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Un incontro in quel di Kusa

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con Koichi, Nahira

20:09 Nahira:
  [bancarelle / strada] La luce della Luna è ben alta nel cielo sebbene l'illuminazione cittadina ne affievolisca la figura ben stanziata nell'arcata celeste. Ed è proprio tra queste ombre della notte tanto amate dalla Inuzuka che i passi proseguono nel quartiere dove la festa del carnevale non accenna a terminare. Bancarelle e leccornie di ogni tipo così come persone e shinobi di tutte le Terre accorsi per l'evento. Gli odori sono estasi per chi come lei utilizza le percezioni sensoriali oltre che la mera vista. La bianca è vestita con il solito giaccone scarlatto provvisto di cappuccio foderato di pelliccia ben calato sul capo da cui cadono scomposte ciocche di capelli candidi che incorniciano un viso dai lineamenti morbidi sulle cui guance spiccano le zanne rosse, simbolo di appartenenza al Clan. Il resto dell'outfit prevede pantaloni scuri provvisti di due sacche legate da ambo i fianchi, guanti neri caratterizzati da una placca metallica sul dorso, sandali ninja che sovrastano un fine bendaggio all'altezza delle caviglie. Ultimo ma non per importanza il coprifronte di konoha ben legato sul braccio destro e portato con orgoglio. Sköll fa capolino dall'interno della giacca della Inuzuka portando il muso verso l'esterno per guardare intorno con curiosità Ha un manto interamente nero come la notte, eccezion fatta per una piccola macchia bianca a forma di luna sul petto. Le iridi cerulee della stessa albina vagano nei dintorni mentre il passo cerca spazio tra la folla di sconosciuti che invade le strade. [equip : portakunai fianco destro : 3xkunai - 3xshuriken // portaoggetti fianco sinistro: 3xbombacarta -3xbombaluce- 3xfumogeni - trasmettitore- x3filo di nylon - x3fuuda - tonico coagulante x3 -tonico recupera chakra x3]

20:29 Koichi:
  [Sentiero] Orme che si imprimerebbero su quel suolo, su quei molteplici sentieri che avvolgono l'intero complesso di bancherelle, erette sulle colline di Kusagakure no Sato. Un evento che avrebbe attirato molti più individui di quanto potesse lontanamente immaginare e, dopo il suo lungo periodo di prigionia forzata, visualizzare qualche nuovo volto lo avrebbe incuriosito al punto di tornare nuovamente, in modo tale da godersi qualche nuova esperienza. Nessun fonema ad esser espresso da quelle labbra maschili, troppe intente ad essere utilizzate per agguantare, uno dopo l'altro, i vari boconcini perforati da un lungo spiego, ligneo. Ne avrebbe numerosi di quest'esemplari, ben stretti nella mancina mano, segno della sua immensa fame, anche se il suo apparato muscolatorio non sembrerebbe dimostrarlo. Delineato, ma non eccessivamente muscolo, preferendo fare d'altro i suoi punti di forza. Capo che verrebbe leggermente piegato, in una torsione che favorirebbe il morso, che permette di staccare un pezzo di carne facendolo sfilare direttamente verso l'estremità libera, nella direzione opposta alla mano destra. E non potrà far altro che essere leggermente infastidito da qualche semplice ciocca azzurra, libertina e capricciosa, che cadrebbe dal lato ove la testa sarebbe piegata; nulla di così pericoloso però da ostacolargli la vista. L'abbigliamento si comporrebbe in un semplice haori, il quale lascerebbe parte del proprio petto scoperto senza però dimostrarsi volgare, ed un pantalone dal tessuto elasticizzato, il tutto dipinto di una tonalità di blu scuro, oltremare, separato infine da un piccolo obi, bianco, lungo la propria vita. Il proprio equipaggiamento, per quanto minimo e spartano, sarebbe lì presente, predisposto lungo i propri arti e dietro al proprio bacino, con delle semplici tasche, al cui interno si celano alcuni strumenti utili. Sandali che continuerebbero ad affondare nel terreno, mentre s'avvierebbe in una delle stradine principali, quelle più larghi, ignorando la potenziale presenza dell'Inuzuka, nei pressi. Volto che non sembrerebbe trasparire preoccupazione alcuna, lineamenti rilassati ed un'espressione di serenità; apparentemente sembrerebbe sottovalutare ogni sorta di pericolo, ma sarebbe una semplice farsa: il flusso energetico sarebbe già all'interno del proprio organismo, come un torrente in piena che straripa al di fuori di quel canale di irrigazione. Un'energia che rivitalizzerebbe il Chuunin, il quale continuerebbe ad avere una guardia costantemente alta, pronto a recepire ogni segnale possibile. Attento all'area circostante, senza ombra di dubbio. [Chakra On][Equip.Scheda]

20:40 Nahira:
  [bancarelle / panchina] I passi di Nahira continuano ad incedere sulla strada trafficata di quella città straniera mentre lo sguardo e l'olfatto vengono facilmente catturati da tutti i colori ed i suoni del luogo. Dopo aver percorso pochi metri lei e la canide sono infine incappate in uno stand alla propria destra che presenta una numerosa quantità di cibarie comprese le tanto amate polpettine amate dalle Inuzuka. Non ci vuole molto per Nahira ad essere convinta dalla stessa Skoll che, pur sapendo cosa sia l'educazione in quei casi, non fa fatica a sporgersi per ammirare e anche annusare l'aria nei dintorni. Capendo l'antifona è infine la konohana che compra due grosse porzioni pagando adeguatamente l'uomo dietro al bancone per poi dirigersi con le sporte e la canide fino alla prima panchina libera non lontano dallo stand. Qui, dopo essersi seduta con una certa enfasi, la lupetta si libera da dentro il giaccone della compagna umana andando a prendere posto sulla stessa seduta lignea dove la albina le porge infine alcune pallette di cibo usando la stessa vaschetta come contenitore per poi provvedere al suo stesso nutrimento. Rapidi morsi e un gusto che fa ballare letteralmente le papille gustative della ragazza che stenta a credere nella bontà delle cibarie appena comprate. Non noterebbe particolarmente il kusano nei dintorni anche perchè non ci sono facce molto conosciute in quella terra. Si limita a mangiare e spostare di tanto in tanto lo sguardo di fronte e sulla sua cucciola affamata.[equip : portakunai fianco destro : 3xkunai - 3xshuriken // portaoggetti fianco sinistro: 3xbombacarta -3xbombaluce- 3xfumogeni - trasmettitore- x3filo di nylon - x3fuuda - tonico coagulante x3 -tonico recupera chakra x3]

21:05 Koichi:
  [Sentiero] La dentatura candida che affonderebbe più volte su quelle cibarie, strappando con garbo ogni singolo pezzo, lasciando che l'intero boccone possa essere portato in basso, dopo qualche secondo di intensa macinazione, all'interno della propria bocca. Farebbe così scomparire, nell'intevallo di qualche minuto, quasi tre spiedini, i quali verrebbero poi gettati nei vari cestini che si trovano, accanto a qualsiasi struttura che offra cibo. Qualche altro passo andrebbe ad esser posto, un legger oscillare delle leve inferiori, ponendo le proprie iridi, due gemme arancioni, vive e brillanti, ad accarezzare chiunque fosse a sé vicino. Persone di diverse generazione, sesso, altezza e peso. Una moltitudine di individui che sfiorano appena il proprio cammino, quell'intercedere lento, una scansione ritmica di passi regolari. E poi, una semplice visione, quella sarà sufficiente, a far rallentare la propria accelerazione: una scena che trasuderebbe anche un accento di comicità, nel notare come una dolce bambina ed il suo fedele compagno di giochi divorare delle semplici polpette, sedute su una panchina non eccessivamente distante. Arrestato totalmente il proprio moto, permane a fissare la scena, inarcando appena quegli angoli delle labbra verso l'alto, in un abbozzo di sorriso, un principio debole ed appena esposto. Ed intanto l'ultimo pezzo, dell'ultimo spiedino, verrebbe strappato via, senza alcuna pietà, per essere portato accuratamente all'interno delle propria cavità orale, dopo averlo addentato e gustato a pieno il sapore che ne deriverebbe. Una carne morbida, che si scioglierebbe come se nulla fosse. Cosa potrebbe desiderare di più? Semplice, quelle polpette. Alla fine, a vedere la foga che inserisce Nahira ed il suo alleato lo stuzzicherebbe appena, quasi da far brontolare il proprio stomaco. Ma avrebbe appena finito di mangiare! E dunque, quale sarebbe il problema? Non una persona che si limita, che non si lascia abbandonare a qualche sfizio, a qualche goduria della vita. Così facente, si volterebbe attorno, il naso sembrerebbe attivarsi come se fosse un segugio, come se potesse appoggiarsi ad una percezione olfattiva migliore della ragazza. Se riuscisse a trovare la fonte, con un paio di passi, anche alquanto rapidi, andrebbe ad acquistare una decente dose di quelle meraviglie: dovrebbe uscire con cinque polpettine, immense e degne della propria fame. Se fosse riuscito in ciò, dopo avvenuto pagamento, ovviamente, tenderebbe nuovo movimento verso la panchina, senza preoccuparsi di esser scorto in tutto quella situazione. Se riuscisse a non destare troppi sospetti, tenterebbe di avvicinarsi alla meta prefissata e di portare il proprio fondoschiena su tale supporto, senza fare troppi complimenti, senza neanche chiedere un autorizzazione da parte d'ella. <Da come ve ne cibate, sembrano davvero gustose.> Un fluire di parole, uno schiudersi di labbra ed una melodia che ne verrebbe estratta. Calmo e pacato, nei confronti della Genin. [Chakra On][Equip.Scheda]

21:16 Nahira:
  [bancarelle / panchina] Ancora immersa nella degustazione dei suoi Takoyaki non fa troppo caso al caos che permea i dintorni. La gente in particolare non attira molto la sua attenzione, sono piuttosto gli odori e le altre sue percezioni ad essere bene attive e nelle quali è immersa totalmente. La voce del chunin sembra riscuotere i suoi pensieri mentre il viso va a voltarsi verso destra focalizzando la propria attenzione su di lui nello stesso istante in cui fa per sedersi. Skoll , avendo notato il chunin a pochi centimetri da se, si limita ad agguantare le sue poche polpette rimaste per poi spostarsi sul grembo della genin con un balzo portando con se l'intero contenitore trattenuto dai dentini facendo attenzione a non vuotarlo. Fa un verso quasi strozzato per poi acciambellarsi alla sinistra della sua umana continuando il pasto indisturbata. Sono le iridi cerulee fisse sul viso di lui mentre l'ultimo spiedo si ritrova a mezz'aria trattenuto da pollice ed indice della mano destra. <Oh beh l'odore era paradisiaco> si ritrova a sorridere per la frase gentile del ragazzo mentre l'ennesimo morso viene fatto ai danni di una ignara polpetta che finisce subito parte integrante della Inuzuka. <Credo si chiamino Takoyaki> suggerisce infine all'altro mantenendo un tono cordiale ed il solito cipiglio genuino che la contraddistingue. Occhi che si spostano dapprima su di lui e poi, forse per non esser troppo invadente, si spostano nuovamente sulla strada trafficata focalizzandosi su un punto imprecisato. [equip : portakunai fianco destro : 3xkunai - 3xshuriken // portaoggetti fianco sinistro: 3xbombacarta -3xbombaluce- 3xfumogeni - trasmettitore- x3filo di nylon - x3fuuda - tonico coagulante x3 -tonico recupera chakra x3]

21:34 Koichi:
  [Sentiero] Mano destra che dunque si preoccuperebbe di agguantare una delle polpettine presenti, compiendo pressione mediante il pollice e l'indice, come se fosse una semplice prese, in un movimento che avrebbe un non so cosa di meccanico. Infatti l'intero arto andrebbe ad innalzarsi fin quando la polpetta, pseudo penzolante, possa ritrovarsi al di sopra delle fauci maschili, quasi come se la stessa polpetta fosse destinata a cadere in quel baratro, oscuro. <Non ti temo.> Affronterebbe così il pericolo il Kusano, prima di rilasciare la presa e far decadere, a pochi centimetri, quel cibo che verrebbe inglobato, con maestria. Labbra che si chiuderebbero rapidamente, col capo che tornerebbe ad essere nuovamente dritto e non piegato all'indietro. Masticherebbe, per qualche lungo secondo, compiendo un leggero mugugno, non di piacere ma di un'attenta riflessione. Lo sta studiando, tra un morso ed un altro, intenzionato ad ispezionarlo con cura, senza mai schiudere le labbra. Semplicemente educato e persecutore delle buone maniere, soprattutto alla presenza di una bimba accanto. Dovrebbe dare il buon esempio, in effetti. <Gustoso.> Non un commento espresso felicemente, ma una constatazione emessa come un sussurro, come se fosse una scoperta appena rivelata, di cui nessuno dovrebbe venirne a conoscenza. Un religioso silenzio avvolgerebbe il duo, prima che sia lo stesso Goryo a farsi avanti, con un nuovo fonema, mentre le iridi accarezzano i contenitori dinanzi: altre quattro splendidi impasti da dover far fuori e, per un frangente, le iridi potrebbero quasi illuminarsi al pensiero. Ma... Si, vi sarebbe un ma, in quanto dovrebbe tenere conto d'altro fattore. La osserverebbe, la fisserebbe, notando quei tatuaggi rossi che evidenziano le goti femminili. <Carine quelle.> Non conoscendo accuratamente il clan di Konoha, o per esser precisi quel segno distintivo. <Ad ogni modo, ne ho prese troppe.> Di polpette ed ecco che le mani d'egli andrebbero a muoversi. Nemmeno se fosse un giocatore di Poker intento a rischiare il tutto per tutto, trascinerebbe la busta al cui interno si mostrerebbero i contenitori ancora colmi più verso la ragazza, strusciando il tutto sulla panchina in cui sono accomodati. <Tua mamma ti ha detto di non accettare doni da uno sconosciuto, forse?> Divertito, ironico in quel commentare, al quale si aggiungerebbe, poco dopo: <Stai tranquilla, non son solito assassinare fanciulle così giovani, a meno che tu non voglia mettere in pericolo la vita di qualcuno.> Forse sta esagerando nel suo argomentare, infrangendo appena la barriera del sadico. <Ma una che mangia in quel mondo non può avere un animo così cattivo.> Un complimento, velato o meno, ma sicuramente originale. E se riuscisse nel proprio intento, prenderebbe un'altra polpetta ed attenderebbe che l'altra faccia lo stesso, almeno si avrebbe speranza in ciò, e, quasi come se fosse un brindisi, innalzerebbe appena quel Takoyaki, prima di addentarlo, un paio di volte. [Chakra On][Equip.Scheda]

21:46 Nahira:
  [bancarelle / panchina] Osserva di sottecchi le movenze del kusano che ha di fianco seppur lentamete continua nella sua degustazione finendo le pallettine su quello spiedo ormai vuoto andandolo a riporre accuratamente nella busta vuota sorvegliata da Skoll che invece continua ad azzannare le sue prede con foga. Piccoli cuccioli crescono?!?. Ancor più lentamente lo sguardo della Inuzuka si sposta focalizzandosi nuovamente sul viso di lui che sembra fare ironia su quelle pietanze in eccesso. Il tono che usa la fa sorridere, non può negarlo. <Hai fatto tutto tu, io non ho detto nulla.> brontola ironica ridendo a sua volta notando la strana sfumatura divertita con cui lo straniero pare invitarla a mangiare i takoyaki che ormai conquisteranno il mondo su quella panchina per la gioia dei venditori o semplicemente della lupetta. Le iridi cerulee lo squadrano brevemente. <E' forse un regalo comunque?> gli domanda diretta volendo sapere la natura di quel gesto. Lei , calcolatrice e genuina. L'ultimo dolce che ha assaggiato proprio in quella via le ha fatto uno strano effetto, ma quanto meno l'azzurrino non sembra avere cattive intenzioni o l'aspetto di un clown trasandato come la volta precedente. Sbuffa divertita attirata da certi discorsi. <Io troverei altri modi meno femminili di assassinare qualcuno.> puntualizza lei stando al gioco, se questo fosse un gioco. Non sa di preciso chi ha di fianco, ma in qualche modo è curiosa di scoprirlo. <Non sono di Kusa comunque.> rivela all'ignaro compagno di disavventura provando a rompere il ghiaccio attendendo una risposta dello sconosciuto che in ogni caso potrà notare il coprifronte legato alla spalla destra di lei. [equip : portakunai fianco destro : 3xkunai - 3xshuriken // portaoggetti fianco sinistro: 3xbombacarta -3xbombaluce- 3xfumogeni - trasmettitore- x3filo di nylon - x3fuuda - tonico coagulante x3 -tonico recupera chakra x3]

22:07 Koichi:
  [Sentiero] Soppeserebbe quelle parole, quel fatto di dover definire il proprio gesto appena compiuto. Labbra, le quali rimarrebbero strette fra loro, aderenti, andrebbero a muoversi in modo casuale, in una smorfia che si disegnerebbe sul proprio volto. Ci rifletterebbe davvero, per interminabili secondi, prima di affondare con la propria voce in quella domanda e rivelare la risposta a cui sarebbe giunto: <Consideriamolo un regalo.> Già, un'espressione stranamente seria che sembrerebbe avvolgerlo, prima che scompaia facilmente, come se una maschera cadesse improvvisamente. <Puoi anche stare tranquilla.> Esordirebbe, mentre avanzerebbe morso dopo morso nell'atto di porre fine all'esistenza della polpettina, deglutendo prima di poter continuare ad esprimersi: <Se dovessi risultare un pericolo, non avresti neanche il tempo di esalare l'ultimo respiro.> E lo esplicherebbe con una sicurezza disarmante, con una non curanza che non farebbe quasi presagire nulla di divertente. Eppure sembrerebbe ancora calmo, non affatto infastidito da quel discorso un poco lugubre, un argomento... <Non proprio consono.> Sussurrerebbe, appena, rilasciando un lungo respiro, quasi come se volesse espellere anche quel tono negativo che gradualmente si stava albergando, smuovendo la parziale tensione che avrebbe potuto creare con quelle ultimi proposizioni. <Uh, una Konohana.> Lo sguardo che cadrebbe su quell'arto, su quel coprifronte che quasi brillerebbe per quanto possa esser lucido e ben curato. <Così giovane e già una Kunoichi a servizio del villaggio?> Le palpebre che verrebbero leggermente ad ingrandirsi, sorpreso di quella informazione appena individuata; e fortuna che la sua attenzione sarebbe massimizzata, nell'intento di non farsi scovare indifeso ed impreparato. <Io invece sono originario di qui.> E la mano destra ora andrebbe ad esser posta dinanzi ad ella, sospesa in aria, a dir poco galleggiante. Palmo rivolto verso l'oscuro firmamento, sgombro, quasi come se fosse un invito nel porre la mano femminile sopra. <Non ci siamo ancora presentati.> La fisserebbe solo ora negli occhi, in un modo che fino ad ora non avrebbe fatto. Uno sguardo magnetico che sembrerebbe trapanare ogni difesa, attento quasi a percepire ogni vibrazione delle iridi avverse, intenzionato a comprendere se l'altra possa esser sincera, in quegli istanti in cui seguiranno. <Il mio nome è Koichi.> Si presenterebbe con il suo nome, senza inviare un quantitativo di dati in eccesso, preoccupandosi maggiormente di ricevere una risposta sincera. Se l'altra ponesse la mano al di sopra di quella maschile, il gesto sarebbe così ovvio e scontato: busto che si inarcherebbe in avanti, palpebre che si socchiudono appena e non totalmente, per permettere alle proprie labbra di sfiorare appena quel dorso della mano e pronunciare appena le labbra, in un bacio che non dovrebbe neanche percepire, se non fosse per quel piccolo respiro caldo che solletica la pelle dell'Inuzuka, per un secondo o poco più. Si rialzerebbe, rilasciando la presa, se gli fosse possibile, in modo lento, senza esser brusco nei movimenti. <La principessa degli Takoyaki.> Un nomignolo buffo, divertente, assegnatole così, senza neanche troppo impegno o confidenza. <E lei?> La compagna della Genin, alla quale avrà libero accesso alle polpette rimaste, all'interno di quelle buste. [Chakra On][Equip.Scheda]

22:23 Nahira:
  [bancarelle / panchina] Si sorprende per le parole ma soprattutto i gesti del kusano che ormai sembra essersi abituato alla sua presenza facendo ormai parte del teatrino Inuzuka. Lo osserva e memorizza ogni suo movimento proprio come se dovesse dedurre le sue mosse che purtroppo , per forza di cose, risultano abbastanza imprevedibili. lo squadra andando a delineare un sorrisetto divertito sul viso dai lineamenti morbidi. <Sai di solito can che abbaia non morde> esordirebbe al sentir il dire del ragazzo che pare esser così forte da volerle far notare la rapidità con cui avrebbe potuto ucciderla. Si sarà trattenuto davvero dal farlo? Nahira non lo sa, ma ha avito brutte esperienze fino a quel momento per le terre di Kusa. Tanto da non voler mettere in dubbio tale frase. Si focalizza maggiormente sul suo dire corrucciando lievemente un sopracciglio candido. <Giovane? non sono così piccola.> gli fa notare con maggior enfasi ed un cenno del capo. <In ogni caso è mio volere proteggere il villaggio.> afferma determinata osservandolo con più intensità. Erede della volontà del fuoco e dei ninja del passato. Dopo qualche secondo di silenzio in cui si perde nell'osservare il gesto della mano di lui capendo cosa ci si aspetterebbe da lei in quei casi è proprio la sua voce a parlare assecondando la di lui presentazione. < Nahira Inuzuka.> il capo si muoverebbe lieve mentre il solito sorriso farebbe capolino come un'ombra della sera notando il nomignolo datole quasi per caso. Nello stesso istante la destra della giovane andrebbe a toccare la sua mano lievemente. Un gesto quasi impacciato che la farebbe imbarazzare leggermente tingendo quelle guance già rosse di altro colore scarlatto per la gentilezza seguente. <Lei è Sköll, la mia compagna canide> aggiungerebbe quasi per allontanare da se eventuali occhiate da parte di lui non aspettandosi di certo tale galanteria. La lupetta in tutto questo infatti non ha ancora finito di abbuffarsi. Si limita a buttare una occhiata verso Koichi per poi mugugnare qualche verso e tornare nuovamente a mangiucchiare nelle sporte che ormai si sono accumulate. [equip : portakunai fianco destro : 3xkunai - 3xshuriken // portaoggetti fianco sinistro: 3xbombacarta -3xbombaluce- 3xfumogeni - trasmettitore- x3filo di nylon - x3fuuda - tonico coagulante x3 -tonico recupera chakra x3]

22:44 Koichi:
  [Sentiero] Dopo aver sancito le doverose presentazioni, potrà accorgersi che non vi siano elementi che possano segnalare una bugia, un falso nome ad associarsi a quel volto femminile. Meglio così, d'altronde, preferendo un incontro quanto più sincero, in una serata che sembrerebbe essere stranamente piacevole per il Chuunin. Quest'ultimo dunque tenterebbe di innalzarsi appena dalla panchina, con un movimento lento e, notando come le polpette siano oramai terminate, non farà altro che raccogliere tutti i contenitori vuoti, sporchi, e li inserirà all'interno di un'unica busta. Fatto ciò, si preoccuperà semplicemente di afferrare questa busta e, dopo un semplice avvertimento: <Non muoverti.> Ammonirebbe quasi, senza sembrare severo e duro nei suoi confronti, si preoccuperà di cestinare il tutto correttamente, in un apposito contenitore, non molto distante da quella panchina. Se fosse riuscito nel proprio intento, tenterebbe di avvicinarsi nuovamente alla Konohana e, senza accomodarsi nuovamente, andrà a piegare appena il capo verso sinistra, d'una decina di gradi, ed andrebbe ad esprimere il suo invito: <Ti andrebbe di compiere due passi, prima di tornare a riposare?> E se l'altra accettasse, non farà altro che prendere passo, affiancandola semplicemente mantenendosi comunque ad una distanza di circa mezzo metro o poco più; alla fine, con tutta quella folla, stare distanti significherebbe perdersi in pochi secondi e non riuscire a dialogare in modo tranquillo. <Immagino che tu sia qui per questa festività, che presto terminerà.> Un respiro, incanalando ossigeno all'interno dei polmoni ed ingrossando appena quella cassa toracica. <Konoha avrà bisogno dei suoi Ninja, dopotutto.> Rattristito da quella informazione? Non proprio, ma sicuramente vedere tanta gente non gli dispiaceva affatto, soprattutto dopo aver vissuto numerosi anni recluso in un appartamento, sigillato tra le quattro pareti delle solite e comuni stanze. Stava iniziando ad odiare ogni angolo, ogni forma di quella casa. Ma fortunatamente sarebbe un semplice ricordo, un qualcosa di veramente distante dalla realtà attuale. <Nahira-San.> Si prenderebbe la presunzione di chiamarla per nome e non per cognome, così come si dovrebbe fare con degli sconosciuti appena incontrati. La chiamerebbe, dunque, quasi a ricercare l'attenzione femminile: <Se dovessi essere troppo stanca, mi preoccuperò di accompagnarti verso la struttura in cui alloggi.> Rassicurerebbe, con un modo d'interloquire non affatto malato o pervertito, ma ponderato ed attento. Semplicemente sincero, durante quella proposta che non ammetterebbe una risposta negativa. Non le dirà altro, non avrebbe un ulteriore argomento da inserire, con cui poter ingannare il tempo, con cui può intrattenere la fanciulla. Silenzio che purtroppo lo avvolgerebbe, che lo isolerebbe solo in parte, in attesa che vi sia un movimento da parte della Genin, un gesto od una parola, che possa smuovere appena quell'assenza di suoni. Cosa saprà inventarsi, costei? [Chakra On][Equip.Scheda]

23:11 Nahira:
  [bancarelle / panchina] Segue con lo sguardo i movimenti del ragazzo che, preso da chissà quale gentilezza, si preoccupa di portare via i rifiuti ammonendola di rimanere ferma. Poco dopo non tarda ad arrivare e le iridi cerulee si posano nuovamente su di lui. L'espressione indugia sulla sua figura mentre decide sul da farsi. <Volentieri. Tanto tra poco penso dovrò congedarmi dal villaggio> annuncia al secondo facendo così leva sulle braccia e sulle gambe per alzarsi e raggiungere il ragazzo ancora in attesa di una risposta. Il rapido movimento della albina è seguito anche dalla canide scura che notando i passi della padrona non tarda a seguirla posizionandosi poco distante dalla sua persona. Il caos continua a fluire per la strada e ciò è ben notato dalla Inuzuka che sbuffa non amando la città. <Temo che la struttura in cui alloggio sia proprio a Konoha> borbotta infine desolata non sapendo bene cosa pensare in quel momento. Non riesce ancora a comprendere bene le intenzioni del ragazzo, ma spera che con quella sua risposta egli non ci rimanga troppo male. <Questo caos non lo amo nemmeno a Konoha quando c'è festa> commenta lei abbastanza infastidita dall'evento osservandosi attorno con una vena cinica. Si sente fuori luogo e per nulla nel suo ambiente seppur la notte le infonda un minimo di sicurezza.[equip : portakunai fianco destro : 3xkunai - 3xshuriken // portaoggetti fianco sinistro: 3xbombacarta -3xbombaluce- 3xfumogeni - trasmettitore- x3filo di nylon - x3fuuda - tonico coagulante x3 -tonico recupera chakra x3]

23:35 Koichi:
  [Sentiero] Una semplice passeggiata, a chiaro di luna: romantico, no? Assolutamente no, nella maniera più assoluta. Non quando avresti nelle proprie orecchie grida di bambini che si lamentano di non avere innumerevoli dolcetti a loro carico e visualizzare i genitori intenzionati a trascinare la loro prole, per non infastidire la quiete pubblica. Oltremodo, anche il semplice chiacchiericcio della popolazione crea un brusio fastidioso, come un merlo che punzecchia ripetutamente una superficie lignea. Ad ogni modo, coglierebbe tranquillamente le intenzione della ragazza, alla quale risponderebbe quasi di getto, senza perdere tempo: <E potrei accompagnarti.> Qualche secondo di silenzio, prima di scoccare in una fragorosa risata, come se avesse appena espresso una idiozia, una realtà che non potrebbe mai concretizzarsi; ma sarà realmente così? E poi quell'occhio cinico d'ella, quel volto che sembrerebbe quasi disgustato da quel mormorio continuo, da tutta quella folla che sembrerebbe invadere i propri spazi, rendendo difficile il godersi un breve periodo. <In effetti...> Inizierebbe ad argomentare, osservandola con cura: <Ti ci rivedrei maggiormente in una situazione poco più...> E lascerebbe sfumare la frase, intenzionato a trovare il termine esatto, che sovviene dopo qualche istante: <...Selvaggio!> Cosa vorrà farneticare, ora, con quella esclamazione? <Ad esempio una fitta foresta...> E le mani sembrerebbero quasi delineare la corteccia di un albero, accarezzando il vuoto. Sarebbe la fantasia propria a spingerlo a muovere gli arti in quel modo, invitando l'altra a seguirlo col ragionamento. <Ed una casa sull'albero.> Capo che si alzerebbe appena, componendo quell'immagine nella propria mente. Nitida, chiara. Un'illusione senza l'ausilio del Chakra. <Poche ma essenziali comodità, una coperta e tanto cibo.> Cosa ci si attenderebbe ora? Un sogno che verrebbe descritto piano piano, potendo sembrare anche lievemente folle. Iridi che dunque tornerebbero sulla Genin. <Riesci a scorgerlo?> Chiederebbe, con un tono divertito, prima di scrollare il capo, in ambedue le direzioni, come se potesse esser sufficiente a cancellare quanto immaginato, ritornando ad una realtà molto più cruda e viva. <Ti accompagnerò almeno fino al confine.> O poco più avanti, ma sicuramente non permetterà ad una Genin di intraprendere un viaggio così lungo e potenzialmente pericoloso, senza le dovute precauzioni. Ed infatti, solo una volta che sarebbe giunto lì, andrebbe a porre una mano sul capo d'ella e scompiglierebbe appena la capigliatura, se ne fosse capace. Tenterebbe di coglierla alla sprovvista, senza che l'altra possa effettivamente reagire a quel modo singolare di salutarla, di augurarle un buon viaggio e di un prossimo incontro, che sia a Kusa o Konoha. Che incontro interessante: una bimba che sta crescendo, un'aspirante donna con i valori di una Kunoichi. [Chakra On][Equip.Scheda][End]

23:47 Nahira:
 Coglie con un sorriso divertito le parole dello strano compagno di viaggio che a quanto pare è intenzionato a farle compagnia nonostante il caos che regna sovrano in quelle terre lontano da casa. <Se ci tieni non sarò io a fermarti> risponde sorridente volgendo le iridi verso di lui. Sembra a suo agio con quei pensieri ed asseconda i gesti di lui così come Skoll che non sembra intimorita dal ragazzo. Casualmente anche senza sapere la sua affinità con la natura ed il mondo animale sembra che Koichi abbia colto in pieno la natura della albina. Annuisce imitando sommariamente i gesti dell'azzurrino stando al suo stesso gioco ridendo divertita. <Esatto.> sospira intanto ricordandosi dei suoi luoghi preferiti e selvaggi intorno a Konoha. Attimi di silenzio più tardi è la sua voce a ricambiare le precedenti parole. <Non è necessario che mi accompagni ma sarò onorata della tua presenza> accenna a un lieve inchino con il capo pregna di contentezza nel vedere qualcuno che non urla e screpita in quel di Kusa. Qualcuno più normale di altri in fin dei conti esiste. Si limiterebbe a parlottare ancora con lui fino a raggiungere il confine ritrovandosi quindi accarezzata dalle sue attenzioni costanti per poi ricambiare il suo saluto con la promessa di rivedersi nuovamente. Qualcosa di buono durante le feste è capitato infine. [equip : portakunai fianco destro : 3xkunai - 3xshuriken // portaoggetti fianco sinistro: 3xbombacarta -3xbombaluce- 3xfumogeni - trasmettitore- x3filo di nylon - x3fuuda - tonico coagulante x3 -tonico recupera chakra x3] (END)

Nahira incontra Koichi o per meglio dire è lui che incontra lei mentre entrambi si godono la fiera di carnevale. I due parlottano del più e del meno fino a quando lui non si propone di accompagnarla fino al confine.