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Il solitario, il chiacchierone ed il damerino

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con Sosachi, Zashiki, Shitsui

Zashiki tira un D100 e fa 2

21:16 Sosachi:
  [Centro] Piove sui cieli di Kusa, e fa freddo, decisamente. Per questo motivo il Doku è uscito con la solita cappa, ok, nulla di originale, ma ha anche un ombrello con manico di bambù e di colore scuro, nero come la cappa del giovane che oggi sta soltanto pensando di farsi un giro, una sorta di passeggiata post-cena per digerire, sebbene il pasto non sia stato tanto lauto. < Uff, che schifo di tempo > Una parola, cioè una semplice frase viene semplicemente proferita, senza però dire altro. Rimane nel silenzio mentre cammina per le vie del quinto cerchio, quello caratterizzato da un tasso di povertà estremamente elevato, ma d'altronde che vogliamo farci? O si è ricchi o si è poveri, ci sono vie di mezzo, ma il tutto in giusta proporzione. Non sa perchè si ritrovi lì, visto che solitamente passeggia nel bosco dei ciliegi, ma la pioggia lo rende un luogo poco piacevole, pieno di fango e di sporco: meglio camminare tra i ruderi e le case fatiscenti del centro! Non ha con sè armi, ma la notte, si sa è un brutto momento per girare impreparati e indifesi. Per questo motivo decide di impastare il chakra. Come? Ovviamente si ferma posando l'ombrello sulla spalla e tenendolo in piedi grazie alla testa che si sposta verso la suddetta spalla. Quindi le mani vanno a congiungersi nel sigillo della capra all'altezza del plesso solare; dunque, socchiude gli occhi ed andrebbe ad immaginare due sfere di energia: mente e corpo, la prima all'altezza del capo, l'alta all'altezza dello stomaco. Il tentativo consisterebbe nella loro polimerizzazione all'altezza della bocca dello stomaco, semplicemente cercando di imprimere loro il moto caratteristico. Se ci fosse riuscito, dapprima le due sfere si avvicinerebbero, quindi si dovrebbero polimerizzare per determinare la nascita di una terza energia, il chakra per l'appunto. Se vi fosse riuscito dovrebbe ora percepire questa forza dentro di sè. Una volta terminato, scioglierebbe il sigillo e, ripreso l'ombrello in mano, continuerebbe la sua camminata spettrale [se chakra on]

21:26 Shitsui:
 [Quinto Cerchio] Anche questa sera il tempo non sembra essere cordiale con i cittadini di Kusa, coprendo con le sue nubi cupe il villaggio, dalle quali copiosa scende la pioggia. Riparato da quella pioggia dal suo solito manto scuro che copre il suo vestiario dalle spalle fino alle ginocchia e coi capelli nascosti sotto il cappuccio, la figura di Shitsui si fa strada tra le vie della zona più esterna di Kusa, la cosiddetta zona malfamata, almeno a quanto gli è parso di capire dalle voci che girano. Eppure non c'è un esatto motivo per cui si trova in quella zona: è passato poco prima dall'accademia a ritirare finalmente il coprifronte col simbolo dell'erba, indossandolo sin da subito, simbolo di un tanto agognato traguardo. Traguardo, che però non deve sancire un arrivo, quanto una nuova partenza. Ecco dunque i pensieri che si affollano nella sua testa mentre lo sguardo si muove tra gli edifici di quel posto semi sconosciuto. E' proprio così che c'è finito, trovando quasi piacevole camminare sotto la pioggia, abituatosi ormai a queste condizioni meteorologiche. L'espressione come al solito tende a nascondere i suoi pensieri, le sue emozioni, come una maschera di carne, bianca, disegnata appena dal naso e dalle iridi scure. Due ciuffi di capelli color pece quasi paralleli cadono dalla testa, finendo entrambi per arrivare quasi all'altezza degli occhi. Poche persone su quelle strade, evidentemente causa di un insieme di elementi, quali tempo, ora e probabilmente anche quartiere. Ma non sembra preoccuparsene, nonostante chissà quali insidie possa riservagli la serata. A tal proposito, al fianco destro è agganciato il portaoggetti nel quale, con ordine, vi sono riposti i suoi vari attrezzi da shinobi: due kunai, tre bombe carta, un filo di nylon, due fumogeni e, infine, quattro fuuda nei quali vi sono sigillati dei tronchetti per la tecnica della sostituzione, non si sa mai! [Equip: Guanti Ninja | Coprifronte |Portaoggetti Fianco Dx: 2xKunai; 3xBombeCarta; 4xFuuda; 2xFumogeni; FiloNylon]

21:35 Zashiki:
  [Quinto cerchio] Anche oggi, come per tutti gli altri giorni del resto, la notte è calata e la giornata sta finendo. Ma, perché un ma, infondo c'è sempre. Quando un qualcosa finisce, di conseguenza c'è un qualcosa che ha inizio. E quel qualcosa è la giornata del giovane. Non di certo una delle migliori giornate, ma è pur sempre una giornata e come tale deve essere vissuta. Piove, che novità, ormai pare essere una costante degli ultimi tempi. Sta di fatto, che non sarà certo due gocce a fermare il giovane doku, anzi, lui ama la pioggia. Infatti cammina senza nessuna protezione, lascia che quelle gocce fresche cadano sul violaceo crine. Per la serata indossa un vestito elegante, nero, in stile mafioso anni 50 per intenderci. Al suolo vi sono un paio di scarpe pregiate e le mani, sono insolitamente lasciate libere, prive di costrizioni quali i guanti in pelle nera. Il perché? Semplice deve allenarsi, ha del lavoro arretrato da recuperare. Proprio per tale motivo, mentre si aggira presso il quinto cerchio, cerca di richiamare il chakra. Si arresta per pochi istanti, quindi le mani si uniscono dinnanzi al petto del giovane, così da poter dar origine al sigillo della capra. Quindi nella mente vengono immaginati due grandi fiumi, fiumi che rappresentano rispettivamente l'energia fisica e psichica del corpo umano. Questi due grandi fiumi andrebbero a congiungersi per dar origine ad un grande lago quale è il chakra. Una nuova energia, forte e possente verrebbe generata che, se correttamente richiamata, andrebbe ad invadere il corpo del ragazzo. Quindi, il giovane muoverebbe qualche ulteriore passo. Nel taschino della giacca si può trovare una rosa, rossa, viva. Mentre nella zona del coccige vi è una sacca portaoggetti, contenente due coltelli. Il viso è sorridente, insolitamente sorridente. A quanto pare questa sera, la gentilezza ha prevalso sulle altre quattro rivali. [Tentativo impasto chakra] [Sacca portaoggetti: due coltelli]

21:43 Sosachi:
  [Centro] Il passo è sempre dello stesso ritmo, non si discosta da quella che è la sua normale andatura ed il suo obiettivo è quello di raggiungere uno straccio di riparo dove potersi accomodare e dove poter anche stare ad osservare il panorama decadente della città. Non ha idea delle facce che può intravedere anche perchè effettivamente non ne vede di persone: piove, la gente ragionevole sta in casa! < Ma possa venirmi un crampo al mio Io passato .. cosa sono uscito a fare > Sbuffa chinando verso il basso il capo scuotendolo. Passa a fianco di una zona riparata che però non gli ispira molta fiducia. Nella testa pochi pensieri per una volta, diciamo che ha la mente abbastanza libera e sgombra, stranamente. Il suo sguardo, sicuro, infatti, si posa verso l'orizzonte, in modo sicuro nonostante la pioggia mascheri e copra effettivamente quello che è la visuale. Chissà che stanno facendo i suoi "friends" della Yakuza, mah, magari Shiro si sta allenando. Dopo quel pizzino ricevuto non ha avuto più modo di vederlo e questo lo preoccupa particolarmente, vista la situazione. Non c'è davvero anima viva questa sera, se non per quei lavoratori che corrono a destra e a manca, presumibilmente verso la propria casa. < Uhm? > Si avvede di una persona, un damerino vestito di tutto punto, ma senza ombrello. < Ma che .. Ce n'è di gente pazza eh! > Dice in direzione di Zashiki, mentre di Shitsui non si accorge ancora, non perchè non lo veda, ma il fatto che indossi un manto scuro lo cela nell'ombra. Si avvicina, in direzione dell'altro Doku, che di fatto non conosce per questa dote. Si trova praticamente al lato opposto della strada, ma una cosa lo colpisce, il volto. Quel ragazzo gli ricorda qualcuno. Un momento .. Oh che i Kami possano aiutarlo a celare il suo riso. Una risata silenziosa. Zashiki e Sosachi si erano già incontrati, ma il Doku biondo era trasformato in un vecchio straccione, mentre il ragazzo era sempre vestito da damerino. Superato andrebbe a voltarsi guardandolo da circa quattro metri di distanza. Il perchè? Ha qualche cosa in mente? No, ma vedere una persona che cammina sotto la pioggia senza meta e vestito da becchino lo incuriosisce. [chakra on]

21:56 Shitsui:
 [Quinto Cerchio] Avanza dunque, la sua figura ammantata, facendosi strada incappucciato tra le gocce che violente cadono tutt'attorno. Figure nei paraggi sembrano cercare riparo da quella, nascondendosi dove possono, mentre lui incede tranquillamente. Le punte delle ciocche frontali dei suoi capelli gocciolano timidamente, lasciandosi cadere sul coprifronte e scivolare fin giù, nonostante il cappuccio riesca a mantenere asciutta buona parte del suo capo. Nota la figura di Sosachi avvicinarsi a quella di Zashiki, lasciando che le sue pupille si fermino su di loro brevemente, per poi ritornare a guardare la strada, gli altri passanti, cercando di assimilare quante più informazioni possibile, impassibile, quasi concentrato, come se avesse un presentimento, ma a dir la verità è il suo modo di fare, o meglio, di essere. Guardingo, distaccato, freddo e calcolatore, alcuni degli aggettivi che descrivono molto bene il carattere di Shitsui e la sua indole schiva, almeno in superficie. Esatto, perché infondo, nell'animo, sente nascere qualcosa, nuovi sentimenti e nuove sensazioni, a cui ancora non sa dare un nome. In un certo senso è preoccupato da questo, da ciò che non conosce e da ciò che non ha idea di come affrontare. Esiste una strategia? Come si fa a scrutarsi dentro e capire cosa si prova? Assillato da questi pensieri, più che da quelli riguardanti la sua carriera da ninja, fermerebbe il suo incedere in prossimità dei due della Yakuza, alzando il volto pallido al cielo, lasciandosi accarezzare la pelle dalla pioggia, cercando probabilmente di rilassarsi. Ora il viso è ben visibile, nonostante il resto della figura rimanga coperta dal manto [Equip: Guanti Ninja | Coprifronte |Portaoggetti Fianco Dx: 2xKunai; 3xBombeCarta; 4xFuuda; 2xFumogeni; FiloNylon]

22:03 Zashiki:
  [Quinto cerchio] Nonostante il capo umido, il moto del giovane non si arresta. Ma nonostante ciò la mano destra si desta e rapidamente va a prelevare la rosa dal taschino <Oh, povera rosa, mi dispiace> afferma prestandosi ad una piccola posa teatrale, la mano destra porterebbe la rosa sopra il capo e il braccio sinistro invece va a posizionarsi dinnanzi allo stomaco. Una posa buffa per chi non conosce i problemi mentali del ragazzo <Mi dispiace veramente, ma devi morire quest'oggi> afferma fissando ora la rosa, riporta dinnanzi al petto. Incurante completamente della pioggia, il viso del giovane assume un espressione armoniosa, gentile, sorridente. Per ora non si accorgerebbe di shitsui, del resto nemmeno lo conosce, per quanto riguarda Sosachi, beh, semplicemente è troppo preso dai suoi pensieri per udire ciò che il consanguineo ha detto. Pochi istanti e il moto si arresta di nuovo. Per quale strano motivo? Vuole mettere in circolo quello che è il suo potere, il veleno. Per fare ciò cercherebbe di mandare una cospicua quantità di chakra nella zona della bocca, dove sono presenti le ghiandole venerie. Lascerebbe che quel chakra, di un azzurro limpido si impregni per bene di quel veleno, violaceo che lo contraddistingue. Vuole corrompere quella perfetta forma di energia, donandogli un ulteriore potere. Se ciò fosse andato per il meglio, rinvierebbe il nuovo chakra, contaminato, in circolo per tutto il corpo, pronto ad essere utilizzato. Nel mentre, Sosachi si fermerebbe dinnanzi al giovane Yakuza, che di risposta piegherebbe leggermente il collo verso destra e con un sorriso affermerebbe <Salve> elegante, calmo e sorridente. Che strano comportamento ma da oltre cosa altro ci si poteva aspettare da Gentilezza? [Chakra ON] [Tentativo attivazione innata] [Stessi oggetti]

22:09 Sosachi:
  [Centro] Se solo avesse saputo di trovarsi davanti quel ragazzo si sarebbe ripresentato come il famoso vecchietto che cerca il suo "bastone di mogano nero". Eh beneficio dell'incoscienza! Ad ogni modo le stranezze non finiscono, perchè dopo poco Shitsui si ferma e guarda il cielo facendosi rigare il volto dalla pioggia. Ma che diamine sta succedendo? < Mah ... > Non dice altro guardando prima uno e poi l'altro. Entrambi senza ombrello, ma almeno uno con una mantella, sebbene adesso si stia facendo quasi uno shampoo. Non dice assolutamente nulla, per il momento e non fa altro che passare lo sguardo da uno all'altro. Non sa che Shitsui sia un ninja e tantomeno che sia armato come se andasse in missione. Adesso si ferma alle parole di Zashiki. Via, aperte le danze. < Ehm, salve. Ma .. voi giovani d'oggi .. > Come se avesse 50 anni < .. andate in giro senza ombrello? Ma che diamine avete nella testa? > Chiede come se fosse il fratello maggiore di quei due. < Venite sotto il mio ombrello, altrimenti mi lavate e vi ammalate. Che diamine. > Quindi tocca sulla spalla il poco distante Shitsui < Ehi mi senti? > lo scrolla vigorosamente < Ohiiiiii!!!!!! Ohi!!!!!!! > Ok, se fosse un tessai l'avrebbe già ucciso al primo "Ohi". < Ah comunque salve, tu saresti? > Rivolto a Zashiki, mentre poi verso Shitsui < Tu invece? Sei un ragazzo o una ragazza tra l'altro? > Si vede che è un ragazzo, ma la cosa che l'ha colpito è stato il fatto che non abbiano l'ombrello. Pensavate di avere davanti un freddo ninja? Si, ma nel quotidiano è un burlone. [chakra on]

22:23 Shitsui:
 [Quindo Cerchio] Batte con vigore la pioggia sul suo viso chiaro, mentre gli occhi sono fissi sulle nuvole plumbee, leggermente socchiusi, per ovvi motivi, assorto nei propri pensieri. Quella combinazione di elementi rende facile far scorrere i pensieri, trovando una specie di relax in condizioni, per altri, problematiche. Cerca di affrontare razionalmente ciò che gli passa per la testa, ma ragionare sui sentimenti è quasi un controsenso, saperli controllare è un'abilità che non gli è stata concessa, come pure quelli di capirli. Ma quella sua situazione di relax trovato nel meteo kusano viene violentemente interrotta dalle urla di un uomo che pare rivolgersi non solo a lui, ma anche ad un'altra figura li nei pressi. E' quello su cui lo sguardo poco prima s'era andato a posare e, dopo le urla, torna nuovamente lì. Ha un ombrello, conveniente, certo, ma come già detto, non lo infastidisce rimanere sotto l'acqua, nonostante sia comunque coperto. Il volto dunque è rivolto a Sosachi, l'espressione seriosa come sempre e il coprifronte che riflette flebile qualche luce proveniente dalle finestre degli edifici, mentre la linea a zig-zag le distorce. Le orecchie percepiscono tutte le sue parole, dall'invito a quella che forse vuole essere una domanda sarcastica. La risposta è inutile, guardandolo bene in faccia l'altro può notare il naso quasi levigato e i lineamenti non troppo teneri del viso, che poi, a dirla tutta, quello non sembrerebbe essere nemmeno troppo più grande di lui, anzi. < Shitsui > Esclama, composto, rivelando così il suo nome che, sicuramente, non dira nulla ad entrambi gli astanti. Del resto tende a schivare la compagnia, a parte casi eccezionali, quindi perché dovrebbero conoscerlo? < Sto bene dove sono > Aggiungerebbe, per poi tornare con lo sguardo rivolto in alto, occhi scuri puntati sulle nubi ancora più scure < Ma grazie. > Conclude. Rispettoso, nei modi di fare. Almeno quello! [Equip: Guanti Ninja | Coprifronte |Portaoggetti Fianco Dx: 2xKunai; 3xBombeCarta; 4xFuuda; 2xFumogeni; FiloNylon]

22:37 Zashiki:
  [Quinto cerchio] Lo sguardo dunque ora rimane sul giovane consanguineo <Bah, onestamente non so> afferma pacato <A me piace la pioggia> quindi continuerebbe a fissarlo <Perciò grazie, ma come ha detto il ragazzo, sto bene dove sto> sorridendo ancora alla volta dei due. Di certo, questa prima impressione sarà strana per i due, di fatto non capita troppo spesso <Comunque piacere, Zashiki Mado Doku> quindi farebbe un piccolo inchino andando a porre la mano destra, con la rosa in mano dinnanzi al ventre e la mano sinistra dietro alla schiena, insomma, un inchino ben fatto. Pochi attimi e riacquisterebbe una posizione eretta, con una postura ottimale, elegante. Quanto è strano questo Yakuza <Se mi volete scusare un attimo, devo fare una cosa> quindi la rosa verrebbe portata dinnanzi al petto. Quindi cercherebbe di convogliare una discreta quantità di chakra velenoso nella mano destra, quella che regge la rosa per capirci, quindi cercherebbe di farlo fuoriuscire dagli tsubo del palmo, creando una sottile patina. Patina che a contatto con il gambo della rosa dovrebbe garantire un contatto e un passaggio efficace. Il motivo? Cercherebbe di avvelenare la rosa, così da farla appassire. Per iniziare cercherebbe di usare una dosa molto piccola di veleno, vuole andare per gradi . Quindi tornerebbe a guardare i due, in attesa di poter riscontrare ciò che ha causato a quel piccolo vegetale. [Chakra ON] [Innata ON] [Chakra 24/25] [Stessi oggetti]

22:42 Sosachi:
  [Centro] Che sia un trio particolarmente strano, si vede già dalle prime battute. Un tipo silenzioso, un'ampolla di veleno che sembra una polveriera ed un'ampolla di veleno acerba che parla alle rose e che si dimostra quasi femmineo nei modi e nell'atteggiamento. Diciamo che sembra l'inizio di una barzelletta, ma invece, signori e signori siamo a Kusa! Patria dell'Hasukage Yukio e casa di molti clan di grande importanza. E ricordatevi questo passaggio, perchè la cosa potrebbe rendere il tutto più interessante. Non si è ancora presentato, ma in volto sarebbe di fatto ben visibile. Non ha ancora capito che Shitsui è pieno di pensieri, in realtà, non pensa a nulla. Se avesse attivato l'innata adesso Shitsui avrebbe altri pensieri, MA non questa sera, che fortunello. Se solo Shitsui conoscesse nel profondo entrambi i Doku sicuramente cambierebbe gruppo di amici, ma probabilmente si terrà a debita distanza. Ikkino l'ha già conosciuto, infatti, ma non è stato un incontro normale: il martello gigante li ha spinti alla ricerca di questo fantomatico oggetto. Zashiki non se lo ricorda così però, che sia lunatico ed altamente poco stabile? Tutto sarebbe più chiaro al solo sentire chi è la sorella del giovane maggiordomo. < Shitsui? Piacere. Mi chiamo Hochi! Hochi Dok .. Dokumaru. > Dice sorridendo, finto sorriso come sempre. Ma stava per rivelare il suo cognome. Il motivo? Semplice, stava pensando di rubare quella rosa per farci una sorta di natura morta, ma in realtà non vorrebbe dire ai quattro venti chi è e da dove viene. Ma ecco che l'altro dice il suo nome, ma soprattutto cognome. < Doku hai detto? > Sorride. < Comunque piacere Zashiki. Sentite, andiamo al riparo? Sennò ditemelo e stiamo qua in mezzo alla pioggia, tanto sono sotto l'ombrello io. Ahah! > Dice per poi vedere che cosa sta facendo Zashiki. Sta allenando l'innata sicuramente. Una volta terminato questo procedimento compie un giro attorno a Zashiki, come se stesse cercando di squadrarlo da testa ai piedi. Una volta passato dietro al Doku, quando si trova precisamente alle sue spalle con l'ombrello andrebbe a sussurrargli delle parole < Ti porto i saluti di mio fratello Itawooshi. > Non sa se l'abbia conosciuto, anzi il rischio è che non l'abbia ancora incontrato. < Ricordatelo .. > direbbe per poi tornare alla sua posizione iniziale. < Siete dei ninja, che bello. Anche io lo sono. Siete genin? > Chiede, beh, adesso fa un po' di conversazione. [chakra on]

22:55 Shitsui:
 [Quindo Cerchio] Il suo quasi-meditare ha ora come sottofondo il chiacchiericcio della coppia Yakuza. Quella che fino a poco fa era la combinazione giusta di elementi favorevoli al relax del neo genin dell'erba, quindi, viene disturbata, ma non tanto dalla figura che stranamente sorregge una rosa nella mano, quanto dall'altra che pare infastidita dal fatto che ai due la pioggia non dispiaccia. Aspetto interessante, che può dire molto, o nulla, sull'indole di un individuo. Andrebbe dunque a riportare lo sguardo verso il basso, riparando così il viso, o quantomeno la maggior parte di esso grazie al cappuccio sulla sua testa, il cui ha ingrato compito di inzupparsi d'acqua. Gli occhi si alternano, mentre il viso segue colui che pronuncia le parole, in quello scambio di battute. Sembrerebbe una rimpatriata o una riunione di famiglia, quella tra i due, nonostante si siano appena incontrati < Hochi? > Ripete il suo nome notando, nella pronuncia, quella specie di esitazione non usuale quando si pronuncia il proprio cognome, come se per un secondo se lo fosse dimenticato. Ma in ogni caso lo stesso Hochi sembra in vena di chiacchiere, chiedendo agli altri due il proprio grado. Nonostante non sia tra i più socievoli, si ritrova comunque in una conversazione tra 'colleghi'. Parte di sé, quella fredda, gli consiglia di continuare a camminare, ignorare gli altri, continuare a pensare a sé stesso, mentre la parte razionale, educata e ossequiosa gli intima di mostrare, se non affabilità nei confronti dei compagni, quantomeno rispetto. < Esatto, sono un tuo parigrado > Risponde alla fin troppo curiosa domanda dell'altro, per poi spostare le piccole pupille nere sull'altro individuo, di nome Zashiki Doku. Doku. Quel cognome dovrebbe dirgli qualcosa? Impossibile, è da troppo poco da quelle parti per conoscere i vari clan nel dettaglio. Rimane tuttavia incuriosito dal fare di quello, che, con qualche particolare jutsu, tenta di far appassire il fiore tra le sue mani. Una scena quasi triste, ma che osserva impassibile, distaccato. La morte è parte stessa della vita, dopotutto [Equip: Guanti Ninja | Coprifronte |Portaoggetti Fianco Dx: 2xKunai; 3xBombeCarta; 4xFuuda; 2xFumogeni; FiloNylon]

23:10 Zashiki:
  [Quinto cerchio] Dunque dunque, che bel gruppo che si è formato questa sera. Abbiamo un apatico, un schizofrenico e un mentitore seriale. Cosa ci manca? Beh forse qualche uchiha mestruato e sarebbe un quadro completo e degno della miglior opera d'arte. Ma andiamo per gradi. Partiamo dalla rosa, che continua ad essere una rosa, viva <Umh> una piccola pausa <Oh, dunque devo usarne di più> spiega pacato. Ma a chi? Forse semplicemente a se stesso, una riflessione ad alta voce <Capisco, spero tu non soffra> quindi il giovane tenterebbe di sfruttare nuovamente il chakra velenoso, deve riprovare, deve riuscire. Quindi una buona dose di chakra, maggiore rispetto a prima, verrebbe inviata nuovamente nella mano destra del giovane. Tramite gli tsubo cercherebbe di creare un patina sottile di veleno, attraverso il contatto con il gambo della rosa, cercherebbe di infettarla. Un veleno allucinogeno per gli esseri umani, ma pur sempre dannoso per i vegetali. Una dose maggiore di veleno questa volta verrebbe applicata, sperando che abbia un qualche effetto su di quel piccolo fiore. Quindi ora lo sguardo tornerebbe sui due ragazzi <Capisco, quindi siamo tutti e tre dei genin, è fantastico> afferma facendo un sorriso alla coppia. Nulla potrebbe rovinare quella bella atmosfera, nulla se non il nome di quella persona. Nome che verrebbe pronunciato nell'orecchio di Zashiki <Oh, dunque sei anche tu un Doku> che ingenuo, avrebbe smascherato l'identità del giovane Sosachi <E in aggiunta sei anche il fratello di quello stronzo, figlio di una buona donna del biondino> quindi esibirebbe un sorriso puro. Del resto quella dannata schizofrenia, non modifica i ricordi o le relazioni del giovane, ben si il suo stato emozionale. Perciò l'odio profondo verso quel biondino rimane tale, sono che il corpo lo esprime in maniera diversa. Quindi ora lo sguardo si poserebbe su Shitsui <E tu, ragazzo, emh, Shitsui giusto?> domanderebbe sorridendogli <Cosa mi dici?> afferma pacato, radiante, felice. Resta li, fermo pronto a cogliere il minimo effetto del veleno sulla rosa. [Chakra ON] [Innata ON] [Chakra 23/25] [Stessi oggetti]

23:17 Sosachi:
  [Centro] Che sia un trio mal assortito si vede, chiaramente anche eh! Shitsui sembra anche infastidito dalla presenza della salamandra bionda. < Hochi si > Sorride nel vedere quel ragazzo che pare essere una lastra di ghiaccio < Ehi, sciogliti. Che ti hanno mangiato la lingua? Guarda che se un giorno finissimo a fare una missione assieme e manco mi rivolgi la parola finiamo male entrambi. Bisogna saper comunicare! > Si, ma anche ponderare le parole. Chiedere a Keizo per conferma: due parole in tutta la missione e compito portato a termine però. Ma non badiamo a queste cose. Sosachi sta facendo uscire la sua anima "scimmiesca", non quella fredda e calcolatrice che lo ha contraddistinto in non rare occasioni. Da un po', però alterna queste due personalità, rendendolo un personaggio poliedrico e particolarmente interessante (?). Poi ecco che Zashiki rivela parzialmente la sua origine, ma poco importa: Sosachi è abbastanza riconosciuto nel villaggio ed usare il nome di battesimo sarebbe pericoloso. < Eh si, e ricorda che siamo entrambi abbastanza .. vulnerabili alla nostra voglia di ferire gli altri Doku. > Sorride < Se Shitsui provasse a far appassire quella rosa, probabilmente lo farebbe più in fretta .. che spreco di potere. > Lo provoca, d'altronde sa come ci si sente in quel caso. Anche Sosachi è stato maltrattato dal capo clan. Si avvicina a Shitsui che andrebbe a coprire con il suo ombrello e gli mette il braccio sulla spalla prendendolo quasi come sotto la sua ala protettiva < E tu? Sei in qualche modo speciale? > Chiede. < Sono curioso, dimmi che sei un Uchiha o che sei un Kokketsu! > Beh sono clan rispettabili nel villaggio, uno è il clan di Katsumi e gli ricorda una cosa che è meglio che non dica, mentre l'altro è di Yukio, il grande capo. < Saremmo un bel trio sapete? > Dice, ma in realtà sta quasi delirando. Inoltre, in tutto questo sembra l'unico anello di congiunzione tra i due che manco si sono rivolti la parola, quasi. [chakra on]

23:32 Shitsui:
 [Quinto Cerchio] Doku. Quel cognome viene ripetuto di nuovo dalle parole di Zashiki, catturando nuovamente l'attenzione del ragazzo dai capelli corvini su quelle due sillabe, probabilmente aventi a che fare col tentativo di togliere quel poco di vita rimasta legata alla rosa che, tuttavia appassirebbe in ogni caso a breve se non conservata in modo adeguato. E' quindi un tentativo di privargli della poca vita che le rimane o di alleviare le suo pene, e quindi un gesto addirittura misericordioso? Ma lo studio di quella scena viene interrotto dall'altro, quello con l'ombrello, che cerca invano di far sciogliere l'anima gelida del giovane suo tono provocatorio. Come se non ci avessero già provato in tanti, anzi,ormai sembra aver perso il conto di quanti individui con un'indole del tutto opposta alla sua, hanno cercato di provare a smuovere le sue reazioni, cercando, anche, di irritarlo. Ma il neo genin non si scompone, del resto accade raramente, se non grazie a qualche singolare incontro. L'espressione del viso rimane immutata mentre Sosachi va ad avvicinarglisi riparandolo dalla pioggia. Nel frattempo questo pronuncia quelli che parrebbero essere cognomi, che tuttavia, non ha mai sentito nominare < Speciale > Ripete tra sé e Sé. Si chiede il perché di quella curiosità, fin troppo invasiva. Ma cosa significa esattamente speciale? Si ritrova decisamente spiazzato, lasciando così qualche secondo per riflettere su una possibile risposta. < Dubito ci sia niente di speciale in me > Sentenzia serioso, rispondendo così anche a Zashiki < E nelle missioni ci sono ordini da seguire > Continuerebbe riferendosi alla frase pronunciata prima dall'altro < Le parole sono importanti, le chiacchiere superflue > Breve, conciso, quasi con tono ammonitore, nonostante si stia limitando ad esporre il suo punto di vista < Non credi? > Chiede dunque a Zashiki, quello che, tra i due, sembrerebbe più pacato. Tuttavia quel ghiacciolo che altri non è Shitsui sembra attrarre l'interesse altrui, nonostante i suoi modi di fare schivi e introversi. Già un'altra proposta di formare un team? E' la terza volta in meno di una settimana. Tuttavia ignorerebbe la domanda, deciso a concentrarsi sul coltivare i legami acerbi che lo legano -per adesso- solo ai compagni del team Hitsuno [Equip: Guanti Ninja | Coprifronte |Portaoggetti Fianco Dx: 2xKunai; 3xBombeCarta; 4xFuuda; 2xFumogeni; FiloNylon]

23:50 Zashiki:
 Sorriderebbe a Sosachi quando gli riferisce della loro predisposizione nel ferire gli altri Doku. Quindi cercherebbe di avvicinarsi per sussurrargli qualcosa, qualcosa che cercherebbe di celare a Shitsui <Beh, direi che tolta la sorellona, gli altri non mi fanno troppa paura, sai> la sorellona, si, Kimi. Quindi una breve pausa e poi con un sorriso che sembrerebbe falsissimo ma che in sostanza è reale <Perciò, se vuoi soddisfare la tua voglia, puoi provarci> una sincerità disarmante, parole dette con una contraddittoria gioia e serenità. Inquietante, ecco cosa è. Inquietante. Appena ha finito di dire quelle due paroline al Doku, farebbe qualche passo indietro per andare a controllare la rosa <Beh, tempo al tempo> spiega il giovane <Chi va piano, va sano e va lontano> sentenzia mettendo in mostra la rosa <Intanto qualche petalo è caduto> afferma mostrando i risultati del suo precedente tentativo. Quindi , quindi <Oh, no, assolutamente no, le chiacchiere sono piacevoli e non superficiali nulla è superficiale> afferma iniziando facendo una strana posa. Nonostante tutto lui continua a bagnarsi <Sapete, la pioggia, lava via i peccati> eccola la, la frase filosofica della serata. Ora, farebbe un passo indietro <Ora riprovo va> quindi di nuovo tenterebbe a far appassire la rosa. Un velo di chakra nuovamente verrebbe formato un nuovo strato di veleno sul palmo della mano, sempre più denso e ricco di veleno. Cercherebbe quindi di farlo filtrare all'interno di ogni poro del gambo della rosa. Per capillarità ora il veleno dovrebbe salire sino ai petali e farli cadere, uno dietro l'altro. Isolato ora dal gruppo attende, attende risposte. [Chakra ON][Innata ON] [Chakra 22/25] [Stessi oggetti]

23:55 Sosachi:
  [Centro] Zashiki si applica e Sosachi vaneggia, che bello. E' come se uno stesse studiando e il suo compagno di corso, già finiti gli studi, si divertisse. Zashiki, quello cupo e tenebroso. < Scommetto che tu sei quello che piace alle ragazzine eh! Tenebroso, arcigno .. dai sciogliti. Non mordo, io. > Sorride < Oh beh, certo. Infatti parlavo di comunicare, comunicare è diverso da chiacchierare. > Gli fa l'occhiolino < Faresti bene anche ad ascoltare però, visto che non chiacchieri molto > Gli dice dandogli una pacca sulla spalla destra. Quindi osserva Zashiki che prova a far appassire quella rosa. Tentativo lodevole, ma si vede che ancora è un talento acerbo. Certo, non c'è male. Ma di questo si dovrà riparlare in separata sede: deve capire anche che tipologia di veleno padroneggi il giovane Doku dai capelli viola. < Sforzati, immagina sia mio fratello .. Ti sarà tutto più facile. > D'altronde usare il veleno è anche uno sforzo, un tentativo di far uscire la rabbia in corpo e di incananalarla verso un obiettivo particolare e definito. < Forse allenarsi con lui è sicuramente più incentivante e stimolante > Beh aveva anche Misa come partner di allenamento, una donna particolarmente forte e devastante: cinghiali e alberi erano i loro banchi di prova. Ad un certo punto si avvicina Zashiki che gli direbbe qualche cosa < Ah si? Non so chi sia. > D'altronde la famiglia Doku non è composta da soli quattro membri, per cui potrebbe essere fratello di chiunque donna Doku. < Sentito? Anche lui la pensa come me. Siamo parenti infatti > Sorride < Oh! Ma che siamo cugini noi? Sai che ti dico, vi lascio assieme e così vi fate due chiacchiere anche tra di voi che mi sembrate due estranei. E io vado a casa a vedere i legami di parentela che ci legano, appunto. > Sorride staccandosi da Shitsui per andare a dare una pacca a Zashiki < Io vado eh, fate i bravi ragazzi. > Dice ai due per poi lasciarli da soli e quindi tornarsene ai propri appartamenti. [END]

00:12 Shitsui:
 [Quinto Cerchio] Sbagliato. Si era fatta un'impressione sbagliata evidentemente su Zashiki, che sembra godere delle chiacchiere. E' così che sono fatti i ninja? Ha sempre creduto fossero sostanzialmente dei soldati il cui unico scopo deve essere quello di portare a termine la loro missione, ma non sarà questo fortuito incontro a fargli cambiare le proprie idee. Ma ecco che arriva la pacca sulla spalla di Sosachi. *PAT* E i muscoli che ricoprono la scapola vanno a contrarsi d'istinto, mentre il corpo si sposta di qualche centimetro più distante da quello. Il contatto fisico indesiderato, quasi peggio delle chiacchiere. Per fortuna che l'altro si limita a quello, per poi concludere il suo ragionamento ed andarsene salutando i due, rimasti soli, con una rosa (?). Potrebbe essere ambigua vista dall'esterno quella scenetta. Ritorna ad essere nuovamente scoperto dall'ombrello dell'uomo che si avvia, ma poco male, perché perlomeno con Zashiki condivide il piacere del potere terapeutico di una passeggiata sotto la pioggia, anche se non per gli stessi motivi, forse. Anche lui sembra avere dei consigli da non saper tenere per se stesso, deve essere una pratica comunque di Kusa. Tutti a dare consigli, a destra e manca, ma a che pro? Non si conoscono nemmeno, eppure sembrano tutti preoccupati. Ma Shitsui ha i suoi buoni motivi per essere di poche parole. Posa dunque lo sguardo sulla figura del Doku rimanente < Quella rosa > Apre il discorso accennando appunto al fiore < Morirebbe comunque in quelle condizioni. Spero tu lo stia facendo appassire per alleviare le sue pene, che per una tua perversione > Conclude il suo pensiero personale. Una morte non necessaria. Altro dolore in un mondo che ne è già pregno. Eppure la morte, come la vita, è insita di una certa bellezza e questo non può che riconoscerlo. Posa gli occhi per pochi attimi sul fiore in procinto di seccare, mentre alcuni petali son già iniziati a cadere < Addio > Chiuderebbe così con le chiacchiere, che tanto odia, alzando il braccio sinistro, in segno di saluto e riprendendo il suo incedere, oltrepassando così la figura dello Yakuza e avviandosi a casa... [Equip: Guanti Ninja | Coprifronte |Portaoggetti Fianco Dx: 2xKunai; 3xBombeCarta; 4xFuuda; 2xFumogeni; FiloNylon][END]

00:48 Zashiki:
 Farebbe spallucce al dire di Shitsui sulla rosa <Beh, direi che sta morendo per un motivo superiore> o almeno questo sarebbe il pensiero del ragazzo <Sappi che tutto prima o poi muore, quindi se lo si fa per un buon motivo è meglio no?> direbbe sorridendo di risposta al silenzioso ragazzo di turno. Quindi andrebbe a salutare il perente <Oh, be proverò> riferendosi all'immaginare il biondino <Beh, ci vediamo, ciao> quindi saluterebbe la coppia per poi tornare a dedicarsi al proprio allenamento. <Ciao, ciao rosa> direbbe andando a convogliare nuovamente il chakra nelle mani, chakra violaceo, denso, velenoso, altamente velenoso. Si perché ora verrebbe usa una grande quantità di veleno, così per poter dare il colpo di grazia a quella rosa che forse fino ad ora ha anche sofferto tanto. Il chakra verrebbe quindi plasmato nuovamente e con una spinta rapida cercherebbe di far filtrare il veleno in tutta la rosa, vuole farla morire definitivamente, vuole terminare il lavoro <Peccato> affermerebbe con il sorriso verso la rosa cercando di dargli il colpo di grazia e capire quanto controllo abbia su quel grande potere. [Chakra ON][Innata ON] [Chakra 21/25] [Stessi oggetti]

01:25 Zashiki:
 A quanto pare la rosa muore, definitivamente, si affloscia su stessa, mutando colore. Nero. Nero, come la morte, come la fine. <Oh, addio piccola rosa> quindi con un rapido gesto lancerebbe a terra la rosa. Guarderebbe quindi il suo pugno <Bene, dovrei esserci> quindi inizierebbe a muoversi, sempre con il sorriso sul volto <Sorellona, aspettami, che ti dimostrerò cosa so fare> direbbe a bassa voce. Dunque la serata sta volgendo al termine, tutto sommato una serata positiva per il giovane che ha incontrato un tizio strano e un suo parente, presunto fratello del biondino biforcuto. Il cielo ha persino smesso di piovere, la mano sinistra quindi passerebbe tra i capelli del giovane <Beh, forse è il momento di andare> quindi si muoverebbe verso qualche posto losco, chissà a fare cosa. Del resto per oggi il suo compito è finito, ed è ora di proseguire. Notte mondo, notte kusa, tanti baci e ci saluta. [end]

Una bella chiacchierata tra tre tipi strani. Si scoprono cose, si parla di cose e ci si allena in cose. Insomma tutto normale nella sua atipicità.

Visto l'allenamento chiederei l'up dell'innata...