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un nuovo Seiun [entrata Shitsui]

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con Raion, Shitsui

a te la prima

00:10 Shitsui:
 [Appartamento] La sera è già calata da un pezzo in quel di Kusa e la pioggia, ormai sottofondo delle giornate nel villaggio, non da segni di voler risparmiare i poveri cittadini. Seduto sul letto, intento a rileggere ormai vecchi appunti su come impastare il chakra e su come effettuare tecniche basilari per gli shinobi, se ne sta Shitsui, assaporando quel momento di solitudine e tranquillità, complice il rumore delle gocce che sbattono contro l'edificio. L'appartamento del giovane non è molto grande, appena due stanze in cui, bene o male, vi è il minimo indispensabile. Il letto ovviamente ricopre lo spazio maggiore e, accanto ad esso, vi si trova un comodino sul quale è poggiata con cura una foto. Anzi, la foto. Tra un rigo e l'altro ogni tanto si sofferma sulla foto, guardando i sorrisi dei suoi compagni di squadra. Ancora è lontano dal capire cosa stia succedendo, ma grazie a quel team sta iniziando a formare dei legami, legami che non ha mai avuto, lontani da lui. Neppure la famiglia è stata mai un legame per lui. La madre, morta durante il parto, e il padre, che perse la testa il momento in cui sua moglie morì, riversando la sua rabbia sul giovane dai capelli corvini per molto e molto tempo. Ricordi del passato, dunque, quelli di famiglia, ricordi dai quali cerca di scappare. Scuote forte la testa cercando di distogliere la mente da quei pensieri, piuttosto, ripetere. Diventato genin da poco non vuole pensare a quello come un traguardo, quindi, perché non sfruttare del tempo libero per ripassare cose sempre utili? Rimane dunque così, assorto dalla sua lettura accompagnata dal dolce suono della pioggia

La serata procede con il suono della pioggia che accompagna ore di malinconia, o di pace e gioia prima di andare a dormire e riposare per un nuovo giorno. Shitsui è tranquillo nel suo appartamento e probabilmente non attende nulla dalla serata se non ripassare quanto serve per diventare un buon ninja, utile alla squadra ed al paese. Tuttavia, nel cuore della notte, il ragazzo può sentire <toc toc toc> provocato da un rintocco, paragonabili a quelli di una mano che batte sulla porta con le nocche e silenzio. Se Shitsui aspettasse ancora un po' il suono si ripeterebbe, sempre tre tocchi scanditi e nulla più. Strane cose accadono di notte e strana è questa visita inaspettata: chi è? chi sarà mai? ma basta guardare dallo spioncino della porta per trovare risposte alle proprie domande: L'uomo che attende in silenzio di fronte al genin è alto, slanciato e abbastanza funesto nei suoi abiti scuri. Ha un aspetto inquietante, dai lunghi capelli scuri e mossi dal colore nocciola e gli occhi completamenti scuri, completamente assenti di sclera bianca senza distinzione tra pupilla e iride. Ma tuttavia nella sua enfasi tenebrosa è elegante, curato e quasi affascinate con la sua carnagione cadaverica. [http://pre09.deviantart.net/e8d0/th/pre/f/2016/243/c/8/vhd1_color_lr_by_artgerm-dafza33.jpg] Il cappello copre buona parte del volto e attende che la porta si apra. <Shitsui Fukano> lo chiama addirittura come ad incentivarlo ad aprire quella porta [entrata clan Seiun ]

00:29 Shitsui:
 [Appartamento] Riavvolge con cura il rotolo, per poi posarlo sul comodino, accanto alla foto. Ha dedicato abbastanza tempo alla lettura e al ripasso, e la giornata sembra avere intenzione di concludersi in questo modo calmo, quasi pigro. Si alza dunque, staccando il portaoggetti dal fianco destro per andarlo a posare sul tavolo al lato della stanza, piccola scrivania e, occasionalmente, tavola da pranzo, quando un forte rumore di nocche si ripete per tre volte. Silenzio. Lo sguardo del giovane si alza, rivolto alla porta, mentre con la mano sinistra sorregge il portaoggetti, dal quale, con l'altra, estrae lentamente il Kunai. Ancora tre rintocchi. Forti, abbastanza da presumere che siano quelle di un uomo. Con passi pesanti si avvicina dunque alla porta, mentre nasconde la mano col kunai dietro la schiena. Non si aspettava una visita a quest'ora e il suo buon senso lo fa essere quanto più cauto possibile. Chiude l'occhio destro spiando con l'altro dallo spioncino. Un uomo alto, con un cappello e la carnagione pallida. Non molto altro riesce a scorgere, ma un brivido gli scorre per la schiena, quando l'altro fa il suo nome. Si mette nuovamente diritto lasciando passare altri secondi, in un silenzio quasi inquietante < Sono io > Risponde mentre la mano libera va ad abbassare la maniglia, aprendo la porta quel tanto che basta per vedere la figura del giovane e poco altro alle sue spalle. < Chi lo cerca > Direbbe, mentre un filo di tensione fa fremere leggermente il braccio destro, con l'avambraccio che cerca riparo dietro la schiena, nascondendo alla vista il coltello ninja. Fin troppa prudenza, forse... [Equip: Guanti Ninja | Coprifronte | Kunai Mano Dx]

Shitusi fa bene a non fidarsi con un tipo del genere, non che sia particolarmente pericoloso, non è un serial killer che si muove per strada, ma capisce che alcune volte il suo aspetto spaventa molte persone. <il mio nome è Sami, protettore e capo del clan Seiun> non perde tempo, togliendo il cappello in modo per farsi vedere in volto: un uomo avvenente senza ombra di dubbio <mi dispiace per l'orario disdicevole, ma non sono riuscito a liberarmi prima da impegni urgenti che richiedevano la mia presenza> afferma questo senza cercare di discolparsi dell'orario, forse un po' ma non lo darebbe a vedere. <conosci i Seiun Shitsui san?> chiede l'uomo con cortesia infinita, un uomo dai modi garbati e gentili eppure... strani. <è un clan molto antico, estremamente importante proveniente dal villaggio di Ame, scomparso tragicamente tra le guerre che ne sono seguite, praticamente estinto, non vi sono molti come noi> afferma quasi per fare una premessa <o come tua madre> una rivelazione scottante ed importante quella che ha appena detto quel uomo che lo guarderebbe fisso negli occhi <posso entrare?> chiede aspettando che il ragazzo dia il suo consenso per scoprire di più della sua famiglia oppure mandarlo via e, forse, chiudere una porta che si è appena aperta, letteralmente. [entrata clan Shitsui]

00:50 Shitsui:
 [Appartamento] Gli occhi scorrono ancora sulla figura enigmatica di quell'uomo, posandosi, tra l'incredulo e il curioso, su quegli occhi. Occhi completamente scuri, la parte che normalmente è bianca, completamente nera. La domanda ora potrebbe cambiare da 'chi è?' a 'cos'è?'. Rimane fisso così sui suoi occhi, mentre le parole di quell'uomo raggiungono le sue orecchie. Il suo tono, complice il suo fare molto ossequioso, lo colpiscono ancora prima delle sue parole. Quasi in risposta a quel tono i muscoli andrebbero a sciogliersi mentre la mano sinistra con un colpo spalanca dolcemente la porta, e la destra torna a penzolare sul fianco, mostrando si il kunai, ma con la punta rivolta verso il basso, innocua, anch'esso penzolante. < Sami...Seiun? > Borbotta confuso mentre quello procede alla spiegazione. < N...non si preoccupi > Risponde alle sue scuse, mentre indietreggia, facendosi a lato dall'uscio, con il braccio teso, un chiaro invito ad entrare. E' come rapito, ipnotizzato, fa tutto automaticamente, mentre si lascia trasportare da quelle parole, ma sopratutto da quel "tua madre". Tutte le parole dette dall'altro sembrano perdere quasi di valore, rispetto alla potenza di quei due singoli vocaboli. Scuote d'un tratto la testa ritornando in sé, o almeno provandoci, per riuscire a formulare qualche frase sensata < Non capisco. Chi sono i Seiun? > Esclama quasi atterrito, aspettando che l'altro entri nell'appartamento, per poi chiudergli la porta alle spalle. < Cosa c'entra mia madre? > Aggiunge, questa volta molto più teso nel tono. Non è sicuro di voler saperne di più < Mia madre... > Il tono stavolta freme, quasi timido < ...è stata colpa mia! > conclude distogliendo lo sguardo, mentre i digrigna i denti, mentre sensi di colpa e un forte senso di spaesatezza gli affollano la mente e l'animo. Il passato da cui cerca di scappare si è presentato alla porta... [Equip: Guanti Ninja | Coprifronte | Kunai Mano Dx]

L'uomo entrerebbe all'interno del appartamento dopo il permesso del ragazzo a procedere. Tiene il cappello tra le mani e guarda Shitsui con un fare pacato e tranquillo, come la morte che viene a salutarti..in qualche modo melanconico. <possiamo sederci? per parlare meglio...magari senza Kunai> non passerebbe indisturbata la presenza di un'arma nelle mani di Shitsui in effetti, ma la cosa non sembra tangerlo più di tanto...è solo un invito a stare tranquilli. <inizieremo dal principio allora> il tono è quasi da vecchio mentre è pronto a raccontare una storia al nipote. <molto tempo fa, come in tutte le cose di questo mondo ninja, c'è stata una guerra: erano tempi distanti da questo periodo di pace che viviamo adesso, molto più duri e con il male che girava a viso scoperto. La guerra era una forza necessaria per il mondo, generatrice e imperatrice, e Ame era un villaggio che ha sempre vissuto nella guerra. Il casato Seiun era un clan fedele al villaggio che al momento era in conflitto con il paese della nebbia insieme alla alleanza di Oto e Konoha, ma..a causa di un attacco mostruoso buona parte del villaggio di Ame venne distrutto e il casato Seiun completamente sterminato> guarda il ragazzo assicurandosi che stia seguendo per poi continuare <non tutte le speranze però sono perdute: dopo l'attacco alcune donne esterne al clan ma compagne di ninja Seiun, avevano portato in grembo i geni di quella casata, anche se mezzo sangue avrebbero assicurato un futuro seppure flebile> sospira piano chiudendo gli occhi abbassando lo sguardo mentre tiene le mani incrociate tra loro attraverso le dita riprendendo infine il discorso <con il tempo gli occhi si sono perduti, le famiglie disperse, l'innata Seiun che già erano in pochi, scomparsa per anni e anni...ma, alcuni bambini potevano, per linea genetica risvegliare comunque l'occhio, quei bambini sono stati tenuti sott'occhio per anni, protetti ovviamente> arriva veloce a spiegare prima che il ragazzo potesse presumere qualcosa di sbagliato <mai forzati a nulla, nessuna richiesta, ma ad un certo punto dovevano essere informati> sospira <tua madre è stata una delle prime che ho conosciuto come protettore del clan, come maschera, quando le ho raccontato che il suo albero genetico corrispondeva alla linea di sangue dei sopravvissuti Seiun...ha reagito in modo allegro era già sposata e ti aspettava già da qualche mese> si umetta le labbra assottigliando lo sguardo mentre osserva il ragazzino <dovevo solo avvertirla della situazione, tutto qui e che forse suo figlio avrebbe ereditato quelle potenzialità che tua madre non è riuscita a sbloccare, per questo conosco il tuo nome, così come la maggior parte dei possibili candidati genetici Seiun...> ne segue una strana pausa, come se stesse pensando a qualcosa ma scuote il capo e torna sul discorso <mi ha chiesto di contattarti appena fossi stato abbastanza grande per comprendere la situazione e...adesso che sei genin mi sembra il momento adatto per te per saperlo> Sa anche della morte della madre, di come è morta a causa del parto e vede come Shitsui si senta tanto colpevole da fustigarsi da solo <ragazzo> esordisce l'uomo <quello che provi è comprensibile e immagino quanto tu abbia sofferto, perdere una madre, non crescere con lei è una tragedia, allo stesso modo come crescere con un adulto che non è riuscito a sua volta ad andare avanti> il tono sempre gentile ed educato e comprensivo <mettere al mondo una vita è un'atto doloroso e estremamente faticoso, morire, per quanto sia terribile dirlo è una possibilità, non è colpa tua, lo sai anche tu> [Per il potere dei Seiun! (entrata clan)]

01:29 Shitsui:
 [Appartamento] L'incontro inaspettato di questa sera turba nel profondo dell'animo il giovane. Non ha mai saputo nulla della madre, il padre non ne aveva mai fatto parola, ma perché avrebbe dovuto, del resto? Lui non aveva mai usato parole per comunicare col figlio, se non per insultarlo, annebbiato dai fumi dell'alcool e dal dolore della perdita dell'unica donna che l'abbia mai amato. Addossandosi la colpa della morte della madre, però, ha sempre cercato di alleviare le pene del padre, pensando che lasciandosi picchiare avrebbe potuto redimersi. O meglio, tutto questo era giunto a pensarlo perché completamente succube e schiavo di quel dolore, che ha segnato così tutta la sua infanzia ed adolescenza. Ma adesso è diverso. Adesso è un ninja. Adesso c'è il suo team. Adesso ha un obiettivo. Alza dunque lo sguardo, andando a puntarlo sulla foto sul comodino, quella con Ikkino ed Hikari e anche l'unico tentativo di abbellire un ambiente molto spoglio, crudo, per poi tornare a squadrare la figura del Seiun. Gli occhi fissi su di lui, sbarrati, in un'espressione tra l'inquietato e il meravigliato, completamente pallido sul volto, addirittura più del solito. Lo lascia parlare mentre si accomoda su una sedia, lasciando cadere il kunai sul tavolo. Un paio di metri più in la si trova l'unica altra sedia dell'appartamento, sul quale si potrà accomodare l'ospite. L'ospite che intanto lo introduce alla storia del clan, clan del quale scopre di fare parte solo oggi, madre che sembra aver avuto a cuore la vita di suo figlio. La vista si fa appannata, sente gli occhi inumidirsi, cosa che non gli capitava da tempo, ormai. Anzi, credeva di aver finito le lacrime molti anni addietro < Mia madre... > Continua a ripetere, mentre le parole del suo consanguineo risuonano calde nelle sue orecchie, cercando di dissipare almeno in parte il dolore e i sensi di colpa del ragazzo. < Con questo vuoi dirmi... > E' convinto che quello che l'altro dice sia realtà, dato che conosce fin troppi dettagli per dubitarne < ...era felice di avermi? > Non c'è da sorprendersi del suo tono spiazzato, il tono di qualcuno che è sempre stato convinto di non essere mai stato amato. < Candidato...l'occhio > Ripete cercando di dare un senso a tutte quelle informazioni che l'hanno travolto come un fiume in piena. Sposta lo sguardo verso il basso, guardandosi le mani < Un dono di mia madre? > Esclama, praticamente tra sè e sè, sempre più incredulo [Equip: Guanti Ninja | Coprifronte]

Sami guarda il ragazzo avvicinandosi, portandosi di fronte a questo quasi a volerlo confortare mentre risponde alla sua domanda <si> due sole lettere che racchiudono un significato enorme <tua madre ha pensato a tutto per te ancora prima che tu potessi nascere, almeno per quello che riguardava i tuoi occhi, ha visto l'opportunità e l'ha portata avanti> Porta una mano sulla spalla del ragazzo, la destra continuando a parlare <tuo padre...eh....ho preferito non intromettermi se strettamente necessario, non faccio parte della tua famiglia, non ho un qualche pretesto per tenerti in un'altro posto più sicuro, ma..per quanto tuo padre sia stato violento, era mosso dalla disperazione per la morte di tua madre. L'amore fa fare cose spaventose e le ferite per esso ancora di più> una tragedia immane. <la amava, in un modo disperato ed ha amato te per un po' di tempo> afferma questo pacifico portando la mano via, lontano dalla spalla abbassandosi al suo livello <va tutto bene Shitsui..ho un regalo per te dopo ...e riguardo al dono quello lo scopriremo subito, voglio che tu adesso richiami il chakra e successivamente concentra il chakra verso gli occhi> gli da segno con l'indice <fai attenzione a non esagerare,o il flusso di chakra potrebbe darti fastidio alla vista ed alle tempie, controlla con calma quello che devi fare e mantieni il flusso agli occhi costante, i tuoi occhi dovrebbero diventare completamente scuri e ti permetteranno di vedere nella più completa oscurità, pensi di riuscirci?> chiede al ragazzo aspettando che lui si metta all'opera mentre si alza e va verso la luce andando a spegnerla <presto vedrai tutto più chiaro, concretamente> [richiama il chakra e prova l'attivazione della innata Kayosei liv I]

02:02 Shitsui:
 [Appartamento] Rivelazioni del tutto inaspettate, che vanno così a scoprire informazioni del passato di Shitsui che neppure egli conosce. Un filo genetico che lo lega al villaggio ormai scomparso di Ame, ad un clan ormai disperso, il cui simbolo non viene sventolato in battaglia. Un'altra epoca, insomma, che va ad incontrarsi e scontrarsi con la triste infanzia del giovane, la quale sarebbe potuta essere ben diversa se il fato, beffardo, non gli avesse riservato dei colpi di scena. Questo è uno di quelli. Del tutto inaspettato, come una bella giornata a Kusa. Ma se tutto questo è vero significa che la sua strada è quella giusta, la strada del ninja, con l'obiettivo di diventare più forte, probabilmente proprio come sua madre desiderava diventasse. Alza lo sguardo verso la figura di Sami che piano si avvicina a lui prima di pronunciare solo due lettere, una sillaba, contenente un significato pesante come un macigno. Sì, la madre lo amava. Le pupille rimpiccioliscono, mentre immobile non può far altro che continuare ad ascoltare l'altro. Suo padre non è più un problema ormai, non serve giustificarlo, non esiste più. Il suo amore è insignificante rispetto a quello che gli ha fatto, ma il solo pensiero di essere stato nutrito di puro amore materno, anche se breve tempo, dona nuova coloro alla sua carnagione, tuttavia gli occhi ancora umidi annebbiano leggermente la sua vista. Accenna al cosiddetto dono, il Seiun, mentre il genin non può far altro che annuire, impaziente, andando a formare il sigillo della capra per tentare di richiamare il chakra, prima ancora di 'scartare' questo regalo genetico. Unisce dunque le mani, chiudendo gli occhi e andando a visualizzare nella sua mente le due energie facenti parte del suo corpo: quella psichica, all'altezza della mente e quella fisica, all'altezza dello stomaco. Presto percepirebbe le due, cercando così di comandare ad entrambe di spostarsi verso una direzione comune: il petto, proprio lì, dove le mani sono giunte. Così facendo cercherebbe di imprimere una certa dose di forza alle due energie così ché, scontrandosi violentemente, andrebbero ad unirsi ed amalgamarsi in un vortice, sempre più uniforme, di colore azzurro, che sprigionerebbe così la nuova energia, somma delle due precedenti: il chakra. Se il suo tentativo di richiamare il chakra avesse funzionato, tenterebbe dunque di seguire le istruzioni alla lettera del Seiun. Il chakra ora dovrebbe circolargli per tutto il corpo su filamenti che uniscono tutte le cellule e gli organi interni, partendo dal basso verso l'alto e viceversa. Andrebbe dunque a concentrarsi su questo flusso ordinandogli così di confluire verso gli occhi. Si prende il suo tempo, cercando di dosare la quantità d'energia da usare, evitando di esagerare, prendendo come metro il fastidio alle tempie, ancora lieve. Dovrà sicuramente fare pratica, ma intanto sente il chakra confluirgli verso i bulbi oculari, tentando così di risvegliare in sé il gene sopito dei Seiun, mentre riapre gli occhi, sperando, come detto dall'uomo, di vederci, finalmente, più chiaro... [Equip: Guanti Ninja | Coprifronte][Tentativo Richiamo Chakra 24/25][Tentativo Richiamo Kayosei lv1]

tira un d 50

Shitsui tira un D50 e fa 15

il ragazzo ha ancora molta strada da fare, si vede che è ancora acerbo nel controllo del chakra, ma con l'impegno potrà sicuramente migliorare. Intanto sente un bruciore agli occhi, come se qualcosa entrasse come una patina andando a bruciare dove passa, è fastidioso ma non doloroso e durerebbe poco fermandosi come pizziocore vicino alle palpebre. gli occhi sono diventati completamente neri e, aprendo gli occhi, potrà vedere la stanza quasi fosse giorno, i dettagli, i colori, vede tutto e vede anche il sensei che sorride soddisfatto per il risultato <la nostra innata si chiama Kayosei, ti ci abituerai presto: le prime volte crea un certo bruciore, ma capita agli inizi, dopo un po' proseguendo darà meno fastidio, comunque, il clan Seiun è un clan che vede al buio e può utilizzare l'oscurità come se fosse materia pura> mostra questa cosa al ragazzino andando a richiamare sul palmo della mano disteso verso di lui una sfera che si genererebbe davanti ai suoi occhi attraverso il chakra del capo clan andando a comprimere facendogli assumere una forma definitiva. Poi farebbe esplodere la sfera in un sonoro ma innocuo *pop* tornando sul discorso <non temiamo la notte, e allo stesso modo possiamo vedere oltre tecniche di schermatura che utilizzano l'oscurità per mascherare le intenzioni: attraverso questa innata ad esempio riusciresti a vedere chiaramente cosa sta succedendo e poi attaccare> incrocia le braccia e scuote il capo <per ora noi abbiamo finito...e quindi il regalo> Con se all'interno della tasca porta oggetti tirerebbe fuori quello che sembrerebbe una foto in buono stato di conversazione,C'è solo la mamma seduta su una sedia a dondolo estremamente decorata come le piaceva che sorride verso il fotografo mostrando un volto molto giovane, molto prima che Shitsui potesse nascere <benem ho detto tutto quello che c'era da dire...Shitsui, buona notte e complimenti> e così l'uomo se ne va, con un sacco di domande, ma almeno, adesso potrà effigersi di appartenere ad un clan morto[end - fare l'end]

Shitsui riceve la visita del capo dei Seiun il quale oltre a rivelargli delle informazioni sulla madre, lo avvicina anche al clan.
Tanto che gli farebbe provare a risvegliare gli occhi, con un risultato sufficiente a dichiararlo un Seiun

Voto fato 25/50
Voto dado 15/50

totale 40

allenati ora.