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con Kouki, Nahira

15:04 Nahira:
  [Prateria della Memoria] Una densa pioggia cade dal cielo bagnando ogni cosa che le capiti a tiro. Molti speravano in un tempo sereno soprattutto in vista del torneo ospitato dalla stessa Konoha ed invece devono accontentarsi dell'acqua e del cielo grigio che accompagna ormai i passi di molti intenti nelle solite attività quotidiane. Un clima che molti detestano soprattutto quando si tratta di allenamenti. Nahira e Skoll non fanno eccezione. Dopo aver presenziato alla cerimonia di inizio evento la Inuzuka ha tentato in tutti i modi di estraniarsi dalle faccende del villaggio cercando di allontanarsi il più possibile per avere dei momenti di pace in cui riflettere. Nella confusione del giorno precedente ha anche intravisto Kouki tra le fila degli shinobi partecipanti constatando che prenderà parte al torneo senza tuttavia conoscere i reali motivi della sua partecipazione. La albina d'altro canto è stata costretta da Furaya a partecipare a tale evento dato che ha ritenuto più che giusto iscriverla senza domandarle il consenso e, anche se Nahira a primo impatto l'ha trovata una azione poco rispettosa, ci ha fatto il callo e ha deciso di fare buon viso a cattivo gioco. Non è interessata tuttavia a primeggiare o mostrarsi, ma solamente seguire il consiglio della Nara di impratichirsi con altri shinobi. Per lei il solo fatto di creare un torneo tra ninja dell'alleanza per aumentare l'affinità tra le varie nazioni è una buffonata. Ci sono modi molto più efficaci come creare missioni internazionali o la semplice cooperazione. In una battaglia razionale come quella creata nei tornei manca l'adrenalina ed il brivido dell'avventura, dettagli importanti non da sottovalutare. E' infatti nelle situazioni difficili che esce il vero carattere. In ogni caso la genin konohana ha camminato insieme a Skoll fino a raggiungere la prateria della memoria, zona difficilmente frequentata da moltissime persone nel quale risiede il monumento dei caduti di Konoha. E' una ex prateria in passato adibita a campo d'addestramento, luogo che Nahira ritiene pieno di significato e nel quale trovare ristoro anche nei momenti più impegnativi e duri. La genin indossa la solita giaccona scarlatta provvista di cappuccio foderato di pelliccia calato sul capo lievemente chino. Dalla pesante stoffa ricadono ai lati del viso ciocche candide di capelli, alcune più fradice di altre. La veste aperta all'altezza del petto lascia intravedere la casacca sottostante abbinata ad un paio di pantaloni neri fasciati alla base provviste di sacche piene di equipaggiamento. Il tutto è completato da un paio di sandali ninja scuri e mezzi guanti con la solita placca metallica sul dorso. Ultimo ma non per importanza è il coprifronte di konoha legato sul braccio destro. La cucciola dal manto nero di ormai ben cinque mesi abbondanti cammina affianco alla compagna Inuzuka mantenendo il passo e con i sensi bene allerta. I passi del duo raggiungono la prima fila di lapidi all'interno del luogo mentre la pioggia continua a battere insistente scandendo il ritmo in quel silenzio quasi agghiacciante. [equip : portakunai fianco destro : 3xkunai - 3xshuriken // portaoggetti fianco sinistro: 3xbombacarta -3xbombaluce- 3xfumogeni - trasmettitore- x3filo di nylon - x3fuuda - tonico coagulante x3 -tonico recupera chakra x3 //]

15:09 Kouki:
  [Prateria - Monumento] Ha camminato parecchio per poter tornare a Konoha, sotto la pioggia, ma ovviamente non le è importato di bagnarsi i vestiti e i capelli. E’ stata una mattinata intensa, ha imparato una nuova tecnica del suo clan, ma in cambio ha ricevuto una pressione psicologica non indifferente, che ha portato il suo animo a smuoversi e dividersi nuovamente. Ha dato forza alla sua voce, sminuendo tutto il lavoro fatto da Raido, ma senza eliminarlo del tutto. Non ha ceduto completamente, ma una buona parte di lei ora vive nel terrore, un terrore molto profondo e freddo. Quelle sue nuove consapevolezze si mischiano a tutti i progressi che ha compiuto in questi giorni, sente ancora nelle orecchie la risata di Otsuki, così simile a quella della sua voce nella testa. Minacciosa. Eppure non può certo andargli contro, farselo nemico, deluderlo… è il suo unico aggancio col clan. Il suo creatore. Dei brividi la scuotono e cerca di portare respiri profondi per potersi calmare, le serve lucidità. Indossa i suoi stessi abiti di sempre, anche se bagnati dalla pioggia. Pantaloni neri e lunghi, stretti alle caviglie da un elastico, dal tessuto morbido per non darle impiccio. Scarpe nere ai piedi e canotta rossa infilata nei pantaloni. Indossa infine il suo giubbino nero corto, che le arriva all’altezza delle ultime costole con le maniche lunghe fino ai gomiti. Il torso e il collo sono avvolti dalle fasciature bianche per nascondere le cicatrici e le bruciature, segni che invece sono più che evidenti sugli avambracci lasciati nudi. Guanti ninja alle mani, di colore nero e a mezze dita, con la classica placca in metallo sul dorso. Ovviamente alla coscia destra ha sempre il porta kunai e shuriken, mentre alla vita il porta oggetti. In entrambi questi strumenti vi è il suo equipaggiamento: sei kunai, sei shuriken, il set da cinque fumogeni, ventotto fukumibari, una manriki-gusari, cinque fuda con sigillati dei tronchetti per la sostituzione, cinque tonici coagulanti più uno speciale e cinque tonici recupero chakra più uno speciale. Ha lasciato Kusa in quel modo, senza passare dalla locanda a prendere il resto. Corporatura sempre minuta, gracile e decisamente sotto peso. Pelle pallida, diafana, che spicca in quella cornice di capelli corvini, lisci e lunghi fino al sedere, tenuti sciolti, mentre la frangia copre appena il copri fronte di Kusa. Occhi gialli e magnetici, ma che ora sono persi in un’espressione turbata e pensierosa. I passi sono lenti mentre si avvia per quella che le pare essere una prateria… l’acqua continua a piovere dal cielo e lei si aggira avvicinandosi a quello che sembra a tutti gli effetti un monumento. Non che sia curiosa in questo momento, ma è l’unico oggetto ad attirare almeno parzialmente la sua attenzione, riuscendo a raggiungerlo infine e fermare il proprio passo davanti al monumento dei caduti. Non fa nient’altro, semplicemente rimane ferma sotto alla poggia, fradicia come un pulcino a fissare, senza realmente osservare, quei nomi scritti nel… marmo? Non sa di che materiale sia fatto quel monumento, e nemmeno ci pensa troppo. Non si avvede di nessun altro per il momento, rimanendo immersa nel suono della pioggia. [Equipaggiamento: guanti ninja – 6 kunai – 6 shuriken – un set da 5 fumogeni – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 fuda con tronchetti – 5 tonici coagulanti – 5 tonici recupero chakra – 1 tonico recupero chakra speciale – 1 tonico coagulante speciale]

15:26 Nahira:
  [Prateria della Memoria] I secondi passano mentre Nahira e la sua compagna rimangono immerse nel rumore dello scroscio di pioggia che continua a calare senza darsi tregua. Attimi in cui tutto si ferma e nel quale persino la mera esistenza ha un salto temporale. Gli occhi della genin sono fissi davanti a se, corrono distrattamente sulle lapidi marmoree tentando di leggerne le iscrizioni , ma senza impegnarsi davvero. In tutta quella concentrazione è un verso di Skoll ad attirare lo sguardo di Nahira che si distoglie dai suoi pensieri volgendo il busto verso la canide che sembra volerla chiamare. La canide volge il muso verso di lei per poi avvicinarsi e morderle un lembo della giacca arretrando appena con insistenza. Un gesto deciso che la ragazza interpreta quasi subito. <Uhm?> Interrogativa e pensierosa. Skoll molla la presa solamente per arretrare di nuovo attendendo il passo della sua padrona corrucciata. La Inuzuka ancora scossa da quel comportamento insolito decide di dare infine di dare ascolto all'animale che insiste nel procedere verso una direzione ben precisa abbaiando ogni qual volta l'altra non le dia retta o torni a farsi gli affari propri. Pochi secondi dopo è Nahira infatti a desistere incuriosita di ciò che l'altra vuole mostrarle con così tanta insistenza. Il busto si volterebbe per poi chinarsi allungando una mano verso Skoll che si lascia accarezzare con una espressione giocosa avendo compreso che asseconderà il suo consiglio. <Va bene, ho capito.> aggiunge poi rialzandosi per muovere i passi in avanti svoltando l'angolo sotto la stretta guida di Skoll che sembra sapere dove portarla. Un tragitto breve pochè gli occhi nel guardarsi attorno si inchiodano su una figura a qualche metro di distanza mentre le leve inferiori arrestano l'incedere per poi bloccarsi all'istante. Skoll non sembra farsi troppi problemi nel rivedere Kouki infatti se potesse si avvicinerebbe fino a sedersi ai suoi piedi come la primissima volta a Kusa lanciando qualche occhiata alla Inuzuka per poi tornare a fissare la giovane corvina dal basso della sua posizione fino verso l'alto. Nahira invece, ancora sorpresa nel vedere la kusana, strabuzzerebbe un attimo gli occhi sistemandosi nervosamente il cappuccio scarlatto ormai fradicio sul capo con un gesto nervoso della mano destra. <Kouki.> tenterebbe di richiamare infine la sua attenzione con un tono quasi titubante seppur cordiale mentre un lieve sorriso inizia ad apparire sulla sua bocca. Spera che l'altra si possa accorgere della sua presenza. Non sa come agire data l'ultima volta che si sono viste, tuttavia ha promesso a Raido di fare il possibile nell'eventualità di un incontro. Doveva immaginare che fosse a Konoha data la sua iscrizione al torneo. Quell'incontro successivo, neppure così lontano, pare sia infine giunto. [equip : portakunai fianco destro : 3xkunai - 3xshuriken // portaoggetti fianco sinistro: 3xbombacarta -3xbombaluce- 3xfumogeni - trasmettitore- x3filo di nylon - x3fuuda - tonico coagulante x3 -tonico recupera chakra x3 //]

15:43 Kouki:
  [Prateria - Monumento] Non sta prestando attenzione a quello che la circonda, quasi completamente devastata da quell’incontro con Otsuki. Gli occhi vacui vagano per quella lapide, senza soffermarsi su alcun nome, lasciando che la propria mente scivoli in quel suo oblio profondo che da tanti giorni non stava andando a visitare. Una creatura, un’oggetto. Quel torneo ha iniziato ad essere per lei qualcosa di molto più che una semplice rappresentazione, non vuole perdere, non deve perdere. Non ha alcuna intenzione di essere eliminata, come si fa con gli scarti, o di subire una qualche punizione. Un altro brivido, complici le gocce di pioggia, ma poi qualcosa alla fine attira la sua attenzione. Un movimento proveniente dal basso e un tocco contro i suoi piedi. La sua mente viene scossa e lentamente lo sguardo viene portato verso il basso, là dove dovrebbe essere presente Skoll, la cucciola di Nahira. Sussulta, un battito viene perso e il cuore le sale in gola. E’ spaventata, ma non dall’animale, più per il fatto che se c’è lei, allora c’è anche Nahira… e se c’è anche l’albina allora dovrebbe pensare il più in fretta possibile a cosa dirle. Il busto si chinerebbe leggermente verso la cucciola, iniziando ad allungare titubante una manina verso il muso dell’animale… ma si ferma, si blocca. Lo sguardo è fisso su di lei e la mano trema appena. Vorrebbe lasciarsi andare, come quel giorno con Raido, ma ora non è più sicura di poterselo permettere. Dopo tutto è qualcosa che spetta alle persone no? E lei non è una persona. Il labbro inferiore viene trattenuto tra i denti… eppure di emozioni lei ne sta provando e fanno molto male. Infine ecco giungere alle sue orecchie il suo nome, Nahira che richiama la sua attenzione e il cuore inizia a battere veloce nel petto. Si raddrizza quindi, senza toccare la canide, per poi voltarsi verso di lei, puntando i suoi occhi sull’albina. Lo sguardo sorpreso, si evince la paura nella sua difficoltà di non sapere cosa fare o dire. <Nahira.> si limita a sussurrare verso di lei il suo stesso nome, la voce pare un sibilo, ma non è piatta e priva di emozioni, anzi pare tremolare leggermente. Sarà arrabbiata con lei? Eppure non sembra da quel sorriso che le vede formarsi sulle sue labbra. <Mmh…> mugugna, compie qualche passo verso di lei, ma poi si ferma mentre sopraggiunge l’imbarazzo e la ragazzina inizierebbe a guardarsi intorno, come spaesata. Si potrà davvero permettere tutto questo? <Ti ho vista alla presentazione del torneo.> questa è la prima cosa che le passa in mente di dirle, e nel momento in cui la pronuncia si rende anche conto di quanto sciocca possa sembrare nell’iniziare un discorso in questo modo. Si morde il labbro inferiore, cerca di ricordare come si comporta solitamente con Raido che le sembra un modo giusto, ma allo stesso tempo teme sia sbagliato secondo la sua natura di creazione, oggetto. Eppure bofonchia qualcosa, borbotta senza guardarla e alla fine sembra trovare una sorta di forza che le permette di tornare a fissare Nahira negli occhi e pronunciare finalmente dell’altro. <Come… come stai?> sembra abbia compiuto un’immensa fatica. Rimane immobile, rigida. [Equipaggiamento: guanti ninja – 6 kunai – 6 shuriken – un set da 5 fumogeni – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 fuda con tronchetti – 5 tonici coagulanti – 5 tonici recupero chakra – 1 tonico recupero chakra speciale – 1 tonico coagulante speciale]

16:03 Nahira:
  [Prateria della Memoria] Come al solito Skoll sembra capire molto più di chiunque altro cosa stia capitando in zona ed infatti la canide porta la sua compagna umana dritta verso l'allieva prediletta di Raido lasciando infine che le due si scrutino. Nahira, dal canto suo, è sorpresa dal fatto di vedere Kouki nei paraggi anche se al torneo non aveva preso un abbaglio e doveva immaginarsi la sua presenza, come quella di tanti altri, all'interno di Konoha. Eppure lei non è tanti altri ma una persona in particolare. Dopo il primo impatto iniziale Nahira sembra sciogliersi lievemente notando qualcosa di diverso negli atteggiamenti della Yakushi. Sarà forse la titubanza e i gesti che trasudano qualcosa di diverso a farla sorridere con più forza. Percepisce qualcosa muoversi nell'animo della ragazza. Una nota diversa rispetto alla primissima kouki che ha potuto conoscere, l'altra di certo non si sarebbe avvicinata tanto e quell'atto normale come domandare qualcosa di personale è reso speciale proprio dall'importanza che ha nel ragionamento della albina che si trova ad affrontare una situazione nuova. <Ti ho visto anche io.> risponde lei sorridente , cordiale nel tono e nei gesti avvicinandosi alla sua figura fino a porsi ad almeno un metro da lei. I manifesti citavano i loro nomi, chiunque avrebbe potuto notarli , ma è felice che l'abbia vista anche se si domanda il motivo della sua partecipazione all'evento anche se qualche ipotesi se l'è fatta. L'attenzione della albina continua ad essere fissa sulla ragazzina e le parole sono cordiali e tranquille. Anche Skoll si prende tempo per osservare la kunoichi zampettando intorno a loro. <Le cose procedono lente.> sospira abbassando il capo per poi rialzarlo lentamente. <Alcuni problemi ma nulla che non si possa risolvere> Non la vuole ammorbare con la storia di suo padre che per ora è uno dei maggiori problemi costanti nella sua vita. Tuttavia vorrebbe concentrarsi su di lei dato che l'ultima volta che si sono viste è scappata via senza aggiungere nulla e le uniche cose che ha saputo le sono state raccontate da Raido. La osserva con il solito sorriso genuino. E' contenta di vederla e si dispiace per come sono andate le cose l'ultima volta. <Tu invece come stai? Pronta per il torneo?> Tenta di rompere il ghiaccio con quella domanda sperando che Kouki possa rispondere con altrettanta sincerità. [equip : portakunai fianco destro : 3xkunai - 3xshuriken // portaoggetti fianco sinistro: 3xbombacarta -3xbombaluce- 3xfumogeni - trasmettitore- x3filo di nylon - x3fuuda - tonico coagulante x3 -tonico recupera chakra x3 //]

16:18 Kouki:
  [Prateria - Monumento] Si può dire che quell’incontro la renda sia felice che preoccupata, oltre che a sentire una buona dose di frustrazione… perché non riesce a lasciarsi andare completamente? Perché deve avere nella mente le parole di quell’uomo, oltre che la voce nella testa? Vorrebbe, ma forse non può, non le è permesso. Per questo sta male? Perché dovrebbe semplicemente essere un oggetto e andando contro la propria natura prova dolore. Eppure di recente, con Raido, non stava più provando dolore. Confusione totale nella sua testa, mentre desidera però mostrarsi a Nahira nonostante tutto. Attende così un qualche tipo di risposta da parte dell’albina che infatti non tarda ad arrivare… una prima frase che risponde a quella considerazione della corvina ritenuta da sé stessa sciocca. Si sono viste al torneo, ottimo… e ora? Come può proseguire? Decide di rimanere in silenzio, in ascolto delle sue successive parole che vanno più o meno a spiegare come si sente l’albina. Ancora una volta, però, non sa come procedere, eppure si sforza, si guarda intorno, osserva Skoll e poi torna con lo sguardo sulla ragazza che nel frattempo si avvicina. Si ferma a circa un metro da lei, e la ragazzina non può che sentirsi un poco sollevata nel notare quel sorriso sincera sul volto dell’altra. Significa quindi che non ha rovinato nulla con il loro ultimo incontro. Ricorda le parole del sensei riguardo a loro due e va a chiedersi ora se davvero lei sarebbe in grado di fare una cosa così importante come portare la pace. Dopo tutto ce lo si aspetterebbe da una persona sorridente come Nahira, non di certo da una come la corvina. Si incupisce leggermente a quelle parole, provando ad abbozzare qualche suono. <Mi dispiace. Ho problemi anche io.> un sussurro verso l’altra, mentre borbotta quelle poche parole con fare titubante. Che sia il suo modo per dire che la capisce? Insomma, per cercare qualcosa in comune fra le due. Hanno entrambe dei problemi, ed è qualcosa che può accumunarle, no? Non ne sembra molto convinta anche lei, ma per fortuna Nahira va a porle un’ultima domanda. La quale riporta in lei l’ansia e la paura. <Ecco sto male. Prima stavo meglio, stavo andando bene, ma ora non più.> è completamente sincera, dopo tutto non vede perché dovrebbe mentire. Lo sguardo viene abbassato lievemente, cercando la figura della canide, mentre va a mordersi il labbro inferiore. <Sono pronta. Devo essere pronta, non ho più molta scelta. Voglio mettermi alla prova, capire i miei punti deboli, dimostrare di essere forte.> si interrompe, una piccola pausa mentre torna sovrappensiero. <Volevo… al momento invece voglio solo vincere, ad ogni conto. Devo vincere.> parla a bassa voce, mentre lo sguardo torna ad incupirsi… sta di nuovo scivolando, ed è abbastanza convinta che star commettendo lo stesso errore dell’ultima volta. Deve trovare alla svelta una domanda da farle, un qualcosa che possa non far morire lì il discorso, ma alla fine si limita a rigirare la domanda posta dall’albina. <E tu? Sei pronta? Speri di vincere?> domande che potrebbero sembrare sciocche, ma che vengono portate con una certa velocità nella voce, indice di nervosismo. [Equipaggiamento: guanti ninja – 6 kunai – 6 shuriken – un set da 5 fumogeni – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 fuda con tronchetti – 5 tonici coagulanti – 5 tonici recupero chakra – 1 tonico recupero chakra speciale – 1 tonico coagulante speciale]

16:38 Nahira:
  [Prateria della Memoria] Continua ad osservare la ragazza che sembra molto più limpida via via che le parole scorrono rompendo il rumore ritmico della pioggia che continua a calare. Tuttavia sotto quella limpidezza rinata sembra esserci ancora una grande increspatura scura. Sotto la superficie placida la tempesta infuria ancora. Una immagine suggestiva nella mente della Inuzuka che inizia a comprendere qualcosa dell'animo della ragazza mano a mano che questa va ad esprimersi. Le iridi cerulee sono fisse sul suo viso e non tardano a notare la titubanza di quei gesti. <Cosa ti fa male?> le domanda infine tentando di capire qualcosa da quei toni enigmatici che rivelano poco o niente della sua reale situazione. Dunque l'albina si sofferma sulle considerazioni del torneo da parte dell'altra capendo infine cosa l'abbia spinta ad iscriversi e quindi giungere fino a Konoha. Si prende una pausa soppesando ogni pensiero dell'altra scorrendo gli occhi sulla canide ormai al suo fianco per poi volgere l'ennesimo sguardo sincero a Kouki. <Vincere non è tutto in eventi come questo.> le spiega lei tentando spiegarsi al meglio delle sue possibilità. Vuole trasmetterle qualcosa che esula dalle sue opinioni personali. Probabilmente il consiglio verrà ascoltato, ma anche se così non fosse Nahira non ha dubbi che lei possa seguire il suo sentiero scegliendo la strada più giusta per se. <Una persona mi ha detto che è necessario porsi dei limiti e superarli per diventare forti.> Fa una piccola pausa nella quale le iridi cerulee puntano dirette verso gli occhi gialli della kusana. <Solo così puoi trovare te stessa> Suggerisce quel pensieri appresi nel tempo. Suggerimenti sentiti da Raido e da Furaya dopo di lui. <Ad un torneo conta partecipare e sapere di aver fatto del proprio meglio.> Allarga meglio quel sorriso confidando che possa comprendere le sue parole. Detto ciò è la sua volta di rispondere alla fatidica domanda in questione. <In realtà mi hanno costretto a partecipare,ma non miro a gloria e onore e nemmeno a vincere > ammette lei spostando lievemente il capo per poter fissare il cielo sopra di se quasi a voler rendere testimoni i ninja del passato di quella sua scelta. Furaya del resto ha fatto ciò che riteneva giusto e prima di giudicare l'albina prova sempre a guardare le cose da un'altra prospettiva. Ha dato una chance a quella sua scelta confidando nel giudizio della Consigliera e non solo del suo. <spero solamente di poter imparare qualcosa di nuovo.> continua quella sua confessione con una leggera ansia in corpo. Dopo quella piccola parentesi nella quale la Inuzuka si estranea per pochi secondi lo sguardo torna a cadere sull'interlocutrice e l'espressione cala quella maschera tesa per lasciar posto al lieve sorriso di sempre. <Ho visto che non saremo nello stesso girone eliminatorio. Speravo di vederti in azione, sai?> una frecciatina amichevole che l'altra potrà facilmente cogliere grazie al tono giocoso della Inuzuka. [equip : portakunai fianco destro : 3xkunai - 3xshuriken // portaoggetti fianco sinistro: 3xbombacarta -3xbombaluce- 3xfumogeni - trasmettitore- x3filo di nylon - x3fuuda - tonico coagulante x3 -tonico recupera chakra x3 //]

16:54 Kouki:
  [Prateria - Monumento] Ha come la netta sensazione di stare sbagliando qualcosa, eppure non ha idea di cosa. Corruga la fronte, cerca di trovare qualcosa che dia spessore alle sue espressione e al suo tono. Si sente pianta, si sente scivolare nonostante quelle emozioni negative che ha in corpo. Questa volta però non vuole scappare da lei come l’ultima volta. A quella sua prima domanda la ragazzina va a posare il suo sguardo dritto negli occhi dell’altra… espressione che si fa confusa e poi nuovamente distante. <E’ difficile dire cosa mi fa male. È complicato.> non risponde quindi alla sua domanda, limitandosi a riflettere su quanto le è stato chiesto. Cosa potrebbe mai dirle? Prova a trovare le parole, per poi tentare nuovamente. <Quello che provo fa male, come sempre. Ma giorni fa non era così, mi stavo abituando. Ora sono di nuovo confusa.> espressione che si fa frustrata, non sente ardere nulla dentro di sé, eppure dovrebbe. L’albina è sincera, sembra davvero felice e gentile, ma l’altra non riesce ad emularla e quindi ascolta quello che le viene detto. Il pensiero di Nahira riguardo al torneo è molto chiaro, il suo punto di vista è comprensibile, dato che in parte ricorda anche quello della ragazzina corvina. <Lo so.> afferma, con un tono leggermente più freddo ora, non distoglie lo sguardo da lei. <Ma devo vincere comunque.> buffo, prima lo avrebbe pensato solo per dimostrare agli altri di essere la migliore e far mangiare loro la polvere, ora lo pensa per una mera sopravvivenza personale. <Non ho intenzione di perdere ed userò qualsiasi mezzo.> sincera nel suo dire, mentre non fa che ripetere le parole di Otsuki. Deve vincere e basta, lei non deve essere un fallimento. In seguito tace, ascoltando le parole dell’altra che in un certo senso la tranquillizzano. <Quindi non ti interessa vincere.> commenta, corrugando la fronte… vede una qualche chance per sé quindi. Si perde in seguito, ascoltando quella sua ultima affermazione, quella frecciatina giocosa che solitamente le avrebbe strappato un sorriso di sfida, ma che al momento suscita in lei un’espressione vacua puntata sull’albina. Lascerebbe passare qualche istante, prima di rendersi conto che forse deve dire qualcosa in risposta. <Oh… be, se tu vinci il tuo girone e io il mio, forse potremmo scontrarci. Ma comunque sei vuoi solo vedermi in azione forse potrai farlo quando toccherà al mio girone.> è piuttosto ragionata nel suo dire, forse non cogliendo del tutto il fare giocoso dell’altra nonostante lo abbia percepito. Altro momento di silenzio frustrante per la piccola, fino a quando non si lascia andare a un sospiro quasi esasperato. <Scusa, non sono brava in queste cose. Forse non lo sarò mai.> commenta infine, come una sorta di liberazione, scrollandosi di dosso quella sensazione di inadeguatezza che si sente. <Tu e Raido date ottimi consigli, ma forse non so se fanno per me, non lo so.> ed ecco che tenta di spigarsi, riuscendo solo a dimostrare solo una piccola parte della sua confusione. Corruga la fronte, facendo fatica a seguirsi da sola. [Equipaggiamento: guanti ninja – 6 kunai – 6 shuriken – un set da 5 fumogeni – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 fuda con tronchetti – 5 tonici coagulanti – 5 tonici recupero chakra – 1 tonico recupero chakra speciale – 1 tonico coagulante speciale]

17:09 Nahira:
 Forse la corvina non se ne rende conto ma è molto più vicina a se stessa di quel che pensa e senza accorgersene sta proprio esprimendo i suoi veri pensieri, ciò che preme proprio a Nahira che la ascolta senza nascondere il suo interesse per quelle risposte. <Non è importante cosa pensiamo io e Raido ma cosa decidi tu di fare per te stessa.> commenta lei ben sapendo di stare parlando con l'allieva prediletta del maestro di spada che più di una volta ha aiutato anche lei. Il silenzio prende piede un solo secondo nel quale Nahira, incrociando lo sguardo della canide di fianco a lei, si abbassa istintivamente per donarle una carezza sul capo ricevendo uno sbuffo giocoso di risposta da Skoll che per tutto il tempo ha ascoltato silenziosa la discussione. Poco dopo gli occhi tornano a fissare la corvina che , in tutto quel pensare, non si è effettivamente accorta di aver già preso una decisione per se stessa. Le parole successive rompono la quiete di quella giornata di pioggia tentando di arrivare dritte al punto. <Se questo torneo ti dona la libertà e l'espressione che cerchi allora spero tu possa vincere Kouki> le sorride, contenta che abbia mostrato almeno un poco di se stessa. Un pezzetto di puzzle che lentamente va a ricollegarsi con i pochi altri già raccolti. <In realtà speravo un giorno di poter fare qualche missione con te e Raido.> propone la cosa li su due piedi tornando a fissare quelle nuvole grigie e bagnandosi con la pioggia che nonostante il cappuccio continua a scendere calandole sul viso. Sorride tentando di nascondere l'imbarazzo del momento per un desiderio che all'altra potrà sembrare sciocco e forse banale. Una cosa irrazionale che però lo stesso sensei ha comunicato alla Inuzuka giorni prima. <E questa è la vera follia, non il non essere bravi a fare qualcosa.> continua a rispondere mentre gli occhi lentamente calano di nuovo sulla figura della Yakushi trovando nuovo peso sul suo sguardo. E' sincera ed il suo tono tenta nuovamente di esserle vicino sebbene abbia paura in cuor suo che scappi un'altra volta. <Fin quando sarai te stessa allora non devi avere paura del giudizio di altri.> Le parole escono fluide e sicure dalla bocca della Inuzuka che , detto questo pensiero, rimane sorridente a guardare la ragazza. [equip : portakunai fianco destro : 3xkunai - 3xshuriken // portaoggetti fianco sinistro: 3xbombacarta -3xbombaluce- 3xfumogeni - trasmettitore- x3filo di nylon - x3fuuda - tonico coagulante x3 -tonico recupera chakra x3 //]

17:27 Kouki:
  [Prateria - Monumento] Continua ad ascoltare le parole dell’albina, la quale continua ad essere cortese con lei, quindi magari in un qualche modo non sta sbagliando. Va comunque a scuotere la testa a quelle sue prime parole, non riuscendo a trovare un punto di accordo fra i suoi pensieri. <Non credo di poterlo fare.> pronuncia infine, abbassando il proprio sguardo verso Skoll e rimanendo silente a seguirla con gli occhi gialli. <Probabilmente ho sbagliato fin dall’inizio e forse state sbagliato anche tu e Raido. Io sto cercando di trovare me stessa, ma magari non devo farlo.> non riesce a farsi capire dall’albina perché lei stessa non riesce ad esprimere in modo chiaro quello che sente, il suo concetto. Quindi decide di fare qualcosa che probabilmente non si sarebbe mai sognata di fare in quel momento. Va ad alzare le braccia verso Nahira, mostrandole le numerose cicatrici e segni di bruciature che le ricoprono gli avambracci come tante serpi velenose. L’espressione si fa assente, ma il tono fuori esce comunque dalle sue pallide labbra, sicuro e sincero, in un sibilo. <Non posso essere me stessa e devo vincere il torneo perché se no se ne aggiungeranno altre.> ammette infine riguardo alle cicatrici, mentre il cuore perde un battito e la paura torna a farla da padrona. <Ce le ho su tutto il corpo.> un’altra piccola pausa mentre le braccia vengono riportate ai propri fianchi. <Così come non posso essere una persona, non posso pensare di avere emozioni. Devo essere brava in tutto, la più brava. Non è del giudizio altrui che ho paura.> conclude il suo dire mentre sul viso torna quel terrore atavico provato stamattina, gli occhi si sgranano, si ammutolisce serrando le labbra. Ha bisogno di sentirsi sicura, la voce nella sua testa torna a farsi sentire, maledicendola per aver detto troppo. Eppure la corvina ha voluto rendersi più comprensibile all’albina, per evitare fraintendimenti. Si pente subito di quella scelta, compiendo un passo indietro, un minimo passo. <Sei… credo che tu sia una brava persona. Ma io non sono così, non posso esserlo.> si trova spaesata, la testa le gira e lei continua a parlare anche se non dovrebbe. <Scusa, dimentica.> cerca di rimediare all’errore di essersi lasciata andare con l’albina, il viso viene stravolto da un’espressione confusa e spaventata, dolorante per la voce che urla nella sua testa, furiosa. Ma non c’è Raido a lottare insieme a lei ora, e non sa se l’albina abbia voglia di farlo, non vuole trascinarla in questa sua completa confusione per farle del male, non vuole e non avrebbe dovuto dirle nulla. Il panico che si fa strada in maniera sempre più prepotente. <Non dirlo a Raido.> si lascia sfuggire un sussurro, mentre le manca il fiato, una sorta di preghiera verso Nahira e ora inizia ad agitarsi. <Non dovevo venire qui, non dovevo dirti niente. Dimentica, non dirlo a nessuno!> esclama, la voce si alza e la ragazzina farebbe uno scatto in avanti con le gambe, per poi tentare di afferrare le braccia dell’altra con le sue manine. Una semplice presa dettata da quella strana paura di aver osato troppo. Confusa, impaurita, la testa le gira e tuffa i suoi occhi gialli e spalancati in quelli dell’albina. [Equipaggiamento: guanti ninja – 6 kunai – 6 shuriken – un set da 5 fumogeni – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 fuda con tronchetti – 5 tonici coagulanti – 5 tonici recupero chakra – 1 tonico recupero chakra speciale – 1 tonico coagulante speciale]

17:49 Nahira:
 Tenta di capire l'altra anche se quel muro sembra invalicabile tanto quanto le parole ermetiche che usa nonostante la Inuzuka inizi a comprendere molto di più rispetto alle prime volte. Gli occhi cerulei sono ancora fissi sulla kunoichi mentre una leggera ansia sembra pervaderle il corpo. Un boato che esplode via via che la discussione corre in avanti mostrando la vera essenza che si nasconde oltre la superficie. Gli occhi cerulei si ritrovano a fissare le innumerevoli cicatrici che l'altra le mostra e per un attimo rimane senza parole. Vorrebbe aiutarla ma non ha idea di come fare per dimostrarglielo sebbene comprenda la sua frustrazione , ma ancora non abbia cosa sia la radice di tutto il malessere. <Come mai dici che se ne aggiungeranno?> Vorrebbe capire di più ma non sa se l'altra glielo permetterà. Sospira lievemente ascoltando le parole successive senza però distogliere lo sguardo sincero dall'altra. Ha compreso che le sue parole sono risultate un buco nell'acqua anche se ha tentato di farle comprendere qualcosa. Dunque una domanda si fa spazio tra quelle labbra socchiuse e l'espressione interrogativa. <Come mai ti imponi così tante cose?> Ancora non riesce a capire il nesso tra tutte quelle parole, ci deve essere sicuramente qualcosa che le sfugge. Qualcosa che è il capo di una matassa molto ingarbugliata e difficile da districare. <Non hai bisogno di nasconderti.> le sussurra queste parole tentando di frenare il misto di emozioni che iniziano ad affiorare dall'animo di Kouki che visibilmente sembra stare male come la prima volta in cui si sono parlate. Una sola frase le esce d'impeto viaggiando tranquilla fino alle orecchie dell'altra. Una frase che racchiude più delle singole parole. Nahira si ricorda bene ciò che le ha detto il maestro di spada giorni prima, sta provando a mantenere quella promessa fatta con animo sincero. <Non sei sola, lo sai? C'è Raido> Inizia a dire sentendo le parole di lei farsi più agitate e confuse. Impeto e guizzi di emotività che riempiono gli istanti nascondendo anche il rumore della pioggia. In quell'istante si sente afferrare le braccia, ma non oppone resistenza e quel gesto non viene nemmeno fermato da Skoll che generalmente sarebbe accorsa verso la padrona. Ma l'animale sa ciò che vuole sapere così come Nahira che si limita a ricambiare lo sguardo dell'altra tentando di dimostrarle la sua presenza. Non è ancora andata via e probabilmente lo farà solo se lei ne avrà voglia. <E poi ci sono anche io con te> sussurrerebbe sincera. Nello stesso istante in cui quelle parole verrebbero pronunciate Nahira tenterebbe in quella presa di Kouki di abbassare il braccio destro e quindi scostare il palmo fino a raggiungere una delle due mani della ragazza per poi per sfiorare il braccio dell'altra con una carezza lineare. Un gesto lieve su quelle cicatrici che lei sembra tanto odiare. Un modo di parlare con l'anima dove le parole non raggiungono la giusta intensità. Se ci fosse riuscita allora un lieve sorriso si dipingerebbe più forte su quel viso dall'espressione genuina.[equip : portakunai fianco destro : 3xkunai - 3xshuriken // portaoggetti fianco sinistro: 3xbombacarta -3xbombaluce- 3xfumogeni - trasmettitore- x3filo di nylon - x3fuuda - tonico coagulante x3 -tonico recupera chakra x3 //]

14:09 Kouki:
  [Prateria - Monumento] Stupida. Talmente presa da quel suo essere confusa e sconvolta nel profondo, che non si è resa conto di aver detto troppo di sé. Aveva bisogno di elaborare, parlare e lo ha fatto nel momento meno opportuno. È decisamente troppo da parte sua e non avrebbe dovuto, avrebbe fatto meglio a mantenere il suo solito silenzio e distacco per evitare una cosa simile. Lo sapeva che non era in grado di sostenere un qualsiasi tipo di rapporto sociale. Tutto si mischia nella propria mente e poi sente le parole dell’albina, la sente pronunciare quella domanda e la corvina istintivamente andrebbe a dischiudere le labbra per risponderle, ma il suono le muore in gola. <Lui…> non pronuncia altro, non riesce ad esprimersi, non fin quando sentirà di avere così tanti blocchi che le impediscono di reagire in maniera sana ed equilibrata, non fin quando si sentirà dilaniata in due in quel modo. <… lo farà.> conclude quell’accenno di frase con un sussurro che ha qualcosa di disperato, mentre tenta in ogni modo di recuperare quella fredda maschera che però ormai già giace per terra in frantumi. Scuote la testa, lentamente e i capelli seguono quel movimento, ricadendole in avanti a coprirle leggermente il viso. Testolina che si lascia cadere verso il basso, come se fosse esausta. <Non me li impongo io.> risponde a quell’affermazione di Nahira che le pare così tanto sbagliata. È tutto stato impostato già, da lui, lei non può cambiare nulla, era solamente tutto un’illusione dopo tutto. <Credevo di poter essere qualcuno, ma probabilmente non lo sono.> sussurra, lieve, un sibilo mentre prende consapevolezza di sé, mentre i pensieri la riportano a come lo scienziato abbia distrutto quel suo serpente con tanta semplici. Così come dà la vita, la può riprendere. Un oggetto. Ascolta ancora le sue parole, tenendo sempre lo sguardo verso il basso, sentendola mentre la rassicura della presenza di Raido. La corvina non si smuove, dischiude le labbra solo per sussurrare con occhi lontani. <Raido ha la sua vita, è una persona, ha una famiglia… è così diverso dalla mia natura.> parole che non sembrano avere un senso logico e che si bloccano non appena avverte la delicata carezza della ragazza sul proprio braccio, mentre percorre delicata quelle cicatrici che le fanno così tanto male. Osserva quella mano, la scruta ed ascolta quelle ultime parole. Sono parole che la riempiono di qualcosa, che vanno a colmare quella sensazione di vuoto e freddo che sente dentro di sé… ma quel discorso vale anche per l’albina purtroppo. Scuote la testa, ma non si scosta dal tocco dell’albina che nonostante tutto le fa piacere. Quel contatto lo vuole, anche se dentro di sé sa che non dovrebbe volerlo. < Ma alla fine io sono sola. In una stanza che non è nemmeno mia, senza casa. Alla fine sono solo io coi miei pensieri che mi tengono sveglia la notte. > forse dovrebbe lasciare quella locanda per andare a vivere nel luogo più è adatto a lei, in quel dojo con quello scienziato, unica vera famiglia che ha alla fine. Scuote appena la testa, nuovamente, rimanendo comunque immobile sotto il tocco dell’albina, come se stesse discutendo con la propria mente, seguendo un discorso e un filo logico che forse è chiaro solo a lei. Forse, perché probabilmente nella sua testa c’è solo confusione mentre tenta di elaborare tutto quello di cui ha preso consapevolezza la mattina appena trascorsa. [Equipaggiamento: guanti ninja – 6 kunai – 6 shuriken – un set da 5 fumogeni – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 fuda con tronchetti – 5 tonici coagulanti – 5 tonici recupero chakra – 1 tonico recupero chakra speciale – 1 tonico coagulante speciale]

14:32 Nahira:
 Se da una parte non riesce ancora a comprendere appieno le parole appena sentite dall'altra invece i gesti che nota le fanno capire molto di più. La vede confusa e stanca, insicura. Ciò che può fare è proprio starle vicino proprio come ha intenzione di fare sebbene abbia sempre paura di varcare il confine dello spazio privato. Non ha ancora ben chiari i motivi che la portano a farsi male, ma intuisce che siano dettati da una forza che va oltre la sua comprensione. La corvina sembra stare male perciò lei si limita a non fare ulteriori domande ma limitarsi al leggero gesto di quella carezza che vorrebbe solo confortarla mentre un sorriso affiora nuovamente e gli occhi puntano il suo viso. <Ti sbagli. Tu puoi essere chi vuoi davvero> il tono è leggero e tenta di rassicurarla sebbene sia difficile in questi momenti così difficili e di massima tensione. Spera che l'altra possa ascoltare. Dunque sospira provando a strappare via quell'ansia che inizia a farsi maggiore mano a mano che i pensieri si fanno parole. <Ascolta> Le iridi sono focalizzate su di lei e sicuramente anche se il capo è calato lei potrà sentire il suono di quel tono che si sforza a restare tranquillo sebbene trattenga in se una vena di timore. <So che posso sembrare la peggior compagna di sentiero e sicuramente non sono all'altezza del tuo sensei Raido...forse lui è più bravo a sostenerti in questi momenti> Fa una piccola pausa nella quale persino lei prende fiato tentando di imporsi un minimo di coraggio. Ipotizza che sia lui a prendersi cura di lei a Kusa dato che sembra veramente sola. Nahira del resto non è da meno, ma pare che le due agiscano in modo diverso rispetto alla solitudine dell'anima. Non ha infatti mai avuto legami che la portassero a dire cose del genere e non sa nemmeno se Kouki possa accettare la sincera amicizia che le sta offrendo. <Ma io ci sono.> rimabisce il concetto. Parole che aveva sussurrato prima e che forse non sono state sentite. <Posso starti vicino se me ne dai occasione.> Ed in parte è quello che sta già facendo silenziosamente. Il punto è che vorrebbe farla sentire meno sola anche se sa che tutto parte da lei e ciò la preoccupa. Sebbene la albina abbia fatto una seconda promessa a Raido non ha idea di come agirà Kouki nè se potrà accettare la sua presenza nonostante i gesti della genin rivelino un possibile bisogno di averla accanto. Vorrebbe che si fidasse di lei anche se può solo attendere. Esternati i suoi pensieri abbassa lo sguardo che si rabbuia lievemente andando a posarsi verso il terreno attendendo una risposta mentre Skoll si avvicina alla kusana guardandola dal basso verso l'alto con i suoi occhi blu. Guaisce in un lungo suono quasi melodioso che dura mezzo secondo. Forse non sarà comprensibile ma anche la lupa vorrebbe esserci per lei e cerca di dimostrarlo sebbene non sia dotata di parola come la padroncina umana. Si è affezionata dopo tutto e si sa che gli animali sono creature particolari. [equip : portakunai fianco destro : 3xkunai - 3xshuriken // portaoggetti fianco sinistro: 3xbombacarta -3xbombaluce- 3xfumogeni - trasmettitore- x3filo di nylon - x3fuuda - tonico coagulante x3 -tonico recupera chakra x3 - veleno stordente su ogni lama //]

14:54 Kouki:
  [Prateria - Monumento] Rimane in silenzio, sballottata da una parte all’altra del proprio animo, mentre i pensieri e i dubbi si accavallano fra loro donandole quella sensazione di confusione che pare tranquillizzarsi appena solo con il tocco dell’altra sul suo braccio. Un tocco che non le fa male ed è per questo che non si scosta. Ascolta le sue prime parole sull’essere ciò che si vuole, e per quanto il tono dell’altra sia così leggero e sincero, la corvina non può che rimanere convinta della sua idea, nonostante comprenda. <Lo capisco. Sono parole che comprendo e mi sono state dette.> ma tutto sta nel capire se sia realmente possibile per lei o meno, se se lo può davvero permettere. <La libertà di scelta però appartiene alle persone, e io non sono sicura di essere una persona.> esprime finalmente in maniera chiara e limpida uno dei suoi tanti dubbi. Un dubbio e una consapevolezza che le sono state date proprio questa mattina, un qualcosa che è reale e veritiero, ma che allo stesso tempo lei fatica ad accettare. <I sentimenti sono per le persone, non per gli oggetti.> sussurra a bassa voce, quasi in maniera impercettibile, mentre gli occhi si abbassando ad osservare le proprie braccia e quella mano amica dell’albina. Percepisce la presenza dell’altra, percepisce la sua sincerità, la vicinanza, la dolcezza. Parla, si paragona a Raido e quindi si prende una piccola pausa, ed è in quella pausa che la ragazzina andrebbe a parlare. <Il sensei sta cercando di aiutarmi, abbiamo avuto modo di parlare una volta e in quella volta mi ha aiutata. Ma non so più se io posso accettare quell’aiuto, per quanto mi abbia fatto stare bene…> i suoi pensieri sono ancora molto acerbi, e ha decisamente bisogno di tempo per elaborare le informazioni e prendere delle decisioni in merito. Per ora sono solo dubbi e domande, sono solo -se- e -ma- , non sono certo conferme. <Io non me ne intendo, ma non penso che tu sia pessima.> infine ascolta quelle sue ultime parole. Ribadisce che lei c’è, è presente, disposta a starle vicino, ma ovviamente è la corvina che glie lo deve permettere. Qui tace, non sapendo proprio cosa rispondere, sentendosi sia felice che spaventata. <Stare vicino a me non è bello.> ammette infine, riuscendo finalmente a confessarle un’altra sua piccola paura che la spinge ad allontanare l’albina anche se magari vorrebbe lasciarsi andare. <Ho paura di farti male.> occhi che ora vengono alzati e portati a fissare il viso dell’altra. C’è sincerità nelle sue parole, nel suo tono non vi è dubbio su questa sua ultima frase, c’è sicurezza, presa di coscienza. Perché può bastare solo un attimo alla sua voce per prendere il sopravvento, e se per puro caso la crisi dovesse essere violenta, rischia davvero di poterla ferire non solo emotivamente, ma anche fisicamente. Lo sa, ne è consapevole. <Come l’ultima volta.> si, quel giorno alle colline, in cui è dovuta scappare ed è ancora convinta di aver rovinato molto con quel suo gesto. [Equipaggiamento: guanti ninja – 6 kunai – 6 shuriken – un set da 5 fumogeni – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 fuda con tronchetti – 5 tonici coagulanti – 5 tonici recupero chakra – 1 tonico recupero chakra speciale – 1 tonico coagulante speciale]

15:10 Nahira:
 Lascia il tempo alla ragazza di pensare mentre, lentamente, alza lo sguardo fino a tornare a posare gli occhi sul viso della corvina. <Posso mostrarti un po per volta alcune cose.> prova a dire notando la difficoltà con cui l'altra ha ancora a che fare. Più che le parole è infatti conscia che serva anche una buona dose di dimostrazione e come disse anche Raido ci vuole pazienza. Ma Nahira lo aveva capito fin dall'inizio e non si tira indietro. E' conscia che se l'altra avesse voluto a quest'ora sarebbe stata mandata via a calci se non la volesse tra i piedi. Questa situazione di stallo non le preclude di sorridere soffermandosi soprattutto sulle parole enigmaticche appena sentite. <Quando sei un oggetto difficilmente provi emozioni.> commenta lei puntualizzando la differenza tra automa e persona e Kouki decisamente sta provando emozioni seppur tenti di nascondere se stessa, cosa che non da fastidio alla Inuzuka. C'è un tempo per ogni cosa. Non è difficile notare alcuni gesti e dettagli nell'altra. La corvina infatti potrebbe iniziare a comprendere qualcosa e quanto in realtà sia umana e non un essere statico privo di sensazioni nel sentire quelle parole. La parte razionale di Nahira prende il sopravvento mentre il sorriso continua a brillare su quel volto sempre solare. <Il solo fatto di aver deciso di lasciarti accarezzare dalla mia mano determina una libertà scelta.> continua a sorridere mostrandole quando in realtà sia così simile a lei. Il suo tono non è aspro ma tranquillo, quasi sussurrato. Sta tentando di mostrarle la verità che vede lei attraverso i suoi occhi cerulei. Dunque alla successiva frase Nahira non può che allargare meglio quel sorriso che incurva maggiormente le labbra arricciandole. Non ha paura di nulla dal momento che ha lati nascosti persino lei a partire dal suo essere anbu. <Sono pronta a prendermi questo rischio. Ho la pellaccia dura.> risponde ironica annuendo lieve per poi focalizzare l'attenzione sulla canide ai piedi di Kouki. <E poi c'è anche Skoll con me. Non permetterà che avvenga.> puntualizza infine mantenendo sempre il contatto precedente e tentando di infondere nuova energia alla ragazza che le si stanzia di fronte. [equip : portakunai fianco destro : 3xkunai - 3xshuriken // portaoggetti fianco sinistro: 3xbombacarta -3xbombaluce- 3xfumogeni - trasmettitore- x3filo di nylon - x3fuuda - tonico coagulante x3 -tonico recupera chakra x3 - veleno stordente su ogni lama //]

15:26 Kouki:
  [Prateria - Monumento] È molto, molto diversa dal solito ora. Sta esprimendo tutte le sue paura, è sincera, prova emozioni anche se non sa come esternarle al meglio, ma con le sue parole sembra proprio essere un’altra persona. Con quella sua paura di far del male all’albina, sta dimostrando di preoccuparsi per lei, concezione totalmente estranea alla solita Yakushi. Nahira sta forse riuscendo ad intravedere la vera natura della corvina, natura che è estranea anche a lei stessa. Scorci che si aprono in quei suoi muri, attraverso i quali l’albina può vedere. Infatti è proprio Nahira che ora va a parlarle cercando di far comprendere alla Yakushi quello che sta vedendo in lei. Parole che non fanno altro che rendere la sua espressione stupita, gli occhi si allargano leggermente, sempre puntati sul viso dell’altra. Sta provando emozioni, ma è proprio quello che non dovrebbe fare… ma questo va a rafforzare quella piccola sicurezza che aveva e che andava a cozzare contro le parole dello scienziato. Prova emozioni, quindi questo la porta a non essere un oggetto. <Eppure so… quanto è rischioso per me provare emozioni…> sibila con un filo di voce, ben sapendo che potrebbe incorrere a punizioni, ma questo la porta ad un nuovo livello si comprensione. È l’altro che la vuole come oggetto, che l’ha plasmata come tale, ciò non vuol dire che lei lo sia per davvero. Possono sembrare cose semplici e scontate, ma non per la ragazzina che sembra rendersene conto solo ora, con le parole di Nahira. In silenzio, l’espressione si corruga, si fa pensierosa, mentre continua ad ascoltare le parole sincere dell’altra. La sua mano, la sua carezza ed infine quel prendersi carico di ogni rischio. La ragazzina la osserva, alterna lo sguardo fra lei e la cucciola, tornando infine sulla figura dell’umana. È sorpresa, stupita, ancora confusa anche se man mano il dubbio sembra farsi sempre più debole nei suoi occhi. Le torna ora alla mentre quella sua decisione presa parlando col sensei, quella sua decisione di recitare. Lo scienziato le serve, e per quanto le faccia paura, lei deve solo fingere di essere come lui vuole. Ma una volta appurato questo il grande problema rimane pur sempre il torneo. Un suo fallimento equivale a delle punizioni, e lei non può fallire… e se mai le toccherà affrontare Nahira, per lei sarebbero grossi problemi. Per questo i sentimenti si rivelerebbero un gran impiccio. Certo, tutto si potrebbe risolvere nell’accettare la punizione per evitare di essere fredda e crudele durante il torneo. Sospira, chiude gli occhi, molte decisioni devono essere ancora prese, eppure sembra che stia ritrovando un proprio equilibrio. Annuisce, accennando un piccolo sorriso, uno di quei suoi rari e sinceri sorrisi, in parte sembra sollevata. <Ho capito, Nahira. Mi ero dimenticata quello che dovevo fare, ma ora me lo hai ricordato. Hai ragione.> sia lei che Raido non stanno sbagliando, non sono loro in errore, non è lei in errore. Dischiude appena le labbra per poter aggiungere altro, ma ecco che una fitta lancinante si farebbe sentire nella sua testa. Un urlo infuriato della sua voce, parole cariche di veleno che vengono rivolte verso sé stessa e le procurando un dolore più che fisico. Questo porta la ragazzina a chiudere di colpo gli occhi, dolorante, mentre la mano destra andrebbe a sollevarsi per portarsi sul proprio cuoio capelluto. Stringe i capelli con forza, serrando le labbra mentre si lascerebbe sfuggire un piccolo gemito di dolore. [Equipaggiamento: guanti ninja – 6 kunai – 6 shuriken – un set da 5 fumogeni – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 fuda con tronchetti – 5 tonici coagulanti – 5 tonici recupero chakra – 1 tonico recupero chakra speciale – 1 tonico coagulante speciale]

15:50 Nahira:
 E' presa dai dubbi ma sa che in cuor suo ha fatto del suo meglio per stare accanto a Kouki e farle capire la realtà delle cose oltre ai suoi pensieri. Una verità nascosta che infine sembra percepire nuovamente anche la genin che si trova di fronte a lei mentre l'espressione va via via schiarendosi affrontando le frasi appena sentite. Gli occhi chiari sono ancora puntati sul suo viso. <Lo so che è difficile, ma andrà tutto meglio vedrai> Difficile a dirsi come al solito, ma forse potrà essere d'aiuto perchè non ha paura delle conseguenze. Provare emozioni è uno dei dettagli della vita e chiunque dovrebbe avere la possibilità di immergersi in esse. La albina non può non accorgersi del sorriso che infine si distende sul viso della corvina. Uno di quelli che raramente si è trovata ad osservare e che rallegrano anche lei. Un incanto che però poco dopo finisce dato che qualcosa sembra nuovamente turbare l'animo della ragazza. Skoll lancia un lieve suono nervoso mentre Nahira osserva la scena corrucciandosi sorpresa e spaventata nel percepire il malessere dell'altra. Di colpo quel gesto ora osservato dalle sue iridi le sembra simile a tante altre volte in cui Kouki si era ritrovata agonizzante e con lo stesso timbro agonizzante nel volto e nella voce. Si ricorda delle reazioni avvenute nel loro primo incontro dopo averle parlato ed anche della volta in cui ha tentato di stabilizzare le sue crisi durante la festa di carnevale. Ma la albina di certo non sa questo dolore da cosa è causato, sa solo che prova dolore nel vederla soffrire e escogita il suo semplice piano sperando che come le scorse volte tutto funzioni. I pensieri durano circa mezzo secondo mentre è l'arto, dapprima trannenuto dalla kusana ed ora libero, ad avanzare provando a poggiare una mano nell'esatto punto in cui Kouki si preme il palmo sul capo. Un tocco lieveche potrebbe aiutare l'altra nel momento del bisogno. La voce infine tenta di farsi spazio. Una specie di "non sei sola" silenzioso e senza pretese. Nahira tenta di calmare se stessa e l'altra , non è per nulla intenzionata a farla agitare più del dovuto. <Ehi è tutto okei. Tranquilla.> quelle parole potrebbero tranquillamente essere udite dall'altra a poca distanza, che ora sarebbe ravvicinata se il contatto della mano dell'Inuzuka fosse andato a buon fine. Nahira e' visibilmente preoccupata e la sua espressione non può nascondere tale sentimento mentre sorvola la figura dell'altra tentando di rassicurarla come meglio le è possibile. Anche Skoll sembra visibilmente scossa e, seppure abbiano già visto tali reazioni, non si sono ancora abituate del tutto a quella situazione.[equip : portakunai fianco destro : 3xkunai - 3xshuriken // portaoggetti fianco sinistro: 3xbombacarta -3xbombaluce- 3xfumogeni - trasmettitore- x3filo di nylon - x3fuuda - tonico coagulante x3 -tonico recupera chakra x3 - veleno stordente su ogni lama //]

16:10 Kouki:
  [Prateria - Monumento] Le parole dell’altra la stanno aiutando e non poco, sembrano avere poco effetto all’inizio, ma poi man mano la corvina elabora e comprende. Ora più di prima si sente sollevata e rassicurata da quelle poche e semplici parole che vogliono solo confortarla, tranquillizzarla. Andrà tutto per il meglio. Sono davvero semplici parole, che ha sentito anche dal sensei e ciò non può che dare maggior forze alle parole dell’albina, ovvero che non è sola e che entrambi sono lì, le stanno accanto e non hanno paura dei rischi. Un po’ della sua paura sembra scemare, ma ovviamente non ha ancora fatto i conti con lei, la voce. Quella sua voce nella testa che è solo frutto della sua fantasia, ma in qualcosa che esiste dentro di lei, un meccanismo di difesa, una seconda Kouki con un nome ben diverso. Lei è l’oggetto, quella che è stata plasmata, quello che ha dovuto creare la ragazzina per difendersi. E quella voce non sopporta quando ci si distacca dal proprio dovere, quella voce odia queste situazioni, quella voce probabilmente vorrebbe solo prendere il sopravvento per eliminare i propri ostacoli. E l’unico ostacolo per lei al momento è l’albina. Tuttavia la ragazzina sembra stia nuovamente lottando contro quel suo essere interiore, la mano portata alla testa, le dita strette, fino a farsi male, sui capelli. Le nocche bianche, l’espressione dolorante e affaticata, la frustrazione di non potersi mai liberare della voce. Tutto è molto lontano da lei, scivola lentamente dentro la propria mente, isolandosi in una stana buia. Tuttavia il gesto di Nahira ha l’effetto desiderato probabilmente. Un calmante per la propria testa, come se quel semplice gesto avesse messo a tacere in un solo istante quella voce, aiutando la ragazzina a prevalere. La mano sulla propria testa si rilassa al contatto di quella dell’albina, gli occhi si dischiudono come se fosse tornata alla realtà… tutto tace nella propria mente, il dolore si affievolisce fino a scompare lentamente a quelle parole. <E’ andata via.> mormora riguardo alla voce, un suo modo per farle sapere che ora va meglio. <E’ a posto ora.> decisamente sollevata, ma estremamente stanca, una stanchezza che prende la propria mente e il corpo, rendendola parecchio spossata. Viso che ora si rivolge nuovamente verso l’albina, lineamenti che appaiono più infantili e meno duri e sofferenti. [Equipaggiamento: guanti ninja – 6 kunai – 6 shuriken – un set da 5 fumogeni – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 fuda con tronchetti – 5 tonici coagulanti – 5 tonici recupero chakra – 1 tonico recupero chakra speciale – 1 tonico coagulante speciale]

16:34 Nahira:
 Si sta lentamente abituando a quelle situazioni particolari che ormai sono diventate l'ordine del giorno. Non comprende ancora molto di tutto quanto, ma già il fatto che possa aiutare Kouki la rallegra e non poco. Gli occhi cerulei sono fissi sul suo viso mentre la mano, accolta nel suo gesto sul capo della ragazza, sembra aver procurato l'effetto desiderato. Il braccio dunque tornerebbe al suo posto lungo il fianco mentre Skoll, dalla sua posizione seduta, si prodiga per scodinzolare allegramente notando il cambiamento. La smorfia di dolore sul viso di Kouki infatti si distende così come quel male che dapprima sembrava scuoterla. La albina stessa si ritrova molto più sollevata nel vederla più calma anche se molto stanca e spossata, forse anche per via del viaggio. Kusa e Konoha del resto non sono così vicine. <Meno male.> Tira un lieve sospiro di sollievo allargando nuovamente uno dei suoi sorrisi genuini. <Sai, ci fai preoccupare> un tono ironico quasi per allontanare lo stress ed i pensieri bui. Non si aspettano di certo di strappare un sorriso a Kouki ma il fatto che abbia comunicato che sta bene porta felicità al duo Inuzuka. Dunque una idea balena nella testa di Nahira che volge lo sguardo verso la direzione in cui si stanzia la città lanciando un mezzo cenno del capo alla kusana. Il tempo pare reggere una passeggiata tranquilla per cui, anche per non rimanere in un luogo lugubre come quello che calpestano ora, la genin pensa bene di proporre qualcosa di particolare. Lenta e sorridente nel suo modulare la voce ecco che le parole riempiono nuovamente il vuoto scacciando ogni male. <Ci sono luoghi incantevoli a Konoha...> inizia a dire quindi frapponendo una lieve pausa tra la frase precedente e quella successiva. Una certa suspence per una domanda diretta e sincera. <Vuoi vedere qualche posto particolare? Skoll ci aprirà la strada.> propone all'altra sperando che possa almeno annuire. Un giretto nel quale spera di iniziare a fare amicizia con la genin, d'altronde non può negare che le stia simpatica e voglia passare del tempo con lei. Se Kouki accettasse di incamminarsi verso il villaggio con le Inuzuka allora Nahira la porterebbe in giro per Konoha facendole da guida per la città in un viaggio tranquillo tra una chiacchiera ed un sorriso. (END)

16:43 Kouki:
  [Prateria - Monumento] Ora è tutto tranquillo, anche se non è finito nulla per sempre… quella voce rimarrà dentro di lei per sempre e dovrò lottare per tutta la vita probabilmente contro di lei. Certo una cosa ora le è sicura, che non è sola in quella battaglia… prima il sensei e poi Nahira, entrambi la stanno aiutando a comprendere sé stessa e le emozioni, anche se avrà ancora molta strada da fare per riuscire ad essere finalmente sé stessa. Come era successo anche con Raido, anche ora la ragazzina pare essersi calmata, pervasa da quel senso di spossatezza. Si sente comunque sollevata, una piccola gioia che cresce dentro di lei. L’albina sempre rincuorata nel dire quelle sue prime parole, e la corvina punta nuovamente lo sguardo sia su di lei che sulla cucciola. Lo sguardo si corruga, forse non cogliendo quell’ironia e di fatti andrebbe a scusarsi semplicemente con un cenno del capo. Insomma, qualche concetto sarò ancora da delineare bene, ma almeno per il momento la Yakushi sembra aver ritrovato una sorta di equilibrio e questo è ciò che importa ora. Sguardo che nuovamente si abbassa magnetico andando ad osservare la canide, tentando nuovamente di allungare una mano verso il suo muso… quel gesto che aveva provato a fare non appena l’aveva vista, ma ora si sente più sicura nel poterlo fare. Cercherebbe quindi di posare semplicemente la manina destra sul capo della cucciola e basta, non una carezza ma un semplice tocco sia delicato che titubante, sentirebbe dentro di sé un brivido che la porterebbe però a sentirsi felice. Come se non accarezzasse un animale da molto mesi e be… l’ultimo animaletto non ha fatto una bella fine. Un lieve tocco e poi scosterebbe la mano tornando ad ascoltare il dire dell’altra con un accenno di curiosità. <Oh… si.> un altro sorriso si affaccia timidamente sulle sue labbra, impacciato forse, ma ha intenzione di seguire la ragazza e il suo cane per quella che sarà una passeggiata. Piacevole probabilmente, nella quale lei cercherà di capire come relazionarsi al meglio, accompagnata da quel suo essere impacciata. [END][Equipaggiamento: guanti ninja – 6 kunai – 6 shuriken – un set da 5 fumogeni – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 fuda con tronchetti – 5 tonici coagulanti – 5 tonici recupero chakra – 1 tonico recupero chakra speciale – 1 tonico coagulante speciale]

Nahira e Kouki si incontrano alla prateria della memoria quasi casualmente grazie all'intervento di Skoll. Dopo attimi di sorpresa si ritrovano a parlare. Nahira resta vicino a Kouki tentando di mostrarle alcune verità che per fortuna sembrano placare l'altra dall'andare sulla strada sbagliata e perdersi nuovamente. Le offre anche la sua silenziosa amicizia. Il destino provvederà nel delineare il seguito...

ps : Grazie Kouki, come al solito :)