Giocata del 08/03/2017 dalle 15:18 alle 17:58 nella chat "Luogo Sconosciuto"
Attendere fato♥
In quel di Kusagakure, sotto terra, distante, nascosta dagli occhi altrui ed esterni, vi è la Base Anbu. Non è ben conosciuta l'ubicazione, anzi soltanto gli Anbu sono a conoscenza di dove essa sia. In tal contesto, neppure Zashiki Mado e Shitsui Fukano dovrebbero sapere dove sia, tuttavia vi si trovano già all'interno. Sono precisamente nell'Ufficio di Raflo. Seduti entrambi su una sedia, LEGATI alla stessa e semi-addormentati. Hanno una benda sugli occhi, per la precisione, entrambi. Sostano a circa due metri di distanza l'uno dall'altro, sulle rispettive sedie. Raflo - alta sì e no un metro e settanta - con l'equipaggiamento e vestiario anbu addosso, si presenta con una maschera Anbu classica, bianca con striature verdi. < Ehy, bamboccioni. > Mandritta che sbatte con irruenza sulla guancia sinistra di Shitsui e mano mancina che sbatte allo stesso modo sulla guancia destra di Zashiki. < Svegliatevi. > E sfila le bende dagli occhi altrui, tramite distensione delle dita e dei rispettivi arti, così da ritrarli successivamente e permettere loro di vedere. < Sapete perché siete qui? > Ovviamente no, ma Raflo.. ama giocare coi prigionieri. Sostanzialmente, i due sono stati prelevati dalle loro abitazioni o ovunque si trovassero, affinché si trovassero adesso a confrontarsi con il Generale Anbu in PERSONA. [Ambient]
[Base Anbu] La testa gira, i rumori suonano confusi nella sua testa, gli occhi bendati e gli arti intorpiditi. I sensi non paiono voler collaborare, ma il cervello inizia a svegliarsi, lentamente, cercando almeno di metabolizzare i rumori percepiti dalle orecchie e rielaborarli in suoni logici. Parole? La voce di una donna rimbomba nel cervello. Un suono lungo, quasi buffo, che usa una serie i consonanti labiali. < Cos... > Cerca almeno di parlare, ma la lingua si blocca sulla 's' interrompendo così il suo dire sino a quando due poderosi schiaffi non arrivano a scuoterlo vigorosamente. La benda scivola via dai suoi occhi che possono finalmente inquadrare nel campo visivo una figura, mascherata e sfocata. La voce proviene da dietro quella maschera, cupa. Prende del tempo per metterla a fuoco per poi cambiare totalmente espressione una volta che le braccia cercherebbero di muoversi naturalmente in posizione di guardia, se solo non fossero legate strette ad una sedia. Continua a cercare di tirar via il braccio destro, rischiando solamente di farsi male. Gira dunque di scatto il volto per vedere la figura, altrettanto legata, di Zashiki, non riconoscendolo sul momento, per poi tornare su quella mascherata < Chi...chi sei? > Ancora intontito dalla droga che avranno usato per sedarlo e condurlo in quel posto. La domanda dell'altra è forse la prima cosa sensata che riesce a percepire dalla donna. Scuote velocemente il capo, rispondendo all'altra, mentre digrigna i denti e delle vene appaiono al lato del collo. Dove si trova? Cosa vogliono da lui? Avrà a che vedere con il suo legame Seiun? Sa bene che agitarsi non servirà a nulla, ma non può fare a meno che aspettarsi il peggio da quella situazione. Che belle le giornate movimentate vero? Si, più o meno. Diciamo che il giovane Zashiki ultimamente è piuttosto impegnato, tra la Yakuza, il locale e l'avvento del torneo ninja si sta occupando di molte cose, eppure a quanto pare la sua presenza è stata richiesta anche altrove. Più precisamente nella sede centrare degli Anbu di Kusa. Perché è li? Chissà, magari tra un po' potrà saperlo. Per ora si fa un bel pisolino, già che ha sonno di suo, mettici che lo hanno bendato, una situazione perfetta per schiacciare un sonnellino. Ma tornando alla radice della questione, è stato prelevato mentre era intento a recarsi al lavoro, dei tipi strani, gli anbu. Ora è li, seduto, legato, come se non potesse andare peggio. Il giovane indossa degli abiti eleganti, un completo nero, gessato e un gilet grigio. I capelli viola sono lasciati liberi quest'oggi, mossi e le mani sempre riparate dai guanti di pelle nera. Tutto tranquillo sino a quando qualcosa, la mano del capo, non lo colpisce sulla guancia <umm> un bel risveglio traumatico. Ci vuole un po' per capire dove è, le palpebre verrebbero sbattute rapidamente <Umh, chi sei?> domanda serioso. Anche quest'oggi è normale, per quanto normale possa essere <Dove siamo?> tante domande di routine. Lo sguardo si muove attorno, rapido in cerca di dettagli, particolari. Potrebbe dunque notare Shitsui, un volto noto ma non così conosciuto. Come si svilupperà la cosa? Per ora resta calmo, per quanto possibile, non ha senso agitarsi, lo sa bene visto che ama torturare o interrogare gli altri. Del resto ha un forte senso sadico non troppo represso dentro di se. E Raflo resta lì, in piedi. Maschera sul volto, braccia calate a ridosso d'entrambi i fianchi. Schiena diritta, gambe divaricate. Il collo ruota verso Shitsui e Zashiki, alternando lo sguardo tra i due. < Uhm.. > Borbotta, non troppo convinta né soddisfatta delle domande ricevute. < E' comprensibile voi non sappiate, il ché mi fa capire che i miei Anbu.. > E di per sé, è già una risposta alle loro dovute e normalissime domande. < ..fanno bene il loro lavoro e rispettano la nostra regola primordiale. > Ossia quella di mantenere il segreto sulle reali identità, su tutto ciò che concerne essere Anbu. < Avete davanti a voi, il Generale Raflo. Generale Anbu. > Nello specifico. < E vi trovate entrambi nella Base Anbu segreta, dove noi Forze Speciali lavoriamo e viviamo. > Teoricamente, ma non è dato ora capire e sapere più di quanto appena detto. La donna, seppur la voce sia mascherata dal distorsore vocale, è facilmente comprensibile. Piega le braccia sotto l'addome, coperto dalla pettorina con il simbolo della Corporazione sul pettorale sinistro. Inoltre, dietro le proprie spalle, v'è lo stesso simbolo grandezza parete, con un tavolo in acciaio a far la sua sporca figura in una camera praticamente bianca con qualche libreria a ridosso delle pareti. Vuote, tra l'altro, se non per delle scartoffie. Un Ufficio allo sbando. Dovreste vedere la Stanza delle Torture. Quella è la vera tana di Raflo, altroché! < Se siete qui, dovreste capire la motivazione. Cosa avete fatto per meritarvi questo trattamento? > Sogghigna, poiché il suo è un mero modo per metterli alla prova! [Ambient]
[Base Anbu] Cerca di regolare il proprio respiro e la tensione di quella situazione respirando profondamente col naso. E' agitato, indubbiamente, ma non spaventato. Vuole delle risposte, le domande affollano la sua testa e ha bisogno di capire per ritornare freddo e calmo come suo solito. Gira il capo nuovamente verso Zashiki, che pare essersi ripreso, ma a differenza del moro sembra quasi a suo agio. Stringe le palpebre mettendo a fuoco il profilo dell'altro. Quel volto spigoloso, la figura alta ed elegante già vista. Ricollega quel viso, decisamente poco raccomandabile, ad una rosa. Un rosa? Perché mai? Ma le parole della mascherata distolgono presto l'attenzione da Zashiki, sopratutto quei "Miei Anbu". Volta di scatto il volto, quasi automaticamente, in risposta a quelle parole, mentre i respiri si fanno sempre più lunghi e distesi, distesa come l'espressione sulla faccia del ragazzo, che ascolta ora tutta la spiegazione. Un generale Anbu è lì davanti a lui. Non ha mai conosciuto un superiore di un tale grado < Generale Raflo > Esclama a gran voce, abbassando il capo mentre i capelli corvini ricadono sul suo viso. < E' un piacere conoscerla! > Il tono è genuinamente ossequioso e rispettoso. Ligio al dovere e alle istituzioni com'è, non può non essere questa una reazione spontanea nonostante la situazione in cui si trova. La spiegazione risponde in parte alle domande della coppia di 'prigionieri' ma ecco che una domanda lo spiazza. Non è propenso alla criminalità e negli ultimi tempi tutti i suoi pensieri si sono concentrati sull'allenamento intenso, sul legame con i compagni e sulle missioni. Specialmente in queste ultime ha sempre cercato di dare il meglio, portandole a termine con successo insieme alla squadra Hitsuno. E allora qual è il motivo di quel trattamento. Ancora col capo chino continua < Qualsiasi sia il motivo, credo sia incontestabile, Generale. > Alza il volto solo ora, il viso rilassato e tranquillo, quasi inespressivo, attendendo il dire dell'altra, accettando con dedizione il suo fato, qualunque esso sia, finché questo è nelle mani dei suoi superiori. Piano piano, attimo dopo attimo, inizia a ricostruire la situazione <Tsk> schiocca la lingua sul palato, ma nonostante questo resta seduto, composto e tranquillo, per ora. Ascolta quello che la donna ha da dire, nel mentre lo sguardo intravede quella che pare essere una sala delle torture, lo sguardo si assottiglia, al Doku piace questo elemento. Ma di certo non dalla parte sbagliata, la sua. Lo sguardo si sposta di nuovo sulla mascherata figura <Ah ora capisco, gli anbu> socchiude appena gli occhi, per qualche istante. Non teme di rispondere al generale. Ha roba da nascondere il giovane Genin? A pacchi, ne ha veramente tanta, però dovrebbe essere discretamente abituato nel farlo. Cercherebbe quindi di mantenere un filo di voce stabile e parlerebbe in maniera disinvolta, fredda cercando di non far trapelare alcuna emozione <Beh, camminare per il centro di Kusa è reato?> domanda secco <Se così fosse, allora ecco spiegato il perché sono qui> cerca di girare il discorso a suo favore. Rispondere ad una domanda con un'altra domanda, astuto? Forse. Sta di fatto che non avrebbe finito qui <Però come ha detto il ragazzo qua al mio fianco, non posso contestare nulla, siete l'autorità del resto> chiosa lento ma deciso, non troppo a suo agio, ma deve abituarsi a questo genere di situazioni, potrebbero capitare sempre più spesso. Quindi una rapida occhiata a Shitsui e poi tornerebbe sul generale <Giusto generale Raflo?> un ultima conferma, vuole solamente un ultima conferma. Che lì ci sia il Generale e non un sottoposto è presto detto.. < Avete qui me perché soltanto io posso conoscere i vostri veri volti. > ..lei e l'Hasukage, ma per il momento vuole la sua parte di Gloria ed Egocentrismo. < I principi fondamentali degli Anbu sono le regole alle quali affidarsi e da rispettare. > Spiega in direzione di Shitsui e Zashiki, rivolgendo loro la propria attenzione nonché sguardo dietro la maschera bianca che ne copre tutto il viso. Anche il capo è coperto, tant'è che la zazzera nera di capelli è nascosta dal cappuccio grigio e dalla parte superiore della stessa maschera. < Se trasgredite ad una sola delle regole che vi andrò ad esporre.. > Il tono si fa via via più serio, quasi tetro. < ..sarete uccisi nel caso peggiore, puniti nei casi minori. > Dipende, ovviamente, dalle tipologie delle regole, dalla gravità delle infrazioni ad esse correlate. < Innanzitutto, quando avrete la Maschera, quando sarete in Missione, quando parlerete con superiori o sottoposti, quando discuterete con me o con chiunque altro e avrete indosso la maschera.. > Elenca,per quanto voglia essere spicciola e far capire loro ogni cosa nel minor tempo. D'altronde, è un Generale e ha da fare. < ..non siete più né Shitsui né Zashiki. > Ha, ovviamente, fatto ricerche, ha reperito nomi ed informazioni, poiché trattasi questo di un reclutamento coi fiocchi nelle Fila Anbu di Kusagakure. < Scegliete un soprannome che avrete soltanto in quelle specifiche situazioni. La vostra vera identità non deve mai essere svelata. Se vengo a sapere che vi siete tolti la maschera davanti a qualcuno - chiunque esso sia, seppur un familiare o un amico - e sveliate la vostra identità da Anbu, verrò a cercarvi fino in capo al mondo per togliervi di mezzo. > Sibila, ma il tono è assai duro. < Proprio perché sono l'autorità come dite voi.. > Bravi ragazzi, fate i lecchini (?). < ..non datemi torto. Assecondate i miei capricci, le mie idee, i miei piani e le mie regole, soprattutto. Potete avere da ridire sui primi, ma non su queste ultime. > Specifica. < E allora.. > Alternando ancor una volta lo sguardo tra i due. < ..scegliete. Volete far parte delle Forze Speciali Anbu aiutando il Villaggio? Volete difendere l'Hasukage e ciò che Kusa ha con sè? > Domande su domande, ma lei vuole soltanto assolute certezze da chi ha di fronte e che vorrebbe al suo fianco. [Ambient]
Per non congelare ulteriormente, fate le vostre considerazioni/idee/risposte in quest'azione, perché sicuramente col prossimo fato devo chiudere!♥
[Base Anbu] Lo sguardo rimane fisso sulla donna mascherata, la sua voce l'unica che occupa il luogo con le sue parole che rimbombano nel vuoto della stanza, scarsamente arredata. Parla di regole, dogmi da non trasgredire, ma perché lo fa col genin, che non aveva nemmeno mai pensato di poter entrare nella squadra speciale Anbu, ma del resto non si aspettava che glielo venisse chiesto in questo modo. Il monologo è leggermente contorto, eppure l'intenzione è chiara, chiara com'è la domanda finale. Proteggere l'Hasukage, proteggere Kusa e con essa tutti i suoi abitanti. Proteggere Hikari, promessa già fatta e allora, come non cogliere quest'occasione? < Generale Raflo > Esordisce non appena l'altra pone la domanda finale < Sarei onorato di fare parte della squadra speciale. Di seguire i suoi comandi e quelli dell'Hasukage... > S'interrompe abbassando lo sguardo, gli occhi vagano sul pavimento cercando di evitare il contatto visivo col superiore < ...e di proteggere le persone a me care > Aggiunge a bassa voce. L'altra può certamente udirlo, ma la sua è una considerazione più destinata a sé stesso che all'altra. Sospira voltandosi verso quello che presumibilmente sarà uno dei suoi compagni Anbu, per poi tornare sulla figura del generale. E' pronto a proteggere tutto ciò in cui crede divenendo la spada -e gli occhi- del Kage, mettendosi a sua disposizione, senza contestare le decisioni dei superiori. Sa bene l'ambiguità della morale della squadra speciale e ciò non lo preoccupa. Forse perché la sua morale sociale è ancora acerba? Ma tornando a noi. Gli viene chiesto di pensare ad un nome, fittizio, un alter ego da usare con la maschera. < Kurayami > Esclama a gran voce < Sarà il mio pseudonimo. > La mente ha vagato in fretta cercando di scegliere un nome che lo identificasse, un minimo. Oscurità è infatti il significato di quella parola, l'oscurità che si porta dentro, l'oscurità del passato e la stessa oscurità con la quale sta legando, grazie alla sua abilità innata... Un ghigno, il viso freddo, impassibile, statuario del giovane concede semplicemente e solamente un ghigno. Il ghigno di chi è ancora una volta, apparentemente, riuscito a scamparla. Il ghigno di chi, giorno dopo giorno, acquista importanza in quelle che sono le gerarchie di Kusa. Qualsiasi esse siano, militare, mafiose o sociali. Come un grande ragno giorno dopo giorno sta tessendo la sua tela. Ma ora concentriamoci sulla faccenda odierna, stiamo sul pezzo. A quanto pare dovrà portare il peso di una grande responsabilità <Capisco> portare sul groppone un'altra personalità? Cosa vuoi che sia per uno che ne ha già cinque, una in più o una in meno <Solo una domanda, presumo che Yukio conosca la nostra identità> borbotta, vuole dei chiarimenti, del resto lui sa in cosa è implicato il capo villaggio, sa di quell'alleanza con la Yakuza <Voglio dire, anche con lui dobbiamo mantenere assoluta segretezza?> vuole esserne sicuro. Non è il tipo da rischiare, lui ragiona, quando può. Calcola. Pochi secondi atti a riflettere e a fare le ultime considerazioni <Certo che lo voglio> sentenzia <Per me è un onore, amo il mio villaggio, il suo capo, le sue persone e quello che si cela al suo interno> già i vari traffici, la sua ricchezza, il suo lavoro. Ma credo che questo sia discretamente trascurabile. La lingua quindi andrebbe ad umidificare le pallide labbra del Doku. Assottiglierebbe lo sguardo un ultima volta < Kyoki > breve pausa <Mi farò chiamare così> termina quindi il giovane, tenere informato tutti, fare il doppio gioco. Non sarà facile ma se c'è qualcuno che potrà farlo, beh quello è proprio lui. Cosa succederà ora, da adesso in avanti? Un cenno del capo viene indirizzato verso entrambi. < Mi avete convinta, va bene. > Sospira, mentre va a liberare le mani di entrambi, sgusciando dietro di loro con passo lento, cadenzato, comunque visibile. < Kurayami e Kyoki. > Espira, piegando la testa lateralmente. < Dunque.. Sarete miei Anbu. Prima di uscire da qui, verrete sottoposti al cancellamento della memoria. Non ricorderete di esservi visti, ma ricorderete di questo incontro e di come ora facciate parte della Corporazione delle Forze Speciali. > Dunque, potranno andare via, non prima d'aver recuperato il loro equipaggiamento, dato da qualche altro sottoposto di Raflo e solo dopo aver subito il cancellamento della memoria a breve termine, dato l'incontro odierno. [END]