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Quest di cura per Hajime

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con Sosachi, Hajime

Quest di cura per Hajime. Fai l'entrata e poi il fato :D

21:37 Hajime:
 Ah... La testa gli fa ancora un male cane. Pensava che il dolore sarebbe passato con un po' di tempo, invece dopo qualche ora la situazione è solamente peggiorata. Maledetta quella pedo-sensei (?!), altro che ammanettarlo, la prossima volta dovrà stare in guardia perchè la vendetta del ragazzo sarà tremenda. La ferita, nella parte alta della testa, tra la tempia e l'attaccatura dei capelli, non ha dato segno di volersi sgonfiare. Anzi il segno del pugno ricevuto dal ragazzo è ancora bello ed evidente. Che poi, parliamone, si vergogna anche un botto per l'accaduto. Ok è nuovo al mondo ninja e non ha ancora capito che questa è la normalità, che l'apparenza non vuol dire quasi niente (eh... l'abito non fa mica il monaco...(!?)), però aver bisogno di cure perchè picchiato da una ragazza... Sob... Che tristezza. Non è riuscito neanche a trovarsi qualcosa da mangiare, anche perchè non riesce molto a concentrarsi, quindi è pure affamato. Benessere insomma. Alla fine, riluttante, ha accettato il consiglio datogli a fine lezione dalla sensei mentre quest'ultima se ne andava, di andare in ospedale. Questo luogo è decisamente enorme, non pensava che si potesse dedicare una struttura così grande ad un solo scopo, infatti quando arriva abbastanza vicino per vederlo, resta semplicemente di stucco, cercando di raccogliere tutti i più piccoli dettagli nei suoi occhi blu. Per di più ci sono anche dei ninja a protezione del luogo, dei tipi mascherati sono all' ingresso, e a vederli non sembrano degli scarsoni. Tra le altre cose, per il ragazzo è la prima volta che entra in questo luogo. In genere lui vive nel cerchio più esterno, il quinto, difficilmente si avvicina a quelli più interni, se non per motivi tipo l'accademia o altro. Anche perchè in queste cerchie troverebbe meno spazio, visto che comunque più si va dentro, più il livello medio delle persone che ci vivono cresce. Comunque sia, arrivato davanti all'ingresso, entrerebbe dentro. Non li ha visti, ma è sicuro che quelle guardie gli abbiano lanciato almeno un' occhiata, in fondo lo fanno a tutti quelli che entrano, o almeno così crede. Cercherebbe di dirigersi immediatamente verso il banco accettazione, o quello che è, visto che vede una figura dietro a quello che dovrebbe essere proprio il luogo delle informazioni.<scusi... potrebbe aiutarmi...?> andrebbe a chiedere molto timidamente. Hajime si presenta com'era a lezione, ovvero con la canotta nera senza maniche con il collo tondo, i pantaloncini grigi corti fin sopra le ginocchia, un po' tutti strappati e le due scarpe diverse. Non è proprio in forma, un po' malnutrito e sporco, ma vabbè, non è che si possa pretendere molto da un ragazzo che vive per strada. Poi con il tempo di questi ultimi giorni, che è quasi sempre freddo, la cosa non è per niente facile.

L'ospedale è sempre attivo, che sia giorno, che sia notte, che sia estate o inverno. Non fa differenza, la morte non attende e nemmeno coloro che sono preposti alla difesa della vita possono starsene con le mani in mano. Diamine no! La vita non può attendere e la morte deve passare sempre sconfitta! Hajime, però, non rischia la vita fortunatamente, per cui questi campanilismi non servono più di tanto. L'ingresso è abbastanza affollato e c'è molta gente: gente relativamente allegra per essere un ospedale, di fatto. Ci sono delle infermiere belle e piacenti, vestite da sexy crocerossine magari .. MA no! Le infermiere che Hajime vedrà sono particolarmente grasse e brutte, vecchie e rugose. Purtroppo non si troverà un vero stuoio di donne pronte a coccolarlo. < Uhm? > Una donna al reparto di accettazione vede arrivare il piccolo ninja vestito da straccione quasi. < Si, certo gioia. Dimmi pure. C'è qualche cosa che non va? Come ti chiami? > Loro sanno già del paziente, ma non sanno che sia Hajime, d'altronde mica si è presentato. Tic toc il tempo scorre e .. niente, mica stai morendo. [Quest di cura per Hajime]

21:49 Hajime:
 Alla fine al ragazzo va meglio di quanto poteva sperare, la risposta è arrivata subito. E non è stato neanche cacciato fuori di li come se fosse un gatto randagio (!?). Fa un piccolo colpetto di tosse per cercare di recuperare il tono di voce che è un po' più basso del solito. Intanto gli occhi non possono non scattare da una parte all' altra della sala. C'è un sacco di gente, molta di più di quanti non pensasse potessero esserci. Non sa bene il perchè, ma ha sempre pensato a quel posto come un luogo brutto e triste, pieno di malati e altre cose che normalmente una persona si eviterebbe di vedere. Invece qui sembra esserci gente del tutto normale, anzi, alcuni sembrano anche felici. Certo, si possono riconoscere abbastanza le persone che lavorano li da quelle che sono solo pazienti, in genere dall' abbigliamento. Poi con un po' di iniziativa si può pure capire chi è di turno e chi è in pausa, o meglio, c'è gente che va di corsa, chi lancia qualche richiesta a qualcun altro, e c'è anche chi sta tranquillamente oziando o è fermo ad intrattenere una conversazione con un' altra persone. Comunque sia, dopo un attimo di pausa nel quale il ragazzo sembra disperso nei suoi pensieri e nell' ambiente che lo circonda, tornerebbe a portare l'attenzione alla figura che gli ha risposto. <Ehm... Mi hanno colpito alla testa... Speravo mi passasse... Ma son già passate diverse ore e non sembra migliorare... Anzi... > proverebbe a sporgersi un po', magari andando sulle punte, per far vedere meglio la fronte all' altra figura. Non gli ha rivelato come si chiama, ma non sembrerebbe avere la minima intenzione di farlo. In fondo non gli piace che la gente sappia di lui, come a lui non piace sapere delle altre persone. Se dovesse richiederglielo, come se fosse una domanda indispensabile, allora gli risponderebbe senza troppi problemi, in fondo l'altra persone sta facendo solo il proprio lavoro. Se non dovesse invece... Bhè, un informazione in meno da dare (?!).

Hajime continua a non presentarsi, ha paura? < Senti ragazzino, come ti chiami? Altrimenti non so a chi sei stato assegnato. > Dice la segretaria spazientendosi e non poco. "Che maleducato" Avrà pensato la donna. Hajime mostra però i danni dall'allenamento in accademia. Nel mentre in cui mostra i danni si apre una porta. Un medico esce dalla porta indossando un camice bianco, una maglia nera. Un bel dottore in mezzo a tutte cozze. < Si può sapere cosa sta succedendo qua? Non è ancora arrivato quel paziente Hushimura? > Chiede il dottore alla segretaria. < Dimmi ragazzino, come ti chiami? > Chiede il medico dolcemente al giovane, sperando possa dargli una risposta. [medico: https://goo.gl/images/HGb1bB][Quest di cura per Hajime]

22:01 Hajime:
 A dire la verità, spazientata o meno, quella figura dietro al bancone non gli dice proprio niente, cioè bho, dovrebbe stare un po' attento Hajime, oggi le donne hanno dimostrato di essere abbastanza pericolose (?!). Però, come si dice, quando uno è una testa dura, finchè non si rompe non cambia (!? Di questo passo però se la rompe eh...). E poi, non è maleducazione dai, dire il proprio nome ad un estraneo è sbagliato no? O almeno dovrebbe essere così, più o meno. Quindi in risposta a quella signora andrebbe semplicemente ad incrociare le braccia, portandole davanti al petto ed abbassando la testa in avanti, incassando il mento vicino al collo. Borbotterebbe pure qualcosa con tono basso, senza sapere se l'altra possa sentirlo o meno. < ma perchè non può aiutarmi e basta...> E poi ecco la figura che lo sorprende. Quando sente l'altra figura, che per di più lo chiama, non può far altro che voltarsi verso di lei e vi assicuro rimane totalmente scioccato. Wow... Quel tipo ha qualcosa di... Mh... Affascinante. In parte lo trova un po' inquietante nel suo essere, più o meno, perfetto. Stile, aspetto, tono della voce, non ha niente che gli manca, tanto che il ragazzo si trova a rispondergli senza pensarci troppo. <Hajime... Signore...> Oh, gli ha dato anche del signore. Cioè, gli ha fatto proprio un' impressione particolare, non c'è che dire. <Può aiutarmi signore...?> andrebbe poi a chiedergli subito dopo, preso da quella figura. Cercherebbe pure di avvicinarglisi, lo sguardo perso in quell' aspetto. Bhè, per educazione avrebbe dovuto salutare o ringraziare la figura dietro al bancone, ma vabbè, non lo farà, non gli sta per niente simpatica dopo tutto.

Finalmente Hajime dice il suo nome al dottore. < Piacere Hajime, sono Orochi > Quasi Orochimaru, quasi come il famigerato ninja leggendario. < Sono un ninja medico dell'ospedale. E sì, posso aiutarti. > Dice. < Vieni, ti stavo aspettando Hajime. Seguimi nella mia stanza. > Dice per poi scomparire nella stanza da dove era uscito precedentemente il bel medico. Se Hajime decidesse di etnrare potrebbe notare il medico chino sul tavolo, attento a studiare il referto del giovane deshi. < Uhm, una bella botta eh? Chiaro che ti faccia male, hai una forte contusione sopra l'attaccatura dei capelli. Il che comporta un certo dolore visto che si sta gonfiando e sta diventando livido. Prego accomodati sdraiato sul lettino e rilassati. > Dice ad Hajime così che si fosse preparato a dovere per la cura. < Una volta che ti sei sdraiato inizieremo. Prima provvedrò a limitare la contusione attraverso una tecnica medica, quindi cercherò di affievolire il dolore ed il gonfiore, soprattutto facendo rientrare l'ematoma. Diciamo che bisogna stare attenti a danni del genere, visto che riguardano la testa. Ma fortunatamente è tutto ok. Quando sei pronto dimmi che posso iniziare ed inizieremo. > Sorride ed attende il via di Hajime. [Quest di cura per Hajime]

22:27 Hajime:
 Finalmente qualcuno disposto ad aiutarlo, un po' di speranza in questo mondo (?!). No vabbè, apparte gli scherzi, il ragazzo è più felice di seguirlo in quella stanza, un po' più lontano dalla donnona del banco d'accoglienza, che probabilmente lo odierà, meglio (?!). Vede il medico preso da qualcosa, non dice niente, non vuole certamente disturbarlo adesso che ha trovato qualcuno che può aiutarlo, anche perchè la testa gli fa male, quindi prima gliela fa passare meglio è. Si guarda intorno, osservando quello spazio. Non gli sembra ne troppo piccolo ne troppo grande. Probabilmente gli altri studi di prontosoccorso dell'ospedale hanno le stesse dimensioni. In fondo non è che devono fare chissà cosa, basta lo spazio giusto per poter visitare il paziente e potersi muovere liberamente ed agilmente. Poi certo, ci saranno delle stanze molto più grandi, magari quelle dove fanno gli interventi. <Mh... Me la sono cercata... Immagino...> va a rispondere all' altro con tono abbastanza tranquillo e normale. In fondo è stata una scelta sua, sbagliatissima, di provare ad incassare il colpo per contrattaccare. Non c'aveva pensato abbastanza bene, la prossima volta ci starà più attento. Sicuramente eviterebbe di piangere su qualcun altro per un proprio errore, al massimo può essere arrabbiato solo con se stesso. <ok...> direbbe mentre si sistema dove gli viene detto. Si sdraierebbe sul lettino, pensando troppo tardi a chiedere se doveva o no togliersi le scarpe <Hem... Dovevo togliermi le scarpe...?> andrebbe a chiedere con un tono un po' basso, già pronto per scusarsi per non averlo fatto. Ascoltata la spiegazione di quello che sta per succedere, si volterebbe un momento verso l'altro, cercando di guardarlo negli occhi per capire bene quello che sta per succedere e per fargli un' altra domanda. <Non ci sarà nessuna conseguenza...?> chiederebbe un po' timido. Magari è una domanda stupida e l'altro si farà una risata, ma per lui è la prima volta e come esperienza è totalmente nuova, quindi non sa che aspettarsi. <Poi... Hem... Bisogna pagare...? Perchè... Non penso di potermelo permettere...> quando dice questa frase, inizialmente continuerebbe a guardare l'altro, poi sposterebbe lo sguardo verso il soffitto per chiudere infine gli occhi, non sapendo che risposta stia per arrivargli, pregando un pochino che sia buona.

Sembra un ragazzo talmente insicuro di sè da non sembrare quasi un ninja. Ad ogni modo potrebbe essere semplicemente scosso dal fatto di essere in un ospedale. < Non ti preoccupare, tutto si sistemerà per il meglio ed anche in fretta. > Dice sorridendo al ragazzo che ancora non si sdraia. < Non ti preoccupare per le scarpe, sono teli monouso e sterilizzati questi .. dopo di te sarà sostituito con un altro. > Cosa il telo o il ninja? < Nessuna conseguenza, anche se dovrai stare a riposo almeno per domani. Nessuno sforzo particolare o colpo, intesi? > Chiede, in modo retorico. < Iniziamo. > Dice, ponendo le mani all'altezza della testa del giovane, dove aveva ricevuto il colpo, diciamo. Mano destra sovrapposta alla sinistra. Quindi, fa fluire il chakra all'interno dei condotti del chakra fino alle terminazioni sulle mani. In questo modo, va ad utilizzare uno dei jutsu classici della corporazione medica: le mani terapeutiche di livello C. < No, tutto compreso. > Dice, rassicurandolo. < Ora sentirai un leggero pizzicore che sarà dovuto fondamentalmente alla rimarginazione delle minime escoriazioni che hai subito. > Dice. Le mani sono ancora posizionate come prima ed il chakra continua a fluire in modo costante assumendo una colorazione verdastra. Il chakra del medico riesce quindi a far rimarginare le escoriazioni subite dal giovane, curando la contusione. < Tutto ok per ora? > Chiede prima di continuare. [Quest di cura per Hajime][Mani terapeutiche C][PS=85+5=90]

22:49 Hajime:
 Non c'è molto che il ragazzo possa dire a riguardo, in fondo sono più affermazioni che altro quello che dice il medico. Quindi non può far altro che fidarsi completamente dell' altra figura. In fondo è venuto li per farsi curare, quindi deve accettare tutto quello che il medico decide di fare. E poi, lui chi è per mettere in discussione il procedimento? Proprio nessuno. Certo, questo non lo rende più sicuro o semplice, in fondo non avendo una figura dietro, non è abituato a fidarsi del prossimo o degli estranei, proprio per niente, e qualcuno che ti mette le mani sulla testa, bhè, non è proprio ben visto. Però si terrà questi pensieri per se stesso. Appena vede l'energia dell' altro, il suo chakra, emanare quella lucina verde, non può far altro che chiudere gli occhi, gli viene come reazione normale. Poi sente il formicolio ma vabbè, fa niente, è sopportabile, sicuramente molto di più del dolore della ferita, senza ombra di dubbio. Cerca di distrarsi, deve pure pensare a qualcosa e troverebbe il silenzio imbarazzante, quindi pensa alle parole dette prima dal medico e gli viene da fare un piccolo sorrisetto. Stare fermo e non cacciarsi nei guai, in modo di evitare nuovi possibili colpi. Sembra quasi una barzelletta. Cioè, non è lui che se le cerca eh, ci mancherebbe, ma non può evitarli se gli vanno a sbattere contro (?!). All' ultima domanda risponde velocemente, con tono un po' agitato ma convinto. <Si. Tutto ok>. Almeno è contento che non gli costa niente, anche se non capisce chi copra le spese, forse l'accademia. Magari avevano già contattato loro l'ospedale, dicendo che si sarebbe presentato uno studente infortunato. Però gli sembra curioso, in fondo un sacco di ragazzi si faranno male tutti i giorni immagina, deve essere normale. Magari sono sempre organizzati per questo. In fondo non possono sapere quando un ninja si farà male, ma sicuramente già sanno che ci sarà sempre un ninja infortunato (?!). E poi, probabilmente danno aiuto anche ai normali civili. Che poi lui non è ancora un ninja effettivo, quindi, pensiero abbastanza superfluo?! Bho. Almeno sta iniziando a sentirsi meglio, ed è la cosa più importante.

Hajime finalmente si fa cullare da quel bagliore verdastro e dunque la cura può procedere. < Bene. > Almeno adesso non lo interrompe con domande casuali. Oddio, due chiacchiere non gli fanno male di certo. < Bene, adesso continuerò a mantenere il flusso del chakra e andrò a lenire il gonfiore. Sentirai pulsare sempre meno la ferita, dopo di chè come ultimo andrò a togliere quell'ematoma che ti si è formato favorendo la ricostruzione del tessuto e favorendo lo smaltimento del sangue raggrumato lì sotto l'epidermide. > Dice e dunque, non avendo altro da aggiungere e non variando di fatto la posizione assunta con le mani, continua nel suo procedimento. Stessa tecnica e stesso risultato: riduzione del danno subito dal giovane durante l'allenamento. < Sai anche io ero sempre pieno di lividi, mi mettevo sempre nei pasticci, ma poi ho deciso di cambiare e sono diventato un ninja medico, anche per aiutare gente come noi. > Sorride, ma Hajime non potrebbe vederlo. < Tutto ok Hajime? > Chiede, hanno quasi finito. [Quest di cura per Hajime][Mani terapeutiche C][PS= 90+5=95]

23:07 Hajime:
 In realtà la voce dell' altro è abbastanza tranquillizzante. Non che gli abbia chiesto di dirgli/raccontargli quello che sta succedendo, però è piacevole sapere quello che sta succedendo. Sapere in anticipo quello che deve accadere da un senso di controllo sulle cose in generale. Soprattutto se poi queste cose accadono veramente. Magari può sempre succedere qualche imprevisto, questo è sempre possibile, ma è poco probabile in questa situazione, almeno crede. Poi il dolore sta andando sempre più via, quindi non ha molto di che preoccuparsi, la situazione sembra migliorare secondo dopo secondo. Quello che lo sorprende sono le parole che il medico dice dopo. Lo lasciano proprio di stucco, tanto che apre gli occhi e guarda davanti a se, senza un obbiettivo, come se il suo sguardo forse perso nel vuoto. Il medico non sa nulla di lui, non può dirgli "come noi", come se fossero simili. E poi lui non diventerebbe mai medico, non gli interessa aiutare gli altri, non vuole averci niente a che fare con gli altri e la cosa deve essere reciproca. <Noi non siamo simili. Per niente.> direbbe con tono molto più secco rispetto a prima. E poi basta vederli, uno è miss perfezione, l'altro il suo opposto, più o ... No solo più, senza meno. <La sensei m'ha colpito perchè ho pensato di poter incassare un colpo... Più che finire in un casino direi proprio stupidità allo stato puro> Ecco, gli ha raccontato l'accaduto almeno dal suo punto di vista. Per fortuna poi è riuscito a schivare il calcio seguente, sennò a quest'ora, più che la testa, dovevano curargli qualche costola rotta molto probabilmente. Non direbbe niente sul proprio parere dei ninja medici comunque, non gli sembra ne il caso ne il luogo giusto. In fondo sarebbe una bella mancanza di rispetto nei confronti del poveretto che lo sta pure curando. Invece risponde all' ultima domanda che gli viene posta, riportando il tono ad un andamento più calmo e pacifico. <Si grazie... Benissimo... Il dolore è quasi del tutto sparito> Farebbe un piccolo sorriso di ringraziamento.

Orochi continua a mantenere il flusso di chakra costante così da favorire prima la riduzione del gonfiore e poi dovrebbe favorire l'assorbimento del rossore e dunque dell'ematoma sotto pelle. < Abbiamo praticamente finito > Direbbe al giovane < Sai, nel tempo si può cambiare eh! Hajime, diventerai anche tu un uomo e crescerai anche tu, diventerai forte e sarai un valoroso ninja. > Sorride. < La sensei t'ha colpito perchè è normale: dagli errori e dalle sfide si impara, fosse tutto rosa e fiori impareresti qualche cosa? Non credo affatto. > Dice in direzione del giovane. < Bene > Continua dunque con la sua operazione finchè non sarebbe tutto guarito. Una volta terminato passa il dito sulla zona precedentemente colpita. < Ok, sembra tutto a posto. > Dice al giovane. < puoi alzarti. > Quindi va a compilare una sorta di ricetta medica che il giovane deve consegnare in accettazione, una sorta di referto. < Ecco, fatti dare questo unguento dalla mia segretaria. Lo devi usare per due giorni, prima di andare a dormire ed appena sveglio. Comincia da sta sera. E' una pomata antidolorifica locale, serve ad aiutare la guarigione. > Sorride ancora. < Tutto ok? Se non ci sono problemi ti ringrazio della chiacchierata e .. arrivederci Hajime. > Sorride ancora, ed adesso Hajime può davvero tornare a casa[END][Salute ristabilita][//fai l'uscita]

23:24 Hajime:
 Non è del tutto convinto che il medico abbia ragione ad essere onesti, ma è giusto che sia così, in fondo è in quella fase dell' età in cui bisogna sempre essere in disaccordo, soprattutto con la gente che vuole darti lezioni di vita o simili. In fatti lui è più che convinto che il suo io non cambierà mai e poi mai, alla faccia di tutto e tutti. I propri obbiettivi sono ben chiari nella sua testa, questo non cambierà mai. Il resto non conta al momento. Non risponde quindi alle affermazioni dell' altro, lasciando a lui l'ultima. Non sa se diventerà o meno un grande ninja, quello che spera è che farà il suo dovere, lo farà bene e verrà retribuito per questo. Niente di più, niente di meno. Se per farlo qualcuno sulla sua strada ne dovrà pagare le spese, bhè, non può farci niente, la vita fin ora gli ha insegnato che le cose vanno così, pace, quello che si fa è per se stessi, niente di più, niente di meno. Poi certo, la sensei l'ha colpito perchè è giusto così, ma la lezione, almeno per il ragazzo, non è tanto impara questo o quello, la lezione è "la prossima volta evita di essere colpito in questo modo", nulla di più, nulla di meno. Si alzerebbe quindi al comando, sentendosi finalmente molto meglio e ristabilito. Istintivamente gli viene di andarsi a toccare proprio dove prima sentiva il dolore, giusto per vedere se è un' illusione o meno. <grazie mille dottore> andrebbe a dire con tono garbato e gentile. In fondo quello sconosciuto è stato più che gentile. Accetterebbe poi quel pezzo di carta/ricevuta, allungando la mano sinistra per prenderlo. Che brutta cosa, deve ribeccare quella vecchia antipatica. Pazienza. <No... Nient'altro dottore... Grazie ancora e buon lavoro> farebbe anche un piccolo inchino di cortesia, poi si volterebbe per uscire dalla stanza. Tornerebbe al bancone, adesso molto più pimpante rispetto la prima volta.<salve... di nuovo... il dottore m'ha dato questa...> porgerebbe il foglio all' altra figura, indipendentemente se sia quella di prima o meno. Aspettrebbe la medicina/pomata, la prenderebbe e, dopo aver salutato, si congederebbe andandosene dalla struttura. [exit]

Semplice quest di cura per Hajime la cui salute viene ripristinata.
Danni recuperati e salute ripristinata al 100%


No exp, dal momento che è una quest di cura