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Un raggio di sole durante la tempesta

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con Nahira, Hajime

21:28 Nahira:
  [Monti Ardenti] La notte è scesa ancora una volta a lambire la terra mentre una furiosa tempesta imperversa sulle Terre circostanti il villaggio della foglia. Nahira di certo non si tira indietro nella sua ricerca per conto del capo lavoro che necessita al più presto di un cane da pastorizia con l'intento di volerlo successivamente addestrare. Impresa non da poco insomma! Purtroppo la genin è andata forse troppo oltre la linea boschiva fuori Konoha e si ritrova a camminare nei pressi della landa desolata dei Monti ardenti al confine con i Paesi circostanti. Un pesante cappuccio scarlatto foderato di pelliccia è calato sul capo della ragazza dai capelli bianchi il cui viso si intravede incorniciato dal tessuto. Lineamenti morbidi per quel viso chiaro dalla pelle quasi pallida sulle cui guance spiccano fiere due zanne rosse, simbolo di appartenenza al clan Inuzuka. I capelli candidi scendono sulle spalle in ciocche sparpagliate, alcune fradice per via dell'acqua che non smette di scendere giù dal cielo. La giacca è chiusa all'altezza del petto da cui fa però capolino la testolina della canide dal manto completamente scuro eccezion fatta per la piccola macchiolina bianca a forma di luna poco sotto il collo. Si regge con le zampine anteriori alla chiusura del vestito. Gli occhioni blu della cucciola vagano nei dintorni mentre il corpicino è ben stretto a contatto con quello della compagna umana che di tanto in tanto le tira una occhiata di intesa. Il resto dell'abbigliamento comprende una casacca sottostante alla giacca, pantaloni neri fasciati all'altezza delle caviglie ai quali sono legate due sacche, una per fianco. Calzari scuri, guanti con la solita placca metallica sul dorso e per finire ma non per importanza la fascia di konoha ben stretta sul braccio destro. Le due Inuzuka si guardano intorno notando la effettiva lontananza con il villaggio. <Abbiamo camminato così tanto? Deve essere stata colpa della tempesta. Poco fa non era così terribile il tempo.> borbotta la ragazza sbuffando sonoramente per poi tentare poco dopo di sistemarsi meglio il cappuccio ormai zuppo sul capo. Non ha ombrelli e ciò rende quel tempaccio una vera sfida. [equip : portakunai fianco destro : 3xkunai - 3xshuriken // portaoggetti fianco sinistro: 3xbombacarta -3xbombaluce- 3xfumogeni - trasmettitore- x3filo di nylon - x3fuuda - tonico coagulante x3 -tonico recupera chakra x3 //]

21:41 Hajime:
 Che giornata oggi per il nuovo genin di Kusa. Il buon ragazzo si è fatto una passeggiata molto lunga, forse anche troppo, dal villaggio. Non ha idea di quanta strada abbia percorso, decisamente tanta visto che ha perso la visione delle case di kusa da molto tempo, ma, per quanto lo riguarda, ne è valsa la pena. Finalmente ha quello che si può chiamare un lavoro ed un primo passo per uno scopo nella vita. Finalmente è un ninja a tutti gli effetti. E quindi doveva festeggiare la cosa. Non avendo amici al momento, ha deciso di farsi un viaggio, così senza una meta precisa, giusto per visitare nuovi posti. E poi, a dire la verità, adesso che è effettivamente un ninja, crede di poter combattere contro tutto il mondo se necessario, quindi figurarsi se ha qualche paura di finire in non si sa quale posto. è partito quindi di mattina presto, fermandosi prima di lasciare le sicure mura cittadine in due posti per comprare diverse cose. Adesso che è diventato un genin è anche riuscito a metter da parte qualche moneta infatti, e con esse ha comprato una buona armatura difensiva per prima cosa ed anche dei guanti e dei calzari da ninja. Gli sembrava una scelta giusta per essere più al sicuro, visto anche lo scontro con l'altro ninja all' accademia, una difesa maggiore non è una brutta idea. Poi, grazie a quello scontro, si è anche reso conto di aver bisogno di armi. Non può essere un ninja che va in giro senza un' arma, neanche un kunai. Quindi ha comprato anche un coltello e diversi kunai, per l'esattezza tre, insieme ad un porta kunai da posizionare sul fianco per contenerli. Ma non è tutto. Non essendo del tutto stupido infatti, ha ben pensato che avrebbe avuto bisogno di qualche cibo per un piccolo viaggio senza meta, giusto per non morire di fame. Quindi s'è comprato anche un pezzetto di carne essiccata, due pagnotte di pane, una bottiglietta d'acqua e un piccolo zainetto dove mettere queste cose. E quindi è partito per il suo viaggio. Certo una mappa sarebbe stata una buona idea, giusto per non perdersi in questo posto sconosciuto, ma vabbè, dettagli. Per di più, cosa da non sottovalutare, non ha minimamente pensato al tempo. Quindi si troverebbe esposto ad un' incredibile tempesta un po' alla cavolo, con i calzari da ninja neri, dei pantaloncini corti fino al ginocchio grigi, una maglietta a maniche corte nera, sopra alla solita canotta dello stesso colore che ovviamente non si toglie a prescindere, ed ovviamente la nuova armatura protettiva. Gli è dispiaciuto cambiarsi le scarpe, ma era il momento di dire addio a quelle vecchie. Comunque sia, esausto dalla camminata, scoraggiato dalla pioggia incessante che lo inonda, lasciando i capelli grigi zuppi come non mai, deciderebbe di cercare un semi riparo, per quanto è possibile, sotto un arbusto o qualunque cosa possa sembrare una pseudo tettoia. Cercherebbe anche di sedersi, appoggiando lo zaino tra le gambe per tirar fuori qualcosa da mangiare. Un brivido lo colpisce, tanto che le braccia gli tremano per il freddo. Il coprifronte con lo stemma del villaggio che porta sulla tempia riflette un fulmine che cade in lontananza, non il migliore dei presagi. < ah... Perchè sono venuto fin qui...> si parla da solo, ma non vuole impazzire. Gli occhi non hanno neanche più la voglia di alzarsi verso il cielo nella minima speranza che quel bruttissimo paesaggio possa in qualche modo migliorare[ // porta kunai fianco destro, 3 kunai all' interno, coltello al fianco sinistro.//]

21:53 Nahira:
  [Monti Ardenti] Non sa quanto andrà avanti quella tempesta ne quanto ci metterà a tornare al villaggio e ciò la preoccupa abbastanza. Sbuffa tentando di raggiungere a fatica i primi alberi che distano solo qualche metro dalla sua posizione facendo spallucce ben sapendo i rischi che si corrono durante un tempaccio del genere. Purtroppo però si ammaleranno se non trovano qualcosa con cui ripararsi. <Beh meglio che niente.> sussurra alla canide incrociandone lo sguardo mentre i passi avanzano andando verso un arbusto con l'intenzione di sedersi per non bagnarsi ulteriormente dal fattore pioggia. Distrattamente però la albina non si accorge di sedersi di fianco ad Hajime che sembra avere avuto la sua stessa idea e, dopo aver raggiunto la sua figura con lo sguardo. <Oh Ma...!> tono che si bloccherebbe a metà per lo stupore mentre le iridi vaganno squadrando il kusano da capo a piedi. L'espressione della Inuzuka la dice lunga riguardo al suo stupore. Purtroppo non ha infatti percepito come suo solito gli odori circostanti , ma soprattutto quello del genin , per colpa della pioggia. La sua innata dopotutto non era attiva per potenziare i suoi sensi al momento dello scontro e ciò ha reso possibile un incontro inaspettato. Anche Skoll sembra turbata e, corrucciandosi lievemente, andrebbe ad annusare l'aria davanti a se portando l'attenzione tutta verso lo sconosciuto. Nahira del resto sembra fare lo stesso non sapendo bene cosa aspettarsi. Dipenderà tutto infatti dai comportamenti del secondo.[equip : portakunai fianco destro : 3xkunai - 3xshuriken // portaoggetti fianco sinistro: 3xbombacarta -3xbombaluce- 3xfumogeni - trasmettitore- x3filo di nylon - x3fuuda - tonico coagulante x3 -tonico recupera chakra x3 //]

22:05 Hajime:
 Non prestando molta attenzione a quello che sta succedendo intorno, neanche Hajime s'è accorto della konohana, non fin quando lei non richiama la sua attenzione con la voce, portandolo ad alzare lo sguardo dallo zaino per andare a fissare con i propri occhi blu scuro quelli dell' altra che si trova proprio li di fianco. Rimane anche lui bloccato per un attimo, sia preso dal panico che dallo stupore. Non si è minimamente accorto dell' altra presenza. A dire il vero non si sarebbe mai aspettato di beccare qualcuno in quella situazione, cioè pensava di essere l'unico fesso a farsi beccare da una tempesta del genere in un posto così, senza neanche un piumone o una coperta impermeabile per coprirsi. La mano destra, che stava frugando nello zaino, nel mentre aveva afferrato i resti di quello che restava dalla mattinata e dal pranzo, ovvero un pezzetto di carne, abbastanza grande da essere diviso in diverse parti, e tre quarti di pagnotta. Senza pensarci troppo cercherebbe di scattare per allontanarsi dall' altra, andando a caricare le gambe per compiere un piccolo saltino, circa mezzo metro, per non stare così vicino a quella figura a lui sconosciuta. Quindi lascerebbe cadere li lo zaino, portando fuori la mano destra che trattiene il cibo. Non vuole lasciarlo cadere, con tutto il pantano per terra andrebbe a sporcarsi e finirebbe per essere immangiabile. Certo, se l'altra è pericolosa, non ha molta scelta. L'altra mano, quella sinistra, andrebbe subito al fianco dello stesso lato, dove tiene il coltello. <C...Ciao...?> Lo dice con un tono come se fosse una domanda. Non sa che dire, cioè, non è proprio la scelta migliore delle parole, ma cosa dovrebbe dire? Questa situazione è del tutto inaspettata. <C...Cerchi... Cerchi qualcosa?> non è che sta balbettando perchè non sa parlare, è solo che la situazione è talmente assurda che bho. Continua a fissare l'altra, cercando di capire cosa aspettarsi. L'ultima volta che una ragazza l'ha accostato è finito dentro un genjutsu, attaccato in un ospedale dove c'era una copia morente di se stesso, senza un braccio per di più. Quindi la fiducia al momento non è il suo forte. Per niente. Quindi la presa sul coltello sul fianco sinistro al momento resterebbe abbastanza salda, senza tirarlo fuori al momento[ // porta kunai fianco destro, 3 kunai all' interno, coltello al fianco sinistro.//]

22:18 Nahira:
  [Monti Ardenti] Osserva i movimenti dell'altro notando una certa energia nello spostarsi leggermente distante, abbastanza distante rispetto i pochi centimetri che prima li separavano. Le iridi cerulee restano fisse sul ragazzo così come il corpo. Nahira si limita a voltare il busto per seguire con il capo ancora coperto dal cappuccio lo scatto dello sconosciuto che sembra alquanto sorpreso, più che normale per la situazione in cui si trovano. Un sopracciglio è inclinato delineando una espressione pensierosa sul lineamenti generalmente solari della Inuzuka. Nel frattempo Skoll sembra voltare il capo inclinandolo verso sinistra probabilmente per capire cosa stia combinando l'altro. Il silenzio attutito dal rumore della pioggia è rotto infine da poche semplici parole della albina. <Non credevo ci fosse qualcuno nei paraggi.> il tono è tranquillo e non vi è inquietudine nelle parole appena pronunciate. Troppo lineare per una persona normale , ma si sa come è fatta la ragazza. Fiduciosa nelle buone intenzioni del prossimo. Forse non è ancora abituata ad una terra selvaggia come Kusa ed i suoi abitanti ne è a conoscenza di poter incontrare kusani in un luogo impervio come i monti ardenti. Gli occhi sono posati sul ragazzo ed infine su quella sua strana posa statica e lo zaino che potrebbe fare una brutta fine in mezzo a quel pantano. <Se fai così prima o poi ti cade > commenta infine notando la posizione precaria della sacca del kunese. Gli sorride come fa sempre di solito, non ci pensa proprio ad attaccarlo o cose simili. Del resto però se lui la attaccasse avrebbe un motivo per allontanare la sua gentilezza, è una shinobi e come tale è preparata ad ogni evenienza.[equip : portakunai fianco destro : 3xkunai - 3xshuriken // portaoggetti fianco sinistro: 3xbombacarta -3xbombaluce- 3xfumogeni - trasmettitore- x3filo di nylon - x3fuuda - tonico coagulante x3 -tonico recupera chakra x3 //]

22:32 Hajime:
 Spostandosi dal precario riparo la pioggia ricomincia a colpirlo con tutta la violenza di cui è in possesso quella maledetta tempesta. Così i capelli, già fradici, ricominciano a rimpirsi d'acqua, andando ad attaccarsi fastidiosamente alla pelle del ragazzo e coprendogli in parte la visuale, che per altro è resa anche più difficile per l'appunto dalla pioggia stessa. Il suo stato di allerta non sembra voler scendere, anche se le parole dell' altra, o meglio il tono, sembrano un po' rassicurarlo. <Neanche io... Cioè... Non è una genialata essere qui con questo tempo...> Probabilmente, a meno che l'altra non sia masochista, anche lei sarà d'accordo su questo, a meno che non stesse cercando/aspettando qualcun altro, cosa possibile. Non ha voglia di escludere niente, meglio evitare intenzioni ostili altrui. Nota finalmente la terza figura li presente. Non c'aveva fatto caso subito, non che se la deve prendere il cucciolo che accompagna la ragazza, ma la sua padrona al momento ha attirato di più l'attenzione. < Hem... è con te...?> andrebbe a chiedere con tono incerto, andando a muovere la testa per indicare l'animale. Fa fatica a mettere bene a fuoco i lineamenti dell' altra, ancora non ha ben capito se stia parlando con un lui o con una lei, anche se il tono della voce gli ha già dato qualche indizio. Mentre è ancora li distante e sente le altre parole altrui, la cosa che però lo distrae di più è quel continuo freddo che gli sta penetrando nelle ossa. Sente infatti l'acqua scendergli lungo il corpo, penetrando per le attaccature dell' armatura e inzuppando gli abiti, rendendolo inoltre anche molto più pesante e impacciato. Alla fine lascerebbe pure la presa sul coltello, rendendosi conto che le parole altrui alla fine sono più vere di quanto non sembrino. <Hai ragione> E inoltre non vorrebbe neanche che il suo nuovo acquisto si riducesse in uno stato pietoso, o che il contenuto all' interno subisse qualche danno. Quindi andrebbe ad afferrarlo, lasciando la sua posizione difensiva e tesa, cercando di accostarsi leggermente all' alla ragazza. <Hem... Ti dispiace...? Non ho visto molti altri posti per ripararsi...> andrebbe a dirle per avvisarla che tornerebbe nella sua posizione iniziale, molto vicino a lei, proprio al suo fianco, per evitare la pioggia. Se riuscisse a tornare seduto, allora cercherebbe di scrutare meglio l'altra figura, giusto per farsi un' idea su chi possa essere e su cosa aspettarsi. Non ha idea che si tratti di un ninja di un altro villaggio, non avendo mai visto un simbolo di konoha. <Temo che non abbia intenzione di finire presto...> Dice voltando lo sguardo verso il cielo, guardando le grandi gocce di pioggia continuare a scendere come fossero assatanate. [ // porta kunai fianco destro, 3 kunai all' interno, coltello al fianco sinistro.//]

22:46 Nahira:
  [Monti Ardenti] Le iridi cerulee puntano sul ragazzo che ormai è fradicio per colpa della pioggia. Un sorriso lieve sembra spuntare nel momento stesso in cui lui indica la cucciola ancora rintanata all'interno della giacca scarlatta e da cui compare solamente per le zampine anteriori ed il capo puntato verso di lui. Abbassa lo sguardo verso di lei donandole una lieve carezza per poi spostare nuovamente l'attenzione sul ragazzo. <Si. Certamente. E' la mia compagna canide.> annuisce lesta con un certo orgoglio , lo stesso che scuote l'animale sentendosi presa in causa. E' una Inuzuka, come può non esserlo? La simil lupetta infatti ancora in osservazione dello sconosciuto si limita a fare un verso quasi affermativo verso il ragazzo ben comprendendo le parole di Nahira. <Si chiama Sköll> puntualizza infine donando una carezza alla cucciola che risponde a quei gesti in modo allegro. Pochi istanti dopo è sollevata nel vedere il kusano tentar di sedersi nuovamente vicino a lei nell'unico riparo disponibile in zona e non può che annuire per la sua richiesta facendogli dunque spazio. <Probabilmente questo non è nemmeno il posto migliore per ripararsi dopotutto> aggiunge lei ironica con una leggera risata dopo aver sentito le parole del ragazzo ormai al suo fianco. <Ci vorrà un bel po di tempo.> commenta posando infine gli occhi davanti a se in un punto non precisato dove l'oscurità non ha ancora lambito totalmente la terra. <Da dove arrivi comunque?> domanda voltando il capo verso il suo interlocutore. E' desiderosa di conoscere qualcosa di quello sconosciuto. Curiosa di poter capire qualcosa ed imparare da ogni incontro fatto.[equip : portakunai fianco destro : 3xkunai - 3xshuriken // portaoggetti fianco sinistro: 3xbombacarta -3xbombaluce- 3xfumogeni - trasmettitore- x3filo di nylon - x3fuuda - tonico coagulante x3 -tonico recupera chakra x3 //]

23:02 Hajime:
 Alla fine potevano entrambi finire in un incontro peggiore, magari in dei banditi o qualcosa del genere, chi può dirlo. In vece sembrano solo un ragazzo ed una ragazza sfortunati, visto che li ha presi quello che si preannuncia come possibile nuovo diluvio universale, o almeno così sembra al povero e piccolo diciassettenne che non può certamente scappare da quella situazione. Ascolta le parole altrui e vi assicuro che resta con la faccia un po' da pesce lesso. Che vuol dire compagna canide? Non ne ha mai sentito parlare, ne ha mai visto qualcosa del genere. Potrà sembrare assurdo, ma essendo cresciuto per strada senza famiglia ed essendo nuovo nel mondo ninja, non ne ha visti ne troppi, ne sa tutte le cose di quel mondo, tra cui questa. <Hem... Scusami... Cosa vuol dire che... Skoll... è la tua... Hem... Compagna canide?> Lo dice con il tono più buono e pacifico del mondo, dimostrando anche una certa curiosità sulla cosa. Anche lui è un tipo a cui piace sapere/scoprire tutto il possibile e di più, soprattutto per soddisfazione personale. Quindi sentendo questa nuova definizione, bhè, è affascinato e curioso. Sempre se poi riuscirà a sopravvivere a questo tempo, visto che il freddo li sta assalendo e non hanno neanche un posto dove potersi asciugare. Lei ha sicuramente ragione, deve esserci nei paraggi una grotta o qualcosa del genere. O magari un albero un po' più grande per ripararsi, il problema è trovare l'energia e la voglia di cercarlo. <Hai ragione... Credo sia più che sicuro... Il problema è trovarlo e riuscirsi a muovere... Il tempo non sembra volerci rendere la cosa facile... Per di più non conosco questi territori... Magari potremmo trovare una caverna... Ma potrebbe esserci dentro già un animale agitato... O peggio...> Bhè si, è un tipo molto riflessivo, soprattutto in combattimento visto che per la maggior parte odia il corpo a corpo. Sente l'altra domanda e si volta verso la ragazza per guardarla dritto negli occhi, che tra l'altro sono di un colore molto simile al suo. Adesso che ci fa caso, per quanto riesce a vedere, anche i capelli sembrano dello stesso colore. L'unica differenza sono i tatuaggi sulle guance, che ovviamente lui non ha. Le farebbe un sorriso quindi, notando queste cose, per portare poi una mano alla propria fronte per indicare il coprifronte. <Sono un ninja di kusa... Un ninja che per l'appunto si è perso... E di questo passo non so se arriverò a domani visto che sto morendo di freddo... E questa ferraglia che ho addosso invece di proteggermi non fa altro che cogelarmi ancora di più... Tu?> Le rivolgerebbe la stessa domanda, anche perchè lui ha tranquillamente risposto, quindi confida che anche l'altra gli dica qualcosa su di se. Intanto con le mani, adesso entrambe libere, andrebbe a spezzare un pezzo di pane ed uno di carne. Inizialmente, senza pensarci troppo, proverebbe a portarselo quasi alla bocca, però poi si fermerebbe, rivolgendosi all' altra. <Ne vuoi un po'...? Non è tanto... Ma se hai fame possiamo dividercelo...> E quindi andrebbe a porgerle più o meno metà della propria scorta, quella che ha appena spezzato per mangiarsela. [ // porta kunai fianco destro, 3 kunai all' interno, coltello al fianco sinistro.//]

23:20 Nahira:
  [Monti Ardenti] Si ritrova a stupirsi per l'affermazione dell'altro mentre gli occhi sono ancora puntati su di lui e nel sentire quella domanda riguiardante la sua cucciola non può che allargare meglio quel sorriso. Evidentemente non ha mai sentito parlare di legami di quel tipo. <Un compagno canide è un compagno d'armi e di vita proprio come può esserlo un umano con la differenza però che ci si capisce senza bisogno di parole. > porta infine gli occhi su Skoll incrociando lo stesso sguardo carico di significato dell'altra per poi proseguire con la spiegazione. <Un legame che va oltre la comprensione. Siete uno un pezzetto dell'altra. Noi Inuzuka abbiamo un compagno canide per la vita.> continua infine senza però accennare nulla riguardo il suo Clan poichè per lei è normalità. Non ha pensato però che la normalità per uno può essere differenza o particolarità per un altro. Conclusa la sua spiegazione le iridi puntano verso il ragazzo. <Vedrai che smetterà di piovere. Aspettiamo e vediamo come evolve la situazione.> propone infine quasi come se fossero parte di un team. <Oh un ninja di Kusa? Conosci Kouki per caso?> domanda senza esitare. Del resto lei è la prima a cui ha pensato la Inuzuka e per ovvie ragioni. Nonostante l'ultima volta l'altra sia scappata via senza voltarsi la bianca si domanda sempre come stia. <Io sono di Konoha.> spiega a sua volta indicando brevemente con un gesto dell'arto il copricapo legato alla spalla destra. Poi fa una pausa notando la situazione del secondo. Forse può dare una mano. <Ho percorso la strada da Kusa a qui durante il periodo di festività. Forse posso indicarti la strada.> propone con un sorriso muovendo gli occhi infine verso il paesaggio scosso a tratti dalla luce di qualche lampo in lontananza. Non ci pensa troppo, la gentilezza fa parte della sua natura e quel ragazzo sembra cordiale nei suoi confronti. Vale la pena tentare di aiutarlo. <Ti presterei volentieri qualcosa per coprirti ma ho solo questa giacca ed è zuppa.> risponde tristemente sbuffando. <Non voglio toglierti il cibo di bocca.> asserisce infine. Se egli però continuasse a porgerle quel pezzetto di cibo con insistenza lei accetterebbe il regalo con un sorriso. [equip : portakunai fianco destro : 3xkunai - 3xshuriken // portaoggetti fianco sinistro: 3xbombacarta -3xbombaluce- 3xfumogeni - trasmettitore- x3filo di nylon - x3fuuda - tonico coagulante x3 -tonico recupera chakra x3 //]

23:38 Hajime:
 La sua spiegazione non fa una piega, tanto che il ragazzo ha lo sguardo perso sulle labbra dell' altra, seguendo con attenzione il discorso e annuendo per dimostrarle che ha compreso, anche se il nome "inuzuka" a lui non dice proprio niente. Cioè, seguendo il filo del discorso, immagina che sia qualcosa che ha a che fare con lei e con quelli che come lei hanno questa speciale affinità con gli animali, ma non ne sa molto. <Inuzuka hai detto... Immagino che sia un' abilità speciale dei ninja che ne fanno parte... Anche se non capisco diversi aspetti... Ma fa niente...> Già, la sua curiosità lo porta spesso a dire direttamente quello che pensa, o almeno fa trapelare dalle sue parole alcuni dei propri pensieri. Ed in effetti lui non riesce proprio a spiegarsi come quel cucciolo possa aiutare chiunque in combattimento. Cioè, non gli sembra pericoloso, non più di quanto sia un normale cane, anzi non gli sembra di taglia neanche troppo grossa visto che lo tiene a se come se fosse un peluche. Certo, Hajime ignora che esistano tecniche che possano essere combinate tra padrone e animale, ma questo prima o poi dovrà scoprirlo. Gli fa piacere notare che nella loro discussione non sembrano esserci toni minacciosi, anche se questo non vuol dire che l'altro non abbia cattive intenzioni (forse), ma almeno è un buon punto per partire. Quindi si ferma un attimo a pensare al nome che le ha detto la ragazza, ma non gli viene nessuno/a in mente, anche perchè conosce così poche persone che veramente, è più difficile trovare uno che lui conosce piuttosto che un ago in un fienile (!!!). <No... Mi dispiace... Diciamo che mi piace non avere contatti con gli altri...> Forse "mi piace" non è il termine più giusto. Ad essere precisi bisognerebbe dire che non ne ha mai avuti, ne ha avuto il bisogno di averli fin ora. Si porterebbe una mano alla testa, precisamente alla fronte, per mandare indietro i capelli bianchi e liberarla, in modo di avere un campo visivo migliore e di asciugarsi, almeno li con la maglia. Konoha... Che per quanto ne sa è un altro grande villaggio ninja, che dovrebbe essere esattamente nel paese del fuoco... Il paese del fuoco... Allora deve essersi spinto veramente lontano. <Wow... Sono così tanto lontano da casa da incontrare persone di altri villaggi... Fantastico!> Lo dice con tono allegro, senza la minima ombra di paura nel tono. E perchè mai dovrebbe averla! Questo incontro è qualcosa d'importante, è la prima ninja di un altro villaggio che incontra, un buon modo di festeggiare la sua promozione. <Sei troppo gentile... Ma andrebbe contro il mio credo ninja... Lo sono diventato per riuscire anche a cavarmela da solo nella vita... Ritrovare la strada fa parte di questo!> E farebbe un sorriso a 360° verso l'altra. Una parte di se stesso si da dell'idiota, in fondo una mano sarebbe stata più che benvenuta, ma alla fine è fiero di quello che ha detto, perchè è la cosa più giusta (?!). Le guance gli diventano anche leggermente rosse, anche perchè quell' offerta della ragazza lo mette leggermente in imbaraggio, figuriamoci se ad un piccolo barbone abbiano mai fatto un' offerta del genere. <Non ti devi preoccupare... Grazie mille...> Ed in fine resta un po' dispiaciuto del rifiuto altrui, tanto che va ad insistere facendo un piccolo broncio e spingendo di più il cibo verso di lei, quasi mettendoglielo sotto il naso. <Se non ne avevo abbastanza non te l'avrei offerto no?> Va a dire, anche se poi non è vero ma vabbè, non vuole far sentire l'altra in imbarazzo. <E se vuoi aiutarmi puoi darmi una mano a togliermi questa cosa che porto, tanto non penso proprio che ne avrò bisogno> dice riferendosi all' armatura, che inizierebbe a togliersi, o almeno cercherebbe di farlo, cosa non del tutto facile e banale. [ // porta kunai fianco destro, 3 kunai all' interno, coltello al fianco sinistro.//]

23:53 Nahira:
  [Monti Ardenti] Osserva quel ragazzo con un sorriso lieve dipinto sulle sue labbra. <Inuzuka è un Clan. Mi chiamo Nahira comunque> si presenta veloce ricordandosi solo ora di non averlo fatto ma di aver solo accennato al nome della sua compagna. Non si aspetta che l'altro si presenti, ma almeno ora lui sa come si chiama anche se bisogna meritarselo il proprio nome. <Sai è molto bello come credo ninja ma quando devi salvare la pelle una mano non la si disdegna mai.> borbotta ironica quasi per farlo ridere e smorzare la tensione. Del resto lui non la conosce come anche lei non conosce lo sconosciuto che le sta di fianco, ma questo non le crea pregiudizi. E' genuinamente contenta di quell'incontro. Accetta infine anche il cibo che egli le offre volgendogli un lieve gesto con il capo per poi afferrare delicatamente il dono e iniziare a mangiare con gusto. Dopo aver fatto ciò lo aiuta anche a togliere l'equipaggiamento ingombrante poggiandolo dove egli voglia , possibilmente non nell'acqua. Solo dopo alcuni minuti si rende conto che le ci vorrà abbastanza tempo per tornare a casa così decide di alzarsi dal riparo reggendo al petto la cucciola dal manto scuro. <Io devo andare adesso, ma ti indico ugualmente il sentiero per Kusa.> Non aspetta che egli le rivolga una risposta negativa. Dopo aver infatti fatto qualche passo sotto a quella tempesta tenterebbe di puntare lo sguardo oltre gli alberi verso una radura che si delinea lateralmente rispetto alle salite dei Monti ardenti circostanti. Un rapido gesto della mano indicherebbe proprio un sentiero ormai allagato che si farebbe strada oltre la rada vegetazione. <Ecco, per di la trovi la via per casa> gli indica raggiante e con un sorriso a fior di labbra. Probabilmente non la ascolterà, ma lei ha percorso la via durante le celebrazioni carnevalesche. Rompe infine il silenzio distorto solamente dalla pioggia che cade incessantemente. <Io invece vado dalla parte opposta.> annuncia infine ponendosi ora a circa un metro dal genin. I passi vengono arrestati per poi incedere non appena si congeda. <E' stato bello incontrarti. Buon ritorno a casa.> sussurrerebbe infine per poi avanzare verso la direzione da cui è arrivata sparendo poco dopo in quella tempesta che non accenna a fermarsi diretta verso casa. (END)

00:07 Hajime:
 A volte è incredibile come le convinzioni, i pareri, le idee che una persona ha cambino radicalmente in base a dove è cresciuto e in base alle esperienze che ha avuto, e questo tra i due ragazzi sembrerebbe evidentissimo. Infatti, anche se entrambi sono abbastanza solari e pacifici, almeno per come sono adesso, hanno due idee totalmente diverse, tanto che, anche se lei cerca di fare una battuta e di smorzare la situazione, queste sue ultime parole vanno proprio a contrastare totalmente con l'esperienze che ha vissuto per ora il ragazzo. <Mh... Una mano è sempre una mano... Ma ciecamente ci sono solo due mani di cui puoi fidarti...> La risposta è un po' pessimista, senza ombra di dubbio, ma alla fine si sa per certo quello che combinano solo le proprie di mani, niente di più, niente di meno. Il fatto che adesso sa dell' esistenza di quel clan lo spingerà a chiedere e fare molte domande, senza alcun dubbio, appena tornato nel villaggio e incontrato un sensei, giusto per saperne di più. Accetta l'aiuto altrui, andando a riporrere la corazza nello zaino, che ormai era vuoto, in modo che non si bagni ulteriormente. Poi sente l'altra che deve andarsene, non ha tutti i torti, anche lui dovrebbe, ma quel tempo lo spaventa molto più che il dover passare la notte a riparo sotto quell' albero. La vede dargli delle indicazioni, in tutta risposta andrebbe a piegare la testa leggermente di lato, cercando di scrutarla meglio, facendole un grande sorriso e non nascondendo le due piccole chiazze rosse che gli si formano sulle guance dalla carnagione molto chiara. Lo mette un po' in imbarazzo la gentilezza altrui, non c'è proprio abituato, ne sa cosa la gente possa aspettarsi in cambio. Andrebbe ad alzare il braccio goffamente in quello che è un saluto a mano aperta, movimento molto impacciato e grande. <è stato un piacere mio Nahira Inuzuka... Verrò a trovarti a Konoha un giorno... Ricordami!> Continuerebbe a fissare nella sua direzione, guardandola allontanarsi per la sua strada, opposta a quella che dovrebbe prendere lui. Si è scordato qualcosa, ma ancora non ha realizzato cosa. Poi un lampo nel cielo, un fulmine a qualche chilometro di distanza, lo sveglia, facendolo subito ricordare. Quindi andrebbe ad urlarle con tutta la voce che ha <Hajime! Mi chiamo Hajime!> non sa se con tutta quella pioggia, quei fulmini che fan scendere giù tuoni, lei riesca a sentirlo o meno. Gli dispiacerebbe se fosse il contrario, ma non può farci niente. Se ne era dimenticato prima. exit <end>

Nahira e Hajime si incontrano al confine tra Kusa e Konoha tra le valli dei monti ardenti. Imperversa una tempesta nella quale si ha il tempo di una chiacchierata.