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L'hokage ed il denshi

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con Hitomu, Naruke

14:00 Hitomu:
 Gocce di pioggia cadono dal cielo e piovono sopra il Villaggio di Konoha e nei dintorni. Le foreste, i campi di allenamento e i monti.. Tutti luoghi bagnati dalle odierne precipitazioni. Qua e la, inoltre, il cielo scuro viene illuminato da alcuni fulmini che, come saette, si disegnano sulla volta celeste. E, di conseguenza, il silenzio sui Monti e il leggero brusio del Villaggio vengono rotti dai tuoni che rimbombano dall'alto. Due iridi azzurre guardano il Villaggio sotto la pioggia dall'alto del volto di pietra del Primo, sui Monti. In piedi, le braccia distese lungo i fianchi e i vestiti bagnati a causa del temporale. I capelli biondi che, fradici, cadono davanti alla sua fronte e con un leggero tocco, questi vengono spostati tra le dita della mano destra e riportati in ordine. Il jinchuuriki indossa una maglia a maniche lunghe di colore blu con sopra un giubbotto smanicato di colore verde accessoriato di molte tasche funzionali. Sotto porta un paio di pantaloni neri con una fasciatura bianca sulla coscia destra e, infine, un paio di sandali neri da ninja. Inoltre, l'haori bianco e rosso da Hokage è indossato sopra, ormai zuppo d'acqua. <Non può piovere per sempre.. No?> sembra domandare a se stesso il Nono mentre le gocce di pioggia cadono sul suo viso viaggiando lungo i suoi lineamenti facciali, per poi cadere al suolo sopra i capelli di pietra di Hashirama. Si è preso una pausa dal lavoro e si è recato in questo posto dove riesce a trovare la solita pace di cui ha bisogno. Siccome il Torneo è imminente, il lavoro in ufficio è inferiore rispetto al solito e dunque riesce a trovare più ore libere da dedicare a se stesso. Le iridi si spostano sui vari luoghi della Foglia: il centro, la magione, il chiosco di Ichiraku. Potrebbe restare ore, lì fermo, a trovare posti che hanno fatto la storia di Konoha. [chk off]

14:00 Naruke:
  [casa/monti] Finalmente dopo tanta neve pare che le nuvole ora sia meno cariche e difatti la pioggia ora scende, anche se copiosa, lungo tutto il villaggio della foglia. Naruke è a casa sua, i suoi genitori oggi non hanno lavorato i campi, poiché la neve di ieri ha fatto si che i le campagne siano quasi impossibili da praticare. Finalmente, dopo tanto tempo, il nostro konohano è riuscito a pranzare con i suoi. La felicità è palese sul suo volto e le iridi marroni appaiono come pervase da un luccichio di gioia. Veloce quindi si cambia per poter uscire di casa. Il perché ? per poter giocare o sicuramente nella speranza di vivere una giornata avventurosa. Indossa una maglietta nera a manica lunga, pantaloni dello stesso colore lunghi fino quasi alle caviglie, scarpe classiche di colore blu notte ed un giubbottino di colore blu , quasi elettrico, che dovrebbe poterlo proteggere dalla pioggia. Mentre sta per varcare l’uscio della stessa saluta i suoi e in particolare la sorellina piccola con un affettuoso bacio sulla fronte, quando improvvisamente viene fermato. La mamma gli ordina di portare un ombrello e subito questo lo afferra con la destra, la preferita, per poi aprirlo solo dopo essere per strada. La sinistra invece si infila in tasca, al caldo. Le labbra si chiudono leggermente, a culo di gallina, la lingua si avvicina molto ai denti, e un soffio parte dai polmoni. Fischietta il nostro dodicenne un motivetto allegro. I suoi occhi marroni vanno ora a scrutare tutto ciò che c’è attorno al villaggio, che sembra quasi spopolato, vista la pioggia molto probabilmente in molti saranno rintanati in casa. Le gambe si muovono lente, la destra sorpassa la sinistra e viceversa, per portarlo non si sa dove. L’importante è che almeno in questa giornata qualcosa accada. (?)

14:23 Hitomu:
 Il Villaggio sembra essere meno confusionario del solito. In molti hanno preferito rimanere in casa per evitare di rimanere sotto l'acqua e rischiare di prendersi un accidenti. Altri, più avventurosi, decidono comunque di uscire fuori tra le vie del Villaggio. Chi obbligato per via del lavoro, chi invece vuole trovare qualcosa di inaspettato. Di bambini, però, non se ne vedono. Rinchiusi in casa dai genitori per evitare di farli ammalare. Nello spazio dietro i volti di pietra, compare la figura di Kurama. Non in carne e ossa, ma come uno spirito libero presente solo agli occhi azzurri del jinchuuriki. Disteso lungo il terreno, le nove code che danzano tra loro in un lento e costante movimento, le zampe anteriori che fanno da cuscino al suo muso. Le iridi rosse che fissano la figura di Hitomu, le fauci che si spalancano e la voce rauca e violenta del Kyuubi che esce <Quanto tempo hai ancora intenzione di rimanere qui, Hitomu?> domanda la volpe al nono Hokage lasciando sorpreso il biondo da tale quesito <Cosa intendi, Kurama?> la contro-domanda è lecita da parte del jinchuuriki che vuole avere chiarimenti da parte del bijuu rispetto alla sua domanda. Se ne deve andare via? Per quale motivo? La risposta di Kurama è subito data <Sono molti anni, ormai, che sei alla guida di Konoha. In tanti ti amano e tanti altri ti odiano. La tua figura è importante, quanto fondamentale a Konoha.. Se volessero colpire il Villaggio, dovrebbero mettere prima fare fuori te> le parole arrivano dritte all'hokage che rimane immobile a fissare il Villaggio. Le iridi azzurre si spostano sopra di esso, mentre un leggero vento soffia facendo sventolare la veste bianca indossata. <In tutti questi anni di calma, molti potrebbero aver organizzato piani, strategie, alleanze per poterti eliminare. E per quanto un ninja possa essere forte, spesso rischia di rimanere incastrato in situazioni da cui è impossibile uscirne. Potrei farti una lista di questi ninja.. Ma ti basterebbe abbassare lo sguardo> il consiglio del Kyuubi viene preso dal Nono che, abbassando lo sguardo sul volto del Primo, scorre uno a uno tutti i volti degli Hokage scalfiti su questi monti. <Non metto in dubbio che la tua ipotesi potrebbe essere giusta, Kurama, ma.. Come faccio?> come fa a lasciare Konoha? Non può. [chk off]

14:25 Naruke:
  [monte] Il nostro Naruke si muove lateralmente rispetto alla strada, quasi raso i muri delle varie abitazioni e non. Il motivo? Facile, la sua strategia è delle più elementari, data anche la sua età (undicenne), cioè sfruttare le sporgenze delle varie finestre, balconi o tettoie presenti. La pioggia è troppo forte per lui e non vuole di certo bagnarsi. Lui sa che l’umidità fa male alle ossa e al cervello. La gioia per essere riuscito a uscire di casa prima del solito è tanta. Mentre fischietta improvvisamente gli viene in mente un motivetto e inizia a sussurrarlo <Du-du-du> le gambe improvvisamente si muovono da sole come pervarse da quel motivetto che ormai il suo cervello sta scandendo come un giradischi <Sto cantando nella pioggia, proprio cantando sotto la pioggia> piano piano il suo tono di voce si alza fino a quando ormai dovrebbe essere ben udibile anche dai passanti per lo più quelli che abitano lì vicino <che magnifica sensazione. Sono di nuovo felice ! Sorrido alle nuvole così scure sopra di me. Ho il sole nel cuore>. Si appoggia con la mano sinistra, quella libera ad un palo per roteare attorno a quello leggiadro e continuando a fischiettare tranquillo. Il suo incedere alquanto bizzarro dovrebbe averlo portato dinnanzi alla montagna dei volti degli Hokage. Si ferma dinnanzi ad essa e li guarda con i suoi occhi marroni, silente finalmente. <nuovamente qui> sussurra tra se e se. Effettivamente è già diverse volte che il Konohano si dirige in quei posti. Cosa gli vorrà dire il fato? Molto probabilmente niente. Il suo buffo balletto, che potrebbe aver fatto ridere mezzo villaggio, ha avuto i suoi effetti collaterali. Naruke ora è bagnato. L’ombrello infatti non è riuscito a compiere il suo dovere visto tutto il movimento che ha dovuto affrontare. Il giubbino blu è fradicio e il cappuccio che avrebbe potuto usare prima per coprirsi il capo è anch’esso ormai inutilizzabile. <Etciùùùùùùùù> starnutisce. La sinistra torna nuovamente a frugare tra le tasche alla ricerca di un fazzoletto ed una volta afferrato viene portato al naso per pulirlo dal muco penzolante del ragazzino. Fatto ciò alzerebbe lo sguardo verso i volti degli Hokage, anche loro fradici, griderebbe <Beati voi che non vi prendete mai un malanno> piccola pausa nella quale approfitta nuovamente per soffiarsi il naso <Io invece qui devo fare di tutto per coprirmi e se mi voglio divertire un po’ rischio di ammalarmi> scocciato quasi. Ovviamente in tutto ciò lui non si accorge minimamente della presenza di Hitomu, ma solo alla fine potrebbe intravedere una figura nera, non identificata che solo per un secondo un lampo potrebbe illuminare, però senza far trasparire i particolari.

14:43 Hitomu:
 Kurama socchiude le palpebre scuotendo il muso <Sei testardo e la tua testardaggine ti porterà ad affrontare pericoli ancora più grandi di quelli passati> ripete nuovamente il bijuu a nove code, quasi preoccupato di voler avvertire il suo jinchuuriki dei rischi che potrà correre restando per ancora tanto tempo come Hokage della Foglia. Il biondo si volta verso di lui, con le loro iridi che ora si scambiano sguardi <Finchè ci sarai tu, potrò stare tranquillo. No?> domanda il Nono sorridendo alla Volpe. <Pffffff!> sbuffa Kurama girando il muso nella direzione opposta <Io ti sto solo avvertendo..> conclude il Nove Code <E io ti ringrazio per questo, ti assicuro che starò in guardia da ora in poi> risponde il jinchuuriki che non può fare altro che apprezzare il tentativo del Kyuubi. <Ti saluto che non sei più solo> aggiunge Kurama guardando in direzione di un ragazzino in arrivo in lontananza. Gli occhi del Nono si girano nella stessa direzione vedendo qualcuno avvicinarsi. Lo spirito di Kurama svanisce facendo ritorno nel corpo di Hitomu mentre la sua voce ha ancora qualcosa da dire al biondo <Sei sempre pronto a salvarli da ogni pericolo. Sempre pronto a dare la vita per loro in qualsiasi momento.. Sempre pronto a proteggere ognuno di loro. Ma loro saranno in grado di salvare te quando ne avrai bisogno?> si silenzia dopo queste parole la voce di Kurama mentre il kyudaime rimane lì fermo ricordando le parole di Kaori. Lei ha detto che, quando lui avrà bisogno, loro saranno lì pronti ad aiutarlo. Evidentemente, il Kyuubi era in ascolto quel giorno e ora mette in dubbio le parole della ragazza. La pioggia continua a cadere mentre le iridi del Nono fissano la piccola figura in vicinanza <Cosa ci fai qui, sotto questa pioggia?!> tuona ora il jinchuuriki aspettando una risposta da parte di chiunque esso sia. [chk off]

14:55 Naruke:
  [monte] Quanta pioggia! Le strade iniziano ad allagarsi. Difianco ai marciapiedi si iniziano a creare piccolo fiumi di acqua piovana. Sicuramente anche domani il padre di Naruke non riuscirà a lavorare i campi e questo per la sua famiglia non è positivo. Purtroppo ogni giorno di non lavoro il padre non riesce a portare la pagnotta a casa e quindi tutti sono costretti a stringere la cinghia, anche la povera sorellina di 1 anno. Al sol pensiero di tutto ciò il cuore del konohano si stringe in una morsa di dolore. La fame malgrado tutto è un problema che molte persone devono affrontare, quindi potrebbe diventare ninja quanto prima per aiutare i suoi anche dal punto di vista economico. La figura non è ancora chiara e quindi non può riconoscerla, quando una vocina nel suo cervello gli sussurra qualcosa (dovremmo coprire quei volti tanto vecchi e brutti). Irrispettosa dinnanzi a tanta forza e personalità. Naruke subito con la mano sinistra tenta di scacciarla aprendo il palmo e tentando di muovere l’aria, come se dovesse far scomparire una nuvola di fumo che esce dalla sua testa. La sua personalità è alquanto strana, forse è tutto il tempo che trascorre da solo in casa. Poverino. Silente ora ascolta le parole di quello. Cerca di fare un focus con i suoi occhi marroni cercando di capire chi egli sia, ma putroppo, la pioggia inizia ad andargli nelle iridi che subito si sfrega con il dorso della destra, facendo ovviamente attenzione a non darsi in testa l’ombrello. Nulla da fare. Chi sarà mai? Risponde però solerte <Io sono Naruke> una presentazione breve la sua. Contemporaneamente la sinistra viene messa dinnanzi alla fronte a fungere da paraocchi così che gli schizzi non dovrebbero più infastidirlo. Prosegue <Ero uscito per giocare un po’> chiarisce la sua posizione <Mi annoio a stare in casa e oggi che sono potuto uscire prima ho preferito farlo chissà… > si ferma lasciando intendere la sua speranza che qualcosa possa accadere in quella giornata uggiosa. I suoi capelli bianchi grondano d’acqua e dovrebbe cercarsi un riparo quanto prima <Visto che piove perché non andiamo a prendere qualcosa di caldo?> chiede senza preoccuparsi di dare del Lei, ma non ha ancora capito con chi sta parlando, <ho qualche moneta che ho risparmiato e ho voglia di una bella tazza di thè> quasi fosse un capriccio <puoi farmi compagnia se vuoi io non mi offendo, ma ho pochi spiccioli>. Nuovo movimento dell’arto sinistro che si infila per l’ennesima volta in tasca. Esce delle monete che sottovoce conta <1…2…3…> per poi terminare con un <50> sonoro. Bene ha ben 50 monete in tasca. <Cerchiamo riparo dentro un chiosco che ha aperto da poco. Qualche amico di mio padre dice che fa cose buonissime> anche se a lui non interessa minimamente in cibo o sakè, ma semplicemente qualcosa che lo possa scaldare si dentro che fuori. Riuscirà a convincere l’Hokage?

15:12 Hitomu:
 La figura risulta essere un ragazzino. Il ragazzo si presenta, anche se non sembra riconoscere ancora la figura del Nono Hokage. O, se così non fosse, gli sta dando semplicemente del tu. Non che il jinchuuriki si offenda, sia chiaro. <Naruke..> ripete nuovamente il nome del giovane dai capelli bianchi. <Ti sembra il caso di uscire a giocare con questo tempo? C'è il rischio di prenderti un accidenti e di rimanere a casa per ancora più tempo a causa di questo> cerca di farlo riflettere. Si trova d'accordo con il ragazzo quando dice che in casa si annoia, ma ci sono tempi e modi per rompere la monotonia delle giornate passate in casa. E un giorno di pioggia, come questo, non lo è sicuramente. Ma agli occhi del jinchuuriki il ragazzo pare essere un po' strano. Prima afferma di essere uscito per giocare un po' e ora vuole chiudersi in qualche chiosco per la pioggia <Come mai sei giunto fino a qui se cercavi un chiosco in cui ripararti?> domanda il jinchuuriki incuriosito da tale scelta. Il Nono ruota il busto in direzione del ragazzo iniziando a camminare, in maniera lenta, verso di lui accorciando la distanza che li separano. Le iridi azzurre continuano a soffermarsi sulla sua figura cercando di capire di più su di lui <Mmh.. Naruke> ripete ancora una volta il suo nome <Sei iscritto in Accademia?> domanda infine il kyudaime aspettando la risposta del ragazzo. Da parte sua, invece, non ha dato risposta al giovane sulla sua richiesta di andare a prendere qualcosa in un chiosco. Mica perchè non ci vuole andare, ma vuole attendere ancora qualche istante e capire di più su questo ragazzino che ha visto per la prima volta. I pochi soldi del giovane non saranno un problema, comunque. Se andranno da qualche parte, pagherà ovviamente il jinchuuriki. [chk off]

15:26 Naruke:
  [monte] Ascolta attentamente le parole di quello, che da bravo Hokage cerca di essere protettivo nei confronti di quello che è bagnato come un pulcino sotto la pioggia. Risponde però prontamente <Sono un ragazzo forte> la mano sinistra ora alza la manica del giubbino con fatica e anche della maglietta nel tentativo di spogliare il braccio di quello per mostrargli quel poco di carne attaccata alle ossa <Guarda che muscoli che ho> fiero nel tono e nello volto. Mentre dice ciò però i suoi occhi si soffermano sulla figura di quello. Riconosce in lui l’Hokage. Come non potrebbe riconoscerlo. I suoi occhi si spalancano assieme alla bocca. Stupore. <Lei è l’Hokage !> ma và?! <mi perdoni se Le ho dato del Tu, ma non ho visto bene che era Lei> inizia quasi ad imbrogliare le parole tanto è lo stupore <Io sono uscito per giocare e difatti mi sono messo a ballare per strada ad un certo punto. In mente ho una canzone niente male, penso di poterla far diventare famosa con un po’ di fortuna e guadagnarci qualcosa> maledetti soldi, sono sempre in mente alle persone che non ne hanno <quando però la canzone nella mia testa è finita mi sono reso conto che il balletto mi ha portato ad inzupparmi e credo che andare ora a ripararsi in un luogo caldo non può fare altro che bene> si ferma mentre la mano sinistra va dietro la nuca in segno di imbarazzo <Mia mamma mi dice sempre che un bel bicchierone di the caldo può fare miracoli e previene contro il raffreddore> ora la mano va dinnanzi a lui con l’indice in bella mostra che si muove come volesse far una raccomandazione paterna all’Hokage stesso. Ma non è così. In realtà sta solo imitando la madre mentre cerca di convincerlo a bere il thè piuttosto di tante altre schifezze che bevono tutti i suoi coetanei. <In accademia mi sono iscritto da pochissimo. Ho incontrato diversi ninja di Konoha in giornate come queste e ho capito che la via del Ninja è sicuramente qualcosa che mi affascina> gli brillano gli occhi ora <Andiamo al chiosco e lì> con la mano usata prima indica il chiosco in questione aiutato dalla torsione del busto che permette a Naruke di girarsi quasi a 180 gradi <è veramente a 2 passi>. Inizia a muoversi verso di quello, speranzoso in cuor suo che venga seguito dall’Hokage. Un gran sorriso si palesa sul suo volto. Questo incontro è del tutto inaspettato ma sicuramente molto lieto. Non è da tutti i giorni andare a bere qualcosa con un “pezzo grosso”.

14:06 Naruke:
  [monti] [monte] Ascolta attentamente le parole di quello, che da bravo Hokage cerca di essere protettivo nei confronti di quello che è bagnato come un pulcino sotto la pioggia. Risponde però prontamente <Sono un ragazzo forte> la mano sinistra ora alza la manica del giubbino con fatica e anche della maglietta nel tentativo di spogliare il braccio di quello per mostrargli quel poco di carne attaccata alle ossa <Guarda che muscoli che ho> fiero nel tono e nello volto. Mentre dice ciò però i suoi occhi si soffermano sulla figura di quello. Riconosce in lui l’Hokage. Come non potrebbe riconoscerlo. I suoi occhi si spalancano assieme alla bocca. Stupore. <Lei è l’Hokage !> ma và?! <mi perdoni se Le ho dato del Tu, ma non ho visto bene che era Lei> inizia quasi ad imbrogliare le parole tanto è lo stupore <Io sono uscito per giocare e difatti mi sono messo a ballare per strada ad un certo punto. In mente ho una canzone niente male, penso di poterla far diventare famosa con un po’ di fortuna e guadagnarci qualcosa> maledetti soldi, sono sempre in mente alle persone che non ne hanno <quando però la canzone nella mia testa è finita mi sono reso conto che il balletto mi ha portato ad inzupparmi e credo che andare ora a ripararsi in un luogo caldo non può fare altro che bene> si ferma mentre la mano sinistra va dietro la nuca in segno di imbarazzo <Mia mamma mi dice sempre che un bel bicchierone di the caldo può fare miracoli e previene contro il raffreddore> ora la mano va dinnanzi a lui con l’indice in bella mostra che si muove come volesse far una raccomandazione paterna all’Hokage stesso. Ma non è così. In realtà sta solo imitando la madre mentre cerca di convincerlo a bere il thè piuttosto di tante altre schifezze che bevono tutti i suoi coetanei. <In accademia mi sono iscritto da pochissimo. Ho incontrato diversi ninja di Konoha in giornate come queste e ho capito che la via del Ninja è sicuramente qualcosa che mi affascina> gli brillano gli occhi ora <Andiamo al chiosco e lì> con la mano usata prima indica il chiosco in questione aiutato dalla torsione del busto che permette a Naruke di girarsi quasi a 180 gradi <è veramente a 2 passi>. Inizia a muoversi verso di quello, speranzoso in cuor suo che venga seguito dall’Hokage. Un gran sorriso si palesa sul suo volto. Questo incontro è del tutto inaspettato ma sicuramente molto lieto. Non è da tutti i giorni andare a bere qualcosa con un “pezzo grosso”.

14:07 Hitomu:
 Ascolta le parole del ragazzo scuotendo la testa leggermente per il disappunto delle sue parole fino a quando il deshi non riconosce il Nono e si scusa per il modo formale con cui gli ha parlato. Il jinchuuriki gli sorride avvicinandosi ancora a lui, fino ad averlo ad un metro di distanza <Tranquillo Naruke, sono cose che possono capitare> non ne fa un dramma, anzi non lo ha mai fatto. Le iridi azzurre si rispecchiano in quelle del giovane cercando di capire i suoi pensieri, provando a leggere nella mente altrui. Il deshi spiega tutta la situazione che lo ha portato ad arrivare fino a qui destando qualche perplessità nel jinchuuriki <Hai ballato e sei giunto fino a qui senza accorgertene?> ripete, ancora una volta, le parole del ragazzo nel tentativo di convincersi di tale fatto <Sei davvero strano, Naruke> aggiunge con un tono ironico il Nono ridacchiando. Non vuole prenderlo in giro, ovviamente. Ma credere alle parole del deshi risulta ambiguo e il kyudaime preferisce metterla sul ridere piuttosto che scovare di più in questa storia. In fondo, è solo un ragazzino. Ma diventerà importante per Konoha, in un modo o nell'altro. Tutti i bambini del Villaggio, crescendo, si renderanno fondamentali per il futuro della Foglia. Perchè ognuno di loro è il futuro. Dalle loro azioni si scriveranno nuove pagine della storia di Konohagakure. E, nel bene o nel male, i vecchi del Villaggio devono aiutarli ad avere tutto ciò che è necessario per poter dare il loro meglio. <Fermati> tenterebbe di interrompere il cammino dell'altro verso il chiosco sperando che il suo acceso tono di voce lo aiuti nel suo tentativo. C'è qualcosa che gli vuole ancora chiedere. Un'ultima cosa. La pioggia continua a cadere e due gocce in più non li ammazzeranno proprio oggi. <Hai parlato della via del ninja, ma.. Cos'è per te? Cosa vuol dire essere un ninja per te, Naruke?> ecco la domanda che rivelerà al jinchuuriki chi è il deshi e cosa potrà diventare. Un futuro che potrebbe essere rinchiuso in un'unica frase. Il Nono lo osserva con attenzione concentrandosi sul suo volto, in attesa di una risposta da parte del ragazzo dai capelli bianchi. [chk off]

14:19 Naruke:
  [monti] La pioggia scende copiosa con le nuvole nere che non sembrano voler lasciare più il loco. L’Hokage e un denshi come tanti stanno parlottando tra di loro come se nulla fosse o quasi. La camminata di Naruke viene fermata di colpo, come se si fosse congelato, al comando di quello, fermo in una posizione quasi da “fotofinish”. Lo sguardo si fa sgomento nell’ascoltare la domanda di quello. Come un lampo si ricompone immediatamente. Ruota tutto il corpo per poter nuovamente osservare Hitomu e le gemelle ritornano in tasca. Inizia a verbiare tranquillo <La via del ninja per me è proteggere i propri cari> si rivolge alla sua famiglia ed in particolare alla sua sorellina di un anno <ovviamente la paga la utilizzerò per aiutare i miei genitori>. Lui sa bene che in questi giorni di brutto tempo il lavoro nei campi scarseggia sempre di più e quindi i giorni di magra nella famigli Joho stanno per arrivare. Una spada di Damocle pende sulle loro teste. L’esigenza spesso spinge ad superare le avversità. Una voce, la solita nella sua testa, “ma che vuole questo pagliaccio mascherato?”. Strani pensieri di un giovane undicenne, che pare soffrire di questi momenti NO. Scuote il cranio a destra e a sinistra mentre gli occhi si strizzano come a voler cancellarla per sempre. Potrebbe sembrare che qualcosa gli sia andata in un occhio, ad esempio la pioggia. Ritorna a ricomporsi dinnanzi a tanta autorità <Non capisco perché non poter parlare di tutto ciò dinnanzi ad una tazza di tea> sorride ora come a volerlo invitare ad andare nel chiosco <una tettoia ed un po’ di caldo non si negano a nessuno. O forse si preoccupa che dovrà pagare Lei il conto?> sguardo da birbante mentre cerca di fare spallucce. Ovviamente l’intento è consumare qualcosa a scroscio. <anche se non si preoccupi che almeno il mio riesco a pagarmelo tranquillamente> le gemelle ritornano in tasca a controllare le monete lì depositate. Infine conclude <Se vuole le faccio vedere che cantando o ballando sotto la pioggia è possibile arrivare ovunque. Quando ci si diverte anche le cose più dure diventano più facili> o quasi.

14:39 Hitomu:
 Il ragazzo ferma il suo moto al suono udito delle parole del jinchuuriki della Foglia. Il suo corpo, da prima immobile, ruota verso il Nono ritornando faccia a faccia con quest'ultimo. Attimi di silenzio, rotti dal solo battito della pioggia cadente sul terreno attorno a loro. Sono poche le parole del deshi in risposta alla domanda del kyudaime. Il jinchuuriki si aspettava una risposta più completa che rendesse più chiara la posizione del giovane. Un discorso che lasciasse capire gli ideali del ragazzo. Invece, semplicemente si limita ad affermare che vuol diventare un ninja per poter proteggere le persone a lui più vicino. Non che il jinchuuriki sia in disaccordo con tale affermazione, anzi. Ma è rimasto con l'amaro in bocca, smorzato da un piccolo sorriso che si disegna sul suo volto. Lo nota mentre sbatte la testa a destra e sinistra chiudendo le palpebre con forza. Le sopracciglia del biondo si aggrottano mentre gli occhi focalizzano sul tic del ragazzo. <Mmh..> rimane qualche secondo in silenzio mentre ascolta le parole del ragazzo. <Andiamo, dai> rompe il vuoto delle sue parole invitando il deshi ad andare dove desidera. <E tranquillo, ci penserò io al conto. Potrai prendere tutto quel che vuoi> in qualsiasi caso, avrebbe offerto lui. Come è abituato a fare con chi lo invita a prendere qualcosa in un locale. <Fammi ascoltare la tua canzone, allora. Vediamo se potrai avere successo> riprende le parole del ragazzo che gli aveva spiegato come la sua melodia sarebbe potuta diventare famosa. Il jinchuuriki si allontana dai monti insieme a Naruke camminando con passo lento verso il chiosco indicato dal deshi. Passerà del tempo lì, fino a quando non sarà ora di tornare in magione e riprendere il lavoro. La giornata svolgerà al termine, mentre la pioggia continua a cadere copiosa sul Villaggio della Foglia. Ma non può piovere per sempre, no? O forse sì? [END]

14:49 Naruke:
  [monte chiosco] Rimane lì fermo ad osservare il più forte ninja Konohano con i suoi occhi marroni. Risponde quindi con fare tranquillo <Allora se paga Lei siamo a cavallo> i suoi occhi si illuminano mentre la lingua va ad umidificare con la saliva le labbra, nella sua mente sta già pregustando tutte le cose buone che può assaggiare. Sarà giusto svenare un po’ l’Hokage ? ma sì una volta tanto facciamola girare l’economia. Cammina verso il chiosco indicato in precedenza e come richiesto da quello inizia a cantare la canzoncina < Du-du-du-du> fischiettando il suo motivetto < Sto cantando nella pioggia, proprio cantando sotto la pioggia...> piccola pausa cercando l’intonazione giusta <Che magnifica sensazione: sono di nuovo felice!> i piedi si muovo da soli come un tip tap <Sorrido alle nubi, così scure sopra di me> ovviamente qualche pozzanghera verrà presa in pieno sporcandosi un po’ i pantaloni <Ho il sole nel cuore...>. Si rivolge nuovamente a Hitomu <Le piace?> sicuramente un motivetto molto orecchiabile. Ora dovrebbero essere arrivati al chiosco, se così fosse si accomoderebbe dentro per iniziare ad ordinare e di lì in poi a mangiare alcune prelibatezze che si potrebbe scordare in altro modo. Grazie Hokage.

14:50 Naruke:
  [edit] Rimane lì fermo ad osservare il più forte ninja Konohano con i suoi occhi marroni. Risponde quindi con fare tranquillo <Allora se paga Lei siamo a cavallo> i suoi occhi si illuminano mentre la lingua va ad umidificare con la saliva le labbra, nella sua mente sta già pregustando tutte le cose buone che può assaggiare. Sarà giusto svenare un po’ l’Hokage ? ma sì una volta tanto facciamola girare l’economia. Cammina verso il chiosco indicato in precedenza e come richiesto da quello inizia a cantare la canzoncina < Du-du-du-du> fischiettando il suo motivetto < Sto cantando nella pioggia, proprio cantando sotto la pioggia...> piccola pausa cercando l’intonazione giusta <Che magnifica sensazione: sono di nuovo felice!> i piedi si muovo da soli come un tip tap <Sorrido alle nubi, così scure sopra di me> ovviamente qualche pozzanghera verrà presa in pieno sporcandosi un po’ i pantaloni <Ho il sole nel cuore...>. Si rivolge nuovamente a Hitomu <Le piace?> sicuramente un motivetto molto orecchiabile. Ora dovrebbero essere arrivati al chiosco, se così fosse si accomoderebbe dentro per iniziare ad ordinare e di lì in poi a mangiare alcune prelibatezze che si potrebbe scordare in altro modo. Grazie Hokage.[END]

I due si incontrano per vicino al monte degli Hokage dove dopo qualche chiacchiera si decidono per consumare un pranzo in un chiosco. Ovviamente paga Hitomu.