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Tra vino ed illusioni

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con Hitachi, Shiro, Yuki

17:57 Shiro:
 Fisico imponente, passo pesante, camminata con aria a dir poco smargiassa come un piccolo boss. Una giacca nera con un numero non meglio precisato di tasche per quante sono è tenuta chiusa nascondendo una canottiera bianca e la voluminosa muscolatura sottostante. Pantaloni neri che potrebbero assomigliare tranquillamente a quelli di una persona qualsiasi, totalmente anonimi mentre ai piedi indossa degli anfibi neri che sembrano essere stati lucidati da poco con talmente tanti passanti che le calzature arrivano a coprire più di metà del polpaccio; nelle tasche due Tirapugni; occhiali da sole molto grossi coprono metà del volto o quasi ed il cappuccio della giacca alzato fa il resto insieme al capo basso. Su ordine di Kurako aveva dovuto rinunciare al rabacco da masticare, ma ora che è morto rieccolo a rumanare la sua amata"droga" che gli macchia i denti e poi ora è lui a ricoprire il posto del suo ex capo. Il proprio chakra è già bello che impastato per il Taijutser di Kusagakure che sembrerebbe sempre pronto a scattare ma è solo il suo tono muscolare a suggerire una certa irascibilità... ma a chi vogliamo darla a bere gli basta molto poco per scattare al moro qui ma per il momento fa il bravo. Per non saper "ne leggere ne scrivere" il moro ha pensato bene di andare a prendersi una bella armatura pesante completa perchè già si fa parecchio male da solo tramite le porte, almeno in tal modo può contenere i danni e sebbene la maggior parte delle parti metalliche siano al di sotto dei vestiti e quindi ben nascoste, gli spallacci non ci entravano per cui le uniche protezioni a vista sono proprio quelle per le spalle... ma la testa? No quella no, meglio scoperta. Tiene un passo abbastanza lento mentre si muove con in mano una bottiglia di quello che sembra essere liquore e nell'altra invece spicca lucente uno dei suoi due Tirapugni [Chakra on] [2x Tirapugni - 1 Tonico Coagulante - Badge - armatura pesante]

18:02 Hitachi:
  [Centro] Come sempre piove, piove tanto. Le lanterne del centro fanno da contorno a quel concerto di lampi e fulmini che divampano lungo tutta la dorsale nuvolosa che si spiega ad ali di gabbiano sulla città di Kusagakure no Sato. L'essenza, la più grandi manifestazione, della potenza della natura si manifesta dirimpetto al clamore del centro. Aria calda che si sovrappone all'aria fredda, cumulonembo che genera attrito tra particelle che, come la popolazione, passano da un punto all'altro senza un preciso schema, ma ciascuno con un preciso ordine. Chi per cena, chi per commissione, chi per semplice passatempo. La gente non teme la pioggia, nessuno teme la pioggia in quella regione del mondo conosciuto. Ame fa da contorno al confine e condivide con Kusa anche le intemperie, cascata e pioggia non sono altro che l'una la foce dell'altra. L'Ex chunin, il possessore dello sharingan, il rinnegato del clan Uchiha, percorre a passi lenti il marciapiede della via principale tenendosi ben alla larga dalle pozzanghere del ciottolato. Schiva con lenta agilità gli specchi d'acqua rotti dall'incessare della pioggia e si porta lentamente presso l'insegna del primo chiosco a disposizione. Non è mai stato schiavo della fame e del freddo, ma non può iniziare il torneo da reietto affamato e infreddolito. Non ha una casa, non ha tanto denaro, non ha conoscenze, o meglio, conoscenze disposte a condividere il tetto con un Uchiha obiettivo da abbattere dei suoi stessi fratelli. La mancina spalanca l'accesso al chiosco, ivi si siede alla prima sedia o sgabello disponibile. braccia sulle cosce, schiena leggermente incurvata, cappuccio levato sulla testa a coprire la chioma nera legata a coda. Indossa un completo non visibile essendo coperto dal lungo, e bagnato, mantello. Una benda copre gli occhi del chunin non lasciando professare la conformazione del viso, pur essendo la benda sufficientemente porosa da permette di vedere, seppur non al meglio, ciò che gli si palesa di fronte. Una maschera sarebbe stata più opportuna, ma meglio passare per un cieco che per un Anbu o un criminale. Non c'è coprifronte, nessuno segno distintivo, il chakra scorre, anche la mano scorre ad ordinare della tisana verde. Attende. [Chakra On]

18:03 Yuki:
  [Centro] La pioggia cade martellante sul villaggio dell'erba rattristendo un po' l'ambiente circostante. Di tanto in tanto i lampi rendono più gotica l'atmosfera, in un villaggio che di gotico c'è ben poco. Il piccolo Kori sembra infischiarsene altamente della pioggia battente e con una particolare serenità cammina adagio fra le vie del villaggio apparentemente senza alcuna meta. I capelli neri del blu sono lisci, ben sistemati e pettinati. Gli occhi azzurri come il cielo, quando è sereno, sembrano voler scrutare attentamente il mondo circostante. Il naso non troppo grande e le labbra rosse e sottili. La pelle del ragazzo è bianca, quasi pallida, liscia e senza alcuna imperfezione se non nelle mani, dove è possibile scorgere qualche piccolo taglietto. Indossa abiti relativamente pesati, un piccolo golfino completamente nero con su stampato un kanji così tanto stilizzato da renderlo praticamente incomprensibile. I pantaloni sono lunghi e marroncini dai bordi leggermente bagnati a causa della pioggia corrente. Ai piedi porta un paio di scarponi, simili a quelli da trekking, anch'essi marroncini che richiamano un po' lo stesso colore del pantalone. Ultimo oggetto che non può mancare alla sua collezione è ovviamente il coprifronte di Kusa, che orna il suo viso leggermente burbero e malinconico. Il coprifronte che si trova sulla sua fronte è legato da un fazzoletto blu ed è ben visibile se non per qualche ciuffo ribelle che ne oscura la vista. Per evitare anche la minima goccia di pioggia o forse per moda gira con il cappuccio sollevato ostentando una leggere sicurezza, dimenticandosi del mondo intorno a sé, continua la sua solitaria passeggiata non curante della gente intorno a lui.

18:12 Shiro:
 E' zuppo dalla testa ai piedi, perfino il suo midollo sembra essere più umido di quanto non dovrebbe andando a rammollire le sue ossa o quantomeno è questa la sensazione che porta nel proprio corpo l'omone che sceglie un chiosco come riparo, un luogo come un altro che serve giusto come riparo e come "pit-stop" per poter dare sollievo all'arsura della sua gola. Prova a spalancare l'ingresso con i suoi modi rudi e cerca il primo posto utile sul quale lasciar rumorosamente cadere le sue terga prima di guardarsi intorno <porca pu****a che m*rda questo porto da schifo, servimi il miglior vino caldo che hai in questa topaia se non vuoi che ti sfondi tutto quanto a capocciate> tra stazza e modi di fare probabilmente è la persona più appariscente di tutta Kusagakure, ma nascondersi con quelle spalle in mezzo ad uomini grossi neppure la metà sarebbe inutile no? Soprattutto per chi con i ninjutsu non ci sa affatto fare ed allora qual'è la scelta più saggia se non quella di mettersi al centro dell'attenzione?! Probabilmente se fosse meno scorbutico avrebbe meno nemici e più amici ma essere sulla lista nera di qualcuno sembra essere diventata la sua ragione d'essere [Chakra on] [2x Tirapugni - 1 Tonico Coagulante - Badge - armatura pesante]

18:23 Hitachi:
  [Centro] La quieta domina il suo essere, ormai è il dominus delle proprie emozioni. In uno stato di apatia totale riesce ad escludersi dalle situazioni presenti, a dimenticare quelle passate, e a prevedere quelle future. Perchè ha previsto, come ormai è consuetudine a Kusa, che un disturbatore vi doveva essere per forza in questa serata burrascosa. E chi più di Shiro può accaparrarsi il titolo di disturbatore della quiete? Il problema principale è che il taijutser stanzia proprio al fianco del finto cieco e la cosa lo infastidisce molto. Ruota il capo in direzione di Shiro così da esporgli la benda che cela lo sguardo. <Per cortesia... mi passerebbe un bicchiere? io non - non ...> tasta con la mano il bancone in cerca del bicchiere, ovviamente simula <Non lo vorrei rovesciare ...> esclama sorridendo ormai recitando appieno la parte del cieco. <Nulla è meglio di un buon bicchiere di tisana con questo tempaccio.> esclama sempre in direzione di Shiro. I gomiti vengono poggiate delicatamente sul bancone e la schiena si incurva appena. Sfondi tutto quanto a capocciate? <Lei deve avere una testa molto grande e dura per sfondare tutto quanto a capocciate.> afferma sbattendo con le nocche sul bancone <Eh si .. legno massello questo bancone ... deve avere proprio una bella testa dura da caprone.> sorride in direzione del taijutser. <Ma sono solo un povero cieco.. non posso certo vedere con i miei occhi la grandezza del vostro capo...> esclamerebbe. nel frattempo andrebbe a smuovere qualcosa all'interno della bocca dello stomaco. Il flusso di chakra già vorticande verrebbe indirizzato al capo, precisamente al cervello. Li avvolgerebbe la corteccia celebrale in maniera tale da creare una membrana di chakra pronta a smuovere un impulso in direzione di shiro, poi un altro, e un altro ancora. Così da creare un flusso costante di chakra in direzione del taijutser. Il flusso sarebbe indirizzato alle zone celebrali che interessano la parte motoria, visiva, e quella gustativa olfattiva. Un inizio di illusione pronta a tramutarsi in qualcosa di più al semplice comando dell'uchiha, ovviamente non v'è alcuna variazione nelle percezioni di Shiro, così da rendere al momento non rilevabile l'illusione da parte dello special. [illusione di 3 sensi][chakra 40/50][Genjutsu 125]

18:35 Yuki:
  [Chiosco] Il giovane continua imperterito nella sua personalissima e solitaria passeggiata. Sbuffa e sbadiglia, palesemente annoiato. Si guarda un po' in torno, alla ricerca di qualcosa di non ben specifico, qualcosa che in qualche modo possa attirare la sua attenzione. Il suo viso viene catturato da un chiosco non molto grande a qualche centimetro di distanza, proprio sotto il suo naso. Com'era riuscito a non accorgersene prima? Evitando elegantemente e con una fittizia nonchalance le varie pozzanghere d'acqua che contaminano la strada quasi fossero delle mine esplosive. Raggiunto velocemente l'entrata del locale rimane per qualche secondo a fissare con palese indecisione. Come posseduto da qualche strano kami, dopo quel già citato attimo d'esitazione, improvvisamente, allunga un braccio in direzione della porta e la spinge, aprendola. La porta non sembra pesante, data la relativa facilità del giovane nel compiere tale gesto quotidiano, anche se forse apparirà fredda al tatto a causa dell'umidità pluviale. Entra deciso lasciandosi alle spalle la porta che in assenza di qualcuno che la tiene si chiuderebbe sola. Il ragazzo ammira per un attimo il tetto, quasi come se volesse essere sicuro che la pioggia non possa importunarlo anche al coperto e con un gesto semplice porta entrambe le mani sul cappuccio che viene fatto scivolare dalle stesse, mettendo in mostra il viso, adesso scoperto del giovane. I capelli leggermente bagnati rendono il dolce viso del ragazzo, dai lineamenti piuttosto fini e signorili, un po' selvaggio. Con attenzione osserva la gente. Infilandosi fra i vari gruppi di signore e signori presenti nel chiosco si avvicina apparentemente in maniera del tutto casuale,alle due figure probabilmente più insolite del chiosco; quelle di Shiro e Hitachi. <Emm> sorride schiarendosi la gola e cercando di attirare la loro attenzione <Potrei sedermi qui?> Il suo tono di voce è profondo, sereno e calmo e il suo sorriso sembra non volerlo abbandonare.

18:43 Shiro:
 A qunato pare il suo sceglier casuale è finito con il raggiungere lo sgabello accanto ad Hitachi, una vera fortuna no?! Beh non che al ragazzone importi affatto... rivolge solamente una occhiata di sfuggita al finto cieco <dannazione vecchio, sei già messo male almeno goditi quello che ti resta da vivere. Prenditi una bottiglia di vino e brinda alla mia salute ma lascia perdere i bicchieri: la bottiglia è più capiente> insomma che senso ha sporcare anche il bicchiere no?! Intanto non ha modo di accorgersi di quella illusione, non ha alcuna variazione nelle sue percezioni per cui non potrebbe probabilmente mai e poi mai capire di essere entrato in un mondo differente qualora non dovessero cambiare le carte in tavola. All'avvicinarsi di Yuki gli risponde con un semplice cenno del capo <siamo in un Villaggio libero ragazzino, siediti dove ti pare. Sta solo attento a non pestare i piedi alle persone sbagliate e puoi ritenerti libero di fare ciò che vuoi e quando vuoi> legale o no se occhio non vede cuore non duole giusto?! <Allora il mio ca**o di vino?> la pazienza non rientra tra i suoi punti di forza, niente affatto [Chakra on] [2x Tirapugni - 1 Tonico Coagulante - Badge - armatura pesante]

18:54 Hitachi:
  [Chiosco] Il flusso e costante e la mente di Shiro dovrebbe restare per tutto il tempo sotto il controllo dell'Uchiha. Una padronanza che lo rende degno di stare a fianco dell'elitè dei Genjutser di tutto il mondo. Nel frastuono del locale prende parte un nuovo individuo che fa la sua comparsa fra i due chiedendo il permesso di entraro. Yuki, un ragazzo mai visto e dello sguardo simpatico. Volge lo sguardo celato dalla benda in direzione del ragazzo <Come no, prego.> pronunzia senza indugio in direzione di Yuki <Come ti chiami? Il mio nome è Kei.> esclama verso il genin per poi muovere nuovamente il capo in direzione di Shiro. Le iridi cercano di cogliere la sua figura traverso la benda, ma risulta difficile cogliere alla perfezione il di lui corpo a causa appunto dell'ostacolo di stoffa. Il vino verrebbe servito verso Shiro, una bella caraffa con annesso boccale. <Lascia che versi io ..> esclama sollevando la caraffa e vuotando il nettare vinaccio nel bicchiere dello special jonin. Dopo di che verserebbe anche una seconda e una terza volta il contenuto in altri due bicchieri, uno per lui, e uno per Yuki. <Brindiamo alla tua salute allora...> esclama. Ma come ha fatto a cogliere la bottiglia senza rovesciarla e a versare il vino senza versarlo? Ovviamente perchè ci vede, poco, ma ci vede e ora Shiro ne avrà coscienza. <A questo grande, poderoso, forte uomo dell'erba. Perchè possa mille e altre volte bere il vino che questa terra ci offre. Alla sua salute.> esclamerebbe cercando anche lo sguardo di Yuki. Ed è proprio nel momento in cui Shiro porterebbe il bicchiere , o la bottiglia, fra le labbra, che le percezioni dello special verrebbero alterate dal chunin. Il flusso di chakra verrebbe velocemente indirizzato verso le zone già stimolate così da alterare il senso del gusto e dell'olfatto. Non vino, ma piscio e feci, non il buon sapore del vino, ma un'aspra percezione unità a un retrogusto salato, un liquido denso e caldo, a tratti grumoso, che farebbe presto comparsa nella bocca dello special che, qual'ora indirizzasse lo sguardo nel bicchiere, o nella bottiglia, potrebbe riscontrare, per alterazione della percezione visiva, una grossa quantità di urina ,e feci ammollo nel recipiente. E non è finita qui, entra in gioco la percezione tattile dell'uomo che potrebbe cosi percepire una sostanza molle, e viscida, agitarsi un bocca. Una presenza in bocca che se sputata si rivelerebbe altro non essere se non un altro grosso pezzo di escremento ingerito durante il brindisi. Qual'ora portasse le mani alla bocca avvertirebbe sgretolarsi la dentatura e ammosciarsi la lingua così da rendere impossibile anche il parlato. Una visione a dir poco orribile, ma sufficiente a richiamare lo special a una sensazione di ribrezzo e terrore. <Alla salute!> esclamerebbe sollevando il bicchiere e senza ingerire il liquido, ma semplicemente riposando lo stesso sul bancone. Ovviamente la visione non risulterebbe visibile a Yuki, ma solo allo special jonin. [illusione di 3 sensi][chakra 38/50][genjutsu 125]

19:06 Yuki:
  [Chiosco] Il ragazzo si limita a fare spallucce ascoltando il fare del più rude Shiro, sorridendogli anche e forse solamente per educazione. Il suo sguardo adesso si sposta, ora, verso la figura di Hitachi. Il suo sorriso è rivolto anche verso il Chunin e anzi alla vista del Uchiha il sorrisino si espande, come per voler ostentare una particolare ed innata simpatia. <Certo Signore> si rivolge al Taijutser guardandolo appena, il suo tono di voce è calmo e sereno, diametralmente opposto all'apparente carattere dell'altro. <Eviterò di pestare i piedi a qualcuno> e trascinando la sedia verso di sé, si siederebbe cercando di occupare meno spazio possibile. <Grazie mille> sembra non voler abbandonare quel timido sorriso che tanto gli appartiene, anche quando Hitachi decide di versargli un po' di vino. <Stiamo brindando?> domanda puramente retorica. Non che capiti tutti i giorni di brindare con gli sconosciuti, ma un bicchiere di vino non si rifiuta, mai da nessuno, specialmente se almeno uno dei due sembra davvero un gentiluomo. <Brindiamo allora> esorta dopo aver silenziosamente ascoltato il grande elogio verso Shiro, grattandosi la nuca e guardando l'altro con fare curioso, come se dubitasse della sincerità delle parole di Hitachi. Alza il bicchiere in alto ed eventualmente i vari bicchieri dopo essersi incontrati riprodurebbero il tipico cin cin, caratteristico dei brindisi. In assenza o meno di questa prassi, il giovane appoggia le labbra sul bicchiere di vino e lentamente comincia a dimezzarne il contenuto con fare leggermente fugace, gustando goccia dopo goccia tale saporita bevanda.

19:18 Shiro:
 Vedere un cieco che versa senza esitazione da bere da una caraffa in tre bicchieri senza verarne neppure una goccia è qualcosa che non si vede tutti i giorni e qui si aprono tre scenari: 1- il sedicente Kei non è affatto cieco; 2- il sedicente Kei è cieco da talmente tanto tempo da essersi riuscito ad abituarsi a quella condizione tanto da condurre una vita normale; 3- il taijutser non da peso alla cosa... chi non porta una disabilità tende a sottovalutarne le limitazioni no? -spiegatelo a chi politica- <Qui non c'è nessun Signore> risponde a Yuri con quella che è la sua classica gentilezza. La terza opzione è quella che più si confà al Taijutser che mette mano direttamente alla caraffa e dopo averla sollevata per brindare <Alla salute> finirebbe preda di quelle alterate percezioni con una sensazione a dir poco sgradevole alla bocca che si trasforma in uno sputacchiare in giro del contenuto appena assaggiato e subito dopo un lancio della caraffa proprio in direzione del Locandiere <Lurido figlio di una p*****a> è furibondo ed è facile capire il perchè chiaramente... c'è qualche dettaglio che non torna, ha visto versare del vino ma non è ciò che ha bevuto ma per ora è troppo arrabbiato per cogliere simili piccolezze [Chakra on] [2x Tirapugni - 1 Tonico Coagulante - Badge - armatura pesante]

19:36 Hitachi:
  [Chiosco] Un sorrisino si increspa sul viso Hitachi quando vede la reazione di Shiro. Si diverte, e lo tiene ben celato allo sguardo dei presenti. <Che succede? Io trovo questo vino buonissimo. Tu no?> domanda in direzione di Yuki, mentre la mancina si porta in direzione del bicchiere così da levarlo ed indirizzarlo alla bocca dell'Uchiha. Un breve sorso, giusto per stizzire il palato senza viziare la mente. L'illusione è ancora attiva e la conformazione muta un'altra volta. Viso, tatto, gusto e olfatto. Tutto viene nuovamente ristabilito al naturale. Il vino è di nuovo vino, i denti sono sempre li attaccati, ed il muro è completamente sporco del nettare vinaccio lanciato dal taijutser. <Calmati. E' soltanto del vino.> esclama in direzione del taijutser per poi volgersi in direzione del'oste <Portami altro vinoh> (cit.) esclama. Le iridi mascherate si posizionano nuovamente sul taijutser. <Devi aver avuto un abbaglio perchè io, ripeto, trovo questo vino eccezionale.> Il flusso altererebbe nuovamente la percezione di Shiro. Questa volta è un individuo grosso e burbero all'angolo del chiosco ad essere il soggetto dell'illusione. L'omone apparirebbe al taijutser come un'avvenente donna di circa trentanni con il seno prosperoso ben messo in vista da un corpetto che stringe i fianchi e solleva il seno, minigonna in pelle aderente e che lascia intravedere appena appena le grazie dei glutei. Seduta, tiene lo sguardo fisso sull'uomo "Ehi tesoro... vieni ad offrirmi da bere... ti faccio scoprire io la dolcezza della vita ..." pronunzierebbe in direzione dell'uomo con una voce così suadente da essere possibile da ignorare. In oltre la percezione tattile del taijutser causerebbe un aumento incredibile della temperatura del corpo dello stesso, o almeno così avvertirebbe, sintomo di un crescente eccitamento. [illusione di 3 sensi][chakra 36/50][genjutsu 125]

19:46 Yuki:
  [Chiosco] Le labbra sono ancora appoggiate sul bicchiere e l'ultimo sorso di vino viene ingerita dal giovane. Il ragazzo appoggia il bicchiere vuoto di vino sul tavolo. Le sue guance sono diventata appena più rosse, forse non è poi così abituato a bere alcolici. <Molto buono aggiungerei> fissa il bicchiere vuoto mordendosi le labbra, con un po' di risentimento per averlo finito subito. Il suo sguardo confuso sembra voler scrutare il Taijutser, mentre un'aria curiosa continua a rimanere immobile sulla sua figura. <Che cos'ha che non va il vino?> chiede guardando i suoi due interlocutori, assumendo un'aria tanto buffa, tanto curiosa. Il nostro piccolo Yuki è proprio fuori dal mondo. <Opterei anche io per un altro po' di vino>. Aggiunge alzando la mano, principalmente rivolto verso l'Uchiha, ignaro a causa della sua innocenza e ingenuità di cosa sta realmente accadendo in quel momento. <Sempre se non è motivo di disturbo per voi>. Afferma educatamente, inserendo quel pizzico di formalità che non guasta mai. Annuisce ancora proprio per confermare le parole di Hitachi, volente o nolente, sta perfettamente seguendo lo strano e perverso gioco del Uchiha. Singhiozza, coprendosi subito la bocca, mentre le sue guance si colorano ancora un altro po'. Brillo solo con un bicchiere di vino? Improbabile, ma quasi. Continua a fissare i due con aria curiosa, mentre muove delicatamente la gamba su e giù in preda ad un tic nervoso, infischiandosene del precedente avvertimento del Taijutser. <Dai che questa volta il brindisi lo facciamo a te> sorride serio rivolto all'altro, continuando a sorridergli e ad influenzare l'atmosfera con la sua atipica sincerità e la sua atipica ingenuità all'interno del piccolo chioschetto.

19:54 Shiro:
 Sgrana gli occhi alla reazione di Hitachi che sembra trovare quell'intruglio delizioso... magari è realmente così e dopo il lancio il vino torna ad essere vino il che è un altro tassello del puzzle ma da abile genjutser il ragazzo è anche un abile dissimulatore andando a minizzare la cosa ed a cambiare genere nella sua illusione <io non berrò un solo altro sorso di nessuna delle robe schifose che si servono qua dentro> anche Yuki pare concordare con il rinnegato Uchiha ed il Taijutser si ritrova ad essere alquanto perplesso. Qualche rotella potrebbe a questo punto entrare in movimento <brindate voi anche per me> ma uno degli omoni si trasforma per incanto in una fanciulla tutta curve e pepe che sembra chiedere da bere al picchiatore <eh?> sembra quasi schifato dalla richiesta <muovi il culo e vieni qua se vuoi bere. Non osare darmi ordini e potrei essere talmente generoso da ingravidarti questa notte stessa> insomma è partito per la tangente come suo solito ma per il momento non si alza dallo sgabello che ha precedentemente occupato. Non è il tipo che va a provarci con qualcuna, lui se le prende le donne e basta [Chakra on] [2x Tirapugni - 1 Tonico Coagulante - Badge - armatura pesante]

20:00 Hitachi:
  [Chiosco] "uh... ho capito che uomo sei..." esclamerebbe la donna agli occhi del taijutser il quale inveisce contro la stessa che in realtà è un uomo stivato all'angolo del locale che si limita a domandarsi quale problema possa avere Shiro nei suoi confronti e verso se stesso. Ma la donna non svanisce, anzi avanza in direzione di Shiro con un fare avvenente e seducente, che piaccia o meno al taijutser questo non importa. Il rumore dei tacchi dovrebbe irrompere come una dolce melodia nell'illusione di Shiro fino a quando le mani di questa donna non si poserebbero una carezza al suo volto. avvicinerebbe le sue labbra all'orecchio di Shiro "Ecco dolcezza ... ho alzato il culo per te... ora tu spalanca il tuo per me..." esclamerebbe portando le mani alla gonna e sollevando la stessa così da mostrare le parti intime ed erette di un uomo virile. "Ora fatti inc****e" la voce della donna adesso gli risulterebbe molto più scura, profonda e mascolina. Una donna avvenente con parti intime da uomo e la voce da omone. <Alla salute!> esclamerebbe l'Uchiha levando il calice al cielo alla ricerca di quello di Yuki <Come ti chiami ragazzo?> domanda allo stesso <Mi sai dire dove si trovare l'arena per il torneo? e una locanda che accetta vagabondi a poco prezzo?> conntinua a proferire con gli occhi celati dietro la benda mentre l'illusione continuerebbe ad avere la meglio sulla mente del taijutser. [illusione di 3 sensi][chakra 34/50][genjutsu 125]

20:12 Yuki:
  [Chiosco] Il ragazzo continua a fissare con aria alquanto confusa Shiro, chiaro è che non sta affatto capendo quale problema affligga il taijutser in questo momento. Poco importa, la sua attenzione è adesso principalmente rivolta al contenuto violaceo dal gusto sopraffino e dal Chunin presente al suo fianco. Il giovane sorridendo al Uchiha e imitandone i gesti alzerebbe il proprio bicchiere verso l'altro proprio per festeggiare quell'attimo di vita e di divertimento. La prassi del bicchiere è sempre la stessa, con una velocità impressionante, il giovane riesce ad ingurgitare tutto il suo contenuto, che sparisce in un istante. Appoggia con noncuranza il bicchiere sul tavolo. <Il mio nome?> arrossisce come se si fosse vergognato di qualcosa. A quanto pare il ragazzo si era dimenticato di presentarsi, andando ad accentuare le guance rosse che risaltano in maniera ovvia nel suo visino quasi pallido. <Io sono Yuki Kori>, il tono di voce è timido e leggermente tremolante. <L'arena per il torneo?> chiede confuso, a quanto pare il vino aveva già iniziato i suoi primi effetti. Sembra riflettere mentre fissa di fronte a sé il bicchiere vuoto, leggermente macchiato di un colore violaceo, resti del liquido precedente. <Conosco una buona locanda, dove si paga poco> gli sorride <Non è il massimo, ma è calda ed accogliente>. Si gratta il viso, cercando di rimembrare un ricordo appena perduto. <In fondo la strada> afferma deciso <Quarta stradina a destra> mima con entrambe le mani il percorso che dovrebbe effettuare il giovane per giungere a destinazione, con la speranza che questo suo gesticolare possa in qualche modo aiutare l'altro a capire. <Lo riconoscerai subito è abbastanza trafficato> annuisce sicuro di sé e della sua informazione.

20:15 Shiro:
 Il moro sembra attendere con impazienza l'arrivo della donna illusoria che Hitachi sta muovendo nella sua testa, l'ha già etichettata come una prostituta e par che tutto comincia a filare liscio almeno fino a quando non sente delle parole completamente differenti da quelle che ci si potrebbe aspettare da una persona di quel tipo e la messa in mostra di genitali differenti da quelli che ci si potrebbe aspettare è quasi una manna dal cielo che fa scoppiare a ridere il ragazzone che comincia a battere le mani in una sorta di applauso <bravo bravo, me l'avevi quasi fatta. Chi è il tuo padrone? Non importa da oggi tu lavori per me> ma chiaramente sta parlando al nulla... al vuoto più totale ma pare che la sua serata sia svoltata con quell'evento. Prova a dare una pacca prima a Yuki e poi ad Hitachi <signori, devo andare a sbrigare delle questioni d'affari> eccolo dunque andare a mettersi in piedi <tu vieni con me, tu mi farai diventare ricco> e che l'immagine lo segua o meno il moro andrebbe a lasciare quel "chiosco" tornando sotto la pioggia scrosciante [End]

20:21 Hitachi:
  [Centro] beh, l'omone l'ha presa meglio del previsto. Peccato che la donna sparirà tempo zero dopo essersi allontanata insieme al bestione da Hitachi, ma non importa anzi, l'importante è che ora l'intero locale rida del taijutser e che dello stesso si cominci a parlare in giro per la città. <Vedi ragazzo mio... Tanti suono gli uomini forti che fanno la voce grossa... e solitamente questi hanno il cervello grosso quanto quello di una gallina. Controlla la loro piccola mente e faranno tutto ciò che vorrai. Più o meno.> esclama sorridendo portando alla bocca un'altra sorsata. dunque si leverebbe in piedi così da sollevare la mole stanca dalla sedia. <Beh giovane Kori grazie della gentilezza. Spero di rivederti ancora, ma non ci conterei troppo. Questa terra non è tanto ospitale per me da molti anni.> esclama porgendo un leggero inchino del capo. <Dunque addio Yuki. Che la luce di Amaterasu splenda sempre forte in te e nel tuo animo puro.> si congeda dunque, lanciando qualche monetina sul bancone per saldare il conto, e anche più, per poi uscire dal chiosco in direzione della locanda di Yuki. Quarta stradina a destra questa è la via. Un passo dietro l'altro, fermandosi qua e la a domandare dove, e come, trovare l'arena dei tornei. // END - grazie. scappo a cena :3

20:30 Yuki:
  [Chiosco-> Centro] Il ragazzo saluta con un gesto di mano il taijutser leggermente perplesso per il suo bizzarro comportamento. Sembra dimenticarsi presto di lui, dato che le sue attenzioni vengono riportato all'Uchiha. Il suo sorriso continua ad illuminare, raggiante, il suo volto. <A volte si> sorride divertito dalla perla di saggezza dell'altro. Chiaro riferimento al taijutser. <Non essere così pessimista> sorride velando il suo volto di tristezza, a causa delle parole del suo interlocutore <Magari potremmo incontrarci nuovamente, un giorno> Il suo tono di voce è profondo, una voce che si è già formata, ma nonostante la virilità sembra mantenere la dolcezza e l'innocenza di un bambino, pur non mostrando alcuna nota di femminilità. <Che sia un arrivederci> guarda l'Uchiha fisso, rimanendo quasi incantato dal saluto particolare e fortemente religioso dell'altro. <Che il sole di Amaterasu possa splendere anche sul tuo> si alza in segno di rispetto <Altrettanto nobile ed elevato>. Attende così il giovane il congedo anche dell'ultimo ninja. Dopo essersi guardati intorno e dopo aver fissato il bicchiere vuoto di vino, il giovane alza il suo cappuccio e furtivo si allontana in silenzio dal chioschetto sparendo tra le ombra della notte del paese dell'Erba. [End]

Quella che avrebbe dovuto essere una tranquilla bevuta si trasforma in una presa in giro illusoria ai danni di Shiro per le risate di Hitachi e Yuki