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Esame Genin Yuki e Hajime - Pratico

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con Murai, Yuki, Hajime

Prima palazzina. Quinto piano, sul tetto. Oggi si terrà l'esame pratico. C'è un sensei ad aspettarvi

16:49 Hajime:
 Oggi è un giorno importante. Decisamente importante. Qui ci si gioca il primo tassello per il futuro, non si può sbagliare (?! Oppure la morte... Ma anche no...!). L'ansia è palpabile nel ragazzo. A differenza della parte scritta e teorica, nella quale alla fine pensa di sapersela giostrare abbastanza bene (non è una cima, ma non è neanche troppo stupido, le orecchie le tiene aperte, quindi quello che viene detto più o meno se lo ricorda), qui invece si tratta di fare bene quello che va fatto (?!) e detto così suona male, ma è proprio quello che è (?!). Il tempo oggi è un po' strano, anche troppo. Sarà un presagio? Sarà un chiaro segno del destino? O magari è solo un fatto chimico/ambientale? Molto probabilmente quest'ultima, ma per il ragazzo di diciassette anni non sembra affatto così. Si da due schiaffetti sulle guance mentre sale le scale della prima palazzina per arrivare sul tetto, giusto per darsi la carica. Oggi è tornato con il vecchio stile, basta cose nuove, non ci si sente a suo agio tanto quanto con le cose più vecchie, con le cose che sente più sue. Quindi, anche se venisse giù il diluvio universale, lui se ne sbatterebbe altamente. Pantaloncini corti, fin sopra il ginocchio, grigi e sporchi, senza mezzi termini, tutti strappati e macchiati, di quelli che una mamma non solo butterebbe, ma li brucerebbe proprio dal balcone. Maglietta/canotta nera ridotta nello stesso stato se non peggio, con il collo tondo molto largo. Sente l'aria sulla pelle, forse rischia di ammalarsi, ma questa cosa è l'unica che riesce a stento a trattenere l'agitazione e l'adrenalina nel suo corpo. Arriva sul punto dell' incontro e comincia a guardarsi intorno, ispezionando tutto il luogo con i propri occhi azzurri. Identifica una figura, probabilmente il sensei che terrà la prova. Fa un piccolo sorrisetto, più di sfida che di altro. Si avvicinerebbe con passi veloci e leggeri, non ha senso mostrare insicurezza, in fondo non può scappare, ne vuole farlo. <buongiorno sensei> dice con un tono basso mostrando finta sicurezza. Trema un pochino, non di freddo, di agitazione, ma cercherebbe di nasconderlo, andando a grattarsi sotto il gomito destro con la mano dell' altro braccio.

16:55 Yuki:
  [???-> Tetto accademia] Nonostante sia il primo pomeriggio il villaggio sembra già essere sbiadito.Il sole splende alto nel cielo nel paese dell'Erba illuminando con i suoi raggi caldi l'ambiente circostante. Qualche nuvole all'orizzonte tenta di coprire il sole, invano, mentre un silenzio inquietante sembra voler dominare la terra. Il giovane studente dallo sguardo serio e leggermente accigliato cammina lentamente quasi come se volesse integrarsi con l'ambiente circostante. I capelli del ragazzo sono molto corti, di un nero scurissimo, anche se alla luce del sole qualche piccolo ciuffo potrebbe sembrare un blu elettrico. Gli occhi grandi ed espressivi sono azzurri come apparirebbe il mare in una giornata soleggiata come quella. Il viso è leggermente ovale, la fronte leggermente spaziosa, ma opportunamente coperta dai suoi ciuffetti di capelli. La pelle del ragazzo è chiara, a tratti potrebbe sembrare quasi pallida; tale colore chiaro mette in risalto, il rosso delle guance e delle labbra. Non è molto alto, ma possiede un fisico asciutto e allenato. Indossa una semplice maglietta blu che riflette molto il colore dei suoi occhi e sopra la stessa una giacchetta verde scuro. Porta un paio di pantaloni lunghi anch'essi verdi, ma di una sfumatura leggermente più chiara. Attaccato ai pantaloni indosserebbe una piccola cintura di un materiale semplice, contenente diversi kunai e forse qualche altro strumento.I sandali blu scuro sembrano essere comodi e leggeri, utili per una prova fisica. Il rumore dei passi che toccano terra è pesante, così come pesante sembra essere la sua camminata. Il passo comincia ad aumentare quando il giovane, dopo essere entrato in accademia, percorre le varie scale che lo conducono in cima all'accademia sul tetto, dove avverrà il fatidico esame. <Buongiorno>. Il suo viso cambia espressione, divenendo leggermente più allegro. Sorride rivolto ai presenti. [Eq:Kunaix5]

Il sole va e viene in quel di Kusagakure, un sole caldo ma allo stesso tempo freddo per via del freddo che esso porta. Le nuvole continuano ad arrivare veloci, coprono i raggi solari, rendendoli impossibilitati a portare calore a chiunque li osservi o scruti. Una giornata semi perfetta per affrontare un esame, un esame che deciderà chi diventerà ninja e chi invece resterà una nullità infinita. In questo esame vediamo protagonisti Hajime e Yuki i quali sono stati convocati sul tetto della prima palazzina, al quinto piano per la precisione. Il tetto è formato da un soffice terriccio, sabbia per impedire brutte cadute, qualche albero sparso qua e la per dare un po' di verde al tutto e li, al centro del tetto vi è un semplice sensei ad attendere l'arrivo dei due ragazzi. Indossa un copri fronte dell'erba, un giubbotto verde da chunin, pantaloni e maglia nera; tra le mani ha una cartellina per prendere appunti su ciò che vedrà oggi. Il primo a giungere nel luogo è Hajime e subito dopo va a presentarsi Yuki. Come è giusto che sia, entrambi salutano il loro superiore che va a chinare la testa di rimando al loro saluto<Finalmente siete arrivati>li squadra dalla testa ai piedi osservandoli<Hajime vieni alla mia destra a 2 metri e mezzo. Yuki tu fai la stessa cosa alla mia sinistra>da i primi ordini. Serio, molto serio, non ha voglia ne tempo scherzare<E richiamate il chakra>e con questo si zittirebbe mentre comincia a prendere appunti sulla tavolozza. [Esame]

17:08 Hajime:
 Non si farebbe ripetere due volte l'ordine, ne si volterebbe per salutare o guardare l'altro ragazzo presente. La testa già comincia a fargli diversi viaggi mentali, sono due, uno alla destra, l'altro alla sinistra, un maestro, non ci vede molte opzioni. Arrivato davanti al professore farebbe tre passi alla sua destra, andando quindi a posizionarsi più o meno a due metri e mezzo, come richiesto. Richiamare il chakra, va benissimo. <Subito> risponde velocemente facendo un cenno della testa. Ora alzerebbe lo sguardo verso l'altro, facendo un sorriso malevolo, come a sbeffeggiarlo. Adesso si che si divertono (?!). Portando le gambe sulla stessa linea allargherebbe un po' i piedi, aumentando lo spazio tra uno e l'altro. Un raggio di sole colpisce la scarpa arancio/marrone, mentre quella giallo/verde resta più oscurata. Andrebbe a mettere le mani nella posizione corretta, formando il sigillo della capra, pronto per iniziare il processo. Quindi si concentrerebbe sul proprio io, richiamando all' altezza della tempia un' immagine della sfera mentale, all' altezza dell'ombelico un' immagine della sfera delle forze fisiche. La prima bianca, la seconda l'immagina nera. Inizierebbe a farle muovere in senso orario, prima piano, entrambe alla stessa velocità, poi un po' più veloce, sempre concentrato sul mantenere i moti costanti e uguali. Le avvicinerebbe ed inizierebbe a mescolarle, sentendo le due essenze unirsi una all' altra, senza permettere a nessuna delle due di prendere il sopravvento sull' altra. In questo modo se ne formerebbe una più grande, sempre in rotazione nello stesso verso delle precedenti. Se andato a buon fine sentirebbe l'energia scorrere dentro di se, quindi si metterebbe di nuovo in una posizione dritta con la schiena perfettamente perpendicolare al pavimento, sguardo alto, rivolto al sensei, braccia lungo il busto. [tentativo impasto chakra][ se attivo chakra 10/10]

17:15 Yuki:
  [Tetto accademia] Il ragazzo respira profondamente. Respirando riesce ad eliminare ansia e angoscia e perfino il suo volto diventa più sereno. Annuisce. Segue gli ordini del suo Sensei, mentre scruta il suo avversario. Onde evitare equivoci, non lo guarda malamente, né tanto meno gli tira il malocchio. Osserva semplicemente, con tanto di sorriso amichevole, chi dovrà sfidare. Raggiunge con un passo svelto la distanza dettata dal Sensei. In questo momento si trova più o meno a 2 metri di distanza da chi lo scruterà. Prossima mossa; attivare il Chakra. La prima cosa da fare è eseguire il sigillo della Capra, sigillo non troppo particolare o impossibile da realizzare. Le mani sembrano quasi muoversi da sole, il respiro è affannato, ma i movimenti sono ben decisi in assenza di alcun tipo di tremore. Continua a respirare profondamente, ogni volta che lo fa sembra assumere una sicurezza maggiore. Adesso il ragazzo immaginerebbe il suo corpo come diviso ovviamente solo metaforicamente in due parti e sulle stesso inizierebbero a prendere forma due sfere. La prima di colore bianco, pura come la neve, si collocherebbe nella zona della fronte del giovane e andrebbe ad incarnare nella stessa tutte le caratteristiche psicologiche e spirituali, come se racchiuse in un'unica palla energetica mille sensazioni, paure ed emozioni, caratteristiche che renderebbero tale energia mistica e comunque inspiegabile con semplici parole umane. La seconda, invece, sarebbe nera, scura, grezza e dura proprio come lo sarebbe la pece, questa si collocherebbe sulla bocca dello stomaco. Tale sfera incarnerebbe invece tutte le caratteristiche fisiche che gli appartengono, è come se tutta l'energia di ogni suo singola cellula fosse la base di tale potenza . Le due sfere inizierebbero ad ingrandirsi piano piano fino ad assumere una certa consistenza ed una certa dimensione. Ora il giovane proverebbe a fare in modo che le due, quasi attraverso un metodo rotatorio orario, si avvicinassero l'un l'altro, iniziando ad incontrarsi, ad amalgamarsi e a fondersi fra di loro. Se il richiamo fosse avvenuto con successo, adesso, da questa unione di due elementi tanto diversi, tanto complementari , dovrebbe andare a formare quell'energia mistica e potente da tutti denominata Chakra. [Tentativo richiamo chakra] [Se, Chakra:10/10] [Eq: Kunai x 5]

Hajime richiama correttamente il proprio chakra. Il sensei osserva e segna sulla tavoletta il comportamento del giovane. Stessa cosa fa Yuki, il suo chakra si attiva donandogli forza e potenza. Nuovamente il sensei annota tutto quanto sulla tavolozza per poi portare lo sguardo verso di due ragazzi, prima a uno e poi all'altro<Il vostro esame di oggi consiste in un combattimento. Avete presente la quarta lezione? Stessa cosa ma ora dovete dare il massimo perché da come vi comporterete deciderò se sarete promossi a genin. Combattete per atterrare l'avversario o mandarlo al tappeto, non si attacca per uccidere>regole ferree quelle che sta dettando il sensei al momento, regole per impedire che si creino casini istantanei. Tutto molto semplice da seguire e tutto molto facile<Lo scopo del combattimento non è vincere o perdere, che sia chiaro questo. Voglio vedere come ve la sapete cavare perciò date il meglio di voi e combattete al massimo della vostra forza>detto questo indietreggia di qualche metro lasciando i ragazzi da soli a guardarsi. Distano 5 metri l'uno dall'altro, pronti per sfidarsi ma chi sarà il migliore? Ancora non lo sappiamo ma lo sapremo presto, molto presto<Cominciate pure>e con questo l'esame può avere inizio. [Esame]

Lanciate un D100, il numero più alto ha l'iniziativa

Yuki tira un D100 e fa 80

Hajime tira un D100 e fa 32

Yuki ha l'iniziativa

17:50 Yuki:
  [Tetto accademia] Intorno al giovane non vi è alcun odore, solamente l'ansia dell'istante sembra essere la protagonista di quel macabro momento. L'aria è fredda e punge a contatto con la poca pelle nuda del giovane, il quale sembra infischiarsene altamente del clima circostante, avrebbe pure potuto iniziare a piovere, lui sarebbe rimasto li, fermo ed immobile ad osservare l'avversario. Con il via alle danze il giovane sembra prepararsi. L'obbiettivo non è uccidere, ma ferire è lecito? Con uno scatto rapido e veloce, il giovane prenderebbe un kunai posto all'interno della sua tasca attaccata alla cintura e lo estrarrebbe con la stessa facilita di un pagliaccio che estrae dei fiori dal cilindro. L'arma è fredda al contatto con le mani, ma la presa del giovane è sia attenta che forte per evitare di tagliarsi o lasciar cadere l'arma. La distanza è quella di cinque metri circa, il suo obbiettivo sembra palese non è quello di ucciderlo. Il lancio del kunai sembra essere un'inizio dai mille differenti epiloghi, ma quasi tutti in favore del giovane dai capelli blu. L'obbiettivo principale è quello chiaramente di deviare il percorso del nemico in caso di un suo possibile attacco, di scoraggiarlo o di ferirlo nel migliore dei casi. Le spalle sono rilassate e la schiena è dritta. Un punto particolare della gamba destra sembra essere il punto che il giovane ha deciso di colpire. Di consequenza il lancio, sarà leggermente inclinato verso il basso. Si prepara all'attacco.La gamba sinistra starebbe leggermente indietro, rispetto la gamba destra che è posta un po' più avanti, certo è che in questa posizione non avrebbe perso l'equilibrio. Tale posizione sembra essere, al contrario, quella più rapida tanto più corretta per sferrare un attacco a distanza. La mano e il braccio destro accompagnano il corpo alla ricerca di quell'equilibrio che determinerebbero la possibile riuscita del lancio, ma hanno comunque un ruolo inferiore rispetto alle compagne e sorelle 'di sinistra', le quali sono al contrario fondamentali. Quattro oscillazioni veloci ,con il braccio sinistro e la mano ferma, arrivato al massimo dello slancio del braccio cercherebbe il ragazzo con tutta la sua forza e con tutta la sua precisione di lanciare il kunai verso il determinato punto precedentemente prefissato, sperando in un'eventuale riuscita. [lancio kunai:4/4][Chakra:10/10] [Eq: Kunai x 4]

Yuki usa Kunai!

18:01 Hajime:
 Molto male, l'avversario l'ha colto di sorpresa, o quanto meno ha reagito per primo. Nulla di irrecuperabile ovviamente, ma a differenza di quello che dice il sensei, Hajime la pensa in modo diverso, darà tutto quanto per vincere, perchè i ninja vengono addestrati a questo e lui lo fa per questo. Purtroppo era ancora concentrato sulle parole del sensei e una parte della testa già stava iniziando a pensare ad una possibile strategia che non si è reso conto di poter essere attaccato immediatamente. Non vorrebbe farsi coinvolgere subito in un combattimento corpo a corpo, fisicamente è più alto del suo avversario, ma attaccare alla cieca qualcuno senza un briciolo di strategia o di dettagli sulle capacità dell' avversario gli sembra un' enorme cavolata. Non può neanche lasciare solo l'iniziativa, l'ultima volta che è finito in uno scontro ed ha lasciato l'avversario attaccare e basta, non è finita proprio bene, come giusto che sia. Per di più la situazione potrebbe complicarsi ancora ulteriormente, l'avversario, a differenza di Hajime, è pure armato. Per fortuna l'adrenalina ed alcuni sensi del nostro corpo sono istintivi, così che è possibile spingerci a compiere gesti rapidi e veloci che non abbiamo neanche pensato di pensare. Ed il ragazzo si affiderà esclusivamente a questi, infatti non ha ne tempo di chiedere correttezza nel combattimento, ne tanto meno vorrebbe farlo visto che in battaglia dal suo punto di vista la correttezza non esiste, ne altro. I suoi occhi blu seguono il movimento della mano del suo avversario. Lo sguardo fisso sull' arma nemica, sull' inclinazione, sulla possibile traiettoria, sulla velocità del movimento e quanta potenza sembra mettere nel lancio. Il cuore inizia a battergli a mille, non che prima andasse più piano, ma adesso che si inizia a fare sul serio la cosa comincia anche a divertirlo. Preferisce essere attaccato così che da un genjutsu, e come gli ha detto la pazza sensei che l'ha allenato una volta, gli attacchi non si bloccano, si schivano e per farlo, bisogna impegnarsi al massimo. Vedrebbe il dardo partire, caricherebbe i muscoli delle gambe, piegandosi sulle ginocchia e incurvandosi leggermente, ma non si sposterebbe subito. Ha intenzione di usare la sostituzione, vuole vedere la reazione del proprio avversario se riesce. Una goccia di sudore gli uscirebbe sul collo con l'intenzione di scendergli lungo la schiena. I muscoli che mordono perchè protestano contro il cervello che dice di aspettare, neuroni impazziti che mandano continui impulsi di pericolo che lui bellamente ignora. Aspetta, quattro metri... Troppo lontano... Tre... Due... Ancora non ci siamo... Non sente più nulla intorno, nei timpani solo il cuore che rimbalza a mille. Ancora un po'... Quando ormai il colpo è li per toccarlo, quasi a sfiorarlo, allora eslpoderebbe, lasciando i muscoli agire di testa loro come se fossero impazziti, con l'obbiettivo di schivare a sinistra per facilitare lo spostamento. [3/4] Se la tecnica fosse riuscita, allora farebbe anche dei saltini indietro, allontandandosi dal proprio avversario di cinque metri, facendo un piccolo sorrisetto. [Tentativo tecnica della sostituzione Secondo tipo][chakra 6/10]

Il sensei comincia ad osservare tutta la scena ma andiamo a telecronacare ciò che succede su questo tetto. Yuki decide di lanciare un semplice kunai sfruttando tutto il suo tempo. Il tiro è lindo e pulito mirando alla coscia destra di Hajime ma Hajime non è uno che si fa prendere alla sprovvista. Esegue la sostituzione di secondo tipo ma analizziamo bene il tutto. Si sposta alla sua sinistra di 1,5 metri lasciando davanti a se una sua immagina residua in quanto la velocità è talmente elevata che Yuki non riesce a vedere lo spostamento, quindi per lui il suo avversario non si è nemmeno mosso dal punto in questione. Fatto questo vediamo Hajime indietreggiare di altri 5 metri così che la distanza aumenti tra i due ragazzi arrivando ben a 10 metri. Il primo passo è stato fatto, attacco e schivata ma Hajime si sentirà piuttosto spossato in quanto ha sfruttato al massimo le abilità del proprio corpo per un movimento ultra veloce. Ora tocca ad Hajime portare avanti l'attacco. [Esame][Yuki vedrai l'immagine residua sparire al termine dei 2/4 del tuo turno][10 metri la distanza]

Turni invertiti

Prima Hajime e poi Yuki

18:19 Hajime:
 Sembra che il suo avversario non si accorga immediatamente del suo spostamento. In effetti la sua stessa testa e il suo stesso corpo sembrano essere un attimo spossati per quanto accaduto. Non può farsi prendere dal panico però, ne deve. Ha un momento di vantaggio e deve scegliere bene su come utilizzarlo. Tra i due ci saranno dieci metri, più o meno, potrebbe coprirli senza troppi problemi e cercare di effettuare un attacco. Ma gli converrebbe? No. Ne è certo, è momentaneamente scossato, arriverebbe addosso all' avversario convinto di aver coperto con uno scatto la maggior parte della strada che potrebbe fare velocemente, questo andrebbe ad aumentare la sua stanchezza, potrebbe quindi portare un colpo senza tutta la sua forza e finirebbe per finire in una trappola organizzata solamente da se stesso. Lui sa di non avere armi, ma l'avversario non ne ha proprio idea, questa è una carta veramente importante. Ha un' idea in mente, ma deve allontanarsi e togliere il campo visivo tra se ed il proprio avversario. Essendoci degli alberi, se presente uno nel raggio di quindici metri [1/2], andrebbe a nascondersi li dietro. Se presenti più di un albero andrebbe dietro a quello più lontano dal suo avversario, in modo di ridurre le possibilità di essere colpito se l'altro decide di lanciargli contro altri kunai. Se riesce a trovare riparo, Si fermerebbe un attimo appoggiando la schiena all' albero, concentrandosi solamente sulla respirazione per riprendere un attimo fiato e riposarsi [fermo 1/4 di turno]. Fatto questo, se non attaccato dall' avversario, inizierebbe a preparare le mani per compiere un sigillo, cominciandosi a concentrare per quello che ha intenzione di fare e di mettere a segno. Non ha bisogno di molti colpi, gli basta portarne uno buono, in modo di mettere l'avversario fuori combattimento.[chakra attivo]

18:20 Hajime:
 [edit][Se non trova un riparo immediatamente, continuerebbe a cercarlo usando il restante del turno invece di riposarsi, sempre seguendo la logica di allontanarsi il più possibile]

18:42 Yuki:
  [Tetto accademia] L'ansia e l'angoscia si mischiano rendendo l'ambiente circostante e l'atmosfera lugubre nonostante essa sia comunque soleggiata. Il lancio del Kunai sembra abbia colpito almeno apparentemente l'avversario, cui figura rimane apparentemente immobile. Il giovane sembra non voler perdere alcun tempo, non è la fretta a dettare i tempi del suo combattimento, bensì la velocità. Infatti dopo essersi conto che il lancio abbia iniziato ad allontanarsi dalla sua mano prende solamente un bel respiro. Sposta per un attimo la sua concentrazione dal nemico, per quanto esso possa essere pericoloso l'elevata distanza sembra in qualche modo confortarlo. Respira. Attraverso un fluido movimento delle bianche mani eseguirebbe i quattro sigilli fondamentali per la tecnica della moltiplicazione. Bue, cane, drago, cinghiale le mani si muovono svelte, in fretta seguendo dei movimenti ripetuti per ormai abbastanza tempo da poter essere sicuri di non sbagliare. Guardando un punto fisso di fronte a sé nella sua mente prenderebbe forma la sua maschile figura. Nella sua mente iniziano a formarsi così tutti quegli elementi che sono propri del giovane ragazzo. I corti capelli blu, le dita lunghe e affusolate, le mani liscie imbruttite solo da qualche piccolo taglietto, il busto asciutto e allenato, le gambe non troppo lunghe. I colori predominanti sono il bianco della pelle, il nero dei capelli, l'azzurro degli occhi e il rosso delle labbra. Ogni colore prende piano piano forma inserendosi nel punto giusto, come se fosse il quadro di qualche artista famoso. Anche i vestiti vengono collocati nella sua mente. La maglietta e la giacca di materiale pregiato, così proprio come i pantaloni, le scarpe e la cintura contenente la tasca dei kunai. Ogni minima caratteristica si insidia in quel disegno mentale, opera della sua bravura nel ricordare anche i minimi dettagli. La sua mente sembra di urlare alla futura nascitura copia di seguire ogni suo movimento passo per passo.Dopodiché il giovane cercherebbe di controllare il Chakra che scorre proprio come un fiume in piena e che è presente nel suo corpo, con molta forza di volontà ed impegno cercherebbe di far defluire tale energia fuori dal suo corpo attraverso gli Tsubo. Dal potere del chakra fuoriuscito e dall'immagine di se stesso realizzata dovrebbe adesso formarsi alla sua sinistra una copia di sé, sempre se la tecnica avesse avuto un qualche tipo di esito. Con sorpresa il giovane noterebbe che la figura di Hajime inizia a perdere consistenza. <Sostituzione> sorride, mentre pronuncia tali parole a bassa voce per non farsi sentire. Se il nemico fosse riuscito a sfuggire adesso il giovane si guarderebbe intorno in compagnia della copia non muovendo alcun muscolo, ma aprendo bene le orecchie per cercare di captare qualsiasi suono emesso dall'altro ragazzo, suo nemico. [Tecnica 3/4][Tentativo: Moltiplicazione del Corpo] [Se,Chakra:8/10] [Eq: Kunai x 4]

Hajime trova un albero a 5 metri alla propria sinistra, albero che viene raggiunto dietro il quale il giovane riesce a ripararsi. Ora la distanza tra lui e Yuki aumenta arrivando a 20 metri. Abbastanza per due semplici deshi alle prime armi ma è qui il bello, come se la caveranno? Nel frattempo Yuki esegue la tecnica della trasformazione creando una perfetta copia di se alla propria sinistra. Gli avversari sono due, adesso, per Hajime. Yuki può vedere il suddetto albero alla propria destra a 20 metri da se ma non sa che li dietro vi sia Hajime. Nel mentre il sensei continua a scrivere sfruttando questa situazione di stallo. A voi la mossa ragazzi. [Esame][Turni: Yuki/Hajime][20 metri la distanza]

19:07 Yuki:
  [Tetto accademia] Il ragazzo riprende respiro affiancato dalla sua copia. Il tetto è un luogo circoscritto non può essere poi andato così lontano, a meno che non sia proprio catapultato giù, qualcosa di estremamente improbabile. In un luogo grande come quello captare dove si trova l'avversario sembra essere di certo non impossibile, ma molto difficile, d'altronde lo stesso è anche un immenso giardino, pieno di foglie, detriti, alberi che confondono il paesaggio. Un momento alberi? Il giovane sorride, non è un sorriso allegro, quasi sicuro a tratti arcigno. Respira profondamente, la consumazione di Chakra porta sempre stanchezza. Guardando il lato positivo non appena il giovane fosse uscito alla scoperto avrebbe trovato due nemici al posto di uno, sempre se non fosse rimasto per tutto il tempo rintanato nel buco come un coniglio. Non sarebbe andato a cercarlo, avrebbe perso tempo fra gli alberi e farlo sarebbe stato pericoloso. Sarebbe finito per farsi acchiappare dal giovane. Continua a guardare gli alberi che si trovano nella stessa direzione del giovane, alberi che probabilmente in questo momento sono il suo covo. Fischietta allegro, una mente sopraffine avrebbe di certo compreso che il giovane sta combattendo molto più con la mente di Hajime. Quasi fossero due piccoli strateghi alla ricerca del momento perfetto. Con calma esce dal taschino un altro Kunai dalla mano sinistra, per far uscire Hajime dalla sua tana avrebbe dovuto spaventarlo, facendogli credere di essere li vicino. Prende come punto di riferimento un albero, uno a caso, non avendo alcuna certezza se lo stesso sia quello del nemico. La distanza è tanta il rischio di non colpire l'albero è molto, ma non è il danno quello che vuole creare il giovane, bensì l'effetto di vicinanza e dunque se il colpo fosse andato più o meno a segno sarebbe del tutto irrilevante, fin quando il giovane sentirebbe anche solo a traverso il suono del metallo, il piccolo Kunai vicino a lui. Proprio come prima sposterebbe la gamba sinistra leggermente indietro al contrario di quella destra che invece starebbe avanti. Nella prima occasione questa posa è stata davvero utile, chissà cosa accadrà nella seconda. La mano sinistra continuerebbe ad essere protagonista di quel lancio, mentre la destra aggraziata avrebbe un ruolo secondario, ma comunque fondamentale, quello di mantenere l'equilibrio ed aiutare il giovane ad un corretto lancio. Eseguirebbe quattro piccoli slanci veloci con la mano ferma e al quarto lancerebbe l'oggetto che dovrebbe dunque volar via dalle sue mani, sperando che riesca a far preoccupare il giovane invadendo il suo campo visivo o uditivo, inducendolo così ad uscire allo scoperto. La figura del ragazzo starebbe ancora al suo fianco. [Lancio 4/4] [Chakra:8/10] [Eq: Kunai x 3]

Yuki usa Kunai!

19:15 Hajime:
 Bene, per ora sembra aver guadagnato abbastanza tempo, almeno ha potuto rifiatare dallo sforzo precedente. Questa di per se è già una vittoria, vista la brutta situazione in cui si trovava, almeno dal suo punto di vista. Fa un calcolo nella propria testa, stimando la distanza tra se ed il proprio avversario di una ventina di metri. Dubita che un suo compagno di accademia possa saper lanciare un kunai a quella distanza con estrema precisione, lui non ci riuscirebbe di certo. Questo si, è un errore in linea di massima, soprattutto per uno come lui che segue una strategia molto difensiva, però se non si prendono dei rischi, bhè, non vincerà mai. La lunghezza dello scontro comincia a sentirsi, non è che abbia poi combattuto chissà quanto, ma anche solo il chakra costantemento in circolo e la tensione che quindi resta costante nei muscoli ha pur sempre un effetto sulla sua resistenza/stamina, spera che ciò valga anche per l'avversario. In fondo uno dei due dovrà per forza attaccare, non potranno continuare all' infinito così. Non ha idea della tecnica usata dal suo avversario, ne al momento gli può cambiare qualcosa. In fondo, non conoscendo ninjutsu che possano fare la differenza, al momento sa che il suo avversario è in semplice vantaggio perchè armato. Pensandoci bene però, un lampo gli balena in testa. Il suo avversario ha usato già un kunai. Quel kunai deve essere da qualche parte, sicuramente nella direzione in cui l'avversario l'ha tirato e dalla quale lui si è spostato. La prima cosa che farebbe quindi è guardarsi indietro, mettendo tutta la sua concentrazione nel localizzare l'arma usata dall' avversario. Indipendentemente dal fatto che l'abbia localizzato si concentrerebbe sull' eseguire la tecnica che già da prima stava pensando di fare. Quindi una volta radunato il chakra dentro di se, convinto di essere capace di usarne una quantità giusta, senza metterne ne troppo ne poco, andrebbe a concentrarsi sul proprio aspetto. Non ha bisogno di una copia perfetta, certo questo darebbe una percentuale più alta di efficacia del suo piano, ma quello che adesso gli serve è un diversivo. Comunque sia, c'è anche da dire che conosce perfettamente il proprio corpo. I propri occhi blu che in base alla giornata possono sembrare di un blu chiaro tendente all' azzurro o un blu notte, profondo come l'oceano, come sono oggi. I propri capelli sparati all' in su, che anche se ha solamente diciassette anni sono già bianchi e lo sono sempre stati. La propria figura snella, non troppo muscolosa, un po' pelle ed ossa. Il neo dietro il collo proprio sull' attaccatura con la schiena, la cicatrice sotto il ginocchio destro che si è fatto cadendo non molti giorni fa. Per non parlare dei suoi vestiti, che anche se ha lavato recentemente, per come sono ridotti, sono quello che sono. Non si è messo la tuta nuova perchè, diciamolo, la canotta nera tutta sporca e strappata ha il suo fascino, anche se fa un freddo cane. E le scarpe ovviamente sono insostituibili, di due paia diverse, con due adesivi diversi attaccati dal ragazzo stesso sui lati esterni. Sicuro di conoscersi quindi, pensando ai compiti che ha la copia, andrebbe a completare in serie i sigilli con le mani che aveva già preparato. In ordine corretto bue cane drago cinghiale e spingerebbe fuori davanti a se il proprio chakra, aspettandosi una piccola nuvoletta che potrebbe rivelare forse la sua posizione, o forse no vista la distanza [3/4]. Ora, il compito a cui ha pensato è semplicissimo, se è riuscito a vedere il kunai e valutare una posizione di esso ad una distanza non massima di sette metri, la copia correra al suo fianco, stando dal lato coperto rispetto all' avversario e al raggiungimento del kunai sarà lei a raccoglierlo, sempre restando dietro utilizzando lui come scudo. Se invece non è così, la copia allora si affaccerà semplicemente da un lato dell' albero, guardando in direzione dell' avversario con lo scopo di attirarlo e di evitare assolutamente il contatto senza allontanarsi dall' albero, mentre il ragazzo (quello vero, se non è stato visto il kunai) cercherebbe di arrampicarsi sull' albero. [o corsa di massimo 7.5 metri, o arrampicata albero 1/4] [Tentativo tecnica moltiplicazione del corpo, 1 clone][chakra attivo 4/10]

Vediamo un po' come prosegue lo scontro. Yuki ha fatto una copia e ora vuole lanciare un kunai verso l'albero per attirare il suo avversario ma non ha contato che può lanciare il kunai solo di 5 metri. L'arma parte ma atterra esattamente nel punto in cui è atterrata la precedente in quanto il ragazzo non si è mai mosso da quel punto. Hajime nel mentre esegue la moltiplicazione anche lui in modo perfetto e si, riesce a scorgere il kunai che si trova a 15 metri da se, proprio nel punto in cui era all'inizio dello scontro. Il giovane, quindi, sale sull'albero arrampicandosi e confermando alla scienza che gli esseri umani derivino dalle scimmie. Nel mentre la copia va ad affacciarsi e questo permette a Yuki di scorgere dove si trovi il proprio avversario e capirne la posizione. Nuovamente siamo in una situazione di stallo. [Esame][Turni: Hajime/Yuki]

19:42 Hajime:
 Molto male. La stanchezza è sempre peggio, il chakra piano piano sta finendo e lui non può continuare in eterno questo scontro, la sua copia ha fatto il suo lavoro, sicuramente si è fatta vedere, non male. Essendo molto lontano dal suo avversario, una distanza di venti metri ad occhio e croce, andrebbe a sussurrare un ordine alla copia, ricordando gli insegnamenti che non solo mentalmente si possono guidare, ma anche direttamente con ordini se è più pratico sul campo. <torna nascosta e non farti vedere, conta fino a dieci e poi urla al tuo avversario facendoti vedere nuovamente che se è un vero ninja può attaccarti corpo a corpo e non usando i kunai>. Non gli rimangono molte carte, il kunai è troppo lontano per prenderlo, deve far venire l'avversario in qualche modo. Si concentra sul chakra che gli resta, andando a compiere con le mani il sigillo della capra, non gli restano molti assi nella manica. In tanto tiene a mente i secondi che passano, ha dieci secondi massimi per agire e la tempistica in quello che vuole fare è fondamentale. Fisserebbe lo sguardo su una delle foglie della pianta, giallasta, i classici colori della stagione. Guarderebbe bene tutte le venature, il fatto che poi da una parte sia liscia e dall' altra ruvida, tutti i dettagli utili che identificano esteticamente una foglia per quello che è. Poi si concentrerebbe per inviare il chakra in tutti i suoi 361 fori corporei, facendo fuoriuscire da ognuno di essi una piccola quantità che terrebbe sotto controllo, formando una piccola patina in torno a tutto il suo corpo. I secondi passano, conterebbe dentro la testa... Sette... Otto... Nove... Al dieci, sapendo che la copia se non è cambiato niente eseguirebbe i suoi ordini, si lascerebbe cadere indietro, restando con le mani nel simbolo del sigillo già preparato prima, sperando di sfruttare bene il diversivo della copia per non essere notato. Quindi andrebbe a rilasciare il chakra, per eseguire la tecnica della trasformazione. Il suo scopo è quello esattamente di trasformarsi in una foglia, o quanto meno la stessa che ha fissato precedentemente. Spera che la sua copia riesca nell' attirare l'altro, non gli ha lasciato altri ordini, non ne ha bisogno, deve venire attaccata, deve portarlo ad una distanza tale da rendere inutilizzabili altri kunai [tecnica della trasformazione][chakra 2/10]

20:03 Yuki:
  [Tetto accademia] Il cielo è ormai sull'imbrunire e tutto il mondo diventa più terso, fino ad allora la lotta è stata una lotta mentale e forse è arrivato di passare ad una tattica fisica. Il sudore bagna la sua mente, mentre la copia come fosse un burattino lo segue senza esitare. Il lancio del kunai ovviamente non è andato a segno, nonostante la sua alquanto insolita riuscita nei lanci, non avrebbe potuto mai coprire una distanza così ampia, ma si sa che con l'adrenalina i sensi vengono i qualche modo sfalsati e le più profonde speranze si innalzano, rendendoci a volte complici dell'assurdo. Il ragazzo si continua a guardare intorno, come avrebbe dovuto realizzare un combattimento se il nemico si nasconde? Forse il Sensei aveva detto giocate a nascondino e lui non lo aveva capito? Probabile, conoscendo il suo attuale stato d'animo. Se il giovane vedesse la copia altrui in lontananza adesso localizzerebbe bene o male la sua figura e quindi bene o male la sua posizione. Sorride osservandola da lontano, incuriosito inserisce una mano nella piccola tasca del Kunai per vedere quante armi gli siano rimaste, le dita toccano gli oggetti freddi 1,2,3. Semplicemente 3, il giovane non avrebbe dovuto sprecarli, fino a quel momento si sono rivelati i suoi oggetti più utili. Prende il mano la fredda arma, senza questa volta lanciarla, l'avrà probabilmente usata come futura arma.Se il giovane riesce a notare la copia dell'altro, adesso si avvicinerebbe con una sorta di scatto verso la sua figura. Ovviamente non andrebbe troppo vicino alla zona di avvistamento, si manterrebbe a circa 10 metri di distanza, andando a raggiungere attraverso un balzo e una piccola corsetta altri 10 metri. <Parla colui che si è nascosto tutto il tempo> afferma con tono leggermente seccato mentre è intento a correre, se la copia fosse riuscita a pronunciare le diverse provocazioni. <Esci fuori e combatti>. Su su Hajime, che ci aspetti a combattere? Il giovane sembra carico ed energico, quasi fosse un vulcano, una furia tempestosa pronta a travolgere chiunque tenterebbe a mettersi nella sua strada.Se il giovane riesce a raggiungere la destinazione desiderata indisturbato adesso sarebbe non troppo distante dal nemico per non accettare una sfida corporea, né troppo vicino per farsi trovare impreparato. Ovviamente se la sua copia non fosse sparita, la stesse andrebbe a seguire il giovane come gli era stato precedentemente ordinato. Attende. Ha le mani legate, come si può battere un nemico che non si presenta? Attaccare l'aria non avrebbe di certo funzionato [movimento 1/2] [Chakra:8/10] [Eq: Kunai x 3]

La copia urla difatti portando Yuki a capire della sua presenza. Hajime nel mentre si trasforma in una foglia lasciandosi cadere ma ha usato una quantità mostruosa di chakra e ora la sua vista è appannata, la stanchezza giunge prepotente. Si sente debole, il sudore cola dal suo corpo per il grande sforza, non può continuare a lungo. La foglia cade dall'albero e grazie all'effetto del vento, la caduta non ha grossi effetti atterrando sul suolo vicino all'albero. Yuki invece si avvicina soltanto insieme alla sua copia mentre lo provoca, provoca la sua uscita ma la distanza permane di 10 metri tra i due e ancora non succede niente. Chissà come andrà a finire questa volta. [Esame][ULTIMO TURNO, POI SI CONCLUDE L'ESAME][Celeri]

Turni: Yuki/Hajime

Yuki a cena, torna tra un pochetto

Master anche a cena

20:35 Yuki:
  [Tetto accademia] Questa sensazione di stallo sembra portarlo fuori di sé, le guance diventano rosse e comincia a sudare. <Ed io che volevo un combattimento>. Afferma seccato un po' con la situazione in generale. Quasi perdendo completamente anche la poca pazienza rimasta, si avvicinerebbe coprendo i 10 metri rimasti attraverso una corsetta. Non dovrebbe notare la trasformazione del ragazzo, dato che tutte la sua concentrazione è completamente indirizzata verso il nascondiglio della copia. Ma date la precarie condizione di salute del giovane che quasi in assenza di chakra dovrebbe iniziare a perdere il giovane, la sua trasformazione in foglia forse avrà un effetto minare, rispetto l'agilità del più in salute ragazzo dagli occhi blu. Il giovane si avvicinerebbe con passo veloce e fugace, quasi fosse un giaguaro in direzione della copia. <Eccoti finalmente> pronuncerebbe a bassa voce, mentre la osserverebbe sempre più vicina con fare seccato. In teoria alla copia non è stato dato nessun' altro compito se non quello di rimanere immobile.La sua figura viene sembra accompagnata dalla sua copia e quindi non dovrebbe essere poi così facile per l'avversario individuare il vero ragazzo. Se l'azione fugace e l'avvicinamento fossero entrambe avvenute con successo ora il giovane si troverebbe faccia a faccia con la copia. Utilizzando la mano destra, libera dal Kunai, che invece il giovane porta nella mano sinistra adesso il suo corpo si andrebbe ad inclinare leggermente, mentre cercando di essere più veloce e più forte possibile andrebbe ad eseguire un montante. Dopo avere leggermente inarcato la schiena di qualche grado il giovane farebbe flettere il braccio e la mano, che ormai è diventata un vero e proprio pugno, verso dietro e poi d'improvviso in avanti e verso l'alto eseguendo quindi dal basso verso l'altro una vero e proprio attacco fisico che oltre ad una buona abilità dovrebbe infondere in sé tutta la forza e tutta la rabbia fuoriscete nel suo corpo. Ovviamente dato che l'obbiettivo non è nient'altro che una copia la stessa dovrebbe sparire all'improvviso in una nuvoletta. In quel caso il giovane sorriderebbe, andando a comprendere con facilità la situazione in corso. Poco male, almeno per un istante è probabilmente riuscito a dare sfoggio delle sue abilità combattive. [movimento 1/2] [Attacco Semplice 1/2] [Chakra:on] [Equip Kunai x 3]

21:13 Hajime:
 Si, è molto stanco, senza alcun dubbio, ha usato diverse tecniche, tutte quelle che conosce o quasi molto probabilmente, ma almeno il suo piano sembra aver funzionato. Ad essere precisi la copia è nata con l'intento di non farsi colpire quando l'ha creata, ma questo è poco importante, perchè la vera funzione era quella del diversivo, niente di più e niente di meno. Ed essendo lui in una buona posizione ha anche ottime informazioni sulla posizione esatta del suo avversario. Non sarà nello stato più lucido possibile, ma almeno è convinto di diverse cose. Le prima è che quello che ha attaccato la sua copia è quello vero, la seconda è che l'altro molto probabilmente non ha proprio capito la sua vera posizione, anche perchè sennò non capirebbe perchè attaccare una copia quando entrambi sannò che non può fare nessun danno. Dell' altro se ne sbatterebbe molto altamente, anche perchè va ricordato che Hajime non conosce neanche l'esistenza di una tecnica migliore di moltiplicazione, quindi fosse la superiore lui continuerebbe a pensare che la copia non può interagire con la realtà. Appena vede scattare l'attacco quindi, che dovrebbe andare contro la sua copia, uscirebbe dal suo "nascondiglio", esplodendo quindi in una nuvoletta di fumo. Non ha molto tempo e non può pensare minimamente di vincere uno scontro prolungato, stanco e sfinito come si ritrova. Se vuole vincere deve agire nel modo migliore per mettere k.o. sicuramente il suo avversario. Vero il sensei ha detto di non colpire per uccidere, ma non ha molta scelta, o meglio, deve colpire in un posto che può fare molti danni. Quindi il suo obbiettivo resterebbe il collo del ragazzo che si trova contro. Sfrutterebbe tre cose. La prima la sorpresa, l'avversario non sa da dove potrebbe arrivare l'attacco. La seconda il tipo di attacco, uscendo da una nuvoletta il suo nemico non dovrebbe avere idea su quale tipo di attacco l'avversario si stia basando. La terza la più semplice, quella che decide la natura stessa in questo combattimento, l'altezza. Lui è più alto del suo avversario. Non può essere certo di colpire, deve fare più danni possibili. Appena annullata la trasformazione quindi, nel momento stesso in cui la nuvoletta lo ricopre, partirebbe subito più piegato possibile sulle ginocchia, abbassando le gambe quasi a terra, appoggiando anche le mani per aiutarsi, cercando di slanciarsi in alto in un balzo di un metro e mezzo verso il suo avversario. Sentirebbe i muscoli tremare ma non è questo il momento di stare a guardare queste cose. Se riuscisse a saltare, quindi in aria, dopo aver riportato le braccia all' altezza del busto e delle spalle dopo lo slancio, per ristabilire velocemente l'equilibrio, aiutandosi proprio con queste ultime andrebbe a fare una rotazione di 90° verso sinistra inizialmente, portando nel movimento braccia busto ed il resto del corpo, soprattutto la gamba sinistra, il suo lato naturale, che si piegherebbe inizialmente, per poi fare una rotazione contraria di 180°, permettendo alla gamba di distendersi ed andando a rilasciare un poderoso calcio contro l'avversario, con il collo del piede, cercando di puntare al collo nemico.[chakra attivo 2/10]

Il piano di Hajime funziona e Yuki cade in trappola attaccando la copia ma mentre sta per arrivargli il calcio dell'altro deshi, il sensei andrebbe a mettersi in mezzo afferrando la gamba di Hajime e impedendogli di portare a compimenti l'offensiva<Basta così>commenta serio per poi lasciarlo andare<L'esame è finito, presto saprete i risultati>e con questo chiuderebbe tutto quanto permettendo al duo di andarsene senza sapere, effettivamente, il risultato. [END]

I due ragazzini si affrontano sostenendo il loro esame per diventare Genin.

Note: Da dove cominciare, le osservazioni che ho da fare sono uguali per entrambi. La descrizione è molto buona da parte di tutti e due. Sapete descrivere un movimento, un lancio e una tecnica ma avete giocato entrambi sulla difensiva per la maggior parte del tempo. Siete stati lontani, nessuno ha cercato di portare avanti un attacco per paura di una trappola, cosa che effettivamente è successo.

Hajime hai usato veramente tanto chakra e hai sfruttato la sostituzione non male ma era evitabile, potevi schivare in modo semplice quel kunai e poi portare avanti il tuo attacco; avresti conservato chakra e non saresti arrivato al limite.

Yuki tu hai attaccato fin da subito ma anche da te avrei voluto vedere più movimento invece di aspettare.

Comunque, entrambi passate a genin nonostante tutto.