse qualcosa da rubare o altro, per di più vicino ad un posto di controllo proprio del villaggio della foglia. Riguardo la madre è vero, l'ha citata, ma è stato l'altro a provocarlo dicendogli che non è degno di portare il coprifronte che si è sudato. <Hai iniziato tu. Non certo io.> E poi vabbè, questo se ne esce fuori con l'ultima frase che il giovane genin si potesse aspettare, neanche fosse la reincarnazione di una divinità. Cioè... Bho... Resta perplesso. <Bha... Convinto tu... Buon per te> Non vorrebbe dire altro, anche perchè di parole lusinghiere non ne trova. Ed è meglio non offendere l'altro, anche perchè ha già mostrato la sua tecnica, non sa quanto possa tornare utile due volte sullo stesso avversario. L'altro per di più va a dirgli che voleva solo giocare? Bhè... Gli sembra assurdo e... Stupido? Ma che vuol dire voleva solo giocare? Piega lateralmente la testa di lato, scrutando un po' curioso un po' preoccupato l'altra figura, andando a lasciare la presa sull' arma. <Giocare... In un tempio distrutto... Bhè...> Non sa che altro dire, anche perchè gli sembra un discorso totalmente privo di senso. Ma se per l'altro lo ha, non può farci niente, non riesce a capirlo. Figuriamoci se poi si presenta. Pff. Neanche morto! Non è minimamente convinto che l'altro sia una figura di cui ci si possa fidare o amica, perchè dovrebbe dargli informazioni su se stesso? Per di più odia la gente che gli fa la carità, vedendo quell' atto come finto buonismo che serve solo a dimostrare il proprio stato di benessere. Ma questo ovviamente l'altro non può saperlo, non conoscendo la storia del giovane. <No grazie... Non voglio la tua carità... E se sei un ninja di Kusa... Anzi un chunin del mio stesso villaggio... Allora non ci metterai poi così tanto a scoprire il mio nome... O magari stai mentendo> E detto questo proverebbe a voltarsi per andarsene, lasciando l'altro con i suoi giochi e... Bhè... Quello che preferisce. [end]

23:58 Koichi:
  [Tempio Del Fuoco.] Udirebbe le parole del giovane, mentre questo tenterebbe di mantener quanta più calma possibile, in ogni sua frase, in ogni intercalare che andrebbe a scandire. Tenterebbe di trattenersi come meglio possa risultare, eppure non totalmente in quanto farebbe sorgere solo dei distinti dubbi all'interno del Chuunin. Quest'ultimo immobile, senza mutare alcun lineamento facciale, permanendo nel suo tentativo di contemplare la propria cav...ehm si intende un soggetto anomalo, ma che quest'oggi avrebbe comunque incuriosito il giovane. Non controbatterebbe, non obietterebbe in alcun modo, potendo forse comprendere che l'altro si sentirà spaesato dinanzi alle proposizioni che aveva prima annunciato; che forse era un vago tentativo di studiare la reazione avversa dinanzi ad una realtà non così facilmente da interpretare? Come se volesse istruirlo, in modo indiretto, a metterlo pressione, a porlo dinanzi ad uno scoglio e far sì che questo lo affronti: se non sarà lui ad affrontare il pericolo, sarà quest'ultimo ad avvicinarsi, ad investire il povero Genin. Già, decisamente sfortunato ad aver incontrato uno shinobi di tale calibro, con quale potenziale rotella fuori luogo; sarebbe possibilmente questa la descrizione che si sarà fatto sul proprio superiore. <Come desideri.> Un contentino, una voce appena slanciata all'esterno di quelle labbra, non preoccupandosi di notarlo scomparire presto, una volta che quest'ultimo si sia voltato. Vorrebbe forse osservare quel viso maschile nel momento in cui potrà distogliere lo sguardo dalle iridi avverse, incuriosito parecchio dall'espressione di terrore che potrebbe nascere. Ed anche oggi avrebbe eseguito il proprio compito: che stanchezza. <Dovrei mangiare qualcosa però...> Infatti si impegnerà nello spostarsi dopo qualche minuto, per esser sicuro di non intraveder nuovamente la sagoma che avrebbe oramai fossilizzato all'interno della mente. Non sarà difficile, d'altro canto, scoprire l'identità di una personalità così... singolare. [Chakra ON][Equip.Scheda][EXIT]

Si può avere paura di chi non si conosce? Decisamente si!