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[Esame teorico Genin] - Giusca

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con Kaori, Giusca

Nell'aula A-3 questa mattina è giorno d'esami. I banchi son disposti in file ordinate, singoli, puliti. Su ogni tavolo è presente un foglio bianco ed una penna mentre un uomo è all'interno della classe con la schiena rivolta alla porta ed il viso ad osservare fuori dalla finestra. Gli studenti stanno arrivando nella classe e l'ora d'inizio dell'esame sta per avvicinarsi. [Piccolo fato introduttivo. Giocati pure l'ingresso nell'aula: NON toccare il foglio sul banco.] [Esame teorico]

12:29 Giusca:
  [Aula] Piove, non è una novità. Ormai trovare delle giornate soleggiate a Kusa è un evento più che raro e Giusca ci ha fatto l'abitudine. Non è una giornata come le altre, oggi il ragazzo dai bei capelli folti, rossi e ondulati deve affrontare l'esame teorico per diventare un Genin. Entra nell'aula A-3, tutto bagnato. Indossa un kimono verde, di un colore bello acceso, che a causa della poca luce che filtra nella stanza sembra leggermente più scuro. I suoi capelli umidi sono crespi e ribelli mentre il kimono, dalle maniche larghe e chiuso in vita dalla solita fascia bianca, o almeno un tempo lo era, lo porta a compiere dei movimenti lenti e goffi. Ai piedi le uniche infradito dalla suola in legno, che tra l'altro, in giornate come questa, non sono esattamente il tipo di calzatura ideale. La paura lo assale, il battito del cuore non è più regolare così come i suoi respiri che si fanno affannati. Il suo viso, dal carnato chiaro, che sembra addirittura più pallido del solito, non è per niente sereno, dai suoi occhi cangianti trapela tutta l'insicurezza che ha. Si osserva intorno disorientato, guarda la fila di banchi singoli, disposti in maniera ordinata, quella figura, probabilmente un uomo di spalle, intento ad osservare la pioggia che cade incessantemente fuori dalla finestra. Timidamente si avvicina ad uno dei banchi liberi, non sa se può già sedersi, ma decide in ogni caso di prendere un po' di coraggio. Non sono ancora arrivati tutti gli alunni, ma alcuni sono già seduti, quindi si dirige verso uno dei banchi liberi, più o meno in seconda fila. Su di esso un foglio bianco ed una penna. Decide di non toccarlo. La paura cresce, ha studiato, ma si sa come vanno queste cose, il fattore fortuna è importante.

Uno sguardo all'orologio da polso porta l'uomo dai folti e ricci capelli neri a inspirare abbastanza profondamente. Sette, sei, cinque. Il brusio è basso e concitato all'interno della classe, l'esame è ormai vicino e gli ultimi ritardatari arrivano in aula accaparrandosi il proprio posto. Salutano il sensei che, a stento, si volta ad osservarli ricambiando il saluto con un silenzioso cenno del capo. Quattro, tre, due. <Molto bene> mormora semplicemente il sensei riabbassando il braccio con l'orologio, dirigendosi verso la porta della classe per chiuderla. Torna dinnanzi alla cattedra e pone le braccia conserte sul petto. <Allora ragazzi, l'esame è molto semplice> inizia col dire il ninja cercando di risuonare giusto ma non severo, lo sguardo a puntarsi ora sui fogli posti su ogni banco. Bianchi, all'apparenza, privi di qualsiasi tipo di scritta. <Dietro quei fogli bianchi ci sono le domande alle quali dovrete rispondere. Avete trenta minuti di tempo per consegnare o il compito verrà considerato lasciato in bianco> Conciso, chiaro, piuttosto lapidario. <Io passeggerò per i banchi per controllare che nessuno di voi copi; se dovessi scoprire qualcuno intento a copiare, il compito verrà ritirato e considerato nullo.> aggiunge semplice, senza particolari inflessioni della voce. <Togliete dal banco qualsiasi cosa non sia la penna ed il vostro foglio e state pronti a cominciare> continua fissando l'intera classe, dando modo a eventuali deshi di sbarazzarsi di libri, pergamene e armi portate con sé e poggiate sul banco. Dopo diversi istanti prende un respiro profondo e schiude le labbra con estrema calma. <Potete iniziare... ora>. [Esame teorico – Aula A-3] [NON azionare] [Ti invierò per missiva le domande. Rispondimi per missiva senza ruolare le azioni del pg, dando semplicemente la risposta più chiara possibile. Invia entro i trenta minuti anche se non hai risposto a tutto oppure l'esame verrà considerato fallito.] [sussurrami quando hai letto il post e t'invio la missiva con le domande ♥]

[Missiva inviata alle ore 12:36][Consegna prevista entro le ore 13:06]

Master a pappa. Aziono appena torno ♥

[Missiva con le risposte ricevuta alle ore 13:01] [Fare END dove consegni il foglio al sensei e lasci l'aula ♥]

13:11 Giusca:
  [Aula] Giusca risponde a tutto, l'esame non era poi così difficile, ma la paura in ogni caso gli ha portato non pochi dubbi. E' titubante se consegnare o meno, ma ormai quello che ha scritto ha scritto, non serve a nulla stare a perdere tempo a fissare quel foglio poco prima bianco e ora pieno di risposte, con quella calligrafia così bella e tondeggiante. Il rosso si alza dal suo posto con fare deciso dopo aver preso il foglio nella sua mano destra, la quale è ancora un po' tremante. Si avvicina timidamente al sensei, distende il suo braccio e gli porge il foglio. Tira un sospiro di sollievo, anche questa è fatta. Si è impegnato, si. Vuole diventare per davvero un ninja. Deve farlo per suo fratello, per l'unica persona che ha sempre creduto nelle sue capacità. L'unica persona che abbia mai amato. Saluta il sensei con un sorriso, socchiudendo gli occhi, difficile dimenticare quei folti capelli ricci e neri. Si volta di scatto e si dirige verso l'uscita dell'aula, il battito del cuore comincia a farsi più regolare e le goccioline di sudore scendono lentamente dalla sua fronte ampia e spaziosa. Uscito dall'aula si dirigerebbe verso casa, soddisfatto, ma ansioso per l'esito dell'esame, per riposarsi. [End.]

Giusca sostiene il suo esame genin teorico.

Consegna prima dei 30 minuti e aziona abbastanza rapidamente.
Per parte mia nulla da dire. A Raido il compito di dare l'esito dell'esame ♥