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{ La salamandra scomparsa }

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con Kimi, Sosachi, Kaori, Zashiki

Siete stati convocati da Itawooshi -via missiva- nella sala riunioni del primo piano della Magione. Nessun indizio su ciò di cui vuole parlare, nessun accenno. Solo la richiesta di presentarvi questa sera, a quest'ora, in questa sala. A voi la prima. [Ambient Chiusa]

20:41 Sosachi:
  [Doku house] Serata particolarmente fredda, piove, c'è il temporale, fa schifo insomma. E' una sera particolare, una sera delle quali sicuramente in futuro ci si ricorderà decisamente. Sosachi, come presuppone gli altri membri, è stato convocato presso la sala riunioni della magione Doku, al primo piano della magione. Fortuna vuole che la memoria è ferrea e di questo incontro si ricorda, fortuna vuole che ha paura di Itawooshi e quindi sta ad ascoltare, almeno quello là. Fortuna vuole che sia anche già nella magione, nella sua stanza, sdraiato sul letto a lanciare perpendicolarmente a sè una pallina di gomma che altro non è che un antistress che viene usato come semplice palla. Non sa che ore siano, non sa quando deve andare, non se lo ricorda. Il fato però è dalla sua parte. Sente trambusto nella magione e non è detto che siano i membri che devono andare alla riunione, ma la cosa lo fa ridestare di colpo, mentre la pallina, scendendo dall'alto, cadrebbe in testa al biondo procurandogli un più rapido risveglio da quel finto sonno. < Uhm? > Si, era in ritardo. Classico. Si alza, senza capire bene chi sia o cosa sia si avvicina all'armadio da cui estrae una felpa con cappuccio - nera - con una scritta bianca "SWAG" - si, sta sera sarà vestito in modo trash -; pantaloni? Chiaramente comodi, un paio di pantaloni di felpa sempre neri, ma sobri, nel senso che non c'è scritto nulla sopra. Calzettoni di spugna e via che si esce! Ah no, mancano tre cose essenziali: una cuffia nera, indossata con la scritta "DOKU", se la sarà fatta fare per le grandi occasioni, e le scarpe che per il momento non vengono indossate. Perchè? Perchè il pavimento della magione è di un parquet spesso incerato, per cui l'attrito è scarso, se si utilizzano particolari suole. Per ora sfreccia come un pinguino sul parquet, in piedi chiaramente e non sulla pancia come quei pennuti adorabili. Eccolo che percorre il corridoio fino ad arrivare davanti alla sala, grazie ad una frenata particolarmente grintosa e sportiva. Si da una sistemata alla cuffia, felpa e quindi infila le scarpe. Non sa se vi sia già qualcuno, non è il problema. Bussa sulla porta di riso che poi apre < Boss! Sono io! Sosa > Si annuncia ed entra vedendo ciò che nella stanza vi sarà effettivamente. [chakra off]

20:47 Zashiki:
  [Doku house] Piove, diamine se piove. Ma siamo a Kusa, oltre ad essere un covo di pazzi è anche spesso baciata dalla pioggia. Tutto regolare o almeno da quel punto di vista, ma sicuramente per il giovane Doku non è tutto apposto. Dopo gli eventi successi qualche giorno fa, in lui qualcosa è cambiato. E' da un po' di giorni che è normale, semplicemente lui. Quella salamandra particolarmente acida e con uno spiccato senso dell'egocentrismo e uno spesso lato narcisista. Non ci sono altre voci, o altre persone. Che sia la quiete prima della tempesta? Dura a dirlo e di certo questa non è l'occasione giusta per parlarne. Di fatti oggi è stato convocato da Itawooshi o come preferisce chiamarlo, il biondino. Non è che lo ami particolarmente, anzi. Però è il suo capoclan e come tale deve rispettarlo. Sempre considerando la forma di rispetto che attribuisce Zashiki, una forma un po' contorta, ma è fatto così. Prendere o lasciare. Sta di fatto che il giovanotto, in tutto il suo splendore cammina per i corridoi del magione, direzione? Sala riunioni. Il giovane indossa il suo classico abbigliamento: un completo elegante, gessato, nero composto da una camicia nera, un pantalone nero, un gilet grigio e una giacca nera appoggiata sulle spalle. In testa vi è una fedora anche essa nera che copre parzialmente i capelli violacei del giovane. Le mani, le due armi mortali, sono coperte da un paio di guanti in pelle nera. E' fatto così e di certo non si snatura per un incontro di famiglia. Il suo classico atteggiamento da mafioso anni '50 è sempre ben visibile. Soprattutto ora che ha persino aperto un locale. Arrivato al capezzale della sala entrerebbe senza neanche bussare <Biondino, sono Zashiki> annuncio effettuato una volta già entrato sia chiaro. Pronto a tutto, occhi ben aperti e riflessi sempre attivi, vispi.

20:50 Kimi:
 Una convocazione da parte di Itawooshi, non si mette bene anzi tutt’altro. L’ultima volta che è stata convocata la guerra civile imperversava per le strade di Kusa, il consiglio si erigeva come una minaccia su un clan ancora provato dalla guerra di Oto, dalla conseguente epurazione e lei insomma era stata costretta a farsi cacciare solo per poter proteggere coloro che condividono la maledizione del veleno . Per questo appena le viene recapitata la missiva si mette in cammino, arrivando dall’esterno del Dojo quest’oggi, sfila per Kusa con la mantella dell’Akatsuki sulle spalle, poggiata delicatamente svolazza ad ogni suo passo, si muove sinuosa mentre cammina veloce, sulle gambe un paio id parigine nere in lana molto pensati e degli shorts dello stesso colore, sul busto invece semplicemente una fascia elastica scura intorno al seno. Per il resto a coprirla dalla pioggia il solito copricapo della sua corporazione, di quell’associazione di ninja di cui porta al dito anche l’anello verde, si muove mentre come al solito per precauzione proverebbe a spostare il suo chakra verso le ghiandole salivari così da andare ad immergersi in esso e semplicemente trarne i benefici, se così vogliamo chiamarli, del suo veleno andando quindi a rendere tossico anche il solo contatto con la sua pelle. Il volto è piegato in avanti mentre cerca di muoversi sempre più velocemente senza però bagnarsi troppo. Giunta davanti alla magione si limiterebbe ad addentrarsi nel giardino esterno, non ha bisogno di presentazioni in teoria, dovrebbe bastare quella mantella e l’anello che si vede chiaramente sul mignolo destro a chiarire di chi si tratta, ma in caso basta spostarsi sul petto per scorgere appena la scarnificazione sul cuore e l’ustione ormavi vecchia tar le scapole, poso sotto al collo, uno un codice che per lei significa molto più di quel che sembra, l’altro invece è il simbolo dei cacciatori di taglie e non c’è da aggiungere nulla a ciò. Entra così all’interno della magione andando immediatamente a togliersi i calzari neri da ninja sporchi di sangue prima di procedere, spedita e sicura tra i corridoi, verso la sala principale proprio lì dove le è stato detto. Si muove attenta a non scontrarsi con nessuno, il capo però ancora coperto dal cappello di paglia, solo davanti alla porta osservando i due genin la destra si alza così da rimuovere quella protezione dall’acqua <anche voi qui?> domanda a bassa voce osservandoli perplessa, intorno agli occhi azzurri uno strato di ombretto azzurro e una linea nera di eyeliner a sottolineare lo sguardo gelido e distaccato. [chakra on][arte del veleno liv 3]

Una volta che i nostri eroi avessero scostato la porta in carta di riso per accedere alla sala riunioni della Magione, ecco che si ritroverebbero a notare come la stanza non sia attualmente abitata da chi avrebbero creduto. Non pare esserci traccia di Itawooshi nella ampia sala posta al centro del primo piano della struttura. Al suo posto sono presenti invero le sue due fedelissime guardie gemelle dalla stazza non propriamente fine. Alti quasi un metro e novanta, spalle larghe, pancia prominente e fianchi larghi. Tarchiati, tozzi, ma dall'aria sicuramente minacciosa: insomma, non esattamente i tipi con cui pensi di voler avere una discussione. Hanno corti capelli castani e due piccoli occhi marroni, l'espressione seria, leggermente ottusa. Hanno le braccia incrociate e si trovano ai lati dello scranno ove solitamente siede Itawooshi per osservare le sue piccole salamandre richiamate al suo cospetto. Lo scranno, tuttavia, appare vuoto. Le pareti della camera sono chiare, tinte di bianco, con delle decorazioni di un verde gentile che si diramano però sulle porte scorrevoli. Il pavimento è ricoperto di tatami di un verde brillante e delle piante ornamentali son posizionate in dei vasi marroncini agli angoli della camera. La stanza è illuminata da lampade di carta ove fiamme vive bruciano l'aria circostante. <Chiudete la porta e avvicinatevi> intima d'un tratto, uno dei due, ergendosi in tutta la sua statura e andando a sciogliere l'intreccio degli arti superiori precedentemente ripiegati sul petto. L'altro rimane dall'altro lato dello scranno con le braccia conserte e l'espressione seria, osserva i presenti con fare attento. <Avete detto a qualcun altro del messaggio?> continua col dire il primo gemello una volta che i tre si fossero avvicinati a loro. Ovviamente si riferisce alla missiva che il gruppo ha ricevuto da Itawooshi, ma nella sua mente non si rende conto del fatto che detta così sembra quasi che sia stato lui a scrivere loro. Dannato zuccone! [Ambient Chiusa]

21:02 Sosachi:
  [Doku house] Entra nella stanza e vede Mimì e Cocò, alias i due energumeni del boss. < Ma .. > Si gira attorno e vede tutt'altro che Itawooshi. Poi ecco che sopraggiunge Zashiki, il tipetto vestito perennemente da becchino e Kimi, che solo per come si è presentata ha vinto la palma della Doku più terrificante. < Anche voi qui? > Ciò gli fa presagire che non c'è un qualche premio individuale, ma magari una graduatoria del miglior Doku del villaggiooooo! Tornando seri. < Uhm? E il capo? > Chiede a Mimì, il tirapiedi loquace che a quanto pare ha anche un messaggio per loro. "Parlano?" Si chiede chiaramente tra sè e sè, molto colpito da quei suoni che provengono dalla bocca di uno dei due omoni. < Nah, quasi mi dimenticavo, quindi no. Non ho proferito parola con nessuno, Mi - .. > Che cosa cavolo sta dicendo < Mio caro amico! > Dice e mostra il pollice destro in segno di "ok". Si è salvato, forse, in corner, al novantesimo. E' particolarmente strano questo che sta vedendo: convocati nella sala di Itawooshi, senza Itawooshi e senza nessuno che occupi il suo scranno: starà male? Sarà morto o sarà stato cacciato? Sono tutti interrogativi che nella testa del biondo rimbombano in cerca di risposta. Probabilmente queste arriveranno, ma ci sarà da attendere. Per ora attende che Zashiki e Kimi dicano qualche cosa, magari la ragazza sa qualche cosa di più. Sicuramente il tipetto, che crede che Sosachi sia fratello dell'assente capo clan, non sa nulla. Il tutto sarà ancora più simpatico, forse. Ma adesso attendiamo che il Fato ci spieghi come sono andate effettivamente le cose.

21:10 Zashiki:
 Una bella rimpatriata, ci mancava questa. Rimpatriata che comprenda anche la sorella di Zashiki, kimi. Lo sguardo si poserebbe su di lei in primis <Oh, ci sei anche tu sorellona?> domanderebbe pacatamente, un tono freddo ma completamente sicuro di se <Poi mi devi dire come è andata la cosa> affermerebbe serio. Pochi istanti e squadrerebbe anche l'altro consanguineo <E tu dovresti essere Sosachi, sbaglio?> scuote la testa appena così da poter mettere in mostra quel fantastico viso <Il fratello del biondo> accenna appena andando a schioccare la lingua sul palato, producendo un secco suono. Muoverebbe quindi qualche passo verso le due guardie enormi e affermerebbe <Nessuna parola, anzi> le mani andrebbero ad infilarsi nelle tasche. Pochi attimi di pausa per capire bene la situazione e lo sguardo verrebbe nuovamente posto sulla donna <Kimi, tu ne sai qualcosa?> domanda, del resto è sicuramente la più esperta e la più grande li in mezzo. Cercherebbe di capire meglio cosa sta succedendo. Nel mentre la postura si aggiusterebbe, diventato quasi perfetta. Una linea retta, ma comunque fluida e reattiva, non si sa mai. Si guarda intorno. Pochi secondi e replicherebbe alla domanda di Sosachi <Esatto, dove è il biondino?> la voce permane fredda ma carismatica, il narciso del clan è tornato, almeno per ora. Il volto permane serio, freddo ma armonioso.

21:14 Kimi:
 Richiude la porta di riso alle sue spalle. Osserva i due energumeni piazzando su di loro lo sguardo gelido, le iridi azzurre si limitano a spostarsi sul luogo analizzando la situazione. Ascolta quindi quella domanda mentre inizia a muovere i suoi primi passi nel luogo, lo sguardo che si posa prima sul biondino e successivamente sul fratello ed annuire, una risposta sbrigativa e poco attenta alle sue domande iniziali. Ascolta però con più interesse ciò che i due bestioni hanno da dire per poi sospirare quasi incredula all’ingenuità mostrata dagli altri due convocati con lei<no> replica infine anche lei a quella domanda <ma ho l’hiraishin addosso> il tono risulta decisamente molto serio, una piccola precauzione visto com’è finito l’ultimo incontro ravvicinato con un capoclan, sì quello che è morto dopo averla quasi uccisa, quello che le ha rovinato la vita e ha cercato di separala da Katsumi, insomma sì quel cadavere avvelenato di Arima <quindi che non vi passi per la testa di prelevarmi chiaro?> lo sguardo si assottiglia minacciosa, oh no questa volta non permetterà a nessuno di avvicinarli, di tagliuzzarla e di rubarle altro, ora che ha la speranza di ritrovare la usa bambina, che la vita sembra quasi aver deciso di darle tregua e lasciarle lo spazio per riprendersi, sopportare quel dolore che solo una madre potrebbe immaginare, no non si arrenderà facilmente <e la stessa cosa vale per loro> in un unico, semplice e diretto slancio di altruismo prova a proteggere i due genin da una possibile minaccia che probabilmente risiede solo nella sua testa. Quei due forse un tempo non erano nessuno, non avrebbe esitato ad ucciderli eppure ora non è più così, entrambi, seppur per motivazioni diverse, si sono guadagnati le sue attenzioni e la sua protezione, per quanto la cosa abbia dei limiti e molti aspetti negativi <e ora dite ad Itawooshi di venire fuori, non mi piace venir convocata così lo sa> i piedi incominciano a muoversi, sicura punterebbe verso quel trono, quel luogo solitamente occupato dal biondo tormentatore del clan <e tollero ancor meno che siano i suoi tirapiedi a farlo> mentre cammina ha smesso di osservarli, puntando solo verso quel trono sul quale ora proverebbe a poggiare le regali natiche. Se fosse riuscita quindi allungherebbe le mani anche sui braccioli mentre il cappello verrebbe appeso allo schienale, osserverebbe d quella posizione il resto della sala e dei presenti <non ne so nulla fratellino> si morde appena il labbro inferiore infastidita dalla semplice parola. Lasciarsi identificare pubblicamente come un suo parente è un’arma a doppio taglio, lo è e lo sarà per sempre teme ed è quella parte più materna ad emergere quando si sente identificare come sorella e che la porta a mordersi il labbro dopo averlo chiamato in quel modo, preoccupata che possa finire nei guai a causa sua [chakra on][arte del veleno liv 3]

Com'è giusto che sia tutti e tre si chiedono che fine abbia fatto quell'antipatico, egocentrico, narcisista malandrino di Itawooshi. Provano a informarsi a vicenda, si rivolgono ai due buzzurri ma nessuno dice niente fino a quando non cala un silenzio totale nella stanza. Kimi prende il suo posto sullo scranno notando una certa occhiata contrariata e torva da parte dei due uomini, mentre tutti pendono in qualche modo dalle loro labbra. Quello fra i due che ha parlato fino a questo momento si volta a questo punto ad osservare i due ragazzi mentre l'altro, suo fratello, rivolge invero lo sguardo alla volta di Kimi stessa. <E' sparito> dice il gemello che osserva le due salamandre con fare cauto, sussurrato. <Siamo andati a cercarlo e tutto ciò che abbiamo trovato è questo> rivela il fratello uscendo da una tasca dei suoi pantaloni da ninja un bigliettino bianco che va a porgere verso la Doku. Entrambi i gorilla stringono le labbra, le loro espressioni solitamente piuttosto ottuse e sciocche paiono decisamente preoccupate, allarmate. <Non c'erano segni di lotta, non c'era nulla di strano nella sua stanza. Soltanto quello> spiega l'uomo mentre consegna a Kimi il foglio con fare tormentato. Se lei dovesse decidere di aprirlo troverebbe vergata su quella carta immacolata poche semplici parole scritte con una grafia nera obliqua, elegante e morbida. "E la salamandra -mai più- seguirà le orme del suo carnefice. Crescerà guidata da una nuova luce, in un'alba bagnata del sangue del traditore" Queste le poche parole vergate sul foglio. Queste le parole che Kimi potrà leggere su quel biglietto. I due abbassano lo sguardo, sembrano decisamente allarmati e preoccupati dalla situazione. Quasi... tristi, dietro quelle espressioni solitamente stupide, violente. <Nessuno sa che è sparito, non vogliamo che la voce si diffonda... ma, ecco...> dice il gemello che ha sporto a Kimi il biglietto prima di lasciar la parola al fratello. <...non sapevamo che fare.> sospira l'altro quasi imbarazzato da quella confessione. <Sapevamo che Itawooshi vi aveva convocato, ha chiesto a noi di inviare quelle missive per voi. Speravamo sapeste qualcosa.> continua col dire guardando ora i due, ora Kimi. [Ambient Chiuso]

21:44 Sosachi:
  [Doku house] Questo sì che è un bel guaio. Ma partiamo con ordine. Capitolo Zashiki: crede sia il fratello di Itawooshi < Il fratello del biondo chi? > Dice rivolgendosi al Tony Ciccione della famiglia. Non si ricorda più, chiaramente, di aver mentito al ragazzo dicendogli che in effetti era il fratello di Itawooshi. Eh vabbè, prima o poi i nodi vengono al pettine, si sa. Capitolo Kimi. La ragazza parla con quei due gorilla rivelando uno strano senso di appartenenza alla famiglia e di protezione per i due piccoli del clan. Alle parole di Kimi si gira verso la ragazza e la ascolta, quasi stranito da quelle stesse parole che, effettivamente, hanno del sorprendente. Ma non è finita qui! Il becchino è il fratello di Kimi. Sosachi rimane perplesso, giustamente. Incassa la testa nelle spalle, la faccia si fa vitrea, occhi sbarrati e bocca semi chiusa. Quindi la mano destra, in particolare l'indice destro indica prima la ragazza e poi l'altro e poi viceversa < Cioè voi saresti fratelli di sangue? > Dice con un tono di voce quasi innaturale. Poi però vede la ragazza sedersi sul trono e pensa "potevo sedermici io, dannazione". Ad ogni modo Cocò parla con Kimi e le chiede di prendere visione di una sorta di pizzino. Sosachi, curioso come non mai, si avvicina quatto quatto verso la ragazza che potrebbe vedere la sagoma nera del biondo avvicinarsi e farsi sempre più vispa. Occhi sgranati nel tentativo di infilare la testa tra le mani della Doku per leggere il messaggio. Probabilmente il tentativo sarebbe vano, anche perchè le parole dei due energumeni lo colpiscono: da freddi ed impassibili omoni, parlano del capo scomparso. < Uhm? > Si sapeva del carattere di Itawooshi, ma sparire tutto d'un tratto? E senza dare una notizia? < Scusatemi voi due energumeni > Dice avvicinandosi a Cocò, l'ultimo a parlare, toccandogli il bicipite con l'indice destro, quasi stesse tastando il terreno. < Ma .. da quando non avete sue notizie? > Chiede, STRANAMENTE, serio in questa circostanza.

21:51 Zashiki:
 Dunque dunque, a quanto pare neanche la più ben esperta sorella sa nulla della questione <Capisco> la mano sinistra andrebbe a prelevare la fedora, nel mentre la mano destra passerebbe tra i violacei capelli così da poterli smuovere un poco. Fatto ciò la mancina riappoggerebbe quel pregiato cappello sulla testa del giovane Doku. Tutto normale sin quando la ragazza non siederebbe sul posto del biondino <sai, ti dirò, stai bene lassù> afferma il ragazzetto, sarebbe fiero di vedere sua sorella la e di certo tra i presenti è l'unica degna di poggiare le natiche sul quel trono che ha sempre guardato male. Non appena però i due gorilla parlano l'espressione di Zashiki varia leggermente, per qualche istante è percepibile un sottile velo di preoccupazione, ma solo per qualche istante <Come scomparso?> non ha ben capito cosa è successo, o forse semplicemente non riesce a capacitarne. Tace almeno finchè i due gorilloni non smettono di parlare. Lo sguardo dunque si sposterebbe nuovamente su Kimi <Cosa ne pensi? Da quello che so il biondino non è il tipo da sveltine o fughe repentine> sentenzia freddo. Quindi lo sguardo si volge verso Sosachi <Tu, hai detto di essere il fratello di itacoso> spiega prima di annuire <Si siamo fratelli di sangue> ormai non gli da nemmeno troppa importanza, del resto sta iniziando a metabolizzare la cosa. Lo sguardo intenso si sposterebbe nuovamente su Kimi <Cosa dice il biglietto? E' qualcosa di importante?> domanda, è necessario capire cosa è successo, ricostruire gli eventi. Muove qualche ulteriore passo verso i due armadi viventi <Avete notato qualcosa di strano negli ultimi giorni? Parole, atteggiamenti?> chiede agli energumeni. Poi si rivolgerebbe a tutti i presenti <Credo che la cosa debba restare tra di noi per ora> gelido nuovamente. Dannatamente cinico, brillante. Se fosse sempre così, sempre normale, per quanto normale possa essere.

21:56 Kimi:
 Quelle occhiate vengono semplicemente ignorate da lei che per tutta risposta accavalla le gambe sicura e decisa ad infastidirli e soprattutto ad infastidire Itawooshi che reputa sicuramente nascosto da qualche parte. Se ne sta lì tutta fiera e tranquilla fino a quelle parole. Non un’emozione viene espressa sul suo volto mentre la mente vaga, che sia scappato? Probabile si è sempre vociferato di una cera propensione a cadere tra le gonne di una certa donna di potere eppure. Le sembra altamente improbabile, sì è un capo egocentrico, altezzoso, possiamo dire anche violento ma la realtà che lei ha potuto conoscere è ben diversa, solo Arima poteva farle rivalutare così tanto quel capoclan, persino dopo il loro colloquio informale, dopo che si erano dichiarati rispetto reciproco eppure da quella freddezza di fatto è nata da parte sua una vera a propria obbedienza, per quanto la morte possa venir imbrigliata e resa docile ovvio. Da quando Arima ha mostrato fino a che punto si possa essere egoisti con il proprio clan e i suoi membri lei ha imparato a leggere le azioni del biondo sotto una luce ben diversa. Nel silenzio e nel distacco del suo atteggiamento quindi va ad allungarsi quel tanto che basta per prendere il foglietto stando ben attenta a non sfiorare la mano del gemello, non conosce la sua fora o il suo veleno e l’idea di scoprirlo ora non l’alletta. La destra porta davanti al volto quelle scritte mentre gli occhi le analizzano, una volta, poi due, la lettura viene ripetuta quasi incredula più volte lasciando che i sintomi di quello stato mentale possano appena palesarsi sul suo volto preoccupato, qualcosa non va. Quello non può semplicemente essere uno scherzo, una prova fatta per loro <non li avevamo stanati tutti?> domanda verso i gemelli, è sicura che loro sappiano ciò di cui parla, loro sicuramente erano dalla parte di Itawooshi anche durante quel colpo di stato per liberare Kunimitsu nella guerra civile di Oto, sì sono sempre al suo fianco e questo significa solo profondo rispetto e fiducia reciproca. La figura di Sosachi, o almeno la sua ombra, non dovrebbe esserle sfuggita durante l’avvicinamento ed è per questo che molto semplicemente andrebbe ad inclinare il polso di lato così da far penzolare il fogliettino e permettere anche al biondo di leggerlo, senza dirgli nulla per limitarsi poi ad un <parla del sangue del traditore> commenta velocemente verso Zashiki, lasciando poi in realtà al biondo il compito di spiegare per bene ciò che c’è scritto dato che la sua attenzione parrebbe essere completamente catalizzata dai due gemelli <qualcuno era sfuggito a…>esita appena, come chiamarla <l’epurazione?> domanda ancora <Kunimitsu ne sa qualcosa? Si hanno sue notizie o è sparita ancora?> come se una Kage potesse farsi rapire due volte di fila, va bene sottovalutarla ma forse forse sta esagerando. Si alza quindi prendendo un profondo respiro, le parole del fratello risuonano nella mente, domande sensate eppure qualcosa non torna <non erano tutti morti con la guerra civile e la caccia successiva? C’è qualcosa che Itawooshi ha tenuto nascosto a noi? Avete dei documenti segreti? Potete accedere a quei possibili documenti?> una raffica di dubbi che trovano velocemente una via di fuga dalle sue labbra mentre lei andrebbe a camminare avanti e indietro lentamente e pensierosa [chakra on][arte del veleno liv 3]

Quando Sosachi va per toccare il buzzurrone di turno, Cocò, egli va semplicemente scostando il braccio per impedire al biondino di toccarlo. Se sia per evitargli un avvelenamento o se sia per semplice fastidio nell'essere toccato non si sa. Lo fissa ascoltando le sue parole e si ritrova a lanciargli una occhiata piuttosto torva quando sente il modo in cui lui e suo fratello vengono chiamati. -E meno male che non sa con che nomi sono stati ribattezzati aehm- <Da questa mattina> rivela la fedele guardia del capoclan con tono seccato. <Ci ha mandati a inviarvi quelle missive e poi non lo abbiamo più visto> spiega con voce scura, seria, fissando Sosachi e Zashiki. <Siamo andati per chiamarlo per ricordargli dell'incontro con voi, ma non lo abbiamo trovato> Insomma: non sanno assolutamente nulla di cosa sia successo. E dire che gli sono sempre intorno! L'altro gemello, intanto, si rivolge a Zashiki nell'udire le sue domande e con uno sbuffo quasi stizzito si ritrova a sospirare dal naso nella vaga imitazione di un toro infastidito. <Wow, sei proprio sveglio ragazzino> quando egli dice di non lasciar trapelare quella notizia al di fuori di quella stanza, al di fuori delle labbra dei presenti. <No, non c'era nulla di strano. Era tutto come sempre> spiega la guardia scuotendo appena il capo, incapace di accettare quanto sia successo. E quando le parole di Kimi raggiungono i due, entrambi si voltano a guardarla ritrovandosi a stringersi leggermente nelle spalle. <Credevamo di sì. Dovevano essere stati tutti messi a tacere, ma forse qualcuno è sfuggito. Forse qualcuno si è nascosto e ha ricominciato a cercare sostenitori in segreto> azzarda uno con fare totalmente confuso, disorientato. Sembra essere sincero, sembra non star mentendo mentre dice queste parole. <Beh... si scrive regolarmente con Itawooshi. Proprio ieri era arrivata una sua lettera, si tengono in contatto, sapete...> rivela l'altro con una espressione leggermente imbarazzata. Okay, forse è meglio non sapere in che tipo di contatti si tengono i due. <Comunque siamo piuttosto sicuri che sia ancora ad Oto, al sicuro> dice dopo essersi schiarito la voce. A quel punto, quando Kimi si alza, si ritrovano entrambi ad osservarla quasi come a voler cercare in lei un nuovo punto di riferimento per quella faccenda. Sicuramente non possono mettere nelle mani dei due genin il destino del loro capo! E per quanto neppure la Doku sia il loro idolo, sanno per certo che sia qualcuno di cui possono fidarsi. Lo stesso Itawooshi, dopotutto, sembra fidarsi di lei e così fanno loro. <Di sicuro ha i suoi segreti... Nessuno sa tutto quello che fa, neppure noi> la voce si adombra quando Mimì (poveraccio però che razza di soprannome!) va affermando queste ultime parole. Si sa, dopotutto, che il capoclan è un tipo bizzarro, misterioso e strano. Nessuno può prevedere cosa fa, nessuno può sapere con esattezza cosa stia facendo davvero. O lo si ama o lo si odia. O ci si fida oppure no. <Ma è sicuro che se avesse saputo di altri possibili ribelli non avrebbe esitato un attimo prima di mandare un'altra squadra a caccia. Non avrebbe sopportato una rivolta interna, non di nuovo> e di questo, Cocò, pare essere davvero sicuro. I due gemelli si guardano negli occhi, si osservano, e si ritrovano ad essere per la prima volta dubbiosi ed incerti. <Possiamo farvi accedere alla sua stanza... ma non so se troverete qualcosa. Non penso che scopriremo qualcosa indagando su di lui> Come se Kimi stesse forse proponendo che in qualche modo fosse lui stesso colpevole della sua sparizione. Tonti. Tonti e ottusi. <Ma prima di andare avanti, prima di procedere con questa storia, dobbiamo essere sicuri di poterci fidare di voi. Itawooshi si fidava di te> dice Mimì muovendo un passo avanti in direzione di Kimi, guardandola in viso. E' serio, ora, e piuttosto freddo. <E di loro? Di loro ti fidi?> domanda allora volgendo lo sguardo verso Zashiki e Sosachi, l'espressione minacciosa a puntarsi nei loro occhi. <Se davvero ci sono dei ribelli, se davvero qualcuno sta tramando per capovolgere di nuovo il clan, non possiamo permettere che queste voci li raggiungano> [Ambient Chiusa]

22:38 Sosachi:
  [Doku house] La situazione si fa meno divertente, sempre di meno. Kimi gli mostra il pizzino. Non riesce a comprendere che cosa ci sia sotto quel messaggio, non capisce le motivazioni di quella fuga e di quell'allontanamento dalla magione e dalla sua normale vita. < Si, dico tante cose Zash > Dice sorridendo e leggendo il messaggio ad alta voce < Il sangue del traditore .. ma scusa, c'è un traditore nel clan? > Si rivolge ancora a Cocò < Ma scusate, perchè mai convocarci e sparire? Sarebbe stato più "furbo" scappare e basta. In questo modo ha lasciato chiaramente un indizio che noi avremmo dovuto trovare e che lui voleva che trovassimo. > Ispettore Sosachi all'opera. < La cosa che mi colpisce è il modo con cui ha lasciato questo messaggio. Mi puzza la cosa! > Dice per poi andare a camminare nervosamente per la stanza. < Siii andiamo ad investigare, prestoooo! > Dice per poi accorgersi delle parole che Mimì rivolge a Kimi. < Se Itawooshi si fida di noi non vedo perchè non dovreste fidarvi di noi. Siamo membri della famiglia e come tali richiediamo anche noi di essere aggiorati ed informati sulla questione. Sono sopravvissuto anche io alla rivolta di Oto e ai casini all'interno del clan, pretendo che mi porgiate rispetto > Pausa < ..anche se sono un modestissimo genin! > Dice, cambiando ancora il tono della voce. < Quindi, presto! Alla stanza di Itawooooooooo! > Dice alzando il braccio al cielo e pronunciando il nome del capo clan a bassissima voce per non farsi sentire da nessun altro al di fuori dei tre. < Dai, la cosa diventa intrgante! > Dice gongolando come un bambino a Natale. Sa che prima o poi lo pesteranno, ma Kimi lo salverà (?).

22:46 Zashiki:
 La discussione prosegue e di certo non sembra volersi fermare ora. Un occhiataccia, rapida verrebbe mandata al gorillone non appena quest'ultimo cerca di fare della semplice ironia <Oh, parla il gorilla> non ama che qualcuno lo insulti, non così e di certo non lo farebbe fare ad uno che intellettualmente e culturalmente è inferiore al giovane Doku <Kimi, puoi spiegarmi questa cosa dell'epurazione?> la fissa ora, restando sempre ai piedi del trono <Del resto è da poco che sono venuto a sapere della mia storia> insomma, cercherebbe di colmare una lacuna prima che sia troppo tardi. Pochi istanti passati a riflettere prima di spostare le magnetiche iridi su Sosachi <Ehi, calmati ed evita di fare tutto questo casino> gelido lo rimprovera, non ama la confusione, non più del dovuto e non quando la situazione è critica <Ti rendi conto della situazione? Potrebbe essere un casino> lo rimprovera e anzi per ora anche in maniera pacata. Si vede proprio che oggi è normale, che non deve condividere il proprio corpo, la propria mente con nessuno. Sospira appena prima di continuare a parlare rivolgendosi ora ai bestioni <Capisco, beh forse potremmo trovare qualcosa nella sua stanza, magari veramente tiene nascosto qualcosa> inizia a camminare per la stanza <Chissà> continuare a passeggiare con le mani dentro le tasche <Beh, ti fidi?> direbbe in direzione di kimi, ha veramente bisogno dell'approvazione dei giganti? No, assolutamente. Ora come ora ha bisogno solo di quella di sua sorella <E mi pare che vista la situazione dobbiamo restare uniti ed essere cauti> termina così il suo bel monologo. A quanto è bello, quanto è teatrale. E' semplicemente zashiki il malato mentale.

22:58 Kimi:
 Ascolta tutto quel discorso, prendendo atto delle informazioni ricevute restando in silenzio mentre i gemelli parlano, inizia quindi a camminare in cerchio, andando a gironzolare intorno a quel trono dubbiosa <sì vorrei entrare> replica lei <bisogna cercare segni che indichino il passaggio di qualcosa o qualcuno> ed eccola quindi voltarsi verso Sosachi, prima ancora della questione fiducia sembrano doverci essere un paio di cose da specificare <perché è la famiglia ad aver tradito Itawooshi questa volta temo> seria la faccia mentre torna verso il tono, prende un profondo respiro, inala con attenzione l’aria per poi buttarla fuori dubbiosa Lei non è una abituata a ragionare sulle cose, di solito uccide e basta senza farsi domande, senza riflettere o far piani, le basta ammazzare le persone eppure adesso tutto è cambiato è costretta a far andare il cervello, ad utilizzarlo più di quanto mai avrebbe potuto immaginare <Non so se ricordi la guerra civile Sosachi> tra i vari incontri fatti nel clan c’era anche lui, l’aveva intravisto solo una volta eppure le pare di ricordare qualcosa ad Oto <ma il nostro capoclan aveva rapito Kunimitsu, aveva tradito la Kage e si era ribellato. Durante la guerra civile io ero schierata con l’Akatsuki e quindi contro il mio stesso clan e a quanto ho scoperto Itawooshi in gran segreto ha raccolto un gruppetto di fedeli a Kunimitsu e al momento giusto ha rovesciato suo padre prendendo possesso del clan> La fa breve anche perché effettivamente più di questo lei non sa, sono voci che le sono giunte e alle quali non ha prestato mai troppa attenzione dichiarandosene disinteressata <c’è stato poi un periodo di epurazione nel clan per rimuovere eventuali ribelli rimanenti ed ora lui è sparito con queste parole. Lo chiamano traditore a meno che non abbia fatto altro credo proprio che qualcuno sia sopravvissuto e voglia prendere il comando del clan> prende un respiro profondo tornando a sedersi comoda su quel trono ma questa volta senza sfida, distratta dalla situazione <quindi sì voglio avere accesso alla stanza, dobbiamo indagare ma non ora dobbiamo essere accurati già tutto questo è strano. Dovremmo discuterne in un posto neutrale e sicuro> riflette, la si può quasi sentire mentre fa girare i suoi ingranaggi arrugginiti <devo chiedere ma potremmo rivederci all’Anteiku per capire come muoverci> l’appoggio di un altro clan, l’appoggio di un’altra quasi famiglia <o alla magione di Yukio> continua poco dopo, sì ha altri due luoghi da chiamare, più o meno casa, dove poter parlare senza paura d’essere sentita e scoperta. Scuote infine il capo come per riprendersi <per quello che riguarda la fiducia entrambi sanno cosa succederebbe se dovessero tradirmi> ovviamente le minacce per prima <posso costringere al silenzio entrambi e credo che per me esista un modo anche per ridurli a miei burattini> continua andando ad osservarsi l’anello al mignolo destro, continua quindi a riflettere <ma in ogni caso si tratta del mio allievo e di mio fratello, si sono rivelati degni di fiducia e meritano di esserne a conoscenza. Ho tutta l’intenzione di liberare Itawooshi e rimetterlo al suo posto, è un capoclan migliore di quello che si pensi> lui non ha l’abitudine di rinchiudere e torturare gente che lei sappia <voi siete con me vero?> sospira ancora tornando ad alzarsi <vi dirò dove incontrarci, approfitteremo del torneo anche per indagare ma ora dobbiamo disperderci o sarebbe troppo strano> cos’ ha imparato davvero dal suo capoclan? Qual è l’unica cosa fondamentale che il suo atteggiamento le ha permesso di apprendere? A mantenere le apparenze <noi qui abbiamo solo discusso del regalo di compleanno per Itawooshi ok?> manco sa quando sarà il compleanno sia chiaro, ma poco importa non le è venuta in mente una scusa più sensata <nessuno per ora deve sapere che conosciamo, io devo incontrare Kunimitsu> ed è con queste parole che successivamente andrebbe ad alzarsi per poi uscire semplicemente da quella porta e successivamente dalla magione, ha un po’ di cose a cui pensare e da fare [chakra on][arte del veleno liv 3]

I due gorilla fissano Sosachi con aria confusa, perplessa. <Ragazzino, non è mica detto che il fatto che vi abbia chiamato avesse a che fare con la sua sparizione. Se voleva sparire non avrebbe lasciato degli indizi, no?> domanda uno dei due nella sua più semplice e naturale logica. Notano il suo entusiasmo, il suo essere quasi eccitato all'idea di come stiano andando le cose e si ritrovano a fissarlo con sguardo duro. <Senti un po', "membro della famiglia". Qui fra tutti sembri il più divertito dalla cosa: se veniamo a sapere che c'entri qualcosa, ti impicchiamo con la tua stessa lingua> E no, non c'è traccia di esitazione o scherzo nella loro voce mentre Mimì rivolge queste parole al biondo. Insomma: il loro capo è appena sparito, non sono dell'umore adatto a gestire troppo entusiasmo tutto assieme. A quel punto rivolgono a Zashiki la loro attenzione e per lo meno annuiscono leggermente quando il ragazzo va rimproverando Sosachi per i suoi eccessi di euforia. <Già. Se davvero è in atto una rivolta non possiamo permetterci di combatterla in due... dovremo collaborare> E non sembrano poi così divertiti o felici della cosa. Par quasi un grande sforzo per loro, una enorme prova di fiducia. O di sopportazione. Lasciano che Kimi racconti ogni cosa, che spieghi cosa accadde durante la guerra civile di Oto e si ritrovano ad annuire mestamente quando la storia giunge al termine. <Grazie a lui siamo stati "graziati". Kunimitsu non ha mai punito i Doku per aver affiancato gli Yakushi nelle prime fasi della rivolta. Se non fosse stato per Itawooshi probabilmente sarebbe finita male...> mormorano i due con uno slancio di enorme riconoscenza e orgoglio nei confronti del biondo. L'Akatsuki è sempre stata una potenza incredibile da sfruttare in battaglia e probabilmente avrebbe liberato e salvato Kunimitsu anche senza il colpo di stato all'interno dei Doku. I due gemelli annuiscono quando Kimi va predisponendo un primo piano generale. C'è bisogno di pianificare e capire prima di agire all'interno dello stesso clan. I due si ritrovano quindi a guardarla -ignorando platealmente i due genin- dedicando a lei sola le loro speranze di vittoria. <Noi cercheremo di impedire che la voce circoli nella Magione se qualcuno farà domande su Itawooshi. Diremo che è occupato, che è uscito o magari che è andato a salutare Kunimitsu. Non sarebbe la prima volta dopotutto...> dice Cocò fissando Kimi prima di far sì che l'altra garantisca la lealtà dei due ragazzi. Alla fine sembra che il prossimo passo sia stato deciso: avrebbero indagato e deciso assieme come procedere mentre i due gemelli si sarebbero occupati di tenere nascosta la verità al resto del clan. <Va bene. Allora aspettiamo vostre notizie. Quando sarete pronti vi porteremo nella camera di Itawooshi. Non è il caso che entriate da soli> assicura Mimì con fare serio. Chissà quali tipi di protezioni sono state messe alla porta per evitare che entri gente indesiderata... I tre vengono quindi lasciati liberi di andare con una nuova pesante verità sulle spalle ed una grossa responsabilità a pendere sulla loro testa. Nelle loro mani sembra star decidendosi il destino di quel clan. [END][End non obbligatoria - sussurratemi per dirmi se endate o meno ♥]

23:33 Zashiki:
 A quanto pare il summit è finito. La sorella se ne va e la saluta <Va bene Kimi, aspetto le tue notizie> poi la saluta con un cenno del capo <Ciao sorellona>. Muove qualche passo <Nel frattempo cerco di scoprire qualcosa e vedo sei nei bassi vicoli si sa qualcosa> inizia ad indirizzarsi verso l'uscita <Vedremo> quindi un ultima occhiata a Sosachi <Beh, io e te credo ci rivedremo presto, so che tra un po' ci sarà una riunione> termina così il discorso. Una rapida giravolta che fa svolazzare la giacca <A presto, se mi cercate mi trovare al bar o giù nei bassifondi> termina così la sua serata. Un passo lento ma costante lo accompagna fuori dal magione, direzione? Chissà da qualche parte nei bassifondi, deve lavorare, si avvicinano eventi importanti. [end]

Kimi, Sosachi e Zashiki sono stati chiamati da Itawooshi nella sala riunioni.

Una volta raggiunta la sala, però, trovano ad attenderli i due gemelli buzzoni che si occupano sempre di proteggere e accompagnare il capoclan.
Dai due vengono a scoprire che Itawooshi par essere scomparso e che di lui non rimane altro che un bigliettino.

"E la salamandra -mai più- seguirà le orme del suo carnefice. Crescerà guidata da una nuova luce, in un'alba bagnata del sangue del traditore"


Che ribolla ancora astio e rancore per i fatti della guerra civile di Oto?
I dubbi son molti, gli indizi pochi, ma mai come in questo momento la parola d'ordine è: discrezione.