Giocate Registrate

Giocate Disponibili
Calendario
Trame
Giocate Registrate

Una monetina...

Free

0
0
con Natsumi, Haruo

19:56 Natsumi:
  [Sentiero] Ha passato una bella giornata tra la cucina e la sua camera da letto, intenta a rilassarsi e senza pensare a quello che deve fare nel suo prossimo futuro. Ha deciso, poi, di uscire di casa e di recarsi presso il Bosco, uno dei pochi luoghi che frequenta e che ama particolarmente. Indossa un maglioncino rosso a coprire il busto quasi privo di forma, un paio di leggins neri sulle gambe e un paio di scarpe, stile ballerine, ai piedi. Capelli lilla scalati sul capo, iridi del medesimo colore che svettano sul volto roseo e dalle labbra rosse. Un coltello è presente con sé, nel suo fodero, all’interno della manica sinistra del maglioncino. Una boccetta di veleno debilitante è attaccata alla cintola, sul lato destro, giusto per evitare qualsiasi tipo di inconveniente. Ma le sue precauzioni non terminano qui. No. Andrebbe a ricreare davanti al proprio petto il sigillo della capra. Le mani verrebbero avvicinate tra loro, con i palmi che si sfiorano e le dita che si incrociano, riproducendo la figura richiesta. Cercherebbe di occludere i sensi da tutto, per potersi concentrare, per poter essere momentaneamente isolata. I ricordi riguardanti il suo passato, le immagini inerenti all’attuale presente e quelle di un futuro mutato, ricreato. Immagini che passano e vengono cancellate, come se avesse un cancellino dentro la propria mente. I rumori che la circondano in questo luogo: il rumore dei passi delle coppie, i cinguettii degli uccellini, le voci che continuano a passare dentro la propria testa. Vorrebbe eliminare tutto questo, con una concentrazione che dovrebbe essere raggiunta ormai. Proverebbe a ritrovare la forza mentale: astratta e invisibile, a cui lei dona sempre un color blu scuro, intenso ma meraviglioso. E, assieme a essa, dovrebbe riuscire a ritrovare la forza fisica: concreta, visibile, tangibile, a cui lei dona sempre un leggerissimo color giallo, delicato. Tenterebbe di fonderli insieme, di donare a entrambe un’unica realtà, un’unica essenza. Il tutto per poter impastare il Chakra, il tutto per poter spingere il Chakra in parti eque in giro per il corpo. Cammina sul sentiero centrale che attraversa il bosco, con pochissime persone che ancora camminano all’interno e si godono la bella serata che il cielo offre agli spettatori. Si sta godendo una boccata d’aria, ne sente il bisogno, ne sente l’estrema necessità. E’ una ragazza semplice, passa inosservata ed è l’effetto che vuole creare in questo genere di occasioni. Cammina, lentamente, senza qualcuno che le metta fretta. [Coltello x1 – Veleno Debilitante x1][Attivazione Chakra: 30/30]

20:27 Haruo:
  [Sentiero] Se ne sta nel suo piccolo monolocale, disteso nel letto dalla notte precedente, passata insonne a fissare il soffitto. Una notte lunga e priva di riposo affligge la mente del giovane bianco, non riuscendo a darsi pace del fatto di non poter provare tutti i sentimenti e le emozioni che una normale persona ordinaria dovrebbe riuscire a provare. Per via della sua amnesia, non ricorda esattamente come si provino alcuni sentimenti, e questo lo intristisce parecchio. Non fa un pasto da più o meno ventiquattro ore, ovvero dalla cena del giorno prima. Indossa un paio di blue jeans, strappati qua e la, tenuti su da una cinta in pelle marrone. A coprire il busto indossa una camicia a quadretti di colore blu, tenuta aperta, mostrando l'addome e parte del petto. Legato al collo si trova il suo coprifronte. Sulle mani un paio di ordinari guanti ninja di colore nero, mentre ai piedi indossa un paio di scarpe da ginnastica, un po' rovinate. allacciato al fianco sinistro si trova il suo portaoggetti, mentre legato alla gamba destra si trova il porta kunai e shuriken, entrambi neri. I suoi capelli, bianchi e lunghi, sono tenuti sciolti, un po scompigliati portano a farli sembrare più voluminosi. Parte dei capelli copre gli occhi rosa brillante del giovane Genin, in un ciuffo scompigliato e disordinato. Si alza con un movimento veloce ed inaspettato dal letto, balzando in piedi. Ha deciso di uscire per via dei troppi pensieri, in cerca di un posto dove potersi rilassare. Prima di uscire di casa prende da una piccola cassa la sua tanto, che lega al fianco destro. Scende quindi di casa dirigendosi verso le porte del villaggio, con entrambe le mani all'interno delle tasche dei jeans. Cammina in modo meccanico, ancora immerso nei suoi pensieri, guardando in basso, tenendo la testa leggermente calata. E' talmente immerso nei suoi pensieri che si è persino dimenticato di abbottonare la camicia prima di scendere di casa. Arrivato alle porte del villaggio si dirigerebbe verso il bosco di ciliegi, uno dei pochi posti che riesce a rilassarlo, almeno in questa stagione, dove i ciliegi non sono in fiore. Arrivato al bosco, percorre il sentiero in modo meccanico, alzando di tanto in tanto lo sguardo, potendo notare le persone dirigersi verso l'uscita del bosco. A quest'ora quasi nessuno dovrebbe trovarsi nel bosco, cosa che rassicura in parte Haruo. Cammina lungo il sentiero centrale, senza dare troppo conto a ciò che gli è intorno, ignaro di qualsiasi cosa o persona possa camminare nella sua stessa direzione, o nella direzione opposta. [Equip: Guanti ninja; Portaoggetti; Porta kunai e shuriken; shuriken x8; Kunai x4; Filo di nylon x2; Fuuda x3; Tanto][Chakra: off]

21:05 Natsumi:
  [Sentiero] Cammina ancora tranquilla su quel sentiero che sta percorrendo, dando modo ai suoi pensieri di mescolarsi e di darle noia ancora una volta. Una piccola smorfia che andrebbe a disegnarsi a ridosso delle labbra, con le mani piene di taglietti e di scottature, dato che ha iniziato a lavorare come cuoca apprendista. Quando si impara qualcosa, ci si fa anche male, quindi deve mostrare delle mani piuttosto massacrate. Deve procurarsi dei guanti adatti, non vuole rischiare di andare sempre in giro in quello stato. Iridi lilla che osservano tutt’intorno, mano destra che andrebbe a toccarsi appena i capelli per scostarli dietro le orecchie e lasciare il viso completamente sgombro. E’ una serata tranquilla, pochissima gente cammina accanto a lei e si accorgerebbe della figura di Haruo che arriva nella direzione opposta. Non aveva quasi mai visto qualcuno con i capelli bianchi, candidi come la neve, tetri come i cadaveri. La smorfia dovrebbe svanire in brevissimo tempo, dando modo alla Goryo di tornare con la sua solita maschera apatica, priva di qualsiasi sensazione o emozione. Il Chakra è impastato, si sente al sicuro adesso, le braccia tornano entrambe sui rispettivi fianchi e farebbe apposto nell’andare a sbattere con il braccio destro contro quello dell’altro, sul medesimo lato. Un gesto come un altro, compiuto con assoluta finzione e con lo scopo di provocare un incidente fortuito. [Coltello x1 – Veleno Debilitante x1][Chakra On: 30/30]

21:25 Haruo:
  [Sentiero] Cammina meccanicamente, avvolto dai pensieri fino a quando una misteriosa figura non andrebbe a scontrare il braccio destro contro il suo. Lo stimolo esterno fa tornare in modo repentino il giovane Genin alla realtà circostante, provocando in lui una leggera confusione. I pensieri che fino ad ora il bianco è riuscito a rimettere apposto nella sua mente si rimescolano improvvisamente, rendendo vano tutto il tempo che fino ad ora ha impiegato a rimuginare. Dopo l'incidente Haruo andrebbe a volgere lo sguardo verso l'altra persona, nel tentativo di vedere chi fosse. Realmente non gli importava che qualcuno gli fosse andato a sbattere contro, non gli ha procurato dolore, ne lo ha spostato di tanto. Una volta giratosi nota che la persona contro cui si è scontrato è una donna. Nel voltarsi alzerebbe la testa, raddrizzando la schiena, mostrando i brillanti occhi di colore rosa acceso. <Ei, tu.> andrebbe a chiamare la donna, nel tentativo di farla girare per poter vedere il suo volto. Noterebbe intanto il colore particolare dei capelli di quest'ultima, di un colore mai visto fino ad ora. Qualora la giovane misteriosa si girasse, Haruo andrebbe a chiederle, con molta disinvoltura, e un sorriso quasi di sfida <Posso sapere il nome della persona che mi ha appena urtato, o chiedo troppo?> [Equip: Guanti ninja; Portaoggetti; Porta kunai e shuriken; shuriken x8; Kunai x4; Filo di nylon x2; Fuuda x3; Tanto][Chakra: off]

21:35 Natsumi:
  [Sentiero] Un movimento automatico, un movimento disinvolto, un movimento che ha ricercato con assoluta volontà. Un tocco che vuole essere notato, un tocco che vuole essere compreso, un tocco che vuole essere una sorta di ricerca di attenzione da parte del mondo che la circonda. Segni sulle mani che donano testimonianza di un lavoro che le piace e che l’appaga, che la fa sentire conscia di tante cose e di tante ore di sudore. Nessun sorriso o smorfia particolare ad accendersi sul volto, rimanendo impassibile e cercando di proseguire per la sua strada, come se non fosse successo nulla, come se quello sconosciuto non lo avesse mai incrociato. Eppure la voce dell’altro andrebbe a risuonare nella sua testa, a farsi vivo e a insinuarsi dentro di lei con prepotenza, con un tono di sfida che le reca piuttosto fastidio. Non sono su un campo di battaglia, non sono sul ring di una palestra, non si trovano in un palcoscenico per togliere l’attenzione al pubblico l’uno dall’altro. No. Sguardo lilla che seguirebbe il moto del corpo, con il busto e le gambe che verrebbero orientate in direzione dello shinobi e lo squadrerebbero da capo a piedi. Una maschera impassibile, un volto delicato e fragile, un corpo agile e snello che inizia a maturare esperienza durante le missioni affidate dal villaggio. Si sta formando lentamente, sta divenendo più forte, sta divenendo più precisa, sta divenendo meno impacciata. Passetti che si muovono verso Haruo, accorciando le distanze e cercando di rimanere da lui a una distanza di circa un metro. Un vuoto che viene colmato, un vuoto che viene raccolto e spinto via con prepotenza. Un vuoto che rimane tale per un lasso di tempo molto breve, fin quando la kunoichi non andrebbe ad aprire la bocca per poter parlare. <”Hei tu”, a me non lo dici. Punto primo… Punto secondo, il mio nome non è qualcosa che ti riguarda, dato che non ho fatto nulla di male. Punto terzo… prima mi dici il tuo e, forse, posso dirti il mio dopo> tono diretto, tono marcato, una voce leggermente più bassa del solito. [Coltello x1 – Veleno Debilitante x1][Chakra On: 30/30]

21:52 Haruo:
  [Sentiero] Quando il volto della giovane kunoichi si volterebbe verso quello di Haruo, un emozione totalmente nuova andrebbe a travolgere quest'ultimo. Mai da quando ha memoria ricorda di aver visto cotanta bellezza in un solo viso. Occhi di un colore mai visto, quasi ipnotici. Lo sguardo del Genin è visibilmente impressionato, anche se rimane tale solo per pochi secondi. <Beh, visto che la poni così, ti propongo un gioco.> Andrebbe quindi ad uscire una moneta, con cui giocherella nella tasca da un po'. <Lancerò questa moneta, se uscirà testa, ti dirò il mio nome, altrimenti, tu mi dirai il tuo, ci stai?> un sorriso di sfida torna sul volto di Haruo, intento a non cedere alle provocazioni della donna. Scruta nel mentre la figura di quest'ultima dalla testa fino ai piedi, contemplandone segretamente la bellezza, non sa esattamente come dovrebbe comportarsi con questa nuova emozione, ne realmente sa di che emozione si tratti. Si rivede negli atteggiamenti della giovane dai capelli lilla, nei suoi tentativi di sfida, anche se posti in modo diverso. E poi è la prima persona che conosce ad avere degli occhi di un colore particolare come il suo. [Equip: Guanti ninja; Portaoggetti; Porta kunai e shuriken; shuriken x8; Kunai x4; Filo di nylon x2; Fuuda x3; Tanto][Chakra: off]

Natsumi tira un D50 e fa 50

Haruo tira un D50 e fa 10

22:10 Natsumi:
  [Sentiero] Lei è una tipetta piuttosto determinata, piuttosto decisa, piuttosto silenzio ma subdola quando vuole. Il suo lato represso viene a galla ogni tanto, il suo lato represso fa parte di lei da sempre ma non si era mai visto all’esterno. Lo sguardo lilla rimarrebbe in direzione dell’altro, fissando quei capelli bianchi che si ritrova sul capo e quegli occhi dal colore particolare, un rosa quasi perlaceo. Lei stessa ha una tonalità simile, ma è lilla, più tendente al viola. Le parole dell’altro giungono forti alle orecchie, dandole modo di replicare <Va bene. Se esce testa, sei costretto a dirmelo però. Non ti tirare indietro come fanno la maggior parte di voi maschietti> ribadisce il concetto, dato che ha visto troppo spesso scene pietose per evitare certi commenti o certi paradossi. Osserverebbe quella monetina che viene lanciata per aria e che lentamente cadrebbe di nuovo tra le mani dello shinobi e rivelare così la natura del simbolino uscito. Un’attesa che logora dentro, un’attesa che logora molto, un’attesa che par quasi essere una sorta di cammino verso il patibolo. La stessa ansia, la stessa paura solo perché a tutti piace vincere e lei non ha mai perso. O quasi. Quando stava per lasciarci la pelle, quando stava per vedere la morte in faccia… beh, lì ha perso e con grande stile. Poi è stata salvata e riportata alla vita, come una fenice dalle ceneri dopo l’ultima fiamma viva nel suo petto. E’ più instabile, ora, è più imprevedibile, più cinica, più calcolatrice. Non le piace rischiare troppo ma le piace essere in cima alla lista. E questo comporta molti pericoli, molti imprevisti, molti successi senza esclusione di colpi. [Coltello x1 – Veleno Debilitante x1][Chakra On: 30/30]

22:24 Haruo:
  [Sentiero] Alle parole della Kunoichi Haruo affermerebbe divertito, un po' sarcastico <Non sono certo quel tipo di persona.> Andrebbe poi a lanciare la moneta, l'ansia dell'esito avvolge il giovane bianco, non vuole di certo perdere questa sfida. La moneta cade poi tra le mani del ragazzo, decretando chi dei due avrebbe parlato <Testa.> Sbuffa, non voleva perdere, ma una scommessa è un pur sempre una scommessa. <Bene, hai vinto. Il mio nome è Haruo, significa "Uomo della primavera", adesso però, voglio sapere il tuo di nome.> Andrebbe poi a spostarsi dal sentiero, sedendosi su di una panchina installata li vicino, sotto un albero. Farebbe poi cenno alla donna di sedersi di fianco a lui, con delle piccole e ripetute pacche sul sedile della panchina. Il volto mostrerebbe un piccolo sorriso, chiuderebbe intanto gli occhi, mostrando un aria spensierata, anche se un po imbarazzata. Non aveva mai parlato davvero con una ragazza così bella, in verità non aveva mai parlato con una ragazza tranne Hane e Kouki, entrambe due bambine, non sa bene quindi come dovrebbe comportarsi per non infastidirla. Gli occhi andrebbero a riaprirsi, mentre il giovane Genin attende che la ragazza si segga di fianco a lui. Una certa armonia sembra traspirare dal corpo della kunoichi, leggiadro ed esile, perfettamente abbinato al carattere scontroso di quest'ultima. [Equip: Guanti ninja; Portaoggetti; Porta kunai e shuriken; shuriken x8; Kunai x4; Filo di nylon x2; Fuuda x3; Tanto][Chakra: off]

22:33 Natsumi:
  [Sentiero] Le parole dell’altro risuonano pacifiche al suo orecchio, dando modo alla kunoichi di memorizzare il tutto, senza dimenticare una sola sillaba, una sola promessa. I maschi sono spesso bugiardi e approfittatori ma, per fortuna, non è questo il caso dello shinobi che si ritrova davanti. La monetina cade e mostra la verità: testa. Ha vinto lei e un sorriso divertito andrebbe a dipingersi sul volto giovane e delicato, con la voce che riapparirebbe in breve <Ho vinto io, parla> schietta, diretta, senza troppi giri di parole. Riceverebbe una risposta in un lasso di tempo minimo, in modo tale da abbinare il nome al volto dello sconosciuto, per poter dare un’identità e non più un pensiero astratto. Ma è quello che segue che non la convince, il giro della medaglia, il suo nome che deve essere rivelato. L’altro ha ragione, bisogna comunque presentarsi dopo che qualcuno rivela il tutto e lei stessa pronuncerebbe il suo segno distintivo <Mi chiamo Natsumi Goryo> non si ricorda il significato del proprio nome, era troppo piccola quando gliel’hanno spiegato e il trauma della perdita dei genitori ha fatto rimuovere gran parte di quei momenti lieti e felici. Silenzio nel corpo e nella mente, silenzio in ogni singolo angolo dell’animo ed ecco che il ragazzo andrebbe a porsi a ridosso della panchina, invitando la giovane a fare lo stesso. Tuttavia negherebbe con la testa <Preferisco rimanere in piedi, non mi dispiace rimanere con questa postura> sincera, è rimasta sdraiata tutto il giorno, ha bisogno di sgranchirsi le gambe. <Non ho mai perso una scommessa e ho avuto ragione io> ribadisce ancora il concetto, giusto per mettere i puntini sulle “i”. [Coltello x1 – Veleno Debilitante x1][Chakra On: 30/30]

22:54 Haruo:
  [Sentiero] Il ragazzo sembra triste della decisione della ragazza di non sedersi di fianco a lui, ma non lo mostra, la sua espressione è sempre la stessa. Un imbarazzante silenzio si pone quindi fra i due giovani, interrotto poco dopo da un suono. Lo stomaco di Haruo brontola forte. <Scusa eheheheh, non mangio da un giorno intero> Il giovane Genin è un po' imbarazzato, le sue guance andrebbero ad arrossarsi leggermente, la mano destra andrebbe a grattare la nuca, mentre il volto andrebbe a sorridere tentando di coprire l'imbarazzo. Haruo è ormai deciso a legare con questa sua nuova conoscenza, che tanto sembra a lui simile, e al contempo tanto attraente, almeno ai suoi occhi. Andrebbe poi ad alzarsi dalla panchina, avvicinandosi più o meno ad un metro di distanza. <Perché... non mi racconti un po' di te, ti dispiace?> L'atteggiamento del giovane sembra cambiare improvvisamente, da un impavido ragazzo pronto ad affrontare qualsiasi sfida, ad un giovane timido che cerca di legare con qualcuno. Capita a volte che gli succeda di cambiare improvvisamente carattere, non sa bene neanche lui come questo avvenga, ne gli interessa davvero saperlo. [Equip: Guanti ninja; Portaoggetti; Porta kunai e shuriken; shuriken x8; Kunai x4; Filo di nylon x2; Fuuda x3; Tanto][Chakra: off]

23:05 Natsumi:
  [Sentiero] Sentirebbe lo stomaco dell’altro che si attorciglierebbe su sé stesso, un bisogno di mangiare irrefrenabile che ne intacca il corpo. E’ brutto non mangiare da un giorno, non è salutare per una buona costituzione. Lo vedrebbe, poi, quel leggero rossore comparire sulle gote altrui, neanche fosse un incontro galante tra due freschi piccioncini. Lo osserverebbe senza smuoversi troppo, lo osserverebbe senza battere ciglio, lo osserverebbe e basta. Silenzio glaciale, silenzio che fa rumore, silenzio che fa chiasso. L’altro si alza e lei inizia a indietreggiare. L’altro si alza e non le piace vedere la disinvoltura che mostra, la volontà di stare accanto a lei, di vederla da vicino, di vederla occhi negli occhi. Le provoca un senso strano, emozioni contrastanti. Sensazioni che conosce, sensazioni lontane da quello che sente in presenza del Doku, sensazioni che non lo fanno rimanere tranquilla. Un altro passetto indietro verrebbe provocato prima di aprire bocca alla domanda altrui <Io… io lavoro all’Anteiku, sono una semplicissima cameriera e una kunoichi alle prime armi. Non ho molto da raccontare, non ho nulla da mostrare>. Non le piace parlare di sé così liberamente, non le piace che tutti sappiano la sua storia, i suoi pensieri, le sue volontà. Sguardo che si sposterebbe verso il terreno, a guardarlo intensamente, cercando volutamente di evitare gli occhi chiari dell’albino. Non vuole che la gente le stia troppo vicino, soprattutto in queste circostanze. Deve decidere lei chi può permettersi un simile comportamento, chi può permettersi di stare realmente accanto a lei. Ha troppo da difendere, ha troppo da tenere per sé, ha troppi elementi del passato che non vuole ricordare questa sera. Ha bisogno di calma, ha bisogno del suo silenzio, ha bisogno di stare di nuovo da sola, con i suoi pensieri. [Coltello x1 – Veleno Debilitante x1][Chakra On: 30/30]

23:25 Haruo:
  [Sentiero] La ragazza sembra non apprezzare il comportamento del giovane Genin, che si accorgerebbe della disapprovazione. Farebbe quindi qualche passo indietro, provando adesso un nuovo sentimento, contrastante a quello provato in precedenza. Mille pensieri affliggono di nuovo la testa del giovane, forse ha sbagliato, è stato troppo invasivo? In ogni caso, porterebbe la mano alla nuca, un po' sconsolato. <Ma guarda, si è fatto tardi, forse dovrei tornare a casa, devo ancora mangiare eheheheh.> Andrebbe ad esalare un profondo respiro, sorriderebbe ed esclamerebbe in seguito <E' stato un piacere conoscerti, spero di rivederti prima o poi.> Ha cambiato di nuovo atteggiamento, dal nulla. andrebbe quindi a dare le spalle a Natsumi, dirigendosi verso l'uscita del bosco, intento a tornare a casa, alzando la mano destra in segno di saluto, tenendo la gemella in tasca. [Equip: Guanti ninja; Portaoggetti; Porta kunai e shuriken; shuriken x8; Kunai x4; Filo di nylon x2; Fuuda x3; Tanto][Chakra: off][END]

23:32 Natsumi:
  [Sentiero] E’ giunto anche per lei il tempo di andare, il tempo di tornare indietro, il tempo di rimanere da sola, con sé stessa, nella sua stanza all’Anteiku. Lei vuole la sua calma adesso, lei vuole di nuovo la sua sicurezza, adesso, lei vuole svuotare quella testa che inizia a essere di nuovo troppo affollata. Si muove appena, senza provocare alcuna smorfia sul viso e andrebbe a rispondere in direzione del ragazzo <Sì, devo tornare indietro pure io> sottolinea appena, seguendo le parole del suo interlocutore. Non andrebbe a replicare alle sue successive parole, non andrebbe a porre nulla in direzione di Haruo. Muoverebbe semplicemente la mano destra in aria quando questo si allontana da lei e prende la direzione del villaggio. Un altro kusano, dunque. Solo ora, quando l’altro sarà svanito, inizia a muovere i passi in avanti e dirigersi così anche lei verso il cuore del terzo cerchio, verso il locale che è divenuto casa sua, verso quel posto dove può davvero respirare ed evitare di sentire oppressione a livello del petto. Deve calmarsi, deve riprendere le redini della propria testa, deve cercare di ritrovare la sua sanità mentale, quell’equilibrio che ha faticato a ottenere. <End> [Coltello x1 – Veleno Debilitante x1][Chakra On: 30/30]

Due sconosciuti si incontrano e il lancio di una monetina decreta le loro presentazioni. Breve ma interessante u.u